Parigi
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Parigi
di Mauro
Equipaggio: Mauro (48), Valentina (43), Giacomo (11), Tommaso (8)
Mezzo: McLouis Tandy 620 del 2005
Quest’anno, per le vacanze di Pasqua, i nostri ragazzi hanno espresso il desiderio di andare a Parigi a vedere la Tour Eiffel. Noi ci siamo stati diverse volte, ma con loro non ancora, per cui li accontentiamo volentieri
Mercoledì 20 Aprile 2011
Come sempre, nonostante avessimo programmato di partire di primo mattino, riusciamo a finire di caricare le ultime cose solo verso le 10.30.
Dal nostro paesello in provincia di Pavia ci dirigiamo verso il traforo del Monte Bianco. Il biglietto singola corsa per i 12 Km del tunnel costa € 48,00, ma il biglietto AR costa € 61.20: è valido sette giorni, e poichè dobbiamo tornare Martedì prossimo, ci va bene. Ci fermiamo per un breve pranzo alle 14.30, poco dopo il traforo nell’area di sosta di una stazione di servizio tra numerosi camion.
Proseguiamo poi sparati sulle autostrade francesi (salassati dai carissimi e frequentissimi pedaggi…) fino a Beaune dove arriviamo verso le 19.30. Con l’aiuto del navigatore, troviamo facilmente l’aera di sosta attrezzata in via Charles de Gaulle segnalata su CamperAvventure. E’ illuminata, asfaltata, larga e abbastanza tranquilla, con CS a gettoni. Molto vicina al centro. Ci sono pochi posti riservati ai camper ed erano tutti presi, ma ci siamo messi, come già altri camper, nella zona degli autobus. Facciamo un giro in paese prima di cena. Il centro è carino e merita una breve visita a piedi. Ci rendiamo conto di essere nel cuore della Bourgogne, perché ci sono enoteche ovunque e bar in cui si può degustare ottimo vino. Non ci facciamo mancare un piacevole aperitivo, prima di tornare in camper per la cena.
Giovedì 21 Aprile 2011
Ci svegliamo verso le 7.30 e dopo colazione ripartiamo subito con l’intenzione di fare una deviazione lungo la strada tra i vigneti della Bourgogne, salendo verso Dijon e attraversando paesini che portano il nome di note bottiglie di vino: Nuits Saint-George, Chambertin, Vosne-Romanee, Gevrey- Chambertin, etc. Il passaggio è proprio bello con la strada fiancheggiata dai vigneti bassi che iniziano a ornarsi di foglie verdi. I campi sono pianeggianti, puliti ed ordinati, affollati da agricoltori che a piedi o sul trattore si prendono cura delle coltivazioni. A Nuits Saint-George ci fermiamo per una visita in centro, mangiamo dei croissants e, ovviamente, compriamo un paio di bottiglie di vino. A Gevrey-Chambertin pensavamo di attraversare la regione verso ovest per immetterci sull’altra autostrada che scende da Dijon, ma constatiamo che la regione è montuosa e la strada che volevamo percorrere stretta e tortuosa. Poiché siamo già in ritardo decidiamo di tornare indietro verso Beaune, su una strada parallela molto più stretta della precedente che attraversa i centri storici di tutti i paesini prima citati.
Ritrovata l’autostrada, ci immettiamo per poi uscire poco dopo verso Auxerre alla ricerca di un supermercato, non solo per la spesa, ma anche per il gasolio, che costa molto meno nei centri commerciali rispetto alle stazioni di servizio. Troviamo un Leclerc, compriamo pane e ampio assortimento di patè e formaggi, facciamo il pieno, mangiamo un panino nel parcheggio e ripuntiamo verso l’autostrada sparati su Parigi. Entrati nella tangenziale della città, il navigatore fà un po’ di fatica a trovare il campeggio Bois de Boulogne, anche se è apparentemente facile arrivarci, a causa di ripetute interruzioni satellitari ed imprevisti sensi unici all’interno del parco. Comunque, dopo non molto arriviamo a destinazione: abbiamo percorso 931 Km. Ci piazziamo con calma nella piazzola che ci assegnano sul lato del fiume. Sono solo le 17, ma decidiamo di rilassarci per il resto della giornata.
Venerdì 22 e Sabato 23 Aprile 2011
Due giorni interamente dedicati alla visita di Parigi. Non ho intenzione di raccontarvi cosa abbiamo visto, perché Parigi è così bella che ogni raccomandazione è superflua. Abbiamo camminato molto, nonostante il caldo torrido ed insolito di questa Pasqua 2011, ma solo a piedi si possono apprezzare tanti piccoli particolari della città. Vi voglio solo lasciare alcune considerazioni personali sulla logistica, che potrebbero essere utili ad altri camperisti.
