Scozia
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Scozia
Questo viaggio ha inizio alle ore 19.00 del 23 giugno per terminare più o meno alla stessa ora del diciottesimo giorno: i km percorsi sono circa 6400, ma come spesso avviene la distanza percorsa è decisamente superiore poiché le aspettative sono state ampiamente superate ed i luoghi visitati sono di rara bellezza.
Il viaggio in cifre:
Gasolio € 1088,13
Ingressi Castelli € 213,69
Campeggi € 138,54
Km totali 6356
Spesa alimentare € 257,07
Varie/Souvenir € 463,42
Pedaggi/traghetti € 313,92
Spesa totale € 2474
Il viaggio in pillole:
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23-giu Sono quasi le 19.00 quando lasciamo Torino in direzione Scozia! Normalmente programmiamo il minimo indispensabile e quest'anno non è diverso dai precedenti: guideremo senza fretta e finchè ne avremo voglia… Passata Novara ci fermiamo per la cena e prima di Como per il pieno di gasolio. Raggiungiamo quindi il Traforo del S.Gottardo e come altri equipaggi sostiamo nell'autogrill subito prima del tunnel: per oggi può bastare!
24-giu Giornata dedicata al trasferimento con l'obiettivo di giungere, in serata e forze permettendo, a Calais. Attraversiamo la Svizzera, quindi passiamo in Germania, in Francia Belgio e nuovamente Francia. Non ci facciamo mancare una sosta in Lussemburgo per il pieno più "economico" del viaggio (Euro 1,15 al litro) ancor più se paragonato a quanto pagheremo il gasolio oltre la manica! Il paesaggio muta continuamente ed i km sono tanti, ma nonostante la stanchezza che ormai si fa insopportabile, raggiungiamo il porto di Calais!
E' quasi l'una del mattino quando spengo il motore: siamo parcheggiati insieme a moltissimi altri camper in attesa della traversata che avverrà ormai domattina. Pochissimi istanti e dormiamo profondamente…
25-giu La notte trascorre nel silenzio più totale e ci svegliamo verso le otto sotto una pioggia fitta ed un cielo grigio scuro: sembra tornato l'inverno!
Ci rechiamo alla biglietteria Sea France e facciamo il biglietto (per la sola andata) al costo decisamente elevato di 140 euro: via internet avremmo sicuramente risparmiato ma non essendo sicuri su data e ora di partenza abbiamo preferito optare per questa modalità…
Ci avviciniamo a Dover e delle bianche scogliere intravediamo appena la sagoma poiché, nonostante la pioggia abbia cessato di cadere, il cielo è ancora pesante di nuvole e l'orizzonte quasi invisibile.
Sbarchiamo in territorio inglese ed i numerosi cartelli ci ricordano che la circolazione è opposta alla nostra: l'impatto richiede una concentrazione notevole ma ci si abitua abbastanza in fretta. Questo almeno per quanto riguarda le strade ordinarie poiché nelle rotonde c'è sempre da divertirsi! Un altro impatto notevole è alla pompa del distribuore, quando per fare il pieno paghiamo circa £ 1,40 al litro! Da notare che il gasolio, oltre ad
essere più caro che da noi, costa più della benzina. Impareremo che si può risparmiare rifornendosi presso i distributori dei centri commerciali ma purtroppo non sempre sono presenti (soprattutto salendo verso l'estremo nord).
Il meteo cambia in nostro favore e finalmente il sole ci offre un paesaggio diverso, fatto di enormi distese coltivate e numerosissimi pascoli.
Sono circa le 21,00 quando raggiungiamo Alnwick, località nella quale si trova il castello reso famoso dalla saga di Harry Potter.
Individuiamo il parcheggio "long stay" (N 55°24.825' W 001°42.252') e trascorriamo la notte nella quiete più totale.
26-giu Dobbiamo attendere le 10.00 per entrare nel castello ed il biglietto "family" ci costa £ 48.00: non vedremo le stanze ma i vari cortili richiamano senza dubbio il maghetto ed i suoi amici, benchè nel film sembrava molto più grande di com'è nella realtà. Assistiamo ad uno spettacolo di falchi e visitiamo i curatissimi giardini annessi, resi ancor più belli da un caldo sole estivo.
