Ville Venete
Camperfree :: Diari :: Italia
Ville Venete
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
PARTENZA: 26 settembre 2008 ore 14,40
RIENTRO: 28 settembre
KM PERCORSI: 489,5
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
EQUIPAGGIO:
VLADIMIRO pilota, cuoco, diario di bordo
LAURA aiuto cuoco, cura e pulizia Camper
CAMILLA Bassotto Nano Tedesco
I BIMBIX MATILDA Jack Russell Terrier
MEZZO: Kentucky Camargue 3 (Ken il Guerriero) Ford 350L 2.4 TDCi
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Venerdì 26 Settembre 2008 (Villanova di Bagnacavallo – Mirano)
Primo week-end d’autunno, andiamo a nord: Ville Venete della Riviera del Brenta e di Vicenza.
Partiamo consapevoli di incontrare due tipologie di difficoltà: la scarsità di parcheggi (specialmente sul Brenta) e dubbi sulla possibilità di far entrare i Bimbix nelle aristocratiche Ville Venete. Non ci preoccupiamo più di tanto, ci accontenteremo di quello che verrà. Prima tappa il Parco Belvedere di Mirano. E già cominciano i problemi! La strada che da Mira porta a Mirano è chiusa per lavori, minchia! Proseguiamo e dopo pochi chilometri troviamo una nuova indicazione per Mirano: pochi minuti e ci troviamo di fronte ad un’altra strada chiusa per lavori, minchia! Al terzo tentativo abbiamo più fortuna. Arriviamo a Mirano alle 17:45 con più di mezz’ora di ritardo per andare rianda alla ricerca di una strada percorribile.
Troviamo facilmente parcheggio (N 45,487610; E 12,110426) e, dopo una piacevole passeggiata per il centro del paese, arriviamo al Parco. Si tratta del luogo più suggestivo di Mirano. All’interno del Parco si trova la seicentesca Villa Belvedere, con laghetto e montagnola (ora sede degli uffici tecnici comunali) e, inoltre, il Castelletto neogotico, vero e proprio gioiello architettonico dovuto all’ideazione dell’architetto Jappelli.
Il Castelletto
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Villa Belvedere
Dopo la visita, ci spostiamo a San Pietro di Strà, nel comodo parcheggio della chiesa (N 45,405529; E 12,015750) a solo 2 km. dalle ville Pisani e Foscarini Rossi, che abbiamo in programma di visitare domattina.
Km percorsi oggi: 180,6 Km progressivi: 180,6
Sveglia di buon’ora, passeggiata con i Bimbix, colazione e via, per il lungo spostamento (2.018 metri) verso il parcheggio delle due ville famose di Strà.
Villa Foscarini Rossi: fu questa la residenza di Marco Foscarini, procuratore di Venezia e futuro doge. I nomi degli architetti che operarono a Villa Foscarini-Rossi sono veramente altisonanti. Il complesso sembra essere stato edificato da Vincenzo Scamozzi nella metà del '600; l'architetto trasse ispirazione da progetti di Andrea Palladio, ma la veste attuale si deve ad un rimaneggiamento, in periodo neoclassico, di Giuseppe Jappelli (lo stesso del Castelletto di Mirano). Il salone della barchessa, caratterizzato da un'eccezionale acustica ospita spesso concerti e ricevimenti, mentre nella villa è possibile visitare il museo della calzatura, ricercato oggetto della moda e simbolo dell'artigianato rivierasco.
Ansiosi di vedere tutto questo, ci avviciniamo al cancello dove scopriamo che oggi, e solo oggi, la villa è chiusa. Minchia!!!
Un po’ delusi, ci spostiamo nella vicina Villa Pisani, timorosi di non poter fare entrare i Bimbix e invece ci aspettano due buone notizie: è consentito l’ingresso agli animali e inoltre oggi, in occasione della “Giornata nazionale della cultura”, l’ingresso è gratuito. Minchia, risparmiamo 16 €.
Imponente e monumentale costruzione, Villa Pisani può essere annoverata, senza dubbio, come la regina delle ville della riviera. Venne costruita nel 1721 per opera di Gerolamo Frigimena e Francesco Maria Preti per il doge Alvise Pisani. Oggi è un museo nazionale che conserva opere d'arte e arredi del Settecento e dell'Ottocento tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo Gloria della famiglia Pisani, affrescato sul soffitto della sala da ballo.
La villa ha 114 stanze, si dice che non sia numero casuale ma che si riferisca al fatto che Alvise Pisani è stato il 114° doge di Venezia. Una tipologia che ha poco da condividere con la tradizione delle ville venete. Il modello più vicino è quello della reggia di Versailles alla periferia di Parigi.