Abbiamo trascorso tre notti al Bois de Boulogne. In internet si leggono opinioni molto contrastanti su questo campeggio, anche se in assoluto è la scelta più comune. Effettivamente, in alta stagione è bene prenotare. Noi lo avevamo fatto via internet qualche settimana prima della partenza e durante il nostro soggiorno abbiamo visto appendere al cancello il cartello “complete”. La nostra personale valutazione sulla qualità del campeggio non è positiva. Le piazzole sul lato della strada sono effettivamente rumorose (come alcuni camperisti lamentano nei loro racconti), quelle dalla parte del fiume sono più tranquille, ma è difficile trovarne una in ordine ed in buono stato. Salvo poche eccezioni, le piazzole sono tenute malissimo, con il terreno disconnesso, spesso in pendenza, neanche molto pulite, le piante delle siepi divisorie malcurate o del tutto mancanti. Anche i bagni e i lavandini sono tenuti molto male e neanche tutti funzionanti. Il tutto abbinato ad un prezzo carissimo. Noi (4 persone) per tre giorni abbiamo pagato circa 170 Euro! L’unico vero vantaggio di questo campeggio (e del quale ovviamente i gestori ne approfittano) è la posizione:
Praticamente è vicinissimo al centro di Parigi. Un efficiente servizio navetta (1.70 Euro a persona, corse ogni 30 minuti, biglietti alla reception del campeggio) porta rapidamente dall’ingresso del campeggio alla fermata della metro di Porte Maillot. E a Parigi quando sei ad una fermata della metro sei dappertutto. Per questa ragione non ci sono serie e comode alternative al Bois de Boulogne.
In rete si trovano notizie (spesso datate) di camperisti che testimoniamo di aver sostato e pernottato liberamente in vari punti del centro di Parigi. Ecco cosa abbiamo potuto verificare di persona.
- C’è chi dice che è possibile sostare sotto la tour Eiffel alla partenza dei Bato Moche: effettivamente un parcheggio c’è, ma io dall’alto della tour Eiffel non vi ho visto nessun camper. Non sono andato più vicino per verificare se c’erano sbarre o divieti.
- Si trovano indicazioni di parcheggi in Place Jacques Rueff di fronte alla tour Eiffel: è vero, un bel parcheggio ampio e potenzialmente adatto c’è, ma ci sono anche ben evidenti divieti espliciti per i camper. Di fatto, quando siamo stati noi non c’era nessun camper: forse in bassa stagione….
- Parcheggio vicino all’Ecole Militare (all’inizio dei Champs de Mars): vero, c’erano tre camper parcheggiati. Il parcheggio è a pagamento e piuttosto piccolo e di certo un po’ rumoroso, ma posso testimoniare che si può entrare col camper e sostare.
- Alcuni indicano un parcheggio in Place de La Concorde sotto il muro a fianco dell’ingresso ai Jardin de Tuileries: falso. Attualmente non c’è alcun parcheggio e l’area, transennata, è pedonale non è accessibile ad alcun tipo di veicolo.
- Abbiamo letto anche di un’area sosta a Quai de la Gare, vicino alla Bibliothèque François Mitterand con un camper service nelle vicinanze, ma non abbiamo verificato perchè un po’ fuori rispetto ai nostri itinerari.
Un ultimo consiglio: evitate di visitare Parigi nei giorni di massima affluenza turistica: le code e la folla che potreste trovare superano ogni immaginazione e potrebbero mettere a dura prova la pazienza e l’entusiasmo anche del più incallito viaggiatore. Comunque, Parigi è sempre stupenda e siamo proprio felici di averla potuto mostrare per la prima volta ai ragazzi.
Domenica 24 Aprile 2011
Oggi è prevista la visita a Versailles. La reggia è facilmente raggiungibile in metropolitana da Porte Maillot in poco più di 20 minuti. Tuttavia, poiché siamo insoddisfatti del campeggio decidiamo di spostarci col camper in cerca di una nuova sistemazione. Dopo aver fatto CS ci immettiamo sulla tangenziale e, forse anche grazie allo scarso traffico della domenica mattina, raggiungiamo Versailles in una mezz’oretta.
Parcheggiamo sul viale di fronte alla reggia, a poche centinaia di metri dall’ingresso. Ci sono altri due camper, di cui uno apprendiamo aver trascorso lì la notte. Un signore francese ci assicura che anche se i parcheggi sono per le macchine, non c’è alcun problema parcheggiare il nostro mezzo. Per di più la domenica il parcheggio è gratuito. E’ relativamente presto (circa le 9), la reggia è ancora chiusa, ma la coda è già disumana: una delle peggiori che abbiamo mai visto. Tuttavia, poiché nessuno di noi ha mai visitato Versailles ci armiamo di grande pazienza e, biglietti alla mano, entriamo dopo oltre tre ore! La reggia di Versailles è bella, ma non così spettacolare come ce l’aspettavamo e soprattutto da è non visitare in giornate di tale affollamento turistico. I locali non sono così ricchi di arredi, oggetti e dipinti come si è propensi a credere. I giardini sono certamente notevoli, specialmente oggi che per l’occasione hanno aperto tutte le fontane dell’immenso parco.
