Inghilterra & Scozia
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Inghilterra & Scozia
di Maurizio Moroni
Diario di viaggio di Maurizio Moroni e Stefania Dantini
Equipaggio:
Maurizio Moroni 62 anni, prima guida, addetto ai lavaggi (panni, piatti) ed estensore di questo diario);
Stefania Dantini 57 anni, seconda guida, addetta alla cucina, alla gestione economica ed alle tecnologie (PC, navigatore, appunti di viaggio, ...)
Autocaravan: Aiesistem Project 100
Periodo: 26
luglio 28 agosto 2009
Premessa: l'dea di partenza era quella di un viaggio da svolgersi per almeno 20 giorni in Scozia e utilizzare i rimanenti 10 per una sosta a Londra e per altri luoghi interessanti lungo il percorso verso la Scozia (York, Durham, ...). Rimaneva pertanto esclusa tutta la parte occidentale dell'Inghilterra (Cornovaglia, Cotswolds, Lake
District) ed il Galles, che avrebbero costituito la meta per un successivo viaggio.
Purtroppo le avverse condizioni atmosferiche ci hanno costretto a ridurre la permanenza in Scozia; a questo punto, riscendendo dalla Scozia, abbiamo inserito nell'itinerario anche alcune località della parte ovest, compreso un ritorno a Londra.
Roma S. Gottardo Partenza da Roma alle 7.30. Il percorso è quello ormai classico e consolidato, tutto in autostrada: Roma - Milano - Gottardo - Basilea - Friburgo - Strasburgo - Metz - Luxemburg - Namur - Tournai -Lille - Calais. L'unico a pagamento è il tratto Strasburgo - Metz (€ 18,60). In Germania e Belgio le autostrade sono gratuite, per le autostrade della Svizzera occorre munirsi della vignette, valevole per tutto l'anno (30€): biforcazione al casotto della frontiera: da una parte chi ha la vignette, dall'altra chi ne è sprovvisto; ci ferma un addetto che ce la vende senza neanche dover uscire dal camper. Arriviamo al traforo del Gottardo abbastanza presto ma è tutto bloccato per un camper fermo in galleria. Si riparte dopo un'ora. Pernottamento alla prima area di sosta dopo il Gottardo. Km 821
Calais Partendo presto (ore 8.) riusciamo ad arrivare in prima serata a Calais dove facciamo il biglietto per imbarcarci l'indomani mattina (evitiamo di imbarcarci questa sera per poter vedere le scogliere di Dover di giorno). Il biglietto, per errore del cassiere, ci viene a costare €190 invece di circa €130 (vedi Consiglio 2). Pernottamento al porto Calais nel grande parcheggio dove sono anche le biglietterie. km 920 Consiglio 1: fare il pieno in Lussemburgo visto il prezzo del gasolio: € 0,864 al litro (in Francia la media è circa 1,05 €, ma sulle autostrade arriva anche a 1,2 e oltre) Consiglio 2: alla biglietteria (specialmente a quella della Seafrance) specificare bene Camper o Camping Car; non usare il termine Autocaravan perché lo interpretano come auto + caravan (a noi questo equivoco ci è costato almeno 60 €, purtroppo ce ne siamo accorti all'arrivo, anche perché non hanno i prezzi esposti).
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"Le scogliere di Dover"
Check-in alle 6 per partenza alle 7. La traversata dura circa 90'. All'arrivo è d'obbligo una visita alle famose bianche scogliere. Uscendo dal porto si prende la direzione Canterbury/St. Margaret's Bay, poi seguire le indicazioni. Visita gratuita e parcheggi spaziosi (soprattutto quello più in alto che si raggiunge oltrepassando il Centro Visite); noi ci siamo fermati a quello dei bus (era deserto e tale è rimasto). Passeggiamo sulle scogliere tra l'incessante stridio dei gabbiani, panorama bellissimo. Arriviamo nel primo pomeriggio a Canterbury. Parcheggiato il camper al New Dover P&R, visitiamo la città e la bella Cattedrale con un tempo soleggiato e abbastanza gradevole. Il New Dover P&R si trova sulla A2050 (New Dover Road) ingresso dalla A2; è estremamente comodo, economico e tranquillo, come segnalato anche da altri resoconti. In un primo tempo non riuscivamo a trovarlo con le indicazioni stradali (forse ci era sfuggita qualche indicazione) alla fine l'abbiamo rintracciato con il navigatore (PDI scaricati da Internet; vedi: note/campeggi e aree attrezzate). È dotato di una sezione riservata ai camper, una vera e propria AA con C/S anche per WC nautico e toilette nel casotto del parcheggio. Si pagano £ 2,50 per 24 h (forse anche per più tempo; non è specificato e la mia impressione è che tale cifra sia dall'entrata all'uscita indipendentemente dal tempo trascorso) comprensive di bus navetta per il centro, andata e ritorno, fino a 6 persone con lo stesso biglietto (5 minuti di percorso e corse frequentissime). Si prende il biglietto alla sbarra di accesso e, prima di ripartire si paga alla biglietteria automatica accanto al casotto (dove ferma anche il bus navetta) che rilascia lo scontrino per l'uscita. In un primo tempo avevamo visto un altro parcheggio (Kingsmad Road, in centro città ma senza C/S e molto più caro: £10 per 12h; era un parcheggio per bus turistici anche se ci consentivano di stare - E 1°5'57.78 - N 51°17'7.971). Km 72 Avvertenza: la sbarra di accesso del New Dover P&R è chiusa di notte (non sappiamo da che ora e fino a quando).
Londra da Canterbury a Londra con la M2 direttamente al Campeggio Abbey Wood precedentemente prenotato (vedi: note/campeggi e aree attrezzate). Per Londra si prende il treno alla stazione di Abbey Wood (5 minuti a piedi) e si arriva in circa mezz'ora a Charing Cross (Trafalgar Square). Dopo essersi sistemati nel campeggio ci concediamo una passeggiata per il centro di Londra: Soho, Trafalgar Square, senza una meta precisa, gustandoci l'atmosfera della città. Km 90 Consiglio: se si deve passeggiare per il centro, conviene fare solo il biglietto del treno andata e ritorno e non la Travel Card, che è conveniente solo se si prendono altri mezzi (metropolitana, mezzi di superficie).
Londra Tentiamo di vedere il cambio della guardia a Buckingam Palace, ma se non si arriva almeno mezz'ora prima è impossibile posizionarsi in modo da poter vedere; inoltre l'entrata dei militari (molto scenografica) avviene dalla parte opposta rispetto a dove eravamo. Ci spostiamo per poter vedere bene l'uscita che, puntualmente avviene dalla parte dove eravamo prima! In più, all'improvviso arriva una improvvisa pioggia torrenziale. Pranzo al ristorante indiano The Punjab, consigliato (giustamente!) dalla Routard, a Neal Street (£40). Visita di Westminster Abbey (£ 27, tutti giorni 9.30/15.30 - il sabato 9.30/13.45 - no foto): bella, soprattutto la Lady Chapel dal magnifico soffitto "a ventaglio". Il Parlamento, di fronte, sarà visitabile dal 3 agosto. Visitiamo la National Gallery (tutti i giorni 10/18, il venerdì 10/21): molti capolavori imperdibili ma anche tantissime opere minori. Terminiamo con Madame Tussaud (Museo delle Cere). Scegliamo il biglietto cumulativo con quello per il London Eye (£74): lunga fila per entrare, all'interno molta folla, tutti a farsi fotografare con le statue di cera (alcune veramente ben fatte) dei loro divi preferiti, una gran bolgia (evitabile, a mio avviso).
Con il treno scendiamo a Woolwich per prendere la DLR (treno sopraelevato) che da Greenwich porta a Bank per vedere, dall'alto, la zona dei docks. La zona dei vecchi magazzini (i docks) è stata riqualificata: accanto alle vecchie costruzioni ristrutturate e trasformate in uffici, enoteche, alberghi, ... sono sorti arditi edifici ipermoderni; una zona che ha un suo fascino e molto viva. La Tower of London (EH) e lì vicino così come il Tower Bridge. Interessante, al Tower Bridge, la visita ai vecchi impianti a vapore che permettevano l'alzata del ponte (£12), ora sostituiti con apparati elettrici. La visita alla Tower of London (£31,50) porta via più di tre ore, compresa la visita ai gioielli della Corona. Sarà che in tanti anni in giro per l'Europa di castelli ne ho visti veramente tanti, ma la Tower of London non mi ha entusiasmato. Passeggiata lungo il Millenium Mile fino al Globe Theatre che purtroppo è già chiuso (chiude alle 17). Traversato il Tamigi sul Millennium Bridge, prendiamo un bus (n°15) davanti alla Cattedrale di S. Paul per andare a vedere (e fotografare) il grattacielo che domina lo sky-line di Londra e che tutti chiamano "the gherkin cioè "il cetriolo" (si trova al 30 di St. May Axe nella City).
