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Germania Baltica, Isole & Berlino

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Messaggio Da Camperfree Mer 13 Lug 2011, 08:19

Germania Baltica, Isole & Berlino

25 LUGLIO – 11 AGOSTO 2008

Premessa: Avendo entrambi frequentato un breve corso di tedesco ed essendo amanti della loro cultura, volevamo conoscere da vicino alcune zone della Germania poco battute che si discostano dal classico itinerario Baviera, castelli, Foresta Nera... Avendo tempo a disposizione abbiamo ritenuto possibile spingerci un po’ più in là, ed esattamente fino al Mar Baltico ed isole, coniugando città d’arte con natura, come è ormai nostra abitudine.

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Km percorsi in totale: 4370

Venerdì 25 luglio partenza nel primo pomeriggio, autostrada fino al Brennero, uscita a Vipiteno, sosta per cena nel parcheggio funivie Montecavallo, che è un PS segnalato, ma vediamo invece divieti notturni per i camper. Proseguiamo lungo la statale fino ad Innsbruck per evitare di pagare la Vignette austriaca e l’Eurotunnel. Imbocchiamo la statale 171 direzione Kufstein (Baviera) e sostiamo per la notte a Schwaz (Austria) in una AA già collaudata in passato. 480 km. Sabato 26 luglio sveglia presto, CS e partenza per varcare il confine austro-tedesco. Superato Kufstein siamo in Baviera e imbocchiamo l’autostrada A93 verso Monaco, poi la A9 verso Norimberga, nei cui pressi ci fermiamo per il pranzo in autostrada. Proseguiamo verso Bamberga lungo la A73 e arriviamo alla nostra prima destinazione verso le 14.30. Avevamo la segnalazione di un PS nel parcheggio P5 sul canale a est della città con parchimetro (come la totalità dei parcheggi nelle città) e lì ci siamo sistemati per visitare la città raggiungendo il vicino centro con le biciclette.

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Di molto grazioso c’è l’edificio del municipio che sporge sul fiume Danubio, alcune case a graticcio e il Duomo. E’ un caldo insolito per quelle zone e la visita ci risulta molto faticosa, alleviata in parte da un gelato. Scattiamo alcune foto, sostiamo in una panchina all’ombra con vista sul municipio, passeggiamo nelle viuzze e lungo i canali dei pescatori dove vediamo alcune gondole: la cittadina è infatti chiamata la piccola Venezia (klein Venedig) ma il paragone ci sembra azzardato.

Dopo i tanti km abbiamo ancora voglia di sgranchirci un po’ le gambe e facciamo una breve pedalata nella pista ciclabile all’ombra lungo il canale adiacente al parcheggio che ci sembra affollato e rumoroso, oltre che piccolo e inadatto per la notte. Perciò alle 19 ripartiamo per Coburg, nelle cui vicinanze c’è il santuario di Vierzehnheiligen che avevamo intenzione di visitare l’indomani, ma dove speriamo di trovare un parcheggio per la notte tranquillo e senza divieti. La scelta si rivela azzeccata, il parcheggio è enorme, erboso, c’è già un altro camper, i turisti giornalieri invece stanno lasciando il luogo e noi diamo una prima occhiata all’imponente santuario, poi cena e nottata tranquilla e fresca, siamo in collina. 398 km.

Domenica 27 luglio ci svegliamo presto per assistere alla Messa, facciamo anche carico acqua nel bagno del parcheggio e lasciamo a malincuore questo posticino tranquillo perché ci aspettano molti km per arrivare a Brema, città anseatica nostra prossima meta già nel nord della Germania. Imbocchiamo prima la A70 poi la A7 in direzione Gottingen, Hannover. Autostrade molto scorrevoli, fino a 4 corsie in certi tratti e soprattutto gratuite! Pranziamo in autostrada presso Gottingen ed arriviamo a Brema alle 17. Parcheggiamo in periferia e ci rechiamo in centro con le bici, sempre su ottime ciclabili.