Nel pomeriggio ci spostiamo verso Edimburgo e seguendo le chiare indicazioni turistiche (cartelli marroni) giungiamo al Mortonhall Camping.
Sono comunque già le 21.00 e terminate le operazioni di rito (cs, ecc…), ci regaliamo una provvidenziale doccia e dopo cena tutti a nanna: domani c'è da camminare parecchio!
27-giu Nella notte il tempo cambia ancora ed al mattino un cielo grigio non lascia prevedere nulla di buono. Subito fuori dal campeggio prendiamo il bus 11 (costo biglietto £1.30 adulti e £ 0.70 bambini a tratta ma volendo abbonamento giornaliero £ 3.20 a testa) che in 20 min ci porta in Princes street, ovvero nel centro della città. Al visitor center recuperiamo tutte le informazioni utili al soggiorno ed acquistiamo un Historic Pass (valevole fino a 14 giorni versione family al costo di £ 68.00): ci darà accesso gratuito a molti dei siti che avevamo in mente di visitare.
Primo tra tutti il castello di Edimburgo che decidiamo di visitare da subito: è davvero bello ed il panorama della città è rovinato soltanto dalla pioggia che per il momento non sembra voler smettere di cadere.
Continuiamo il nostro giro lungo la via principale visitando negozi più o meno interessanti: su tutti ci colpisce uno che al suo interno cela un sotterraneo molto grande nel quale producono (e vendono…) i classici tessuti scozzesi e gli immancabili kilt.
Rientriamo quindi al camper per cena, ma soprattutto per una bella doccia calda! Il tempo cambia ancora e le nuvole lasciano spazio ad un bel tramonto, preludio ad una prossima bella giornata di sole.
28-giu In serata partiremo da Edimburgo e perciò decidiamo di lasciare il campeggio sin dal mattino: fatta colazione ci spostiamo in un Park & Ride (parcheggi dove lasciare l'auto e prendere i mezzi pubblici) della periferia vicino alla tangeziale (city by pass): qui la sosta è gratuita e con il 35 raggiungiamo, in un' oretta, il capolinea Ocean Terminal. Qui visitiamo il Britannia, motonave che per moltissimi anni ha condotto i reali in ogni parte del mondo…
Ancora un giro nel centro di Edimburgo e verso le 19, giunti al camper, ci mettiamo in viaggio verso St. Andrews. Raggiungiamo il paese ed individuiamo un parcheggio subito prima del paese. Non convinti ci spostiamo più avanti e pernottiamo in un parcheggio meno isolato ma ugualmente tranquillo di fronte al British Golf Museum.
29-giu Come auspicato la notte trascorre nella tranquillità più completa ed al risveglio, dopo colazione, decidiamo di spostarci nel primo parcheggio visto ieri sera. Sistemiamo il mezzo ed a piedi ci dirigiamo verso la cattedrale ed il castello: in realtà ciò che visitiamo sono solo i pochi resti poiché delle due strutture non rimane altro che parte delle facciate ed un paio di torri (di cui una visitabile).
Passiamo quindi di fronte all'università che trae nome dall'omonima città, famosa per essere uno degli atenei più antichi del regno unito e prima di raggiungere il camper passiamo per il piccolo centro storico. Molto bello e pieno di negozi, approffitiamo per fare un po’ di spesa in un supermercato tesco e rientrati al camper troviamo la spiaggia antistante il parcheggio piena di gente: il sole è caldo ed anche noi ne approfittiamo per mangiare all'aperto…
Ci spostiamo ad Angus e visitiamo il castello di Glamis: non è incluso nel pass che abbiamo acquistato, ma riteniamo valga la pena visitarlo poiché gli interni sono perfettamente conservati e più che in altri luoghi si percepisce la presenza della monarchia.
Nel primo pomeriggio raggiungiamo Stonehaven, sempre sulla costa orientale. Qui seguendo le indicazioni per il porto raggiungiamo il piccolo parcheggio che, benchè destinato alle autovetture, ci permette comunque una comoda sosta con un panorama davvero incantevole: siamo nuovamente sul mare (N 56°57.666' W 002 12.115').
