Bretagna
Camperfree :: Diari :: Estero
Bretagna
di Berta e Giuseppe
Equipaggio:
Giuseppe (Beppe) – Autista manutentore – 54 anni
Elisabetta (Betta) – Manager, documentazione eventi e navigatore in prova – 51 anni
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Partenza dalla Bassa Modenese il 27 giugno ore 7 direzione Monginevro dove giungiamo alle ore 12.00, breve pausa per un caffè e un po’ di carburante, confidando che in Francia costi meno. Proseguiamo fino a Briançon dove ci fermiamo per due passi nel paese contornato da mura e sovrastato da un’abbazia. In paese una rappresentazione di gruppi in costumi tradizionali allieta la visita, ma per noi c’è la necessità di proseguire e ripartiamo alle ore 15.00.
Passiamo sul Col de Lautaret mt. 2058 s/m e di fianco a passi alpini famosi per il passaggio di varie tappe del Tour (Galiber e Alpe d’Huez), le vette ancore innevate e ci fermiamo per alcune foto in alta quota. Che spettacolo!
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Lungo la discesa numerosi ciclisti, invidio la loro tenacia nel salire.
A Vizzille ci fermiamo per il pieno in un Carrefour e Beppe si compiace della scelta di non fare il pieno precedentemente. Gasolio pagato 1.156 al lt contro 1.30 pagato in Italia.
Finalmente arriviamo alla tappa prevista a Chambery dove parcheggiamo nell’area comunale segnalata. Qui troviamo un camperista di Lecco di ritorno dalla Bretagna e scambiamo informazioni. Un breve giro per la cittadina, fa molto caldo. Tornati al camper una veloce doccia, cena e ancora chiacchiere con i vicini di Lecco appena conosciuti. Finalmente si va a dormire. Km percorsi 500
28/06/10
Sveglia ore 7, colazione in camper e alle ore 8 si parte. Oggi è prevista una lunga tappa di trasferimento, ma Beppe non mi ha informata completamente dei km che intendeva fare. Nel viaggio alcuni violenti acquazzoni lavano il camper e in alcuni casi ci siamo fermati perché la strada non era visibile. Raggiungiamo Saintes dove ci fermiamo nell’area comunale. La stanchezza (almeno da parte mia) è notevole, ma la resistenza di Beppe alla guida è superlativa, pare un robot programmato!
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Abbiamo percorso 790 km.
29/06/10
Come al solito ci svegliamo presto. C’è il sole, decidiamo per un giro per il paese perché abbiamo notato una bella chiesa. Entriamo nella cattedrale di Saint Pierre e un suono di organo ci accoglie, rimaniamo affascinati, ma è solo la prima di una serie di chiese tutte molto suggestive.
Usciti acquistiamo baghette e croissant, arrivati al camper scarichiamo le grigie e carichiamo acqua e ripartiamo per Ile d’Oleron. La percorriamo fino al faro di Chassiron, vediamo finalmente l’oceano Atlantico e il fenomeno della marea. Passeggiamo sul fondale roccioso lasciato scoperto dalla bassa marea, è pieno di molluschi e li senti respirare. Evitiamo di calpestarli.
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Ci sorprendiamo dell’orario. Son già le 14 e troviamo uno spiazzo per fermarci a pranzo.
Alle 15.30 ci rimettiamo in marcia, costeggiando la costa notiamo diverse persone intente a raccogliere molluschi. Proseguiamo con destinazione Marennes, città delle ostriche dove facciamo una breve sosta. Raggiungiamo La Rocchelle, anche se la prima intenzione era di andare all’Ile de Rè, ma il costo del transito del ponte che collega l’isola ci ha fatto decidere di andare prima all’area di sosta de L’Esplanade che raggiungiamo seguendo le indicazioni, prima per il centro e poi della gendarmeria. Dopo aver parcheggiato raggiungiamo a piedi il centro con una breve passeggiata. Camminiamo sotto ai portici, al termine ci troviamo davanti ad una porta simbolo della città “ Porte de la Grosse Horloge. Attraversandola ci troviamo nei pressi del porto. Siamo attratti da un gruppo di giovani che si esibiscono in pubblico cantando e recitando, ridiamo anche se non comprendiamo tutto quel che dicono, ma la loro mimica è molto esilarante e ci godiamo uno spettacolo fuori programma.
