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Messaggio Da Camperfree Mer 20 Lug 2011, 08:53

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Viaggio effettuato dal 27/07/07 al 16/08/07

Partecipanti : Piero e Mariella da Scandicci (FI) e Giulia, Annamaria e Umberto (VI)

VENERDI’ 27/07 Quest’anno riusciamo a partire nel primo pomeriggio e come di consueto, quando siamo diretti a nord, raggiungiamo Trento percorrendo la Valsugana e quindi l’AutoBrennero fino a Vipiteno, dove ci incontriamo con Piero e Mariella, partiti da Scandicci di primo mattino.
Passata la frontiera (vignette a 7,60) attraversato il ponte Europa ( € 8.) e superata Innsbruck ci fermiamo per la notte in un’area di sosta autostradale (Landzeit) molto tranquilla e defilata dai rumori delle auto, nei pressi di S. Johan in Tirol.- Serata variabile e leggermente afosa Percorso 356 km.

SABATO 28/08 Che dormita ! Ci mettiamo in strada molto presto : ben presto percorriamo la circonvallazione di Monaco e quindi, lungo la A9, superiamo Norimberga e Bayreuth . Verso l’ora di pranzo il tempo peggiora e vento e pioggia ci accompagnano per un successivo lungo tratto.
A circa 50 km. da Potsdam (ns. punto d’arrivo odierno) dobbiamo uscire dall’autostrada perché ci sono lavori in corso: questa imprevista deviazione, che causa una lunghissima colonna, ci fa perdere quasi un’ora. Dopo una breve schiarita, arriviamo a Potsdam sotto un diluvio temporalesco: scartiamo alcune opportunità di sosta e poi ci fermiamo in un parcheggio a circa 300 mt. dall’ingresso del castello di Sanssouci. Stasera il parchimetro non riceve monete: vicino a noi si sistema un camper svedese (dice che il posto non gli incute sicurezza..) e, mentre smette di piovere, verso le 22,30 si va a letto un po’preoccupati. Oggi i km. sono stati 677 per un tot. progressivo di 1.033 km.

DOMENICA 29/07 Il posto, almeno in questa occasione, si è rivelato ottimo e tranquillo. Non piove ma il tempo è molto grigio e umido. Stamattina il parchimetro ha voglia di lavorare e riceve 1 € per ogni ora di sosta; ci avviamo verso la biglietteria del castello ( € 12 per gli adulti + € 8 per ragazzi) ed attendiamo il ns. turno di visita (durata circa 30 minuti) che effettuiamo muniti di guida audio e “pattine” ai piedi per non rovinare il pavimento. Ci spostiamo poi all’esterno per la visita dell’ampio parco e degli altri edifici (Belvedere, Neues Palais e la Chinesisches haus); solo poche gocce di pioggia ci disturbano e rientriamo ai camper per ora di pranzo.
Nel pomeriggio la pioggia prende il sopravvento e prima di dirigerci a Berlino, andiamo al vicino quartiere di Alexandrowka (tipiche case Russe) oggi angolo prettamente turistico (negozi tipici e vendita frutta e fiori).
Purtroppo il GPS che ci sarebbe stato utile per raggiungere senza difficoltà l’area di sosta in Chaussee-strasse a Berlino poco prima della vacanza si è guastato ed è stato ritornato alla Garmin (dato che era ancora in garanzia) e quindi ci siamo attrezzati con altre mappe stradali reperite in Google: abbiamo raggiunto abbastanza facilmente l’area camper, piuttosto spartana, con bagni e docce non entusiasmanti, carico acqua e scarico cassetta poco agevoli, scarico grigie mah! non ho capito se c’era……comunque il posto più comodo per andare in centro città.
All’arrivo la reception era chiusa e ci siamo sistemati dove abbiamo trovato spazio: la pioggia ed il vento non danno tregua e ci costringono a rimanere chiusi in camper per tutto il tardo pomeriggio. Verso le 18,30 arriva un camper/pulman targato Roma e mi viene subito un dubbio: che sia Yuma58, abituale frequentatore della Germania e nome noto nei forum dedicati ai camperisti? sì, è proprio lui, ma poiché diluvia, lo saluterò domattina…. Oggi i km sono stati pochissimi ed il totale percorso ammonta a km. 1.077.

