Bretagna in camper
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Bretagna in camper
(Daniela e Livio)
Il nostro viaggio dal 31/07/11 al 11/08/11 KM percorsi: circa 3400
Livio: autista
Daniela: navigatrice organizzatrice
Mattia (15 anni): passeggero (malgrado lui)
Spese: Benzina euro 600
Campeggi e aree di sosta euro 112
Entrate per visite euro 136
Autostrade euro 340 (di cui 104 per il Frejus)
Le ferie arrivano in un attimo, ma quest’anno sembra ancora di più. Tra impegni di lavoro e di famiglia non riesco neppure a pensare ad un itinerario dettagliato. Quello che so è che ci piacerebbe andare in posti freschi e rilassanti come per esempio il nord della Francia che avevamo già visitato 12 anni fa e 3 camper fa con i bambini piccoli. Optiamo per la Bretagna passando per l’isola di Noirmoutier e facendo tappe interessanti sia all’andata che al ritorno. Questa volta il tempo è stato perfetto, con qualche spruzzata di pioggia e qualche raro temporale. Siamo pronti a partire col nostro camper semi nuovo e con un recalcitrante figlio di 15 anni che lascia a malincuore la fidanzatina e gli amici. Dopo aver salutato la figlia più grande partiamo con l’aria condizionata a palla (finalmente questo camper ne è dotato).
1° GIORNO martedì 31.07.11 partenza Km 520
Mettiamo in moto alle ore 16 da Bra (CN). Siamo coscienti del prezzo del Frejus e delle autostrade francesi, ma abbiamo deciso, dato il breve tempo che abbiamo a disposizione, di mettere in conto questa spesa esorbitante e di usufruirne appieno. Strada facendo decidiamo di allungare di qualche chilometro e di fare la prima tappa a Beaune per visitare l’Hotel Dieu. Quindi passiamo il Frejus (52 euro sola andata) e proseguiamo verso Lione. Cena veloce in un’area qualsiasi dell’autostrada e poi verso Digione per uscire a Beaune. A Beaune esiste un’area di sosta per camper in Place de Gaule dietro alla Gendarmerie, ma noi lo scopriamo solo dopo esserci piazzati nella piazza del paese sotto gli alberi. Sono orma i le ore 23, ma troviamo ancora il tempo per qualcosa di fresco al bar vicino.
2° GIORNO mercoledì 01.08.11 (Beaune – Bourges) Km 220
Dopo una notte tranquilla ci svegliamo con una giornata splendida. Vado a comprare croissants e pain au chocolat alla panetteria sulla piazza e mangiamo con calma la nostra prima colazione francese. Ci dirigiamo subito a visitare l’Hotel Dieu che vale veramente la pena.
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La visita è comprensiva di audio guide in italiano. Trattasi di un ospedale che Nicolas Rolin cancelliere del duca di Borgogna e la sua sposa aveva fatto costruire nel 1443 per i meno abbienti. Oggi è tutto molto ben mantenuto con scene di vita ricostruite. Si possono ammirare opere d'arte, ma sopratutto i letti antichi,la farmacia, la cucina e strumenti medici dell’epoca e attrezzi per la cura dei malati.
Gironzoliamo al mercato, visitiamo il duomo e torniamo al camper. Impostiamo il navigatore su Bourges per andare a visitare la cattedrale sito Unesco. Dobbiamo percorrere circa 200 km ma per l’assenza di autostrade il tempo indicato è di 4 ore e in effetti così è stato. In un primo momento passiamo tra le vigne della Borgogna sulla ‘route des grands crus’e il paesaggio è stupendo. Ci fermiamo a pranzare e proseguiamo per arrivare a Bourges verso le ore 17,00.
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Qui sostiamo nel parcheggio preposto vicino al Chateau d’eau a ridosso del centro con parecchi altri camper.
(seguire per il parcheggio del centro storico e le indicazioni del campeggio Robinson)
Visitiamo la cattedrale di St.Etienne stupenda e circondata dai giardini dell'Arcivescovo. La troviamo veramente bella. Passeggiamo percorrendo la rue Bourbonnoux fino alla piazza circondata da case a graticcio.
Torniamo al camper per cena.
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Alla sera dalle ore 22 vi è un percorso segnalato con luci blu tra i vari monumenti illuminati della città. Inutile dire di quanto sia suggestiva la cattedrale che da sola varrebbe il viaggio. Giochi di luci ed immagini vengono proiettate sugli altri monumenti e il tutto è veramente gradevole.
