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Normandia & Bretagna

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Messaggio Da Camperfree Lun 29 Ago 2011, 20:47

Normandia-Bretagna e…un po’ di castelli

Viaggio effettuato dal 16/6 al 12/7 2011
da Andrea e Stefania
camper Rimor NG5 su Ford 125/350

Una meta della quale si è detto di tutto e di più, e non posso che confermare tutto quanto di bello è già stato ampiamente descritto. Un viaggio che si gusta dal finestrino, nelle escursioni, nelle visite o semplicemente con grandi passeggiate o pedalate in bici, veicolo molto privilegiato in Francia o, come noi, in scooter. Sempre appaganti, divertenti e ricche di spunti da approfondire, in queste regioni la natura ha sicuramente la parte del leone, non da meno però, sono la storia , le tradizioni che si riscontrano nel quotidiano, nelle architetture , nei monumenti, e nelle culture contadine e marinaresche. Per chi viaggia col camper non esiste alcun problema per la sosta e neppure per i servizi, i carburanti costano meno che in Italia (specie presso i centri commerciali) e la rete stradale è veramente ben strutturata e ben mantenuta. Aree di sosta e campeggi a basso costo sono un ottimo spot per chi viaggia con i veicoli ricreazionali.

1° giorno-venerdì 16-giugno

Partiamo da Livorno nell'immediato dopo pranzo. Tutto percorso autostradale fino a Susa, poi proseguiamo per valico del Moncenisio. La giornata piovosa ci lascia una tregua proprio sul passo permettendoci di gustare questo bello scorcio di montagna alpina. Per cena ci fermiamo nel parcheggio del Fort di Maria Therese, ormai chiuso alle visite ma con servizi agibili. Lo spettacolare fort d'Essilion, appena oltre la gola, ci domina imponente.

Sosta a pochi km da Avrieux, Fort Marie Therese
N 48°12.462 E 6°44.203
Km percorsi oggi 450 Km totali 450

2° giorno-venerdì 17-giugno

Giornata di sole, percorriamo solo strade statali e dipartimentali, poco traffico e molta scorrevolezza agevolano il nostro incedere. Oltrepassiamo Bourg en Bresse, Macon a Moulins , percorrendo la N75 arriviamo dritti al centro di Bourges. Parcheggiamo all'area di sosta di Rue Jean Bovin. Una lieve ma insistente pioggerella non ci risparmia la nostra visita al centro storico, troviamo sollievo e riparo dal vento solamente all'interno della storica cattedrale, dove troviamo bellissime e numerose vetrate che si elevano fino alle volte del soffitto, veramente superbo ed imponente il portale. Successivamente passiamo per Orleans, i numerosi tentativi alla ricerca di un parcheggio però sono vani e, dopo l'ennesimo giro del centro, desistiamo e proseguiamo verso Chartres. Alle porte della città avvistiamo un Mac Donalds, una gran voglia di patatine ha il sopravvento, mentre Stefania cucina qualcosa, ne acquisto un paio di “barchette”. Nel frattempo si scatena un vero acquazzone e, approfittando del fatto che siamo parcheggiati tra due motel, decidiamo di fermarci lì. Nottata tranquillissima.

Sosta presso Mac Donalds e Motel, a 2,5 km dal centro
N 48°25.677 E 1°30.767
Km percorsi oggi 672 Km totali 1122

3°giorno-sabato 18-giugno

Ancora una giornata grigia, speriamo che il vento allontani le nuvole. Cerchiamo di parcheggiare vicini al centro, impresa ardua, con un colpo di fortuna però vediamo un camper che lascia libero uno stallo, mentre percorriamo il boulevard du Marchal Foch, lungo il corso dell'Eure. Questo ci permette in breve di visitare il bel centro storico, con tante case medievali ed una imponente cattedrale gotica. Quando ripartiamo per Rouen si fa rivedere anche il sole, era ora! Nelle grosse città, lo sappiamo, è difficile anche solo fermarsi, con fatica riusciamo a parcheggiare in Place du Boulingrin, vicino ad un capolinea del metro di superficie, nella parte alta della città. Lungo il fiume tutto occupato!

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ROUEN

Il capoluogo della Normandia, già presente in epoca romana col nome Rotomagus, è una delle più antiche città francesi. Il suo centro medievale è ricco di case a graticcio perfettamente mantenute nei garbati colori pastello, i loro allineamenti irregolari lasciano incuriosito chi le osserva perchè l'equilibrio e la loro stabilità rimangono un vero mistero. Rouen è la città “delle 100 guglie”, così detta per le numerosissime chiese che si trovano sparse ovunque. Meritevole di una menzione particolare l'abbazia di Saint Ouen, ma l'edificio più straordinario rimane la cattedrale di Notre Dame, che affascina da fuori, ed intriga da dentro, per le sue dimensioni, le asimmetrie, le navate altissime e le tracce storiche , tra cui le spoglie di Riccardo cuor di Leone. La Rue du Gross Horologe, la piazza del mercato dove fu giustiziata Giovanna d.Arco, il Palace de Justice, il quartiere Saint Maclou, sono altre tra le tante attrazioni di questo importante centro. Città imperdibile. In serata arriviamo sulla Manica, a Saint Valery en Coux, dove per la prima volta assistiamo al fenomeno di un'esagerata bassa marea.

Sosta a Chartres, Boulevard Marchall Foch, 200mt centro Euro 1,90 prima h., poi 50 cent per 30 min. “ Rouen, Place du Boulingrin, 6/700 mt dal centro gratuita

Area sosta di Saint Valery en Caux, sul mare, 300mt dal centro 4 euro+cs
N 49°52.341. E0°42.532.
Km percorsi oggi 202 Km totali 1324

4° giorno-domenica 19-giugno

Dopo uno sguardo al tipico centro, ovviamente di stampo turistico, e al suo ben organizzato porticciolo, siamo di nuovo in movimento verso la “Cote d'Albatre”. Ci fermiamo a Fecamp, l'area di sosta però è invasa dai veicoli degli espositori di una mostra basata su tutto ciò che è legato al mare di Normandia, allora usufruiamo degli enormi spazi dei parcheggi che solitamente sono interdetti con le sbarre a 2 metri. Passeggiamo per il centro e dedichiamo una mezz' ora agli stand lungo il porto, successivamente visitiamo l'originale ed elegante palazzo Benedettino, nonché l'annesso museo della storica distilleria. Graditissimi gli assaggi dei liquori che apprezziamo di gusto. Sulla spiaggia di ghiaia gli artigiani che vendono aquiloni, girandole e tanti altri giochi da vento fanno affari d'oro. Aiutate da grandi folate, le onde sommergono il piccolo faro posto in cima al canale e, mentre temerari pescatori cercano inutilmente dei ripari, ci accorgiamo che anche noi siamo inumiditi ed imbiancati dalla salsedine. Benvenuti in Normandia! Appena pranzato ci trasferiamo ad Etretat, città chiusa ai nostri mezzi , quindi parcheggiamo appena fuori dell'abitato, sulla strada per le Havre. Passeggiamo per il piccolo ma grazioso centro che, in prossimità del mare, converge sulla grande spiaggia di ghiaia e sabbia, ai lati di questa si alzano altissime le bianche falesie. E' domenica, c'è il sole, i sentieri che permettono di accedervi sono affollatissimi, bambini e persone d'ogni età s'incrociano come i cittadini nell'ora dello “struscio” in centro città. I primi punti panoramici sono presi d'assalto, nonostante il vento forte si fa la fila anche per scattare le foto di rito.

