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Messaggio Da Camperfree Gio 26 Gen 2012, 14:03

Berlino

di Silvia

EQUIPAGGIO

Graziano: pilota.
Anna: cuoca e “navigatore” con l’immancabile cartina.
Silvia: diciassettenne, grande lettrice, consigliera del viaggio e redattrice del diario di bordo.

02/08/09 CASA – VIPITENO
Partenza ore 16.00 direzione Brennero. Quest’anno come meta abbiamo Berlino… eh si, proprio quella Berlino che tre anni fa ha dato all’Italia qualche soddisfazione: la vittoria ai Mondiali!!!! Viaggiamo senza intoppi fino a quando arriviamo all’autopark che già conosciamo a Vipiteno. Finalmente siamo in vacanza!!

03/08/09 VIPITENO – WATTENS – FUSSEN
Sveglia mooooolto tranquilla alle 9.00. Ci prepariamo e partiamo alla volta dell’Austria. La nostra prima meta è Wattens, la cittadina dove si trovano il museo e il negozio dedicati agli Swarovski più grandi del mondo. Una volta pagata l’entrata e aspettati i 45 minuti che ci separano da questo mondo così affascinante, entriamo. Devo dire che tutti ci aspettavamo qualcosa di più: gli oggetti presentati singolarmente erano molto belli, ma tutti insieme, così in quelle stanze non ci dicevano molto. Anzi, saremmo stati meno stupiti se all’interno di questo museo vi avessimo trovato la storia, le lavorazioni, degli Swarovski. La parte più accattivante è comunque senza dubbio lo shop. Alcuni prezzi non sono neanche così esagerati! Compriamo un paio di souvenirs, io ovviamente una coccinella da aggiungere alla mia collezione a casa, mia mamma un girasole, e sotto un’acqua tremenda facciamo ritorno al camper. Partenza con obiettivo Fussen. Viaggiamo e sostiamo sotto l’acqua: mamma che noia! A Fussen ci sono due aree di sosta vicine e molto ben segnalate.

04/08/09 FUSSEN – GUNZBURG
Per fortuna quando ci svegliamo e al momento della partenza non piove. I progetti della giornata odierna hanno come primo punto la visita al castello di Neuschwanstein, quello che ha ispirato Disney per la fiaba “La Bella Addormentata nel bosco” e utilizzato, se così si può dire, come suo “distintivo”: è infatti riprodotto in ogni parco Disney nel mondo, compreso quello di Parigi che abbiamo visitato lo scorso anno.
Facciamo la lunga fila per fare i ticket e nel frattempo discutiamo su come raggiungere il castello: a piedi o in autobus? C’è anche la possibilità della carrozza trainata da maestosi cavalli, ma scartiamo quasi subito l’idea visti i prezzi. È finalmente il nostro turno.
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Alle una meno qualcosa paghiamo e… ci dicono che dobbiamo aspettare fino alle 14 per entrare!! Facciamo quindi ritorno al camper per pranzare. Alle 14 riprendiamo le nostre bici – ah sì, per spostarci dal camper parcheggiato lungo una strada, abbiamo utilizzato le bici – e ci dirigiamo al castello. Alla fine optiamo per salire in autobus. Devo dire che sono ben organizzati: nel biglietto d’entrata stampati ci sono l’ora di entrata appunto e il numero con il quale entrare (il turno insomma). Ci si mette in fila e il numero compare su un display, tipo supermercato. Il numero 480 comprende tutti italiani. Entriamo quindi nel castello e scopriamo che le spiegazioni ci sono fornite da degli altoparlanti. Sinceramente la visita non mi entusiasma più di tanto: in fin dei conti è stato fatto costruire dal re di Baviera Ludovico II nel 1869, ma il regnante non poté mai vederlo portato completamente a termine, perché morì molto giovane, a soli 41 anni. Riuscì comunque a viverci 170 giorni all’incirca, ma poi venne dichiarato pazzo, quindi non poté più farvi ritorno.
È pertanto famoso solo perché ha ispirato Disney ed è solo grazie a lui che oggi Neuschwanstein è uno degli edifici più conosciuti, visitati e fotografati del mondo. La stanza più spettacolare, a detta della “guida”, avrebbe dovuto essere la “Sala dei Cantori”. Ok, lo ammetto, la stanza ha un suo fascino: il pavimento ancora originale, l’acustica perfetta… ma niente a che vedere con i castelli che abbiamo visitato in altri viaggi. Nonostante ciò il castello era piuttosto tecnologico per il tempo: era dotato di acqua corrente, impianti per riscaldarla e citofoni tra le stanze. Scendiamo quindi al “Mary’s Bridge” dal quale possiamo vedere il castello da un’altra prospettiva. Peccato che sia il lato ricoperto dall’impalcatura!!! Facciamo quindi ritorno alle bici a piedi questa volta, e quindi al camper. Partiamo direzione Gunzburg, paesino nel quale troviamo l’AA adiacente alle piscine comunali (GPS: N. 48.46327 – E 10.2697). Paghiamo 5 € e ci accampiamo qui per la notte.