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Sono le 21.30 e fa ancora luce, è sorprendente come la giornata non sembra aver termine. È una favola! L’area dove siamo parcheggiati è circondata da un parco con vari percorsi pedonali e ciclabili, giochi per bambini. Un vero paradiso. Nel parco alberi di “marusticani” (mirabolano) ancora verdi, ma squisiti. Beppe si riempie le tasche e tornando al camper se li divora. Dopo cena decidiamo che il giorno dopo proseguiamo senza passare da l’Ile de Rè, anche perché se visitiamo tutto ora ….. Abbiamo percorso 200 km.
30/06/10
Come al solito ci svegliamo presto, colazione e partenza. Decidiamo di costeggiare l’oceano. Durante il viaggio, oltre alle onnipresenti mucche al pascolo, notiamo su diversi tralicci dei nidi con dentro le cicogne. Ovvia la sosta con foto.
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Proseguiamo verso Les Sabbles d’Olonne, ma una deviazione della strada ci porta all’interno e per evitare km in più deviamo più a nord a Saint-Jean de Monts. Seguiamo le indicazioni per la spiaggia e davanti a noi si presenta una distesa infinita di sabbia. Non avevo mai visto una spiaggia così vasta. Purtroppo parcheggiando non vediamo un paletto sul ciglio della strada e danneggiamo seriamente il paraurti e il copriruota destro. Per fortuna Beppe sa cavarsela. Toglie il copriruota completamente, prende il nastro retinato, scoccia il paraurti, lo fissa nuovamente con 2 viti nuove e dopo 15 minuti il danno è ripiegato. Possiamo finalmente scendere sulla spiaggia a passeggiare. Abbiamo calcolato che per raggiungere il mare ci siano circa 400 metri da percorrere. Sul bagnasciuga diverse persone con paletta e cestello raccolgono telline. Sulla riva numerosi granchietti all’interno di piccole conchiglie
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si fanno trasportare dall’onda. Mi diverto a raccoglierli e ad osservarli. Le chele son talmente piccole che non possono nemmeno pizzicare. Camminiamo per circa un’ora senza accorgerci del tempo volato, ritorniamo verso il camper per pranzare dove arriviamo alle 14.30. Nel pomeriggio ci sdraiamo al sole, alle 18.30 ripartiamo con destinazione La Turballe. Lungo la strada ci fermiamo in un iper e vediamo dei gamberi in offerta a un ottimo prezzo, aggiungiamo una bottiglia di bianco e di nuovo in marcia.
Incrociamo diversi camper, tutti salutano, inoltre in diversi paesi vediamo piazzole con possibilità di carico e scarico. Ci sembra di sognare.
Alle ore 20 arriviamo alla meta, in paese ci sono 3 aree di sosta, ma dovendo fermarci solo per la notte andiamo in quella di Rue Alphonse Daudet (gps N 47°20.928’ W 2°30.477’)
Dopo aver parcheggiato due passi per il piccolo centro, carino e semplice, un piccolo porticciolo dove partono traghetti per le vicine isole. Nel centro notiamo che le costruzioni delle case sono particolari, sono molto graziose e piene di fiori. Davanti ad una di queste una vecchia pompa con il maniglione per pompare l’acqua.
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Rientriamo per la cena al camper, tra una cosa e l’altra terminiamo dopo le 22. Il sole non è ancora tramontato, continuiamo a stupirci. Dopo i gamberetti dell’Atlantico, un buon vino bianco francese, ci sta un limoncino prodotto con alcool e limoni acquistati rispettivamente a Livigno e in Sicilia. Ora si che si può andare a dormire!
Abbiamo percorso 260 Km.