La sua monumentalità ha fatto sì che la villa fosse più volte scelta come residenza o come sede per incontri tra monarchi e capi di stato o di governo; villa Pisani ha ospitato tra gli altri anche Napoleone Bonaparte nel 1807 che la acquistò per il viceré d'Italia Eugène de Beauharnais, lo zar Alessandro I e Vittorio Emanuele II; nel 1934 fu scelta come sede del primo vertice tra Adolf Hitler e Benito Mussolini.
All'interno della Villa il grande Parco, che oggi ammiriamo nella sua risistemazione ottocentesca, è un susseguirsi di viali alberati, roseti, serre, giochi d'acqua, cancelli, per giungere al famoso labirinto, creato con siepi di bosso tagliate sapientemente. Originariamente organizzato secondo i canoni del giardino all'italiana, è stato successivamente trasformato in un giardino informale all'inglese. Sullo sfondo, chiudono la prospettiva, un lungo bacino acquifero e le scuderie. Il Parco di Villa Pisani è risultato vincitore del premio “Il Parco più bello d’Italia 2008”.
Terminata la piacevole visita, ci dirigiamo verso Mira, dove abbiamo in programma di vistare altre tre ville.
La prima che incontriamo è Villa Widmann Rezzonico Foscari con parcheggio attiguo (N 45,443626; E 12,146653) uno dei gioielli del tardo barocco veneziano. Costruita agli inizi del Settecento per volontà dei Serimann, nobili veneziani ma di origine persiana, la villa ottenne l'attuale forma solo nella metà dello stesso secolo, quando, la famiglia Widmann, dopo avere acquistato l'immobile, lo rimodernò adeguandolo al gusto rococò francese, allora tanto in auge. Il corpo centrale ottenne così una nuova veste, divenendo accogliente dimora per feste e ricevimenti, durante i quali, alla musica, al cibo ed al ballo era spesso affiancato il gioco. Ad impreziosire il salone principale pensarono due artisti, allora molto contesi nell'ambiente veneziano, Giuseppe Angeli (1712-1798), discepolo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, straordinario quadraturista, collaboratore prediletto dal Tiepolo.
Dopo la fortuna per il comodo parcheggio, ci aspetta una delusione: i cani non sono ammessi. Facciamo notare che sono piccoli e che potremmo tenerli in braccio. Niente! Le fanciulle della biglietteria sono inflessibili. Senza prendercela più di tanto ce ne andiamo augurando che possa crollare la Villa di mxxxa e rimanere in piedi solo il cartello:
Di fronte alla Villa Widmann, sull’altra riva del Brenta, si trova il complesso architettonico della Barchessa Valmarana, oggi purtroppo privo del cinquecentesco corpo padronale della villa, abbattuta nei primi anni del '900 per non pagare le tassazioni sui beni di lusso. Nel 1734 la proprietà, originariamente della famiglia Valier, fu acquisita dai Valmarana ed ai lati della villa furono edificate due strutture con pianta ad L entrambe caratterizzate da un imponente colonnato, la prima con la funzione di annesso agricolo e la seconda con l'uso di foresteria. La foresteria, unica parte aperta al pubblico, costituisce la parte più interessante, infatti, l'interno, che ancora oggi conserva l'arredamento originale, è riccamente affrescato da Michelangelo Schiavoni (1712-1772) detto il Chiozzotto.
Gli affreschi, che, nel 1908, erano stati ricoperti a calce per adattare le barchesse ad uso di magazzino-stalla e cantina-osteria, sono stati recuperati nel 1962 per opera dello scultore Luciano Minguzzi.
Anche qui, però, ci dice male. La Barchessa oggi è chiusa.
Minchia!!!!
Torniamo al camper e facciamo rotta verso l’ultima delle ville sul Brenta: Villa Foscari detta la Malcontenta. Troviamo parcheggio a poche centinaia di metri (N 45,434643; E 12,205750) e, alla biglietteria, non fanno alcuna difficoltà a farci entrare con i Bimbix: bravi!!
Villa Foscari detta La Malcontenta è una villa veneta costruita da Andrea Palladio nel 1559 a Malcontenta, località in prossimità di Mira , per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari. Dal 1939 è ritornata di proprietà, ed è tuttora abitata, dalla famiglia di Antonio "Tonci" Foscari e, nel rispetto della tradizione, l'edificio è tuttora privo di illuminazione elettrica e vengono utilizzate essenzialmente le candele. Secondo la leggenda, la villa deve il nome di Malcontenta a una dama di casa Foscari, relegata tra le sue mura in solitudine per scontare la pena per la sua condotta viziosa. La villa che Palladio realizza per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari intorno alla fine degli anni 1550 sorge come blocco isolato e privo di annessi agricoli. Più che come villa-fattoria si configura quindi come residenza suburbana, raggiungibile rapidamente in barca dal centro di Venezia. La famiglia dei committenti è una delle più potenti della città, tanto che la residenza ha un carattere maestoso, quasi regale, sconosciuto a tutte le altre ville palladiane, cui contribuisce la splendida decorazione interna, opera di Battista Franco e Gian Battista Zelotti.
