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Ile De Re Perigord Lot

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Messaggio Da Admin Sab 16 Apr 2011, 10:50

Ile De Re Perigord Lot

viaggio dal 02/08/09 al 17/08/09
KM percorsi: circa 2600

Noi (di Bra in provincia di Cuneo):
Livio e Daniela con Mattia 12
1 equipaggio di Firenze:
Stefano e Antonella con Matteo 14 anni

Spese: Benzina euro 270
Autostrade francesi/Tunnel/Ponti euro 170
Campeggi e aree di sosta euro 180
Spese varie per castelli/musei/canoe ecc. euro 300

Quest’anno quando si è trattato di decidere la destinazione delle ferie non c’erano dubbi nel pensare di andare in Inghilterra a trovare nostra figlia che è là a studiare e poi proseguire per la visita della Cornovaglia che avevamo dovuto sorvolare nel nostro viaggio precedente.
Purtroppo 1000 motivi ci fanno cambiare destinazione. Innanzi tutto al momento della partenza a casa lasciamo problemi di salute e preferiamo non allontanarci troppo e neppure frapporre tra noi e casa traghetti da prendere e attendere, inoltre in Inghilterra imperversa l’influenza suina e già siamo un po’ preoccupati per nostra figlia e non ci sembra il caso di estendere le preoccupazioni a tutta la famiglia. Optiamo quindi per un viaggio tranquillo, ma intenso pieno di cose da vedere e da fare.
Il risultato è stato stupendo; in questa vacanza c’è stato posto per tutto: paesini e città, castelli e abbazie, chiese, parchi divertimenti, gite in bici e in canoa, ma anche tanto relax.
A metà viaggio ci raggiungeranno poi i nostri amici toscani e anche la compagnia sarà perfetta.
Cosa da notare è che abbiamo incontrato pochissimi italiani sia in camper che in auto, nella prima parte del viaggio direi che non ve ne era neanche l’ombra. Queste sono zone praticate da turismo francese e spagnolo e quasi sconosciute agli italiani. È un viaggio che noi consigliamo sicuramente e non dimenticatevi di portare le bici all’Ile de Re.
Come al solito ho scaricato itinerari di altri camperisti, ho materiale vario tra cui il servizio di Plain Air nr.432/433: acque e distillati che seguiamo quasi alla lettera.

GIORNO domenica 02.08.09 (Partenza al pomeriggio sul tardi)
Partiamo alle 16,30 circa da Bra (CN). La destinazione finale è Poitiers, ma decidiamo di fare una deviazione per visitare le Puy en Velay per spezzare così il viaggio. Decidiamo di arrivare in Francia tramite il tunnel del Frejus, molto caro (44 euro solo andata) , ma molto comodo e scorrevole. Autostrada francese fino a St.Etienne e poi superstrada fino a le Puy.
Ci fermiamo a cena in autogrill e raggiungiamo la meta a mezzanotte.
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I parcheggi sono molteplici: campeggio municipale e area di sosta del campeggio municipale entrambi chiusi, due parcheggi in zona con molti camper già posteggiati e naturalmente i posti migliori sono tutti occupati. Ci sistemiamo quindi abbastanza vicino alla strada. Tutti questi posti sono situati proprio sotto la guglia di St. Michel D’Aiguilhe e dal finestrino del mio letto posso ammirare la chiesa illuminata.

2° GIORNO lunedì 03.08.09 (le Puy en Velay – viaggio verso Poitiers)
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Al mattino ci svegliamo con una leggera pioggerella e ci accingiamo subito a salire alla rocca.
La conformazione del suolo di questo paese presenta due picchi formati da una antica esplosione vulcanica. Su di uno è stata costruita un’altissima statua della Madonna e sull’altro la bellissima chiesetta accessibile per una lunga scalinata e la cui pianta irregolare si adatta alla forma della roccia. La facciata presenta un mosaico a rombi policromi e da qui si gode di un bel panorama.
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Il paesino, punto di partenza di un cammino di Santiago, poi, è molto piacevole: famoso per i suoi pizzi e merletti possiede una stupenda cattedrale preceduta da una importante scalinata, negozi e negozietti.
Torniamo al camper per il pranzo e dopo un riposino ci accingiamo a fare i circa 400 km che ci separano da Poitiers: autostrada fino a Clemont-Ferrand poi uscita Montluçon e superstrada fino a destino. Seguendo l’itinerario di mio cognato di qualche anno prima individuiamo un laghetto nei pressi di St. Vaury dove ci fermiamo a riposare e a farci un caffè.
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Siamo stanchi, ma il posto ci sembra troppo isolato per la notte quindi proseguiamo e a La Souterraine seguiamo le indicazioni per l’Etang du Cheix. Troviamo una posto tranquillo e bellissimo con un laghetto , un bosco e una piccola festa gastronomica. Ci sistemiamo con altri due o tre camper sparsi sulle sponde e ci godiamo la serata osservando le carrozze dei cavalli che fanno il giro del lago e giochiamo a Monopoli.