3° GIORNO giovedì 02.08.11 (isola di Noirmoutier) Km 440
Questa mattina si parte destinazione oceano e l’isola di Noirmoutier. Viaggiamo buona parte della mattina e verso l’ora di pranzo usciamo dall’autostrada per cercare una panetteria e invece troviamo nel paese di Saint-Philbert de Grand-Lieu un' area di sosta dietro al campeggio veramente idilliaca: è sui canali sotto le piante ed è munita di tavolini. Ci rilassiamo e con calma partiamo sperando di arrivare sull’isola attraverso il Passage du Gois. Questo guado è una strada di origine romana di circa 5km libera dal mare per alcune ore al giorno, famosa per il passaggio del giro di Francia la strada è percorribile un’ora e mezza prima e dopo la bassa marea. Prima di partire ho cercato gli orari delle maree su Internet , ma non li ho trovati quindi un consiglio che posso dare è quello di arrivare preparati per evitare di mancare il passaggio per pochi minuti come è successo a noi. Infatti,quando vi arriviamo, gli ultimi spettatori se ne stanno andando e la prossima bassa marea è all’una di notte o il giorno dopo alle 12.30. Torniamo quindi indietro e raggiungiamo l’isola tramite il ponte gratuito.
Ci dirigiamo a Noirmoutier en l'ile dove è ben indicata la spaziosa area di sosta con parecchi camper posteggiati , ma anche parecchi posti liberi. Ci sistemiamo e tiriamo giù le bici per un giro di ricognizione. Essendo l’area veramente a ridosso del centro le posteggiamo quasi subito per passeggiare nella via centrale.
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Qualche anno fa avevamo visitato l’ile de Re e sappiamo già più o meno cosa aspettarci e anche se Noirmoutier ci è piaciuta possiamo dire che ne è la brutta copia. Il paesino è molto trafficato e affollato. Si tratta di una file di case bianche che culminano nella piazza del castello e della chiesa. Molti sono i ristorantini dove vengono servite Moules e Huitre (cozze e ostriche) e chioschetti che servono Gouffre e Crepes. Dopo la nostra passeggiata prendiamo le bici e facciamo un giretto costeggiando il porto e le saline addentrandoci nella pinete fino alla prima spiaggietta. Alla sera scorpacciata di Moules in un ristorantino e a nanna.
4° GIORNO venerdì 03.08.11 (isola di Noirmoutier) Km 50
Plage de Sableaux e Plage de Dames **L'Herbaudiere**
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Questa mattina c’è il mercato in paese e mentre i due uomini si riposano faccio un giro tra banchi normali e banchi tipici che straripano di pesci , coquillages, patè e rillettes e dolci tradizionali. Torno al camper sotto un temporale estemporaneo e intenso che se ne va in fretta come è venuto lasciando un bella giornata tersa.
Inforcate le bici ritorniamo ad immergerci nel bosco de la Chaise fino alla Plage di Sableaux e alla Plage de Dames. Vale veramente la pena percorrere queste stradine tra gli alberi che si aprono su bellissime spiagge di sabbia bianca tra casette da sogno attorniate da fiori di ogni genere ma soprattutto ortensie. Torniamo al camper molto tardi per pranzo.
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Dopo pranzo ci spostiamo al nord dell’isola pensando di sostare all’area di L’Herbaudiere che però è piena essendo piccolissima.
Posteggiamo al porto e facciamo un giretto molto veloce visto che questo paese non ci entusiasma affatto. Torniamo indietro e andiamo a vedere l’area de la Gueriniere che troviamo bella ma troppo isolata dal centro quindi torniamo a Noirmoutier en L'ile. Adesso abbiamo gli orari della marea e sappiamo che possiamo transitare dal guado domani mattina dalle 11.30 fino alle 14.30. Ci compriamo una bella ricca Paella per cena e passiamo la serata sul camper.
5° GIORNO sabato 04.08.11 (Passage du Gois – Carnac – Chateaulin) Km 330
Questa mattina sveglia con calma, salto in Boulangerie, carico e scarico e per le ore 11 siamo in fila al Passage.
Fortunatamente si libera un posto e possiamo parcheggiare di fianco alla fila incolonnata. Scendiamo ad ammirare il mare che poco per volta si apre. È veramente uno spettacolo da non perdere.
Un mucchio di gente armata di cesti zappette e stivali di gomma non da tempo al mare di ritirarsi per disperdersi nella distesa di sabbia alla ricerca di mitili vari.
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Le prime auto passano con le ruote nell’acqua e dopo aver fatto decine di foto anche noi ci mettiamo in coda per avere l’ebbrezza di percorrere questa strada con le due ruote di destra per alcuni tratti nel mare. L’emozione deve essere ancora più forte quando si transita con la mare che sta per salire!