La villa sorge su un alto basamento, che separa il piano nobile dal suolo umido e conferisce magnificenza all’edificio, sollevato su un podio come un tempio antico. Nella villa convivono motivi derivanti dalla tradizione edilizia lagunare e insieme dall’architettura antica: come a Venezia la facciata principale è rivolta verso l’acqua. Le maestose rampe di accesso gemelle
imponevano una sorta di percorso cerimoniale agli ospiti in visita: approdati davanti all’edificio, ascendevano verso il proprietario che li attendeva al centro del colonnato.
La villa è una dimostrazione particolarmente efficace della maestria palladiana nell’ottenere effetti monumentali utilizzando materiali poveri, essenzialmente mattoni e intonaco.
Rientriamo al camper in tempo per preparare il mio barbecue dietetico: pancetta, salsicce e braciole di castrato. La carne è tanta e ne rimane una buona porzione per i Bimbix che fanno festa grande.
Avevamo programmato di spostarci a vicenza solo domani ma siamo in anticipo sul programma a causa delle tre ville che non abbiamo potuto visitare perché chiuse o perché non ci hanno fatto entrare con i cani.
Arrivati a Vicenza, troviamo un gran traffico e tutte le aree di parcheggio strapiene. Solo dopo qualche tempo, capiamo il perché: oggi è in programma la partita di calcio di serie B Vicenza-Avellino. Minchia!!!
Riusciamo, tuttavia, a parcheggiare in una stradina non troppo distante da Villa Almerico-Capra detta “La Rotonda”. In biglietteria c’è un signore anziano con un cagnolino che scorazza libero per il parco della villa: ovviamente non ci fa difficoltà a farci entrare con i Bimbix. La villa, commissionata al Palladio dal Cardinale Paolo Almerico nel 1570, era ancora non completata alla morte dell'architetto avvenuta nel 1580. Vincenzo Scamozzi realizza il tetto a cupola rotonda, da cui l'appellativo della villa, e la porta a termine nel 1585. E' uno degli ultimi capolavori del Palladio. E' sicuramente l'opera più famosa del grande genio, anche se, a detta di molti critici, non la più geniale e nemmeno la più bella. La 'Rotonda' è stata concepita principalmente come prestigioso luogo di rappresentanza e tranquillo rifugio di meditazione e studio per il ricco proprietario.
In questo sta il genio dell'artista: concretizzare le aspirazioni di apparire e stupire, da parte del committente, la sua cultura ed il suo concetto di bellezza assoluta, classicheggiante, in un oggetto la casa al tempo stesso simbolo di proprietà intimistica, rifugio privatissimo.
A poche centinaia di metri si trova la Villa Valmarana detta “Ai Nani”: anche qui non ci fanno storie per i Bimbix.
Il complesso della Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, Palazzina, Foresteria e Scuderia, prende il nome dalle statue dei 17 nani del muro di cinta, probabilmente di Francesco Uliaco su disegno di Giandomenico Tiepolo. Narra la leggenda di una principessa nana che vi viveva reclusa circondata da nani, in modo da non accorgersi di essere deforme. Un giorno vide un bellissimo principe aggirarsi nel giardino e, realizzando la sua diversità, si gettò dalla torre. I nani dal dolore si trasformarono in statue. La Palazzina fu costruita nel 1669 dal giureconsulto Bertolo. Venne acquistata nel 1720 da Giustino Valmarana che chiamò l’architetto Francesco Muttoni per la Foresteria, la Scuderia e l’abbellimento, con fregi e statue, della Palazzina stessa; nel 1757 chiamò Giambattista e Giandomenico Tiepolo che in quattro mesi affrescarono il complesso. La Villa viene universalmente considerata il vertice espressivo della pittura del Settecento e si colloca fra le testimonianze più alte del genio dei due artisti. Nella Palazzina, affrescata dal padre, e nella Foresteria, opera del figlio, si possono cogliere le differenti matrici che hanno ispirato i Tiepolo: la vocazione al “sublime” di Giambattista e quella al “naturale” di Giandomenico. I particolarissimi fregi e le architetture sono di Gerolamo Mengozzi Colonna.