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LE FALESIE D.ETRETAT


Noi ci spingiamo verso i posti più lontani, dove i pendii mettono a dura prova piedi e polpacci, dove i gabbiani appollaiati sui nidi gridano per segnalarci la loro sovranità, dove gli scorci spettacolari su piccole cale e su coste scolpite dal mare e dai venti restano un ricordo indelebile. Nonostante la gran scarpinata, troviamo la forza per ripartire, attraversiamo una Le Havre devastata dai lavori per la metropolitana e, dopo aver percorso il fantastico ponte di Normandia, ci fermiamo all'area di sosta di Honfleur.

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HONFLEUR

5°giorno-lunedì 20-giugno

Visitiamo Honfleur, il solito cielo plumbeo ed una brezza piuttosto fresca ci accompagnano. Appena arriviamo a contatto dei suoi vicoli, dei suoi antichi palazzi, delle abitazioni storiche e dei suoi vecchi monumenti, comprendiamo facilmente come tanti impressionisti ed altri artisti si siano innamorati di questo luogo. E che dire poi del suo bacino all'interno del porto vecchio, con le banchine sovrastate da alti e stretti edifici che lo cingono come in un abbraccio, mentre in basso, le banchine sono invase dai tavoli degli innumerevoli e caratteristici locali. Le imbarcazioni sventolano bandiere di tutte le nazioni, intorno a noi riconosciamo tanti idiomi diversi, i sorrisi d'apprezzamento e soddisfazione però, sono gli stessi per tutti. Nel tentativo di esorcizzare la pioggia, che nel frattempo inizia a scendere, deviamo verso il sud con l'intento di esplorare Auge e Calvados. Prima tappa Pont l'Eveque, cittadina famosa per le produzioni artigianali di formaggio. All'uscita della città ci fermiamo presso un laboratorio, purtroppo la lavorazione è già ferma, ciò non ci impedisce di fare assaggi di ottimi prodotti che acquistiamo a buon prezzo. Successivamente passiamo per Corneilles, grazioso paesino con tante vecchie case a graticcio dove, per le 14,00, fissiamo una visita guidata nella grande distilleria Busnell, una delle più famose produttrici di sidro e Calvados di Normandia (2 euro a persona!). Visita che si rivela divertente, interessante e gradevole…specialmente al momento dei generosi assaggi! Impossibile non acquistare qualche bottiglia da regalare.

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LE DELIZIE DI PONT L.EVEQUE e quelle di CORNEILLES

Ci muoviamo verso il sud di Lisieux fino a San Martin de la Lieue per poi deviare sulla D268 per San Germain de Livet. Vi scopriamo un piccolo ma delizioso Chateu del 1400, costituito da un edificio-padiglione centrale, un castelletto di pietre grigie, rosse e verdi, un bel fossato ed un giardino verde che ospita magnifici pavoni. Tra i suoi frequentatori storici uno dei più famosi fu Georges Bizet, l'autore della Carmen.

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LO CHATEAU DI SAINT GERMAIN

Dopo pochi km ci fermiamo alla fattoria di Saint Hippolyte, sede di una cooperativa che produce formaggi all'interno di una spettacolare fattoria. Purtroppo è lunedì, giorno di riposo, non ci resta che ammirare da fuori e respirare il profumo dei formaggi che si avverte ovunque. Proseguiamo verso nord-ovest, passata San Loup percorriamo la D613 fino a Crevecoeur en Auge. Situato ai margini di un bosco vi scorgiamo l'omonimo castello. Era proprietà di una signoria medievale, ancor oggi, gli edifici che si ergono in cerchio lungo l'isolotto delimitato dal fossato, fanno da contorno al piccolo maniero murato. La piccionaia, il granaio, il fienile ed il resto della fattoria sono costruzioni rigorosamente in graticcio, al loro interno foto e filmati ci riportano a vivere il tempo del loro splendore.
Durante la risalita verso il mare, percorrendo la strada del sidro, incappiamo nel graziosissimo paesino di Beuvron en Auge. Praticamente spaccato a metà dalla strada che l'attraversa, mette in mostra le vecchie e tipiche case di Normandia in mattone cotto e a graticcio. C'è anche un'area di sosta attrezzata ma preferiamo sfruttare ancora la molta luce che rimane per arrivare a quella di Colleville Montgomery, a nord di Caen.

AS Colleville Montgomery, Rue de Saint Aubin, gratuita con cs
N 49°16.270 W 0°17.957
Km percorsi oggi 178 Km totali 1634

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BEUVRON EN AUGE

6°giorno-martedì 21 giugno

Iniziamo il percorso costiero, tristemente famoso per essere stato teatro di grandi scontri durante gli sbarchi alleati. Un breve sguardo a Sword Beach e Juno Beach e dopo pochi chilometri siamo ad Arromanches les Bains. Parcheggiamo vicino al cinema, un bellissimo campo di grano quasi maturo ci separa dalla falesia a picco sulla spiaggia. Ci affacciamo, è veramente immensa, i resti dei cassoni che costituivano il porto galleggiante sono ancora in bella vista a largo. Approfittiamo della bassa marea per andare a visionare quelli che sono staccati ed hanno messo radici sulla spiaggia, a pochi metri dalla strada, proprio di fronte ad uno dei tanti musei dedicati allo sbarco. Successivamente assistiamo allo storico e crudo filmato nella sala a 360°, malgrado ne conoscessimo già il contenuto, ne usciamo piuttosto turbati.
Ma le emozioni non si fermano, a Longuer Sur Mer facciamo conoscenza con le postazioni d'osservazione ed i bunker con i cannoni tedeschi, tutto ancora quasi intatto. IL percorso della memoria prosegue poi a Colleville Sur Mar, il più grande cimitero dei caduti Americani, posto proprio sopra la spiaggia di Omaha Beach. Una folla silente e rispettosa si aggira in mezzo alle migliaia di croci bianche, perfettamente allineate da qualunque lato le si osservi. Mi soffermo a leggere qualche nominativo, a sorpresa scopro tanti nomi di chiara origine europea, tra cui Italiani e addirittura tedeschi. Gli animi, di per se già coinvolti, raggiungono la massima emozione al momento dell'ammaina bandiera, accompagnata dal suono struggente di una tromba che intona le note del silenzio.
Proseguiamo per Point Du Hoc, teatro dell'atto eroico di un gruppo di ranger che espugnarono il più importante posto d'osservazione e comando operativo tedesco. Oltre agli esaustivi pannelli esplicativi, possiamo osservare centinaia di buche provocate dagli insistenti bombardamenti ed i bunker in cemento per le batterie ed i depositi di munizioni.

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LA SPIAGGIA DI ARROMANCHES

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OMAHA BEACH

Ma la nostra voglia di carpire il più possibile da questa particolare esperienza non è ancora terminata, ci rechiamo quindi a La Cambe, dove è allestito l'immenso cimitero Tedesco nel quale riposano oltre 21.000 caduti. Vi incontriamo solo una famiglia tedesca che, alla nostra vista, ci saluta con un lieve ma compiaciuto saluto. Il monumento al milite ignoto al centro e un prato immenso con tante piccole pietre quadrate per terra, alternate a 5 croci in pietra scura, sono le uniche testimonianze poste a ricordo di quella che rimane pur sempre una tragedia di tutti. In serata ci fermiamo a Santa Marie Elise, dove sorge la chiesa sulla quale rimase impigliato un paracadutista durante il proprio atterraggio. Un fantoccio appeso al paracadute resta ancora a testimoniarlo. A pochi metri dal parcheggio, un museo allestito sotto stand fatti a paracadute, permette di conoscere meglio i movimenti e le attrezzature degli attacchi aerei che si svolsero lungo quel fronte.

