Croazia
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Croazia
Sono le 17:00 di domenica 13 luglio, quando partiamo da casa, autostrada A16 direzione Bari per imbarcarci con la Azzurra Lines verso DUBROVNIK, la partenza è prevista alle 23:30.
Giungiamo al porto Bari intorno alle 20:30, check-in molto rapido, i biglietti li avevo già prenotati una settimana prima trovandomi a Bari per lavoro, e ci dirigiamo verso il terminal dove la nave è già al molo.
Abbiamo solo i passaggi ponte, non c’erano più cabine, ma il prezzo è stato molto conveniente: 10 € per persona e 165 € il camper.
Lunedì 14 luglio. La nave era una cella frigorifero, la zona bar era praticamente impraticabile per il troppo freddo, qualche poltrona era anche rimasta libera e avremmo potuto occuparla ma abbiamo optato per la sala giochi, deserta vista l’ora, con una temperatura più accettabile e qualche comodo divanetto su cui ci siamo stesi e riposato un po’.
Sbarchiamo intorno alle 9:00 e alla frontiera nel porto un doganiere molto zelante ha controllato anche l’interno del
camper salendo a bordo: tutto regolare.
Ci dirigiamo al Camping Solitudo appena a nord di DUBROVNIK, ci sistemiamo in una piazzola ombreggiata e faccio il mio primo bagno croato. La spiaggia è molto carina e l’acqua è calda e pulita nonostante la vicinanza al porto.
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Dubrovnik – Panorama e isola di Lokrum
In breve siamo fuori la città vecchia, facciamo i biglietti per la passeggiata sulle mura (50 Kn adulti, 20 Kn Giulia) e comincia la passeggiata.
E’ uno spettacolo indescrivibile, le mura circondano tutto l’antico borgo e si ammirano panorami con isole e isolette che si perdono a vista d’occhio. Tutto il giro dura circa due ore, dopodiché scendiamo e camminiamo per le vie del borgo, alcune molto strette, che brulicano di negozi e ristorantini all’aperto, mangiamo due abbondanti fritture di calamari con patatine fritte, una “margherita” e bibite per 250 Kn.
Fa molto caldo, verso le 22:00 riprendiamo il bus n° 6 e ritorniamo al camping: doccia e a letto.
Martedì 15 luglio. Ci siamo svegliati con comodo, in mattinata ha anche rinfrescato un po’ tanto da farci coprire col lenzuolo. Paghiamo il conto (351 Kn 3 persone, camper ed elettricità) e ci dirigiamo a nord, imbocchiamo la Jadranska Magistrala, una strada costiera che risale tutta la Croazia attraversando panorami eccezionali, sembra di essere ai fiordi norvegesi.
Per strada deviamo per SLANO, una bellissima baia con due Auto Camp uno a destra e uno a sinistra, noi puntiamo su quello di destra, ma, in realtà, non ci arriveremo mai, perché troviamo una piazzola proprio vicino ad una spiaggia di sassolini e ci fermiamo per un bagno in acque calde e stupende, ci sono anche le docce, gli spogliatoi e i WC chimici.
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Slano – Vista dal camper
Ho cambiato 50 € con 352,63 Kn (cambio circa 1€ = 7 Kn) e ho comperato i biglietti del bus (8 Kn la corsa semplice) che nel pomeriggio ci porterà in centro e una cartina dettagliata di tutta la costa croata (50 Kn).
Rapida doccia calda in servizi nuovi, grandi e puliti poi a tavola con un bellissimo spaghetto al pomodorino.
Alle 18:00 siamo alla fermata del bus n° 6 appena fuori al camping, ne abbiamo visto passare uno, ma neanche cinque minuti e ne arriva un altro.
Nel pomeriggio proseguiamo il nostro cammino e ci dirigiamo a OREBI da dove ci imbarcheremo per l’isola di KORULA, per strada facciamo rifornimento di Eurogasolio a 9.93 Kn/l (circa 1,38 €/l).