LUNEDI’ 30/07 Tempo molto fresco, ventoso e variabile: paghiamo € 19 per ogni notte di parcheggio (in contante), mi faccio riconoscere da un sorpreso Yuma58 e poi ci avviamo alla vicinissima stazione della metropolitana Reinickendorfer Str. (150 mt a sinistra). Essendo in 5 persone possiamo fare il biglietto giornaliero per piccoli gruppi: € 15,40 tot. con possibilità di usufruire per 24 ore dei mezzi pubblici. Il biglietto si fa in un apposito distributore automatico inserendo solo monetine (non carta). Raggiungiamo Alexanderplatz e poi percorriamo a piedi tutta la Karl Marx Alee ed il viale Unter den Linden fino alla porta di Brandenburgo, vediamo il Reichstag (c’è una fila lunghissima, ci torneremo la sera poiché è aperto fino alle ore 24), la Potsdamer Platz ed il Sony Center . Il clima si è mantenuto piuttosto fresco per tutta la giornata, ma non è quasi mai piovuto: dopo cena siamo tornati al Reichstag e c’era un vento freddo da novembre inoltrato!

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MARTEDI’31/07 Clima sempre fresco e variabile, tutto sommato ideale per girare a piedi anche se siamo costretti a portarci appresso ombrelli, felpe, kway che dobbiamo togliere e rimettere ad ogni uscita/scomparsa del sole.
Altro ticket giornaliero e giriamo la città da est (ponte Oberbaumbrucke)

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ad ovest fino al termine del Tiergarten), passando per il famoso Check Point Charlie ( 1 € per farsi una singola foto con la propria fotocamera in compagnia di alcune signorine in divisa americana !), per finire la giornata visitando l’Olympia Stadion, memori dei trionfo Italiano ai mondiali di calcio del 2006 (entrata 16 € con biglietto “famiglia”).

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MERCOLEDI’ 01/08 C’è un sole tiepido stamane mentre ci avviamo verso nord. Uscendo dall’area di sosta faccio notare a mia moglie la strabiliante somiglianza di un tizio a Giuseppe, un amico di Vicenza: com’è piccolo il mondo, non è un sosia, ma proprio lui!
Entriamo facilmente in A24 (direzione Amburgo) e la percorriamo fino ad una trentina di km. dalla grande città quando prendiamo a destra la strada 207 (indicazioni per Molln) e quindi Lubecca, risparmiando così una quarantina di km.
Prima di imbarcarci sul traghetto per la Danimarca, all’ultimo paese tedesco (Burg) facciamo un po’ di convenienti provviste alimentari.
Facciamo il ticket di a/r Scandlines per le tratte Puttgarden-Rodby e Helsingor-Helsingborg (€ 272 totali per mezzi oltre i 6 mt.): il tempo è buono e dal ponte del traghetto possiamo notare moltissime meduse a pelo d’acqua. Dopo 45 minuti siamo in Danimarca e, nonostante numerosi cantieri stradali, arriviamo verso le ore 20 a Helsingor: ci dirigiamo verso il Kronborg Slot nei pressi del quale nel 2002 avevamo parcheggiato in uno spiazzo sterrato, e ci sistemiamo per la notte.
Dopo cena, approfittiamo della tiepida serata per una breve passeggiata lungo le mura del castello e vediamo il continuo andirivieni dei traghetti che collegano con le sponde svedesi, che si vedono nitidamente oltre l’Oresund, largo qui solo 5 km. I km. oggi sono stati 579 per un tot. progressivo di km. 1.656.

GIOVEDI’ 02/08 Notte tranquilla: cielo velato e molta umidità al risveglio ed alle 8,30 siamo già pronti a salire sul traghetto che in 20 minuti ci porta in Svezia: ci attende ora il lungo e a tratti monotono percorso dell’autostrada E6-E20 che passando per Goteborg porta verso Oslo.
In prossimità del confine svedese-norvegese ci sono parecchi rallentamenti dovuti a grandi cantieri stradali per la costruzione di altri tratti autostradali: al confine di Svinesund e poi in prossimità di Raukerud paghiamo 20 + 20 Nok.
Circa una ventina di km. prima di Oslo prendiamo a sinistra la strada 282 che con un tunnel sottomarino ( 55 Nok) ed un percorso altalenante ci fa pervenire a Drammen, evitando in questo modo la lunga tangenziale della capitale.
Piove e Drammen, da quel poco che abbiamo visto, non ha offerto degni posti di sosta e pertanto proseguiamo verso sud e quindi usciamo a sinistra in direzione di Sande, sulla riva occidentale della insenatura di Sandebukta: prima di arrivare in paese vediamo un ampio piazzale sterrato in basso, sul mare, alla ns. destra e parcheggiamo: ci sono alcuni ragazzini che nonostante il grigiore del cielo ed il vento freddo fanno ripetuti tuffi in mare….. Alle 23 è ancora molto chiaro! Abbiamo percorso oggi 553 km. per un totale parziale di km. 2.209 da casa.

