Perle Venete

Il nostro camper, questa volta ci porta alla scoperta di alcune perle venete: borghi caratteristici, citta’ murate e ville venete. Iniziamo con uno dei borghi tra i piu’ belli d’Italia, Valeggio sul Mincio con il Borghetto, creato in simbiosi con il fiume Mincio. Lo spettacolo che offre di se’ ai visitatori e’ di un pugno di case con antichi mulini, il Ponte Visconteo e il Castello Scaligero attorniato da un paesaggio naturale di grande suggestione con le acque del fiume che indugiano tra anse e canneti e formano piccole cascate.


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Aree Sosta

GPS: 45°20‘55"N - 10°42‘34"E – 10euro 24/h via viscontea 55- Borghetto-

GPS: 45°21‘20"N - 10°43‘15"E - 10euro 24/h. via Viscontea – Borghetto-

GPS: N: 45°21‘24"N E: 10°44‘16"E Pk su asfalto vicino Parco Sigurta’

La cittadina medievale di Soave sorge ai piedi dei monti Lessini ed è racchiusa da un’ intatta cinta muraria tramezzata da 24 torri e risale fino alla cima del colle sovrastante dove svetta il Castello Scaligero cinto da cortine merlate che racchiudono tre cortili nel secondo dei quali, accanto al mastio Da ammirare il bel Palazzo di Giustizia, ancora oggi sede della magistratura locale, e l'altrettanto notevole Palazzo Scaligero, sede del Municipio.

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Adiacente alla caserma dei Carabinieri. Area gratuita su autobloccanti, sempre aperta, illuminata, elettricità. Via Mere. ang, via invalidi del lavoro.
GPS: 45°25‘24"N - 11°14‘42"E

La Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze.

La Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze è un percorso enoturistico che si sviluppa nella fascia pedemontana vicentina compresa tra le vallate dei fiumi Astico e Brenta.
Il Tracciato prende il via dalla cittadina di Thiene, posta sul confine occidentale della Strada ai piedi dell’Altopiano d’Asiago. Al Centro dell’abitato spiccano: la villa Da Porto Colleoni, detta anche il Castello per le torri che la cingono e l’appariscente merlatura, la torre civica campanaria, uno dei pochissimi campanili dotato di sottopasso, il Teatro comunale, l’ex Collegio Vescovile, Palazzo Machiavelli, Ville di composta bellezza disseminano sia il centro storico che la pettinata campagna circostante .

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Proseguendo verso est, lungo la direttrice della Val d’Astico si giunge a Lonedo di Lugo, nel comune di Lugo di Vicenza, dove in posizione collinare sorgono le Ville Palladiane del cinquecento Godi Malinverni e Piovene, da cui si scorge una stupenda visuale della pianura vicentina.

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A pochi chilometri troviamo Breganze, con i suoi leggeri declivi di collina terra di grandi vini. La varietà di uva Vespaiola torchiata in gennaio dopo mesi e mesi di appassimento producono il Torcolato un vino dolce elegante e morbido, un passito che profuma di miele e mandorla che va servito fresco in accompagnamento a dolci come: torta Ortigara, zaletti, pinza, Bussolà, fugassa veneta….. La cittadina, dominata dal caratteristico campanile, tra i più alti del Veneto, era un centro fortificato sulla strada per l’Altopiano dei Sette Comuni. Lo testimoniano le molte torri, dissimulate in “colombare”, che ancora vi sorgono e, di riflesso, una specialità gastronomica il Piccione Torresano allo spiedo.

Scendendo verso la pianura tra le grave del fiume Astico ci fermiamo nella ridente Sandrigo, patria del Baccalà alla Vicentina, il più famoso e tipico piatto vicentino per gustarne la bonta’.

Dopo aver transitato per Mason Vicentino con le sue distese di ciliegi, si vede emergere dalla pianura la sagoma di Marostica. La citta’ medioevale e’ cinta da mura merlate che racchiudono la Piazza degli Scacchi e collegano i due castelli inferiore e superiore. Marostica è nota in tutto il mondo per la celebre “Partita a Scacchi” con personaggi in abiti medioevali, nel settembre degli anni pari. Vanto della zona sono inoltre le ciliegie e la lavorazione della ceramica, insieme ai centri di Nove e Bassano.

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Ampio parcheggio fuori le mura, segnalato, gratuito, tranquillo e vicino al centro storico. Via della Rimembranza
GPS: N: 45°44‘38"N E: 11°39‘10"E

La prossima tappa e’ ora Bassano del Grappa con il suo simbolo: il celebre Ponte degli Alpini realizzato su disegno del Palladio. La denominazione “del Grappa” si riferisce al Massiccio che sovrasta Bassano, ma allo stesso tempo richiama il celebre distillato, fiore all’occhiello della città.
Spostandoci all’interno della città ci rechiamo in Piazza Garibaldi da dove è possibile ammirare la Torre civica e la chiesa in stile romanico-gotico di S. Francesco e sulla destra rispetto alla facciata della chiesa il convento di S. Francesco che ospita attualmente il museo, la Biblioteca e l’Archivio storico. Proseguendo la passeggiata, da piazza Garibaldi si arriva a Piazza della Libertà dove c’è la chiesa di S. Giovanni Battista, mentre avanzando per via Bellavitis e passando per Campo Marzio si giunge nella zona dove esisteva il vecchio porto fluviale cittadino. Qui si trova il settecentesco Palazzo Sturm che ospita il Museo della Ceramica dedicato a una delle maggiori produzioni che la città ha conosciuto fino al ‘700. Da visitare, sempre nel centro storico, sono infine Piazza Monte Vecchio, il Castello Superiore, ed il Duomo.