05/08/09 GUNZBURG – LIPSIA
Oggi è una giornata di trasferimento. Infatti da Berlino ci separano più di 500 km. Decidiamo quindi come punto di arrivo per la serata Lipsia. Ci arriviamo per le 18 circa e con un po’ di fatica troviamo il parcheggio dove passeremo la notte. Qui non ci sono aree di sosta e abbiamo optato per un parcheggio nella parte alta della città, vicino ad altri due mezzi.

06/08/09 LIPSIA – POTSDAM
Questa mattina ci spostiamo con le nostre bici dal parcheggio al centro di Lipsia, che disterà sui 5 km.
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Notiamo che è una cittadina carina, vivibile, ma se il centro è stato ricostruito, alla periferia si vedono ancora chiaramente i segni del regime; infatti, è ancora in ristrutturazione. Visitiamo prima Thomas Kirke, dove Bach ha fatto il suo servizio di cantore e organista dal 1723 al 1750, poi la St. Nicholas Kirke, nella quale ci fu l’esecuzione dei primi oratori di Bach e della sua “Passione secondo S. Giovanni. Inoltre è famosa perché fu uno dei maggiori centri della resistenza contro il regime, culminati nell’ottobre del 1989. Pranziamo in un panificio selfservice molto carino nel corso pedonale della città, che manco a dirlo è ricco di negozi. Facciamo ritorno al camper e ripartiamo direzione Berlino. Lungo la strada decidiamo però di andare a visitare prima Potsdam, poiché secondo i nostri calcoli avremmo dovuto arrivarci lunedì, ma il lunedì è tutto chiuso. Troviamo un camping alla periferia della città e ci fermiamo qui.

07/08/09 POTSDAM – BERLINO
Oggi visitiamo Potsdam. È la capitale del länd di Brandeburgo: è praticamente attaccata a Berlino, ma il länd non comprende la capitale tedesca. Prendiamo le nostre bici per andare allo Schloss Sanssouci (= senza pensieri). La reggia con i suoi parchi, idea di Federico II “Il Grande” aveva lo scopo di imitare Versailles.
Decidiamo però di non entrare in nessun posto offertoci, ma ci limitiamo a girare un po’ per il parco in bici.
Ci dirigiamo poi a Neuveu Garten, che fu impiantato tra il 1789 e il 1791 su un’area di 74 ettari per ampliare Sanssouci. Nella zona a nord del parco si trova la reggia di Cecilienhof, costruita come residenza del principe ereditario Guglielmo e della sua sposa. È però noto per la conferenza avvenuta il 2 agosto 1945 alla quale parteciparono Churchill, Stalin e Roosevelt, per sanare i danni dovuti alla Seconda Guerra Mondiale.
Paghiamo i 6€ di entrata con le audio guide in italiano comprese. Sono visibili le stanze nelle quali si tenne il congresso e alcune foto che documentano questo avvenimento assai importante per la storia dell’Europa intera. Usciamo e ci dirigiamo nuovamente verso il centro; la via principale è pedonale, e ovviamente costeggiata da ambo le parti da negozi: mamma che voglia di fare shopping!! Lungo il centro troviamo un panificio self-service sullo stile di quello di ieri, e anche oggi pranziamo così. Ci spostiamo poi in un palazzo un po’ fuori dal centro dove avevamo letto ci fossero negozietti artigianali veramente carini. Sulle prime siamo un po’ delusi perché non li troviamo, ma quando entriamo devo dire che ne è valsa veramente la pena! Ci sono botteghe che vendono vestiti, ceramiche, cioccolata, vetro, bijou fatti con perline.. da restare incantati a guardare! Facciamo infine ritorno al camper per andare verso Berlino. Troviamo dove passare la notte: praticamente in città in un’area di sosta in Via Chausseestrasse 82 (AA Internationale Reisemobilstation). Con un po’ di difficoltà riusciamo a capirci e ci sistemano per la notte in un parcheggio a 50 metri dall’area. Scarichiamo le bici e facciamo un primo giro di perlustrazione. La posizione dell’area di sosta è quanto mai felice: a circa 4 km dal centro di Berlino.

