Provenza, Pirenei, Perigord e Le Puy

Provenza, Pirenei, Perigord e Le Puy

Viaggio di una settimana in Francia
(18-26 Giugno 2011)

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Partenza Venerdì 17 sera, dopo l’uscita dal lavoro, per l’Area di Monzanbano (arrivo alle 23), nel tragitto, breve uscita per il rifornimento a Verona Est, supermercato IPER . (percorso km 250)

Sabato 18, ripartenza alle 8.00 verso la Valle Stura che porta al Colle della Maddalena.
Sosta per il pranzo a Vinadio.
Entrata in Francia, transito per Digne-sur-Bains ed arrivo a Moustiers St. Marie, verso le 17.00, sosta presso l’area comunale, prezzo, solo per la notte 6 Euro, durante il giorno: gratis. (percorso km 600).
Indirizzo: Aire Naturelle Peyrengues Quartier Paradis 04360 Moustiers St.M.
Abbiamo visitato il paesino, pittoresco ma molto “turistico” e siamo arrivati fino alla cappella di “Notre Dame de Beauvoir” che si trova in alto, ad una ventina di minuti a piedi, su un sentiero un po’ scosceso.
Sito ufficiale: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Domenica 19, sveglia di buonora per scaricare lo scooter e dirigersi a visitare “Gorges du Verdon” con il seguente tragitto: Moustiers – La Palude – Route des Cretes – La Palude – Lago di Sant Croix e ritorno all’area (circa 80 km in moto)
E’ stata un po’ dura la partenza, perché pur essendo una giornata soleggiata, la temperatura, di primo mattino era vicina ai 10° e nei tratti di percorso all’ombra, le mani (senza guanti) si raffreddavano parecchio.
Comunque siamo arrivati a La Palude, dove abbiamo effettuato una breve sosta per riscaldarci e fare acquisti alla Boulangerie. I panorami, all’inizio stretti nel percorso della gola, poi si sono allargati negli altopiani, interrotti dalle profonde fenditure (fino a 700m); tutto molto spettacolare, soprattutto nella “Route des Cretes”. Infine il lago (Saint Croix) era di un colore turchese intenso e pieno di gente in canoa.

Dopo essere rientrati al camper, per pranzare, siamo ripartiti per visitare l’altopiano di Valensole, con le sue coltivazioni di Lavanda.
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I posti attraversati erano molto belli e calmi, le coltivazioni di lavanda, alternate a diversi tipi di cereali, avevano diversi tipi di “maturazione”, probabilmente per una scelta di raccolto diluito su un paio di mesi (infatti ce n’erano alcune che sembravano appena piantate). Di campi fioriti “al punto giusto” non ne abbiamo trovati tantissimi, ma quello della foto era spettacolare, sia per colore che
per estensione.
Successivamente abbiamo proseguito per il “Luberon” superando le città di Manosque e Apt, fino ad arrivare a Gordes, borgo medioevale dall’alto domina la vallata. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Il borgo è molto bello, tranquillo e, visti alcuni prezzi di case, esposti nelle agenzie, abitato da gente con disponibilità. Qui abbiamo dormito nell’area attrezzata, sita dietro la Gendarmeria, è un po’ in pendenza ma molto tranquilla, al costo di 5 euro. Prima di arrivare all’area di sosta abbiamo visitato l’Abbazia benedettina di Senanque, che di domenica è frequentatissima ed è difficile trovare parcheggio. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
La struttura è situata in un vallone, circondata da campi di lavanda, pochi km dopo Gordes. Esiste un negozio / libreria, ed è possibile visitarla (noi non ci siamo riusciti, causa sovraffollamento) (percorso km 125).

