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Messaggio Da Camperfree Gio 01 Set 2011, 07:57

Marocco in camper (viaggio con bimbi al seguito)

Avventura in un paese affascinante ancora poco frequentato dai camper.

di honey-sunny

Partenza il 1/8/2008
Ritorno il 27/8/2008
Viaggiatori: 4

Mezzo :Adria A 690 DK Equipaggio :Pier Paolo (39 anni) Annalisa (33 anni) Matteo (8 anni ) Martina (5 anni e mezzo) Honey (labrador di 11 mesi)

Mezzo: Adria 590 coral Equipaggio :Marco (39 anni) Marina (39 anni) Francesca (9 anni) Noemi (7 anni) Maya (border collie di 1 anno) Km. totali : 7175 durata viaggio :27 giorni (dal 01.08.2008 al 27.08.2008) cambio : 10 dirham = euro 1

Note tecniche:

Prenotazioni:

Quest’anno abbiamo deciso di visitare questo paese così lontano e così misterioso però da soli non ce la sentivamo avendo al seguito 4 bimbi e 2 cani. Abbiamo deciso di unirci ad un gruppo “Dimensione avventura” che avevamo incontrato l’anno scorso in Islanda. Loro si occupano di portare gruppi di camper o jeep o moto in viaggi un po’ fuori dal comune. Il loro sito è: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Li abbiamo contattati con 9 mesi di anticipo più che altro per sapere quali documenti bisognava portare. Abbiamo speso con loro 2.500 euro in 2 adulti, due bimbi ed un camper di 7.30 mt. Di questi circa 800 sono serviti per il traghetto, il resto per la guida e i campeggi. Le altre spese come le guide nelle città e i ristoranti sono stati pagati a parte per non obbligare nessuno a partecipare a quanto organizzato. Se uno non voleva aderire a qualcosa era libero di organizzarsi per la giornata a suo piacimento e ritrovarsi poi la sera con gli altri. Noi abbiamo fatto così solo una volta. E’ bella l’idea di essere in gruppo ma di non essere soffocati dal dover per forza fare tutto. C’è molta libertà anche se poi si stava bene tutti insieme. documenti: passaporto (i bimbi vanno bene iscritti su quello dei genitori), questo comunque è da verificare visto che le cose cambiano di anno in anno. formalità doganali: non si possono portare super alcolici e bisogna nascondere cb ed antenna. Arrivati a Tangeri hanno controllato passaporti e ci hanno rilasciato dei documenti da riconsegnare al rientro. gestione camper: due bombole piene (ne abbiamo usata una sola). Gomma di scorta (non utilizzata) per il resto solite cose che si portano in un viaggio normale. strade: belle. Abbiamo percorso solo strade asfaltate in ottime condizioni. Solo pochi chilometri li abbiamo trovati dissestati. pagamenti: nei supermercati accettavano la carta di credito per il resto contanti. Si trovano nei paesi un po’ più grossi banche ed uffici postali dove poter cambiare. documentazione: itinerari di Turismo Itinerante, guida Lonley Placet e cartina Freytag & Berndt fauna: pecore, pecore e pecore più capre, galline, cani randagi e dromedari. flora: foreste di pini e cedri, palme. paesaggi: spettacolari. Si passa dal verde dalle foreste del Medio Atlante al marroncino della zona desertica per arrivare al verde delle oasi tra rocce rossastre, all’arancione delle dune del deserto di Merzouga per poi arrivare all’azzurro dell’oceano. bambini: non eravamo molto tranquilli per loro ma ci siamo resi conto che erano paure infondate. Certo, bisogna stare attenti soprattutto nelle medine per il gran caos ma null’altro. Il rischio che ti possano rapire un figlio c’è qui come in qualsiasi posto al mondo. Devo dire che hanno retto molto bene sia al caldo che ai tour de force nelle grandi città. Credo che abbiano patito meno di noi e poi essendo in gruppo si facevano compagnia. cani: chi volesse affrontare un viaggio del genere con Fido deve sentire prima cosa l’asl per essere aggiornato sulle nuove normative. Noi abbiamo dovuto, a parte la visita dei 10 giorni prima della partenza, fare il passaporto dopo aver fatto l’anti rabbica e poi il prelievo del sangue per la titolazione. Questa, se il cane è esente al 100% dalla rabbia, viene scritta sul passaporto. Se non c’è la copertura completa non si può portare con sé il cane. Non è il Marocco che chiede questo documento in quanto loro là hanno la rabbia ma la Comunità Europea al momento del rientro. Con questo esame sono certi che se anche il nostro cane fosse stato morso da uno rabbioso non la potrebbe portare in Europa visto che ha gli anticorpi per combatterla. Se non si è in regola tengono il cane in frontiera a tempo indefinito. Avevamo un po’ di paura prima di partire perché le veterinarie dell’Asl ci avevano detto che questi cani randagi vivevano in branchi, ce n’erano tantissimi ed erano molto pericolosi. Onestamente ne abbiamo visto qualcuno lungo le strade ma non come pensavamo. Siamo riusciti a lasciare libere le nostre a giocare tra di loro in quasi tutti i posti. La religione mussulmana considera i cani impuri. Abbiamo scoperto da un bambino che se toccano un cane e non si lavano le mani 7 volte per purificarsi le zanzare gli vanno negli occhi. Comunque gli uomini sono quasi tutti affascinati dai nostri. Li guardano, li indicano, ci chiedono. Le donne assolutamente si spostano impaurite e credo schifate. Per loro è impensabile vedere qualcuno che porta un cane al guinzaglio. Se anche non fossero impuri non sarebbe comunque un loro animale da compagnia. I bambini sono quelli che più sono attratti. Hanno paura ma vengono ad accarezzarli. Addirittura diventa una sfida tra amici essere coraggiosi e toccarli. Purtroppo in un paio di occasioni dei bimbi piccoli le hanno toccate e le mamme li hanno picchiati, ma non una sberletta. Ci siamo sentiti impotenti. spesa: spesa di ogni genere alimentare per un mese comprese acqua e bibite varie. Si trovano comunque supermercati rifornitissimi. Logicamente l’acqua non ci è bastata e ne abbiamo trovato addirittura un tipo frizzante. Vendono tantissima frutta e verdura davvero buona ovunque, logicamente bisogna o sbucciarla se mangiata cruda.