3° GIORNO martedì 04.08.09 (Poitiers – Abbazia di Saint Savin)
Questa mattina una bassa nebbiolina si alza dal lago e a poco a poco sparisce lasciando il posto ad un bel sole. Raggiungiamo Poitiers prendendo la N147 e incontriamo un mucchio di paesi con l’indicazione di ‘air de repos’ nelle quali sostano camper e sono anche provviste di carico,scarico e servizi come ad esempio a Moulismes a Lussac les Chateaux e altre.
Posteggiamo in forte pendenza vicinissimo al centro lungo la ferrovia. Poitiers è una bella cittadina con una chiesa e una cattedrale di pregio. Gli itinerari consigliati cono segnati per terra con linee gialle rosso e blu. Noi seguiamo l’itinerario blu che ci porta alla chiesa di Notre-Dame la Grande col suo magnifico portale (sulla cui piazza si trova l’ufficio turistico da una parte e dall’altra un mercato coperto) poi alla cattedrale di St. Pierre e alla chiesa di santa Redegonda.
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Pranziamo in un ristorantino proprio in piazza con vista chiesa Notre-Dame. Un po’ di shopping e al rientro visita al palazzo di giustizia con la sua immensa sala e l’enorme camino sul fondo.
Da Poitiers torniamo leggermente indietro e ci dirigiamo verso Saint Savin. Percorriamo una bella strada che ci offre un panorama stupendo sulla città medioevale di Chauvigny con i suoi tre castelli, la attraversiamo e poi da un punto panoramico la immortaliamo con parecchie foto. Arrivati a Saint Savin non ci fidiamo di addentrarci nelle stradine per parcheggiare in centro e ci fermiamo dopo il ponte nuovo, sul fiume, sotto gli alberi , all’imboccatura del ponte vecchio. Con due passi siamo in centro per scoprire che c’è un bel parcheggio davanti alla chiesa dove ci sono già alcuni camper. L’abbazia è molto bella, è sito Unesco e con la sua lunghezza di 76 mt. presenta dipinti che rappresentano scene bibliche. La posizione poi è stupenda col giardino sul fiume in cui si riflette il suo campanile.
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Questa sera andiamo a dormire nel grande parcheggio del parco Futurscope (10km a nord di Poitiers). Fa caldo e cerchiamo un po’ d’ombra sotto le piante. Il parcheggio munito di camper service costa 14 euro al giorno ed è immenso, vicinissimo ad un centro commerciale e all’entrata del parco.
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Non notiamo nemmeno un camper Italiano, eppure siamo in tantissimi!!!!!
Dopo cena andiamo a fare alcuni acquisti prima che l‘Auchan chiuda e andiamo a prendere informazioni all’entrata del parco.

4° GIORNO mercoledì 05.08.09 (parco Futurscope)
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Il parco apre alle 9.30 e noi alle 9 siamo già alle biglietteria e in un attimo riusciamo a fare i biglietti (95 euro). Questo parco è veramente particolare, molto istruttivo per i ragazzi. I padiglioni delle attrazioni sono costruzioni futuristiche in cui vi sono simulatori enormi che propongono esperienze in 3D e 4D o filmati sugli argomenti più diversi proiettate ognuna in modo diverso. Ad esempio un’attrazione prevedere uno schermo che ci avvolge completamente, anche sotto i piedi.
Molte attrazioni hanno le traduzioni in inglese e spagnolo ma dell’italiano non se ne parla.
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Trattandosi di film racconti e documentari è importante capire il significato della storia e cerco di tradurre il più possibile a Mattia. Tutto è alternato a parchi e laghetti e zone relax.
Pranziamo nel parco e ne usciamo stanchi alla sera per cenare sul camper e dopo un mini riposino torniamo per lo stupendo spettacolo serale che da solo vale l’intero biglietto. Si tratta di giochi d’acqua fuoco immagini ologrammi e musica. Veramente esaltante!!
Usciamo alle 23 ed è inutile dire che questa sera non facciamo fatica ad addormentarci!!!