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La piazza principale con duomo e municipio ci colpisce perché è molto diversa dalla solita architettura barocca bavarese o austriaca, qui gli edifici severi, imponenti, di pietra scura ci ricordano molto la Danimarca o l’Olanda e lo stile che ritroveremo per buona parte dei giorni successivi è il “gotico baltico”. Non poteva mancare la foto alla statua dei “musicanti di Brema”, in ricordo della favola dei fratelli Grimm.

Anche qui c’è un quartiere con case tipiche dei pescatori, lo Schnoor e le scritte sono in buona parte in olandese e danese mostrando la forte vocazione commerciale di questa città, con un fiume navigabile che conduce fino ad un porto sul mare del Nord. Anche qui facciamo una pedalata sulla ciclabile lungofiume, notando alcune aree attrezzate a spiaggia e persone che fanno il bagno. L’idea era di passare la notte qui in una AA, ma non avendo necessità di CS decidiamo di proseguire e alle 19.30 lasciamo la città seguendo la A1 con direzione Amburgo, prossima meta. Cena in autostrada e arrivo ad Amburgo in tarda serata. Ci mettiamo in cerca del PS segnalato in Poggenmuhle 4 faticando molto a causa di lavori in corso e numerose strade chiuse proprio in quella zona. E’ buio e siamo in un cantiere aperto e, anche una volta individuata la strada giusta, disperiamo di potervi sostare perché ci sono solo gru e macchinari. Però intravvedo l’inconfondibile sagoma bianca di un camper, poi di un altro, ... alla fine ben nascosti ci sono più di 10 camper e ci infiliamo anche noi senza preoccuparci troppo della zona, è già molto tardi, sono le 23.30, ci penseremo domani. km 662.

Lunedì 28 luglio ci svegliamo dopo una nottata tranquilla nonostante la zona sia quella dei magazzini portuali vicino allo Speicherstadt museum, zona del libero porto (Freihafen). Scopriamo da un cartello che l’area si trovava qui ma a causa di lavori di sistemazione della zona è stata spostata in un altro luogo della città che non capiamo; i camperisti si sono fermati ugualmente e decidiamo di restare anche noi, per visitare la città come al solito in bicicletta, nonostante ci sia anche una comoda metropolitana. Il cielo è sereno ed è molto caldo anche oggi, più di 30 gradi, come in Italia, ma senza umidità! Prima di entrare in centro, facciamo un bel giro in bici costeggiando i 2 laghi di Amburgo dove ammiriamo bellissime ville, ambasciate e riceviamo la conferma di come Amburgo sia una delle città più ricche della Germania. Incontriamo frequenti erogatori di acqua potabile gratuita, molto apprezzata per via del caldo. In centro vediamo la sede della Nivea dove entriamo a dare un’occhiata, ma i prezzi non sono quelli da spaccio aziendale. Ammiriamo il rathaus e la piazza dove stanno allestendo stand per una festa della birra e qui mangiamo il classico wurstel con patatine. Proseguiamo la visita con alcune chiese, la via dello shopping, Deichstrasse e Nikolaifleet molto pittoresche perché consentono di vedere le case dei pescatori e i magazzini commerciali molto belli, tutti in mattoni rossi e collegati da passerelle e ponti pedonali.