Abbigliamento: super estivo anche se nelle medine conviene non farsi tanto notare stando leggermente più coperti e nelle moschee è assolutamente obbligatorio. In golfino per il mare. campeggi: abbiamo sempre dormito in “campeggi” chiamiamoli così … alcuni sono veramente terribili altri accettabili. Non sempre si trova la corrente e se c’è spesso ha poca potenza quindi il frigo non raffredda nulla. Conviene andare a gas. Non esistono scarichi a terra quindi bisogna aggiustarsi in giro. E’ terribile da dirsi ma è proprio così. Diversi campeggi hanno la piscina. Noi ne abbiamo sempre usufruito perché erano davvero una manna anche se non abbiamo volutamente fare la domanda: da quanto non cambiate l’acqua? acqua: abbiamo sempre caricato nei campeggi. Dicono che sia acqua buona perché le falde acquifere sono pulite ma noi abbiamo sempre usato acqua in bottiglia anche per lavarci i denti. temperature: alte … il termometro non è mai sceso sotto i 35 nemmeno di notte noi contavamo tanto sull’escursione termica notte/giorno famosa del deserto ma nulla. Si rinfrescava leggermente verso le 2 di notte. La punta massimo è stata raggiunta con 48° a Merzouga. Queste temperature sono riferite all’interno del camper. In tutto l’entroterra il caldo è secco quindi non da assolutamente fastidio anche se ti porta a bere ogni cosa liquida che ti passa sotto mano. Siamo arrivati a bere 2 litri di acqua in 4 in mezz’ora di passeggiata. Anche se è brutto dirsi, nonostante quello che si beve, non si va tanto in bagno, tutta l’acqua esce dai pori con la sudorazione. Quando si lascia l’altopiano interno verso il mare è incredibile … si smette di bere. Il corpo non lo richiede più perché c’è umidità. Qui ho patito un po’ il caldo perché ci si trovava appiccicati e sudati ed invece la sera molto fresco. foto: 3000 di cui 700 perse perché ho rotto il pc portatile dopo averle scaricate dalla macchina ed averle cancellate dalla card. lungo le strade: si trovano ragazzini che vendono fichi e fichi d’india. immondizia: l’unica nota dolente del Marocco. Nei paesi è indecente. Buttano di tutto per terra. Usano sacchettini di plastica neri ed azzurri per fase la spesa e poi logicamente li buttano via. Gli animali (cani, muli, capre) mangiano tutto ciò che è commestibile e poi questi sacchetti vengono portati dal vento fuori dalla città. Qui si bloccano attaccati alla sterpaglia. Sembra che ci siano letteralmente coltivazioni di sacchettini. Un’oscenità. Lontano dai paesi invece è tutto pulito. donne: Qui le donne hanno tutte il velo, alcune il burca. Ci rendiamo conto che c’è una netta diversità tra le donne di città e quelle di campagna. Le prime sono molto moderne. Portano pantaloni e maglie maniche lunghe attillatissimi e poi sopra dei vestitini corti con le spalline sottili della stessa stoffa del velo. Borsetta, occhiali da sole e scarpe con un po’ di tacco. Per fortuna che la loro idea di nascondere ogni centimetro di pelle serve per non creare strani pensieri negli uomini … vestite così attillate sicuramente lasciano ad intendere molto di più del mostrare una caviglia o un avambraccio. E poi per di più … con il caldo che fa … Nell’entroterra e nei paesini le donne solo molto pratiche. Lavorano, non sfilano. Sono coperte ma con vestiti a sacco e veli di tutt’altro colore. Di zona in zona i colori cambiano. Le berbere per esempio sono vestite di nero. Non si lasciano assolutamente fotografare e spesso si coprono il viso anche solo vedendoci passare. carburante: ci sono tantissimi distributori comunque conviene sempre non scendere sotto la metà del serbatoio in quanto ci hanno riferito che può capitare di trovare un benzinaio con i masconi vuoti in attesa di un rifornimento. A noi non è capitato.

Fuso orario: - 2 ore

01.08.2008 venerdì km.300 km.300 tempo: bello Finalmente le tanto sospirate vacanze sono arrivate. E’ da dicembre che si parla di questo famoso Marocco ed ora, con il camper stracarico di ogni genere alimentare, si parte. Decidiamo, per poter viaggiare ai ritmi dei bimbi e dei cani che necessitano ogni tanto di soste, di non incontrarci questa sera all’ultimo autogrill di Ventimiglia con gli altri equipaggi di Dimensione Avventura ma di affrontare il viaggio da soli per trovarci con loro all’imbarco ad Algeciras in Spagna. Dovevamo trovarci a cena a Briancon con Marco, Marina, Francesca, Noemi e Maya ma, con il nostro solito sincronismo, ci troviamo già per strada. Cena veloce e poi lasciamo un po’ liberi i bimbi di giocare per poi ripartire ed arrivare a dormire in un paesino appena prima dell’imbocco in autostrada a Sisteron.