Sosta a Saint Mere Eglise, vicino alla chiesa, 5 euro, solo notte
N 49°24.524 W 1°18.943
Km percorsi oggi 125 Km totali 1759

7°giorno-mercoledì-22 giugno

Oggi continuiamo il tour costiero. Iniziamo con una sosta a Saint Vaast de la Hauge dove apprezziamo la grande spiaggia che si estende a semicerchio sulla baia. Ampie zone in secca mostrano le coltivazioni dei mitili e tantissime persone in cerca di chioccioline animano le grandi distese, il tutto sotto l'austera sorveglianza del vecchio forte. A Barfleur, la bassa marea lascia completamente a secco il porto e le zone vicine, la vista delle barche appoggiate sulle chiglie è altamente spettacolare. Al faro di Gatteville, il secondo di Francia per altezza, non resisto al desiderio di salire in cima ai 359 gradini e la faticaccia è ripagata da un panorama veramente unico, non scenderei più. La sosta successiva è a Cap Levì, ma il forte vento non consente neppure di passeggiare fino al porticciolo. Attraversiamo Cherburg, troppo caotica intorno al suo importante polo portuale, e ci fermiamo al Chateu di Nacqueville, dove però troviamo ingiustificatamente chiuso l'accesso e nessuno a dare spiegazioni! Continuiamo percorrendo la Rute du Cap, gli scorci sulle spiagge e le baie selvagge come quella d'Ecalgrain si susseguono uno dopo l'altro, i borghi con le tipiche case in pietra sono sempre più piccoli ma perfettamente in ordine e splendidamente decorati con fiori d'ogni tipo. A Cap de la Hague ci fermiamo per far delle foto all'isolato faro sullo scoglio, ma un forte acquazzone ci fa scappare di gran carriera. A Pirou effettuiamo una deviazione per visitare un antico maniero di origine vichinga poi passato ai Normanni, un po' spoglio e in lento restauro, ha ben tre fossati che lo cingono. All'interno è esposto un lunghissimo arazzo raffigurante la storia normanna, è un opera di grande valore perché ricamato a mano con migliaia di ore lavorate.
Ad Agon Containville ci soffermiamo per ammirare l'immensa costa sabbiosa e la grandiosità degli impianti d'allevamento di mitili ed ostriche. Dopo la città la strada litoranea sfocia nel parco litorale, al termine della stessa ci troviamo al panoramico point d'Agon. L'insenatura, che arriva alle spiagge di Hegueville e al Pont de la Roque, è completamente in secco, per alcuni chilometri si contano centinaia d'imbarcazioni adagiate su fango e sabbia. In serata arriviamo sul deserto lungomare di Douville Les Bains, palesemente ancora in attesa dei primi turisti estivi. Prima di andare a letto passeggiamo sulla solida battigia e, data l'ora, ci godiamo un inusuale ma spettacolare tramonto.

Sosta a Douville Les Bains, rue de la Plage.
N 48°50.980 W 1°35.029
Km percorsi oggi 283 Km totali 2042

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BARFLEUR

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FARO DI GATTEVILLE

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CASTELLO DI PIROU

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ABBAZIA di SANTA TRINITA. DELLA LUCERNA

8°giorno-giovedì 23 giugno

Procediamo dritti verso la Bretagna percorrendo la Rute de le Baie. Effettuiamo solo una deviazione per visitare l'abbazia di Santa Trinità De la Lucerna.
Semidistrutta dai bombardamenti, dopo 50 anni di lavoro è stata restaurata quasi completamente. Piacevole visita, svolta in un contesto bello e rilassante. Prima di pranzo, finalmente, dopo averlo avvistato più volte dai punti panoramici sulle coste del Cotentin, siamo di fronte a Mont San Michel. Parcheggiamo sulla diga nel settore dedicato ai nostri mezzi, niente servizi. La voglia di salire subito è tanta, anticipiamo il pranzo e ci immergiamo nella magica atmosfera di questo posto incantevole. Visitiamo l'eccezionale complesso abbaziale, non a caso detto “Marveille”, veramente ricco di motivi storici e architettonici. Dall'alto si ha una spettacolare veduta sul borgo, sul mare e sulle terre circostanti. Un vero posto privilegiato che consente anche di notare quante siano le colorate comitive che intraprendono le escursioni guidate per attraversare la baia a piedi.
Ovviamente d'obbligo il passeggio tra i vicoli medievali e sui cammini di ronda. Approfittando della prima vera giornata di sole, anche se ventosa, anche noi ci togliamo la soddisfazione di camminare sulle zone lasciate libere dalla bassa marea, una marea che anche a tarda sera, come da calendario, si lascia aspettare inutilmente perché la sua risalita sarà appena percettibile.

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LE MONT SAINT MICHEL

Km percorsi oggi 78 K m totali 2120

9°giorno-venerdì 24 giugno

Dopo due giorni di mare e coste, torniamo verso l'interno. Arrivati a Fougeres parcheggiamo nella comoda area di sosta gratuita, visitiamo il castello ed il centro medievale. Bella cittadina, vanta edifici ed abitazioni storiche nonché svariati e curati giardini. Successivamente ci fermiamo a Rennes, il capoluogo della Bretagna. Una città molto bella, moderna e rinascimentale, con un centro storico davvero affascinante e frequentatissimo dai giovani, che trovano, nei tanti caratteristici locali, un importante luogo d'incontro.

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FOUGERES

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RENNES

Nel pomeriggio siamo a Dinan. Altra cittadina che da sola merita un viaggio, il centro storico è antico, e conserva gelosamente le vecchie abitazioni in graticcio ed i negozi tramandati da generazioni. La parte alta è contornata da mura fortificate che ci consentono il passeggio sul cammino di ronda, mentre scendendo per la rue du Petit Fort si arriva al borgo marinaro. Molte imbarcazioni sono ormeggiate al molo, alcune consentono minicrociere sulla Rance, fiume navigabile fino al suo grande estuario. In serata torniamo sul mare, a Cancale.

Rennes, P in rue de Nastaise, lungo la Rance. Euro 2 per h 2,50
N 48°06.678. W 1°41.138.

In alternativa P in place Saint Melanie

Fougeres, area di sosta con cs, a 100 mt dal castello, gratuita
N 48°31.320. W 1°12.667.

Dinan, area di parcheggio, rue du Port, sotto il ponte. Vicino al fiume
N 48°27.271. W 2°02.290.

Cancale, area di sosta, 6 euro 24 h, 500 metri dal centro. Cs euro 2,40 Rue des Francaise libres
Km percorsi oggi 184 Km totali 2304