08/09/09 BERLINO
Dopo la sveglia e la colazione, entriamo nell’area di sosta, prendiamo posizione nel posto assegnatoci e via per la prima giornata dedicata completamente a Berlino. Inforchiamo come di consueto le nostre bici… per fortuna che ce le abbiamo! Prima fermata al Kals–Wilhelm-Gedächtnis Kirke, da noi meglio conosciuti come Cipria, Rossetto e Dente Cariato per le loro forme che li richiamano.
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Per raggiungere questo posto passiamo davanti allo zoo di Berlino. Foto di rito e ci immergiamo nella Kurfürsten Straße, la via chiamata Ku’damm dai berlinesi e conosciuta per i suoi negozi, la maggior parte dei quali presenti anche da noi. Poi come di consueto nei nostri viaggi nelle capitali d’Europa, una sosta all’Hard Rock Café è d’obbligo, con annesso acquisto di maglia. Facciamo poi ritorno alla piazza “dei tre aggeggi” ed entriamo all’Europa Center, un centro commerciale che all’interno ha un orologio idraulico. Imbocchiamo poi Tauentzein Straße che ci porta davanti al KaDeWe, i grandi magazzini secondi solo a Harrods.
Prossima fermata alla Potsdammer Platz, architettata dal nostro connazionale Renzo Piano: seduti sotto il primo semaforo del mondo, istallato nel 1920, notiamo il complesso della Sony Center e la sede della Mercedes Benz; particolarmente affascinante, a sentire le guide, è la il palazzo per gli uffici e il commercio Daimler – Chrysler, peccato che sia coperto da impalcature!
Ripartiamo verso Check Point Charlie, che ai tempi della divisione della Germania segnava l’unico passaggio tra il settore americano e quello orientale. Ora si può solo vedere un “casottino” con dei finti soldati per foto ricordo, ma al passato riportano tutti i manifesti con foto presenti nelle circostanti.
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Ritorniamo quindi al Reichstag, sede del Parlamento tedesco. Sopra di esso si erige una cupola in vetro dalla quale è possibile ammirare Berlino dall’alto. Il metodo di salita è rigoroso: gruppi di una trentina di persone, e controllo al metal detector. Ma una volta in cima (si sale e scende grazie ad un ascensore) ci si accorge che ne è valsa veramente la pena. Sono le 20.30, scendiamo e dopo essere rimasti un po’ seduti nelle scalinate del Parlamento e visitato la porta di Brandeburgo – che è proprio dietro – facciamo ritorno al camper.