5° GIORNO giovedì 06.08.09 (Marais Poitevin: Coulon – La Rochelle)
Oggi visiteremo un’altra bella zona di cui non conoscevo l’esistenza, ma che ci è piaciuta moltissimo sia per l’accoglienza ai camper sia per la pace e la tranquillità: si tratta del Marais Poitevin una zona bonificata dall’uomo fatta di canali romantici, paesini tranquilli e ciclabili.
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La nostra destinazione è Coulon dove troviamo un’area stupenda nel verde, proprio sul canale e sulle ciclabili. Ci sistemiamo comodamente e andiamo a farci un giro nel vicino paesino. Dopo aver girato tra vari negozietti decidiamo di affittare un barchetta per 1 ora ½ (euro 18 senza barcaiolo).
Ci forniscono la cartina dei canali e Livio e Mattia si mettono ai remi. Ci vuole un attimo a prendere confidenza con il tutto ma poi ci facciamo un bel giro accompagnati da parecchie barche a passeggio come noi. Distratti dalla dimostrazione di due barcaioli che fanno scaturire dal fondo con un bastone del metano e lo incendiamo, sbagliamo strada e arriviamo con un po’ di ritardo all’arrivo, ma nessuno ci dice niente. Arriviamo al camper e preparo un sostanzioso pranzetto per i due rematori. Quest’oasi di tranquillità meriterebbe una sosta più lunga con tanto di escursione in bici, ma bisogna scegliere e dopo un po’ di riposo decidiamo di raggiungere la Rochelle.
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Impostiamo il navigatore sul parcheggio più vicino al centro cioè Parcheggio dell’Esplanade GPS 46 09 56 NORD 1 09 17 OVEST e quando vi arriviamo i posti per noi sono tutti occupati. Ci sono molti camper posteggiati ovunque e approfittiamo di un mezzo che se ne sta andando per parcheggiare in mezzo alle auto, quanto torneremo dopo cena ci saranno solo camper su tutto il piazzale. Attraversato il parco cittadino ci troviamo presso la stazione e proprio da li inizia il centro. Non ho cartine della città e ci affidiamo ai cartelli informativi che troviamo per la strada. niziamo dalla piazza del municipio col bellissimo Hotel de
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Ville rinascimentale, poi la rue des Merciers con i suoi caratteristici portici e infine entriamo nel porto vecchio attraverso la porta dell’orologio. Folla confusione bancarelle e artisti di strada ci accompagnano in una allegra e festosa confusione. Il porto è molto caratteristico con le sue torri che fungevano da vedetta e anche da prigione.[tbfw][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/f]Richelieu tenne la città sotto assedio per 15 mesi per soddisfare la sua politica di unificazione visto cha La Rochelle nutriva simpatie per l’Inghilterra e voglia di indipendenza economica. Passeggiamo fino al fondo del porto cercando di scegliere un ristorante tra tanti. Mangiamo moules e il menu del giorno a base di pesce per la cifra di 75 euro. Intanto si accendono le luci e tutto prende un’atmosfera magica. Gli artisti di strada si moltiplicano, la folla anche e si alza un’arietta dall’oceano che mi fa rimpiangere di non aver preso la maglia.
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Un gruppo di bravissimi ragazzi che balla la break dance ci affascina e rimaniamo incantati a guardarli. Fotografando i monumenti illuminati torniamo attraverso vie e viette a goderci il meritato riposo.