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Oggi è sabato e forse iniziano le vacanze per i francesi fatto sta che tutti hanno preso d’assalto la penisola del Quiberon e troviamo parecchio traffico prima e dopo.
Ammiriamo la città di Locmariaquer dal ponte che la sovrasta e la troviamo molto bella.
Arriviamo a Carnac a metà pomeriggio. Qui le serie di megaliti sono tre : allineamenti di le Menec di Kermario e di Kerlescan. Ci si può spostare tra di loro in auto o con una passeggiata di circa 6km. Noi decidiamo di visitare solo la prima serie. Nei periodi di alta stagione non si può entrare nel recinto ma solo passeggiare intorno al sito. Facciamo la nostra passeggiata e qualche foto.
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Per questa sera cerchiamo un campeggino tranquillo che troviamo a Chateaulin. E’ il camping de Rodaven situato sul fiume Aulne: un paradiso per 12 euro con carico e scarico elettricità wi-fi e doccia calda. Dopo cena sfruttando le ore in più di luce, che qui veramente si fanno vedere, andiamo in paese sul lungo fiume passando davanti a belle case piene di fiori e raggiungiamo il complesso parrocchiale di Notre Dame attorniato da belle case , una anche con il tetto di paglia. Davanti vi è un piccolo calvario e dalla piazzetta antistante si gode uno splendido panorama sulla città adagiata lungo il fiume. Questo paese poco considerato sulla mia guida mi è piaciuto molto ed è stato un ottima tappa.
6° GIORNO domenica 05.08.11 (calvario di Pleyben - calvario di Plougastel Daoulas - Pointe Saint Mathieu- le Conquet – Corniche de l’Armorique) Km 225
Questa mattina il tempo è variabile, ma migliorerà sempre di più fino ad essere una giornata calda e tersa. In programmam oggi ci sono i calvari che non avevamo affatto visitato nel precedente viaggio. I calvari sono piccoli monumenti con scene della passione di Cristo che culminano nel crocifisso. Solitamente sorgono in complessi parrocchiali formati da una porta, una chiesa con la sua piazzetta dove sorge il calvario. Un consiglio che posso dare è visitarli di domenica perché soprattutto in questo periodo troverete sicuramente qualche Pardon (manifestazione religiosa) in corso magari anche in abiti tradizionali. Noi iniziamo dal quello di Pleyben dove riusciamo a posteggiare praticamente davanti.
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Sta iniziando la processione del Pardon e tutti si stanno incontrando e organizzando. Anche a noi vengono distribuiti i foglietti dei canti e alcuni sono in lingua bretone. Avevamo già notato che ogni cartello stradale è scritto in due lingue (bretone e francese) e già avevamo letto striscioni con le scritte ‘la Bretagne c’est pas la France’ e questo ancor di più ci fa capire quanto i Bretoni siano attaccati alle loro tradizioni e alla loro cultura. Purtroppo qui nessuno indossa il costume tradizionale. Ci dirigiamo verso i calvario di Plougastel Daoulas e quando vi arriviamo seguiamo il navigatore che ci porta in centro paese nel bel mezzo della festa ,qui in abiti tradizionali, con banda di cornamuse e mercatino. Riusciamo a posteggiare lungo la strada e ci accingiamo a passeggiare tra i banchi, assaggiare prodotti tipici e sidro e finalmente anche a fotografare questo bellissimo calvario.
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I costumi tipici qui sono caratterizzati dalle cuffiette di pizzo delle signore, che trovano però il loro massimo nei pays Bigoudins (a sud di Quinper) dove sono altissime.
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Molto soddisfatti torniamo al camper dopo aver fatto spesa in un piccolo supermercato e ci dirigiamo per il pranzo verso Pointe Saint Mathieu. Attraversiamo una Brest deserta sotto un cielo plumbeo, pioggia battente e temperatura autunnale per arrivare invece al faro di Saint Mathieu con il cielo che si sta aprendo. È ora di pranzo che consumiamo nel più bel ristorante del mondo cioè il ns camper parcheggiato sulle scogliere con una vista veramente spettacolare: sotto di noi il mare e più avanti il faro bianco e rosso con i ruderi della chiesa, in lontananza isole varie tra cui quella di Ouessant.
Per la visita ci spostiamo più avanti nel parcheggio vicino alla chiesa e andiamo a passeggiare sulle scogliere, tra i ruderi dell’abbazia e visitiamo il memoriale per i marinai morti in guerra.
È uscito un bel sole e scattiamo foto. Ci dirigiamo poi verso Le Conquet, paesino di mare da cui partono i traghetti per l’isola di Ouessant. Troviamo un altro bel parcheggio da cui si può scendere sulla spiaggia. Anche noi ci fermiamo per andare a pucciare i piedi in acqua.