Nel tardo pomeriggio decidiamo di cambiare ancora i nostri piani e, invece di fermarci a Versailles per la notte, ci spostiamo verso Fontainbleau. Arriviamo verso le 19 e ci dirigiamo verso il castello, di fronte al quale avevamo letto di un parcheggio per i camper. Effettivamente il parcheggio c’è, ma presenta alcuni problemi: un ingresso è bloccato da una sbarra a 2 metri, mentre l’altro è delimitato da un alto portone di legno piuttosto stretto. Forse ripiegando gli specchietti e con un po’ di attenzione ci si potrebbe entrare, ma, al momento in cui arriviamo noi, il parcheggio è pieno di macchine. Lasciamo il camper nel viale che costeggia il castello e andiamo in centro per un aperitivo. La passeggiata è molto piacevole e rilassante. Al ritorno al camper realizziamo che il parcheggio è ancora pieno di auto e che non possiamo rimanere sul viale per la cena e la notte a causa dell’eccesivo traffico. Per fortuna nella piazza di fronte al castello c’è una piantina della città che mostra numerosi altri parcheggi. Noi scegliamo quello in Place George Clemenceau di fronte alla Gendarmerie: risulterà essere comodo, asfaltato, tranquillo ed illuminato. Ci sistemiamo e dopo una tranquilla cena, andiamo a letto.
Lunedì 25 Aprile 2011
La mattina è dedicata alla visita del castello di Fontainbleau. Nessuno di noi ci era mai stato, e si è rivelato una gran bella sorpresa per tutti. Il castello, una residenza di famiglia per generazioni di reali francesi, è effettivamente splendido. Gli interni meritano certamente una lunga visita: per la ricchezza degli arredi, i mobili, i quadri e gli arazzi il castello a noi è piaciuto molto più della ben più nota reggia di Versailles. Anche i giardini sono molto belli. E soprattutto…c’è poca gente! e riusciamo a visitare il castello nella massima calma e tranquillità. Personalmente, a chi dovesse scegliere, sicuramente consiglierei Fontainbleau piuttosto che Versailles. Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in viaggio: è ora di ritornare verso casa. Dobbiamo solo stabilire dove fermarci per la sosta notturna e alla fine valutiamo di fare una piccola deviazione ad Annency una cittadina sull’omonimo lago ai piedi delle Alpi dove arriviamo verso le 20.
Avevamo trovato indicazioni di un’AA in rue de Marquisats e ci dirigiamo a cercarla. Il navigatore ci porta sulla strada giusta, che costeggia il lago a lato del centro storico. Cercando a vista l’AA vediamo, in un parcheggio sul lago, diversi camper e ci dirigiamo lì credendo di essere arrivati a destinazione.
Realizziamo poco dopo che questa non è l’AA che cercavamo, bensì il parcheggio di quai de la Tournette.
Comunque, il posto è molto carino e, avendo ancora adeguata autonomia, decidiamo di fermarci qui. La scelta si rivela azzeccatissima, come scopriremo il mattino dopo andando all’AA per il CS, per varie ragioni:
1- il parcheggio di quai de la Tournette è perfettamente in centro mentre l’AA un po’ più lontano (1-2 Km);
2- il parcheggio è comodo e spazioso, mentre l’AA attrezzata è stretta ed affollata (anche il CS richiede qualche non semplice manovra); 3- il parcheggio è sul lungo lago ed è tranquillissimo, mentre l’AA è sulla statale e molto rumorosa. Preciso questo perchè Annency può rappresentare un comodo punto di sosta ai piedi del Monte Bianco per chi rientra in Italia o per chi ne è in uscita. E di certo questo parcheggio rappresenta una ottima soluzione per la sosta di una notte. Vista l’ora andiamo a fare quattro passi nel centro (molto carino e caratteristico) e ci fermiamo a cena in una creperie. La notte scorre tranquilla.
Martedì 26 Aprile 2011
Oggi è previsto il rientro . Dopo la prima colazione sul lago ci rimettiamo in strada. Solo una sosta per il pieno in un centro commerciale (si risparmia 20 centesimi al litro, e con i prezzi di questa stagione non è poco…) e dopo mezzogiorno riattraversiamo il confine. Alle 15 circa siamo a casa: ripulito il camper, lo riponiamo nel suo angolino sotto il portico. Abbiamo percorso 1.856 Km e consumato 221 litri di gasolio….fate voi i conti. Alla prossima!
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