Londra Lungo lo Strand rifornimento (anche per regali) di tè e scatole porta-tè in legno da Twinings (di fronte alle Royal Courts of Justice). In giro per il Covent Garden, Chinatown, Carnaby Street e Regent Street. Interessante il Museo di Storia Naturale (ma è tardi e facciamo appena in tempo a vedere la sala dei dinosauri) e terminiamo la giornata da Harrods. Sapevamo che era grande ma non così e penso che per visitarlo tutto non basterebbe una intera giornata: 5 piani con 300 reparti; ho letto che dentro ci sono 4000 (quattromila) dipendenti ed, in effetti è pieno di commessi/e e vigilanti. Ci si trova di tutto, dalla scatola di tonno ai gioielli di Tiffany e Cartier, dal lucido da scarpe alle pellicce di visone, tanto per dare un'idea, ci sono, all'interno, una ventina tra ristoranti e caffetterie/gelaterie. Almeno la metà dei clienti è costituito da donne arabe il cui abbigliamento lascia ben capire che i conti saldati saranno composti da parecchi zeri.
Londra Iniziamo con il London Eye perché, come dappertutto, la mattina presto c'è meno fila (interessante la veduta complessiva sulla città anche perché é una bella giornata, almeno per ora), poi il British Museum. Questo è veramente imperdibile; ci stiamo praticamente tutta la giornata (fino alla chiusura) e non è sufficiente (occorrerà ritornarci) tante sono le meraviglie in esso racchiuse: dalla stele di Rosetta, alle sculture e bassorilievi assiro-babilonesi, dai Moai dell'isola di Pasqua ai fregi del Partenone di Atene (certo che gli inglesi di razzie ne hanno fatte parecchie). Prima di rientrare al campeggio un salto ad Hyde Park allo Speakers Corner, l'angolo del famoso parco dove i più disparati oratori arringano la folla, tra lazzi e scherni, sui più strampalati argomenti.
Attraversiamo il tunnel sotto il Tamigi (Dartford - £1,5) e ci dirigiamo a Cambridge. Parcheggiamo il camper al P&R (£4,70 - non si può sostare la notte - E 0° 6'23.433-N 52° 10'6.044); sicuramente meno comodo di quello di Canterbury (anche per il traffico trovato sulla via del ritorno). Purtroppo la maggior parte dei college erano chiusi alle visite; ignoriamo se era solo per quel giorno o per un determinato periodo, perché normalmente sono aperti (come testimoniavano i cartelli con prezzi e orari di visita). Mangiamo (bene) di fronte al King's College che è chiuso e visitiamo la King's Chapel (unica struttura aperta - £10) ammirando il bellissimo soffitto "a ventaglio". Anche il Trinity College è chiuso.
Ci dirigiamo a Lincoln, dove il parcheggio indicato nei PDI scaricati da Internet (E 0° -33'26.481 - N 53° 13'38.203) seppur comodo per visitare la città non è adatto a nessun tipo di sosta, quindi torniamo indietro all'indicazione vista sulla A46 che ci condurrà ad un bellissimo campeggio-natura (Hartsholme Camp Site) all'interno di un parco naturale (Hartsholme Country Park and Swanholme Lakes Local Nature Reserve -[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] con laghetti, percorsi didattici floro-faunistici e iniziative varie; una famiglia con bambini potrebbe passarci una bellissima giornata. Sono ammessi cani al guinzaglio, no wc nautico. Avvertenza: se il suddetto campeggio é chiuso (dopo le 20) verificare la lista delle prenotazioni sul vetro della porta della reception e dopo aver scelto una piazzola libera sganciare ed alzare la sbarra ed entrare. Si pagherà l'indomani. Le docce hanno il codice di accesso, quindi in questo caso sono inaccessibili. km 305
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"Particolare del fregio romanico della Cattedrale di Lincoln"
Parcheggiamo a Lincoln (nel parcheggio visto la sera prima) e visitiamo la cittadina. Una lunga via pedonale (High Street), molto animata e piena di negozi nella prima
parte più raccolta e suggestiva nella parte finale, porta, in salita, dal fiume al Castello e alla bellissima Cattedrale (£8,75) Stupendi i 16 superstiti pannelli del grande fregio romanico che, un tempo, adornava tutta la facciata della Cattedrale; qui sono state girate scene del Codice da Vinci. Vista Lincoln ci dirigiamo a York che si rivela una graziosa cittadina. A York abbiamo lasciato il camper nel parcheggio sul lungofiume, il parcheggio per car & coaches "St. George's Fields". Vari tipi di pagamento fino a mezzanotte (dalle 18 alle 24: £2) non c'è scritto no overnight infatti la sera sarà pieno di camper (molti italiani).
Ci sono i bagni e il centro é vicinissimo a piedi. Visitata tutta la città, soprattutto l'area della bella Cattedrale (Minster) e gli Shambles (cuore antico della città con belle case a graticcio), ma la Cattedrale chiudeva alle 18.30. km 144
Visitiamo la Cattedrale di York (bella, ma quella di Lincoln era più suggestiva) gratuitamente perché pur essendo le 8 (l'orario ufficiale era 7.30/18.30) le casse erano ancora chiuse ma i vigilantes ci fanno entrare e per di più rimediamo due biglietti sconto per Rievaulx Abbey. Passiamo per Helmsley, graziosa cittadina, notando, sulla strada, cartelli di campeggi-natura. Arriviamo a Rievaulx Abbey (EH): parcheggio £ 4 restituite sul biglietto di entrata (biglietto senior + sconto preso alla cattedrale di York = 6,44 - 4 = £2,44). I resti dell'Abbazia sono molto suggestivi, purtroppo il tempo è coperto con pioggia leggera a tratti. Ripartiamo per Durham dove cerchiamo il parcheggio pagamento Riverside (letto su vari diari di viaggio); non é un'area di parcheggio ma posti sosta in fila sul lungofiume ai lati ponte pedonale che porta in centro città. Al di là del ponte vediamo un'altro parcheggio: "Sands" per macchine e bus (coaches) con prezzi vari a seconda durata (non rilevati).
Visitiamo la Cattedrale , romanica, possente, molto bella. Decidiamo di rimandare la visita al Vallo di Adriano quando saremo all'altezza di Carlisle. Peniamo molto alla ricerca di un campeggio prima di Alnwick. Due sono dei "Caravan Park" cioè case mobili stanziali. Alla fine , sono passate le 20, troviamo il Nunnykirk Club Site ( del Caravan Club). Al solito la reception è già chiusa, ma l'indicazione è di trovare una piazzola e segnalare la propria presenza all'indomani. Non ci sono servizi (infatti non sono accettate tende), ma solo C/S. Km 267
La meta é il Castello di Alnwick (e i suoi giardini). La strada per Alnwick, la B6341, in alcuni punti é abbastanza stretta. Al centro della cittadina (graziosa) la strada passa sotto una porta in pietra alta 9,6 piedi (2,88 m), per fortuna il nostro mezzo é alto 2,80 m (comunque c'è un'altra strada per arrivarci, aggirando il centro storico). Il parcheggio del sito é molto ampio, d'altronde é un posto molto frequentato. Belli i giardini, mi aspettavo di più dal recinto delle piante velenose; varie attrazioni soprattutto per bambini: giochi d'acqua e, al castello, animazioni varie. Si raccomanda di portare, per i bambini, costume e asciugamani, visto che penso sia impossibile tenerli lontani dall'acqua, specie se è una bella giornata (e oggi lo è); il vasto prato per bagni di sole e picnic è stracolmo.