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DINAN

10°giorno-sabato 25 giugno

Visitiamo Cancale in piena bassa marea, oltre al solito assistiamo allo spettacolo delle imbarcazioni adagiate sul fondale, questa volta vi scorgiamo anche una piccola nave. Decine e decine di filari, con i caratteristici vivai di ferro, fanno bella mostra di se e ci ricordano che siamo nel luogo principe per la coltivazione delle ostriche. Mentre le osserviamo ci accorgiamo che al largo, ancora una volta in mezzo alle nebbie, si stagliano imponenti i contorni dell'abbazia di Mont San Michel.
Al termine della passeggiata troviamo le tipiche bancarelle che le vendono al dettaglio. Ne osserviamo di tante misure e di varie qualità. Di prima mattina sono già prese d'assalto da ghiotti turisti, le abili venditrici ne aprono in quantità industriale, maneggiando con grande manualità e destrezza i piccoli ed acuminati coltellini. Anche noi ne facciamo scorta, e la gentile signora ce ne regala qualcuna in più.
Successivamente ci rechiamo a Saint Malò. Trovando dismessa l'area di sosta presso l'ippodromo, abbiamo non poche difficoltà a parcheggiare poi, con un colpo di fortuna, troviamo uno stallo libero nel parcheggio vicino alla piscina nei pressi dell'ansa “Des Sablons”. La passeggiata che ci porta nella città “intramuros”, ci consente di osservare le tante chiuse, più e meno grandi, che separano la zona portuale dal mare aperto. La città vecchia, in gran parte ricostruita, mantiene però la struttura e l'eleganza degli edifici originali. Tantissimi negozi e ristoranti riempiono le strade che s'incrociano con precisione geometrica. Veramente suggestiva la passeggiata sui bastioni che cinge completamente l'abitato. Belle le due spiagge di sabbia, a nord e ad ovest, prese d'assalto data la giornata molto calda, la prima da quando siamo in viaggio. Da quella d'Eventail, osserviamo alcune persone che tentano la traversata a piedi sino al Fort National. Lasciando Sain Malo ci soffermiamo a Dinard, fortemente improntata al turismo estivo, offre spiagge ed impianti d'accoglienza notevoli. Costeggiando arriviamo quindi a Fort La Latte. Una gradevole passeggiata di 10 minuti ci consente di arrivare a questa affascinante fortezza edificata a strapiombo sul mare. Dobbiamo superare due ponti levatoi per oltrepassare il vuoto che separa la roccaforte dalla terra, sono doppie anche le possenti mura di cinta, alte quasi 60 metri sul mare. Le vedute sono di prima scelta, l'acqua cristallina e le coste selvagge, non a caso questo litorale viene detto “costa di smeraldo”. Percorsi pochi km entriamo nel parco di Cap Frehel. Nel piazzale sotto il faro abbiamo la fortuna di trovare un gruppo folk che si esibisce in danze bretoni, con musiche ed abbigliamenti tradizionali.
L'escursione sul selvaggio promontorio è di quelle che si assaporano metro dopo metro. Le alte falesie mostrano le loro sfumature di colore rese ancor più nette dall'effetto tramonto. I grandi picchi di rocce di scisto e arenaria, detti “della Fauconniere”, sono dominio di gabbiani e cormorani che, con i loro stridenti richiami, riescono a coprire anche il rumore del mare che azzurrissimo, schiuma tra gli scogli. In serata ci fermiamo all'area di sosta di Binic, città con un bel porto turistico ed una grande spiaggia.

Area sosta di Binic, rue de L.Ic, gratuita. 700mt dal mare
N 48°36.010. W 2°50.121.
Km percorsi oggi 129 Km totali 2433

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SAINT MALO

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FORT LA LATTE

11°giorno-Domenica 26 giugno

Giornata di sole pieno. Senza averlo programmata decidiamo per una gita a Brehat. Lasciamo il camper nel grande ed affollato parcheggio in prossimità dell?imbarco al Pointe de L?Arcouest e dopo 10 minuti di traversata siamo sull'isola. Decidiamo di non noleggiare le bici e di farcela tutta a piedi, impresa abbastanza comoda e piacevole. Un vero paradiso di tranquillità, con tanti angolini suggestivi da godere, magari con meno affollamento in giro, ma una volta raggiunte le cale la maggior parte dei turisti sembra sparire. Alle 14,00 effettuiamo il giro del piccolo arcipelago, in battello, ed è un'esperienza che apprezziamo tantissimo. Tornati a terra, riprendiamo il nostro viaggio rimanendo sulla litoranea e, dopo una breve sosta alla medievale Treguier, abbiamo modo di conoscere la bellissima costa di granito rosa. Rimaniamo estasiati nell'ammirare tratti di spiaggia finissima e cale delimitate da rocce in granito levigato dal vento. Ploumanach, Tregastel, la baia di Morlaix, praticamente non c'è un attimo di pausa, tante bellezze una dietro l'altra da gustare. In serata raggiungiamo Saint Thegonnec, vi troviamo finalmente il primo camper italiano di questo viaggio, strano ma vero, è di Livorno anch'esso!

Area di sosta a Saint Thegonnec, in centro, gratuita, ampie piazzole Place Parkk-an-Illiz
Km percorsi oggi 161 Km totali 2594

12°giorno-Lunedì 27 giugno

Giornata grigia, pioviscola, clima ideale per fare il giro dei Complessi Parrocchiali. Visitiamo in successione quelli di Saint Thegonnec, Guimilau e Lampaul Guimilau. All'apparenza sono tutti simili, in realtà ognuno ha le proprie distinte particolarità e peculiarità. Tutti molto interessanti. Tornando verso la costa dell'Erica ci fermiamo a Saint Pol de Leon. Facciamo acquisti ed il nostro miglior rifornimento (1,246) presso il market Leclerc, poi visitiamo la cattedrale e la cappella di Kreisker. A Roskoff, approfittando di un miglioramento del tempo, facciamo una passeggiata al porto e nel borgo, ricco di vecchie e storiche abitazioni, alcune risalenti al 1400. Altra sosta meritevole di menzione, quella che facciamo a Brignogan Plage, che offre pregevoli vedute sulle spiagge e sulla rada. Altro bel posto è Meneham, antico villaggio dei pescatori di alghe, ristrutturato e trasformato in albergo didattico. Il tratto di mare antistante è selvaggio e coreografico: piccole cale di sabbia bianca s'intravedono tra centinaia d'isolotti che emergono ovunque, conigli selvatici impauriti per la nostra presenza che si rincorrono sulla torba, cataste di alghe poste ad asciugare, le barche nascoste tra i massi. Un vero spettacolo, siamo sulla “Cote des Legendes”! Nella serata cerchiamo di arrivare nei pressi del faro dell'Ile Vierge, ma ci perdiamo tra il dedalo di stradine sulle punte di Plouguerneau, ci fermiamo quindi in uno slargo dietro la spiaggia di Porz Guen.

Spiaggia, porticciolo di Porz Guen
N 48°37.798. W 4°32.798.
Km percorsi oggi 128 Km totali 2722

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COMPLESSO DI GUIMILAU

13°giorno-martedì 28 giugno

Lasciate le scogliere dell'Ile Vierge iniziamo a percorrere la terra degli “Abers”, profonde insenature che per chilometri entrano verso l'interno ricordando vagamente i fiordi. Le penisole che si trovano racchiuse tra queste diramazioni, sono dei veri paradisi, sia per i diportisti che vi trovano grandi ripari alle proprie imbarcazioni, sia per i praticanti dei vari sport da spiaggia e del vento, come quelli che troviamo all'opera alle dune di Santa Margherite. A Portsall facciamo una sosta sul bel porticciolo, uno dei pochi sempre navigabili grazie al fondale sempre alto. Questa è una località tristemente famosa per il naufragio della Cadiz, petroliera dell'Amoco, avvenuto nel 1978. A dispetto di quella tragedia, oggi devo dire che vi abbiamo trovato una stupenda spiaggia di sabbia bianca ed il mare più pulito e cristallino di tutta la costa.
Continuando a scorrere la “Rute turistica” avvistiamo moltissime calette di sabbia e tanti piccoli porticcioli.
Il forte e freddo vento del nord stimola serfisti e kiteserfisti che si esibiscono in spericolate coreografie. Non l'invidiamo per niente, perché nonostante il sole, non riusciamo a toglierci felpa e giubbino!
Giunti al porto di Lanidult ci fermiamo a vedere lo scarico delle alghe. Direttamente dalle piccole imbarcazioni piene all'inverosimile, le lunghe alghe a forma di nastro vengono spostate nei camion utilizzando piccole gru. Da qui saranno trasportate presso gli stabilimenti dove verranno destinate alle varie lavorazioni, principalmente per la cosmesi. Effettuiamo un'altra sosta a Le Conquet, bella cittadina con un importante porto canale diviso a metà tra il diporto e le barche da pesca. Ci rechiamo sulla piccola penisola di Kormovan, vi si giunge dalla città attraversando un ardito ponte pedonale o con giro più ampio, per via stradale. Una comoda passeggiata di circa mezz'ora consente di scoprire un posto straordinario. A sinistra si costeggia il canale e si ha una vista totale su Le Conquet, a destra si ammira la bella spiaggia dei “Blanc Sablons” mentre, proseguendo sul promontorio, arriviamo al punto panoramico dove si ha un magico colpo d'occhio sull'arcipelago d'Ouessant. La luce del sole, ancora alto, ci consente di proseguire ed arrivare fino al Pointe Saint-Mathieu. Un luogo oramai noto per le decine di immagini già rivisitate più volte, ma dal vivo è veramente molto più che suggestivo. Il complesso aspetto degli edifici che lo caratterizzano sono di una particolarità unica, i panorami da dieci e lode. Terminiamo la nutrita giornata fermandoci dopo pochi km, presso l'area di sosta a Plougonvelin, posta in alto su un promontorio offre anch'essa un bello scorcio sulla rada di Brest.

