Fra Medijugorje, Mostar, Croazia, Jesolo
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Fra Medijugorje, Mostar, Croazia, Jesolo
DAL 1° AL 18 AGOSTO
PELLEGRINAGGIO E TURISMO
FRA MEDIJUGORJE - MOSTAR - LA CROAZIA E JESOLO.
Compagnia turistica: New Bogon Tour
di Daniela e Claudio
Equipaggio: Claudio, Daniela, Michele.
Mezzo di trasporto: Camper Burstner A-573
Premessa: Quest’anno abbiamo deciso per una vacanza che sia un misto fra pellegrinaggio e turismo.
L’idea di andare a Medijugorje ci frulla nella testa da un po’ di mesi.
Dicono che la voglia di andare là non nasca per caso, ma che sia una chiamata della Madonna.
Se è così, non possiamo fare finta di niente e quindi dopo aver cercato notizie su Internet, siamo pronti a buttare giù il nostro itinerario.
Il viaggio è stato programmato.
Il giorno della partenza si avvicina.
Lunedì 01.08.2011:
Alle 4,00 ci svegliamo e dopo aver sistemato le ultime cose iniziamo il nostro viaggio-vacanza.
Prendiamo la superstrada fino a Soave, dove poi imbocchiamo l’autostrada fino a Trieste.
Il traffico è regolare, a parte i camion che però viaggiano sulla loro corsia, tutto fila a meraviglia.
Alle 6,30 ci fermiamo a circa 50 km da Trieste per fare colazione e telefonare alla nonna Nilde che oggi compie 85 anni ed è una supernonnina!!!!!!!!, poi ripartiamo.
Il cielo è nuvoloso e fa fresco. Tempo ideale per viaggiare senza fatica.
Usciamo a Monfalcone, poi per evitare l’autostrada in Slovenia e pagare la vignette, prendiamo la tangenziale che ci porta a Basovizza, paese noto per le famose foibe.
Seguiamo per Rjeka fino a raggiungere il confine Sloveno-Croato.
Alla frontiera non c’è nessuno, quindi si passa velocemente.
Prendiamo la superstrada al costo di 2 euro e poi seguendo per Zagabria arriviamo a Bosiljievo, quindi iniziamo il nostro percorso sull’Autostrada A1.
A Gotovina ci fermiamo a rabboccare il serbatoio.
Tira un vento fortissimo e freddo: solo 17° e sono le 11,30 del mattino! Speriamo che il tempo si sistemi: questa estate è propria pazza!!!
Vista l’ora decidiamo di pranzare e dopo esserci un po’ riposati, ci rimettiamo in strada.
Dopo un paio di ore ci viene la brillante idea di uscire a Perusic e andare verso il lago Kruscicko che abbiamo visto sulla cartina dove magari possiamo passare la serata e la notte.
Giungi al lago, scopriamo che è bello, selvaggio, ma non c’è possibilità di fermarci.
Torniamo quindi verso Gospic e riprendiamo l’autostrada fino a Pirovac.
Decidiamo di uscire, sperando di trovare una sistemazione per dormire, non ce la sentiamo di proseguire fino a Medijugorje. Mancano ancora 250 km e visto che siamo in piedi dalle 4,00, desideriamo proprio fare una sosta.
Troviamo un piccolo spazio di fronte alla chiesetta di Sv. Ana, vicino a delle abitazioni. Chiediamo a due persone se è possibile fermarci per una notte e ci rispondono “nema problema, nema”.
Quindi una bella doccia, poi cena, una piccola passeggiata giusto per digerire un po’ e poi a nanna.
Martedì 02.08.2011:
Sveglia alle 7,00! La notte è trascorsa in modo tranquillo.
Facciamo colazione, poi ci rechiamo all’Ufficio Postale a cambiare gli Euro in Kune. Entriamo nel piccolo market vicino e comperiamo il pane.
Quindi ci dirigiamo verso la “cestarina” e proseguiamo per Medijugorje.
Poco prima delle 11,00 usciamo a Ravca, dove facciamo una piccola sosta.
