Normandia e Perigord nero
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Normandia e Perigord nero
di Nadia
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Il giorno 8 agosto finalmente iniziano le tanto attese vacanze. Con una piccola carovana composta da 10 persone divisa in tre camper partiamo dalla Valle di Susa alla volta della Normandia.
La prima tappa si fa a Fontainebleau, arriviamo giusto in tempo per vedere chiudere i cancelli del castello. Il paese non è nulla di che ma il palazzo sicuramente vale una fermata. Ci fermiamo per la notte in un paese nelle vicinanze ed al mattino seguente proseguiamo il nostro viaggio alla volta di Fecamp. La cittadina vivace è comunque stata ricostruita dopo la guerra per cui non ci si deve aspettare molto, ma il nostro interesse era per la distilleria Benedictine in quanto il liquore prodotto si dice sia invenzione di un monaco piemontese, più precisamente di Volpiano. Visitamo la palazzina della distilleria e assaggiamo il famoso liquore prodotto solo con erbe.
Da Fecamp nel pomeriggio ci spostiamo a Etretat, famosa per le scogliere. Parcheggiamo nell'area camper al fondo del paese e andiamo a passeggiare sulle falesie. Il cielo è plumbeo e a tratti piovigina ma comunque il paesaggio ne vale sicuramente la passeggiata. Passiamo la notte all'area di Etretat in quanto molto tranquilla anche se affollata ed al mattino seguente attraverso il Ponte di Normandia arriviamo a Honefleur. Anche qui vi è un'area per camper all'inizio del paese ed è una passeggiata arrivare al vieux bassin. Sicuramente di architettura minore è comunque molto carina. Da vedere la Chiesa sconsacrata di St. Etienne al porto sede del museo della marina e la Chiesa nel paese interamente di legno costruita dai maestri d'ascia locali nel XVI secolo.
Da Honefleur la nostra prossima tappa è Arromache sede di uno dei tanti musei sullo sbarco e sede anche di ciò che rimane del porto galleggiante costruito nel 1944 per favorire lo sbarco degli alleati. Da Arromanches le postazioni tedesce di La Longues sur mer sono vicinissime e ne vale sicuramente un passaggio per una visita. Completamente aperte a disposizione dei visitatori si passeggia tra i prati e i campi coltivati guardando ciò che rimane dell'antiaerea tedesca.
Proseguiamo per Colleville e facciamo visita al Cimitero militare Americano e tanto per essere giusti andiamo anche a quello tedesco. Prossima tappa St. Mere Eglise, la cittadina della normandia che per prima vide i segni dello sbarco in quanto è lì che atterrarono i primi paracadutisti il giorno dello sbarco. A ricordo di un militare che rimase appeso al campanile vi troviamo ancora il paracadute con un manichino appeso. Qui il museo locale è dedicato ai militari dell'aria, tanto che il museo ha la forma di un paracadute.
Con questa cittadina noi terminiamo le visite ai luoghi dello sbarco e cambiamo argomento. Andiamo verso il paese di Barfleur, sulla punta della Normandia. Il paese è annoverato tra i più bei villaggi di Francia e lo spettacolo è da favola. Addirittura acquistiamo cozze e sogliole per fare una cena di gruppo senza lavorare tanto.
Il 13 agosto arriviamo a Le Mont St Michel in quanto chi ci accompagnava non era mai stato da queste parti e sicuramente non puoi arrivare fin quassù e non visitarlo. Pienissimo come al solito riusciamo comunque a girovagare agevolmente sia per il paese sia per la visita all'abbazzia (sarà merito della pioggia). Da Mont St. Michel la tappa è Cancale, dove anche qui parcheggiamo nell'area camper sopra al paese e con una passeggiata arriviamo al porto dove assaggiamo le ostriche accompagnate da un buon bicchiere di vino bianco. (Cancale è una delle capitali dell'allevamento delle ostriche) Da Cancale nel pomeriggio del 14 agosto ci spostiamo a St. Malo. La città di St. Malò non penso abbia bisogno di molte parole. I camper hanno la propria area vicino ai campi sportivi e una navetta ti porta fin sotto le porte. Completamente ricostruita sui disegni dell'epoca in quanto anche la cittadella era stata rasa al suolo è sempre suggestivo una passaggiata per le sue strade, ascoltare musica nelle piazze e... bagnarsi con i temporali.
Da St Malò ci dividiamo in quanto due equipaggi debbono già avviarsi verso il lavoro mentre noi proseguiamo alla volta di Nantes.
La città di Nantes forse se non la prendavamo il 15 agosto sarebbe stata sicuramente più caotica. A ferragosto invece era sonnolenta, tranquilla persin vivibile. Degna di nota il Castello e la chiesa di San Nicola, poi ci sarebbero tantissime altre cose da vedere ma è quasi tutto chiuso.
Da Nantes ci spostiamo a La Rochelle attraverso le strade statali attraversando paesini veramente belli. Finalmente un pò di sole e passeggiamo per La Rochelle tra tantissima gente che come noi si gode il sole del pomeriggio ascoltando artisti di strada che suonano, altri che fanno giochi di prestigio, alcuni ballano altri recitano. Città universitaria è molto vivace. Forse con poco spazio per i camper non troviamo posto al campeggio e ci fermiamo come tantissimi altri vicino all'università e alla spiaggia.