A Le Conquet non ci fermiamo, ma andiamo in località Blanc Sablon per fotografare la bella spiaggia di sabbia ormai presa d’assalto dai bagnanti. Anche da qui partono passeggiate con scorci magnifici.
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Con Mattia che continua a premere per tornare a casa decidiamo di visitare un’isola sola e optiamo per la piccolissima Brehat per cui tralasciamo Ouessant e procediamo diretti alla corniche de l’Armorique.
Questa è stata veramente una bellissima sorpresa.
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Meno turistica della vicina Corniche Bretonne (la costa di granito rosa) si snoda da Locquirec a saint Michel en greve. Noi dopo Morlaix andiamo verso Plestin les greves e iniziamo a cercare un posto per la notte sul mare. Questa costa è costituita da boschi che scendono quasi all'acqua dove si incontrano spiagge splendide piccole e grandi. Ogni tanto ci sono parcheggi destinati ai camper segnalati con un cartello con il disegno di un camper con il sole e la luna, con pochi posti , ma sempre in posizioni meravigliose.
Dopo aver visionato un campeggio e qualche parcheggio ci fermiamo in una piccolissima area dove sono previsti 6 posti praticamente in riva al mare all’imboccatura di un sentiero che si addentra nel bosco.
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La marea al momento è bassa e davanti a noi alcune barche sono a secco su un mare di sabbia e verde di alghe. Alla sera e al mattino dopo il paesaggio sarà completamente cambiato col mare che lambisce la strada.
Andiamo a fare una passeggiata nel bosco fino ai resti di terme romane e scendiamo sulla bella spiaggia tramite una scala. È magnifico. Torniamo lasciando Mattia a telefonare seduto sulla sabbia senza prima essermi raccomandata di tener d’occhio la marea. Visto che naturalmente lui non sente mai cosa gli dico per tornare, un quarto d’ora dopo, sarà costretto a passare nell’acqua.
La serata passa in una pace assoluta.
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7° GIORNO lunedì 06.08.11 (Saint Michel en Greve – Corniche Bretonne e casetta in mezzo alle rocce – Treguire - Abbazia di Beauport – Pointe dell’Arquest)Km 240
Questa mattina prima di lasciare questo pezzo di costa andiamo fino a Locquirec percorrendo una strada tra belle case per le vacanze e non ,con vista mare e poi torniamo indietro fino a Saint Michel en greve dove ci fermiamo attratti dalla bellissima spiaggia Lieue de Greve e dalla chiesa sul mare. Purtroppo inizia a piovigginare, il cielo diventa grigio. Il maltempo anche oggi durerà solo mezz’oretta. Visitiamo la chiesa e il cimitero quasi sull’acqua, facciamo spesa, compriamo souvenir e ci prendiamo un caffè in un bar tipicamente Bretone.
Questo paesino ci è piaciuto alquanto.
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La destinazione adesso è la costa di granito rosa. A Tregastel il mercato del paese ci rallenta molto e rimaniamo intasati nel paesino congestionato poi passiamo da Ploumanach solo per fotografare dall’alto le scogliere tipiche. Noi non ci fermiamo, avendo già visitato questo sito, ma vale veramente la pena prendersi il tempo necessario per passeggiare tra le meravigliose formazioni di granito rosa modellate dal vento. Attraversiamo Perros-Guirec pieno di gente molto carino ed animato, vediamo la bella spiaggia di Trestel nel comune di Trevou-Trevignac e seguiamo le indicazioni per Port Blanc e poi per Plougrescant. Ci accompagnano belle casette e ortensie a volontà, mai viste tante. A questo punto si può seguire per le Gouffre o per Pointe du Chateau. Noi prendiamo per Pointe du Chateau posteggiamo prima della spiaggia, nel parcheggio apposito per camper.
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Mangiamo pranzo e ci incamminiamo per un oretta scarsa di passeggiata che ci condurrà alla Maison du littoral dove finalmente possiamo sbizzarrirci a fotografare la stupenda casetta tra le rocce che più volte avevo visto su internet e che tanto mi incuriosiva. Ci accorgiamo solo dopo che alle Gouffre ci sarebbe stata comunque la passeggiata per la casetta e inoltre si poteva ammirare questa gola in cui il mare si insinua quando c’è l’alta marea.
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Partiamo per fermarci nell'area di sosta di Treguire, lungo il fiume, e saliamo a visitare la bella chiesa del paese e a fare un giretto nelle vie caratteristiche. La cattedrale è veramente molto interessante, carina la piazzetta con le vie che da qui partono.