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Arriviamo poi a Vrgorac. Superiamo la frontiera che collega la Croazia alla Bosnia-Erzegovina, dove ci vengono controllate le Carte di Idendità e la Carta Verde.
Superiamo il paese di Crveni Grun, dopo 20/25 km arriviamo a Medijugorje.
E’ oramai mezzogiorno. La strada è piena di gente a piedi, di pullman e di auto.
Piano piano seguiamo le indicazioni per Autocamp e ci troviamo all’area Camp Vasilj.
Un’area un po’ spartana, aperta da 2 giorni.
Ci sono 4-5 tendine e 3 camper.
Un ragazzo molto gioviale ci accoglie e ci dice che possiamo sostare dove più ci piace.
Ci fa un prezzo giornaliero di 12 euro per 3 persone, camper, acqua, luce.
Siamo a 50 metri dalla chiesa di San Giacomo.
Decidiamo di pranzare fuori sotto il tendalino con vista campanili della Chiesa.
Nel pomeriggio, alle 4,00, ci sono le testimonianze di persone graziate da malattia o droga.
Sintonizziamo la radio del camper su FM 99.7 e sentiamo la traduzione simultanea in italiano.
Intanto ci prepariamo, colleghiamo le cuffie ai nostri cellulari e ci incamminiamo verso la Chiesa.
Andiamo all’Ufficio Informazioni a ritirare il messaggio che la Madonna ha dato durante l’apparizione della mattina.
Nel piazzale dietro la Chiesa ci sono tanti giovani e non, con le bandiere delle varie nazionalità che cantano in coro.
Ci fermiamo un attimo, giusto il tempo di commuoversi e non riuscire più a parlare……..
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Entriamo un momento in Chiesa.
Poi nei vari negozietti comperiamo un pensierino per tutte le persone a noi più care.
In fianco alla Chiesa c’è un luogo dove si accendono le candele. Accendiamo quella per Luca (il nostro vicino di casa) e come ci aveva detto prima di partire lo ricordiamo con tutte le sue intenzioni.
Ne accendiamo un paio anche per le nostre mamme e tutta la nostra famiglia.
Ci dirigiamo poi, passando per la folla in preghiera, verso il camper.
Una bella doccia per liberarci dall’afa, poi cena e programma per domani.
Scriviamo le cartoline e a nanna.
Mercoledì 03.08.2011:
Stamattina sveglia alle 7,00. Colazione abbondante, poi zaino a spalla con acqua e qualcosina da mangiare, scarpe da tennis e bastoni per camminare e via verso il monte Podbrdo o Colle delle Apparizioni che dista 2,5-3 km dal parcheggio dove siamo.
Dopo mezz’oretta di cammino arriviamo ai piedi del monte.
La salita si presenta ripida e rocciosa.
Con calma, una calma che non è da noi, iniziamo la salita.
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Lungo il percorso di sassi sconnessi, ripido, cosparso di cespugli spinosi e melograni, ci sono crocefissi e sculture in bronzo che rappresentano i misteri gloriosi e dolorosi del rosario.
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Ci aggreghiamo prima ad un gruppo di napoletani guidato da un sacerdote. Recitiamo un paio di misteri del Rosario, poi nella folla li perdiamo di vista.
Ci uniamo ad un altro gruppo che viene da Frosinone guidato da due suore molto brave.
Continuiamo con il Rosario: le fermate alle stazioni servono sia allo spirito che al fisico!
Intorno è tutto un sentire Ave Maria e Padre Nostro in tante lingue.
Quindi arriviamo nel punto delle prime Apparizioni, dove c’è una bellissima statua della Madonna (Gospa): qui lasciamo le nostre richieste di grazia, ricordiamo tutte le persone a cui vogliamo bene.
Ed è proprio vero che nonostante la fatica della salita, si arriva alla meta senza essere stanchi e con una grande pace nel cuore.
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Alle 11,00 cominciamo la discesa seguendo un altro percorso altrettanto difficoltoso, dal lato opposto, fino ad arrivare ai piedi della collina, dove dal 4 luglio 1985 si trova la Croce Blù e dove si incontrano regolarmente il gruppo di preghiera del veggente Ivan Dragicevic.