Area di sosta, Plougonvelin, a 300mt dal Fort Bertheaume, 6 euro, servizi.
N 48°20.253 W 4°42.410
Km percorsi oggi 130 Km totali 2852

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LE CONQUET

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POINT SAINT MATHIEU

14°giorno-mercoledì 29 giugno

Giornata soleggiata ma con forte vento fresco da sud-ovest. Visitiamo Brest, città semi ricostruita nel dopo guerra, anch'essa in pieno caos per i lavori della ferrovia di superficie, perfino il Pont de Recouvrance è completamente ingabbiato. Ci fermiamo in un grande parcheggio posizionato tra il porto commerciale e la fortezza, in Rue Jean Marie le Bris. Scorriamo il centro con lo scooter, ma non c'è molto da segnalare, al grande arsenale non riusciamo a farci inserire nella visita guidata. Allora proseguiamo fino al porto turistico per poi entrare nel bellissimo centro di Oceanopolis. Bella struttura, molte le specie animali che sono ospitate in padiglioni suddivisi per posizione climatica.
Molto curato l'aspetto didattico ed interattivo. Usciamo da Brest attraversando l'Iroise tramite uno spettacolare ponte, per fermarci dopo pochi km a Plougastel. Visitato il suo centro, ci apprestiamo a fare il giro della penisola, con una interessante sosta al “Point des Espagnols” ed al selvaggio Point de Phenir che, dall'alto dei suoi 70 metri, ci regala scenari sconfinati. In serata sostiamo nell'area sosta a Camaret s/mer.

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SPIAGGIA di KERSIGUENOU (e un.improbabile velista)

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15°giorno-giovedì 30 giugno

Riprendiamo il tour della penisola di Crozon, lasciando Camaret incappiamo subito nell'ampia e profonda spiaggia della baia di Kersiguenou, dove si pratica, tra l?altro, la vela sui tricicli. Proseguendo oltre il point Dinan e de Cap-le-Chevre, entriamo nella regione Finisterre, tappa d'obbligo a Douarnenez. Città che ha il primato dello scatolamento del pesce, vanta un bel porto e più spiagge. Nel canale di Port-Rhu, protetto da una chiusa pedonabile, vi sono centinaia di imbarcazioni a vela, ed un museo storico con vecchi natanti. Proseguiamo per la litoranea, i paesaggi marini si susseguono, a Point du Van troviamo un fantastico punto d'osservazione che ci consente di individuare e riconoscere molti dei luoghi visitati nei giorni precedenti. Appena lasciato il promontorio, superiamo la famosa baia “dei Trapassati”, affollatissima di cultori del surf, e subito dopo raggiungiamo il mitico “Point du Raz”. Un grande piazzale e numerosi negozi di souvenir, nonché attività di ristoro, la dicono lunga sulla fama di questo posto. Percorriamo il bel sentiero che permette una comoda passeggiata fino alla statua di “Notre dame des Naufrages”. Non contento azzardo, con la massima prudenza, la scalata “all'Enfer de Plogoff”. Rocce che si stagliano fino a 60 metri con baratri a picco sul mare. Ma dopo una quindicina di minuti percorsi, a volte aiutandomi con le mani, mi trovo davanti allo spettacolo! IL breve tratto di mare che mi separa dallo scoglio sul quale si erge il faro de “La Vieille” è terrificante, una corrente mostruosa forma gorghi e scalinamenti a pelo d'acqua, alcune barche che pescano con prua a vento, debbono tenere i motori su di giri e la marcia avanti inserita per poter tenere una posizione stabile. In secondo piano vedo nitidamente l'isola di Sein con i suoi alti fari, in particolar modo il faro d.AR Men. Uno dei più fotografati e spettacolari con mare in tempesta. Dopo qualche minuto trascorso in contemplazione, rientro con cautela fino al sentiero battuto, ma non riesco a far a meno di voltarmi cercando di memorizzare più possibile ogni particolare, tutti quelli che i miei occhi riescono a cogliere. Lasciamo il parcheggio, sono passate le 19,00, la sbarra è alzata e non c'è più nessuno a riscuotere il ticket obbligatorio, risparmiamo 6 euro! Dopo cena arriviamo al camping di Quimper.

Camping comunale, Quimper, tra rue Borossi e Rute de Pont l'Abbê. A 20min dal centro, euro 12,75 con allaccio cc.
N 47°59.384. W 4°07.239.
Km percorsi oggi 160 Km totali 3129

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POINT DU RAZ, faro LA VEILLE

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LA “CHIOCCIOLA” del faro d.EKMHUL

16°giorno-venerdì 1 luglio

Visitiamo Quimper, capoluogo del Finisterre e capitale dell'antica Cornovaglia francese. Una graziosa città molto floreale, bagnata da due fiumi: l'Odet e lo Steir, vanta una lunga tradizione di ceramisti. IL suo centro, che si sviluppa intorno alla superba cattedrale di San Corentin, ha moltissime case antiche, vecchi palazzi e bei negozi, tutto fruibile con gran comodità in quanto situati in zona pedonale.
Nel pomeriggio raggiungiamo la penisola di Penmarc.h. Ci godiamo subito la bella spiaggia di Pointe de la Torque, letteralmente “infestata” da centinaia di serfisti indomiti. Più tardi raggiungiamo San Guenolè, sulla cui punta ci fermiamo per salire sul faro d'Ekmuhl. Ben 260 scalini, e belli tosti, occorrono per salire in cima, ma come sempre la ricompensa è delle migliori, la vista spazia ad ovest fino alla spiaggia di La Torque, mentre ad est si distingue benissimo anche l'ansa di Lesconil. Oltrepassiamo point de Penmarc.h e Pont l'Abbè, per sostare a Benodet, piacevole borgo marinaro diviso in due dall'Odet. Porto importante per le gite alle isole Glenan e per l'escursioni a ritroso sul fiume. In serata ci fermiamo a Mousterlin, in area di sosta gratuita ma senza servizi, dietro le dune della lunghissima ma sottile spiaggia.

Area sosta di Mousterlin, a 50 mt dal mare, 500 dal porticciolo, gratuita
N 47°51.087 W 4°02.789
Km percorsi oggi 78 Km totali 3207

17°giorno-sabato 2 luglio

Iniziamo la giornata, fresca ma soleggiata, esplorando la costa tra Beg Meil e Cap Coz rimaniamo estasiati da falesie, spiagge e mare trasparente. Successivamente arriviamo a Concarneau, ospiti di un bel parcheggio riservato ai camper, dove si paga solo il pernottamento. Visitiamo il centro della cittadina, la cui grande attrazione è la “Ville Close”, vecchio borgo fortificato cinto da mura, costruito su un'isolotto e circondato dalle acque del porto. All'interno vi troviamo antichi edifici, una moltitudine di negozietti e tanti bei locali per pranzare, quest'ultimi veramente gremiti!
Nel pomeriggio ci trasferiamo nella penisola di Quiberon, una stretta e lunga striscia di terra che culmina con la città omonima. Buon centro peschereccio e bel porto turistico. Dispone di una grande spiaggia di sabbia fine, decine d'alberghi, pensioni, ristoranti, pub, campeggi e perfino un piccolo aeroporto. In pratica una perfetta località vacanziera. Alla stazione marittima c'informiamo dei costi per la traversata alla Belle Ile ma, 98 euro per due persone ed uno scooter, ci sembrano un furto. In più l'indomani, essendo domenica, si corre anche il rischio di non trovare posto, rinunciamo. Dedichiamo il resto della giornata al passeggio intorno alla città, fino alla Pointe de Conguel, poi con lo scooter scopriamo la parte est, quella più attrezzata dal punto di vista turistico, con tanto di porticcioli, spiagge, scuole di vela e svaghi d'ogni tipo. Torniamo indietro scorrendo invece il lato ovest, la “cote sauvage”, già il nome la dice lunga. A sera ci sistemiamo nell'area di sosta proprio su questo versante, a 2,5 km dal centro di Quiberon.

