Bretagna

Bretagna 2011

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Finalmente è arrrivato il tanto atteso giorrno della partenza.
Parttiamo dalla provincia di Torino: Io (andrea), Pat (l la mamma), Miriam e Irene i mostriciattoli (quasi 6 e 4 anni)
Alle 15 partiamo con l’intenzione di fermmarci tra St. Etienne e Clermont Ferrand per la notte. Su insistenza del mio capo (Pat), facciamo il tunel del Frejus ((uno scoppoolone di 48 €)).
In Francia percoriamo tutta autostrada transitando per intorno Lione. Verso le 21 usciammo dall’autostrada per sostare in una piccola area gratuita individuata nel nostro libro ““Aree di sosta – Guida Camper 2011” che ci sarà utilissimo. L’area di sosta fa subito capire che non siamo in Italia e che la Francia è verammente il paradiso del pleinn air.
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Il mattino successivo riprendiamo l’autostrada per arrivare verso le 11:00 al Castello di Chanonceau, dove sostiamo nel parcheggio riservato ai Camper (che dire … come da noi).
Bel colpo d’occhio. Anche la visita del castello è proprio bella. L’audio guida ci fa apprezzare ancora di più la visita. Passeggiamo intorno al castello e le bimbe si divertono molto nel labirinto di siepi.
Ci dirigiamo verso Amboise dove sosteremo per la notte nel camping dell’isola. Accanto c’è un’area sosta (che non ho visto), ma vista la differenza di prezzo (9 € l’area e 14 il campeggio), optiamo per quest’ultimo per sfruttare i servizi … scelta non eccellente in quanto ci posizionano in mezzo ad un sacco di tendine in un terreno un po’ scosceso. Ci dirigiamo subito al castello dove riusciamo ancora ad entrare per la visita.
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Il castello non è appariscentee come quello di Chanonceau, ma la presenza di Leonardo da Vinci è tangibile e rende piacevole ed interessante la visita. Dopo cena spero di riuscire a fare delle belle foto al castello illuminato, ma con mia profonda delusione, il castello rimanne “spento”, forse a causa di uno spettacolo di luci che avvienne nei giardini.
Il mattino successivo, evitando questa volta l’autostrada (ad ogni casello è un salasso) facciamo rotta verso Mont St. Michel. L’intenzione era quella di fare il giro della Bretagna in senso orario, saltando volutamente la parte sud (Quiberon, Carnac …), ma avendo solo d ue settimane scarse, volendo assoluttamente visitare Mont St. Michel e le bambine che stanno accusanndo il viaggio, decidiamo di invertire il giro, coscienti che ci saremmo persi lo spettacolo della marea (sighh, sarà per il prossimo viaggio).
Durante lo spostamento, decidiamo di fermarci a Fourgeres. Parcheggiamo, neanche a dirlo, accanto alla fortezza, in un’area riservata ai camper. Visitiamo la fortezza al suo interno con le audioguide. Veramente una bella visita che consiglio a chiunque. Fourgeres inoltre è bellissima ed il paese avrebbe meritato almeno una giornata intera.
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Mentre ci dirigiamo al camper, inizia a cadere una leggera pioggia. Sarà, per nostra fortuna, uno dei rari casi. Rotta verso Mont St. Michel.
Proviamo ad entrare nell’area che dista 1 km circa, ma è piena. Ci fermiamo quindi nel parcheggio di fronte all’abbazia. Visitiamo il paese verso le 19, c’è pochissima gente e il posto risulta essere magico. Dobbiamo rinviare però la visita dell’abbazia in quanto l’ultimo ingresso era alle 18.
La sera mi apposto con macchina foto e cavalletto per delle foto notturne (ma fa buio tardissimo!!). Posto incantevole!
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Il mattino successivo, sul presto visitiamo l'abbazia, splendida e azzeccatissima la visita sul presto. Mentre usciammo notiamo una lunga coda all'ingresso. Nel pomeriggio per accontentare le bimbe visitiamo un rettilario a due passi dall'isola. Poi ci spostiamo a Cancalle, dove sostiamo al parcheggio accanto al Super U. In bici andiammo al paese (tutta discesa). Mi scasso tredici ostriche su unna muraglia dove rigorosamente e per tradizione i gusci vanno gettati in mare... che però non c'è : la bassa marea persiste. Citta molto carina e spontanea. Rientro al camper ed ora ... tutta salita!
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Il giorno successivo andiamo a St. Malò. Sostiamo al parcheggio accanto all'ippodromo con navetta gratuita.. Faccio conoscenza con un delizioso piatto di Mules (picccole cozze squisite). Ci incontreremoo spesso! Il pomeriggio andiammo in spiaggia e la marea inizia a dare i primi segni di vita. Vista dall’esterrno S. Malò è bellissima.
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Il giorno dopo, ci dirigiamo a cap Frehel dove un clima grigio ci accompagna nella mattinata, ma per nostra fortuna non piove, così come non ha ancora piovuto seriamente dall'inizio della vacanza. Sarà la giornata grigia, sarà che le bimbe non ne possono più di viaggiare ogni giorno, ma il nostro primo faro non mi ha afffascinato così come mi aspettavo.
Con Pat, per calmare le piccole decidiamo di andare in un camping per un paio di giorni, dove poter far sfogare le nostre bimbe. Ne troviamo uno nelle vicinanze di Erquy, sulla spiaggia di St Pabu. Ottima a scelta, situato sulla spiaggia dove la bassa marea regala un paesaggio splendido. A noi piace fare footing ed il mattino successivo (a turno) io e mia moglie zomppettiamo sulla spiaggia da parte a parte. Il paesaggio è l'atmosfera sono uno dei più bei ricordi del viaggio. Ci rilassiamo un paio di giorni e possiamo ammmirare dei bellissimi tramonti. Riusciamo anche a pranzare e cenare tranquillamente fuori dal camper. Io addirittura mi sono arrossato le spalle.
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Dopo questi due giorni andiamo a visitare l'isola di Brehat. Bella,, anzi bellissima. Sbagliamo a non noleggiare le bici (noi volevamo portare le nostre, ma l'unico imbarco che ne consente il trasporto è alle 9 :00 del mattino). L'isola è piccola, ma le nostre bimbe dopo essere arrivati a faro dalla parte opposta all'imbarcadero non ne vogliono sapere di camminare e non possiamo permetterci una visita agli altri luoghi dell'isola. Sostiamo nel parcheggio vicino al porto e come quasi tutte le sere ammmiriamo un tramonto spettacolare.
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Il giorno dopo tappa a Tregastel. Sostiamo nell'area nei pressi del super U. Che dire, il posto è molto bello, sembra di essere in Sardegna, il granito rosa contrasta con il mare blu, ma a me onestamente non è piaciuta, molto turistica, tutto improntato sulla balneazione e non è quello che andiamo cercando ... avevamo pensato di sostare un paio di giorni, ma il mattino successivo, molto presto ripartiamo. Ma al momento di pagare con carta di credito la sgradita sorpresa. La carta viene riconosciuta, ma mi viene chiesto il pin . .. panico! Il pin della carta di credito?? E chi lo sa??