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Ci riposiamo un po’ all’ombra degli alberi e poi ci avviamo verso la base.
Incontriamo due ragazze di Treviso che ci indicano un sentiero fra i campi per raggiungere la Chiesa in meno tempo.
Ai lati del sentiero ci sono venditori di tovaglie e centrini, liquori, miele, rosari e statuette. Comperiamo una bottiglia di nocino.
Alle 12,30 siamo a due passi dalla Chiesa e davanti ad una piccola pizzeria.
Vista l’ora, la stanchezza e il caldo, decidiamo di fermarci a pranzo. Mangiamo 3 pizze belle e buone con solo 23 euro.
Il sole picchia forte e l’afa è insopportabile. Gli ultimi passi verso il camper sono i più duri.
Dopo una bella bevuta di acqua fresca, ci buttiamo sul letto e ci addormentiamo.
Alle 15,15 siamo al boschetto dove la veggente Mirjana porta la sua testimonianza che tocca veramente il profondo dell’anima. Dopo un’ora tutto termina con un’Ave Maria alla Madonna, recitata insieme a Mirjana, ma io sono talmente commossa che non riesco a spiaccicare parola.
Piano piano torniamo verso il camper, una bella doccia per rinfrescarci, visto il caldo insopportabile e ci prepariamo per recarci alla Messa delle 19,00 e alla benedizione dei regalini che abbiamo comperato.
Alla Messa c’è un numero incalcolabile di persone! Dal 31 luglio al 6 agosto c’è il Festival Internazionale dei Giovani, quindi oltre ai soliti pellegrini ci sono migliaia di ragazzi da tutte le parti del mondo.
Durante la Messa che è celebrata nel piazzale alle spalle della Chiesa dove c’è un altare all’aperto e centinaia di panche tutte intorno, è tutto uno sventolare di bandiere di ogni nazione.
Seguiamo la celebrazione in italiano alla radio che sintonizziamo su FM 99.7.
E’ tutto molto emozionante e toccante!
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La Messa si conclude con la processione per le vie della Parrocchia e l’adorazione del Santissimo.
Rientriamo in camper, ceniamo e a nanna che siamo ben stanchi.
Giovedì 04.08.2011:
Stamattina ci alziamo alle 9,00.
Verso le 7,00 ci siamo svegliati e pioveva, ora invece c’è un bel sole.
Facciamo una bella colazione e poi andiamo a visitare la Chiesa.
Io ne risento della camminata di ieri. Il mio collo e la mia testa sono doloranti.
Dopo la preghiera mattutina, ora sono in corso le testimonianze de “Il Cenacolo”, la comunità di Suor Elvira.
In Chiesa preghiamo la Madonna e a Lei affidiamo la nostre intenzioni, speriamo di non dimenticarci di nessuno.
Cerchiamo poi di metterci in fila per vedere la statua di bronzo del Cristo Risorto, ma c’è troppa gente e troppo sole, quindi rimandiamo al pomeriggio.
Torniamo in camper, pranziamo e poi ci riposiamo.
Alle 17,00 ci avviamo verso la statua del Cristo Risorto. La fila è lunga come stamattina, ma almeno c’è un po’ di ombra.
Alle 17,20 siamo in fila e solo alle 20,15 riusciamo a salire sulla scaletta a toccare il ginocchio di Gesù da cui da un punto preciso fuoriesce del liquido. Una preghiera, strofiniamo il frazzolettino con l’immagine della Madonna sul ginocchio.
Ammiriamo poi questa bellissima statua imponente di bronzo che rappresenta Gesù che risorge staccandosi dalla Croce che è adagiata per terra e scattiamo qualche foto.
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Nel frattempo ascoltiamo sempre la Messa con la radio del cellulare.
Mentre eravamo in fila, abbiamo conosciuto una famigliola di Trapani a cui abbiamo regalato un fazzolettino da bagnare con le lacrime del ginocchio. Purtroppo per loro, dopo ben due ore e mezzo di colonna, hanno dovuto rinunciare al momento più magico, perché il pullman del loro gruppo doveva partire.