09/08/09 BERLINO
Anche oggi dedichiamo l’intera giornata a Berlino. Ovviamente in bicicletta!! Prima tappa a St. Nicholas Kirke, che si trova nel quartiere che una volta era detto “dei pescatori”, visto che si affaccia alla Sprea, il fiume navigabile della città. Il quartiere sembra appartenere a un’altra Berlino. La chiesa è chiusa perciò ci dirigiamo verso Alexander Platz: non ci piace. Appare come un grande spazio disarmonico e se la sua funzione era di celebrare il regime comunista, di ciò oggi non è rimasto niente, se non simboleggiare l’ex DDR. Sono le 13.30 e decidiamo di fare un giro in battello sulla Sprea. Ci permette di vedere le cose che avevamo visto da un’altra prospettiva, e per fortuna che siamo forniti di audio guide. Il tour dura un’ora.
Nel far ritorno nella “Berlino che ci piace” entriamo nella Marienkirke, la più antica parrocchiale della capitale, ed è uno dei pochi monumenti risparmiati dai bombardamenti.
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Abbiamo voglia di un gelato, e pensiamo bene di andare in stazione: c’è una gelateria fantastica!!
Finalmente ricaricate le batterie, riprendiamo le bici. Attraversiamo la città, grazie anche alla lunghissima pista ciclabile all’interno del Tietgarten, e facciamo ritorno alla piazza di Cipria, Rossetto e Dente Cariato. Piccola sosta; possiamo entrare nella chiesa di Cipria (ieri c’era un matrimonio), che è a base ottagonale, ed è suggestiva per l’effetto che fa la luce quando, soprattutto al traspare all’interno dalle vetrate blu a nido d’ape. All’interno si trova la Stalingrad Madonna, disegno a carboncino eseguito da un soldato tedesco nel 1942 durante l’assedio alla città. Entriamo poi nella Gedenkalle (= Dente Cariato), la cui base è adibita a monumento commemorativo: al suo interno si possono vedere resti dei mosaici del soffitto e dei bassorilievi di marmo, e fotografie della Chiesa prima e dopo i bombardamenti. Una volta usciti ci dirigiamo verso lo Schloss Charlottenburg, fatto costruire nel 1695-99 dall’elettrice Sofia Carlotta poiché desiderava un castello estivo alle porte di Berlino. Vista però l’ora, non possiamo entrare perché è chiuso. Considerati poi il nostro Spirito patriottico e le poche forze rimaste in nostro possesso, decidiamo di andare a vedere l’Olympiastadio. Eh sì, quello della finale dei Mondiali di Berlino 2006… che emozioni!!! Dopo 3 km di pista ciclabile in salita, eccolo davanti a noi: è proprio grande! Ci avviciniamo, foto di rito e guardando una specie di cartina notiamo che oltre ad essere circondato da altre strutture, e che a breve ci saranno i Mondiali di Atletica, dalla parte opposta a dove siamo noi c’è una torretta dalla quale si può avere una panoramica dello Stadio e della città. Proviamo a raggiungerlo, ma la stanchezza e la fame si fanno sentire; decidiamo così domani in camper. La cena la facciamo allo stesso posto dove abbiamo pranzato ieri, cioè in un self-service lungo Ku’damm, il Vapiano. Mmmmm…. Che buona che è la pizza! Sarà che abbiamo anche fame… veloce giro di Berlino by night e ritorno al camper.

10/08/09 BERLINO – DRESDA
Sveglia tranquilla, CS, e partenza. L’obiettivo e di fare un giro veloce dalla città in camper, e raggiungere Dresda. Fatto il nostro giretto, ci torna alla memoria la torretta all’Olympiastadio. Ci facciamo quindi ritorno e visto che per entrare si pagano solo 3,50 € decidiamo di entrare.
C’è un piccolo museo che racconta la storia dello stadio, da quando è stato costruito, negli anni 20, fino alla struttura attuale, risistemata per i Mondiali del 2006, passando per le Olimpiadi del ’36 (note per le 4 medaglie d’oro vinte nella corsa e nel salto in lungo), alla visita di Giovanni Paolo II.
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C’è poi un ascensore che porta fino in cima alla torretta: senza pensarci troppo ci saliamo. Da lì si ha una panoramica sulla città e sullo stadio, ma se si salgono le rampe di scale che da lì partono si raggiunge proprio la sommità. Peccato che l’unica parta aperta dello stadio sia stata momentaneamente chiusa per i Mondiali di atletica, così non si può vedere un granché dell’interno. Scendiamo e partiamo, direzione Dresda. Lungo la strada incontriamo la pioggia, che ci accompagna anche per buona parte della notte che passiamo nel campeggio qualche km fuori dalla città. Anche qui non ci sono aree di sosta.