02.08.2008 sabato km.856 km.1156 tempo: bello Partenza prima dell’alba per alleggerirci tutti delle tante ore di viaggio con il caldo. Attraversiamo la Francia ed arriviamo a dormire in un’autogrill dopo Tarragona. E’ stata una giornata pesante più che altro per i innumerevoli rallentamenti ad ogni pagamento pedaggio. Ci sono per le strade più marocchini che tornano a casa per le vacanze che europei. Li si riconosce con le macchine cariche all’inverosimile. Noemi e Francesca non stanno bene quindi il loro viaggiare è ancora più faticoso.

03.08.2008 domenica km.884 km.2.000 tempo: bello Ancora viaggio e caldo. Arriviamo dopo Malaga, verso le 16.00. Ci sistemiamo in un parcheggio sul mare. Marco e Marina si accorgono che la serratura della porta posteriore del camper è stata forzata. Probabilmente ieri notte a Tarragona. Non ci potrebbero essere state altre possibilità visto che non abbiamo mai lasciato il camper. Per fortuna i ladri saranno stati disturbati da qualche cosa. Ci si abbassa il morale. Già la stanchezza e il caldo hanno messo a dura prova la nostra resistenza, questo ci butta a terra. Facciamo giocare i bimbi e i cani in spiaggia e dopo cena decidiamo di parcheggiare i camper muso-sedere a 20 cm. l’uno dall’altro in modo tale da lasciare scoperte solo le portiere dei guidatori. Queste le abbiamo legate insieme con delle corde. Non ce la saremmo sentita di dormire in altri modi. Nonostante questa sicurezza ogni rumore che sentivamo eravamo svegli. E’ la prima volta che ci capita una cosa del genere ma lo sapevamo che la Spagna, specialmente in autogrill, è davvero pericolosa.

04.08.2008 lunedì km.200 km.2.200 tempo: bello Sveglia di buon ora. Scarico e carico e benzina in autogrill e poi ci indirizziamo al Algeciras. Qui c’è il ritrovo di tutto il gruppo di Dimensione Avventura. Ci avevano dato le coordinate GPS. Molto organizzati. Scopriamo che non siamo i soli ad aver affrontato il viaggio in modo autonomo. Presentazioni di rito di 13 equipaggi e leggero panico a ricordare tutti i nomi. Ci sono in tutto 12 bambini dai 4 agli 11 anni. Una meraviglia … se hanno compagnia stressano un po’ di meno … Il primo impatto è buono. Speriamo in bene perché noi siamo parecchio selvatici e abbiamo paura che, le costrizioni di orari e spostamenti che potrebbe dare un gruppo, alla lunga ci pesino. Non sarà per niente così perché con loro è tutto ben organizzato e non crea stati di ansia. Certo, gli orari di partenza sono quelli, la strada da fare è quella e se hai voglia di fermarti anche solo per una foto non è possibile. Fermare tanti camper richiede spazio e minimo si perde ½ ora. Ci sono soste prefissate in posti di interesse per il resto se sono tratte di spostamento bisogna viaggiare con ritmo sostenuto. Ci imbarchiamo senza controlli su di un traghetto che ci porta in 3 ore a TANGERI. Durante il viaggio la nostra guida Samuel ci illustra il viaggio e le regole del gruppo. Anche all’arrivo non controllano i camper, per fortuna perché ho una buona scorta di birra ben nascosta e mi dispiacerebbe venisse confiscata. Svolte le formalità si parte. In men che non si dica ci perdiamo. Samuel con la jeep parte con alcuni camper letteralmente attaccati al suo posteriore ma altri perdono il gruppo per colpa dei semafori e del gran traffico della città. Riusciremo a ricompattarci ad un distributore uscendo dalla città. Nel frattempo buttiamo un occhio su di una realtà di vita completamente diversa. Sul lungomare ci sono tantissime persone e noi ci chiediamo che cosa stiano facendo. Questo è classico del Marocco, molti hanno una fretta assurda chissà per quale strano motivo ed altri invece sono comodamente sdraiati sul bordo delle strade letteralmente circondati dall’immondizia che oziano. Proseguiamo verso sud lungo il mare. C’è un bellissimo tramonto. Arriviamo sino ad ASSILLAH. Dovevamo raggiungere il parcheggio del porto ma il centro è zona pedonale quindi inavvicinabile. Ci fermiamo all’inizio del paese in un parcheggio sul mare. Alcuni comprano per cena delle sarde che dei ragazzi cuocinaono alla grigia. Non ci accorgiamo di avere alle spalle la ferrovia e quando passa un treno lunghissimo suonando a più non posso, per poco non ci prende un infarto. Di colpo noi 2 e Marco e Marina abbiamo tutti lo stesso pensiero … pernottamenti sulle scogliere isolate dell’Islanda … ma qui si sa … è tutta un’altra storia … I treni non si fermano, rallentano solo, chi deve salire o scendere lo fa al volo. Viaggiano talmente carichi che molte persone o sono sul tetto oppure attaccate fuori. Dopo cena Marco e Marina scoprono che la pompa dell’acqua non funziona. Panico anche se hanno una di scorta. Ci penseremo domani mattina con la luce. Sarà poi solo un cavo staccato nel boiler. Per fortuna. Samuel, la guida, e il suo compagno di viaggio Luca, fotoreporter, montano la loro tenda sulla jeep. Dormiranno sempre lì a parte qualche volta nelle camere dei campeggi.