Non lontano si trova il castello di Dunottar: non lo visiteremo dall'interno ma sarà molto suggestiva la passeggiata (circa un miglio e mezzo) lungo la scogliera a picco sul mare e la passeggiata di un oretta offre un panorama di rara bellezza. Il rientro lo facciamo "al galoppo" poiché la pioggia torna a farci visita: ceniamo ancora una volta con un bellissimo panorama ed il tempo che alterna sole e pioggia. Davvero particolare…
30-giu Com'era prevedibile trascorriamo la notte nella tranquillità più assoluta ed al risveglio il mare calmo è sovrastato da enormi nuvole che alternano sereno al coperto. L'aria è fresca ma comunque piacevole. Proseguiamo verso nord e sostiamo alla distilleria Dallas Dhu a Forres: la scegliamo poiché rientra tra i siti visitabili col nostro pass, ma questa zona è piena di distillerie e tutte ben segnalate. Non è più in funzione da molti anni, ma i locali sono perfettamente conservati: alla fine del tour non ci priviamo di un piccolo assaggio fornito dalla gentilissima impiegata ed acquistiamo una bottiglia da portare a casa…
Proseguiamo ancora e subito dopo Wick troviamo un supermercato Tesco davvero molto grande. Ne approfittiamo per fare spesa e l'immancabile gasolio (che qui costa meno che altrove…) oltre ad un buon caffè caldo. Sono circa le 19,30 quando raggiungiamo la "fine" della Scozia ovvero John O' Groats. Il contachilometri segna 106.190 (2748 da casa!) ed è il punto più a nord del nostro viaggio. Come letto in varie guide e diari, la località non offre molto se non la suggestione del luogo stesso, ma perderselo sarebbe stato, a nostro giudizio, un vero peccato: la strada per giungere fin qui, in particolare l'ultimo tratto, è forse il percorso più bello di tutto il viaggio. Distese di prati infinite, animali un po’ ovunque e sulla nostra destra la presenza continua di scogliere semplicemente uniche.
Foto di rito e via verso Thurso dove sosteremo per la notte, ancora una volta in "libera" presso un parcheggio sul mare (N 58°35.835' W 003°30.999').
Da segnalare comunque la presenza di numerosi campeggi in zona…
01-lug Durante la notte alcune gocce di pioggia ci fanno compagnia, ma al risveglio il tempo è nuovamente soleggiato e caldo: passeggiare sulla spiaggia è davvero piacevole! Siamo di nuovo in movimento e ci apprestiamo a percorrere uno dei tragitti più belli dell'intera vacanza: la parte superiore della regione è infatti caratterizzata da paesaggi di rara bellezza ed è tutto un susseguirsi di fiordi e Loch con la strada che ricorda un ottovolante.
Percorriamo le famose "single track" che certamente concorrono a rendere unici questi luoghi e dietro ogni curva scopriamo insenature sabbiose che ricordano più la nostra sardegna che le fredde terre del nord europa. In effetti, nonostante la costante presenza del sole, uscendo dal camper l'aria è pungente e subito ci ricordiamo a quale latitudine ci troviamo. Facciamo tappa per il pranzo a Smoo Cave e proseguiamo verso sud in direzione Ullapol, sempre circondati da un paesaggio quasi lunare…
Sono ancora le 16 quando raggiungiamo Ullapol e decidiamo di proseguire verso Inverness che raggiungeremo un paio d'ore più tardi.
Abbiamo necessità del campeggio (cs e doccia calda…) e ne troviamo uno subito alla periferia della città, in direzione Ft.William.
Non è particolarmente bello ed i servizi lasciano un po’ a desiderare, ma abbastanza economico e per una sola notte può andar bene.