VENERDI’ 03/08 Notte tranquilla, sole splendido e cielo terso al mattino, mentre Piero sta già pescando. Torniamo a ritroso per rientrare sulla strada principale passando per Holmestrand (ci sono altri 20 Nok da pagare ma non abbiamo moneta e quindi….) e proseguiamo, su bella strada che corre all’interno, fino a Larvik: qui deviamo a sinistra verso Stavern (a 8 km.):

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c’è un parking a monete proprio in centro: paghiamo per un paio d’ore e ci avviamo per una passeggiata verso il mare ed al dominante monumento ai marinai norvegesi morti durante la seconda guerra mondiale. Nel pomeriggio proseguiamo verso Porsgrunn lungo la E18 ed acquistiamo presso un banchetto un cestino di buonissime fragole.
Deviamo sempre a sinistra, verso la costa, in direzione di Kragero borgo marino caro all’artista Munch: troviamo casualmente da parcheggiare proprio in centro e chiediamo ad una pattuglia di polizia in transito se possiamo trascorrervi anche la notte: nulla da obiettare ma ci consigliano altri parcheggi 300 mt più indietro, più defilati dalla strada e lontani dai rumori. Quattro passi nel piccolo centro e poi ci spostiamo come consigliatoci: c’è un parcheggio sterrato sul mare (non molto attraente a dire il vero), con molte auto e qualche altro camper: ormai è sera e non si paga ticket e, prima di cena, Piero si dedica senza successo alla pesca. Serata bella e gradevole. Fatti 182 km. oggi per un tot. di 2.391.

SABATO 04/08 Vento da sud stamattina e non promette sicuramente bel tempo! Ritorniamo sulla strada principale E18 tratto a pagamento per 25 Nok e quindi svoltiamo di direzione di Oysang (strada molto stretta) e poi Risor: arriviamo prima di mezzogiorno e troviamo segnalato un ampio parcheggio per camper a 50 Nok, allestito in occasione dell’annuale festival delle barche in legno: il porto è un brulicare di gente e di stand dove vendono accessori per i natanti e dove si può assistere alla costruzione di piccoli scafi e di canapi per le vele e gli ormeggi: In chiesa c’è anche un matrimonio con gli invitati e gli sposi in abiti tradizionali. Il cielo è grigio, gonfio di nuvole basse e solo verso sera riesce a filtrare qualche raggio di sole.
Possiamo dormire con tutta tranquillità nel parcheggio. Abbiamo percorso oggi solo 59 km.

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DOMENICA 05/08 Notte riposante ma al risveglio il clima è tutt’altro che estivo: grigio novembrino e pioggerella fine, che tristezza! Di conseguenza rinunciamo ad andare a Lyngor e, percorrendo una cinquantina di km. lungo la E18, ci spostiamo ad Arendal e troviamo da parcheggiare gratuitamente sul molo, a pochi passi dal centro cittadino che, alle 10 del mattino di una giornata festiva è desolatamente deserto. Quattro passi fino alla chiesa della Trinità sormontata da un campanile alto 82 mt. ci fanno comunque apprezzare questa bella cittadina. Il cielo si schiarisce e lentamente il sole si impadronisce della scena facendoci dimenticare la malinconia del primo mattino.
Altri 20 km. circa ci portano a Grimstad, porto peschereccio e da turismo: in centro non c’è anima viva e nemmeno un locale aperto! La ns. voglia di mangiare anche “fish & chips” resta tale e parcheggiamo in un grande piazzale con numerosi altri camper, a pochi mt dal mare: ora il sole è protagonista e Piero si dedica alla pesca facendo una “preda”, suscitando l’ammirazione/invidia di altri pescatori norvegesi e tedeschi nei pressi.
Nel pomeriggio ci avviamo a Kristiansand tratto a pagamento per 25 Nok, uscendo dalla E18 con direzione “centro”: subito troviamo indicazioni chiare e precise che ci indirizzano verso un’area per camper che raggiungiamo facilmente; si trova presso un’ostello della gioventù e la sosta senza corrente ci costa 150 Nok pagabili con carta di credito. Il piazzale nel quale possono trovare spazio circa 15 mezzi è sterrato e dà direttamente sul fiume Otra che a pochi metri sfocia nello Skagerrak.

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Il tramonto è ancora lontano e quindi una passeggiata a vedere il centro è d’obbligo: la cattedrale presbiteriana è chiusa e questo importante nodo portuale non offre molte altre attrattive se non un bel giardino con un paio di moderne fontane, nelle cui vasche sguazzano felici alcuni bambini completamente nudi. Lungo il mare c’è la fortezza del secolo XVII e molti giovani, convenuti qui per le gare internazionali di beach volley.
Abbiamo percorso altri 135 km per un tot. progressivo di km. 2.585 da casa.