Ci siamo lasciati con la promessa di inviare loro per posta, una volta rientrati in Italia, il fazzolettino che di lì a poco avremo strofinato sul ginocchio di Gesù.
Con calma rientriamo in camper, doccia, cena e al momento del dolce e del caffè, invitiamo al tavolo la ragazza dell’Area di sosta. Lei accetta volentieri. Ci dice che sta studiando l’Italiano quindi chiacchieriamo tranquillamente per una mezz’oretta. L’area è sua e di suo marito. E’ stata aperta da 5 giorni ed è ancora in fase di sistemazione. Ci dice che hanno in programma di costruire dei nuovi servizi igienici e apportare altre modifiche…. Insomma il posto è già bello di suo, a 3 minuti dalla Chiesa, lontano dal traffico di strade, fra gli alberi.. col tempo dovrebbe diventare un gioiellino da raccomandare a tutti i camperisti che andranno a Mdijugorje.
La serata continua poi nel grande spazio dietro la Chiesa, dove la Comunità Cenacolo terrà uno spettacolo.
Il recital, dal titolo “Credo”, si rivela davvero bello e commovente: bravi, bravi, bravi!!!!!
“Tutti siamo chiamati a testimoniare, a servire, ad annunciare la gioia che Gesù ha vinto la morte, la nostra morte! In Lui risorgeremo a vita nuova!”
Al termine i ringraziamenti di rito, un canto di gruppo, applausi e saluti.
Comperiamo il DVD del recital, gli incassi aiuteranno la Comunità.
Poi a nanna.
Venerdì 05.08.2011:
Stamattina sveglia alle 6,00. Colazione abbondante e poi in marcia verso il Kricevac, il Monte della Croce.
Alle 7,10 iniziamo il nostro cammino. La salita è faticosissima.
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Nonostante sia mattino presto ci sono già centinaia di persone che stanno salendo.
C’è già caldo!
Sperimentiamo la fatica, ma la serenità di sostare ad ogni stazione della Via Crucis, dove recitiamo le nostre preghiere e meditiamo sulle sofferenze di Gesù.
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Quante preghiere abbiamo sentito in questi giorni, in ogni lingua del mondo! Nonostante la diversità di nazione, stiamo tutti parlando un linguaggio universale!
Alle 10,00 siamo ai piedi della Croce: una gioia unica essere arrivati fino lì!!!!!
Io non ci avrei scommesso niente!
La croce è alta 8,5 metri con inciso le parole: “A Gesù, redentore dell’umanità, in segno della nostra fede, del nostro amore e della nostra speranza ed in memoria del 1900esimo anniversario della passione di Gesù.”
All’incrocio delle braccia sono state inserite delle reliquie della Croce di legno di Gesù.
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Dopo aver pregato Gesù e la Madonna, ammirato il panorama che si gode dall’alto, scattato delle foto, iniziamo la discesa.
Ad ogni passo la fatica si fa sentire e nonostante le varie tappe, sento di non farcela più.
Finalmente siamo ai piedi del monte…… Sono letteralmente distrutta!!!
Ci fermiamo un attimo al bar, poi comperiamo il pane e quindi via per l’ultima mezz’ora di strada, ma su asfalto!
Arriviamo al camper alle 12,30.
Mi faccio subito una doccia e mentre Claudio e Michele preparano il pranzo, mi butto sul letto.
Sto male! La cervicale non mi dà tregua. Non riesco ad alzarmi per mangiare. Mi viene da svenire!!!
Forse ho esagerato con le mie forze!!!!!!!
Piano piano riesco a mandare giù un po’ d’acqua e del pane. Poi bevo un antidolorifico e mi rimetto a letto.
Prendo sonno e dormo fino alle 16,30.
Sto meglio, molto meglio!
Nonostante tutto sono felicissima.
Guardo le foto sul Monte e non mi sembra vero di essere riuscita a salire fin lassù.
Sono fiera di me!
Andiamo in centro a comperare la frutta e l’acqua, poi per oggi basta!!!!
La Messa possiamo ascoltarla dal camper.
Dopo cena ci rechiamo alla Chiesa e partecipiamo al congedo dei giovani con canti in tutte le lingue.