Area Concarneau, vicino vecchia stazione, 500mt dal centro, cs 4 euro, 2 notte
N 47°52.709. W 3°55.240.

Area Quiberon, sulla costa ovest, a 2,5 km dal centro, rue du port Kennè,
Pagamento con carta di credito, 6 euro x 18 ore.
N 47°29.516. W 3°08.353.
Km percorsi oggi 145 Km totali 3352

18°giorno-domenica 3 luglio

Passando per Carnac ci fermiamo per dare un'occhiata agli allineamenti megalitici, ma non ne rimaniamo particolarmente attratti. Proseguendo arriviamo ad Auray, una cittadina dalle tante e storiche abitazioni a graticcio. Parcheggiamo nel quartiere de Loch, vicino allo stadio, in centro. Scendendo verso il fiume, che attraversiamo mediante un antico ponte ad arcate, c'inoltriamo nel quartiere di Saint Goustan, una vera meraviglia! Tanti vicoli, scalinate, case del 400, lungo i moli del vecchio porto tantissimi ristoranti tipici. Una passeggiata coloratissima ed appagante immaginando le realtà di tempi lontani. Tornando al camper saliamo per la promenade Du Loch, dall'alto, il quartiere appena visitato, ci appare in tutto il suo fascino. Una rinnovata voglia d'antico ci spinge verso mete distanti dal mare, percorrendo strade secondarie, a volte in mezzo a belle campagne altre in freschi tratti boscosi. Arriviamo così a Josselin, altra bella località ricca d'edifici di stampo medievale. Come Auray vanta due zone ben distinte, in centro, oltre le tante abitazioni a graticcio, si visita l'interessante basilica di Notre Dame du Roncher, dall'alto del suo campanile si gode uno spettacolare panorama sulla città e sul castello. Oltrepassato il ponte sul fiume Oust si entra nel quartiere Saint Croix, altra chicca da gustare casa per casa. Dal ponte ci godiamo una splendida prospettiva sulla facciata del castello che guarda il fiume. Tornati sui nostri passi decidiamo di visitarlo, la visita è guidata, si visita solo il piano terra ed il giardino. Visita piacevole ed interessante, apprezzabile il mobilio ed alcuni oggetti originali, stupenda la facciata che da sul cortile, in gotico rinascimentale.

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AURAY, il quartiere SAINT GOUSTAIN

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Il castello di JOSSELIN, visto dalla chiusa sull.OUST

Ripartiamo da Josselin cercando di seguire le strade lungo il canale Oust, così facendo incontriamo l'abitato di Malestroit. IL paese si presenta subito come in una bella cartolina, ponticello tutto fiorito situato su una tripla diramazione del fiume, con piccolo parco e zona pic nic. IL centro del borgo, ma ormai è una consuetudine, presenta interessanti edifici, ed è impreziosito da tante fioriture poste un po' ogni dove. Passeggiando sulle sponde dell'Oust scorgiamo alcuni battelli ormeggiati, a bordo ve n'è qualcuno abitato, uno dei passeggeri ci saluta e ci spiega che dormiranno lì in attesa che l'indomani mattina apra la chiusa. In effetti pochi metri più avanti l'avvistiamo, il sistema di funzionamento oggi è moderno, basta un telecomando per farla lavorare, l'operatore ci spiega che da sempre è mantenuta e curata come una creatura. Superato il ponticello scorgiamo l'area per i camper, in zona verde.

Area camper Josselin, Place S: Martin, centro. Gratuita, cs 2 euro, con carta
N 47°57:365. W 2°32.973.

Area sosta Malestroit, presso la chiusa, centro. Gratuita, servizi igienici
N 47°48.747. W 2°22.938.
Km percorsi oggi 119 Km totali 3471

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MALESTROIT

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LA CHIUSA

19°giorno-lunedì 4 luglio

Subito dopo colazione mi piazzo sul ponticello della chiusa, alle 9 in punto l'operatore aziona il meccanismo, in 10 minuti la prima imbarcazione ci saluta, è una famiglia che trascorrerà la vacanza così, partita da Nantes, cercherà di arrivare “via terra” fino a Brest, per poi tornare dal mare aperto. Una bella esperienza, non c'è che dire. Dopo il secondo natante “risalito”, partiamo anche noi.
Prossima destinazione Rochefort en Terre. Un'altra perla di paese, sul cartello posto ad inizio abitato vanta 4 fiori, valutazione altissima per questo genere di classificazione. A vederlo bene però, meriterebbe anche la quinta! Anche qui ci sbizzarriamo con le foto alle caratteristiche case e monumenti in pietra. Lasciato anche questo piccolo paradiso in breve, arriviamo a Vannes. Troviamo molte difficoltà a parcheggiare, perfino nella zona della stazione marittima e del parco acquatico, ovunque troviamo solo sbarre a 2 metri! Troviamo posto in uno stallo lungo, oltrepassato il porto canale, a 500 metri dal centro. Fatti i biglietti all'ufficio turistico, con lo scooter torniamo alla stazione marittima, a circa 2km, dopo pochi minuti ci imbarchiamo per uno splendido giro nel golfo di Morbihan. Ben tre ore di navigazione dentro al dedalo d'insenature tra tante isolette, scorci su piccole spiagge, porticcioli, belle abitazioni, immense distese di coltivazioni d'ostriche e finalmente in una vera giornata di sole. Torniamo a terra ben rilassati ed intenzionati a finire la giornata cercando di conoscere anche questa città. Il centro storico, che si sviluppa intorno alla cattedrale di Saint Pierre, ê uno dei più belli visitati finora. Gli edifici a graticcio sono grandi e pittoreschi nei loro svariati colori. Sotto le antiche mura ammiriamo splendidi giardini alla francese, lungo la Marle gli antichi lavatoi. In un antico negozio assaggiamo finalmente i costosissimi dolcetti detti “Macarons”. IN serata ci fermiamo a Kerbodo, pochi chilometri da Sarzeau, vicino al porto di Saint Jaques.

Rochefort en Terre, area sosta, Place du Camp de Foire, euro 2,50
N 47°41.991. W 2°20.014.