05.08.2008 martedì km.250 km.2.450 tempo: bello Con il cambio dell’ora siamo svegli presto. Io e Marina portiamo in spiaggia i cani a correre. Non c’è nessuno. La spiaggia è bella. C’è la nebbiolina che crea un effetto surreale. Fa addirittura fresco ma è l’umidità. Torniamo per colazione e per le 8.30 si parte. Questa sarà quasi sempre l’ora in cui la carovana si mette in moto la mattina. Viaggiamo 3 orette attraverso paesaggi dell’entroterra. Qui è tutto brullo e il caldo incomincia a farsi sentire. Arriviamo al sito di VOLUBILIS in tempo per pranzare. C’è una tenda berbera e un paio di negozietti che vendono ogni genere di marocchinata. Chiediamo di tardare un po’ l’ingresso al sito per il caldo. Non essendo abituati stronca un po’ tutti, poi lo sopporteremo decisamente bene. Io preferisco decisamente di più queste temperature piuttosto che quelle che troveremo al mare gli ultimi giorni. Sulla costa la sera indossavo rigorosamente il golf. Ma non ero l’unica. Visitiamo il sito con una guida. Certo che siamo venuti fino in Marocco per vedere dei resti romani … Molto belli. Incominciamo a bere di tutto e di più. Da qui in poi non scenderemo mai senza scorta di acqua. Si prosegue poi per MOULAY IDRISS. Parcheggiamo vicino alle mura e ci addentriamo, per una visita libera, nella cittadina. Davvero molto graziosa. E’ il primo contatto vero e proprio e proprio che abbiamo con il Marocco e le sue usanze. Delle persone anziane guardano parecchio infastidite noi donne che indossiamo pantaloncini e top sbracciati ma come si fa con queste temperature anche solo pensare di coprirsi come fanno loro … Ci fermiamo in un bar per bere un te bollente alla menta. Ottimo. Anche qui tutti ci guardano perché prima cosa le donne marocchine non possono sedersi al bar e seconda cosa loro si siedono a semicerchio davanti ai tavolini guardando tutti la piazza. Noi europei invece abbiamo l’abitudine di fare cerchio intorno al tavolino. Facciamo tardi al ritrovo ai camper perché il cameriere tarda a portarci il conto. Ci guadagniamo così una bella X. Dimensiona avventura ha l’usanza di dare a fine vacanza un regalo a chi prende più X per tanti sbagli, per i ritardi, per le rotture del mezzo, per il più rinco … ecc. ecc. Si parte per MEKNES. Pernottiamo in campeggio a due passi dal centro. Ceniamo in gruppo giù dal camper e poi si rimane lì a chiacchierare fino a tardi. Essendoci così tanti bimbi giocano tra di loro e noi possiamo rilassarci.

06.08.2008 mercoledì km.70 km.2.520 tempo: bello Visitiamo la cittadina di Meknes ognuno per proprio conto. Noi con Marco e Marina raggiungiamo il centro con un calesse. E’ davvero una bella città con tanto di mura che la circondano e un lago artificiale. Ci addentriamo per la prima volta in una medina. Non abbiamo problemi a girarla ma ci sono davvero tante persone che sembrano abbiano tutte fretta. Teniamo i bambini belli stretti e ai cani mettiamo la museruola per evitare che mangino qualcosa per terra. C’è, come in ogni medina, la parte dei cibi come frutta, verdura, carne, pesce, spezie, dolci ecc, e questa è la zona puzzolente e sporca. Buttano tutti gli scarti per terra e il giorno dopo montano i banchetti sull’immondizia del giorno prima. Il caldo poi fa il resto … C’è poi la parte dei vestiti, quella degli oggetti per la casa e via dicendo. Le medine sono organizzate a zone. Torniamo soddisfatti al camper. Pranzo leggero per il caldo e poi alle 15.00 si parte alla volta di FES. In poco tempo arriviamo al campeggio e dopo esserci sistemati … tutti in piscina. Qui si verifica un fatto che ci ha dato parecchio fastidio perché ci ha imbarazzati. La piscina è aperta a pagamento anche alla gente del posto quindi al nostro arrivo c’erano molti ragazzi giovani che facevano il bagno. Il bagnino ha fischiato e li ha fatti uscire tutti per lasciare tutto la spazio a noi. E’ stato un atto di gentilezza che però a noi non è piaciuto. Per cena abbiamo fatto una tavolata unica e ognuno ha portato le proprie cose. Abbiamo passato una bella serata che è servita a conoscerci di più.