1/07/10
Questa mattina ce la siamo presa comoda, la notte è stata decisamente freschina, tanto da farmi decidere di raggiungere Beppe nel basculante per riscaldarmi. (in questi giorni abbiamo dormito separati per stare più comodi e riprenderci meglio dai tanti km percorsi). Fatta colazione ci dirigiamo verso Carnac. Arrivati parcheggiamo in Rue Saint Cornely, zona Illertissen, nell’AA
(gps N 47°35.106’ – W 3° 04.977’).
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Il paese ha un centro molto grazioso, la chiesa di St.Cornely costruita tra il XVII° E IL XIII° secolo.
All’interno un elegante baldacchino e vetri con mosaici molto suggestivi. Nel giro del paese notiamo una boulangerie. Acquistiamo una pagnotta pensando fosse di cereali, ma in realtà nell’impasto c’erano noci, uva sultanina e fichi. Che libidine! Pranziamo e scarichiamo per la prima volta lo scooter. Il tempo pare annuvolarsi e l’aria è più fresca, ma ci attrezziamo e partiamo alla volta dei monoliti, grosse pietre di varie misure e forme disposte sul terreno, il sito più grande ne conta 1099 di cui il più alto è di 4 mt. Pare siano antecedenti di oltre 1000 anni alle piramidi d’Egitto. Ci chiediamo quale sia stata la motivazione che ha portato i nostri antenati a fare tanta fatica per allineare tutte quelle pietre, faremo una ricerca quando arriveremo a casa….
Proseguiamo il nostro giro in scooter partendo da Trinitè sul Mer, facciamo più soste su diverse spiagge, tutte meritevoli e arriviamo fino alla punta di Quiberon. Il paese è decisamente turistico, tanti negozi, un bel lungomare e bella spiaggia. Sulla strada del ritorno vediamo in sosta diversi camper. Arriviamo al camper soddisfatti di ciò che abbiamo visto, ricarichiamo lo scooter mentre arrivano 2 camper di italiani e finalmente si possono scambiare due parole.
È arrivata l’ora di cena e della decisione da prendere per il giorno dopo, dove il meteo prevede possibilità di pioggia. Andiamo a dormire e domani vedremo.
Oggi il camper ha riposato, abbiamo fatto 40 km in scooter.
2/07/10
Ci svegliamo con il cielo grigio e una leggera pioggia. Con calma decidiamo di dirigerci verso Concarnau. Durante il viaggio riscontriamo la pulizia che c’è nell’ambiente, nelle strade e nelle varie AA che abbiamo fino ad ora visto (facciamo paragoni su come molte volte troviamo in Italia le nostre aree). Alle 11.30 arriviamo a Concarnau, città di mare con il suo porto, conosciuto per la pesca al tonno. Parcheggiamo nell’Area de La Gare, nei pressi di Rue De Lorion (gps N47°52.808’ W 3°55.282’) molto vicina al centro.
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C’è una leggera schiarita e ne approfittiamo per dirigerci presso la Ville Close, vecchia città fortificata eretta su un isolotto. Si accede dall’unico ponte collocato all’ingresso delle vecchie mura. La stradina è piena di negozietti e ristorantini, le tentazioni sono forti e un qualche piccolo acquisto ci scappa. Ricomincia a piovere e rientriamo al camper per pranzare. Visto che la giornata rimane uggiosa ci rechiamo nell’area attrezzata vicino all’ospedale per fare CS. Ci sono due camper parcheggiati. La solita colonnina eroga con 4 € con carta di credito 55 minuti di elettricità e 100 lt d’acqua. Attacco la luce e mi lavo i capelli asciugandoli con fono. Finite tutte le operazioni, alle ore 18 decidiamo di lasciare Concarnau con direzione Pointe du Raz dove arriviamo alle ore 20. Scelta azzeccatissima quella di partire. Viaggiamo sotto la pioggia, ma arriviamo con il sole. Le nubi le abbiamo lasciate dietro di noi. Livelliamo il camper e facciamo un breve sopralluogo, altri camper sono parcheggiati nei pressi, ma regna il silenzio e la tranquillità, oltre ad un panorama meraviglioso. Ceniamo e alle 21.30 ci dirigiamo verso il faro per ammirare il tramonto. In 10’ siamo al faro, la visuale ci lascia senza parole e l’emozione è forte. Trovo difficile descrivere le mie sensazioni, il tramonto è davvero spettacolare e l’aria è pungente.