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Infine ci rechiamo al porto (uno dei più grandi in Europa) ma il sole è cocente; una capatina al quartiere St.Pauli e infine un po’ di riposo nei giardinetti all’ombra vicino al camper. Scopriamo che una delle nostre bici è forata e questo non ci agevolerà nei giorni successivi. Alle 18.30 ripartiamo, dopo avere dedicato tutta la giornata a questa città che ci ha veramente sorpreso in positivo, contrariamente all’idea che ne avevamo di anonima città industriale e portuale. La prossima meta è Lubecca dove cerchiamo l’AA segnalata nello Sportpark: la troviamo a fatica e scopriamo che è lontanissima dal centro. Approfittiamo comunque del CS e ritorniamo verso il centro sistemandoci nell’enorme parcheggio P3 lungo il fiume Trave nel settore per autobus, vicino ad altri camper. La notte è gratuita, pagheremo la mattina successiva. Uno strano individuo che non parla inglese e che si spiega pertanto a gesti ci fa capire che lui sorveglierà il camper durante la notte e che possiamo stare tranquilli, purché la mattina paghiamo. Essendoci un parchimetro, ritireremo senz’altro lì il tagliandino, senza fidarci di lui che non ha tesserini di riconoscimento anche se ci dice che lavorava nella Polizei. Dopo la cena e un giretto serale lo troviamo ancora a camminare avanti e indietro vicino ai camper dicendoci che è “alles klar”. km 80.

Martedì 29 luglio lo strano individuo non si vede più e noi paghiamo la nostra cifra per la sola mattina che ci sarà sufficiente per visitare il centro storico: le 2 strade principali, il lungofiume, la Marienkirche, il duomo, la Holsentor e soprattutto l’originale rathaus. Infine una puntatina alla casa di Thomas Mann di cui entrambi stiamo leggendo i romanzi principali che descrivono con tanta attenzione i luoghi dove ora camminiamo.

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Dopo una breve spesa in un market, spostiamo il camper per raggiungere un negozio di riparazione bici e pranziamo nell’attesa che faccia il suo lavoro, a caro prezzo! Alle 14.45 partiamo lungo la A20 in direzione Rostock per raggiungere finalmente il mar Baltico, con l’intenzione di fare una piccola parte della ciclabile Ostsee a est di Rostock in un parco naturale. Confermiamo quanto già segnalato in alcuni diari: dalla strada non si vede il mare, per sostare i parcheggi sono tutti a pagamento e molto affollati, la campagna è un po’ desolata e la zona è povera, siamo infatti passati nella ex-DDR. Inoltre tira un fortissimo vento e l’idea di un tratto in bici è da scartare. Speriamo almeno di godere di un po’ di mare e giungiamo fino a Prerow alle 17.30 dove troviamo l’ultimo parcheggio vicino alla spiaggia che ci chiede 10 € senza servizi fino a mezzogiorno di domani. Pochi camper e molte auto dove scopriremo passeranno la notte i villeggianti. Restiamo in spiaggia solo un’oretta, a causa del forte vento, ma riusciamo comunque a fare un primo brevissimo bagno nel Baltico! Dopo cena ci rechiamo di nuovo in spiaggia per assistere al tramonto che qui al Nord è molto tardi, verso le 21.45!

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La spiaggia è sabbiosa, molto simile alle nostre, ma a differenza degli ombrelloni ha dei sedili in legno con protezioni laterali per il forte vento. Bella passeggiata nei sentieri in pineta e nel paesino. km 199.

Mercoledì 30 luglio ci svegliamo con l’intenzione di fare spiaggia ma la giornata è ventosa come la precedente, i bagnanti si difendono montando tende e costruendo piccoli accampamenti: il nostro misero ombrellone non ci sarebbe di nessun aiuto, pertanto decidiamo di lasciare il luogo per raggiungere l’isola di Rugen dove vorremmo trascorrere qualche giorno di riposo. A Stralsund c’è il ponte che collega all’isola e anche un comodo CS a pagamento. Dopo un po’ di fila siamo sull’isola, alla ricerca di un luogo per la sosta in zona nord-est, anche un camping. Ne visioniamo alcuni molto spartani, ed essenzialmente per tende, inoltre la spiaggia è piatta e come al solito ventosa. Proviamo a fare alcune ore di spiaggia nei pressi di Glowe con grazioso parcheggio a pagamento in pineta dove però non si può pernottare. Resistiamo al vento fino alle 18.30, facciamo spesa in un market e ci dirigiamo a Kap Arkona dove sappiamo esserci un comodo PS. Bellissimo posto e numerosi camper. Qualche momento di sconforto iniziale in quanto il parcheggio è comunque lontano dal mare un paio di km e non permette di fare vita di spiaggia come speravamo, inoltre scopriamo che la bicicletta riparata solo ieri è nuovamente sgonfia senza averla usata! La sera è però bello arrivare a piedi fino al faro e godere di un bel tramonto sul mare con la vista di numerosi traghetti diretti nei paesi scandinavi o in Polonia. km 169.