Area sosta, Saint Jaques, 100 mt dal porto, 5 euro 24h, cs gratuito Rue du Port-de Saint Jacques
Km percorsi oggi 93 Km totali 3564

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ROCHEFORT EN TERRE

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VANNES, antichi lavatoi

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VANNES, le case del centro

20°giorno-martedì 5 luglio

Poco dopo la nostra partenza, seguiamo le indicazioni per il castello di Suscinio. Bella roccaforte con annesso palazzo medievale è ancora in parte da restaurare, molto più bello da fuori che internamente, ha un bel contorno lacustre popolatissimo da uccelli acquatici.
Procedendo verso est, attraversiamo il barrage d'Arzal percorrendo la sua imponente diga che, regolata da chiuse, offre uno specchio d'acqua immenso alle centinaia di lussuose imbarcazioni che vi stazionano. Arriviamo poi a capo Crosci, attraversando tutta la zona delle saline di Guerende. A Port la Baule inizia a piovere incessantemente, il che ci preclude una passeggiata lungo la sua interminabile spiaggia. Allora dirottiamo su Saint Nazaire, precisamente alla Ville du Mer, al centro del porto.
Parcheggiamo nei pressi dei rifugi sottomarini, una delle poche cose sopravvissute ai bombardamenti durante la guerra. All'interno di uno di questi “alveoli”, è stato allestito “l'Escal Atlantic”, una struttura camuffata ma veramente ben fatta, che permettere di rivivere le atmosfere e le avventure dei primi grandi transatlantici francesi, il France ed il Normandia. Simpatico il finale a sorpresa.
Dopo aver fatto un giro per il porto, anch'esso regolato da chiuse e grandi strutture, viviamo la strana ed unica sensazione di scendere e conoscere un sottomarino. Si tratta del sous-marin “Espadon”, della marina militare francese, oramai dismesso è divenuto una grande attrazione per grandi e piccoli. In serata giungiamo a Nantes dove, con amara sorpresa, troviamo il camping Petit Port ancora chiuso per restauri. Ripieghiamo allora su quello di S. Lucie s/Loire ma, nonostante vari tentativi non lo troviamo. Poi un gentile signore ci rivela che dobbiamo passare da Thourè s/Loire, per arrivarci, e così è stato.

camping Belle Riviere, route des Perrieres,S.Lucie s/Loire, euro 17,80 con cc, wifi, tutti i servizi. Autobus a 200 mt. 12 km dal centro di Nantes
N 47°14.930. W 1°27.112.
Km percorsi oggi 194 Km totali 3758

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CASTELLO DI SUSCINIO

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CASTELLO DEI DUCHI DI BRETAGNA, NANTES

21°giorno-mercoledì 6 luglio

Ci trasferiamo in città con lo scooter, iniziando dal Castello dei duchi di Bretagna. Bella struttura che si visita solo dal lunghissimo cammino di ronda, internamente vi sono zone non visitabili ed altre adibite a mostre. Molto piacevole sostare lungo il giardino del fossato che lo circonda. Vicinissima al castello troviamo l'imponente cattedrale di Saint Paul e Pierre, molto ben ristrutturata, mostra tutto il candore dei massi di tufo. Sempre in zona ci rechiamo alla torre di LU, ancor oggi emblema di uno dei più famosi biscottifici di Francia e dell'ex zona industriale di Nantes. Poco dopo ci immergiamo nell'atmosfera di Bouffay, il più antico quartiere della città. Molto pittoresco nelle sue vecchie abitazioni e negli antichi bistrot, tantissimo movimento ma non asfissiante, sorprendentemente piacevole. Eleganti e ben assortiti, molti negozi espongono le merci con grande maestria, di gran pregio quelli collocati all'interno del “Passage Pommeraye”, galleria unica nella sua struttura coperta che si eleva su tre livelli. Una camminata fino al nuovo palazzo di giustizia, che si raggiunge oltre fiume tramite una lunghissima passerella pedonale, ci consente una passeggiata sopra le limacciose acque della Loira.
All'ile Feydeau recuperiamo lo scooter e ci trasferiamo a l'Ile Versailles. Lungo il tragitto passiamo davanti al municipio e la chiesa di Saint Croix, entrambi molto belli. L'ile de Versailles è circondata dal canale dell'Erdre, ed è completamente ispirata al Giappone, per gli edifici, e per i caratteristici giardini. Un luogo ideale per pic nic ma anche per rilassarsi. Veramente spettacolari le piante, nella loro varietà, e le atmosfere create ad arte con l'acqua che scorre ovunque. Dopo tanto camminare, ci fermiamo al parco “Jardin des Plantes”. Un posto molto gettonato da anziani e famiglie, ricco di vegetazione e floricolture, animali ed intrattenimenti anche didattici. Una sosta che ci rigenera e di cui sentivamo veramente la necessità. Torniamo al camping che è quasi ora di cena.

Km percorsi oggi 0 Km totali 3758

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LA TORRE DI LU

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PASSAGE DE POMMERAYE

22°giorno-giovedì 7 luglio

Ci svegliamo con la pioggia che batte sugli oblò, lasciamo il camping dirigendoci verso sud. La meta è a sorpresa, un regalo che non avevo svelato a Stefania, “Il Puy du Fou”, vicino Les Epesses! Arriviamo al parco alle dieci, dopo aver parcheggiato nell'immensa area/camper, facciamo i biglietti ed entriamo. Gli spettacoli più importanti sono sei, è necessario programmare bene gli orari per cogliere le repliche di quelli che si perdono per la contemporaneità. La pioggia che cade ad intermittenza non ci disturba, ma il coprirsi e scoprirsi di continuo sì, e quando non piove a volte fa caldo! Riusciamo a goderci uno dopo l'altro tutti gli eventi programmati, in pratica dei capolavori scenici arricchiti da effetti speciali da “grandeur”, come amano fare i Francesi. Non dispiacciono neppure gli ambienti storici ricreati ad hoc ed il parco con tanto verde ed animali. Grandioso quello dedicato ai rapaci, mai visti così tanti, nel numero e nelle razze. Dopo cena torniamo per lo spettacolo notturno, per fortuna due ore prima dell'inizio, perché i posti a sedere posizionati lungo il laghetto dove ha sede lo spettacolo si sono esauriti in pochi minuti!
Senza svelare nulla dico solo: spettacolare, originale, imperdibile!

Area camper Puy do Fou, trecento mt da ingresso. 5 euro 24 h. navetta h 9
N 46°53.623 W 0°55.410
Km percorsi oggi 90 Km totali 3848

23°giorno-venerdì 8 luglio

In mattinata ci fermiamo allo Chateau di Montreuil Bellay, un bella costruzione edificata all'interno di un grande fortezza dell'anno 1000. Molto restaurato, ma di aspetto apprezzabile nella sua pietra chiara. I suoi grandi sotterranei ospitano una gloriosa cantina, i vini esposti nel padiglione di vendita ne fanno una ricchezza. Tappa successiva al castello di Samur, un'altra bella fortezza posta su una collina dominante la Loira. Dopo il periodo splendente, ad opera dei D'Angiò, cominciò a declinare subendo varie elaborazioni architettoniche e destinazioni, tra le quali prigioni, deposito munizioni, scuola militare etc.. Ancor oggi sono in corso restauri per riportarlo agli antichi fasti.

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SAMUR

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MONTSOREAU

Altra sosta la effettuiamo a Montsoreau, dove stavolta il bel castello rinascimentale lo troviamo proprio sulla riva del fiume, dominante un piccolo borgo che lo cinge su tre lati. Splendido l'insieme che riusciamo a scoprire dalla riva opposta. Molto interessante la visita delle vecchie abitazioni trogloditiche scavate nel tufo, oggi quasi tutte destinate a negozi e laboratori di vecchi mestieri.
Strada facendo incontriamo Fontevraud, un piccolo borgo reso famoso dall'Abbazia omonima, una delle più grandi del mondo. Piuttosto restaurata, ma conserva ancora in modo completo tutti gli edifici originari, chiostri, chiesa, cucine e giardini. Un complesso nato per creare la città perfetta, ma nel corso dei secoli tutte le destinazioni che si sono succedute non si sono neppure avvicinate a quel concetto.Nella chiesa ammiriamo, tra l'altro, le tombe sarcofago dei reali Eleonora d'Aquitania e Carlo secondo, con i figli Riccardo Cuor di Leone e Isabella, i “Plantageneti”. Passando per Chinon ci soffermiamo sotto la fortezza Reale, ne riscontriamo la maestosa grandezza e la posizione invidiabile dominante il fiume e la città. In serata arriviamo a Igny Ussè.