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Le acque dell’oceano sono mosse, ma in un tratto davanti al faro l’acqua è piatta e 3 imbarcazioni sono ferme a pescare nella massima tranquillità. Alle 22.30 il sole scompare nell’acqua, lo spettacolo è finito e lentamente rientriamo infreddoliti verso il camper e con noi tanti altri camperisti presenti. Questa sì che è una buonanotte.
Abbiamo percorso 188 km.
3/07/10
Che pace, che silenzio (unico rumore il russare di Beppe)!! Stamattina siamo stati svegliati dallo stridio dei gabbiani, tutto intorno assoluto silenzio. Alle ore 9 ripartiamo con l’intenzione di visitare Locronan, percorriamo la D 7 lentamente e parliamo del tramonto visto ieri. Alle 10 entriamo nel paese medioevale, l’ingresso al parcheggio costa 3 € per sosta diurna e 5 € se si pernotta.
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La particolarità è che l’adesivo che ti consegna il ragazzo ti da diritto all’accesso gratuito al parcheggio per l’intero 2010. Peccato essere a quasi 1500 km da casa.
È un piccolo borgo medioevale dove il tempo pare si sia fermato, al centro la sua chiesa del XVI secolo e il relativo cimitero con tombe molto datate. La disposizione è tipica di queste zone.
Dopo pranzo, visto che c’è il sole, decidiamo di fare una sosta in spiaggia e casualmente ci fermiamo a Saint Nic (gps 48°11.425’ W 4° 18.001’). La spiaggia è bellissima, immensa come non mai e rimango senza fiato. Troviamo una medusa enorme sulla spiaggia, ma ne avevamo vista un’altra in Sardegna ad Is Arrutas. Spero di non doverla mai incontrare durante il bagno.
Dopo alcune ore, doccia veloce e riprendiamo la strada verso Pointe de Pen Hir, che raggiungiamo passando da Camaret sur Mer, dove c’è un’area attrezzata che superiamo senza fermarci. La bellezza del posto ci sorprende ancor più di ieri sera. Altri camper sono parcheggiati e decidiamo di fermarci dormire per la notte.
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Questa sera il tramonto ha colori ancor più intensi, tra l’altro me lo guardo comodamente seduta sul camper in prima fila. Eventi che non hanno prezzo!! Dalla postazione vediamo la luce di ben 3 fari. Alle 23 il buio della notte non ha ancora preso il sopravvento e mi sembra di andare a dormire con i polli (è un vecchio detto delle nostre parti per dire che si va a dormire quando ci si vede ancora).
Abbiamo percorso 100 km.
4/07/10
Anche oggi il sole ci da il buongiorno. Fatta colazione decidiamo per una passeggiata a piedi e seguiamo alcuni sentieri che costeggiano i costoni rocciosi. Dall’alto si intravede una spiaggia in un’insenatura. Arriviamo a resti di buncher e casematte risalenti la II° guerra mondiale, è riportata la targa che ricorda la battaglia atlantica con protagonisti le truppe francesi, inglesi, americane contro quelle tedesche.