07.08.2008 giovedì km.0 km.2.520 tempo: bello Oggi è stata la giornata più bella ma più pesante di tutte. Con la guida e due pulmini abbiamo visitato Fes. Prima tappa la città vista dall’alto. Spettacolare. Tutte queste case dello stesso colore costruite una attaccata all’altra. Si nota il minareto. La visuale è però rovinata dal fatto che c’è una distesa di parabole sui terrazzi. Visitiamo poi da fuori il palazzo reale con le sue 7 porte d’oro poi una fabbrica di ceramiche. Bello vedere come scalpellano pezzettini piccolissimi di ceramica per fare i loro famosi mosaici. Per ultimo ci addentriamo nella medina. Qui è letteralmente un labirinto. Se si entra da soli è impossibile uscirne. La gente corre all’impazzata e dire che c’è tanta gente è riduttivo. C’è di tutto e di più. Abbiamo una paura folle per i bimbi anche se nessuno ci guarda o ci considera. Camminiamo uno in fila all’altro senza perdere di vista chi ci precede perché saremmo persi. La guida in testa alla fila è impossibile vederla. Qui ci sono pochissimi turisti al contrario della medina di Marrakech. Sono solo donne velate che fanno la spesa e uomini che socializzano tra di loro. Per rifornire i negozietti usano muli che passano correndo con il loro proprietario. Oltre alla velocità bisogna considerare che hanno le gerle stracariche quindi se non ti sposti in tempo o ti viene addosso il mulo o ti becchi la gerla sulla schiena. Quindi tra di noi era un urlare continuo: ciuchin …(da noi vuol dire appunto mulo). Pranziamo in un ristorante all’interno della medina. Bellissimo. Ci siamo solo noi e mangiamo davvero bene. Dopo il consueto tè proseguiamo la visita con tappa ad un negozio di tappeti. Anche qui offrono il te’ e poi andiamo sul tetto, dopo esserci muniti di foglie di menta fresche da mettere sotto il naso per la puzza, a vedere il panorama caratteristico di Fes. Sui terrazzi tingono la lana e le pelli. Ci sono tante vasche costruite di argilla piene di tintura di tantissimi colori. Davvero molto caratteristico. Quando usciamo ci succede una cosa che poteva essere pericolosa per tutti. Probabilmente si è sparsa la voce che nella medina c’erano due cani. Notiamo che un ragazzo con una faccia un po’ allucinata ci passa di fianco più volte con un pit bull nero al guinzaglio. L’ennesima volta si trova proprio davanti le nostre e fa il gesto di lasciarlo. Per fortuna dei signori del nostro gruppo si accorgono di quello che stava accadendo e fanno da scudo. Pier e Marco si riparano dietro un cancello con Maya ed Honey. Tra l’altro le nostre avevano la museruola quindi non avrebbero, neanche volendo, potuto difendersi. Tra l’altro c’era il rischio che questo cane per superare lo scudo dei nostri amici potesse mordere pure loro. Per fortuna non è capitato nulla. Torniamo al pullman stanchi e stra accaldati. Sulla strada per il campeggio ci fermiamo in un supermercato dove troviamo di tutto e di più poi bagno in piscina, super cena e tutti a nanna stanchi ma soddisfatti.

08.08.2008 venerdì km.380 km.2900 tempo: bello Oggi è stata la giornata più stancante perché abbiamo viaggiato tutto i giorno per di più Martina ha vomitato 4 volte facendo un macello. Ieri sera ha mangiato delle olive marocchine che probabilmente le hanno fatto male. Oggi attraversiamo paesaggi molto differenti. Passiamo foreste di pini e di cedri. Facciamo tappa in quest’ultima. Bellissima con cedri secolari e tantissime bertucce che saltano di camper in camper. Facciamo tappa in un paio di paesini per arrivare per pranzo ad un lago prima del colle du Zad. Questo è un posto lunare. Il lago è bellissimo e i bimbi non ci pensano un secondo. In mutande si tuffano e si divertono un sacco. I papà e i cani li seguono a ruota. Ci siamo organizzati con panini quindi pranziamo lì. Fa caldo ma del tutto sopportabile anche perché siamo in quota. Attraversiamo la spettacolare valle dello Ziz per arrivare in serata a SOURCE BLEUE DE MESKI (sorgenti blu di Meski). Questa è una vera oasi. Il primo impatto non è molto bello perché è pieno di tende nelle quali abitano i locali. I bambini sono molto invadenti e abbiamo un po’ di paura a lasciare i nostri giù. Tra l’altro, essendo arrivati con il buio, non ci rendiamo conto di com’è realmente il posto. Ci sono zanzare e fa davvero caldo.

09.08.2008 sabato km.118 km.3.018 tempo: bello Con la luce del giorno il posto ha tutt’altro aspetto. E’ davvero molto caratteristico e più che altro piccolo senza tanta gente come che si pensava ieri sera. L’oasi è attraversata da un fiumiciattolo di acqua gelida incanalato per alimentare una piscina naturale. Molti fanno il bagno, ai nostri figli lo vietiamo perché è davvero assiderante. Facciamo un giro nel paesino quasi spettrale che si trova sopra l’oasi. C’è un bellissimo paesaggio che purtroppo ieri sera non avevamo notato. C’è una pianura brulla e rossiccia con al centro una canyon più basso di una cinquantina di metri nel quale scorre il rigagnolo d’acqua e dove sono cresciute tantissime palme. E’ molto bello il contrasto dei colori. Dall’altra parte del canyon ci sono i ruderi di quella che doveva essere una grossa casbah. Si prosegue verso sud. Ci fermiamo a pranzo in una casbah. Questa sosta la troviamo assurda perché all’interno delle mura non tira un soffio di vento e fa caldissimo. E’ stata la classica fermata per acquisti. All’interno vendevano teiere, collare, oggetti in argento ecc.ecc. Per strada ci sono tantissime “porte del deserto”. Sono tipo dei cancelli in argilla costruiti ai lati della strada che simboleggiano l’inizio del Sahara. Incominciamo a vedere le famose dune dell’unico Erg sahariano che si trova in Marocco. C’è il vento che alza la sabbia e crea delle piccole trombe d’aria. Spettacolare. Arriviamo a MERZOUGA, paesino a ridosso delle dune. Volevamo addentrarci un po’ ma quando Marco prova ad andare verso la sabbia sprofonda. Decidiamo di evitare grane e andiamo a parcheggiare all’esterno di quello che sembra un piccolo castello fortificato. E’ una costruzione quadrata senza finestre all’esterno. All’interno ci sono le camere che danno sulla piscina. E’ così costruito per le tempeste si sabbia. In men che non si dica siamo nell’acqua. Qui raggiungiamo il massimo della temperatura di tutto il viaggio. Facciamo la cammellata per andare a vedere il tramonto dalle dune. A parte il “mal di cammello …” (mamma mia quanto dondola) il paesaggio è spettacolare. Le dune, che da lontano sembravano gialle, in realtà hanno la sabbia rossa. Ci sono dei colori meravigliosi. I bimbi si divertono a rotolarsi. Purtroppo la classica nuvoletta alla Fantozzi nasconde il sole proprio sulla linea dell’orizzonte. Peccato. Al rientro è buio completo. Ceniamo a lume di candela fuori dal camper perché sopra fa troppo caldo. Due chiacchiere e poi a nanna. A mezzanotte abbiamo ancora 48° sul camper. I bimbi non tribolano a dormire … io cambio 3 letti. Avevo quasi pensato di dormire fuori …avessi avuto un materassino gonfiabile non ci avrei pensato due volte.