Quanto gioia e serenità!!!!!
Si ritorna in camper e a letto che domani si parte!
Sabato 06.08.2011:
Il programma era di partire alle 9,00, ma sul più bello dopo aver sistemato il camper abbiamo iniziato a chiacchierare con una famiglia di Napoli e così ci siamo messi in viaggio alle 10,30.
Fermata al supermercato per prendere il pane e poi via direzione Mostar.
Alle 11.30 arriviamo a 100 metri dal centro storico. Veniamo fermati da un parcheggiatore che ci dice che non possiamo proseguire col camper. Parcheggiamo a 2,50 euro all’ora e ci dirigiamo verso il famoso ponte simbolo della guerra Serbo-Croata del 91/95.
Camminiamo sullo Stari Most perfettamente ricostruito e ci inoltriamo tra le viuzze di negozi che ci ricorda tanto la Kasba.
Alla fine del ponte, in una libreria, è possibile vedere il filmato, molto toccante, della distruzione e della ricostruzione del ponte stesso.
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Verso mezzogiorno un tipo si prepara per lanciarsi con un tuffo dal ponte nel Neretva, il fiume sottostante. Un salto spettacolare!
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Sono le 12,40, quindi ci fermiamo a mangiare al Restoran Sadrvan, dove con 20 euro mangiamo tre piatti di Cevapcici con patate fritte, avvolti in un pane casalingo.
Una prelibatezza!!!
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Mentre pranziamo, alle 13,00 c’è il richiamo alla preghiera che proviene dalla Moschea.
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Il caldo è pazzesco!
Ritorniamo al camper e riprendiamo la via per Krka, passando di nuovo da Medijugorje, poi Vrgorac, quindi Ravca. Qui entriamo in autostrada e proseguiamo tranquilli fino all’uscita per Krka.
Ci fermiamo al campeggio Krka a Lozovac – in Via Scocic 21. Contrattiamo 100 kune al giorno per 3 persone e il camper.
Il campeggio è tranquillo, pulito, i servizi sono nuovi; c’è anche un piccolo ristorante ed è a pochi km dal parco.
Domenica 07.08.2011:
Dopo una colazione abbondante, alla fermata di fronte il campeggio, alle 9,20, prendiamo il bus che ci porta a Skradin, da dove si raggiunge il Parco Nazionale col battello.
Appena scendiamo comperiamo i biglietti d’entrata (95 kune a testa) e ci dirigiamo verso il pontile dove c’è il battello che ci attende.
In 25 minuti siamo all’entrata del parco.
Dopo una piccola discussione in famiglia, decidiamo di visitare la prima parte a piedi. Raggiungiamo la cascata di Scradinski buk che è la più lunga del fiume Krka. Attraverso sentieri e ponticelli, passeggiamo in mezzo ad un paesaggio incantato ricco di flora e fauna. Visitiamo i vecchi mulini ad acqua dove si può ancora vedere come si macinava il mais; visitiamo la bottega del fabbro, la vecchia cucina e ogni tanto ci fermiamo a scattare foto alle cascate.
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E’ mezzogiorno e visto che ci troviamo davanti al ristorante Kalikusa, ci fermiamo a mangiare.
C’è un tavolo all’ombra di freschi alberi con vista cascate: niente di meglio che gustare un piatto di Cevapcici con delle patatine fritte e un buon caffè espresso.
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Dopo pranzo ci dirigiamo verso il pontile per prendere il battello che ci porterà a visitare la cascata di Roski, passando prima per l’isola di Visovac dove visitiamo il convento francescano e la chiesa della Madonna di Vissovaz.
E’ possibile entrare anche al museo dove si possono ammirare una collezione di paramenti e di vasellame sacerdotale, una biblioteca con numerosi manoscritti storici e libri di valore: c’è persino un libricino sacro di 3,5 mm x 3,5 mm.
Dopo una sosta di mezz’ora, risaliamo sul battello, passiamo il canyon del fiume Krka ed arriviamo alla cascata di Roski slap. Qui ci fermiamo un’ora e vista la calura ci tuffiamo nelle acqua fresche del fiume.