6° GIORNO venerdì 07.08.09 (Ile de Re: faro delle balene - St. Martin deRe)
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Questa mattina ci svegliamo con la pioggerella. La nostra destinazione è l’Ile de Re. Attraversiamo il bel ponte a pagamento (euro 16,50) lungo tre km che la collega alla terra ferma e ci inoltriamo in questa piccola isola. Essa contiene 10 borghi di cui due sono nella lista dei più bei ‘Villages de France’ e uno nella lista Unesco. Il clima è oceanico: caldo di giorno e veramente fresco sera e mattina.
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L’isola è percorsa da km e km di piste ciclabili tutte rigorosamente in piano e fornita di molti campeggi ed è l’ideale per vacanze tranquille e rilassanti. Ogni paesino con le sue case bianche ordinate e piene di fiori possiede il suo mercato ‘d’etè’ con banchi che straripano di pesci e molluschi. Non si contano gli allevamenti di ostriche situati lungo le ciclabili dove ci si può fermare per degustarle.
Transitiamo da Rivedoux Plage, poi da La Flotte. Vogliamo trovare un campeggio a metà dell’isola per poter essere comodi ad esplorarla completamente in bicicletta e dopo aver provato in due dove ci dicono che non c’è posto, troviamo un posto libero, ma solo a mezzogiorno a La Couarde sur Mer al campeggio ‘La tour des Prises’ Il prezzo è veramente alto per gli standard francesi (41 euro), ma c’è anche la piscina coperta e accettiamo. Visto che sono solo le 10.30 ci spostiamo col camper al faro delle balene. Il faro che è stato costruito nel 1854 offre una bella vista sull’oceano. Ora c’è la bassa marea e andiamo a passeggiare sulla spiaggia e a caccia di granchi per la gioia di Mattia. Atmosfera stupenda.
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Per pranzo ci sistemiamo in campeggio e al pomeriggio sotto un bel sole affrontiamo le ciclabili e andiamo a St. Martin en Re. Mentre sarebbe sufficiente prendere la stradina a sinistra dell’entrata del campeggio sbagliamo molte volte e dopo aver fatto km in più ed essere capitati sulla statale finalmente capiamo come funzionano le indicazioni e pedaliamo sulla bella ciclabile al bordo dell’oceano. Il paesino è una cité Vauban cioè racchiusa nelle mura progettate dall’ingegnere Vauban alle dipendenze del re di Francia Luigi IV.
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Lasciamo le bici e percorrendo stradine piene di negozi raggiungiamo il porto affollatissimo, dove ci dissetiamo e rifocilliamo con i mitici churros.
Al ritorno saliamo sul campanile della chiesa per fotografare il paese dall’alto. Inforchiamo le bici e affrontiamo un forte vento contrario. E metà strada ci fermiamo in un allevamento di ostriche per la degustazione e ci prediamo un signor aperitivo con 6 ostriche a testa servite con pane burro e vino bianco per la modica cifra di 10 euro in due.
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Molto soddisfatti pedaliamo per la restante strada osservando i surfisti che approfittano dell’alta marea. Arriviamo in campeggio molto tardi , ma qui il sole sembra non tramontare mai e pare sempre più presto di quello che è. Oggi abbiamo totalizzato circa 20 km. in bici Una bella doccia, cena e gli uomini vanno a fare una partita a ping pong e a chiacchierare con il custode del campeggio, un tipo simpatico con lunghi capelli biondi che parla bene l’italiano avendo vissuto in Italia per parecchi anni.

7° GIORNO sabato 08.08.09 (Ile de re:Ars en Re - La Couarde sur Mer)
Oggi ci svegliamo con la pioggia, ma come al solito in giornata uscirà il sole e il caldo.
Chiediamo se possiamo stare ancora una notte ma ci dicono che non hanno più posto se non in un parcheggio appena usciti dal campeggio, il prezzo si dimezza e i servizi, piscina compresa, sono tutti fruibili. Accettiamo al volo e spostiamo il camper in un attimo. Compriamo il pane al negozietto facciamo i panini e inforcate le bici prendiamo direzione Ars. Ormai siamo espertissimi e non sbagliamo più strada.
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Prima pedaliamo tra le vigne poi iniziamo a scorgere le caratteristiche saline e ci fermiamo a vederle lavorare. Intravediamo l’alto campanile di Ars bicolore e presto lo raggiungiamo. Posiamo le bici al porticciolo e facciamo una tappa al mercato pieno di colori profumi e rumori, giretto in paese, pranzo con panini sotto il campanile poi riprese le bici raggiungiamo la spiaggia bellissima (Plage de la Grange) e peccato che ci sia la bassa marea. Decidiamo di andare ad esplorare il fondo marino che è scoperto per parecchi metri e ci addentriamo di molto raggiungendo un papà con il bambino a caccia di granchi. Ci divertiamo a vedere i simpatici animaletti e non ci accorgiamo che la marea sta salendo.
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Sentiamo gorgogliare il mare e dobbiamo scappare a riva. In un attimo il paesaggio cambia e il mare avanza. Tornando al camper facciamo un’altra piacevole sosta questa volta per merenda ad una degustazione. Mattia mangia un[tbfw][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/f]piattone di cozze e noi 6 ostriche giganti a testa.
Arrivati in campeggio c’è ancora tempo per un bagno in piscina una doccia e mezz’ora di compiti.
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Dopo cena inforchiamo nuovamente le bici e sfruttando il fatto che è ancora chiaro, pedaliamo per i 3 km che ci distanziano da La Couarde munendoci di varie pile per il ritorno.
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Nel paesino troviamo un gazebo con tanto di orchestrina, locali affollati e un’allegra confusione. Ci godiamo l’atmosfera nel dehor di un locale e quando ci apprestiamo a tornare è calato il buio. Ci ritroviamo sulle ciclabili, in mezzo alle vigne, nel buio totale con solo il chiaro di luna e con in lontananza la luce del faro delle balene che appare a tratti, e il concerto dei grilli. Ad ogni incrocio puntiamo la pila sui cartelli e riusciamo a tornare al camper in un attimo.
Oggi abbiamo nuovamente totalizzato 20 km in bici.