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Parcheggio Gerosa, asfaltato, sempre aperto, gratuito, sosta massima 48 ore. Segnalato, arrivando da Vicenza seguire per il centro .
Viale De Gasperi - GPS: N: 45°45‘27"N E: 11°43‘56"E

Ci dirigiamo ora verso Asolo e passando per San Zenone degli Ezzelini vediamo Villa Rovero
Particolarmente felice la sua collocazione sull’altura di una collina tra cipressi e una limonaia che sovrasta la pianura trevigiana. La villa fu voluta alla fine del Cinquecento dal nobile Cristofaro Di Rovero. Questa villa in stile rinascimentale è caratterizzata da un corpo centrale collegato tramite due logge, alle colombere. Sconosciuto il nome dell'architetto che l’ha progettata.

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E’ la volta di inebriarsi gli occhi con la Villa Negri-Piovene che si erge superba in tutta la sua magnificenza su un colle. La villa ha due porticati in posizione arretrata rispetto al corpo centrale si innalza su tre piani e si affaccia su un'ampia scalinata circondata da un parco con giardino.

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Asolo, perla della Marca Trevigiana e’un borgo medioevale tra i piu’ belli d’Italia e sorge al centro di un territorio in gran parte collinare.
La Rocca, un’imponente costruzione medievale domina il centro storico, il Castello, la Cattedrale, e il quattrocentesco Palazzo della Regione. Cuore della città si può considerare la centrale Piazza Garibaldi e la fontana cinquecentesca sovrastata dal leone alato di S. Marco. Una suggestiva passeggiata tra le vie del centro storico permettono di ammirare la Casa di Eleonora Duse, ( via Canova, con lapide dettata da Gabriele D'Annunzio) i palazzi affrescati con bifore, trifore e balconi. Allontanandosi un po' dalla cinta muraria, la Casa Longobarda, la Chiesa di S. Anna , sul colle che accoglie il cimitero le tombe di Eleonora Duse e di Freya Stark.

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All'ingresso del paese c'e' un ampio parcheggio e un'area di sosta segnalata.

Da Asolo, attraverso un suggestivo paesaggio tra i Colli Asolani, si giunge a Possagno, patria dell’insigne scultore Antonio Canova.
Un’imponente Tempio neoclassico progettato dal Canova sovrasta il panorama delle colline attorno a Possagno. Il Tempio custodisce la tomba dell’artista e alcune sue opere: l’autoritratto in marmo, le Metope e la Pala dedicata alla Deposizione. Un ampio viale collega il Tempio alla Gipsoteca e alla casa del grande scultore conservata così come la lasciò l’artista: oggetti di vita quotidiana, strumenti di lavoro, incisioni originali e la sua produzione “da cavalletto” quasi al completo.

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Una manciata di km separano Asolo da Maser, e in posizione leggermente elevata sul pendio di un colle si puo’ visitare la celeberrima Villa Barbaro, un capolavoro del Palladio dichiarata Patrimonio Unesco. La villa si trova al centro di una fiorente tenuta agricola e dalla storica cantina escono vini di grande pregio mentre l'interno della villa racchiude straordinari affreschi di Paolo Veronese. Una breve passeggiata nel parco retrostante di conifere porta al museo delle carrozze, una raccolta di una trentina di esemplari dei mezzi di trasporto dei secoli passati.

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(continua)

Ciao Emma , ma quando pensi di fare questo bel giretto ?
visto che passi molto vicino a casa mia se magari vi volete fermare e magari avete bisogno di un Ciccerone
sempre disponibile
Ciao Buon Viaggio e naturalmente Buona Pasqua

paride53 ha scritto:Ciao Emma , ma quando pensi di fare questo bel giretto ?
visto che passi molto vicino a casa mia se magari vi volete fermare e magari avete bisogno di un Ciccerone
sempre disponibile
Ciao Buon Viaggio e naturalmente Buona Pasqua

Ciao Paride, questo bel giretto lo abbiamo fatto il mese scorso tra un impegno e l'altro. Avremmo voluto trascorrervi piu' tempo ma impegni ci hanno richiamato a casa. Sicuramente ci torniamo e faremo in modo di reclutarti come cicerone oltre che fare la tua conoscenza e quella della tua signora.

Ciao.

Poco lontano da Castelfranco troviamo il paese di Vedelago, e ci rechiamo in localita’ Fanzolo, per ammirare la magnifica Villa Emo, inserita nel Patrimonio Unesco. Una villa di campagna, esempio notevole di architettura palladiana, che riesce a combinare le forme dell'architettura antica con le necessità pratiche della vita agricola. L'esterno della villa è semplice, mentre l'interno è riccamente decorato con affreschi.

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Concludiamo il nostro viaggio con l’icona delle ville Palladiane: Villa Almerico Capra detta La Rotonda iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Umanita’. Commissionata al Palladio dal Cardinale Paolo Almerico nel 1570, non venne completata dal Palladio per la sopravvenuta morte dell'architetto avvenuta nel 1580. Vincenzo Scamozzi realizza il tetto a cupola rotonda, da cui l'appellativo della villa, e la porta a termine nel 1585.
La Rotonda è così chiamata per il suo originale schema planimetrico formato da un cerchio iscritto in un quadrato e poi in una croce greca. I quattro bracci della croce corrispondono a quattro ingressi monumentali, con pronai ionici e scalinate. Al centro della villa c'è un grande salone rotondo coperto a cupola.

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E’ stato un viaggio molto bello e interessante, ma purtroppo tutte le cose belle hanno un termine e seppur a malincuore ce ne torniamo al “paesello caro” con la ripromessa di tornare in questa regione che ha molto da offrire sia dal lato artistico, paesaggistico che culinario, senza tralasciare una nutrita schiera di amici vecchi e nuovi. A presto!