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Proseguiamo il nostro giro ammirando dall’alto le varie scogliere, la visuale è molto ampia e si apprezza la brezza che si respira. Arrivati al camper scambiamo due parole con i camperisti bolognesi parcheggiati di fianco a noi (sono in viaggio da un mese e proseguiranno il giro fino ai primi di agosto, speriamo di arrivare anche noi a fare la stessa cosa). Son le 11.30 e decidiamo di metterci in cammino, percorriamo la strada che costeggia l’oceano che ci porta alla spiaggia vista precedentemente dall’alto. Di fianco c’è un albergo. Ci fermiamo per alcune foto. Ripartiamo e alle 13 giungiamo a Lanvéoc dove entriamo in un parcheggio su manto erboso, solo dopo scopriamo che è una specie di club nautico. Pranzo e pennichella sul prato (io al sole e Beppe all’ombra) ci fa trascorrere due ore piacevolissime.
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Arrivano auto di locali che portano i bimbi al mare. Festosi si buttano a fare il bagno, per me l’acqua è gelata!
Partiamo diretti a Pointe Saint Mathieu. Passando per Brest decidiamo di fare un giro all’interno, ma la città non ci attira e non ci fermiamo. Arriviamo a destinazione ed il cielo si è annuvolato, ma non piove. Il parcheggio è pieno, numerosi turisti, non si trova dove sostare, usciamo dal paese e sul margine della strada Beppe riesce a parcheggiare. Scopriamo che oggi si ricordano i marinai morti per la Francia e qui c’è il monumento ai caduti in mare.
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Ci sono i resti di un’abbazia usata anche a difesa dagli attacchi delle navi inglesi. Il faro sovrasta la scogliera e si intravedono vari fari, tra cui quello di Pen Hir. Intanto il parcheggio davanti all’abbazia si è svuotato. Solo poche auto e alcuni camper che si stanno sistemando per trascorrere la notte, tra cui anche i bolognesi. Andiamo a prendere il nostro camper e ci affianchiamo a loro. Ci scambiamo opinioni sulla giornata passata. Stasera il cielo rimane grigio e dopo 3 meravigliosi tramonti ci dobbiamo adeguare a farci una tisana calda e a metterci a letto presto, ma prima decidiamo di partire domani per l’Ile de Bréhat costeggiando l’oceano.
Abbiamo percorso 110 km.
5/07/10
Ore 9 pronti a partire, il cielo è ancora grigio. Ci fermiamo in un Carrefour per un po’ di spesa e relativo rifornimento di gasolio. Nel percorso di avvicinamento all’isola attraversiamo diversi paesi, in alcuni più suggestivi ci fermiamo per una veloce visita. A Brignogan Plages ci siamo fermati per il pranzo in un parcheggio vicino ad una spiaggia. (gps N 48°40.267’ W 4°19.708’)
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Qui abbiamo rivisto il fenomeno della bassa marea. L’acqua si ritirava lasciando libera la spiaggia e i bambini si allontanavano sempre più per cercare un po’ d’acqua per tuffarsi. Un paio d’ore di sole, una passeggiata sulla spiaggia e ripartenza. Il sole è uscito e scotta pure. Arriviamo a Paimpol, ma l’AA non ha posti disponibili, così pure il parcheggio a fianco della colonnina per il CS. Una camperista del posto sposata con un italiano ci dice che intorno alle ore 18 è difficile trovare una piazzola. Proseguiamo allora per il parcheggio a pagamento del Pointe de L’Arcouest, vicino all’imbarco. Arriviamo e facciamo un sopralluogo nella zona dell’imbarco, poi entriamo nel parcheggio intorno alle ore 22,30 e ci godiamo l’ennesimo tramonto mentre ceniamo.
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Il costo è di 6 € durante il giorno, ma di notte la sosta è gratuita. (gps N 48°49.222’ W 3°01.218’)
Abbiamo percorso 245 km.
6/07/10
Questa mattina non riuscivamo a deciderci di alzarci, ma lentamente ci siamo messi in moto. Alle 10.30 siamo partiti con il traghetto per l’Ile de Bréhat (9 € il costo del traghetto per una durata del viaggio non superiore ai 10’) L’isola si presenta incantevole, abbiamo optato per il noleggio di 2 bici.