Giungiamo al porto e facciamo i biglietti (171 Kn per tre persone e il camper) e puntualmente perdiamo il traghetto delle 18:00 per un soffio, il prossimo è alle 19:30. Lasciamo il camper in fila e facciamo un giro per il piccolo centro, molto carino e con un bel porticciolo turistico, compriamo anche le scarpette per il mare che in Croazia sono consigliate per la presenza di sassi e ricci sulle spiagge.
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Korcula - Panorama
Imbarchiamo (attenzione i marinai fanno i furbi, trattengono il biglietto del camper e lo riutilizzano con la complicità della biglietteria) e dopo neanche mezz’ora siamo a Korula capoluogo, poco dopo il porto c’è il Camping Kalac, molto grande e molto bello, soprattutto la spiaggia di sassolini quasi completamente coperta da alberi e quindi ombreggiata naturalmente.
Mercoledì 16 luglio. Facciamo colazione e un bagno in acque, ma non sappiamo ancora per quanto, molto calde.
Prima delle 13:00 lasciamo il camping (224,50 Kn) e proseguiamo verso Vela Luka all’altra estremità dell’isola, in prossimità di Pupnat ci lasciamo tentare da una deviazione verso la costa, non l’avessimo mai fatto: la strada, che inizialmente era buona, in molti tratti diventa sterrata e piena di buche, in compenso il panorama è bellissimo.
Pranziamo velocemente per strada e poi proseguiamo riprendendo la SS 118 a ara fino a Vela Luka, a circa 5 Km troviamo l’Auto Camp Mindel, l’unico della zona, non è eccezionale, non ha pozzetto di scarico (solo WC a cassetta) e quasi a conduzione familiare. E’ in posizione centrale al promontorio, da qui a piedi o in bici si possono raggiungere suggestive calette percorrendo sentieri di montagna anche abbastanza ripidi. Noi optiamo per la spiaggia di Stratinica a circa 300 metri raggiungibile a piedi: è una bella insenatura con un mare trasparente e qualche bagnante naturista.
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Vela Luka - Spiaggia Stratinica
Ripercorriamo tutta la penisola del Pelješac (il sabbioncello) e, arrivati a Zaton Doli, riprendiamo la Magistrala.
Poco prima ci siamo fermati a Mali Ston per ammirare un tratto, quello che si arrampica sulla collina di Pozvidz, dei cinque chilometri di muraglia, torri e bastioni che fortificano la città.
Abbiamo attraversato la frontiera con la Bosnia e percorso i circa 8 Km di costa, per poi rientrare in Croazia (era da tempo che non attraversavamo frontiere controllate).
Giungiamo a ZAOSTROG, ci fermiamo al Camping Viter, un po’ disordinato e molto assolato ma comodo per visitare il centro.
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Zaostrog – Spiaggia del Camping Viter
In serata doccia, cena, un DVD e poi a letto in un silenzio tombale, perfino le cicale hanno smesso di frinire.
Giovedì 17 luglio. Ci muoviamo con comodo, saldiamo il conto (140 Kn) e ritorniamo a Korula per visitare il centro storico.
Parcheggiamo vicino al cimitero, all’ingresso principale ci sarebbe una sbarra a due metri, ma da altri ingressi è possibile entrare senza problemi.
Il centro è molto carino, è fortificato con la cinta muraria, qualcuno lo paragona a una piccola Dubrovnik.
Pranziamo in piazza (uno spaghetto ai frutti di mare, due margherite discrete e bibite per 177 Kn).
Alle 16:00 riprendiamo il traghetto per Orebi, sulla terraferma.
Venerdì 18 e Sabato 19 luglio. Alle 24:00 come promesso dal gestore del camping, sono cessati i suoni nei numerosi chalet lungo il mare (in pratica sono davanti al camper) e si riesce a riposare tranquillamente. Il campeggio non è eccezionale, quello vicino, il Dalmacija, sembra migliore. La lingua di spiaggia è ombreggiata da alberi che fanno da ombrellone e il mare, come al solito, è stupendo, soprattutto nel pomeriggio.