8° GIORNO domenica 09.08.09 (Rochefort- castello La Roche Courbon)
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Oggi dobbiamo lasciare l’isola ma prima passiamo dal supermercato a La Flotte per fare un bel rifornimento e poi tentiamo di posteggiare vicino al centro per goderci ancora un po’ questi bei posti. Non riuscendoci decidiamo di fermarci per il pranzo nel primo slargo che troviamo.
Partiamo in fretta e furia per non rischiare di stare imbottigliati da un auto che si sta posteggiando davanti a noi e ci dirigiamo verso Rochefort.
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Vi arriviamo alle 14 e al posto del mega posteggio da 1000 posti indicato nelle guide,troviamo una corsa di macchine. Riusciamo a posare il camper in una strada laterale e ci incamminiamo per il paese deserto essendo domenica. Arriviamo al museo della marina, al cantiere dell’Hermione e alla corderia reale. Chiediamo informazioni sulla zona ad una gentilissima signora dell’information e decidiamo di fare i biglietti per la corderia e il cantiere.(euro 34 veramente troppo caro per cosa offrono) L’Hermione è la nave con cui Lafayette raggiunse l’America nel 1780 e ora una associazione ha iniziato a ricostruirla tal quale. La speranza è di riuscire a rimetterla in mare. Il cantiere è visitabile con tanto di animazione e vari pannelli illustrativi. Poco distante si può visita il lungo edificio sede della corderia reale. In una piccola porzione dell’edificio vi è un museo della corda con gli antichi macchinari per la loro fabbricazione.
Questo è stato l’unico paese che non ci ha entusiasmato in questo viaggio e abbiamo bisogno di finire la giornata con qualche cosa di bello. Seguendo il consiglio della signora dell’information ci dirigiamo a Saint-Porchaire per visitare il castello di LaRoche Courbon.
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Scelta giustissima. Parcheggiamo nel bel parcheggio del castello e facciamo i biglietti (euro 24) per una visita di circa tre ore. Il sito ne vale veramente la pena. Entrati nel parco camminiamo nel bosco per circa 1 km per raggiungere un sito preistorico dove ci sono una serie di caverne abitate dall’uomo primitivo, poi ritorniamo sui ns passi e visitiamo i meravigliosi giardini del castello pieni di fiori e stagni. Vi è un piccolo museo preistorico ed infine la visita guidata agli interni con una simpatica guida in abito dell’epoca.
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Il castello è privato , ben tenuto e la padrona ci viene detto essere la signora dai capelli bianchi che è seduta alla reception.
Molto soddisfatti usciamo e andiamo a dormire nell’area molto tranquilla e ben segnalata di Saint Porchaire insieme ad altri camper.