10.08.2008 domenica km.212 km.3.480 tempo: bello Partiamo appena in tempo. Non ci accorgiamo di nulla ma veniamo poi a sapere in serata che oggi qui c’è stata una tempesta di sabbia. Sarebbe stato terribile perché avremmo dovuto restare rintanati sul camper con quelle temperature e comunque la sabbia riesce ugualmente ad entrare. Viaggiamo sino ad arrivare alla VALLE DEL TODRA. C’è un bel panorama sul tipo di quello delle Sorgenti Blu di Meski prima di addentrarsi nelle gole. Quando arriviamo ci accorgiamo che qui c’è tutto il mondo marocchino che fa il bagno. Il fiume ha un’acqua limpidissima ed è gelata, la gola è molto bella, peccato tutta la gente. D’altronde è domenica e fa caldo anche per loro quindi è normale che si vadano a rinfrescare quando possono. Proprio alla sorgente i bimbi e i cani fanno il bagno. C’è anche un piccolo hotel in un punto strategico. Andiamo in campeggio all’inizio delle gole e ci immergiamo nella piscina. Questi bagni a fine giornata sono dei toccasana. Come al solito cena fuori, due chiacchiere e a nanna. Qui fa addirittura “freschino” perché siamo vicini alle montagne.

11.08.2008 lunedì km.250 km.3.480 tempo: bello Oggi percorriamo le GOLE DI DADES. Bellissime. Ci sono formazioni rocciose di roccia rossa. Anche le case sono di questo colore perché fatte con questi materiali. E’ una strada senza uscita quindi la percorriamo in andata e ritorno ma merita perché è davvero bella. Pranziamo per strada e poi percorrendo la strada delle mille casbah arriviamo nel pomeriggio ad OUARZAZATE. Questa cittadina molto carina è sempre utilizzata per girare film. Da degli studios cinematografici e un museo del cinema all’aperto nel quale è stato ricostruito un campanile. Ci stonava di fatti un simbolo cristiano di fianco ad un minareto. Visitiamo la Casbah di Taourit. Molto bella. Un po’ in questa ed un po’ di quella che andremo a vedere domani mattina hanno girato Lawrence d’Arabia, il Gladiatore, il tè nel deserto ed altri film conosciuti. Noi 8 andiamo in un bar dal quale c’è una bella vista sulla casbah. Si sviluppa tutto all’aperto sulle terrazze. Ci sono già parecchi tavoli apparecchiati per cena con i classici tavolini bassi senza sedie. Molto caratteristico. Andiamo in campeggio. Non c’è la piscina ma ce ne sarebbe una pubblica lì vicino che però chiude alle 19.00. Non facciamo tempo ad andare. Ennesima doccia gelata (in Marocco le docce dei campeggi non hanno l’acqua calda) che fa prendere una congestione a Matteo. Per fortuna in un’oretta si riprende. Notte come al solito tranquilla.

12.08.2008 martedì km.238 km.3.718 tempo: bello Visitiamo appena fuori dal paese la casbah Ait Benhaddou. Spettacolare. Si trova al di là del fiume che ora è in secca. E’ arroccata su di una collinetta e tutta di colore rosso scuro. E’ tenuta benissimo perché continuano a sistemarla essendo sempre usata per i film. Giriamo per un paio d’ore e vediamo che stanno costruendo un set ma non ci lasciano fare foto. Alcune persone qui ci abitano ancora e ci sono pure mucche, asini ed animali da cortile. Proseguiamo superando la montagna dove c’è il passo Tizi-n-Tichka. Siamo sull’Alto Atlante. Lo spettacolo è meraviglioso. Tutto brullo ma molto bello. Sul passo vendono rocce e cristalli vari. La strada è tortuosa ed è l’unica percorribile per arrivare a MARRAKECH. Ce n’è un’altra ma è ancora peggio. Arriviamo in città. Da qui in poi la sete folle e costante passa. Il clima passa da desertico a atlantico quindi più umido. Il corpo ha meno bisogno di liquidi. Facciamo tappa in un supermercato prima di raggiungere il campeggio. Non c’è piscina, anzi, c’è ma è in costruzione da anni. I bimbi si divertono a giocare a palla sul suo fondo. Ci sono diversi pavoni che dopo il nostro arrivo è srtano che non gli sia venuto un infarto. Honey non aveva mai visto un pavone e li ha trovati molto interessanti … ha fatto il pelo ad uno dopo di chè sono finiti tutti sui fili della luce. Alcuni del gruppo vanno in centro per cena, noi preferiamo andare domani e questa sera ci mangiamo un cocomero con quelli che sono rimasti.