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Andiamo poi a visitare l’Abbazia di Beauport. Abbiamo qualche difficoltà nel parcheggio visto che quello dell’abbazia è piccolo e stretto.
Si tratta solo di resti, ma troviamo il tutto molto godibile.
Le ortensie crescono ovunque. Questa era anche una tappa per i pellegrini diretti a Santiago di Compostela ed è situata proprio sul mare anche se adesso c’è bassa marea e il mare si vede solo da lontano. La nostra prossima meta è la Pointe dell’Arcouest da dove domani vogliamo imbarcarci per l’isola di Brehat.
Passiamo quindi per il paese di Paimpol con i suoi tanti ristorantini sul porto e ci viene voglia di fermarci, ma l’area è pienissima e ci sono parecchi camper in attesa. Rimandiamo quindi a domani. Raggiungiamo la Pointe dell’Arcouest dove nonostante non sia più prestissimo ci sono ancora tantissime auto piazzate nei tanti parcheggi. I posti camper invece sono pochi e molti in pendenza.
Cerchiamo di sistemarci come meglio possiamo anche se rimaniamo storti. I posti migliori sono quelli con vista mare, ma ci accontentiamo. Arriva il panettiere per gli ordinativi per il giorno dopo e dopo cena andiamo a passeggiare ammirando il tramonto e controllando gli orari e i prezzi dei traghetti per l’isola. Dormiamo in questa pace assoluta. Quando si fa sera tutte le macchine se ne vanno e rimangono i camper a farla da padroni.
8° GIORNO martedì 07.08.11 (Ile di Brehat – Paimpol - Dinan) Km 110
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Questa mattina il tempo è passabile, variabile col sole che va e viene.
Dopo aver preso pane a croissants e fatto una buona colazione optiamo per la crociera intorno all’isola, sbarco e ritorno con il traghetto di linea. Il trasporto delle bici e carissimo (15 euro a bici) e limitato a pochi orari ben precisi. Decidiamo di andare a piedi ed eventualmente affittarle la. Il giro dell’isola dura un ora con commento in francese ed è veramente piacevole. L’isola è stupenda, attorniata da tantissime isole più piccole tutte private ed ha una forma irregolare. Vediamo il faro, il mulino, la chiesetta e sbarchiamo al Port Clos. Decidiamo di non affittare le bici e di passeggiare nelle stradine. È sicuramente uno dei posti più belli del viaggio. L’isola trabocca di fiori e di casette da sogno, perfette , con cancelli e imposte colorate.
Non andiamo fino al faro avendolo già visto dal mare, ma saliamo alla cappella di Saint Michel da cui si gode un bel panorama su isole e isolette e sul mulino a marea. Passeggiamo ancora e per l’ora di pranzo torniamo al borgo con la sua piazzetta i localini e il mercato. Scegliamo un ristorantino e mangiamo pesci e dolci bretoni, ancora una visita alla chiesa di Notre Dame dietro l’ufficio turistico , giro nei negozietti e ci accingiamo a riprendere il traghetto. Qui le maree sono molto forti (dicono le più forti del mondo) e ce ne accorgiamo quando andiamo al porto per imbarcarci.
Infatti dove siamo scesi al mattino non c’è più acqua e dobbiamo fare circa 500 mt. di strada ,che prima era sommersa, per prendere il traghetto. La stessa cosa succede al nostro arrivo. Ancora acquisti di souvenir e torniamo al camper. Siamo molto stanchi ma molto soddisfatti . La meta per questa sera è Dinan, ma facciamo una sosta a Paimpol. L’area camper continua ad essere piena, ma per un’oretta troviamo un posteggio vicino al porto.
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Il paese è molto turistico. Oltre il porto ci sono vie piene di negozietti e di gente che passeggia. Sicuramente molto carino, ma mi sembra quasi di essere in Liguria.
Ripartiamo per Dinan dove arriviamo verso le 19.00. Ci dirigiamo subito al campeggio municipale. Volevo ritrovare il campeggio dove eravamo stati anni fa, ma non mi ricordo più il nome. Il posto non è brutto, ma non eccezionale. A parte il fatto che non capisco bene cosa mi chiedono alla reception e paghiamo 3.50 per carico acqua di cui non usufruiremo: in tutto fa 21.50 euro e ne potevamo pagare solo 17.
In ogni caso ci facciamo una bella doccia e per questa sera non riusciamo a fare altro.
Visto che non ci sono orari di partenza fissati per il giorno dopo (si può stare fino alle 19.30 senza pagare un giorno in più) decidiamo di rivisitare Dinan solo il mattino successivo .