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Giovedì 31 luglio passa l’addetto per riscuotere 5 € fino alla mattina successiva. Ci rechiamo a piedi al faro, percorriamo un sentiero panoramico in quota e da lì scendiamo alle famose falesie di Kap Arkona. Individuata una spiaggia a ovest delle falesie, con un parcheggio, il pomeriggio la raggiungiamo senza spostare il camper (è solo a un paio di km), in due su una bici, osservati con stupore dai tedeschi. La spiaggia è bellissima, con rocce e sabbia, è caldo perché riparata dal vento, sembra quasi la Grecia, il mare è limpido e calmo, ma gelido. Altro bagno nel Baltico! Il posto ci piace talmente che vorremmo trascorrervi un’altra notte, ma necessitiamo di CS, pertanto cerchiamo un campeggio. Arrivati al Luigi’s caravan nelle vicinanze, incontriamo uno dei pochi tedeschi scortesi.. Il padrone, impegnato a servire pizze, ci dice bruscamente che non c’è una reception, che è tutto pieno e che non può nemmeno farci fare CS. Ma la fontana è in bella vista e ne approfittiamo comunque. Così carichi, torniamo al parcheggio di Kap Arkona per un’altra notte lì e un altro bel tramonto al faro. km 18.

Venerdì 1 agosto spostiamo il camper nel parcheggio della spiaggia di ieri finché c’è ancora posto e trascorriamo tutto il giorno nella bella spiaggia riparati dal vento e con un caldo sole. In serata il tempo si rannuvola e minaccia pioggia, noi ci spostiamo dopo cena verso Hagen, più a sud, nella grande e comoda AA dove pernottiamo sotto una leggera pioggia. km 35.

Sabato 2 agosto il cielo è per fortuna sereno e ci consente di addentrarci nel parco naturale di Jasmund (Stubbenkammer) percorrendo un bel sentiero a piedi in mezzo alla foresta per 3 km. C’è anche un servizio di navetta dal parcheggio, ma consigliamo vivamente di fare a piedi o in bici (percorso a parte) questi 3 km di strada forestale pianeggiante! L’ingresso nel parco è a pagamento e i sentieri a picco sul mare conducono a bellissimi scorci sulle bianche rocce immortalate dal pittore romantico Friedrich: il Konigsstuhl e Victoriasicht. Dopo una discesa di circa 500 gradini si può camminare sulla spiaggia di ciottoli e ammirare le rocce da un altro punto di vista.

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Pranziamo al sacco in spiaggia e dopo la faticosa risalita ci concediamo una bella fetta di torta al formaggio quark nel bar del centro visite del parco. Con un percorso ad anello nel bosco di faggi e abeti torniamo al parcheggio verso le 18, stanchi, ma appagati dalla bella passeggiata e dai panorami mozzafiato. Ci rilassiamo con un libro e una fresca birra: l’area è ai margini della foresta, su prato e dispone di tutti i servizi di CS a pagamento. Sembra di essere in montagna, ma i sentieri conducono al mare! Dopo cena assistiamo ad una sagra presso una vicina trattoria, con falò e fuochi d’artificio. km 0.