In serata spesa al supermercato in paese e poi, in un ristorantino tipico sul mare, assaggiamo il Cevapcici, salsicciotti alla brace con pane e cipolle: da assaggiare (160 Kn per tre persone).
Il camping non ha neanche il camper service, ma solo una buca, vicino ai lavelli dove svuotare i WC a cassetta e una canna alla fontana per il rifornimento di acqua.
Paghiamo il conto (409 Kn per due giorni) e ripartiamo verso il nord, sempre con la magistrala, per strada il panorama è sempre più bello: costeggiamo il mare ma non vediamo mai l’orizzonte, avanti a noi si susseguono molte isole tra cui Hvar e Bra.
E’ sabato, per attraversare Makarska c’è una fila chilometrica, verso le 13:00 giungiamo a OMIŠ, ci fermiamo al Camping Galeb molto grande e proprio sul mare, ci sistemiamo nel settore “C” dove non ci sono piazzole delimitate (più economico) e troviamo un bel posto all’ombra.
Nel pomeriggio andiamo in spiaggia: adesso sembra proprio di essere sull’Adriatico, infatti il mare non è limpidissimo come prima e la spiaggia di sabbia degrada lentamente come da noi. In serata un giro al vicino centro commerciale Studenac, non megagalattico come i nostri ma con un discreto ipermercato e qualche negozio.
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Omis – Panorama e fiume Cetina
Paghiamo il conto (552,80 Kn per due giorni) e proseguiamo verso SPLIT (Spalato), dopo vari tentativi riusciamo a parcheggiare a pochi passi dal Palazzo di Diocleziano (3 Kn/h).
Il palazzo, in pratica, racchiude tutta la città vecchia nella quale c’è una sovrapposizione di epoche: da quella romana a quella napoleonica passando per medioevo. Tra capitelli e volte si integrano perfettamente ristoranti e negozi.
Nel pomeriggio, sotto un sole cocente, proseguiamo per TROGIR. La città vecchia è su un isolotto collegato da un ponte alla terraferma e con un altro ponte (levatoio) all’isola di iovo, sulla quale parcheggiamo appena dopo il ponte (30 Kn per l’intera giornata e si può anche dormire).
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Trogir – Panorama e a destra isola di Ciovo
Domenica 20 e lunedì 21 luglio. Giornate dedicate completamente al mare e al riposo, anche per evitare le folle del week-end. L’acqua del mare non è molto bella, per cui, nel pomeriggio, fittiamo un pedalò (40 Kn/h) e facciamo un bagno al largo.
Dopo cena una passeggiata per Omiš, dieci minuti a piedi dal campeggio, e visitiamo la bella cittadina piena di negozi e divisa in due dal fiume Cetina, sul quale, volendo, si può fare anche rafting.
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Spalato – All’interno del Palazzo di Diocleziano
Visitiamo a piedi il piccolo centro, molto bello, e giungiamo fino al castello. Sul lungomare sono ormeggiati yacht esagerati.
Vorremmo mangiare in piazza in uno dei tanti ristorantini all’aperto, ma un improvviso acquazzone ci costringe ad una rapida ritirata.
Martedì 22 luglio. Durante la notte ha piovuto molto e la temperatura si è abbassata notevolmente. Abbiamo impiegato un’ora e mezza per uscire da Trogir, così come per entrare ieri: è molto affollata. Riprendiamo la magistrala, una sosta per il pranzo lungo la strada e poi, nel pomeriggio giungiamo a ŠIBENIK, parcheggiamo nel porto (4 Kn/h, noi ce la facciamo in 3 ore) e visitiamo la città.