9° GIORNO lunedì 10.08.09 (Cognac - Angouleme)
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Destinazione di oggi è Cognac con le sue distillerie. Arriviamo nel paesino e posteggiamo lungo il fiume La Charante a due passi dalla porta di St. Jacques. Andiamo immediatamente all’ufficio del turismo per conoscere gli orari delle visite alle distillerie. Sono le 10.30 e l’orario a noi più comodo è l’Hennessy la cui visita inizia alle 11.00
Andiamo a prendere i biglietti e puntualmente iniziamo la visita. Innanzi tutto con il battello attraversiamo il fiume per andare nello stabilimento. Vediamo botti con date molto vecchie addirittura fine 1800, la visita, veramente interessante, comprende filmati spiegazioni complete che vanno dalle vigne ai baric all’imbottigliamento.
Si conclude tutto dopo un’ora con la degustazione che per Livio sarà doppia visto che io sono astemia.
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Finito il giro decidiamo di fare due passi, seguiamo la strada pedonale in salita, facciamo un po’ di spesa in vari negozi compresa una cognacheria. Per pranzo spostiamo il camper dall’altra parte del ponte nell’area segnalata per i camping car con tanto di scarico.
Raggiungiamo Angouleme: la città dei murales e dei fumetti.
Parcheggiamo abbastanza agevolmente vicino al centro, e lo raggiungiamo attraverso una scalinata.. Dopo aver vagato tra vie pedonali affollate, negozi negozietti, centri commerciali e aver visto l’Hotel de Ville decidiamo che è una città decisamente piacevole, ma non riusciamo a trovare i murales. Raggiunto l’information recuperiamo una piantina della città e scopriamo che sono esattamente dall’altra parte.
Siamo stanchi ma proviamo comunque a cercarne alcuni con un po’ di fatica e scattiamo qualche foto.
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Saltiamo invece completamente la cattedrale di cui vediamo le guglie, ma è parecchio lontana dal ns camper. Lasciamo Angouleme molto tardi e per cena e la nanna ci fermiamo in un’area de repos molto tranquilla lungo la strada per Perigueux con un altro camper francese.
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10° GIORNO martedì 11.08.09 (Perigueux – Collonges la Rouge)
Oggi pomeriggio finalmente arrivano i ns amici Toscani. Al mattino presto raggiungiamo Perigueux e posteggiamo nel parcheggio con camper service lungo il fiume dopo il ponte. (seguire sempre per il centro)
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La bellissima cattedrale della città con le caratteristiche 5 cupole si rispecchia nel finestrino del camper e da qui si gode un panorama notevole. Veniamo poi a sapere all’information che più avanti c’è anche un’altra area comunale, nel verde, appositamente per camper. Iniziamo la visita dalla chiesa e ammiriamo il bellissimo altare ligneo barocco e poi si buttiamo nell’allegra confusione del centro tra vie pedonali piazzette e mercatini di prodotti tipici.
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Qui è la zona dei paté di foie gras e troviamo un banco che vende frutta ,tipo fichi, ripieni di questa specialità. Non si direbbe ma sono veramente buoni. Da qui inizia una zona della Francia ricchissima di tutto:
dai castelli ai borghi dai giardini ai siti primitivi con tanto di grotte affrescate alle attività sportive come canoe e kayak e con una tradizione gastronomica notevole. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Noi ne avevamo già visitato una parte nel 2005 (vedere itinerario relativo) e ci siamo tornati per vedere cosa avevamo tralasciato allora. In tutto vale la pena dedicarci parecchi giorni , godendo anche della ottima disponibilità che c’è verso i nostri mezzi.
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Mangiamo pranzo e ci dirigiamo a Collonges la Rouge arrivando dalla statale D10 ci ritroviamo col magnifico borgo di Turenne proprio di fronte abbarbicato sulla collina. Il parcheggio camper di Collonges è al fondo del paese, molto bello sotto gli alberi (non spaventatevi della strada molto stretta per arrivarci).
Attendiamo Stefano e famiglia che arriva verso le 16 e si posteggia vicino a noi. Saluti, abbracci e scambio di regali e 1000 chiacchiere da fare e sentire. Ci rechiamo in paese ed eccoci riuniti e devo dire che per iniziare questo viaggio insieme abbiamo proprio scelto un bel borgo. Qui le case sono tutte rosse perché la terra qui è così. Ogni angolo è caratteristico il tutto arricchito con molti fiori colorati, giardini e negozietti tipici. Bighelloniamo entusiasti e compriamo salumi vari. Cena insieme e a nanna.

11° GIORNO mercoledì 12.08.09 (Martel e canoa)
Questa mattina ci spostiamo a Martel dove vediamo un bel campeggino municipale all’ingresso del paese in più ci sono parecchi parcheggi all’inizio e alla fine.
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Al mercoledì mattina c’è il mercato tradizionale ed è veramente bello girare tra le bancarelle in mezzo a questo paesino così tipico. Visitiamo la chiesa e facciamo acquisti, poi per una strada (D703) stupenda anche se impegnativa raggiungiamo La Roque Gaceac. Prima di arrivarci godiamo di uno stupendo scorcio sul castello di Montfort. Prima del paese vi è l’area per camper mentre al fondo vi è il campeggio La Plage a cui noi puntiamo visto che in un altro itinerario scaricato era indicato come comodo e bello. In effetti devo dare 10 e lode a questo campeggino e ai suoi gestori.
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Innanzi tutto ci lasciano una enorme piazzola da dividere in due per una modica somma di 17 euro al giorno, vi è la piscina (attenzione non sono ammessi i pantaloncini da bagno), bar con di fianco orticello fantastico e curato , internet wireless , ha un piccolo negozietto, è ombreggiatissimo, i servizi sono ottimi, è direttamente sul fiume dove affittano le canoe, è a due passi dalla stradina che porta direttamente al paese. Dopo un buon pranzo e un buon riposino andiamo ad affittare le canoe. Avevamo già fatto questa esperienza nel 2005 ma il tratto che avevamo percorso era privo di borghi e castelli mentre questa volta il tragitto prevede il passaggio sotto i castelli di Castelnaud di Beynac e altri.
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Il fiume è veramente affollato tra canoe gabarres e bagnanti il traffico non è indifferente. Il percorso è di circa 9 km e arrivati a destino c’è un pullman ogni ora che ci riporta in campeggio. Dopo qualche difficoltà procediamo più o meno diritti, ci fermiamo su una spiaggetta mentre i ragazzi fanno il bagno, scattiamo foto e arriviamo a ìdestino in tempo per il pullman delle ore 18.00.
Docciona e cena e poi fuori al fresco per due chiacchiere.