Si visitano gli appartamenti "di ricevimento" del Duca che ancora vive al castello con la sua famiglia. (£33 castello + giardini - tutti i giorni 10/16 - no cani) - nel castello girate molte scene di Henry Potter tra le quali, famosa, quella della partita di Quiddicth. Pranzo nella caffetteria del castello poi partenza per Bamburgh Castle. Il parcheggio di fronte alla strada che sale al castello (imponente) é ampio; un sentiero tra il prato di fronte al parcheggio e le pendici del castello conduce in un paio di minuti alla spiaggia, molto frequentata con bambini in muta per il bagno e dalla quale si ha una bellissima vista del castello (é quella riportata in tutti i depliant e cartoline). Non visitiamo il castello perché é tardi e sta già chiudendo (comunque, stando ai resoconti di altri camperisti, non presenta particolarità rilevanti).
Puntiamo verso Holy Island. Sono le 18.30 e, arrivati all'inizio della strada-istmo che la collega alla terraferma vediamo che é sommersa; apprendiamo, dalla tabella delle maree della settimana esposta, che la strada riemergerà solo alle 19.20). Decidiamo di tornare la mattina successiva. Il Campeggio Seaview del Caravan Club a Berwick é il più vicino: solito standard buono di piazzole e servizi (WC nautico) e solite regole. Numero di combinazione per la sbarra all'ingresso e per i bagni. Km 102
Da Berwick si torna ad Holy Island dove il bollettino delle maree giornaliero prevede il passaggio tra le 7.45 e le 14.20. Dal parcheggio si raggiunge a piedi il castello. Decidiamo di visitarlo solo esternamente: bellissimo il paesaggio con ilcastello arroccato, solitario e circondato dalle acque e gli strani magazzini ricavati da scafi di imbarcazioni rovesciati. Ci dirigiamo verso Melrose.Si costeggia il Tweed che si traversa a Coldstream, dove si entra in Scozia (il fiume è il confine naturale). Il parcheggio più agevole è quello che costeggia il campo di rugby e football a ridosso del centro. Visita alle rovine dell'Abbazia, suggestive (£10,60).
Direzione Roslin per visitare la Rosslyn Chapel (HS). Il navigatore indica la A7, strada storica (così definita dai cartelli lungo la strada). In effetti è bella anche se non molto ampia. Rosslyn dovrebbe trovarsi sulla sinistra, ma in realtà la strada è interrotta e non ci sono indicazioni alternative così occorre arrivare sul City By Pass di Edimburgo e poi prendere la A702 dove dopo pochissimi chilometri una breve deviazione a destra (la A703) porta alla cappella (E 3° -10'24.567 - N 55° 51'19.398). Parcheggio non molto ampio ma è tardi (17.25 e l'ultimo ingresso è alle 17.30) e non ci sono più macchine. Probabilmente perché tardi la cassiera ci fa uno congruo sconto (£6 invece di £13,5!). Non si può fotografare. La piccola cappella medievale è molto suggestiva (anche qui sono state girate scene del Codice da Vinci). A Edimburgo il campeggio citato da tutti (Mortonhall) è strapieno e non è possibile sostare neanche al late arrival (ci veniva consentito di rimanere solo una notte con nessuna speranza di avere un posto all'interno al mattino). Ci dirigiamo allora verso il campeggio del Caravan Club (Edinburgh Caravan Club Site) che si trova sul mare poco oltre l'aeroporto (in un primo tempo avevamo preferito provare al Mortonhall perché nella zona sud e, quindi più vicino al nostro ingresso in città). Anche questo è pieno ma ci viene proposto di fermarci al late arrival, con luce e possibilità di utilizzare i servizi per una quota ridotta di 12 £. Ci viene fatto capire che all'indomani è probabile entrare. Km 240
Tempo incerto: mattina fresca, poi, di giorno, si sono alternati il sole, con molto caldo e un forte vento con pioggia improvvisa. Ci sono continue partenze, quindi, troviamo agevolmente posto. Il campeggio é molto bello, nel solito standard dei siti del Club; comodo bus navetta dal campeggio al centro città, con orario ogni mezz'ora e costo £2 a persona/a corsa, ma somiglia molto più ad un taxi che ad un autobus. Volendo ad 1 miglio autobus pubblico per il centro. La città è animatissima per classiche feste di agosto (Military Tattoo e Festival di Edimburgo). Visita del Castello (9.30/18 - £20,50 HS), e passeggiata per il Royal Mile, dove gli artisti che la sera recitano negli spettacoli del Festival di Edimburgo, reclamizzano gli stessi, abbigliati con i costumi di scena.
La via é strapiena anche di artisti di strada, animatissima e allegra. Pranziamo al caffè St. Giles (un delizioso piato che è un mix di pancetta croccante, brie e insalata), nell'omonima via vicino alla omonima chiesa dopodiché ci dedichiamo agli acquisti, principalmente nel "Edinburg Wool Mill" (kilt, sciarpe di cachemire, felpe, ...), sulla Royal Mile vicino al castello. Sono tanti i negozi con cose interessanti; alcuni, piccoli, hanno cose veramente belle e a prezzi abbordabili. Rientro con la navetta delle 18.30 (per non stancarci troppo) che sarà provvidenziale visto l'acquazzone che scroscia dopo appena 2 minuti dalla nostra salita a bordo!
Edimburgo In giro per Edimburgo con il solito tempo variabile. Percorriamo l'altra parte del Royal Mile fino al Palace of Holyroodhouse (che non visitiamo). Pranziamo al Whiski in 119 High Street (a base di salmone affumicato - buono - £15). Visitiamo la Cattedrale e facciamo rifornimento di scarpe da Clarks, sul Royal Mile.
Partiamo (non prestissimo) in direzione Falkirk per vedere la ruota di sollevamento dei battelli tra i fiumi Forth e Clyde mentre, nel frattempo, ha cominciato a piovere.
Il complesso é un ingegnoso sistema che permette il collegamento tra i due fiumi che scorrono vicino ma sul livelli differenti. Naturalmente, come avviene con ogni cosa in Inghilterra, é stato trasformato in attrazione turistica con caffetteria, shop, .....
Spesa e gasolio (101,9 contro 102,9/104,9 degli altri nei dintorni) alla Tesco di Stirling (che non visitiamo) e puntiamo su Glamis. Purtroppo è tardi (sono le 16.45 e l'ultima visita era alle 16.30); vediamo il giardino all'italiana (visita libera, a quest'ora non si paga il parcheggio) Dal cancello nessuna indicazione: sembra di entrare in una casa privata. Proseguiamo sulla strada Glamis - Brechin - Montrose (costa) - Angus Coastal - percorriamo la Tourist Route arrivando alla Riserva Naturale di St. Cyrus. La spiaggia di St. Cyrus é immensa e deserta, il panorama e suggestivo (se ci fosse un po' di sole!). Al parcheggio ci sono sbarre a 2.10 m perciò parcheggiamo davanti al Visitors' Centre; c'é posto poiché é tardi e il Visitors' Centre é chiuso, ma nelle ore di punta forse c'è difficoltà di parcheggio. Puntiamo verso Dunnottar Castle. La deviazione per il castello è sulla A92, poco prima di Stonehaven. É tardi e, ovviamente, rimandiamo all'indomani la visita del castello. A Stonehaven pernottiamo comodamente nel parcheggio del porto; il parcheggio non é molto ampio ma la sera si svuota e rimangono solo i camper (sono le 20.30). Avvertenza 1: per Falkirk seguire indicazioni sulla M9; utilizzare il parcheggio per bus (coaches), quello per le macchine ha le sbarre a 2.10 m (W3°50'36.11 N56°0'8.217), Avvertenza 2: per il parcheggio del porto di Stonehaven seguire le indicazioni per Harbour, c'é una indicazione di strada chiusa, in realtà é perché finisce sul porto e per i mezzi lunghi potrebbe essere difficoltosa la manovra soprattutto nelle ore più trafficate (comunque accanto a noi c'erano camper sui 6.30 m). Avvertenza 3: all'imbocco della strada per il castello c'è un cartello che avverte che, dopo 500 metri, é interdetto il passaggio ai mezzi oltre le 2 t.; non spaventatevi: il parcheggio del castello è a 200 - 300 metri (comunque prima dell'inizio del tratto a cui si riferisce il divieto). km 268
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"Dunnottar Castle"