11/08/09 DRESDA – POTTESTEIN
Ci spostiamo dal campeggio alla città di Dresda. Parcheggiamo nel parcheggio delle corriere di un hotel (ma questo lo scopriamo solo al momento di andare via) ma c’è anche un altro camper, perciò non ci preoccupiamo. Prese le bici, ci addentriamo nella città; è tutta un cantiere a seguito della riunificazione della Germania, e dell’alluvione avvenuta nel 2004. Facciamo un giretto della città con pranzo tipicamente tedesco: panino con i würstel per i miei, e con la bulette per me. Gnam! Che buono!! Visitiamo la Zwinger, una specie di vasta piazza con giardino nella quale si affacciano tutt’attorno strutture in stile roccocò.
Facciamo quindi ritorno al camper e ripartiamo. Decidiamo di sostare a Pottestein, paesino di mezza montagna che troviamo lungo il percorso e ha un’area di sosta vicino alla zona industriale (GPS: N. 49.76318 – E 11.408569, e il posto è proprio tranquillo e ci sono altri camper. Per dare un’idea dell’organizzazione, c’è un piccolo box ufficio con all’estero una cassettina e le relative indicazioni per pagare la sosta: si prende una busta, si inserisce il denaro (€ 7,00) e poi si mette nella cassettina. Alla sera i gestori passano e controllano la corrispondenza fra chi è in sosta e le relative tariffe pagate.

12/08/09 POTTESTEIN – MONACO
Sveglia tranquilla, CS, e partenza per Monaco. Ci arriviamo per le una circa, dopo aver pranzato in un parcheggio lungo l’autostrada, e aver visto sempre dall’autostrada l’Allianz Arena, stadio dove gioca il Bayern Monaco.In città, la seconda per abitanti dopo Berlino e Amburgo, parcheggiamo in una stradina di un quartiere e partiamo alla volta del centro. Lasciamo le bici i una piazza nella quale si affacciano la TheatineKirke, la Chiesa di S. Gaetano dei padri teatini e la Feldherrnhalle (= loggia dei marescialli), costruita copiando la fiorentina loggia dei Lanzi, infatti il nostro primo commento è stato: “ricorda Firenze!”. Percorriamo tutta la via pedonale ricca di negozi, di cui buona parte sono di alta moda (della serie guardare e non toccare!) e arriviamo nella Marien Platz, centro di Monaco. La principale attrazione è il carillon, il più grande della Germania, le cui statue alle 11.00 e nei mesi estivi anche alle 17.00, mimano un torneo medievale e balli popolari. Alle 17.00 ovviamente la piazza è gremita di turisti. Decidiamo poi di andare a vedere l’Hofbraühaus, la più antica birreria della città. Ci entriamo e mia mamma prende una birra, per seguire la nostra teoria “visto che semo qi…”. Davanti alla birreria c’è l’Hard Rock Café, e come passarci davanti senza acquistare nulla? Così mi prendo la seconda maglietta del viaggio. La città dal punto di vista storico non offre molto, ma supera le altre città tedesche per numero e importanza dei musei d’arte, per i festival musicali e manifestazioni artistiche. Inoltre è molto conosciuta per le sue grandiosi feste popolari che durano più giorni. Dice niente l’Oktoberfest? Facciamo quindi ritorno al camper e partiamo alla ricerca di un posto dove passare la notte. Dopo un lungo cercare – non ci sono aree di sosta e abbiamo trovato un campeggio completamente pieno – troviamo un impianto sportivo molto molto tranquillo una ventina di km fuori Monaco e circa 10 km da Dachau, che visiteremo domani. Il posto ci ispira fiducia e ci fermiamo.