02-lug Con tutta calma ci spostiamo nella vicina Drumnadrochit dove troviamo il visitor center del Loch Ness. Paghiamo l'ingresso di £ 18,00 per assistere ad una presentazione che francamente non ci sentiamo di consigliare (considerato il costo…). Di vermanete bello c'è la strada percorsa che lungo il lago offre panorami da cartolina! Pochi minuti dopo troviamo il castello di Urquarth ed entriamo col nostro pass (diversamente il costo sarebbe stato di £ 7,20 per gli adulti e la metà per i bambini): una bella presentazione, sottotitolata in italiano, ci introduce al castello o meglio a quel poco che ne resta. La posizione, direttamente sul lago, è però davvero notevole ed il bel tempo contribuisce a rendere piacevole la visita.
Approfittiamo della sosta per il pranzo e ripartiti verso l'isola di Skye sostiamo a Ft. Augustus, paesino caratterizzato dalla presenza delle chiuse necessarie a superare il dislivello tra il Loch Ness ed il vicino Loch Lochy. Tappa per un paio di foto al castello di Elian Donan e finalmente raggiungiamo il ponte che conduce sull'isola di Skye: il paesaggio è, ancora una volta, davvero particolare e nonostante ci si trovi a pochi metri sopra il livello del mare la vegetazione ricorda gli alpeggi d'alta quota.
La meta di oggi è Portree e ci arriviamo verso le 18,30. Ci sistemiamo nell'unico parcheggio "long stay" (parcheggio bus e altri camper (N 57°24.737' W 006°11.737') e visitiamo il piccolissimo centro.
Stanchezza e fame cominciano a farsi sentire e ci concediamo una cena al Lower Deck Restaurant. A dispetto del nome antisonante, si tratta di un caratteristico locale direttamente sul porto, con appena trenta coperti (aspettiamo circa mezz'ora solo per sederci) dove, come immaginavamo, gustiamo dell'ottimo pesce e buonissima birra scura!
03-lug Indecisi sul da farsi scegliamo un tour in barca di fronte al piccolo paese: un paio d'ore con la speranza di ammirare la fauna locale e siamo fortunati poiché vediamo foche, delfini ed aquile. Facciamo quindi shopping in un caratteristico negozio subito sopra il parcheggio dove troviamo abbigliamento dal design scozzese ma prodotto in Sri Lanka: articoli non economici ma davvero particolari ed unici nel loro genere.
Dopo pranzo ci spostiamo verso Fort William ed arriviamo nell'animata cittadina nel tardo pomeriggio. Sostiamo nel parcheggio "long stay" (con spazi adibiti a camper e caravan) subito alla fine del paese e ceniamo col riflesso del sole sul loch linne di fronte ed il monte ben navis alle spalle. Per l'ennesima volta siamo immersi in uno scenario unico ed il meteo è ancora dalla nostra parte. Una passeggiata lungo il loch e rientrando notiamo che gli altri camper non ci sono più: anche in questo caso il parcheggio è "no overnight" e decidiamo di spostarci nel parcheggio (visto arrivando) all'ingresso del paese subito dietro il supermercato Morrison. Qui è consentita la sosta per camper e caravan anche la notte e così, insieme ad ltri mezzi, trascorriamo la notte abbastanza tranquillamente (salvo un camion che verso le tre scarica nel vicino supermercato ed alcuni passanti col tono di voce un po’ troppo alto…).
04-lug Al risveglio ci rendiamo conto che di fronte a noi c'è anche la stazione ferroviaria di Fort william ed infatti... Sorpresa! All'improvviso giunge fumante il famoso treno a vapore del film Harry Potter con le inconfondibili carrozze color amaranto. Facciamo colazione e riusciamo ad avvicinarci per alcune fotografie: è conservato in modo esemplare e perfettamente funzionante. Viene infatti utilizzato a scopo turistico per escursioni giornaliere lungo un tragitto molto suggestivo: su tutti il famoso viadotto di Glenfinnan (anche questo presente nel film) che decidiamo di visitare percorrendo le 24 miglia (andata e ritorno) necessarie per raggiungerlo.
Prima facciamo spesa al Morrison tralasciando (per la prima e ultima volta) il pagamento della sosta (£1,50) convinti che faremo abbastanza in fretta: convinzione errata poiché al ritorno troveremo una notifica di pagamento attaccata al vetro e la sosta ci costerà £10!