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Sono ormai le 18,00 quando ripartiamo.
L’intera escursione è durata 3 ore e ½ al costo di 135 kune a testa.
La nostra preoccupazione ora è di arrivare in tempo a prendere prima il battello per Skradin e poi il bus per raggiungere il campeggio.
Stamattina l’autista ci ha fatto capire che l’ultima corsa sarebbe passata alle 20,00.
Sul filo di lana dovremmo farcela!
Il battello parte alle 7,30 in punto. Alle 20 meno 5 minuti attracca al pontile.
Scendiamo in fretta e poi di corsa fino a raggiungere la fermata dell’autobus: sono le 20 in punto e siamo senza fiato per la corsa! Nessuno è in attesa….. Ci guardiamo un po’ intorno, poi chiediamo ad una ragazza, che sta distribuendo dei volantini del ristorante Visovac, a che ora arriva l’autobus e sorridendo ci dice che l’ultimo bus è passato alle 19,45 e che fino a domani mattina non ce ne saranno più.
Le nostre facce parlano per noi, tanto che la ragazza ci dice che non c’è problema, una sua collega sta per ritornare a casa a Sibenik passando proprio davanti al nostro campeggio e ci darà volentieri un passaggio.
Da non credere! Praticamente due angeli sul nostro cammino.
Dopo 5 minuti siamo in auto che cerchiamo di chiacchierare in inglese e dopo 20 minuti siamo al nostro campeggio, Non potremo mai ringraziare abbastanza queste due gentilissime ragazze!
La giornata si conclude con una bella doccia, una bella pastasciutta, un po’ di relax e poi a nanna.
La prossima volta, quando parleremo ancora di orari, lo faremo con carta e penna per evitare incomprensioni di lingua!
Lunedì 08.08.2011:
Oggi giornata di completo relax.
Il campeggio offre solo tranquillità e riposo ed è ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno dopo tante escursioni.
Il sole picchia forte e tira un vento caldo, pertanto ogni tanto ci spruzziamo dell’acqua addosso per rinfrescarci.
Claudio ne approfitta per fare del bricolage con l’aiuto di Michele.
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Io ne approfitto per fare una lavatrice: 2 ore per il lavaggio e un batter d’occhio per l’asciugatura. Con questo tempo!!!
Nel pomeriggio un bel riposino, mentre Michele si gode un film in DVD.
Martedì 09.08.2011:
Alle 4,00 di mattina veniamo svegliati da un forte vento,
Ci alziamo per chiudere gli oblò e ritirare il tendalino, poi riprendiamo a dormire fino alle 8,00, quando ci sveglia il picchiettare intenso della pioggia sul tetto. Tempo 20 minuti e già brilla il sole.
Facciamo colazione, sbrighiamo i lavori di CS, paghiamo il campeggio e ci dirigiamo verso Sibenik.
Parcheggiamo il camper in un parcheggio vicino al molo dove ci costa 20 kune all’ora.
Ci portiamo verso il centro e visitiamo il Duomo, arriviamo fino al Castello, poi scendiamo fino ad una grande piazza dove c’è una cabina telefonica.
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Chiamiamo subito Marco che non vediamo da ben tre settimane. Chiacchieriamo un po’, poi chiamiamo le nostre care nonnine.
Intanto finché Claudio è al telefono con sua mamma, chiedo ad un bellissimo poliziotto (il sosia di Michael Scofield protagonista di Prison Break) se mi può indicare la strada per raggiungere la casa di Milka. Gentilmente ci fa accomodare in questura, consultiamo la mappa della città e ci dà indicazioni per raggiungere la via col camper.
Dopo pochi minuti siamo davanti alla casa di Milka, che non vediamo da ben 9 anni! Suoniamo il campanello e subito, nonostante la sorpresa che le abbiamo fatto, ci riconosce. Un lungo abbraccio fino alle lacrime, poi ci fa accomodare. Che gioia rivederci!!!!
Ci lasciamo con la promessa di rincontrarci ancora: chissà!!
Facciamo un po’ di spesa al Konzum vicino, poi ripartiamo per Senj.