(Il costo è di 10 € l’una per mezza giornata). Siamo rimasti incantati, ogni punto raggiunto ci lasciava stupiti. Nell’isola circolano solo pedoni o biciclette oltre a piccoli trattori per i lavori agricoli. Lungo i sentieri che portano all’estremità dell’isola si gode il silenzio e gli occhi spaziano sull’oceano. Sembra d’essere in un’altra realtà. Acquistiamo un po’ di pane e salumi e ci fermiamo in uno dei tanti luoghi predisposti con tavoli, siamo ai piedi della chiesetta di Bonne Nouvelle.
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Dopo il fugace pranzo saliamo la scalinata che porta alla chiesetta. Lo spettacolo è stupendo, la visuale sul mulino ristrutturato, sul faro di Paon, sui prati verdi e sulle insenature del mare. La sensazione è di trovarsi in un posto magico.
Dopo aver scorazzato in lungo e in largo con le bici, ritorniamo a prendere il traghetto. Con sorpresa vediamo che il luogo dove questa mattina siamo sbarcati è completamente sommerso dall’acqua e dei ragazzi stanno facendo i tuffi approfittando della piattaforma sommersa dall’alta marea. Dal traghetto passiamo di fianco all’attracco del mattino, probabilmente l’acqua è cresciuta di circa 2 metri.
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Raggiunto il camper ci facciamo un buon caffè e decidiamo di raggiungere Cap Fréhel, ma prima andiamo direttamente a Fort La Latte. Purtroppo arriviamo che è già chiuso. Ci dimentichiamo spesso che le lunghe giornate di luce non equivalgono a chiusure ritardate. Raggiungiamo Cap Fréhel alle 19.30. Alcuni ragazzi sulla strada ci chiedono il pagamento di 3 € per entrare nel parcheggio. C’è solo un camper e poche auto. Il parcheggio non è asfaltato e con il passaggio delle auto viene alzata molta polvere. Raggiungiamo il faro, anche qui il panorama è meraviglioso, ma mancano ancora 3 ore al tramonto. Torniamo al camper e cerchiamo un posto da dove goderci la visuale. Una rientranza a bordo strada, nei pressi di un campeggio, ci consente di fermarci. Nell’attesa ci facciamo una bella doccia e cena con vista mare. Dal camping escono numerose persone e si siedono sulle rocce con lo stesso nostro proposito. Anche questo è un tramonto da incorniciare.
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Ripartiamo per trovare un posto per fermarci a dormire, andiamo in direzione di Fréhel sulla D 34 a e troviamo un’AA (gps N 48°39.034’ W 2°21.147’) gratuita di fronte al camping di Pléhérel Plage.
Abbiamo percorso 113 km.
7/07/10
Stamattina alzataccia decisa da Beppe, ore 8 già in marcia verso Mont St. Michel. Passiamo velocemente per Cancale e Pointe du Grouin, avrebbero meritato una sosta più approfondita.
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Purtroppo il tempo passa velocemente e il giorno del rientro si avvicina. Dalla punta si distingue all’orizzonte la sagoma di Mont St. Michel e ripartiamo per arrivarci.
Alle 11.30 entriamo nell’area de camping car (gps N 48° 36.848’ W 1°30.483’) che si trova a 2 km dall’abbazia. Per la sosta di 24 ore paghiamo 9,10 euro, belle piazzole su prato, con luce, ombreggiato, compreso carico e scarico. Scarichiamo lo scooter, ma vista l’ora decidiamo di pranzare velocemente. Alle 14 lasciamo il campeggio e ci dirigiamo in quella che viene chiamata la “meraviglia dell’Occidente” per come si innalza verso il cielo. Percorriamo incantati l’unica strada per accedervi.
