Cinque giorni nel Tigullio
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Cinque giorni nel Tigullio
Autore Igorb
4 – 9 Ottobre 2011
Martedi 4 ottobre Siena San Rocco di Camogli km 256
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Panorama dal parcheggio
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Parcheggio a San Rocco
In questo inizio d’ottobre caratterizzato da una temperatura quasi estiva abbiamo deciso di fare un po’ di trekking sui monti del golfo del Tigullio.
Arriviamo verso mezzogiorno in un grande parcheggio in mezzo al verde, con una bellissima vista su Camogli. Come si legge nei cartelli, è consentita la sosta diurna e notturna anche ai camper, con ingresso a pagamento solo il sabato e la domenica. Questa bella occasione di sosta, un miracolo visto che siamo in Liguria, si trova poco prima del piccolo borgo di San Rocco di Camogli. Si raggiunge da Rapallo, seguendo l’Aurelia in direzione di Camogli fino a Ruta, dove giriamo a sinistra.
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Sentiero verso Punta Chiappa
Dalla piazzetta di San Rocco, accanto alla chiesa, partono vari sentieri, ben segnalati, con cartelli che indicano le mete, la difficoltà e il tempo di percorrenza di ciascuno.
Decidiamo di arrivare a Punta Chiappa, uno scoglio allungato nel mare, che si raggiunge in circa 40 minuti di camminata su un sentiero, in parte con scalinate, immerso nel bosco, con bellissimi scorci panoramici e una suggestiva sosta nella piccola chiesa romanica di San Niccolò di Capodimonte.
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San Niccolò di Capodimonte
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Panorami da Punta Chiappa
Mercoledi 5 ottobre San Rocco di Camogli
Dopo una notte tranquilla nel parcheggio in compagnia di altri due camper, verso le nove partiamo per San Fruttuoso. Per raggiungere la celebre abbazia sono necessarie circa due ore e mezzo attraverso due percorsi possibili: il sentiero delle Batterie, molto impegnativo e adatto ai più esperti e allenati e uno più facile, indicato con un cerchio rosso, che abbiamo scelto noi. Comincia con una lunga scalinata che sale tra le case, poi si entra nel bellissimo Parco di Portofino. Giunti a Portofino Vetta, dove il panorama spazia sui due golfi, da una parte quello del Tigullio e dall’altra il golfo Paradiso, il sentiero continua fino ad un bivio detto, Pietre Strette. Qui inizia una lunga e tortuosa discesa con ripidi tornanti che arriva fino a San Fruttuoso.
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Verso San Fruttuoso
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Sopra San Rocco
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Panorama da Portofino Vetta
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Sentiero lastricato nel Parco
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Verso San Fruttuoso
Adagiata in fondo ad una piccola insenatura proprio al centro del promontorio, San Fruttuoso ci appare all’improvviso. Stanchi ed accaldati, la spiaggetta e l’acqua trasparente del mare ci sembrano veramente un miraggio!! C’è un sacco di gente arrivata senz’altro con il battello, infatti noi lungo il percorso del parco abbiamo incontrato pochissime persone.
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Arrivano i battelli
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Cripta con le tombe dei Doria
Oltre al complesso dell’Abbazia ci sono alcune case e tre ristoranti piuttosto affollati. Visitiamo l’antica Abbazia, ben restaurata e gestita dal FAI. Il complesso monastico, risalente al secolo X-XII, divenne in seguito abitazione di pescatori e spesso covo di pirati, infine proprietà dei Principi Doria, i cui eredi lo donarono al Fondo Ambiente Italiano nel 1983. Nel pomeriggio prendiamo il battello per Camogli. Quando ci allontaniamo dalla costa ecco che San Fruttuoso ci appare come un piccolo gioiello nascosto, felicemente inserito in una natura sapientemente protetta.
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San Fruttuoso
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Promontorio
Arriviamo dunque a Camogli, con le sue caratteristiche case alte e colorate che, in questa splendida giornata di sole, si specchiano nel mare creando straordinari giochi di luce.
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Camogli
Percorriamo la passeggiata lungomare: la chiesa, la spiaggia e le pittoresche case alte e strette ci offrono un’immagine veramente indimenticabile. Inevitabile una sosta in una focacceria, dove acquistiamo deliziose specialità liguri per la nostra cena in camper. Siamo un po’ stanchi e per tornare al parcheggio decidiamo di evitare la scalinata che si inerpica sulla costa fino a San Rocco e prendiamo un autobus che ci porta fino a Ruta. Da qui con una piacevole passeggiata di circa 15 minuti, lungo la bella strada panoramica, arriviamo al camper.
Giovedi 6 ottobre San Rocco Rapallo km 10
Ci spostiamo a Rapallo e ci sistemiamo nel campeggio Miraflores. Poi con l’autobus raggiungiamo il centro, oggi c’è il mercato proprio sul lungomare. Con la sua lunga fila di eleganti palme, la passeggiata segue la linea dell’insenatura, delimitata da un lato dal cinquecentesco castello e dall’altro dai giardini sul Molo Duca degli Abruzzi. Vi si affacciano ville e alberghi d’epoca, dalle eleganti architetture sia ottocentesche che del primo novecento. Torniamo in campeggio per il pranzo e trascorriamo un pomeriggio di relax, letture e navigazione varia, ( WIFI gratuito) in poltrona, anche per smaltire i chilometri fatti ieri.
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Camping Miraflores
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Rapallo Castello
Venerdi 7 ottobre Rapallo
Verso le nove siamo sul bus, scendiamo alla stazione ferroviaria e ci avviamo verso la funivia che si trova poche centinaia di metri dietro. Dal 1934 congiunge in pochi minuti Rapallo al santuario di Nostra Signora di Montallegro, superando un dislivello di 600 metri, offrendo uno stupendo panorama del golfo del Tigullio.