13.08.2008 mercoledì km.0 km.3.718 tempo: bello Visita guidata di Marrakech. La medina non è per niente caotica. Le viuzze sono larghe, è tutto pulito e c’è gente ma non dà fastidio. E’ l’opposto di quella di Fes. D’altronde qui è strapieno di turisti e ovunque si sentono parlare lingue europee, specialmente italiano. Quella di Fes aveva davvero pochissimi turisti, era molto più caratteristica. Qui la gente non si sposta a piedi ma con i motorini quindi c’è una puzza pazzesca di benzina. Anche i negozietti vengono riforniti così. Trovavo molto più “marocchino” il sistema di Fes con i muli. Arriviamo nella famosa piazza dove ci sono gli incantatori di serpenti, i giocolieri, i cantastorie. Non c’è tanta gente perché è giorno. La sera si riempie di bancarelle nelle quali vendono di tutto e di più per cena. Dicono che sia molto caratteristico. Pranziamo e poi con i taxi rientriamo al campeggio. Relax e poi tutti di nuovo in centro per cena. Io e Martina stiamo al camper. Lei è stanca e si addormenta alle 8.30. Mi hanno detto che hanno assistito ad una scena pazzesca. Mentre stavano cenando dei bambini si avvicinano e chiedono se possono dargli qualcosa da mangiare e loro glielo hanno dato. Quando si sono alzati questi si sono scaraventati sulla tavola ingurgitando tutto quello che era stato avanzato, comprese lo scarto delle code di gambero. E’ poi arrivato il proprietario con un bastone e si è messo a picchiare sul tavolo per farli andare via. Matteo è rimasto scioccato, non si era mai trovato di fronte ad una realtà di fame. Glielo diciamo sempre quando avanza qualcosa da mangiare che ci sono tantissimi bambini che muoiono di fame ma forse lui non si è mai reso bene conto. Dopo oggi ha cambiato visione delle cose. Tornano al camper a mezzanotte.

14.08.2008 giovedì km.167 km.3.885 tempo: bello Spostamento ancora verso l’interno alle CASCATE OUZOUD. Andiamo in campeggio ma parcheggiamo fuori in un posto brutto attaccati alle case dei locali. La piscina è bella (l’acqua ha sempre quel colore strano di tutte le piscine marocchine … meglio non indagare e non porsi nessuna domanda) e ci divertiamo tutti. Dopo pranzo andiamo a vedere le cascate. Hanno uno sbalzo di 110 metri sviluppati in 3 salti. Di per se le cascate sono belle, il contesto fa schifo. L’acqua è marrone perché a monte ci sono tanti ragazzi che si tuffano e smuovono la terra. Arriviamo in fondo alla conca ed è strapieno di gente, solo locali, un’immondizia incredibile, puzza e, salendo dall’altra parte, tanti ristoranti che cuociono di tutto e di più. Siamo parecchio disgustati tutti quanti. Ripensandoci avremmo dovuto prenderla con spirito diverso. Questo è il vero Marocco per quanto puzzolente e sporco sia, non i posti prettamente turistici che di solito si vedono belli e puliti. Loro vivono veramente così. Certo … un’occhiatina e poi via … Dicono che d’inverno questo posto sia un incanto.

15.08.2008 venerdì km.311 km.4.196 tempo: bello Partenza di buon’ora per arrivare al mare, i chilometri sono tanti e viaggiamo spediti. Pranziamo per strada ed arriviamo in campeggio a SAFI nel primo pomeriggio. La piscina è bellissima ma gelida. Prendiamo un taxi ed andiamo in centro dove ci sono tanti negozietti di ceramiche e poi sul mare. C’è una bella fortezza. Ceniamo in prossimità del campeggio a base di pesce. Posso dire da qui in poi la sera patiamo freddo. Ci mettiamo tutti una felpa perché è molto umido. Sembra strano ma tutti quelli che fanno un tour in Marocco quando arrivano al mare, per l’escursione termica, si ammalano.

16.08.2008 sabato km.154 km.4.350 tempo: bello Seguiamo la costa e ci fermiamo in spiaggia tutta la mattinata vicino ad OUALIDIA. La spiaggia è molto bella peccato che a ridosso di questa ci sia un accampamento incredibile di tende di marocchini in vacanza. Pranziamo e poi proseguiamo per EL JADIDA. Visitiamo la cittadina e la cisterna dell’acqua. Ci sono colonne ed archi che si riflettono in pochi cm. di acqua creando un effetto ottico molto bello. Ci fermiamo in campeggio e poi andiamo tutti quanti a cena in un ristorante al porto. Lo raggiungiamo a piedi percorrendo un bel lungomare. Non siamo del tutto soddisfatti della cena anche perché il prezzo concordato all’inizio non viene rispettato. Torniamo a piedi con un po’ di paura perché c’è il pienone di persone. Anche in campeggio c’è baccano ma d’altronde sono tutti ragazzi giovani in vacanza.

17.08.2008 domenica km.260 km.4.610 tempo: bello Spostamento a CASABLANCA solo per visitare la nuova moschea direttamente sul mare. Uno spettacolo incredibile. E’ davvero bella. Pier rimane fuori con Honey e altri due nostri amici e succede una cosa che nell’entroterra non sarebbe mai accaduto. Cercano di rubargliela. Per fortuna lui è stato pronto a prenderla al volo. C’è una diversità incredibile dalla gente dell’altopiano a quella della costa. All’interno non ruberebbero mai nulla perché questo non cambierebbe di certo loro la vita, sono persone semplici preoccupate solo a lavorare e a sfamarsi. Sulla costa sono molto più furbi, ruberebbero qualsiasi cosa che possa far loro guadagnare rivendendolo. Hanno visto un bel cane e hanno fatto 2 + 2. Ripartiamo per Rabat ma il campeggio nel quale dovevamo andare l’hanno raso al suolo. Rimaniamo due ore ad aspettare Samuel che cerca un’altra soluzione. Ci spostiamo 40 km. a nord a MEHDIYA. Anche qui andiamo in campeggio e poi in spiaggia per vedere il tramonto. Bella spiaggia ma tutto il mondo marocchino è qui. E’ incredibile quanta gente ci sia su questo spiaggione enorme. Addirittura ci sono i pullman che fanno da navetta per il centro. Qui i bimbi fanno il bagno e possiamo dire di avere veramente creato il terrore. I cani dopo tutto il giorno sul camper si mettono a giocare tra di loro in acqua e appena si spostavano rincorrendosi c’era gente che urlava … da morire dal ridere. Dopo cena chiacchieriamo fuori dal camper. Ci hanno detto di non lasciare nulla fuori dal camper perché rubano. Detto questo ci accorgiamo che hanno preso le crocs di Noemi e Francesca. Questa è la costa.