LUNEDI’ 06/08 Bella giornata di sole ! Uscendo dalla città possiamo vedere anche il terminal dei traghetti da/per la Danimarca e percorriamo lungo la E39 i circa 40 km, che ci separano da Mandal, centro più meridionale della Norvegia e luogo natio dello scultore Vigeland: in paese si trova molto agevolmente da parcheggiare (a monetine) sotto l’occhio vigile di alcuni agenti…….. Troviamo finalmente anche una pescheria dignitosa dove acquistiamo tranci di salmone e un paio di kg. di gamberetti che mangeremo parte in serata e nei prossimi giorni.
Pochi altri km. ci separano dal bivio che a sinistra, percorrendo i 29 km. della strada 460 con scorci paesaggistici molto belli, ci portano al faro di Lindesnes il “capo sud” della Norvegia.
C’è un ampio parcheggio gratuito ma , per avvicinarsi al faro, è necessario pagare un ticket di 150 Nok (per 3 persone): ci da diritto ad assistere alla proiezione di un filmato sui vari fari presenti in zona (in inglese) e a salire sul faro per una veduta panoramica della costa e del paesaggio circostante: spira un vento molto forte da sud ma il posto è incantevole!

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Nel pomeriggio dopo avere percorso a ritroso la strada 460, riprendiamo la E39 che superando i centri di Lyngdal e Kvinesdal (belli gli scorci sul Listafjorden) ci fa pervenire alla cittadina di Flekkefjord.
Qui, seguendo i consigli della guida Touring, decidiamo di lasciare la strada principale e di raggiungere Egersund ( a 69 km.) percorrendo la strada costiera nr. 44: è una strada molto stressante che non permette assolutamente medie stradali di rilievo essendo un susseguirsi di curve, tratti molto stretti, impegnative salite e discese in particolare nel tratto tra i piccolissimi centri di Ana Sira ed Hauge; insomma da fare solo se si ha molto tempo da spendere, anche se offre panorami interessanti. Gli ultimi 20 km. circa sono invece molto buoni e in breve arriviamo a Egersund.

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Qui, in prossimità del centro e direttamente sul fiordo rientrante, ci sono molti parcheggi: noi ci sistemiamo nell’ampio parcheggio retrostante un grande negozio, in compagnia di un camper di una coppia di coniugi tedeschi.
Stasera diamo fondo con soddisfazione al salmone ed al pesce acquistato in mattinata (molto gustoso): abbiamo percorso oggi 228 km. che portano il totale complessivo di percorrenza a 2.813 km.

MARTEDI’ 07/08 Notte tranquilla anche se, a causa dei movimenti di un camion impegnato in vicini lavori edili, il risveglio è stato abbastanza brusco e di buon’ora!
Le mie scarse (ma valide) cognizioni metereologiche lo avevano previsto: il vento da sud di ieri non poteva portare altro che cattivo tempo! Infatti il cielo è grigio e carico di umidità mentre percorriamo ancora la strada 44 verso Sandnes, con molte mucche al pascolo e paesaggi marini poco interessanti. Pioviggina e la prevista salita al Preikestolen sembra diventare sempre più irrealizzabile: percorriamo comunque la ventina di km. che da Sandnes conducono a Lauvvik, dove è necessario traghettare brevemente per Oanes (164 Nok per 3 persone e camper oltre i 6 mt, mentre Piero dichiarando un mezzo sotto i 6 mt. ha pagato molto meno….)
Dopo una brevissima schiarita, la nebbia cala sui monti circostanti ed il bel ponte arcuato sul Lysefjorden si perde nella foschia; lasciamo il ponte sulla nostra destra e dopo una decina di km. saliamo ugualmente i 5 km. di strada di montagna che conducono al parcheggio base per l’escursione al famoso “pulpito”.
C’è parecchia gente che si avvia ugualmente lungo il sentiero, ma riteniamo ( a ragione) di rinviare la passeggiata al giorno successivo.
Proseguiamo fino al vicino centro di Jorpeland e sostiamo all’ora di pranzo nel parcheggio di un supermercato: il centro non offre assolutamente nulla di interessante, tanto meno una decente possibilità per sostare la prossima notte.
Piove senza tregua, la tipica precipitazione lenta e continua delle più grigie giornate autunnali!
Proseguiamo altri 7 km. fino al piccolo centro di Tau: anche qui c’è ben poco, solo il traghetto che con corse frequenti porta a Stavanger ravviva l‘ambiente! Sopra il porto c’è in ogni caso un ampio parcheggio dove molte persone lasciano i veicoli probabilmente per recarsi con la nave in città a lavorare.
Scarichiamo il wc chimico nei bagni dell’imbarco e decidiamo – nonostante le perplessità di Piero di rimanere qui per la notte.
Il pomeriggio e la sera sono stati proprio molto lunghi da trascorrere chiusi in camper, in queste condizioni climatiche umide, quasi fredde! Solo 148 km. oggi che portano il tot. a km. 2.961.