Camping municipale Igny Ussè, a 600mt dal castello, 16 euro con elettricità
N 47°15.325. E 0°18.166.
Servizi e docce nuovissimi, lavatrice, 2 euro cs.
Km percorsi oggi 172 Km totali 4020

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FONTEVRAUD

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CASTELLO D.USSE.

24°giorno-sabato 9 luglio

Il castello d'Ussè, costruito in massi di tufo grigio, ha una bellissima presenza esteriore, la si coglie già dal sentiero d'accesso. La parte che c'è consentito visitare è il piano terra e la scala che sale per due piani, nelle camere è consentita solo un'entrata parziale. Da una torretta si sale fino all'impolverato sotto tetto che, oltre ad ospitare vecchi ricordi abbandonati, consente di visionare il curioso sistema degli intrecci di travi e paratie che sostengono la copertura. Dal cammino di ronda osserviamo dentro gli ambienti dell'ultimo piano. In alcune camere, manichini ed ambienti ricreati ad arte ed una bella musica di sottofondo, ci danno la possibilità di assistere ad una bella rivisitazione della favola “La bella addormentata nel bosco”, scritta probabilmente in questo castello da Charles Perrault. La visita include i giardini, ma ne vedremo di migliori, così come non sono all'altezza della residenza la cava e la selleria. Pregevole la piccola chiesa, un po' spoglia, ma arricchita da una bella Vergine con Bambino di Luca Della Robbia. Tappa successiva ad Azay le Rideau, grazioso borgo turistico cresciuto sul fiume Indre, intorno al castello omonimo. Parcheggiamo nell'area di sosta gratuita, davanti all'ingresso del camping, in centro paese. Poco più di 200 metri ci separano dall'ingresso del castello. Lo visitiamo e, di primo impatto, ci piace subito. Costruito anch'esso sui resti di una fortezza, ha una particolare forma ad elle ed un bella scala con grandi aperture ad ogni piano, frutto dell'architettura di scuola Italiana. Gli arredi non sono molti, le decorazioni invece abbondano, come pure le tappezzerie ed i quadri che parlano di storia. Ubicato in mezzo ad un parco, è circondato dalle acque dell'Indre, convogliato ad arte per rinfrescare e far da piacevole cornice. Successivamente facciamo una sosta a Langeais, altro bel borgo, molto frequentato dai turisti.
IL castello ha un bell'aspetto fortificato ed imponente, i resti delle mura di cinta sono alquanto frazionati ed il giardino piuttosto striminzito. Non lo visitiamo. A metà pomeriggio raggiungiamo Villandry, e questo castello non possiamo perdercelo. Visitiamo prima la parte interna, piuttosto grande, con tante stanze e molti arredi che, seppur non originali, rendono molto bene l'idea dell'eleganza che vi regnava. La parte più sorprende però è il giardino, o meglio: i giardini! Ben sei, studiati ed ideati magistralmente per crearli totalmente differenti l'un l'altro. Ci perdiamo per quasi due ore tra i profumi, i colori, le geometrie ed i giochi d'acqua, e per lunghi tratti passeggiamo su di un morbido tappeto d'erba, verde e vellutato. Solo la campana della chiusura riesce a toglierci da lì, e lo facciamo con molta riluttanza, per ultimi. Per cena giungiamo a Chenonceau, parcheggio gratuito a 100mt dalla biglietteria. Alle 23,00 la security ci invita a rispettare il cartello e ci allontana, ma ci sistemiamo con altri 10 camper nella confinante stradina lungo la ferrovia.

Area di Azay le Rideau, Rue du Stade, gratuita, cs con carta credito, 2 euro
N 47°15.562. E 0°28.201.

Chenonceau, parcheggio al castello gratuito 9-23,00, no sosta notturna
Km percorsi oggi 106 Km totali 4126

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CHATEAU D.AZAY LE RIDEAU

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LANGEAIS

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VILLANDRY

25°giorno- domenica 10 luglio

Visitare il Castello di Chenonceau alla domenica non è il massimo, ma siamo all'ingresso all'ora d'apertura, è già un buon inizio. Riusciamo a visitare i meravigliosi interni di questo splendido castello, uno dei più belli di Francia, in esso rimaniamo estasiati dalla bellezza degli arredi, dai quadri, dalle tappezzerie, i camini, le cucine e tutto quello che riusciamo a vedere. Tutto originale dell'epoca, e questo è un grande valore aggiunto, una vera testimonianza sulla vita degli aristocratici di quell'epoca. Uscendo dal gran salone del terreno, accediamo alla sponda sud del fiume, il posto migliore per apprezzare una prospettiva veramente superba, il castello con le sue arcate che attraversa lo Cher e vi si specchia con regale vanità. Anche se non immensi come quelli di Villandry, i due giardini alla francese che contornano il lato nord del castello sono comunque perfettamente curati e ben tenuti. Tornando verso l'uscita, inoltrandoci nel bosco, incappiamo in luoghi come il vezzoso labirinto ed il vecchio borgo, quest'ultimo dotato di un grande orto, di frutteti e tantissime piante decorative. Al termine della visita ci accorgiamo che è già ora di pranzo!

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CHENONCEAU

Alla ripresa del viaggio, passiamo davanti al castello di Amboise, già visitato ma sempre bello da rivedere, poi proseguiamo per Loches. Visitiamo il tranquillo borgo, conosciuto come uno tra i più ricchi d'arte e di storia, fortificato e racchiuso da una cinta muraria interrotta da porte con bastioni. IL castello a sua volta è racchiuso da un'ulteriore cinta che culmina con l'imponente donjhon, che con i suoi 40 metri risulta essere il più alto d'Europa, in mezzo a loro, l'antico abitato e la chiesa di Saint Ours, risalente al 1100. Molto carino il breve, ma fiorito, lungo fiume. Davvero una bella visita. La meta successiva è Montresor, altro borgo medievale, cresciuto intorno alla fortezza che contiene, manco a dirlo, un castello. Pur essendo di piacevole impatto, e conservando anche una bella serie di ambienti, è un maniero decisamente di seconda classe in quanto l'esterno è colpevolmente abbandonato a se stesso. Di nostro gradimento invece il panorama sul borgo e sul lungo fiume, attualmente in via di valorizzazione ed improntato a parco.

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AMBOISE

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LOCHES

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LOCHES. Case sull.Indre

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MONTRESOR

In serata arriviamo a Chart, dopo aver attraversato stupende zone agricole e goduto dei colorati panorami color oro del grano, dal verde del mais e del giallo dei girasoli. Ci fermiamo nel grande piazzale di un super U, con cs e buona compagnia di altri camper.
Km percorsi oggi 177 Km totali 4303

26° giorno-Lunedì 11 luglio

Rientriamo percorrendo strade sempre nuove, passando per Clermond Ferrand ed attraversando il massiccio centrale via Saint Etienne. Passando per le splendide cittadine di Grenoble e Briançon, percorrendo le grandi salite del Tour de France fino al Monviso.
Sosta notturna, l'ultima di questo viaggio, nel silenzio di Clavier, appena oltrepassato il confine.
Km percorsi oggi 530 Km totali 4833

27° giorno-martedì 12 luglio

Rientro percorrendo tutta autostrada da Sauze D.Oulx fino a Livorno.
Km percorsi oggi 435 Km totali percorsi nel viaggio 4738

Spese generali

Gasolio euro 844,00
Soste e parcheggi euro 140,55
Ingressi ed escursioni euro 404,20
Autostrade Italia euro 75,40
Totale euro 1464,15

Qualora vogliate la nostra e-mail non esitate di contattare lo Staff di camperfree

Autori Andrea & Stefania
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