Il tempo è, come al solito, coperto. Il parcheggio, accanto ad un villino (che fa parte dell'amministrazione del castello, visibile anche dalla A92) non é grandissimo ma arriviamo presto e troviamo posto agevolmente. É ancora chiuso (apre alle 10 e la biglietteria é all'ingresso del castello, non nel villino) ma l'esterno, che è la parte più bella e scenografica con le passeggiate sulle scogliere piene di uccelli, lo si può visitare liberamente (c'é un cancelletto sempre aperto che dal parcheggio permette l'ingresso alla strada che dal villino porta al castello); dentro non vale eccessivamente la pena, sono solo ruderi (£10). Proseguiamo per Aberdeen, poi Huntly (con la A96) per arrivare, sotto una fitta pioggia, a Keith dove visitiamo la Distilleria Strathisla (quella del Chivas - £10). La visita é molto interessante e illustra tutto il processo, dalla macinazione dell'orzo all'invecchiamento del prodotto finito; assaggio finale e, eventualmente, acquisti (specie per gli amanti del whisky non filtrato e ad alta gradazione: non è in vendita nei negozi). Proseguiamo per Elgin, per la Johnston Cachemire; belli i capi di abbigliamento nel vastissimo negozio ma, purtroppo, le visite al laboratorio di produzione, dove era possibile vedere tutte le fasi del ciclo, dalla lavorazione della lana grezza al prodotto finito, terminavano alle 17). Sulla stessa strada, Newmill Road, c'è la cattedrale che vediamo solo dall'esterno (per fortuna ha smesso di piovere) perché sta chiudendo (e poi di ruderi di abbazie/cattedrali ne abbiamo visti a sufficienza, comunque anche questa é molto bella). Arriviamo a Fort Gorge, ma ora diluvia ed é impossibile uscire dal camper. Riprendiamo la strada costiera verso nord; cielo nero e pioggia impediscono di vedere l'altra sponda del Firth (Black Isle). Invece di costeggiare i fiordi (tanto non si vede niente) tagliamo con tre ponti successivi e arriviamo a Dornoch dove ci fermiamo al campeggio vicino al paese e alla spiaggia. Tira un fortissimo vento. Il campeggio e i servizi non hanno paragoni con quelli del club, ma dobbiamo accontentarci. Km 288
Ci avviamo per visitare il castello di Dunrobin; il tempo variabile e abbastanza fresco (10°). Arriviamo alle 11.30, la temperatura é un po' salita e, al sole, fa caldo ma c'è sempre vento; visitiamo il castello (£16). Gli interni sono molto belli e nei bei giardini assistiamo, alle 14.00, ad uno spettacolo di falkonery (c'è anche alle 12). Dopo un ottimo pranzo (£22,65) al ristorante del castello ripartiamo per John O'Groats e, una volta arrivati tentiamo, visto che é ancora presto, di andare a vedere le scogliere di Duncansby Head (a un paio di km) ma prendiamo un acquazzone prima di arrivare ai faraglioni e dobbiamo desistere, tornando fradici al camper. Campeggio appena decente ma in posizione panoramica, accanto agli imbarchi ( con wc nautico). Km 142
Orcadi Normalmente siamo d'accordo nel modo di impostare i viaggi, ma stavolta le nostre opinioni divergono: io vorrei andare alle Orcadi con il camper per poter essere libero di vedere ciò che voglio e come voglio; Stefania opta per la gita organizzata (e, naturalmente vince lei). Durante la gita (battello + giro in pullman con autista-guida -£88 - partenza alle 8.45 ritorno alle 19.45 - biglietteria a lato dell'ingresso del campeggio), visitiamo il villaggio preistorico di Skara Brae (£12), la Chiesa di St. Magnus a Kirkwall, la Cappella degli Italiani, le Standings Stones of Stenness. Pernottamento John O'Groats.
Partiamo per Dunnet Head (indicazioni stradali all'ultimo momento, direttamente sull'incrocio), ma fa freddo, piove a vento e non riusciamo neppure a scendere dal camper. Ritorniamo a Dunnett, dove riusciamo a scendere (ha momentaneamente smesso di piovere) per vedere la Dunnett Bay, bellissima baia con spiaggia chiara. A lato del parcheggio della baia, in bellissima posizione, c'è un campeggio del Caravan Club. Come avevamo letto in altri diari di viaggio, i carburanti al nord sono più cari e, infatti, a Thurso il gasolio sta 107,9 (!). A mezzogiorno piove a dirotto ma al campo golf di Reay si gioca! Percorriamo la A836 con lunghi tratti single track dalla Torrisdale Bay fino a Tongue.
Torrisdale Bay é bella ma piove incessantemente da quando siamo partiti da Dunnett Head, incontriamo rari paesini e tra un paese e l'altro non ci sono case, ma solo un'immensa brughiera senza alberi con un panorama reso ancora più lunare dal terreno nero (torba). La strada é un continuo saliscendi per colline punteggiate da specchi d'acqua. La strada lungo il Loch Eriboll è una single track, ma bellissima. Prima di Durness belle calette con spiagge dove si pratica surf (in muta). Poco prima di Durness visitiamo la Smoo Cave: breve percorso a piedi (fastidiosi i midges) fino alla cascata nella ìgrotta che sta alla fine di un piccolo fiordo (oggi non sono previste escursioni nelle grotte, forse per il brutto tempo o forse per via della marea non favorevole).
Campeggio all'ingresso di Durness: un prato sulla scogliera con un panorama che ci é stato descritto come molto bello (purtroppo il tempo non ci permette di verificare). Saltiamo, per via del maltempo Cape Wrath (da raggiungere con un attraversamento del fiordo in battello, minibus e poi a piedi accompagnati da un ranger come abbiamo letto in alcune indicazioni di viaggio ma non abbiamo potuto verificare). Si taglia tutta la penisola da Durness a Rhiconich con una strada single track che presenta panorami che sembrano montani anche se non si raggiungono mai i 200 m di altitudine (il "passo" infatti è indicato in cartina a 180 m). Pernottamento a Ardmair poco prima di Ullapool, in un campeggio "minimalista" ma caro. Scarico acque grigie solo con prolunghe e non c'è wc nautico (rimpiangiamo quelli del Caravan Club). Scopriamo che il camper è infestato dai "midges" che entravano dalla griglia/presa d'aria della porta; dopo la loro eliminazione (sono attratti dalla luce e li eliminiamo sul neon con leggeri colpi di straccio) prontamente chiudiamo la suddetta presa d'aria. Km 269
All'uscita di Ullapool un segnalatore luminoso indica l'alta probabilità di cervi in strada ma noi purtroppo non ne vediamo. La A835 costeggia a sinistra il Beinn Dearg (alto 1084 m) e a destra lo Strath More fra paesaggi montani e tantissimi alberi (contrariamente al paesaggio del giorno precedente). Breve sosta al Corrieshalloch Gorge (appena girato dalla A835 alla 832 c'è un parcheggio con varie escursioni) da dove in pochi minuti si arriva al ponte sospeso da cui si vede sia la gola sia le Falls of Measach. Notiamo un piccolo campeggio poco dopo Camusnagaul (Dundonnel) con vista sul fiordo. Quando il fiordo sbocca sul mare parcheggio sulla destra con bellissima vista sulle isolette antistanti.
Dopo Gairloch (anche qui campeggio con vista della baia) ci fermiamo in un parcheggio per ammirare il panorama della baia; spira un vento fortissimo che fa ondeggiare il camper. Lungo il Loch Maree bei panorami su monti che sembrano altissimi ma superano raramente i 1000m. A Kinlochewe si abbandona la A832 per prendere la A896 che lungo il Glenn Torridon porta a Torridon. E' una single track (oggi battuta da un fortissimo vento) con un panorama da altipiano montano; in realtà siamo a 50 m di altitudine ma le montagne ai lati (ca 1000 m) sembrano altissime. Da Sheldaig di nuovo single track fino a Tornapress (pecore per strada) dove si riconduce con la strada costiera che passa per Applecross (sempre single track) ma il tempo è brutto quindi tagliamo (il vento è fortissimo) per Lochcarron, graziosa cittadina (si sta giocando una partita di hockey su prato) dove case bianche di max 2 piani corrono lungo la riva. Passiamo il ponte sul Kyle of Lochalsh e siamo sull'isola di Skye, ma il tempo non ci lascia scampo ed il panorama occorre immaginarlo (peccato!).