Ci fermiamo a Seline all’autocamp Pisak. Il posto è stupendo: qui le montagne toccano il mare, siamo a 1 km dal Parco Nazionale di Paklenica.
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Parcheggiamo il camper quasi in riva al mare, quindi dopo il caldo della città, ci tuffiamo nell’acqua fresca e limpida. Più che in mare, ci sembra di nuotare in un lago di montagna.
Si sta benissimo!!!!
Piccola passeggiata dopo cena e a nanna.
Mercoledì 10.08.2011:
Anche questa notte, verso le 3,00, veniamo svegliati da un vento fortissimo che fa traballare il camper nonostante i piedini di stazionamento..
A fatica riprendiamo il sonno, dopo aver chiuso bene finestre e finestroni.
Verso le 8,30 ci alziamo, il sole sta splendendo, il cielo è di un azzurro turchese, ma il vento è ancora fortissimo.
Decidiamo quindi di spostarci più verso nord, lungo la costa così da godere di un paesaggio da cartolina.
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Passiamo Senj e ci fermiamo dopo pochi km a Vratarusa al camp Bunika I.
Il campeggio è minuscolo, a terrazze, sul mare.
Ci sistemiamo in qualche maniera e dopo che Claudio riesce e far funzionare il frigo che non vuole partire a gas, andiamo a fare un tuffo nel mare.
L’acqua è gelida e in più soffia un forte vento che viene dalle montagne vicine.
Intirizziti ritorniamo al camper: doccia calda e poi cena.
Infine ci guardiamo un film in DVD.
Mercoledì 11.08.2011:
Tutta notte ha soffiato il vento e c’era quasi freddo. Stamattina la giornata si presenta bene, ma decidiamo di partire.
Ci fermiamo a Novi Vinodolski a fare il pieno di gasolio ed io mi faccio fregare 100 kune dal benzinaio. Mi sento proprio un allocco, ma purtroppo i bastardi che fregano le persone oneste ci sono dappertutto.
Da qui si comincia a discutere tra noi e a perdere la tramontana!!!!
Si decide quindi di rientrare in Italia: passeremo l’ultima settimana a Jesolo.
A Sapjane ci fermiamo al ristorante Tartuf a pranzare, tanto per rilassarci un po’.
Alle 15,10 siamo in Slovenia.
Cambiamo le kune in euro e anche qui ci rimettiamo….
Insomma oggi non è giornata per gli affari. Ma anche questo fa parte delle vacanze all’estero, dove la moneta è diversa dall’euro!
Alle 18,30 siamo parcheggiati a Jesolo Pineta di fronte al Villaggio Marzotto, al momento fuori dall’area di sosta:
sembra che ci si possa fermare senza problemi.
Telefoniamo a Marco che è sorpreso del nostro rientro in Italia. Almeno qui non c’è vento.
Rimarremo fino al 18, giorno previsto per il nostro ritorno a casa.
Venerdì 12.08.2011:
Oggi giornata di pieno relax.
Stamattina spiaggia, sole, mare e…..medusa che ha “accarezzato” il mio avambraccio ed ora è ancora dolorante nonostante il gel che ho applicato in abbondanza e in più riprese.
Nel pomeriggio una bel giro in bicicletta fino al centro di Jesolo Lido.
Poi doccia, cena, passeggiatina e film in DVD.
Sabato 13.08.2011:
Notte tranquilla.
Decidiamo di inforcare le biciclette ed andare a gironzolare senza meta.
Arriviamo a Cortellazzo, ci fermiamo un pochino, giusto il tempo per bere dell’acqua e poi via sulla strada del ritorno verso il camper.
Mentre bolle l’acqua per la pasta, ci facciamo un “Happy Hour”.
Pranziamo e poi Claudio e Michele spostano il camper per andare a fare CS e svuotamento WC.
Siamo ancora in sosta libera assieme ad altri camper. Per non perdere il posto io rimango nello spazio occupato da noi ed intanto ne approfitto per abbronzarmi un po’ chiacchierando con dei vicini simpatici, ma terrorizzati all’idea di essere visitati dagli zingari.