MERCOLEDI’ 08/08 La notte è stata tranquilla anche se Piero ha ammesso di aver dormito poco e male dato che il posto non gli ispirava molta quiete; purtroppo anche oggi il tempo non promette nulla di buono e di salire al Preikestolen non se ne parla proprio! Spendiamo mezz’ora andando ad un vicino autolavaggio dove il proprietario ci consente senza problemi di fare rifornimento idrico.
Giulia è sconfortata e anche per noi questa sosta forzata sta diventando pesante; decidiamo allora di andare nel primo pomeriggio in traghetto a Stavanger: lasceremo qui in parcheggio i camper e almeno passeremo alcune ore visitando la città! Il traghetto per 3 persone costa € 111 + € 111 in andata e ritorno e in 40 minuti scendiamo al porto, in prossimità della parte vecchia del centro che presenta vecchi vicoli ancora in acciottolato e case con pareti colorate. Ci sono molti bar, ristoranti, centro commerciale e negozi di articoli da pesca fornitissimi. Vediamo la cattedrale e giriamo per alcune ore in questa città molto attiva, complessivamente migliore alle ns. attese.
Nel tardo pomeriggio il cielo comincia ad aprirsi e un vento freddo accompagna il ns. rientro ai camper, nel “nostro” parcheggio di Tau.

GIOVEDI’ 09/08 Fortunatamente il tempo è migliorato, non splendido, ma promette abbastanza bene e pertanto ci avviamo verso il parcheggio base per l’escursione al Preikestolen ( a 22 km.): il parking costa 80 Nok e calzati gli scarponi ci avviamo lungo il sentiero che inizia subito in discreta salita. Il dislivello complessivo è di poco superiore ai 350 mt. ma è impegnativo per i frequenti saliscendi che rompono il ritmo e da un pezzo molto ripido e poco agevole per tratti sconnessi e scivolosi. Ci impieghiamo poco meno di 2,5 ore per arrivare al tanto atteso “pulpito” panoramico sul Lysefjorden e, onestamente, forse anche per l’elevato tasso di umidità, pensavamo di fare molta meno fatica! Purtroppo la nebbia toglie l’incanto del panorama e di tanto in tanto lascia solo intravedere l’acqua del fiordo e i natanti che portano i turisti alla base della parete sembrano piccolissimi da questa altezza.
Qui, su questo balcone panoramico, c’è il “mondo”, persone delle più disparate nazionalità e linguaggio e tutti fanno a gara per farsi la foto al limite più estremo di questo balcone naturale.
Dopo alcune ore, i piedi reclamano “pietà” e noi decidiamo di riprendere il cammino mentre la visibilità migliora ulteriormente; Piero e Mariella si attardano ancora e saranno premiati e riusciranno a vedere il fiordo ed il panorama circostante nitidamente (Piero mi garantisce che mi “passerà” le foto migliori per integrare l’allestimento del mio DVD, e la foto che segue è proprio una delle sue).

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Il ritorno, anche se in discesa, non è affatto più agevole: al camper il primo pensiero è quello di togliere gli scarponi e, in attesa degli amici, ci facciamo tutti una bella doccia (poi scopriamo che nei pressi del parcheggio c’era la possibilità di farsi una doccia in un servizio apposito…..)
Mariella arriva distrutta, con i piedi pieni di vesciche! Lungo il sentiero abbiamo incrociato persone dalle calzature più disparate, persino una ragazza con le infradito, e questo nonostante i cartelli consigliassero quasi un obbligo le calzature da montagna (a ns. giudizio indispensabili e magari della misura giusta, vero Mariella?)
Oramai è serata inoltrata ed il tramonto arrossa l’acqua del mare: troppo tardi (e stanchi) quindi per pensare a grandi spostamenti stradali e pertanto decidiamo di tornare al sempre più “nostro” parcheggio di Tau, dove ormai siamo di casa.
Solo 44 km. fatti oggi che portano il totale a km. 3.005.

VENERDI’ 10/08 Dormito bene, evidentemente la stanchezza per la camminata ha conciliato un buon sonno. Stamattina c’è una nebbia fitta, degna delle peggiori giornate autunnali della ns. Valpadana! Pertanto il paesaggio del fiordo e delle colline circostanti è tutto ovattato e non riusciamo ad apprezzare i colori dei luoghi; dopo circa 60 km. giungiamo ad Hjelmeland e mentre attendiamo il traghetto per il breve tratto sullo Josenfjiorden che porta a Nesvik (10 minuti a 96 Nok tariffa per 3 persone e camper sotto i 6 mt), facciamo una telefonata all’amico Franco, che è a Lisbona con altri amici, per gli auguri di compleanno.
La nebbia lentamente si alza e lascia spazio ad una bella e tersa giornata di sole mentre percorriamo la strada 13 che traccia questa parte della regione Ryfylke, con carreggiata per lunghi tratti abbastanza stretta e con molte gallerie.