Arriviamo a Portree per un po' di spesa. Nel parcheggio long stay c'è un espresso divieto a camper e caravan per la notte (dalle 8.alle 8.) ci sono molti camper soprattutto italiani: noi proseguiamo per Dunvegan. Piove a dirotto. Siamo praticamente fra le nuvole. Arriviamo al campeggio di Dunvegan, non segnalato ma appena si imbocca il lungomare (a sinistra) si vede. Il vento è fortissimo e ciò fa percepire una temperatura più bassa della reale. Bisogna fare molta forza per non far sbattere le portiere e la porta del camper quando le si apre. Km 312
Stanotte il vento ha fischiato fortissimo. Ho avuto paura che ci portasse via con tutto il camper. Il camping ha servizi essenziali ma buoni (wc nautico). Il tempo è molto variabile e alterna pioggia a rapide comparse di sole, comunque fa fresco (alle 8 ci sono 9°). Visitiamo i giardini del Dunvegan Castle (£10) al termine dei quali c'è l'imbarcadero per le Seal Boats: gita in barca ad una numerosa colonia di foche con esemplari anche "cuccioli"; economico (£3), breve (una mezz'ora) e spettacolare con le foche ad un paio di metri che sembrano mettersi in posa.
Ci dirigiamo verso Uig, poi, superata la cittadina, si prosegue, verso la costa, sulla single track A885, strada che sale sull'altipiano (primo tratto abbastanza impegnativo). Il museo all'aperto sulle tradizioni di vita contadina dell'isola (Skye Museum of Island Life) la domenica è chiuso ma le case e gli attrezzi si vedono lo stesso. Peccato per ciò che c'era esposto all'interno. Alle Kilt-Rock parcheggio agevole per il panorama sulle rocce (sta sulla strada). Dopo poco un ampio parcheggio sulla sinistra è il punto di partenza per un piccolo sentiero che porta ad un bel panorama sulle isole antistanti e che segnala la località Lealt Gorge (c'è una cascata) antica via della diatomite: sulla riva c'è un forno per la calcinazione del minerale.
Solito tempo variabile con a tratti sole a tratti pioggerellina. Arriviamo all'Old Man of Storr. Un parcheggio lungo la strada abbastanza pieno (ma troviamo posto) segnala che siamo arrivati al gettonatissimo percorso di trekking. La prima parte del percorso attraversa un bosco di abeti intervallato da radure come nelle nostre montagne (ma stiamo salendo dai 180 m di altitudine del parcheggio ai circa 300 m della base della montagna. Noi non ci eravamo preparati e nonostante l'attrezzatura adeguata (scarpe da trekking e K-way) desistiamo causa tempo incerto e dell'ora (sono 16). Arriviamo all'ultima radura oltre il bosco dove comincia la salita alla montagna. Bel panorama sul mare e le isole di fronte. Ripartiamo e percorriamo poi kilometri senza incontrare case: solo pecore.
Arriviamo a Portree che presa da questa parte mostra un porticciolo con case coloratissime veramente carino. Ieri sera non avevamo potuto apprezzare. Rifacciamo a ritroso la strada fatta ieri e ci sembra tutta un'altra cosa (ieri sera diluviava). Arriviamo al castello di Eilean Donan. Il parcheggio macchine é limitato dalle sbarre alte 2.10 m; quello per camper é chiuso (il castello è chiuso e, probabilmente vogliono evitare la sosta notturna), vedremo domattina. Ci dirigiamo al campeggio del Caravan Club che troviamo grazie ai PDI sul navigatore (ma è anche ben indicato). Solito ottimo standard. Km 185
Eilean Donan Castle - Urquart Castle - Fort Augustus Il parcheggio per camper del castello, di sera chiuso, la mattina apre per permettere l'ingresso ai camper o altri mezzi alti. Non piove più come all'inizio della mattina ma è nuvoloso. Bello il panorama del castello che si protende sulle acque e belli anche gli interni (£10). Sulla A87 imbocchiamo la Glen Shiel costeggiando alla base le "Five Sisters" gruppo montano (il campeggio della notte era dall'altra parte delle montagne) Allo Shiel Bridge piccolo campeggio dietro il distributore di benzina (citato in alcuni resoconti di viaggio).
Tutta la Glen Shiel è una valle quasi senza alberi e completamente disabitata, una enorme brughiera. Gli abeti presenti sembrano boschi creati artificialmente (produzione legname?). Alla fine del Loch Cluanie, poco dopo la diga delle Scotish Hydro-Electric, si prende la A887 che percorre la Glen Moriston, sempre disabitata ma molto più verde. Sono le 13 ed esce il sole! Si incrociano rare macchine. All'altezza di Tomcrasky inizia una single track non indicata in cartina (piccolo tratto di un paio di km).
A Invermoriston prendiamo la A82 per Inverness e siamo sul famoso Loch Ness con meta Urquart Castle. Il castello (tutti i giorni 9.30/18 - £12,50 - HS) ha un parcheggio (no overnight) non adatto ai camper (anche piccoli come il nostro), perciò occorre utilizzare il parcheggio dei bus (coaches) e la disponibilità dipende dal traffico di turisti.
Il castello, come la maggior parte di quelli diroccati, presenta, insieme all'ambiente esterno, un colpo d'occhio suggestivo e affascinante (e lo sarebbe di più senza la gran folla), ma all'interno non merita affatto; pertanto basterebbe la vista che si gode dal parcheggio o, forse, quella che si ha dal battello con partenze da Inverness (da 2 a 6 ore) o da Clansman Harbour (5-6 km a nord dell' Urquart Castle - 1 ora) - La cittadina dopo Urquart Castle, Drumnadrochit è la "patria" di Nessie con Visitors' Centre, negozi, ecc (che saltiamo volentieri).
A Fort Augustus ci fermiamo per vedere le chiuse del Caledonian Canal (molto interessanti), necessarie vista la differenza di livello tra il Loch Ness e Loch Lochy (unite dal suddetto canale). Pernottamento al Campeggio Bunree (del Caravan Club), veramente un bel posto. Km 215. Avvertenza: se si proviene da Fort William non seguire indicazioni per il paese di Bunree (navigatore) ma proseguire; dopo poco, sulla destra, accesso al camping con semaforo che regolamenta il senso alternato per arrivarci.
Continua
Camperfree- Camper
Re: Inghilterra & Scozia
Dovevamo prendere il traghetto per l'isola di Mull da dove, con altro breve percorso in traghetto, recarci alle isole di Iona (molto bella stando alle foto del servizio di Bell'Europa) e di Staffa con le belle scogliere di basalto e colonie di puffin (pulcinella di mare), ma alle 10 piove a dirotto e desistiamo. Nel camper consultiamo le previsioni meteorologiche della BBC (finora dimostratesi sempre attendibili). La situazione è disastrosa: su tutta la Scozia settentrionale previste piogge per una settimana; in particolare: nei prossimi 5 pioggia forte ovunque, negli altre 2 variabile o pioggia leggera a est ma forte nella parte di Scozia ovest dove stanno le isole che dovevamo visitare! Decidiamo, a malincuore di dirigersi a sud rinunciando a quelle che erano tra le mete principali del viaggio; infatti le due isole della Scozia occidentale (insieme alle Ebridi Esterne) costituivano la "parte naturalistica" del viaggio (le avevamo preferite alla riserva naturale di Bempton Cliffs e alle Farne Islands che, per questo, avevamo saltato). Traversiamo Oban (cittadina turistica con molti negozi - vari parcheggi), dirigendosi verso la Inverawe Smokehouse (Taynuilt - Argyll); la strada é brutta (2.5 km ca. di single track con pochi passing places). Visitiamo la Smokehouse (£3) dove gustiamo un ottimo pranzo, ovviamente a base di salmone (£15,30). La strada per Glasgow lungo il Loch Lomond fino a Tarbet é strettissima con curve e fondo pessimo; col bel tempo doveva essere molto panoramica anche se, più trafficata, sarebbe stata ancora più impraticabile. Con questo tempo a stento si vede l'altra riva.
All'entrata di Glasgow (lungo il raccordo) traffico intenso. Arriviamo al campeggio "Craigendmuir" , a Stepps, molte case mobili e servizi appena sufficienti (una buona doccia calda riesce sempre a dare la sufficienza!). Zona camper arrangiata con piazzole non delimitate e sul prato che diventa molle con la pioggia . Km 243
Glasgow Visitiamo Glasgow sotto una pioggerella fastidiosa e insistente, per fortuna non fa freddo. Dal campeggio si arriva alla stazione del treno in circa 15 minuti, poi con altri 15 minuti di treno si arriva al centro città (Queen's Station). Glasgow non è una città turisticamente attraente, a meno che non siate amanti dell'Art Nouveau (come noi); allora diventa una meta imperdibile: è la città di Charles Rennie Mackintosh, piena di sue creazioni. Per prima cosa prenotiamo per le 16 la visita guidata alla Glasgow Art of School (11 Dalhousie Street - £13,50 - tutti i giorni 9.30/16.30), la scuola di design, da lui progettata. Pranziamo (ottimamente) alla The Willow Tea Room, sempre progettata dallo stesso (quella originale di 217 Sauchiehall Street - £27; l'altra, ricostruita, è a 97 Buchanan Street). Visitiamo il The Lighthouse (11 Mitchell Lane - £6), ma non è un gran che, evitabile. Troviamo anche il tempo per fare acquisti (scarpe e magliette in saldo) in un negozio di articoli sportivi.