Domenica 3 agosto ci dispiace lasciare subito il luogo e a piedi ritorniamo al Victoriasicht al mattino presto quando non c’è folla per rivedere ancora una volta il panorama. Paghiamo il parcheggio e lasciamo l’isola, non senza alcune code. Raggiungiamo la cittadina di Greifswald, sulla terraferma, con alcune case graziose nello stile gotico baltico e il museo della Bassa Pomerania che conserva alcuni quadri di Friedrich che è nato qui. Ci rechiamo infine poco distante alle rovine dell’abbazia di Eldena, in un bel prato, tipo S.Galgano in Toscana, ma più grande. Infine alle 18 giungiamo all’isola di Usedom dove vorremmo trascorrere alcuni giorni di mare come a Rugen. Iniziamo la ricerca di AA o campeggi, ma i pochi che troviamo sono al completo e anche le AA, benché lontane dal mare. Ci spiegano che è la meta preferita dai berlinesi e che è iniziata l’alta stagione. Giungiamo fino alla cittadina più meridionale dell’isola, Ahlbeck, ultima speranza, dove ci assicurano esserci AA più spaziose. Ne troviamo infatti una, ma lontana dal mare, inoltre la reception è già chiusa. Leggiamo il numero di cellulare del padrone e una gentile signora tedesca si offre di telefonare col suo cellulare per domandare se possiamo restare per la notte. Dopo avere alquanto insistito riesce a strappare il permesso al proprietario di farci sostare nel parcheggio riservato ai visitatori; usufruiamo ugualmente del CS e dopo cena raggiungiamo a piedi l’animato lungomare e camminiamo su una passerella che si protende nel mare. km 159.

Lunedì 4 agosto la giornata prende una piega migliore quando giunge il gestore, alcuni posti si sono liberati, ci fa sistemare, ci regala una piantina della città e dell’isola e ci indica un negozio dove far riparare per l’ennesima volta la bicicletta. Siamo per la prima volta dall’inizio della vacanza allacciati alla corrente per ricaricare i cellulari! Purtroppo però il tempo è peggiorato, ci sono nuvoloni minacciosi e un forte vento. Comunque la disponibilità della bici per entrambi e la buona cartina con itinerari ci offre molte alternative alla spiaggia. Siamo a pochissimi km dal confine polacco ed è proprio lì che ci dirigiamo per provare l’emozione di varcare il confine in bici, in compagnia di tantissimi altri turisti, scattando foto di rito dove fino a un decennio fa c’era filo spinato e posti di blocco. Il confine è solo pedonale e ciclabile, in mezzo alla pineta a lato della spiaggia. Ogni tanto cade un po’ di pioggia che ci costringe a fermarci. Arriviamo nella cittadina polacca di Swinemunde (Swinoujscie), dove passeggiamo nel mercato locale ma non acquistiamo nulla per non dover cambiare valuta (in Polonia non c’è l’euro ma gli zloty). Percorriamo le piste ciclabili della località turistica polacca, passeggiamo sul molo e sul porto, visitiamo 2 fortini immersi nella foresta di pini. km 0.

Martedì 5 agosto ci svegliamo tardi e c’è già un forte vento che ci costringe a rinunciare alla spiaggia anche oggi. Andiamo con le bici sul lungomare in direzione opposta alla Polonia fino a Heringsdorf, il paese delle aringhe per acquistarne un po’, rientriamo al camper per il pranzo e decidiamo di saldare il conto (il gestore molto corretto ci fa pagare solo una notte, visto che la prima non avevamo occupato una piazzola) e partire visto che il tempo non migliora. Ci dirigiamo, incontrando molte file, nella parte nord dell’isola, sul litorale in località Ostseestrand, vicino al paesino di Karlshagen, in un parcheggio con parchimetro, in compagnia di numerosi camper. Dopo cena facciamo una lunga passeggiata sulla spiaggia fin dopo il tramonto. km 55.

Mercoledì 6 agosto rimaniamo tutto il giorno col camper in quel parcheggio per compiere un lungo giro in bici su ciclabili lungofiume fino a Wolgast, sulla terraferma, collegato da un ponte. Qui visitiamo il centro storico e la chiesa con una bella danza macabra (Totentanz). Al ritorno passiamo da Peenemunde per una visita al museo di documentazione storica (focalizzato sui missili di lunga gittata che qui venivano costruiti) e al sottomarino U-Boot ormeggiato nel locale porto. Ne vale la pena!! Pomeriggio in spiaggia, dove riusciamo a resistere al vento freddo per un paio d’ore. Cena, passeggiata serale in spiaggia e seconda notte lì, confidando nel tempo più caldo domani. km 0.