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Sibenik – Panorama dal castello
Bellissima la Cattedrale di S. Giacomo del XV sec. con una bellissima facciata e rosone centrale, magnifico l’interno a tre navate. Addentrandoci poi per le stradine incontriamo le chiese di S. Giovanni, di S. Crisogono e giungiamo fino al castello di S. Michele, piuttosto in rovina ma dalla cui torre si ammira un panorama mozzafiato sulla città e sull’arcipelago antistante.
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Plitvice – Panorama su alcuni laghi e alcune cascate
Ritorniamo al camper e proseguiamo verso il nord, ci fermiamo all’isola di MURTER, collegata con un ponte alla terraferma. Impossibile fermarsi in centro, pernottiamo nel Camping Matija, c’è un forte vento e la temperatura si è abbassata di circa 20°, siamo a 19° contro i 37° di qualche giorno fa. Sono le 21:00 passate, la reception è chiusa ma la sbarra all’ingresso è aperta, entriamo e troviamo un posto al riparo dal vento.
E’ buio pesto.
Mercoledì 23 luglio. Il vento ha soffiato tutta la notte e la temperatura è sempre bassa, pur essendo in una bella baia decidiamo di partire e dirigerci a ZADAR.
All’uscita la sbarra è ancora aperta e in direzione non c’è nessuno, abbiamo filato diritto: grazie Camping Matija !
Vi giungiamo verso le 11:00, peniamo un po’ per il parcheggio, ma poi, con la solita pazienza e un pizzico di fortuna, parcheggiamo a pochi metri dal ponte pedonale che collega la città nuova con la vecchia (3 Kn/h, ne bastano tre).
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Zadar – Chiesa di S. Donato
Percorriamo tutto il decumano romano e incontriamo la bellissima piazza Narodni con la loggia della gran guardia, la torre dell’orologio e la loggia di città, la chiesa di S. Donato a base circolare (visitabile ma non ne vale la pena) e la bellissima Cattedrale di S. Anastasia con un portale e un campanile meraviglioso. Ci sono inoltre la chiesa della Madonna della Salute, di S. Crisogono e poi la bella piazza del grande mercato.
Il tempo si è annuvolato e minaccia pioggia, non potendo fare il bagno, decidiamo di spostarci all’interno a PLITVIKA JEZERA per visitare, domani, i famosi laghi.
Sotto una pioggia incessante e una temperatura quasi invernale, giungiamo al Camping Korana dove pernottiamo.
Abbiamo già percorso 1.220 Km.
Giovedì 24 luglio. Sveglia alle 7:00, il camping, bellissimo, è a 7 Km a nord dei laghi, saldiamo il conto (257 Kn) e alle 9:00 siamo già alla biglietteria (110 Kn adulti, 55 Kn Giulia e 70 Kn il camper all’uscita). Scegliamo il percorso “H” di circa 6 ore che prevede dei tratti in trenino e un tratto in barcone sul lago (compresi nel prezzo).
E’ uno spettacolo indimenticabile, sembra di essere in paradiso, non a caso il parco è stato inserito nel patrimonio dell’UNESCO. Ci sono 16 laghi a diverse altezze collegati tra loro da una miriade di cascate e cascatelle che raggiungono altezze fino a 78 metri.
Alle 16:00 siamo pronti per ripartire, percorriamo la SS 52 per Otoac con molti tratti in rifacimento, si procede su sterrato e a passo d’uomo, come in rifacimento sono molte case lungo la strada abbandonate o distrutte dagli ultimi eventi bellici, su alcune sono chiaramente visibili raffiche di mitra. Giungiamo a Senj e dopo pochi chilometri più a nord, troviamo posto nell’Auto Camp Bunica,
Venerdì 25 e Sabato 26 luglio. Il tempo è un po’ coperto, ma poi rasserena e scendiamo in spiaggia. E’ una bella insenatura con una spiaggia di sassi condivisa con l’auto camp confinante, quindi utilizzata solo dagli ospiti.