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"Il pianoforte della Stanza della Musica nella House for an Art Lover"
Partiamo dal campeggio ma rimaniamo a Glasgow per continuare con il nostro itinerario dedicato alle opere di Charles Rennie Mackintosh che stanno fuori dal centro città; piove a tratti, ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Per prima la House for an Art Lover (Bellahouston Park - 10 Dumbreck Road - £6), imperdibile anche se si tratta di arredi costruiti, abbastanza recentemente, su progetti e idee di Mackintosh; la Mackintosh House nell'Hunterian Gallery (gratuita - 82 Hillhead Street) e la, Mackintosh Church Queen's Cross (870 Garscube Road - £9 con permesso foto).
All'uscita dobbiamo aspettare perché da sereno è diventato improvvisamente brutto e sta piovendo a dirotto. Approfittiamo di una momentanea diminuzione della pioggia per raggiungere il camper poi ci dirigiamo verso Carlisle mentre ha ripreso a piovere in maniera molto intensa. Primo tratto della M74 Glasgow-Carlisle a 2 corsie con fondo non troppo buono ed essendo un'autostrada (sic!) non ci sono piazzole di sosta ma neanche "services"; poi invece diventa una bella autostrada con "services" abbastanza grandi. Colline a pascolo a perdita d'occhio senza case né coltivazioni di altro genere; ogni tanto boschi di abeti (si vede chiaramente, dalla loro regolarità che non si tratta di boschi spontanei ma di rimboschimento). Ci fermiamo al campeggio Englethwaite Hall del Caravan Club, vicino Carlisle, nel bosco (solo camper e caravan). Curiosità: c'è un'area recintata dove poter portare a passeggio i cani. Km 209
Verso il Vallo di Adriano. Vediamo Vindolandia (£9,509 - tutti i giorni 10/18 - pochi muretti - da vedere il museo, che presenta una grande quantità di reperti interessanti) e le rovine del forte romano di Housesteads (£8,30 + 3 parcheggio - EH come molti siti del Vallo) con un pezzo del Vallo. Non aspettatevi un gran che: del famoso Vallo é rimasto ben poco (poco più di un muretto) e dei forti sono rimaste praticamente le fondamenta (certo, gli inglesi sfruttano quello che hanno, ma per dei romani, abituati a ben altre bellezze archeologiche, Il Vallo é una delusione). Torniamo verso ovest dirigendoci a Chester, dove ci fermiamo al campeggio Fair Oaks del Caravan Club. km 323
Il sole finalmente, anche se, di prima mattina, fa un po' fresco.
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"Il Gladstone Pottery Museum"
Partiamo per Chester dove parcheggiamo al Little Roodee & Coaches (£3 - ingresso, provenendo dal centro, a sinistra di fronte all'ippodromo e dopo il parcheggio per sole auto davanti ad un edificio di stile neoclassico). In giro per la graziosa cittadina con molte case a graticcio e portici con negozi al primo piano. Visitiamo la bella Cattedrale (£3) e facciamo un po' di shopping al negozio "Edinburg wool mill" come quello di Edimburgo, nell'animata Northgate Street.
Tappa successiva: Stoke-on-Trent con il Stoke-on-Trent Museo, poi a Longton, un sobborgo della stessa cittadina, per il Gladstone Pottery Museum (Uttoxeter Road £10,90) chiude alle 17 - per uscire dal parcheggio chiedere gettone all'uscita dal museo), l'unica vecchia fabbrica di ceramica con i singolari forni "a bottiglia" rimasta com'era e trasformata in museo. La visita é molto interessante, più dello Stoke-on-Trent Museo che può essere tranquillamente saltato a meno che non si sia amanti della ceramica; all'interno del Gladstone Pottery Museum, i ragazzi hanno la possibilità di cimentarsi nella costruzione di vasi e sulla loro decorazione .
Prendiamo la M6 che, all'altezza di Birmingham indica ad un bivio la possibilità di proseguire senza pagare da un a parte o a pagamento dall'altra. Non abbiamo capito il senso visto che, al di là delle indicazioni fisse, un cartello luminoso indicava per entrambe "toll free". Ci fermiamo all'autogrill prima di Bristol per verificare se è possibile fermarsi a dormire lì, ma un cartello nel parcheggio spiega chiaramente che per rimanere più di 2 ore occorre pagare 15£ quindi andiamo al campeggio di Bristol, il "Baltic Wharf (del Caravan Club) sulla banchina del fiume. Km 300
Tra Bristol e Wells ci colpiscono gli allevamenti di mucche in recinti non ampi (almeno non sparse negli immensi spazi cui ci ha abituato la Scozia: che differenza!). Il tempo é ancora nuvoloso. Molto bella la Cattedrale di Wells con gli insoliti archi a forbice, una struttura medioevale che sembra veramente arte moderna, fatti per impedire lo sprofondamento della Torre (ingresso gratuito - permesso per fotografare £ 3, ma vale la pena) si entra nella spianata da una porta sulla piazza del mercato dalla quale si accede anche al palazzo del Vescovo. Da notare le case dei coristi sulla sinistra della cattedrale, in una graziosa stradina chiusa. Arriviamo a Stonehenge (EH - £ 12,20 - parcheggio £ 4 che vengono rimborsate se si fa il biglietto di entrata). Novità: c'é il sole! Il sito é senza dubbio affascinante; avevamo letto su alcuni diari che non facevano avvicinare ai megaliti, ma non é così: il percorso passa a pochissimi metri dalle enormi lastre di pietra e, in alcuni punti, a pochi cm. Comunque anche dall'esterno della rete di recinzione la vista é molto interessante. Ripartiamo per Londra, destinazione il camping di Abbey Wood. km 310
Londra Utilizziamo questi due giorni non in preventivo per visitare cose che eravamo stati costretti a tralasciare all'andata. Per prima cosa visita guidata al Globe Teatre (£19 dura circa 45' - orario 9/17; se ci sono rappresentazioni: 9/12) e resto della mattinata al Tate Modern (L/G 10/18 - V/S 10/22 - gratis il museo, pagata solo la mostra sul Futurismo che avevamo perso a Roma £23,40 - pranzo £33); poi approfittiamo della giornata serena per andare in giro per Oxford Street e Regent Street.
Londra Usciamo sotto un cielo parzialmente nuvoloso con alternanza sole e light rain (come al solito mattina fresca poi fa decisamente caldo). Prenotiamo subito la visita al Parlamento (£19,50), in italiano, per le 16.15. Visita al Victoria & Albert Museum (V&A - 10/17.45, venerdì 10/22): interessante, specie la sezione con l'evoluzione dell'abbigliamento attraverso i secoli. Pranziamo al museo (£26,75) con un ottimo vino cileno (Cabernet + Merlot della Calbuco). Finalmente visitiamo il Parlamento (alcuni giorni 9.15/16.30 altri 13.15/16.30 a seconda dei mesi - solo visite guidate, anche in italiano - durata 75'): bello l'edificio e interessante la descrizione degli usi e delle tradizioni della più antica istituzione democratica del mondo.
Avvertenza: le misure di sicurezza sono come in aeroporto, con metal detector, perciò non portare oggetti che potrebbero creare problemi. Stefania aveva in borsa il coltellino multiuso svizzero, quello da scout; abbiamo dovuto lasciarlo e, alla fine andarlo a riprendere con non poche difficoltà.
Partiamo da Londra verso le 8, arrivati a Dover prendiamo il traghetto della P&O (£115) per Calais. Comincia la via del ritorno: dalla Francia passiamo in Belgio, che traversiamo fermandoci per pernottare in un'area autostradale vicino Mons (tra Lille e Charleroi - comoda, tranquilla). km 337
Avvertenza: all'uscita di Calais gasolio economico (€0,999) al Carrefour vicino al nuovo stadio; dopo, fino al Lussemburgo, é molto più caro, specie in autostrada.