Giovedì 7 agosto partiamo dopo un’ultima passeggiata in spiaggia, diretti questa volta a Berlino dove arriviamo verso le 13. Puntiamo decisi verso l’AA situata in Chauseestrasse, che ci pare comoda per la posizione molto centrale e la vicinanza alla fermata metro (2 minuti a piedi). Per fortuna c’è posto, ci registreremo domani, in quanto il pomeriggio la padrona è assente. Il prezzo è 17 € al giorno per 2 persone e corrente inclusa, è un po’ spartana e circondata da palazzoni orribili (stile socialismo reale), ma con 3 fermate metro sei in centro, pertanto la consigliamo. Intorno a noi solo camper italiani, i tedeschi sono un’esigua ed intimorita minoranza, e l’area è stata battezzata “little Italy”! Dopo un veloce pranzo scendiamo nella U-bahn e facciamo alle macchinette automatiche la Berlin Welcome Card che vale per 3 giorni di metro, autobus e concede sconti in alcuni musei e attrazioni (la torre della TV, il duomo, il museo della DDR, ma non i famosi musei di Pergamo e quelli della Museuminsel). Ci dirigiamo come prima meta a Potsdamerplatz per dare un’occhiata al Sony Center e ai primi frammenti di muro con pannelli esplicativi. La piazza è circondata da edifici modernissimi ai quali ha lavorato anche Renzo Piano. Ci spostiamo poi nella zona della porta di Brandeburgo, vediamo il monumento alle vittime dell’olocausto, passeggiamo un po’ nel Tiergarten per cercare di alleviare la permanenza sotto il sole cocente. Infine raggiungiamo la Museuminsel per visitare innanzitutto la Altenationalgalerie che al giovedì sera è aperta fino a tardi e gratuita. Le sale più belle sono quelle dedicate ai romantici tedeschi e ai pittori francesi impressionisti e macchiaioli. Dopo cena ritorniamo al Sony Center per vedere come diventa animato la sera con giochi di luce e locali di ogni tipo. km 260.

Venerdì 8 agosto proseguiamo la visita della metropoli recandoci in Alexanderplatz molto ampia ma spoglia, non c’è proprio nulla da vedere. Nelle vicinanze c’è il Rotes Rathaus, un paio di chiese e infine saliamo sulla torre della TV a circa 200 m di altezza, dopo un’ora di coda, da cui si ammira uno stupefacente panorama su tutti i quartieri di Berlino e sui dintorni grazie ad una sala circolare. Pranziamo in un localino spagnolo nel vivace Museuminsel e assistiamo da un maxischermo alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di Pechino. Affrontiamo poi la coda per entrare nel celebre museo di Pergamo. La visita di circa 3 ore (un’infinità di stanze!) ci distrugge, ma l’altare di Pergamo e la porta di Ishtar sono meravigliose e imponenti; purtroppo non possiamo vedere la porta del mercato che è coperta da impalcature. Dopocena, nonostante la stanchezza usciamo per passeggiare sotto la porta di Brandeburgo illuminata e molto suggestiva, nei pressi del Reichstag e nel famoso viale Unter den Linden. km 0.