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Arriviamo a Sand e parcheggiamo all’inizio di questa piccola cittadina che altro non è se non un piccolo porto per traghettare alla sponda opposta del Vindafjord, che presenta un discreto moto ondoso per l’impeto del vento.
Unica nota curiosa da ricordare, un vecchietto che ci chiesto di poter fotografare le targhe dei camper, per poi andarsene felice con mille ringraziamenti.
Noi non traghettiamo e ci spostiamo alla vicina cascata dei salmoni (che non si vedono..) e quindi proseguia-mo sempre lungo la strada 13 in direzione di Roldal: il percorso si snoda interamente sulle sponde del lungo lago Sundalsvatn, incassato in una valle verdissima: l’ultimo tratto è molto bello e presenta una grande cascata sulla sinistra di marcia e un impetuoso ruscello (immissario del lago) dalle acque verdissime. Sullo sfondo si notano chiazze di neve sui monti.
La strada E134, da Roldal, diventa più larga e mentre ammiriamo una grandissima cascata proprio davanti sale costantemente anche con ampi tornanti, e alcune gallerie, verso il passo Haukelifjell a oltre 1.000 mt. di quota: siamo nella parte più meridionale dell’altopiano Hardangervidda ed il paesaggio è molto bello, con erba verdissima, laghetti azzurrissimi e notevoli chiazze nevose all’intorno! Per fortuna è bel tempo! In prossimità del passo c’è la colonna di veicoli ferma: la lunga galleria che “buca” il valico è in manutenzione ed il traffico viene regolato a senso alternato lungo la vecchia stretta strada e, devo dire, che in questo caso ne traiamo vantaggio nel poter gustare la bellezza dei luoghi.

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Anche la discesa è molto agevole, con lunghi tratti rettilinei e ben presto scendiamo di quota verso la località di Haukeligrend.
La valle è molto bella ma non presenta spazi per la sosta, quindi decidiamo di fermarci in uno dei tanti campeggi che notiamo lungo la strada: il primo che ci capita è il Velemoen nei pressi di Edland, bei servizi e nulla di più, ampi spazi verdi, su un laghetto dalle acque limpidissime, un posto proprio per una serata da pieno relax!
Alla reception non c’è nessuno ma noi ci sistemiamo ugualmente : ad ora di cena passa la “padrona” a riscuotere (150 Nok a equipaggio). Stasera svuotiamo i freezer e mangiamo i gamberetti rimasti e il pesce “catturato” da Piero nei gg. scorsi, tra cui uno sgombro veramente squisito.
Abbiamo percorso 223 km. per un tot. di km. 3.005.

SABATO 11/08 Durante la notte qualche goccia di pioggia si è sentita sul tetto del camper, e stamane c’è poco sole, anzi mentre seguiamo ancora la E134 il tempo peggiora notevolmente e piove parecchio: la strada che attraversa la regione del Telemark è tutto un susseguirsi di salite e discese ed è proprio al termine di una di queste che scorgiamo, del tutto inaspettato, un'alce proprio vicinissimo alla strada: peccato che per la sorpresa non eravamo pronti per una foto, ma era veramente enorme!
Pensare che nei nostri viaggi all’estremo nord della Norvegia non avevamo mai avuto occasione di vederne….. Poco prima di mezzogiorno ci fermiamo nell’ampio piazzale della stavkirke di Heddal, la più grande di questo Paese:

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nel pomeriggio proseguiamo in direzione di Notodden Kongsberg e, sotto un vero diluvio, di Drammen dove entriamo in autostrada per Oslo.
Soliti 20 Nok per l’accesso alla città e, seguendo le facili indicazioni, andiamo al Bigdoy quartiere dei musei della capitale. Parcheggiamo a monetine vicino al museo del Kon-Tiki (ticket famiglia a 110 Nok): chiediamo a quello che sembra un ns. ausiliario del traffico (controllava e fotografava i veicoli con il biglietto del parchimetro scaduto) se conosce l’ubicazione di un’area camper che nei siti dedicati ai camperisti sembrerebbe esserci nei dintorni.
Non ci è di aiuto… Alle 18, quando i musei chiudono e tutti se ne vanno e i vari parcheggi restano deserti notiamo un camper di norvegesi parcheggiato proprio al termine della strada di fronte al fiordo, addirittura con i piedini di stazionamento a terra: ci dicono che resteranno a dormire qui, che non c’è problema, e che conoscono Jesolo ed il lago di Garda.
Vinco le mie perplessità e assecondo Piero più deciso del sottoscritto e rimaniamo qui per la notte: verso le 19, poiché ha smesso di piovere, prendiamo il battello che con corse ogni mezz’ora (ticket 65 + 65 Nok a/r per 3 persone, partenza a 100 mt dai camper), porta direttamente al molo di Aker Brygge, a 300 metri dal corso principale di Oslo: nel pomeriggio c’è stata una gara di fuoribordo d’altura e c’è grande folla lungo i moli.
Andiamo lungo l ‘animata Karl Johans gate, strada che unisce direttamente il palazzo reale alla stazione centrale, e ritorniamo facendo un ampio giro verso il porto (ambiente sporco e con giovani prostitute già al lavoro nonostante sia ancora pieno giorno)

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Ritorniamo ai camper con l’ultimo traghetto utile verso le 21 e, tranne i ns. campers e quello dei norvegesi non c’è proprio nessuno! Silenzio assoluto e panorama notturno di Oslo , con il lontano profilo illuminato del trampolino di Holmenkollen a dominare la città, a ns. disposizione per alcune foto. Nel corso della giornata abbiamo percorso 255 km e con questi il tot. progressivo si porta a 3.483 km. da inizio viaggio.

DOMENICA 12/08 Nottata assolutamente tranquilla e alle 8, mentre una grossa nave da crociera sta en-trando in porto, siamo già pronti a partire. Oslo l’abbiamo già visitata l’anno scorso e pertanto ci avviamo verso sud, verso casa. Molta umidità e poi anche un po’ di pioggia verso il confine di Svinesund tanto che , appena in territorio svedese, decidiamo di non percorrere la litoranea che conduce ai paesi di Grebbestad e Fjallbacka, che la ns. guida giudicherebbe interessanti.
Pertanto continuiamo speditamente lungo l’autostrada E6 e nel tardo pomeriggio arriviamo a Helsingborg e in breve tempo, agevolati dal biglietto già fatto in andata, traghettiamo in Danimarca.
Il tempo è notevolmente migliorato ed è ancora presto per fermarsi quindi proseguiamo fino alla circonvallazione di Copenaghen e, per non sostare nel rumore di qualche area di servizio, decidiamo di allungare di circa 25 km. la strada e di andare a Roskilde, dove memori del viaggio effettuato nel 2002 c’è un ampio parcheggio asfaltato presso il locale museo Vikingo.
Nel parcheggio ci sono già in sosta molti campers, quasi tutti Italiani: un magnifico tramonto illumina la ns. cena!. Sono stati fatti oggi ben 585 km. che portano il progressivo a km. 4.068.

LUNEDI’ 13/08 I vicini lavori stradali sono cominciati molto presto e di conseguenza anche il sonno è stato messo da parte.
Bella e calda giornata di sole, anche se l’umidità notturna è stata elevatissima tanto che dal tetto del camper scende acqua come avesse piovuto!
Rientriamo in autostrada, percorrendo prima una strada secondaria, all’altezza di Koge e troviamo da fare CS preso una stazione di servizio in località Tappernoye: appena ripartiti perdo in corsa il tappo del serbatoio dell’acqua, che evidentemente non avevo chiuso nella dovuta maniera. Mi fermo subito a recuperarlo ma purtroppo è stato schiacciato da un autotreno in transito. Anche se deformato lo utilizzo fissandolo con del nastro adesivo per non perderlo. A Rodby l’attesa per l’imbarco è breve e non appena sbarcati in terra tedesca ci fermiamo, come all’andata a Burg per fare un po’ di spesa alimentare (acquisto per curiosità una lattina di prosecco, ma la qualità……….)
Dopo aver pranzato nel parcheggio del supermercato ci avviamo verso Lubecca e Amburgo nei pressi della quale troviamo lunghe code e frequenti rallentamenti per cantieri stradali (c’erano anche la scorsa estate). Le ore di guida si accumulano e, anche per il clima afoso, abbastanza stanchi ci fermiamo verso le 19 in un’area di sosta autostradale all’altezza di Hannover. Il posto che sembra tranquillo non ci ispira tuttavia molta fiducia e, a scanso di problemi rafforziamo le chiusure delle porte della cabina serrandole con le cinture di sicurezza dei sedili.
Percorsi altri 428 km. per un tot. di 4.496