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Panorama dalla funivia
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Santuario di Nostra Signora di Montallegro
Visitiamo il santuario, costruito verso la metà del 500, le cui pareti sono ricoperte da centinaia di ex voto. Qui si venera un piccolo dipinto che ricorda l’apparizione della Madonna. Proprio da dietro il santuario partono diversi sentieri, segnalati, che raggiungono i vari passi sulle colline circostanti arrivando sia al Parco di Portofino, sia a Zoagli e Chiavari. Noi prendiamo quello della Crocetta, un bellissimo sentiero detto “altavia” perché percorre il crinale del monte su un facile percorso in terra battuta, nel bosco, con ampie radure che offrono panorami sul golfo.
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Verso la Crocetta
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Panorami sul golfo
Raggiunto il passo il percorso diventa più impegnativo, in salita e piuttosto scosceso, per raggiungere la cima del Monte Pegge a 775 m. dove si trova il Rifugio Margherita. Si tratta di un piccolo edificio, gestito dagli alpini, con sala comune e posti letto ed una spettacolare terrazza panoramica con vista a 360°.
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Monte Pegge e Rifugio Margherita
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Terrazza del Rifugio
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Discesa dal Rifugio
La straordinaria bellezza del posto ci induce ad una prolungata sosta, durante la quale gustiamo i nostri panini e ci riposiamo circondati da uno splendido panorama. Tornati indietro per lo stesso sentiero arriviamo di nuovo al santuario, dove, per scendere a Rapallo, invece della funivia, come i pellegrini prendiamo l’antica mulattiera lastricata in pietra lunga circa 4 km, che finisce tra le case della cittadina.
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Mulattiera per il santuario
Nel pomeriggio siamo in campeggio, stanchi ma molto soddisfatti della bella giornata trascorsa sui monti intorno al Tigullio, una zona che non conoscevamo ma che abbiamo trovato molto interessante e piacevole per questo tipo di escursioni soprattutto in un periodo tranquillo come questo, fuori stagione.
Sabato 8 ottobre Rapallo Santa Margherita Portofino
Dopo le passeggiate solitarie di ieri, oggi ci dedicheremo a luoghi molto più famosi e frequentati. Prendiamo dunque il battello per Portofino con un biglietto giornaliero da 10 € che ci permette salita e discesa in tutti e tre gli scali, Rapallo, Santa Margherita e Portofino. La giornata è bellissima e la costa ci appare nel suo aspetto migliore, con colori sorprendenti.
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Dopo Rapallo
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Santa Margherita
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Portofino
Sbarchiamo a Portofino e, dopo la passeggiata lungo il molo e in piazza, saliamo verso la chiesa di S.Giorgio che domina due specchi d’acqua, da un lato la baia e dall’altro il mare aperto. Proseguiamo poi lungo il bel sentiero in pietra nella pineta del promontorio, che, costeggiando i giardini delle ville e il Castello, arriva al faro di Punta del Capo. L’affaccio della terrazza sotto il faro abbraccia tutto il Golfo del Tigullio e la costa fino a Sestri Levante.
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Chiesa di San Giorgio
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Sentiero verso Punta del Capo
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Punta del Capo
Tornati verso il centro di Portofino arriviamo alla parrocchiale di San Martino, intorno alla quale era il nucleo originario dell’antico borgo. Grazie alla particolare posizione, Portofino, il romano Portus Delfhini, fu sin dalla più remota antichità sicuro approdo per i naviganti. Lo ricorda un frase del Petrarca che troviamo in una targa vicino alla chiesa :“Ecco vicino appare Portofino, recintato di verde luminoso; con la barriera del monte respinge la violenza dei venti, silenzioso riposa nell’estatica quiete”. Naturalmente ai tempi del poeta non brulicava di turisti, come oggi, complice la stupenda giornata ottobrina. Prendiamo poi il sentiero pedonale che inizia proprio accanto alla chiesa, sale a mezzacosta, si inoltra nel bosco e costeggiando la sottostante strada, arriva al’’insenatura di Paraggi.
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Sentiero pedonale
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Sosta pranzo davanti a questo panorama
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Spiaggia di Paraggi
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Passerella verso Santa Margherita
Superata la deliziosa frazione di Paraggi, percorriamo per un lungo tratto la passerella che sporge sul mare, oltre il parapetto della strada. Arrivati a Santa Margherita, prima di riprendere il battello per Rapallo, c’è tempo per una passeggiata in centro, e dopo tanto scarpinare, una meritata pausa di riposo nei giardini del lungomare e una sosta ristoratrice in un caffè.
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Santa Margherita Ligure
9 ottobre Rapallo Siena km 274
Rientriamo a casa particolarmente soddisfatti di questo viaggio. Il promontorio del Tigullio, questo gigante verde disteso nel mare, è stata per noi una piacevolissima sorpresa. Di solito la fama e il prestigio internazionale di questi luoghi sono dovuti alla vita mondana, alle ville e gli yacth. Abbiamo invece scoperto l’altra faccia, più nascosta, ma ricca di fascino ed emozioni della riviera di Levante.
Abbiamo percorso sentieri sospesi tra mare, terra e cielo, sulle tracce degli antichi splendori della Repubblica di Genova. Attraversando un ambiente naturale caratterizzato da una vegetazione varia e rigogliosa, che va dalla macchia mediterranea al castagno, grazie alla particolare tipicità geologica e climatica del promontorio. Potendo apprezzare al meglio le cittadine e i borghi lontano dal caos dell’estate, in un momento di turismo meno invadente e più discreto.
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