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Sabato 9 agosto ci rechiamo di buon’ora al Reichstag ma c’è già una lunga coda che smaltiremo in circa 1 ora. L’ingresso è gratuito, ma ci sono severi controlli all’ingresso. Si può salire sulla bellissima cupola in vetro progettata dall’architetto Foster da cui si domina un vasto panorama su Berlino, anche se non siamo così alti come sulla torre della TV. Essendo sabato il parlamento non è riunito, ma si può vedere la sala vuota. Proprio lì di fronte ci sono gli uffici della Cancelleria ora presieduti da Angela Merkel. Accanto invece è sorta la nuova stazione ferroviaria (Hauptbahnhof), una costruzione avveniristica tutta in vetro, con linee ferroviarie, U-bahn e S-bahn efficientissime. Da lì con numerose fermate raggiungiamo un quartiere molto periferico dove c’è il più esteso tratto di muro conservato e ricoperto di graffiti variopinti e fantasiosi con scene storiche sulla guerra fredda, denominato East Side Gallery, dove comunque si passeggia gratuitamente a fianco del muro. Per il pranzo torniamo nell’animata zona di Alex platz da cui poi raggiungiamo Check point Charlie, luogo carico di significato, ma di cui restano solo alcuni cartelli scritti in varie lingue e un cabinotto presso cui sostano finte guardie con in mano la bandiera americana e russa che si prestano per foto... Compiamo una visita al Berliner Dom a pagamento, ma non ne vale la pena ed entriamo per una mezz’oretta nella chiesa vicina di Marienkirche dove si tiene un concerto d’organo. Infine visitiamo il curioso museo interattivo della DDR, dove si ricostruisce la vita di famiglie ordinarie durante il periodo della DDR: automobili, vestiario, arredamento, le vacanze, il lavoro, gli elettrodomestici ecc. Dopo cena passeggiamo lungo la Sprea, dalla zona dei musei fino ad Unter den Linden e Bebel platz. km 0.

Domenica 10 agosto un ultimo giro mattutino per Berlino: Bebel platz, il duomo francese e tedesco, Unter den Linden, l’Opera e l’Università. Pranziamo nella grande stazione di Friedrichstrasse, ritorniamo al camper per saldare il conto prima delle 13 e lasciamo la città diretti a Dresda che raggiungiamo in un paio d’ore. Parcheggiamo lungo il fiume Elba di fronte al centro storico che è raggiungibile in pochi minuti con un ponte. In breve diamo un’occhiata ai principali monumenti della città: lo Zwinger, il Duomo e la Frauenkirche. Predomina lo stile rococò, ma l’idea che sia stato tutto ricostruito dopo i bombardamenti e addirittura alcuni monumenti completati dopo il 2000, non ci induce a soffermarci troppo. Sono le 18.30 e scartiamo l’idea di dormire a Dresda, proseguiamo invece l’avvicinamento all’Italia. Seguendo la A4 fino a Chenmitz (ex Karl Marx Stadt), poi la A72 e la A93 entriamo in Baviera giungendo a Ratisbona (Regensburg) in tarda serata dove cerchiamo un parcheggio per la notte, in riva al fiume Danubio, dove sosta già un altro camper. Si intravvede la sagoma illuminata dell’imponente cattedrale, ma siamo molto stanchi e domattina ripartiremo presto: sarà per un’altra volta. km 529.

Lunedì 11 agosto partiamo presto attraversando la Baviera, il Brennero e giungiamo a casa nel primo pomeriggio.

Osservazioni finali La Germania è un Paese che ci ha stupito in positivo: i tedeschi sono un popolo disponibile, accogliente anche se un po’ troppo rigidi nel rispetto delle regole (ad esempio nel traffico cittadino, una sola variazione ai loro schemi li manda letteralmente in tilt!!!). La Germania offre non solo belle città, ma anche parchi naturali e spiagge che nemmeno sospettavamo. Ci sono diverse aree di sosta nei principali centri, c’è possibilità di fare sosta libera senza rischi e la parte dell’ex Germania dell’est è ancora tutta da scoprire. Il costo della vita è più o meno simile al nostro ma il carburante costa meno (circa 20 centesimi in meno al litro) e la rete autostradale è gratuita e capillare su tutto il territorio. Ubiquitarie sono le piste ciclabili, anche nelle isole e nelle grandi città.

Km percorsi in totale: 4370

Costo complessivo di carburante, pasti, aree attrezzate/parcheggi, ingresso a vari musei: 1.100,00€

Equipaggio: 2 adulti.

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Massimo Bragonzoni
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