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Bunica - Spiaggia
Molto bella e tranquilla, di fronte l’isola di Krk. Lasciamo il campeggio verso le 11:00 di sabato (396 Kn per due giorni) e ci spostiamo sempre verso il nord, prossima meta l’isola di KRK (Veglia), superiamo il bellissimo ponte a pagamento (40 Kn per il camper) che poggia a metà campata su un isolotto e ci fermiamo al Camping Jezevac, molto bello e vicinissimo a Krk capoluogo: è rimasta una sola piazzola disponibile (molto ampia) e per una sola notte. Facciamo il bagno sulla scogliera, non c’è spiaggia, ma l’acqua, contrariamente alle aspettative, è molto calda.
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Spiaggia del Camping Jezevac
Domenica 27 e lunedì 28 luglio. Lasciato il Camping Jezavac (257 Kn) proseguiamo verso il sud dell’isola e giungiamo a BAŠKA, ci fermiamo al Camping Zablace, bellissimo, molto grande e nel paese. Riusciamo a trovare una piazzola, la n° 50, molto grande e proprio in prima fila, in pratica siamo sulla spiaggia. Di fronte a noi il mare sembra un lago con a destra l’isola disabitata e arida di Privi, di fronte la catena montuosa del Velebit, la terraferma, che sembra chiudere il mare dando l’impressione di un enorme lago. In serata,
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Spiaggia del Camping Zablace
In serata, dopo cena, una passeggiata sul lungomare pieno di negozi e bancarelle e un trenino che fa su e giù con i turisti.
Oggi lunedì inizia la nostra terza settimana di vacanza, e dedichiamo la giornata al mare e al relax, distesi fuori al camper guardando il mare.
Martedì 29 luglio. Saldiamo il conto (565 Kn per due giorni) e ripartiamo ripercorrendo l’isola a ritroso, ripassiamo sul ponte che al ritorno non si paga e raggiungiamo la terraferma.
Riprendiamo la magistrala e dopo pochi chilometri già intravediamo la città di REJKA (Fiume per gli italiani) che superiamo senza fermarci, Per strada solo qualche foto alla Baia di BAKAR, molto bella ma piena di cantieri navali.
Superiamo la frontiera Croazia-Slovenia e poi, dopo circa 30 Km quella “simbolica” Slovenia-Italia. Poco prima abbiamo cambiato le ultime 80 Kn ottenendo 10 €.
Il gasolio in Slovenia costa 1,26 €.
Subito dopo la frontiera italiana si passa per BASOVIZZA e ci fermiamo a visitare la tristemente famosa FOIBA, oggi monumento nazionale.
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Foiba di Basovizza – Monumento
In serata usciamo dall’ingresso secondario del camping, che praticamente è in paese, e scopriamo un’altra spiaggia di sabbia, dove speriamo di fare il bagno domani e visitiamo il piccolo centro storico anch’esso fortificato e con il castello.
La bella chiesa di S. Maria dell’Assunta col campanile dalla cupola a cipolla e Piazza Vela con la sua torre di guardia medioevale su cui funziona ancora uno dei pochi orologi a 24 ore, mezzogiorno in alto e mezzanotte in basso.
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Krk – Orologio a 24 ore
Una abbuffata di pesce in un ristorantino sul lungomare (230 Kn per tre persone) e poi, dopo una passeggiata per smaltire, a letto.
La visita è toccante e il pensiero va a quel numero imprecisato di persone “infoibate” solo per il semplice fatto di essere italiani.
Riprendiamo il nostro cammino, superiamo Trieste passando per il lungomare con migliaia di bagnanti e puntiamo su VENEZIA, ci fermiamoiamo al Camping Rialto per una breve visita a Venezia e poi Mirabilandia per due giorni.
Sabato 2 Agosto. Imbocchiamo la E45 Ravenna-Orte e poi la A1 fino a casa dove giungiamo intorno alle ore 16:00 dopo aver percorso 2.570 Km.
Carmine Scognamiglio
S. Anastasia - Napoli
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