MARTEDI’ 14/08 Non ci sono stati problemi durante la notte, anche se Piero che non ha dormito molto dice di aver notato un insolito “traffico”. Il tempo è buono e l’autostrada A7 scorre velocemente sotto le ruote tanto che verso le 15,30 siamo già a Rothenburg ob der Tauber:

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il parcheggio “ufficiale“per i camper è pressoché completo e noi ci sistemiamo nel parking adiacente: 10 € per 24 ore (la macchina riceve solo monete). Andiamo poi in centro , già visto in passato ma sempre attraente, e passiamo al negozio di Kathe Wohlfahrt dove ci si cala in una prematura atmosfera natalizia: cose bellissime ma dai costi altissimi…… A sera l’area e i parcheggi sono stracolmi di camper: arriva anche una comitiva di 7 camper romani che aumenta a dismisura la “caciara”! Noi Italiani facciamo sempre di tutto per farci notare anche all’estero! Anche oggi abbiamo percorso 420 km. per un totale progressivo di km. 4.916.

MERCOLEDI’ 15/08 Bella giornata! Tutti o quasi dormono ancora quando ci mettiamo in marcia.
Seguiamo per pochi km. ancora l’autostrada e quindi usciamo sulla strada 25 per seguire una parte della Romantische Strasse (si attraversano le cittadine di Dinkelsbuhl, Nordlingen e dopo una lunga deviazione per lavori stradali Donauworth: da qui la superstrada corre veloce fino ad Augsburg dove rientriamo sulla A8 molto trafficata. Prima di Monaco usciamo con direzione Dachau, dove visitiamo il campo di concentramento (parking a 5 €). Si rientra brevemente in autostrada per aggirare la grande città Bavarese e poi ci togliamo “uno sfizio” riuscendo e percorrendo una strada interna parallela all’autostrada con direzione Aying e Bruckmuhl il tutto per cercare un piccolo paese (Wagen) a noi noto per gli scorci offerti nella soap opera “Tempesta d’amore”: il paese lo scoviamo ma chissà dove vengono poi effettivamente girate le scene esterne…..
Rientriamo in autostrada (la precedente deviazione ci ha portato via solo tempo senza allungare il percorso) e, acquistata la vignette, raggiungiamo in breve Innsbruck e quindi il Brennero.
Pochi altri minuti ed entriamo all’autokamp di Vipiteno (11 €) dove trascorreremo questa ultima notte in vacanza. Serata nella pizzeria del grande parking e poi a dormire, al fresco di questa valle all’estremo nord d’Italia.
Abbiamo accumulato altri 448 km. per un totale di 5.364 km.

GIOVEDI’ 16/08 Alle 8 siamo già pronti e, grazie alle normali condizioni del traffico, raggiungiamo velocemente l’area Paganella nei pressi di Trento Nord: salutiamo Piero e Mariella che proseguono in direzione di Verona-Modena, e percorrendo la Valsugana arriviamo a casa verso le 11: con questi ultimi 232 km. il totale chilometraggio ammonta a km. 5.606.

Considerazioni

Questo è stato il terzo ns. viaggio in Norvegia e a questo punto possiamo dire di conoscerla discretamente (o almeno crediamo…): dopo gli infiniti paesaggi dell’estremo nord e la varietà dei panorami della zona dei fiordi abbiamo visto la parte sud-occidentale, quella dove a detta delle guide turistiche i norvegesi amano trascorrere le proprie vacanze.
Bei paesini, caratteristici borghi di mare, ma quasi tutti uguali…. A noi sinceramente è mancata molto la selvaggia bellezza del “grande nord”, per capirci da Bergen in su. Comunque a noi interessava particolarmente la zona del Preikestolen e, anche se con un po’ di sofferenza per la trepida attesa del bel tempo (in coincidenza di questa escursione abbiamo trovato il clima peggiore !) siamo riusciti a salirci!
Altri luoghi che ricordiamo volentieri sono la zona del faro di Lindesnes, la regione di Ryfylke, la valle Suldal e il passo Haukelifjell.
Quanto ai servizi per camper abbiamo rilevato molti CS in Norvegia lungo la strada E39–E18 dove quasi tutte le stazioni di servizio sono dotate di pozzetti e di colonnine per l’acqua, meno frequenti invece lungo le strade interne.
Anche lungo le autostrade Danesi ci sono presso le aree di servizio buone opportunità per fare CS completi.
Non abbiamo quasi mai usufruito dei campeggi (solo 1 sera) in quanto abbiamo trovato buone sistemazioni in plein air, senza creare problemi di sorta ad alcuno.
Riporto qui di seguito, indicativamente i litri di gasolio fatti durante il viaggio, ed il relativo costo al litro:

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Testo e foto (….tranne una) di Umberto Cavaggion
Camperfree
Camperfree
Camper
Camper


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