L’itinerario delle Ville Venete è terminato; prima del tempo previsto per le motivazioni già espresse. Dobbiamo trovare ora un posto per passare la notte. Decidiamo di fermarci, lungo il percorso verso casa, a Rosolina Mare, nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po.
Arriviamo alle 19 e troviamo posto in una vasta area a pochi metri dal mare e già affollata di camper (N 45,131069; E 12,323370).
Portiamo i Bimbix a fare una passeggiata ma è un’impresa. C’è una bufera di vento incredibile che solleva nuvole di sabbia. Durerà tutta la notte. Il mare urla ricordandoci il rumore dell’Oceano che ci ha accompagnato nella nostra recente vacanza in Normandia e Bretagna.
Km percorsi oggi: 194,6 Km progressivi: 375,2
È ora di rientrare a casa. Decidiamo di percorrere la strada che passa in mezzo alle Valli di Comacchio. Paesaggio incredibile dove la natura, ancora incontaminata, offre un suggestivo spettacolo.
Incontriamo solo uccelli di diverse razze e molteplici “colonie” di pescatori, richiamati dalla speranza di catturare le mitiche anguille o le altre qualità di pesce di cui abbondano le Valli. Auguriamo loro buona fortuna e poi via, verso casa.
Camperfree- Camper
» Perle Venete
» Tivoli e le sue ville
» QUATTRO VILLE IN FIORE
» QUATTRO VILLE IN FIORE
Camperfree :: Diari :: Italia
Ven 22 Nov 2024, 09:06 Da FuoriPorta
» Mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma
Gio 21 Nov 2024, 16:29 Da Lasinodoro
» Al mercatino di Natale di Como in Piazza Peretta
Mar 19 Nov 2024, 18:43 Da C.O.
» Santa Claus a Selvino (BG)
Mar 19 Nov 2024, 14:25 Da SimoneGr
» Alimentatore Mod. A625-5
Mar 19 Nov 2024, 13:39 Da Camperfree
» Poderi Moretti alla Fiera dei Vini di Piacenza - Padiglione 1 – Corsia Q – St
Ven 15 Nov 2024, 13:42 Da C.O.
» Festa di San Giacomo della Marca - Monteprandone (AP)
Gio 14 Nov 2024, 14:58 Da TipicitàExperience
» Il regalo di Natale 2024
Gio 14 Nov 2024, 14:12 Da Associazione Percorsi
» Esposizione Internazionale Felina I Gatti piu' belli del mondo - Mazzano (BS)
Gio 14 Nov 2024, 11:21 Da Piermas
» Lumaca Gourmet
Gio 14 Nov 2024, 09:51 Da Caracol Coop.Soc.
» Pasta e basta
Gio 14 Nov 2024, 09:50 Da Caracol Coop.Soc.
» Horror Story-Torino
Mer 13 Nov 2024, 14:15 Da Laura@somewhere.it
» Gustando l'autunno
Mar 12 Nov 2024, 07:53 Da Pro Loco Zugliano
» Weekend tra Storia e Vino a Negrar di Valpolicella: Tour e Degustazione tra Cantina e Sito Archeolo
Lun 11 Nov 2024, 21:38 Da Valpolicella
» Piccola Fiera d’Autunno Roncofreddo (FC)
Lun 11 Nov 2024, 20:10 Da Camperfree
» "Giorno x giorno": rassegna di pittura alla Villa Argentina di Viareggio
Dom 10 Nov 2024, 22:36 Da Mercurio
» Villa Blanc. Apertura Straordinaria a Roma
Ven 08 Nov 2024, 15:30 Da Lasinodoro
» A Serrapetrona, due domeniche con Appassimenti Aperti
Mer 06 Nov 2024, 21:48 Da TipicitàExperience
» Museo del Teatro Argentina. Apertura Straordinaria a Roma
Mer 06 Nov 2024, 15:44 Da Lasinodoro
» La Necropoli Portuense e il Drugstore Museum a Roma
Mer 06 Nov 2024, 15:43 Da Lasinodoro
» Sant’Agnese in Agone a Roma: chiesa, cripta e sagrestia
Mer 06 Nov 2024, 15:42 Da Lasinodoro
» Lucca di Fiaba in Favola
Mer 06 Nov 2024, 08:57 Da Vitalba
» Weekend in Valpolicella, degustazioni e trekking tra le vigne
Mer 06 Nov 2024, 05:27 Da Valpolicella
» Salvatore Oppido – Gustavo Pozzo: Percorso Astratto
Mar 05 Nov 2024, 22:36 Da AtelierControsegno
» Buonissima la prima per “Re Fungo e Mr. Tartufo” a Corsico (Milano)
Lun 04 Nov 2024, 17:51 Da Maurizio Zanoni