13/08/09 MONACO – DACHAU – PIDING
La notte passa tranquilla e quindi oggi visitiamo il campo di concentramento di Dachau, nel quale avevamo già tentato di entrare un paio di anni fa di ritorno dalla Danimarca, ma poiché era lunedì, ovviamente era chiuso. Paghiamo il parcheggio e ci dirigiamo all’interno muniti di audio guide che abbiamo noleggiato all’entrata. Dell’originale rimangono i forni crematori, i bunker, una parte dell’entrata, mentre le baracche nelle quali alloggiavano gli internati e l’ingresso con la scritta “arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi) sono stati ricostruiti. È visitabile anche la chiesa del convento delle suore carmelitane, situato in fondo al campo.
Non ci sono parole per descrivere ciò che si prova nel pensare a ciò che è realmente accaduto lì dentro, solo una domanda ci torna alla mente: “come ha potuto la mente umana pensare e realizzare una tale brutalità?!?”.
Usciamo e pranziamo nella caffetteria del campo. Poi tranquilla ripartenza verso Salisburgo. Ci fermiamo in un campeggio a Piding, una zona veramente tranquilla ai confini con l’Austria.
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14/08/09 PIDING – SALISBURGO
Dopo la tranquilla sveglia al frescolino –eh sì, fa proprio fresco!- ci dirigiamo verso le miniere di sale. Paghiamo 17€ a testa per entrare (in realtà il ragazzo alla cassa ci fa il prezzo famiglia, quindi 35€ in tutto) e a nostro turno, ci fanno vestire con dei pantaloni e una giacchetta bianca, tipo RIS, per evitare di sporcarci all’interno della miniera.
Entriamo grazie ad una specie di treno; il gruppo è misto: tedeschi, inglesi, italiani, ma per fortuna la guida parla correttamente tutte e tre le lingue così da darci informazioni sulla miniera. La visita prosegue a piedi, a 210 m di profondità (il punto più profondo) e a 10° costanti. Il divertimento poi sta nei 2 scivoli, uno lungo 27 , e l’altro 42, che permettono di accedere al punto dove la miniera tocca la sua massima profondità.
All’inizio del percorso inoltre si entra anche in territorio tedesco, per poi ritornare in quello austriaco verso la fine. La visita dura 70 minuti, ma è stata veramente bella. Il pomeriggio ci spostiamo in un campeggio sempre a sud della città di Salisburgo, dopo che ci eravamo fermati a un info point: la signora è stata veramente gentile, e ci ha dato indicazioni precise, e in corretto italiano. Da lì ci spostiamo con le nostre mitiche bici in città. Notiamo che è molto signorile, sarà anche perché troviamo lungo la strada persone vestite molto eleganti (ne deduciamo che ci sia qualche evento, anche perché il duomo era chiuso: c’era uno spettacolo). Comperiamo qualche souvenir, le cosiddette “p***e di Mozart”, cioccolatini con all’interno crema al pistacchio (da provare!!) e facciamo ritorno al camper. Il luogo in cui si trova il campeggio è proprio tranquillo.

15/08/09 SALISBURGO – LIENZ – BRAIES
Sveglia tranquilla e partenza: oggi dobbiamo attraversare l’Austria! Il viaggio prosegue tranquillo, e sono ormai le 17.00 quando arriviamo a Lienz. Decidiamo di prendere le bici e fare un giro per la cittadina. Non è molto grande, e poi sarà per il fatto che essendo festa tutti i negozi sono chiusi, non ci entusiasma molto.
Andiamo poi nella direzione della pista ciclabile che da lì porta a Dobbiaco, e viceversa, e ne percorriamo un brevissimo tratto. Ripartiamo poi alla volta dell’Italia, e una volta passato il confine ci dirigiamo a Braies, dove c’è un’area di sosta che abbiamo già frequentato altre volte, e nella più assoluta tranquillità e silenzio passiamo la notte.

16/08/09 BRAIES – DOBBIACO – CASA
La sera prima ci era stato detto che avremmo dovuto lasciare il parcheggio prima delle 9.00, poiché era domenica ed erano previste diverse corriere. Partiamo così di buon’ora e arriviamo a Dobbiaco. Facciamo un giro per il paesetto, già meta di nostre precedenti settimane bianche, con tanto di colazione al bar.
Riprendiamo poi il percorso per Vicenza, con breve sosta a Scaldaferro, vicino a Bassano, dove c’è un bellissimo mosaico appena restaurato. Ma ormai la voglia di tornare a casa è troppo forte, così appena risaliamo in camper, ripartiamo: prossima fermata a casa!!
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