18.08.2008 lunedì km.220 km.4.830 tempo: bello Gli altri con il pullman vanno a visitare Rabat ma noi 8 siamo un po’ stufi di medine e quindi ci spostiamo a nord a MOULAY BOUSSALHAM per passare una giornata al mare. La spiaggia è strepitosa più che altro perché c’è una penisola di sabbia dove il mare rientra in un lago che si trova lontana dal caos del paesino. Per arrivarci però abbiamo faticato per non vomitare. C’era tantissima immondizia, più che altro le pelli dei fichi d’india che con il sole bollente marcivano sulla strada. E’ vergognoso. Il rientro al camper l’abbiamo fatto di corsa. Ci spostiamo ad ASILAH (la prima tappa dell’andata) dove ci raggiunge il resto del gruppo. Visitiamo il paesino che è molto carino ed io e Martina ci facciamo un tatuaggio con l’henne. Ceniamo in un ristorantino sulla via pedonale lungo il mare. Ultima notte marocchina.

19.08.2008 martedì km.92 km.4.922 tempo: bello Partenza alle 7.30 per arrivare presto al porto. Riusciamo ad imbarcarci, dopo un rigido controllo ai camper da parte dei poliziotti di frontiera, alle12.00. La nave è davvero bella. Ci si trova tutti al bar e Samuel distribuisce dei premi a chi ha preso più crocette durante il viaggio ed alcuni regali a chi lo ha aiutato in alcune situazioni. Andiamo sul ponte e vediamo che nuotano verso l’ oceano dei gruppi di delfini e poi di balenottere. Troppo belli. Saluti di rituale e poi quando si scende ognuno prende la propria direzione. La maggior parte tornano a casa, noi e Marco e Marina abbiamo ancora 10 giorni quindi spezziamo il lungo viaggio. Puntiamo a GIBILTERRA. La visitiamo solo con il camper facendo tappa al faro perché non riusciamo a parcheggiare. Caratteristica la strada che attraversa l’aeroporto e che viene chiusa quando deve atterrare un aereo. Parcheggiamo e pernottiamo sul molo appena fuori la dogana.

20.08.2008 mercoledì km.443 km.5.365 tempo: bello Partenza di buon ora per arrivare poco dopo Almeria al promontorio di CABO DE GATA. Qui raggiungiamo due equipaggi che erano con noi in Marocco e due altri loro amici. Passiamo la giornata tra bagni, sole e relax completo. Cena a base di paella tutti insieme al ristorante.

21.08.2008 giovedì km.0 km.5.365 tempo: bello I nostri amici partono per il rientro, noi oggi ci fermiamo ancora qui.

22.08.2008 venerdì km.650 km.6.015 tempo: nuvolo/pioggerellina Se lo avessimo saputo che il tempo sarebbe stato brutto al nord saremmo rimasti fermi ancora un giorno. Raggiungiamo sotto Tarragona RIUMAR alle Foci dell’Ebro. Eravamo già stati di ritorno dal Portogallo. La spiaggia è bella e si può pernottare senza problemi dove finisce il paese sulla sinistra guardando il mare. Piovvigina e solo i bimbi e i cani riescono a fare il bagno. Fa freddo e dopo cena andiamo a solo a bere qualcosa in un bar sulla spiaggia.

23.08.2008 sabato km.442 km.6.457 tempo: bello Oggi il tempo è bello ma c’è molto vento quindi decidiamo di proseguire e raggiungiamo, dopo aver pranzato e fatto due passi nel paese di Salou ancora in Spagna, NARBONNE in Francia. Arriviamo per cena all’aera di sosta sulla spiaggia. Cena e due chiacchiere.

24.08.2008 domenica km.0 km.6.457 tempo: bello Relax al mare. La spiaggia è molto bella però c’è gente e volendo lasciare liberi i cani andiamo nella Dog Beach nella parte destra della spiaggia. Almeno qui sono tutti liberi. Non pensavo ma è tutta pulita e qui chi ha un cane non pericoloso può lasciarlo libero senza problemi. Le nostre quindi hanno socializzato un sacco e i bimbi si sono divertiti a guardarle giocare e a conoscere cani nuovi. Torniamo qui anche nel pomeriggio. Cena e nanna presto.

25.08.2008 lunedì km.490 km.6.947 tempo: bello Viaggio sino ad EMBRUN sul lago di Gap sulla strada del rientro. Ormai si sente profumo delle nostre montagne. Pranziamo lì e poi arriviamo per cena a BRIANCON.

26.08.2008 martedì km.225 km.7.172 tempo: bello Giro veloce per il paese perché fa freddo e noi abbiamo solo due feline leggere a testa. Per rientrare facciamo il colle che porta a Bardonecchia. Facciamo il pic-nic e poi via … destinazione casa. Arriviamo a Doccio per l’ora di cena e decidiamo di dormire fuori da casa dei nonni. Preferiamo arrivare a casa di prima mattina così iniziamo subito a sistemare il camper.

27.08.2008 mercoledì km.3 km.7.175 tempo: bello Sveglia di buon’ora e rientro a casa per le grandi pulizie e lavatrici. Ormai il Marocco con le sue belle temperature è un ricordo lontano. Si sistemano le foto, i filmini e ci si chiede: ma è vero che siamo stati in posti così meravigliosi? Si sa che quando si sta bene, in armonia e ci si diverte il tempo passa veloce come un battito di ciglia.
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