Tappa di trasferimento molto stancante. Facciamo la stessa strada dell'andata con la variante dell'autostrada francese A35, da Strasburgo a Basilea, anch'essa gratuita, al posto di quella tedesca (sono praticamente parallele, ai due lati del Reno). A Koenigsbourg, poco prima di Colmar, area di servizio autostradale con C/S e ampie aree di parcheggio distinte per tipologie di autoveicoli, ma è presto e non possiamo sfruttare le insuperabili aree di sosta francesi. Non trovando altre aree disponibili (sono tutte abbastanza piene) non troviamo di meglio che fermarci vicino Milano all'area di servizio "S. Giuliano Est": piccola e rumorosa. Km 927
Come l'anno scorso terminiamo il viaggio a Montepulciano per assistere al "Bravio delle Botti" e per gustare l'ottima cucina della contrada Voltaia (e il Nobile di Montepulciano!).
Nel 2005, in prospettiva di una viaggio, poi rimandato per varie ragioni, chiedemmo, per posta, materiale illustrativo all'Ufficio del Turismo Inglese a Milano; ci inviarono molto materiale, tra cui una guida dei campeggi (molto ben fatta). Quest'anno, volendo materiale aggiornato ho provato a mettermi in contatto con tale Ufficio avendo una poco gradita sorpresa: al telefono un messaggio registrato invita ad andare sul sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] un volta sul sito il materiale scaricabile è molto poco, il resto è a pagamento ma lo stesso scarso e non ben fatto. In compenso, una volta in Gran Bretagna, ho potuto trovare abbondante materiale (tra cui mappe particolareggiate di campeggi) non solo nei Tourist Information ma
anche nelle reception dei campeggi (quelli del Caravan Club hanno, accanto alla reception, una stanza piena di materiale informativo, sempre aperta), presso le casse o gli shop di tutte le attrazioni turistiche (castelli, siti archeologici, musei...), stazioni ferroviarie/bus/traghetti, ....
Riportiamo gli orari in vigore ad agosto 2009. Ovviamente sono indicativi in quanto variano a secondo dei mesi e nel corso degli anni (come abbiamo potuto verificare
confrontandoli con quelli riportati sulle guide e sui diari di viaggio).
Normalmente l'orario standard di lavoro in GB è 9-17 (solo alcuni siti aprono alle 9.30 e, solo alcuni chiudono alle 18). Questo vale per tutto: musei, negozi, castelli, abbazie e cattedrali, ... . Ci sono però delle eccezioni: ad esempio alcuni musei hanno un orario più lungo uno o due giorni alla settimana, alcuni non hanno giornata di chiusura, in alcune strade molto commerciali (come il Royal Mile di Edimburgo) alcuni negozi chiudono alle 22 e sono aperti anche i giorni festivi.
Noi abbiamo sempre verificato su Internet gli orari (comodissimo il PC portatile e la chiavetta della 3 che nell'abbonamento comprende l'utilizzo anche in GB).
Lemaggior parte dei siti di interesse storico o naturalistico (castelli, siti archeologici, giardini, musei non statali, palazzi e case storiche, ....) sono gestite da Enti/Associazioni che rilasciano, a pagamento ovviamente, una tessera tramite la quale entrare gratuitamente o con forti sconti nei suddetti siti: National Trust (NT [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e English Heritage (HE - [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] per quanto riguarda l'Inghilterra, Historic Scotland (HS - [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] scotland.gov.uk) e National Trust of Scotland (NTS - [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] per la Scozia. La convenienza di fare o no dette tessere dipende da quanti siti gestiti da dette Associazioni si intende visitare; noi non lo abbiamo ritenuto conveniente.
Cambio: in media 1£ = 1,15/1,2 €
Il costo dei campeggi si intende relativo al nostro equipaggio + elettricità per tutta la durata del soggiorno.
I costi dei castelli, dei musei (quelli privati, perché quelli statali sono gratuiti), delle chiese (che invece si pagano e abbastanza), dei monumenti e attrazioni varie si intendono per 1 adulto + 1 senior (o concession) cioè maggiore di 60 anni, che paga un prezzo ridotto.
I costi delle cene/pranzi si intendono per 2 persone (non a dieta)
Fino a poco tempo fa era risaputo quanto l'Inghilterra fosse cara e che non fosse un posto famoso per la sua cucina. Noi stessi siamo partiti con due fermi propositi:
non comperare nulla;
evitare di mangiare il meno possibile fuori dal camper (pur essendo, la parte eno-gastronomica, una degli aspetti più importanti nei nostri viaggi) e di comperare
cibarie (ci siamo portati, al contrario di quanto facciamo di solito, parecchie scorte). La realtà é stata assai differente.
Per quanto concerne i prezzi, un po' per la svalutazione della £ nei confronti dell'€ (1£ = 1,2 €, quando due anni fa era 1£ = 1,6€), un po' per la crisi economica che ha colpito, probabilmente, di più un paese fortemente industriale come la GB, sta di fatto che abbiamo trovato prezzi allineati con quelli italiani e, in alcuni casi, inferiori (almeno confrontandoli con quelli di Roma).
Cari sono, ad esempio i trasporti a Londra (ma lo diventano meno con le varie card), l'ingresso a molti siti turistici come i castelli (specie quelli diroccati ma celebri), edifici storici, chiese e cattedrali. Convenienti, invece, abbigliamento, campeggi, cibo nei supermercati. I carburanti costavano, almeno nel centro-sud, come in Italia.
Per quanto riguarda l'abbigliamento se si aggiunge, ai non eccessivi prezzi normali, il fatto che nel periodo del nostro viaggio (e nel periodo natalizio, come riferito da nostra figlia) ci sono i saldi (veri saldi, con sconti che arrivano al 70% su tutta la merce del negozio, non sulle rimanenze degli anni precedenti) la convenienza è assoluta.
Magliette e scarpe da ginnastica, 2 Clarks, 7 sciarpe di cachemire, kilt, sono il nostro bottino (e non dovevamo comperare nulla!). I campeggi hanno prezzi nettamente inferiori a quelli italiani con standard più o meno simili; quelli del Caravan Club sono ottimi, con un elevato standard di pulizia ed efficienza (vedi oltre).
Per il mangiare c'è da dire che se certamente é difficile per un italiano, abituato a poter mangiare bene anche in locali non citati e celebrati dalle vari Guide, annoverare tra i ricordi del viaggio in GB la parte gastronomica e pur vero che posti per un pasto semplice e leggero (a volte anche sfizioso) mentre si è in giro non mancano.
Noi non abbiamo (a parte il ristorante indiano a Londra) utilizzato ristoranti ma caffetterie/ristori/pub e abbiamo mangiato spesso abbastanza bene, specie nei ristori dei
castelli e musei (e non solo fish & chips).
In Inghilterra e bassa Scozia, praticamente fino ad Edimburgo o Glasgow il tempo assomiglia a quello di una primavera italiana (o, per lo meno, romana): fresco la mattina presto (alle 8 oscillavano tra i 10°C e i 15°C), caldo se c'è il sole, una leggera felpa se é nuvolo o si sta all'ombra (perché l'aria é comunque fresca), pertanto abbigliamento estivo con felpa leggera, k-way e ombrello. In Scozia le cose cambiano decisamente: nel periodo del nostro viaggio abbiamo avuto quasi sempre pioggia e vento (le temperature alle 8 erano dell'ordine dei
8/12°C) ma durante la giornata aumentavano di poco anche perché il sole lo si vedeva raramente, inoltre a causa del vento, sempre forte, la percezione era quella di temperature più basse delle reali.
Abbigliamento consigliato: jeans, scarpe da ginnastica e da trekking, felpe medie e/o pesanti, giacca a vento media o giaccone tipo" barca" e, soprattutto mantella, di quelle lunghe quasi fino ai piedi, con cappuccio (lì le vendono dappertutto) perché, a causa del forte vento, l'ombrello é praticamente inutile (a volte la pioggia é orizzontale!). Chi é stato negli stessi posti i primi di luglio mi ha raccontato di sole e caldo.
Da considerare che agosto é un mese piovoso (giugno e luglio molto meno). Nella Scozia del nord occorre comperare il cappuccio a retina per difendersi dai midges, microscopici moscerini che irritano la pelle, specialmente del cuoio capelluto; sono fastidiosi specialmente all'alba e al tramonto, temono il vento marino e il sole.