In verità, durante la notte, gli è stato rubato il gradino del camper, ma secondo noi è servito più a degli altri camperisti che a degli zingari.
Pomeriggio in spiaggia, serata a passeggio per la via centrale del Lido.
Domenica 14.08.2011:
Giornata di pieno relax: spiaggia, sole, mare per tutto il giorno.
In serata passeggiata a Jesolo Lido fra gente e negozi.
Lunedì 15.08.2011:
Oggi Ferragosto, l’idea è di fare un bel giro in bici.
Puntiamo per Cortellazzo, poi passiamo sulla “passerella traghetto”, proseguiamo per Eraclea Mare.
All’ufficio turistico entriamo per comperare una mappa del paese, che consultiamo subito per fare un piccolo itinerario al volo.
Ci dirigiamo verso la pineta dove pedaliamo all’ombra di pini, lecci e aceri. Sembra di essere in montagna! La percorriamo tutta da est ad ovest, poi vista l’ora ci fermiamo al ristorante Europa in via dei Lecci.
Ci gustiamo tre fritture di calamari con patate fritte e un buon caffè.
Poi proseguiamo verso la Laguna del Mort seguendo un percorso sterrato in mezzo al verde. Arriviamo alla spiaggia della laguna: bella e selvaggia che non ha niente a che fare con gli stabilimenti balneari.
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Continuiamo a pedalare su un sentiero tra ribes, meli e susini selvatici, piccoli e grandi alberi di ghiande. Sembra un Paradiso!
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Ci fermiamo a raccogliere delle mele selvatiche e delle piccole susine dorate e gustosissime.
Giriamo tutto intorno alla Laguna e ci ritroviamo all’inizio di Eraclea Mare.
Riprendiamo quindi la via del ritorno. Arriviamo a Cortellazzo, poi imbocchiamo una stradina che costeggia il Piave.
Per fortuna un nuvolone grigio copre il sole, così possiamo pedalare senza sudare!
Puntiamo poi per il Lido di Jesolo ed eccoci arrivati al camper.
Sono le 17,20… il sole è tornato a splendere.
Siamo affaticati, ma felici: abbiamo fatto una gita di 25 km circa fra andata e ritorno che è stata oltre le nostre aspettative.
Una bella doccia, poi un po’ di riposo con lettura e tv, quindi cena e per finire passeggiata di pochi passi, uno sguardo alle foto fatte fino ad ora e a nanna.
Martedì 16.08.2011:
Le vacanze stanno per finire.
Stamattina abbiamo deciso di entrare all’area di sosta Don Bosco.
Dopo tanti giorni di campeggio libero, un po’ di vita con tutte le comodità è quello che ci vuole per terminare in bellezza queste ferie.
Pomeriggio al mare: sole, spiaggia e un paio di tuffi per ristorarci.
Serata tranquilla.
Mercoledì 17.08.2011:
Oggi ultimo giorno di ferie!
Il cielo è azzurro e il sole splende che è una meraviglia, tanto da farti passare la voglia di rientrare a casa!!!!!!!
Oggi giornata piena di spiaggia e mare.
Il bagno della mattina è un vero piacere.
Nel pomeriggio, invece, invasione d meduse: mare trasparente con acqua cristallina e tiepida ma ci concediamo solo una passeggiata a riva, cercando di evitare questi ospiti indesiderati!
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Dopo cena partita a carte con vincita e rivincita.
Giovedì 18.08.2011:
Ricomincia il viaggio di ritorno.
Ci fermiamo a pranzare a Fossalunga in provincia di Treviso.
Le vacanze sono finite ed ora ci restano i ricordi e le fotografie.
Tutto è andato per il meglio.
L’esperienza a Medijugorje è stata molto toccante.
Il passaggio sulla costa croata ci ha offerto un panorama spettacolare.
La settimana a Jesolo è stata ottima per goderci mare, sole e spiaggia.
Il tempo ci ha voluto davvero bene.
Piano piano riprenderemo la vita di sempre, aprendo ogni tanto la finestra che si affaccia sulle vacanze appena trascorse per riassaporare la gioia di questi giorni, in attesa delle prossime uscite.
Km totali percorsi: 1830 circa.
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