12° GIORNO giovedì 13.08.09 (La Roque Gaceac)
Questa mattina andiamo in paese facendo una piacevole passeggiata tra le casette caratteristiche. Praticamente si tratta di abitazioni aggrappate alla parete, quasi tutte hanno un muro che è la roccia stessa. Scendiamo al fiume e prenotiamo la Gabarre per mezzogiorno.
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Mangiamo panini e ci presentiamo puntuali alla partenza.
Le Gabarres erano imbarcazioni che venivano utilizzate per il trasporto merci sulla Dordogna. Il tragitto è lo stesso che abbiamo fatto con la canoa solo più corto, ma ora possiamo fotografare tutto con tranquillità e possiamo sentire un’interessantissima spiegazione in italiano.
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Torniamo in campeggio per riposare poi il pomeriggio sarà passato in piena libertà: chi in piscina chi al fiume mentre Matteo e Mattia prendono il Kayak e da soli si fanno di nuovo il percorso con tanto di bagno e ritorno in pullman. Alla sera chiacchiere fuori dal camper con il sottofondo del concerto notturno dei giardini di Marqueyssac che sono proprio sopra di noi e sono aperti tutti i giovedì sera per visite notturne.
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I ragazzi giocano sulla spiaggia ingegnandosi a costruire una imbarcazione che variamo tutti insieme. Un attimo sulla spiaggia a guardare le stelle, che questa sera sono tante e meravigliose e poi a nanna.

13° GIORNO venerdì 14.08.09 (castello di Castelnaud e jardins di Marqueyssac)
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Oggi a malincuore lasciamo questo bel campeggio e ci rechiamo al castello di Castelnaud che è a circa 5 km. Arriviamo che l’enorme parcheggio è ancora vuoto, paghiamo euro 2,50 e ci fanno sistemare in forte pendenza nonostante tutti i posti liberi. Facciamo un biglietto cumulativo con i giardini di Marqueyssac a euro 33.00. Il castello con piccolo borgo annesso è molto interessante e racchiude un museo sulle armi da guerra del medioevo comprese catapulte funzionanti con tanto di dimostrazione e mega balestre. La vista è spettacolare sulla Dordogna e i suoi castelli. Usciamo che è ora di pranzo, ma non riuscendo a mangiare data la pendenza del parcheggio decidiamo di spostarci ai giardini di Marqueyssac e 3 km. Purtroppo anche qui il parcheggio è piccolo e in discesa. Parcheggiamo come possiamo, ci facciamo dei panini e li mangiamo sul prato vicino.
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Avvertiamo che il clima è cambiato e per la prima volta sentiamo caldo. Non sono ancora le due, ma così comporta e ci accingiamo a visitare i giardini. Trattasi di una collina stretta e lunga dove su di un lato corto si erge il castello e su tutta la sua lunghezza si snodano i suoi giardini Inutile dire quanto siano belli, pieni di bossi scolpiti dai giardinieri come opere d’arte. Dal castello si gode la vista sul castello di Castelnaud quello di Fayrac e quello di Beynac mentre percorrendo una piacevole passeggiata si arriva dall’altro lato dove è situato un magnifico belvedere che sporge proprio sopra il nostro campeggio in cui eravamo il giorno prima. Da qui la vista è superba sulla Roque Gaceac e sulla Dordogna punteggiata di canoe colorate e Gabarres.
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Ci rimettiamo in viaggio direzione Cahors. Al primo centro commerciale facciamo sosta per benzina e spesa. Il caldo si fa sentire e la confusione della città ci fanno decidere di passare oltre rinunciando anche a cercare il ponte Valentré così decantato in tutte le guide.
Raggiungiamo Saint Cirq Lapopie e ci buttiamo nel campeggio de la Plage. (che fantasia con i nomi!!!!!) Quest’ultimo si trova sul fiume alla base del borgo e confina con l’area di sosta per camper di cui ne è anche il gestore. Noi preferiamo sostare in campeggio per via delle docce a portata di mano, ma in effetti possiamo poi appurare che l’area è molto bella e ha piazzole sotto gli alberi direttamente sul fiume. I ragazzi vanno a giocare a ping pong e girano per il campeggio facendo anche conoscenze varie e noi ci rilassiamo doccia e cena.