Le autostrade (gratuite) sono, tranne alcuni tratti, generalmente buone. Occorre tenersi prudenti nel calcolare i tempi di percorrenza in quanto le strade secondarie (come le nostre provinciali) e molte strade nazionali sono a una corsia per senso di marcia, strette e senza corsia d'emergenza (hard shoulder); gli automobilisti inglesi sono disciplinati ma corrono abbastanza (specie gli autisti di bus e camion) per cui la guida in dette strade é abbastanza impegnativa vista la ridotta larghezza delle carreggiate.
Senza contare che la presenza, lungo la linea di divisione delle corsie (e spesso anche sulla laterale), di borchie metalliche con catarifrangente che producono un fastidiosissimo rumore quando la ruota ci passa sopra, obbliga a "centrare" perfettamente la propria corsia e, in strade tutte curve, questo obbliga ad andare assai piano anche in assenza di traffico (che in effetti é abbastanza scarso) e rende la guida stressante.
Tutto sommato sono meglio le famose single tracks delle highlands scozzesi (alcune sono addirittura strade nazionali); infatti, essendo strade a corsia unica da utilizzare per entrambi i sensi di marcia, tutti vanno piano e si fa a gara a fermarsi nei "passing places" (la norma sarebbe che si ferma chi ha la passing place sulla propria sinistra).
In GB dare "un colpo di fari" non é, come in Italia, un segnale aggressivo, tipo "fermati che passo io" ma, al contrario è un segno di gentilezza, infatti vuol dire che si concede la precedenza, fatto da una macchina che sta sopraggiungendo sulla corsia di sorpasso mentre voi volete sorpassare vuol dire "vai, io aspetto", fatto dal mezzo che state sorpassando vuol dire "puoi rientrare", sulla single track "mi fermo io, tu passa".
Generalmente gli automobilisti inglesi sono pazienti e cortesi; mi è capitato di dover fare una lunga manovra bloccando il traffico (conversione per ponte stretto) senza sentire neanche un colpo di clacson.
Solo in un caso non tollerano e suonano: se tagli la strade sulle rotonde! Non ammettono eccezioni: se devi prendere la prima uscita devi stare a sinistra, altrimenti a destra e seguire sempre la propria corsia. Fate attenzione alle varie colorazioni e disposizioni delle segnaletica orizzontale: una riga di colore giallo al bordo significa sosta vietata, due righe gialle divieto di fermata, la griglia gialla sugli incroci (spesso con scritto keep clean) vuol dire di non occupare quella zona a meno che non sia possibile attraversare e liberare interamente l'incrocio, tratti di asfalto di colore rosso scuro indicano situazioni di pericolo o inizio di un divieto come ad esempio il limite di velocità.
Nei parcheggi attenzione al rispetto degli orari perché le multe sono salate e ricordarsi di avere sempre appresso monete perché la maggior parte dei parcometri non
funziona con carte di credito o banconote. Alcuni parcheggi sono gratuiti la domenica e dalle 18 alle 9 del mattino mentre in altri è vietato sostare la notte (no overnight); la maggior parte di quelli grandi ha servizi igienici efficienti e puliti.
Innanzitutto gli inglesi non usano il termine "camping", come noi pensavamo, ma il termine "camp site". Notevole è lo standard di qualità dei campeggi dell'associazione "The Caravan Club" molto diffusi in tutta la Gran Bretagna. Si tratta di "veri" campeggi (niente discoteche, bar, ristoranti e quant'altro crei confusione) ma servizi abbondanti, puliti ed efficienti compresi, oltre la lavatrice, anche l'asciugatrice ed il ferro da stiro (a pagamento ovviamente), piazzole ampie e spesso separate da siepi; il tutto ad un prezzo solo di poco superiore (e non sempre) a quello degli altri campeggi di qualità nettamente inferiore, senza contare che associandosi al Club tale differenza si azzera in quanto si ha diritto ad uno sconto di 7£ ca. a notte.
L'associazione costa 37£ (che vengono già ammortizzati con i primi 5 pernottamenti) e può essere fatta on-line anche prima della partenza, dall'Italia ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] le tessere (ne fanno una per componente della famiglia) vengono recapitate per posta entro 10 giorni, mentre la guida dei campeggi impiega un po' di giorni in più (a noi è arrivata dopo 2 mesi, ma, comunque avevamo scaricato l'elenco dei campeggi dal sito e inserito le coordinate nel navigatore).
Associarsi è molto comodo anche per prenotare (come abbiamo fatto noi, da casa, per Londra, all'andata, appena fatta l'iscrizione, senza aspettare che arrivino le tessere) in quanto la prenotazione è consentita solo previa associazione, ed il campeggio di Londra è, in alta stagione, spesso pieno (non usano stipare i campeggi: tot piazzole tot camper o caravan). É possibile anche associarsi, una volta arrivati, presso uno qualsiasi dei campeggi dell'associazione. Lo standard è identico per tutti i campeggi del Caravan Club; l'unica differenza sta nel fatto che in alcuni l'accesso alla sbarra di ingresso e ai servizi è effettuato tramite combinazione da digitare su una tastiera, in altri tramite chiave o card magnetica (che, ovviamente vengono date all'atto della registrazione), in altri l'accesso è libero. La reception apre alle 9 e chiude alle 17 ma fino alle 20 c'è un guardiano (the warden) che può essere chiamato con il campanello; se si arriva oltre le 20 ci si può fermare in uno spazio,
generalmente accanto alla reception (late arrival) con attacco elettrico e possibilità di utilizzare i servizi (se non hanno combinazione o chiave), l'indomani mattina, se c'è posto perché qualcuno se ne va, si può entrare e la notte passata al late arrival viene conteggiata ad un prezzo inferiore (circa la metà).
Da tener presente che alcuni campeggi del Caravan Club sono riservati ai soci mentre altri sono riservati solo a camper e caravan, non sono ammesse tende perché non hanno servizi igienici ma solo C/S (ovviamente tali caratteristiche sono chiaramente indicate nella guida scaricata dal sito del Caravan Club (inseribile nel navigatore) o dalle brochure prese nei Tourist Information (vedi Note/informazioni). Abbiamo utilizzato anche camping non del Caravan Club trovando spesso scarsa qualità e scarsa organizzazione; in questi, spesso a conduzione familiare, è possibile trovare aperta la reception anche oltre le 17, in Scozia l'abbiamo trovata aperta anche alle 22.
Esiste anche un'altra associazione simile al Caravan Club, denominata "The Camping and Caravanning Club", ma non abbiamo mai usufruito dei loro, pur abbondanti, campeggi e, pertanto non possiamo dare giudizi.
In alcuni campeggi non sono ammessi cani. Segnaliamo la presenza di scarico per wc nautico nei campeggi visto che, a parte quelli del Caravan Club, non é molto diffuso in GB (ricordiamoci che gli inglesi ai camper preferiscono le caravan, dotate di wc a cassetta, e i loro campeggi sono fondamentalmente progettati per esse).
Lungo le strade si incontrano, spesso, segnali che indicano la presenza di campeggi non segnalati né dalle guide dei campeggi né dalle brochure informative citate;
infatti non sono veri e propri campeggi (anche se la segnaletica è la stessa cioè un segnale marrone con una caravan) ma villaggi turistici costituite da enormi case-mobili (abbondanti in GB). Alcuni, forse, accettano anche camper in transito, ma sono molto pochi e a noi non é mai successo. Poche sono le aree attrezzate o i P&R dove si può sostare la notte. Visto che in molti parcheggi era chiaramente indicato che non era permessa la sosta notturna (no overnight), abbiamo dedotto che dove non fosse indicato tale divieto la sosta era permessa e così ci siamo comportati.
A dire il vero abbiamo visto molti camper sostare sotto tale divieto ma a noi non andava di doverci, eventualmente, giustificare con la polizia per aver disatteso un divieto chiaramente esposto. Sul sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (alle voci "Aree di sosta" e "Utility per navigatori"), si può scaricare un elenco molto completo delle possibilità di sosta (campeggi, AA o punti sosta liberi) di ogni nazione, con le caratteristiche e le coordinate GPS e quindi la possibilità di scaricarli come punti di interesse (PDI) sul proprio navigatore.
PS: Le coordinate 2 e 3, inserite nella sottostante Tabella riassuntiva dei pernottamenti sono state prese dai siti dei campeggi o del Caravan Club; quelle denominate Coordinate 1 con il nostro navigatore Mynav.
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