Serata tranquilla.
9° GIORNO Mercoledì 08.08.11 (Dinan – Cancale – Mont saint Michel) Km 80
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Questa mattina sotto un sole deciso ci accingiamo a camminare per 10 minuti in salita per raggiungere il centro del paese. Visto che i negozi sono ancora tutti chiusi decidiamo di scendere al porto e ricamminiamo altri10 minuti in discesa dal lato opposto del campeggio tra case a graticcio veramente belle.
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Il porto è molto caratteristico e ne vale la pena.
L’area di sosta per i camper si trova sotto il viadotto vicino al porto. Ci fermiamo per un caffè proprio sul fiume mentre le varie attività iniziano con apertura dehor e negozi vari. Ritorniamo in centro ed ora è tutta salita. Andiamo nella piazzetta Saint Sauveur dove si svolge il mercatino delle pulci e visitiamo la chiesa e i suoi giardini con bellissima vista sul porto.
Percorriamo poi la via centrale con la torre dell’ orologio e sempre case a graticcio, acquistiamo alimentari, dolci, vol-auvent, patè, eccetera.
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Ora il centro si è veramente animato e c’è parecchia gente. Rientriamo al camper visto che per pranzo vogliamo andare a Cancale per una scorpacciata di ostriche. Avevo letto che Cancale ha poco da offrire, ma io l’ho trovata bellissima. La giornata è splendida direi anche troppo calda per i miei gusti. Il paese si affaccia sulla baia di Mont Saint Michele che si vede in lontananza.
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In basso la fila delle case dei pescatori, ora molte adibite a ristoranti e bei localini e sopra la chiesa con il borgo. Facciamo un giro col camper nel traffico abbastanza sostenuto e ci sistemiamo nell’area rue Fr.Libres che all’inizio ci sembra molto lontana, ma poi ci accorgiamo essere munita di scale e stradina per raggiungere il lungo mare.
La nostra priorità ora è mangiare e scegliamo il ristorante 'L'Huitriere' dove gustiamo ostriche in tutti modi crude e cotte e scegliamo un menu completo con tante specialità e quando andiamo a pagare ci stupiamo alquanto: solo 60 euro in tre!!!!
Dopo pranzo andiamo fino al molo dove ci sono i banchetti che vendono ostriche e dove è uso mangiarle seduti su un muretto e buttare sulla spiaggia i gusci.
Il risultato è un tratto di spiaggia completamente coperto di gusci di ostriche. Da qui si possono vedere gli ostricari ed un tratto di costa. Torniamo al camper.
Ripartiamo direzione Mont S.Michel percorrendo la strada costiera (la route de la baie): bellissima.
Le aree per camper sono tantissime e non si contano. La strada passa praticamente sul mare e il traffico è abbastanza sostenuto.
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Avevamo già visitato Mont Saint Michel 12 anni fa ma ci torniamo molto volentieri. L’altra volta avevamo dormito ai piedi del monte, ma oggi troviamo tutto cambiato e un po’ rimaniamo delusi. Innanzi tutto non ci lasciano più avvicinare, ma ci deviano in un parcheggio per i camper dove ci posteggiamo.
Tutto è molto ben tenuto e curato.
L’abbazia si vede in lontananza quindi tiriamo giù le bici e percorriamo la strada tra i parcheggi per centinaia di auto. Arriviamo alla diga e troviamo il divieto per tutti i mezzi, si può andare solo a piedi.
Quindi prendiamo la navetta gratuita che è attiva dalle 7 all’ 1 di notte. Arrivati ai piedi del monte vediamo che ancora il cantiere non è chiuso e ci sono gru e macchinari.
Tutto questo è per supportare le maree che fanno si che il mare circondi l’isola. I detriti hanno causato l’aumento del fondale limitando le maree e quindi i giorni in cui l’abbazia diventa isola sono pochi all’anno. Noi abbiamo le bici ma sicuramente chi deve farsi a piedi la strada dai parcheggi alla navetta cammina per quasi un chilometro.
In ogni caso ci apprestiamo a salire tra viuzze e negozietti. D’estate la visita diurna finisce alle ore 18 mentre quella notturna inizia alle ore 19. Decidiamo di entrare nuovamente per la visita e questa volta abbiamo la possibilità di effettuarla con giochi di suoni e luci. Non è ancora buio e quindi forse i giochi di colori e di luci non sono così visibili, ma la musica suonata dal vivo nelle varie parti dell’abbazia rende tutto ancora più emozionante e suggestivo di quanto sia già la visita di per se stessa.