Provo con il bancomat ma nulla. Sono le 6:30 del mattino e tutti nell'area dormono. Dopo un'ora di attesa, sperando che qualche camperista potesse "prestarci" la sua carta pagadogli l'importo ((7,50 €), notiamo un citofono per eventuali emergenze. Santa mia moglie che parla beene francese,, riesce a contattare un addetto che immediatamente ci viene in soccorso, e constatato che ormai la carta veniva rifiutata, ci apre la sbarra in cambio di contanti e a furia di "je sui desolè" non sembra neanche tanto contrariato per la chiamatta a quell'ora.

Una volta “liberi” ci dirigiamo verso Le Conquette per andare a visitare l'isola di Ousseant.

Sostiamo al cammping vicino al paese (les blanc sablonns) e visitiamo il paese (molto carino). Le maree sono ormai imponenti e salgono e scendono di due, tre metri per due volte al giorno, e quindi all'andata troviamo le barche in secca sula canale. Nel pomeriggio, siccome vedo molta gente che cerca vongole nel canale ed essendone io un adoratore, tento di replicare l'esperienza visuta a Tregastel, dove ci siamo fatti una spaghettata con vongole verraci veramente squisite. Non trovo vongole veraci, ma quelle con i gusci a righe. Quando ormmai la mia razione è quasi sufficiente per la nostra spaghettata, ed essendo al centro del canale, mi accorgo che c'è un certo vociare tutto intorno ... amici chiamano amici e genitori chiamano figli! Mi volto e capisco il motivo di tutto quel brusio: arriva la marea! E' veloce, un rigagnolo che diventa un torrente e poi sempre più, inizio ad allontanarmi a passo spedito, ma poi mi rendo conto che c'è tutto il tempo per raggiungere in sicurezza la sponda. Nel giro di un quarto d'ora, il canale è pieno!

Noto che Point Saint Matieu è a circa 5 km da Le Conquette e propongo di andarci in bici. Ma il resto della truppa non è d’accordo, quindi da solo vado a visitare il faro con la chiesa accanto. Bello! Anche se c’è veramente molta gente (è domenica) e accanto che una specie di festa dei trattori con balli, birra e cibarie . Veramente molto caratteristico.
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Il giorno dopo, Ouessant ... per me l'apoteosi del viaggio. Sbarchiamo e noleggiamo le bici, una con il carrello dove sistemo entrambe le bimbe. Una piogge rellina sottilissima ci accompagna per parte della giornata, ma crea un'atmosfera dantesca. L'isola è magnifica, la sensazione che trasmette è di magia, di terra dimenticata da Dio, terra di fari che nell'occasione "parlano". E' un susseguirsi di richiami sonori da parte dei fari a causa della nebbiolina.
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Rapidamente arriva l'ora dell'imbarco e mi rendo conto che è decisamente troppo presto. Qui avrei voluto fermarmi almeno due o tre giorni.

Il nostro viaggio è ormai all'epilogo e da qui ci dirigiamo verso Vannes che visitiamo in un pomeriggio. Molto caratteristiche le case a gratticcio.
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Sostiamo nell'area presso il camping con navetta gratuita ogni 15 minuti.
Il giorno dopo, di ritorno verso casa, facciamo tappa al castello di Ussé, promettendo alle bambine che avremmo forse visto la bella addormentata.
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Rispetto ai due castelli visitati durante l'andata, ci sembra un po' tutta una forzatura, bello il castello esternamente, ma decisamente privo di contenuti storici.

Da qui ci spostiamo a Burgess dove facciamo in tempo a visitare la maestosa cattedrale. Veramente notevole.
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Qui finisce il nostro viaggio.

CONSIDERAZIONI
Alcune considerazioni ... La Bretagna non si può visitare in sole due settimane. Noi purtroppo abbiamo saltato volutamente le varie punte sotto Brest cosi come alcuni paesi come Locronan, Quimper, la penisola del Quiberon, Pont Aven ecc. Saranno sicuramente le mete per un viaggio futuro.
Mi ha impressionato la disponibilità di strutture riservate ai camper. Incredibile! Semplicemente in Bretagna, il camperista è una risorsa.