Lunedì 20, sveglia presto e partenza alle 7 per affrontare la traversata verso i Pirenei, con l’intenzione di evitare il più possibile le autostrade francesi. Percorso D2 fino a Cavaillon poi, attraversato il fiume Durance D99 fino a Tarascon e successivamente la D999 fino a Nimes. A parte l’attraversamento della prima citta, svolto il lunedì mattina alle 8, quindi con traffico caotico, poi il percorso si è svolto in modo fluido, con rallentamenti in prossimità delle città. Da Nimes abbiamo preso l’autostrada A9 fino Narbonne poi la A61 fino a Carcassonne, dove siamo arrivati per il pranzo. Abbiamo sostato nell’AA vicino all’entrata della città vecchia,; quest’area è abbastanza recente e non ben segnalata, prezzo Euro 5 (dopo la 1° ora) (coordinate E 2.37343 N 43.20512).
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La cittadella è veramente tenuta bene, anche se nelle belle e strette viuzze non ci sono altro che attività commerciali. Si può visitare il castello, con eventuale audio guida in italiano a 13 euro. Noi per questioni di tempo abbiamo solamente passeggiato nelle vie e nella cinta muraria.
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Dopo un paio d’ore siamo ripartiti e per un’indicazione errata del navigatore, siamo passati per la stretta via principale della cittadina (senso unico con paletti laterali, ogni 5 metri, che delimitavano i marciapiedi ed impedivano i parcheggi), per fortuna senza conseguenze. Abbiamo proseguito per la D33 verso Bram, quindi abbiamo raggiunto per la D119 Mirepoix, un grazioso paese caratterizzato dalle case colorate (del 1400 circa) costruite su portici in legno, nella zona dei Catari.
Nel paese c’è inoltre un’AA (gratuita), nella vecchia stazione ferroviaria, in fondo ad Allée de Palafrugell. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Dopo una veloce visita abbiamo proseguito verso FOIX, dove abbiamo preso la D119 per St. Girons, arrivando quindi a riprendere l’autostrada A64 a Montsaunes, in direzione Tarbes, e quindi Lourdes, dove ci siamo fermati al “Camping du Loup” in Route del la Foret [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Questa sistemazione (costo per 2 persone e corrente Euro 17 al giorno) ha il pregio di essere molto tranquilla e vicino (200 metri) all’entrata del parco del santuario, che si può raggiungere a piedi rapidamente. (percorso km 580).

Martedì 21: Lourdes.

Mercoledì 22, partenza per il Perigord, sempre evitando le autostrade, seguendo quindi la N21 (Tarbes - Mirande – Auch – Agen – Villeneuve sur Lot), per poi deviare verso Monpazier, bel borgo medioevale, ed arrivare a Sarlat-la-Caneda, una citta spettacolare, caratterizzata da edifici costruiti con una pietra color paglierino. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Gli estimatori del Paté de Fois Gras, qui troveranno certamente qualcosa di loro gradimento. Per la sosta abbiamo utilizzata la comoda AA in Av. du General De Gaulle, per 5 euro a notte (percorso km 320).

Giovedì 23, la mattina ci siamo trasferiti a Domme [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] , nella AA comunale (E 1.22156 N 44.80053), al costo di 5 Euro per notte, che è a circa 300 m. dall’entrata del villaggio. Quel giorno c’era anche il mercato con la piazza piena di bancarelle (soprattutto di specialità locali). Il paese è sopraelevato rispetto il corso della Dordogna e permette di ammirare i panorami sul Perigord, ha una magnifica porta è circondato da mura, e tutti gli edifici sono costruiti con pietre color crema.
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Terminata la visita abbiamo scaricato lo scooter, con il quale abbiamo visitato alcune delle incantevoli località della zona: il castello di Castelnaud la Chapelle ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] castello restaurato e visitabile, i Giardini del Marqueyssac ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] con sentieri, per la lunghezza di circa 6 km, che percorrono boschi e zone panoramiche. Il castello Beynac et Cazenac, La Roque Gageac, paese incastonato sotto una roccia incombente e dove è possibile iniziare la navigazione del fiume, ed infine il Castello di Montfort, nell’omonimo borgo, dove ho notato l’esistenza di un’area di sosta gratuita fino a 12 ore di permanenza (E 1.24853 N 44.83559)
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Venerdì 24, è arrivato il momento di invertire la rotta per il ritorno, quindi dopo una buona dormita all’area di Domme, siamo partiti alla volta di Rocamadour ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] dove siamo arrivati, via Gourdon e Payrac sulla parte alta, al livello del Castello. Siamo scesi per visitare l’Abbazia, a piedi sul percorso della via Crucis. Tutto molto bello e spettacolare. Nella chiesa si può ammirare una Madonna Nera, molto adorata e soprattutto dai marinai (?!), che testimoniano la loro venerazione con modellini di navi. Causa i tempi ristretti a disposizione, non riusciamo a vedere un’attrazione molto vicina, Le Gouffre de Payrac una cavità profonda con un intreccio di grotte.
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Proseguiamo il nostro viaggio di rientro con una variazione, rispetto al programma originario, che prevedeva il tragitto via Clermont Ferrand-St.Etienne-Lyon, decidiamo quindi di evitare tutte le autostrade e transitare sugli altipiani del Massiccio Centrale, sfruttando le strade nazionali, che permettono un’andatura veloce. Quindi passiamo da Figeac (cittadina che ha dato i natali allo scopritore dei geroglifici egiziani Champollion), seguiamo la N140 fino a Rodez (vivace cittadina nella quale notiamo la maestosa cattedrale), dove prendiamo la N88, via Mende per salire sull’altipiano (circa 1200 m slm) che porta a Le Puy en Velay (in Alvernia), dove arriviamo nel tardo pomeriggio (percorso km 360) [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (sito del ufficio turistico).
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Giriamo la cittadina, con un traffico caotico, in cerca dell’area di sosta, segnalata dal navigatore (database scaricato dal sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che però si rivela essere un semplice (anche se necessario) CS. Sempre tramite lo strumento elettronico ci spostiamo al campeggio più vicino Camping-"Comme au Soleil" (a Coubon, 6 km) dove al forfait di Euro 11,50, ci sistemiamo in un posto tranquillissimo, docce calde e tutti i servizi in ordine.