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Quando si emerge da scalette e ambienti bui alla cattedrale superiore illuminata dai raggi bassi del sole con il suono dell’arpa che si espande dal pavimento alle volte viene la pelle d’oca.
Molto soddisfatti torniamo al camper dopo aver comprato qualche macarons colorato.
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Cena veloce e quando scende la sera, dopo aver superato lo shock di mio marito che dopo circa 20 anni di barba se la taglia completamente senza avvertire nessuno, via di nuovo con le bici e la navetta. Di nuovo su e giù per il borgo per scattare 1000 foto, la maggior parte delle quali saranno sfocate, ma non importa. Il cielo e pieno di stelle, ne vediamo anche una cadente, c’è poca gente e Mattia è entusiasta. Dovremmo sicuramente tornare a lavori ultimati informandoci per vedere l’alta marea. Dimenticavo che per chi volesse c’è anche un campeggio molto più vicino alla partenza della navetta e probabilmente avremmo anche speso di meno (il parcheggio ci è costato 25 euro per una notte senza servizi di nessun genere).
10° GIORNO Giovedì 09.08.11 (Saumur - Amboise) Km 310
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Oggi si comincia il viaggio di ritorno. Sveglia con calma e ci dirigiamo verso l’autostrada.
Abbiamo qualche problema col navigatore che non individua la strada in una rotonda nuova e ci fa poi passare in una stretta strada in mezzo alla campagna per più di 20 km.
Abbiamo bisogno di fare gasolio e prima di imboccare l’autostrada cerchiamo un Carefour dove ci fermiamo a fare le ultime spese francesi inoltre abbiamo un problema con la carta di credito e cerchiamo un altro supermercato per il pieno. Troviamo un Lecrerc e finalmente possiamo macinare un po’ di chilometri e pranziamo in un’ area autostradale.
Decidiamo di visitare Saumur paese sulla Loria anche se la guida non dice niente di particolare. Vi arriviamo alle due del pomeriggio e fa veramente caldo. Posteggiamo sotto il sole vicino alla famosa scuola di equitazione e ci trasciniamo fino in centro. Facciamo un salto all’information per avere la piantina della città, ma sarà per la stanchezza non ci piace proprio per niente e ritorniamo al camper. Di conseguenza non consiglio la visita di questa cittadina, ma chissà magari qualcuno può trovare qualche cosa di interessante. Arriviamo ad Amboise in un traffico abbastanza sostenuto e raggiungiamo l’area di sosta che si trova dietro al campeggio sull’isola in mezzo alla Loria. Schiacciamo tutti i pulsanti presenti sulle colonnine di fianco all’entrata, ma la sbarra e il cancello non si aprono anche se vediamo posti liberi al di là della siepe.
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Anche un camper francese fermo con noi non riesce ad entrare e visto che il campeggio Ile d'Or costa 17 euro tutto compreso decidiamo di sostare qui.
Sicuramente ci sono parecchi motivi per fermarci più di un giorno, compresa la piscina comunale a due passi, ma noi fissiamo la sosta per una sola notte.
Raggiungiamo il paese tra una folla di turisti e giriamo tra i negozietti in un’atmosfera molto godibile. Intanto nell’area vicina i camper continuano ad andare e venire e mi piacerebbe proprio sapere come.
Alla sera siamo molto stanchi e stiamo in campeggio a goderci il fresco.
11° GIORNO Venerdì 10.08.11 (Amboise – Loches – Vallon en sully) Km 250
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Questa mattina paghiamo i campeggio ma non spostiamo il camper e visto che possiamo ancora sostare fino a mezzogiorno torniamo in paese questa volta per visitare il castello che avevamo tralasciato nel nostro precedente viaggio. Lo troviamo veramente bello, con le stanze arredate e la sua cappella dove è sepolto Leonardo Da Vinci e i suoi splendidi giardini.
All’uscita troviamo ancora il tempo di andare a farci quattro passi al mercato con acquisti vari di prodotti tipici.
Per pranzo raggiungiamo Loches dove non troviamo indicazione di parcheggi. Giriamo un po’ e finalmente dopo i giardini pubblici, vicino agli impianti sportivi ,imboccando peraltro una strada stretta, troviamo un posto per 6 camper sotto i salici piangenti con vista giardini.
Vicino campeggia un cartello con l’indicazione di ben 4 parcheggi per camper intorno al paese (alla stazione, davanti ai pompieri, all’inizio del paese e il nostro)
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Questo borgo era segnalato dalla nostra guida, ma non pensavo ci piacesse così tanto. Vuoi per l’ottima sistemazione di parcheggio, vuoi per la bella festa medioevale che troveremo è uno dei posti più belli visitati in questo viaggio.