14° GIORNO sabato 15.08.09 (Cirq Lapopie)
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Oggi purtroppo quando siamo già pronti per affrontare la salita al borgo arriva una telefonata ai ns amici con la notizia della morte di un loro caro amico da tempo malato. Mentre si organizza il rientro si va comunque in centro. Passiamo dalla statale da cui si gode una bella vista sul paese abbarbicato. Visitiamo la Chiesa e bighelloniamo tra i vari negozietti.
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Il villaggio è incantevole, tranquillo pieno di angolini da fotografare.
Torniamo al camper per pranzo e si decide che Matteo starà con noi per finire il viaggio, soggiornare da noi in campagna in Piemonte qualche giorno e poi prendere il treno per raggiungere casa in Toscana.
Ci salutiamo, purtroppo quest’anno troppo presto, ma è così che le cose vanno e cerchiamo di goderci le poche cose che ci rimangono da fare per finire le nostre vacanze.
Al pomeriggio relax assoluto sul fiume, tra bagni e tuffi cercando di sopportare il caldo soffocante.
Alla sera prendiamo il bel sentiero che parte proprio dall’area di sosta dei camper di fianco al campeggio per raggiungere di nuovo il paese questa volta passeggiando nella natura. Passiamo davanti alle chiuse e assistiamo al passaggio di un battello poi raggiungiamo la cima del paese. Ci sono tantissimi ristorantini uno più bello dell’altro, ma noi abbiamo deciso per quello in cui questa mattina avevamo preso il miglior caffè assaggiato in Francia. Avevamo commentato positivamente e il cuoco che aveva sentito ce l’aveva offerto.
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Operazione di Marketing riuscitissima perché non abbiamo avuto dubbi a scegliere proprio quel ristorante per la nostra cena. Mangiamo tutto cosa c’è di tipico nella zona. Con un piatto unico a testa riusciamo ad assaggiare due tipi di patè , prosciutto di canard, anatra alla piastra, insalata con noci e uvetta e formaggi di capra.
Torniamo sempre per la strada di campagna che è ormai buio, ma avevamo portato le pile.

15° GIORNO domenica 16.08.09 (Conques e inizio viaggio di ritorno)
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Oggi raggiungiamo Conques. Villaggio a forma di conchiglia (da qui il nome) col notevole santuario di St.Foy tappa del cammino di Santiago e il relativo tesoro. L’organizzazione del paese è perfetta. All’entrata si pagano tre euro (pagamento valido per tutto l’anno) e ci vengono forniti brochure e piantina della città. Al fondo del paese vi è un parcheggio in cui troviamo posto in piano e sotto gli alberi.
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Il santuario racchiuso tra case tipiche si raggiunge in 5 minuti. Molto bello il portale e i capitelli.
Da visitare anche il tesoro (entrata nel chiostro) che al momento però è chiuso per pausa pranzo. Torniamo al camper per mangiare e fa molto caldo.
Avevamo ancora in mente la visita di un paesino della zona, ma volendo rientrare domani decidiamo di soprassedere e partiamo per il ritorno.
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Raggiungiamo Millau e fotografiamo il bellissimo viadotto, uno dei più alti d’Europa, prima di percorrerlo e troviamo un po’ di fresco e dei temporali subito dopo.
Per cena siamo in Camargue, riprendiamo il viaggio e andiamo a dormire in un’area autostradale sotto Sisteron ed è ormai mezzanotte.

16° GIORNO lunedì 17.08.09 (Ritorno a casa)
Partenza di buon’ora per affrontare il colle della Maddalena (o colle di Larche).
Ci fermiamo a Barcellonette per gli ultimi acquisti francesi e nei pressi della diga di Serre Poncon i ragazzi in mansarda pasticciano con il finestrino e lo rompono. Dopo un po’ di spavento Livio riesce ad aggiustarlo e raggiungiamo Vinadio per il pranzo. Anche qui fa caldo e cominciamo a prepararci al clima che ci aspetta a casa. Sarà una settimana torrida.
La fine delle vacanze portano sempre un po’ di malinconia l’unica cosa per scacciarla e cominciare a pensare e a organizzare il prossimo viaggio!!!!!!!!!!!!

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