Da La Rochelle la nostra prossima meta è Cognac dove visitiamo le cantine Martell. Naturalmente ce ne sono tante altre ma queste erano comode ad un parcheggio e proprio vicino al centro. Cognac conosciuto in tutto il mondo per il suo liquore è sonnacchiosa ma con tanta gente che passeggia, visita cantine e si gode un paesaggio di vigneti.
Da Cognac alle dune di Pilat. Dune di sabbia alte 117 mt e lunghe 3 km larghe 500 mt. Parcheggiamo a La Teste e approfittando delle scale andiamo anche noi a passeggiare su queste colline di sabbia. Dall'alto delle dune si può vedere tutta la baia di Arcachon. Lo spettacolo da solo vale il viaggio. Siamo rimasti tutti molto colpiti e abbiamo passeggiato in lungo e in largo sulle dune. Una volta scesi all'oceano però la risalita non è così veloce. Ad ogni passo in avanti ne scivoli tre indietro tanto che per risalirle abbiamo impiegato parecchio tempo.
Dalle dune di Pilat la tappa cittadina è quella per Bordeaux. Città con un grazioso centro storico, molto vivace, con la possibilità di visitarla con diversi mezzi. La cosa che però ha colpito di più è stato il Mirroir d'eau. E' una semplicissima fontana che ha solo pochi cm di acqua al suo interno ma nella quale si può camminare rinfrescarsi oppure usare come uno specchio e guardare i palazzi vicini che appunto si specchiano nella stessa. Molto pubblicizzata è sicuramente semplice ma d'effetto. Da Bordeaux la tappa seguente è nuovamente un piccolo paese St. Emilion. Il paese è medioevale e si passeggia tra le cantine locali che vendono vini e alcuni liquori. Molto bella da visitare anche se non si è interessati al vino.
Da St. Emilion la tappa è Bergerac. L'area camper è lungo il fiume e a pochi passi dal centro. Tranquilla, riservata e con un turismo fatto di gente che mette al primo posto il relax. Si possono fare gite su barche di legno che venivano utilizzate per il trasporto delle merci lungo il fiume.
Da Bergerac la tappa è nuovamente una città Perigueux. Capitale del Perigord ha una Chiesa che ricorda molto il Sacre Coeur di Parigi. Leggendo abbiamo scoperto che il sacre coeur è stato in parte copiato da questa chiesa, rimaneggiata più volte è veramente bella. Il centro storico di Perigueux è comunque abbastanza interessante. Qui cominciamo a trovare il patè di fegato d'oca. La specialità del luogo è mettere un cuore di patè di fegato nella frutta secca. Un abbinamento strano ma buono.
Da Perigueux attraverso la strada delle grotte (in pochi km ne incontriamo almeno una ventina tra qui quella di cromagnon) andiamo a visitare le cabanes. Le cabanes sono degli edifici che sorgevano da queste parti e che sono del tutto simili ai trulli che noi troviamo in puglia.
Arrivaimo a Sarlat La Canadà la piccola capitale del perigord nero. Molto affollato il centro storico è comunque ben conservato e molto vivace. Qui si trova il patè in ogni dove. Nella piazza del paese vi è il monumento a ciò che ha fatto conoscere il perigord... Le Oche.
L'area camper è completa e dopo aver girato in lungo ed in largo, fatto spese ci rimettiamo in strada ed arriviamo fino a Rocamadur.
Ultima tappa del nostro itinerario Rocamadur è un'altro di quei luoghi che anche soli valgono il viaggio. Spettacolare di notte è molto bello anche di giorno. Dall'alto di una gravina troviamo nella parte alta una castello, incastonata nel centro della roccia un santuario e nella parte bassa un paese piccolino tutto negozi.
Il santuario è sorto su un luogo che fin dai tempi antichi era meta di pellegrinaggio in quanto si pensava fosse il luogo dove Zaccheo era sepolto. A causa di rocce che staccandosi dalla roccia sovrastante avevano distrutto una parte del santuario per lungo tempo fu abbandonato. Oggi ricostruito per una buona parte è visitabile sia in modo autonomo, sia con delle guide volontarie. Noi abbiamo approfittato di una guida che era stata prenotata di due equipaggi di Mantova. Veramente anche solo Rocamadur vale il viaggio.
Ultima tappa le vicine grotte di Padirac. Scelte poichè in barca nelle grotte non ci eravamo mai stati e nelle grotte di Padirac si fa un giro di un km su un battello spinto solo a remi. La coda per le grotte è spaventosa e forse è meglio scegliere orari mattutini.
Attraverso la valle dei vulcani arriviamo a Clermond Ferrand, da qui la tappa è il lago di Annecy per fare un bagno. (l'unico di tutte le vacanze) e di qui il 21 rientriamo a casa ormai si tratta solo di 200 km.
Durante tutto il viaggio abbiamo utilizzato la guida alle aree di sosta francese che si può acquistare dal giornalaio o presso i negozi di accessori per camper (in francia e in francese).
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