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Ai fianchi della strada ampie distese di sabbia. L’alta marea è prevista intorno alle 16.30, parcheggiamo lo scooter ed entriamo all’interno delle mura. La prima sensazione è di entrare a Babilonia. Una marea di gente di varie nazionalità. Proseguiamo percorrendo le stradine all’interno, è un salto indietro nel tempo, pieno di negozi, scalinate che ci portano su terrazze che si affacciano sull’oceano. Arriviamo all’ingresso della cattedrale, costo € 8.50. Alla fine del giro diremo che li vale ampiamente. Dall’alto della cattedrale vediamo l’alta marea, purtroppo non siamo nei giorni migliori per ammirare il fenomeno, la giornata è calmissima, il mare ancor di più. Torniamo al camper per la cena, poi a piedi mi incammino per vedere il tramonto. I colori del cielo e il fascino della cattedrale che veniva illuminata dal sole che si nascondeva nell’acqua sono stati fantastici. Voto 10
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Abbiamo percorso 118 km.
8/07/10
Facciamo CS dopo aver fatto colazione, poi partiamo alla volta di Vitrè.
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Purtroppo inizia la fase di rientro che decidiamo di dividere in 3 tappe. All’arrivo parcheggiamo nella via che costeggia il Borgo medioevale, entriamo nelle stradine, visitiamo il castello e la cattedrale. Come sempre sono molto belle da vedere. Non manca la visita a una patisserie per un po’ di pane e dolcetti. Riprendiamo la via, sostiamo per il pranzo in una delle tante piazzole ombreggiate lungo il percorso e poi si prosegue fino a Tours, dove entriamo in un market per rifornimento di gasolio e un po’ di spesa. L’intenzione è di arrivare a Bourges per visitare la cattedrale di St. Etienne, ma all’arrivo troviamo tutto occupato da giostre. Un consulto veloce tra noi, uno sguardo alla cartina e proseguiamo fino a Sancoins presso un’area comunale in riva ad un canale (gps N 46°50.025’ E 2°54.897’). Diversi camper sono stazionati, fa caldo, apriamo le finestre e mentre ceniamo sentiamo solo il gracchiare delle rane. È molto tranquillo. Nella notte piove e si rinfresca e così si dorme meravigliosamente.
Abbiamo percorso 466 km.
9/07/10
Ora non c’è davvero più scampo, oggi è necessario arrivare al confine con l’Italia e alle 8.30 siamo già in viaggio. Il caldo si fa sentire anche nel centro della Francia. Passiamo per Moulins, Macon e Chambery. Alcune soste per sgranchirci le gambe e fare rifornimento, poi finalmente si arriva a Col du Moncenis a mt 2058 s/m, ma prima facciamo una sosta per acquistare latte fresco, yogurt e formaggi in una “formagerie” che troviamo per strada. Intravediamo anche marmotte che ci osservano incuriosite. Facciamo una passeggiata per il giardino botanico apprezzando il fresco del pomeriggio. Il lago è coperto da nubi di calore che salgono dalla pianura.
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Che meraviglia! Il giusto modo per terminare bene e al fresco il nostro viaggio.
Mentre scrivo il silenzio è interrotto dal campanaccio di un mucca a fianco del camper. Sono le 23.30.
Abbiamo percorso 514 km
10/07/10
Alle 10.30, dopo aver fatto una breve escursione in uno dei tanti sentieri che partono dal colle, con poca convinzione, ci apprestiamo ad affrontare l’ultima tappa.
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Sappiamo che ci aspettano 38° di caldo e afa. Arriviamo a Susa alle 11.30 e ci fermiamo per l’acquisto di pane, ci sono già 30 gradi. Abbiamo già lasciato alle spalle tutte le piacevoli sensazioni ed immagini dei tramonti, dei paesaggi, delle spiagge, delle strade senza buche, delle belle aree di sosta per camper …..
La realtà italiana, con poche eccezioni, è ben diversa e ci chiediamo se davvero sia impossibile nel nostro “Belpaese” avere tutto questo!
Alle 18 varchiamo la soglia di casa, col pensiero già proiettato al prossimo viaggio.
Abbiamo percorso 454 km
Consuntivo del viaggio:
Km percorsi 4188
Carburante lt 540,5
Costo medio carburante € 1,15
Autostrada Francia € 20,4 (ma quanto costa per circa 200 km!!)
Autostrada Italia € 49,4 (km 740)
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