Sabato 25, scarichiamo lo scooter per la visita a Le Puy, dove arriviamo dopo una quindicina di minuti. La città è animata anche perché c’è il mercato. Visitiamo la Cattedrale, il Chiostro e un paio delle formazioni rocciose che caratterizzano la città: Notre Dame de France, con la statua alta 16 m. e quello con la cappella di S. Michele.
Ci sono anche dei negozi che fanno vedere la lavorazione dei pizzi, come da tradizione locale.
Ritorniamo al campeggio e dopo aver pranzato, prendiamo la strada (fondo pessimo e tutte curve) che discende direttamente dal Massiccio Centrale, verso Valence, che superiamo direzione Grenoble.
Dove arriviamo nel tardo pomeriggio e, visto il tempo limitato e la giornata di sabato pomeriggio, decidiamo di saltare per proseguire direttamente verso Briancon, sempre evitando le autostrade.
Transitiamo vicino ai luoghi mitici del Tour de France (Alpe d’Huez, Galibier, Isoar ecc.).
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Scavalcando il Col du Lautaret (2058 metri), notiamo un’area piena di camper, ma decidiamo di continuare verso Briancon, dove sostiamo nell’area sosta (gratuita), vicino agli impianti sportivi sulla piazza dove di solito c’è l’arrivo del Tour de France (rue Gonnet) (percorso km 340). A piedi, ci inerpichiamo fino alla città racchiusa nella vecchia fortezza e da li possiamo ammirare il tramonto nella valle dominata dalle alte montagne alpine, ancora innevate. Briancon è una simpatica cittadina turistica, e nella parte alta è accogliente con viuzze caratteristiche, con negozi e ristoranti.
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Domenica 26, Rientro, via Monginevro, (dove l’area di sosta alla fine del paese era quasi piena), Cesana, Sestriere, Pragelato e sosta per la spesa all’ipermercato di Pinerolo.
Poi una sgroppata in autostrada TO-MI-VE con arrivo in serata a Longarone dopo circa 640 km.

Riassunto:
Percorso totale km 3.235 in camper + 150 in moto
Tempo di percorso totale circa 53 ore (da Garmin)
Litri di gasolio consumati 340 (Km/L. 9,4)
Spesa totale di carburante Eur 453,=
Spese per 3 notti in campeggio Eur 45
Spese per sosta in aeree a pagamento Eur 24 + due notti in aree gratuite.
Pedaggi autostrade italiane Eur 74,2 x 1000 km
Pedaggi autostrade francesi Eur 30,8 x 280 km

Paolo, Longarone (BL)
Giugno 2011