Loches è costituito da stradine che portano alla cittadella pieno di locali e negozietti, con dei giardini pubblici ben tenuti e traboccanti di fiori e fontane. La Cittadella poi è, di forma allungata, ha da una parte il castello col suo piccolo parco e dall’altra la torre fortezza Donjon con annessi e connessi. Troviamo il tutto immerso in una autentica atmosfera medioevale con saltimbanchi, musici di ogni tipo, danzatori, cavalieri che combattono e 1000 altre attività che vanno dai giochi per i bambini a spettacoli di teatro, danza, musica e dimostrazioni di spada. Vi è anche un mercato medioevale e una locanda medioevale. Cerchiamo di vedere il più possibile con Mattia interessatissimo agli strumenti musicali e alle varie armi. Visitiamo il castello arredato con scena di vita normale e figuranti in costume, assistiamo alla vestizione dei cavalieri, che poi combatteranno , che gentilmente ci spiegano in dettaglio ogni pezzo che indossano aspettando pazientemente che traduca tutto a Mattia. Anche il ragazzo al banco degli strumenti a fiato ci spiega con dovizia di particolari i suoi strumenti dai flauti alle cornamuse eccetera. Visitiamo anche la fortezza con le celle, camere di tortura e sotterranei, ma la ciliegina sulla torta è stata la scoperta di un cantante di musica medioevale che si esibisce nella chiesa prima del castello.
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Scopriamo poi essere un cantante conosciuto vincitore di parecchi premi.
Si esibisce suonando il liuto insieme ad una ragazza al flauto traverso e un ragazzo alle percussioni varie. È un omone calvo vestito alla medioevale, tatuato con piercing compresi che canta come un angelo emozionando il pubblico che ascolta in religioso silenzio. L’acustica della chiesa è perfetta e quando finisce gli applausi si protraggono per qualche minuto. Si chiama Luc Abrogast e compriamo il suo CD che viene venduto in fondo alla chiesa. Torniamo a malincuore al camper e continuiamo il nostro viaggio di avvicinamento con la musica di Luc a tutto volume.
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Viaggiamo due ore e consulto la cartina per cercare un posto carino per la sera. La giornata bella e intesa non poteva finire meglio. Individuo un fiume con l’indicazione di un campeggio. Il paese si chiama Vallon en Sully ed è provvisto di un campeggio municipale (Camping de l'allee des soupirs) adagiato tra il fiume ed un laghetto. Pace assoluta con pochi mezzi sparpagliati sul prato sotto gli alberi. Una bella ragazzina che risiede giorno e notte alla reception ci dice di metterci dove vogliamo, pagamento domani mattina la cifra di 12 euro docce calde e elettricità comprese.
Tiriamo fuori tavolino e sedie mangiamo con calma e poi ci stendiamo a guardare le stelle che sono migliaia. È la notte di San Lorenzo e si individua bene la via lattea. Completo relax.
A mezzanotte Mattia decide di farsi una lunga doccia calda… deve prepararsi per domani che rivede la sua bella e arriva sul camperì tutto profumato.
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12° GIORNO sabato 11.08.11 (viaggio di ritorno) Km 650
Oggi non ci fermiamo più per visite varie.
Con calma usciamo dal campeggio, paghiamo e andiamo a fare le ultimissime spese francesi di pane e dolci nel paese di Vallon en Sully. Prendiamo l’autostrada e troviamo code a Montlucon e Clemont Ferrand che ci rallentano un po’. Ci fermiamo per pranzo dopo Lione e per le 19 circa scarichiamo Mattia che ha già combinato di incontrarsi con amici e fidanzatina e scende dal camper cambiato profumato e pieno di gel come non è mai stato in questi giorni….beata gioventù!!!!
Siamo appena arrivati a casa e non vediamo l’ora di ripartire! Non ci resta che riguardare le foto come mi succede di fare per centinaia di volte ed organizzare il prossimo viaggio.
CONCLUSIONI:
ho voluto indicare i siti visitati giorno per giorno con la nostra valutazione personale che va da nessuna stella a due stelle. nessuna stella: non ci andate una stella: andate se potete due stelle: andateci assolutamente/visita da non perdere
Naturalmente sono le nostre impressioni personali dovute anche magari allo stato d’animo , dal tempo trovato, dal momento della giornata in cui siamo arrivati sul posto. Sono impressioni però che servono sempre e aiutano nella scelta dell’itinerario.
In ogni caso il Nord della Francia è così accogliente nei nostri confronti ed è così semplice e riposante da visitare che si tratta comunque sempre di un viaggio rilassante e poco impegnativo.
Buon viaggio!!!!!
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