Comunque sia, sistemata la spesa andiamo a Glenfinnan e di ritorno, superata nuovamente Fort william, viaggiamo non molto e facciamo pausa pranzo lungo le acque del loch.
Un paio d'ore e siamo ad Oban, caratteristico paese con un porto decisamente animato dal quale partono i traghetti per l'isola di Mull. Ci sitemiamo al camping Roseview, un paio di miglia fuori dal paese in posizione semicollinare nella quiete più assoluta: piccolo ma pulito e molto ben tenuto. Usiamo le bici (per la prima e unica volta) per raggiungere il paese e mescolarci con altri turisti lungo il molo...
Cena con pesce e carne alla griglia, un po’ di tv e si va a dormire.
05-lug Ci svegliamo sotto la pioggia, ma siamo ormai abituati ai mutamenti repentini e perciò non ce ne preoccupiamo più di tanto…
Cominciamo l'avvicinamento a Stirling ed il tragitto ci porta a costeggiare il Loch Lomond, il più grande tra gli innumerevoli della zona. Le dimensioni fanno pensare al mare aperto ahimè coperto però da una coltre di nuvole che tardano a diradarsi. Da segnalare (letto anche in alcune guide) la strada particolarmente stretta che in alcuni tratti lo fiancheggia: sembra sia considerata una tra le più pericolose della Scozia, ma in tutta franchezza ne ho viste di peggiori. Un po’ di prudenza in più (siamo in vacanza) unitamente ad una velocità adeguata alla situazione rendono il tragitto molto piacevole con panorami molto belli… Raggiungiamo quindi il famoso castello sistemandoci nel parcheggio di fronte all'ingresso. Lo visitiamo senza pagare l'ingresso poiché rientra nei 78 luoghi visitabili con l'Historic Pass (quello acquistato ad Edimburgo) usufruendo altresì della comoda ed esaustiva audioguida. Ci sposteremo poi al vicno monumento dedicato all'eroe nazionale William Wallace: in questo caso decidiamo di visitarlo da fuori limitandoci ad una passeggiata nei dintorni.
La meta finale di oggi è Glasgow che raggiungiamo intorno alle 19,00. Come letto in altri diari fatichiamo a trovare un posto per la notte (o comunque quelli individuati non offrivano la tranquillità e sicurezza di tutti i precedenti) e quindi ci spostiamo fuori città, verso Greenock.
Ci fermeremo ad una trentina di km da Glasgow, esattamente a Port Glasgow: qui individuiamo un Tesco (per altro aperto 24h/24h) e parcheggiamo in posizione leggermente defilata ma comunque sufficientemente "sicura" (N 55°56.132' W 004°41.464'). Incredibilmente il cielo si rasserena e ceniamo ancora una volta col riflesso del sole, questa volta sulle acque del Firth Of Clyde, ormai prossimo al mare del nord.
06-lug Il risveglio è nuovamente sotto la pioggia, questa volta tanta pioggia con vento teso e temperatura più rigida dei giorni passati. Come se non bastasse quello che era un parcheggio deserto la sera prima, si è rivelato un "cul de sac" la mattina seguente, nel senso che le numerose auto lo hanno completamente riempito. Sono quindi necessarie alcune "rasette" per poter guadagnare l'unica uscita, ma nulla di straordinario e comunque la notte è stata assolutamente tranquilla.
Mezz'oretta e siamo in città: per puro caso incontriamo un Park & Ride (indicato P+R) (N 55°51.007' W 004°16.325') e scegliamo di lasciare il camper e proseguire (verso il centro) con la metro. Poche fermate e siamo a passeggio nella vivace città, piena di negozi e centri commerciali che brulicano di gente poiché ci sono i saldi in corso. La pioggia ci concede finalmente una tregua e ci muoviamo a piedi per visitare la cattedrale prima ed il quartiere universitario poi. Pranzo da Pizza Hut ed ancora a passeggio prima del rito del tè presso una rinomata sala (il tè però non è nulla di particolare…). Sono quasi le 19.00 quando rientriamo nella nostra casa viaggiante e riprendiamo la marcia verso sud.
Sosta per cena in autogrill, tanto tranquillo che riusciamo a fare delle ottime salsicce alla griglia (ovviamente con bombola e griglia fuori dal mezzo) e poi ancora strada fino a mezzanotte circa. Da segnalare la particolarità degli autogrill (non siamo più in Scozia ma nella patria della Regina Elisabetta) che consentono il parcheggio gratuito solo per due ore: una sosta più lunga richiederebbe un pagamento neanche troppo economico! La modalità di pagamento non è troppo chiara (pare si debba fare col cellulare) e siamo comunque troppo stanchi per volerne sapere di più. Chiudiamo gli occhi e speriamo in bene…
07-lug Il sole splende e non c'è nessuna multa: la giornata inizia bene e prosegue con questo spirito fino alla prossima destinazione. Siamo a Stonenghe nel tardo pomeriggio ed osserviamo i monoliti solo da fuori. L'accesso fornisce l'audioguida ma non permette di avvicinarsi più di quanto non facciamo noi (e molti altri) restando fuori oltre una bassa rete metallica. Siamo attratti dal mare come pesci dall'acqua quindi viaggiamo ancora verso sud fino a raggiungere il canale della manica. Superiamo Southampton e vicino Portsmouth individuiamo un posticino fatto a posta per noi: il paese si chiama Port Solent e altro non è che un porto turistico con locali e parcheggi gratuiti. Parcheggiato il mezzo ceniamo e passiamo un'altra notte in assoluta tranquillità.
08-lug A svegliarci ci pensa nuovamente la pioggia che sparirà entro breve. Percorriamo la costa verso Dover, attraversando località dalla vocazione evidentemente turistica e facciamo una breve sosta a St. Leonards: siamo su un mare agitato dal forte vento, con enormi nuvole ed il sole che a stento filtra attraverso di esse. Davvero molto suggestivo (e divertente per i tanti praticanti di kite surf). Siamo a Dover verso le 15.00 ed entrati nell'area portuale, al controllo passaporti, veniamo indirizzati presso l'area controllo mezzi: un'occhiata veloce ai gavoni, qualche domanda su dove siamo stati e cosa abbiamo visto e veniamo subito congedati dalla sorridente addetta della dogana… Alle 16.00 il traghetto P&O lascia il Regno Unito ed in un mare piuttosto agitato ci allontaniamo godendo di un panorama bellissimo: le bianche scogliere, rese quasi invisibili dal brutto tempo al nostro arrivo, sono illuminate dal sole ed è certamente il saluto mogliore che potevamo ricevere.
Sbarcati a Calais riprendiamo familiarità con la guida a destra (ed una frenesia automobilistica che avevamo dimenticato) viaggiando fino ai dintorni di Lille. Siamo a Villeneuve-d'ascq che non ci offre molto se non un ristorante-pizzeria molto bello dove mangiamo discretamente bene. Decidiamo di proseguire la marcia di avvicinamento e non ci fermeremo prima delle 23 circa: siamo in Belgio e dopo Mons ci fermiamo in un autogrill abbastanza scialbo. Purtroppo qui strade ed autogrill sono accomunate da una manutenzione non proprio eccellente...
09-lug La giornata è dedicata al trasferimento. Tappa obbligatoria per il pieno di gasolio in Lussemburgo (1,14 €/lt.) e proseguiamo il viaggio tra sole caldo e pioggie torrenziali! Per la notte vogliamo (poiché ne abbiamo bisogno) sostare in campeggio e siamo a St. Maurice-sur-moselle quando ne individuiamo uno sul bordo strada. Siamo a circa 600 mt s.l.m. ed i prati di montagna sono resi ancor più verdi dall'alternanza di sole e pioggia.
Lo svuotamento della thetford e reso più gradevole da un arcobaleno spettacolare!
10-lug Come immaginato la notte passa nella quiete più totale: verso le 8.00 riprendiamo nuovamente la strada e faremo soste per colazione, pranzo e merenda. Confine Svizzero, poi Italiano ed i kilometri da percorrere sono sempre meno ed il caldo rende gli utlimi particolarmente pesanti. Quelli percorsi invece sembrano non contare poiché la bellezza dei luoghi visitati ne ha cancellato completamente la fatica per percorrerli…
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