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Messaggio Da Camperfree Mer 08 Feb 2012, 16:58

Marche e Umbria con bambini

di Anna Paseri

Pasqua 2010

Equipaggio: Roby (38) – Anna (33) – Marco (10) - Gabriele (6)
Redattrice del diario di bordo: Anna
Periodo: 2 – 9 aprile 2010
Camper: Rimor SB 687 TC

Venerdì 2 aprile
Piasco – Repubblica di S. Marino (505 Km)
Partenza ore 16.30, a parte il primo tratto un po’ tortuoso che collega noi cuneesi con l’autostrada Torino – Piacenza (dobbiamo percorrere la bretella Alba – Asti), poi troviamo poco traffico e bel tempo.
I bimbi si guardano un paio di film sul mio pc portatile, il che ci consente di viaggiare tranquilli senza i due “terremoti” in costante movimento!
Cena fugace on road (leggasi focaccia e pizza del nostro panettiere di fiducia), il tempo di fare rifornimento di gasolio in autostrada, e alle 21.00 siamo a San Marino, al parcheggio 10 dove ci sono già una trentina di camper, ma c’è ancora posto.
Ci sistemiamo in piano, avvisiamo le nonne che siamo arrivati bene e poi tutti a nanna.
Notte tranquilla e freschina.
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Panorama da San Marino

Sabato 3 aprile
Repubblica di S. Marino – Gradara – Urbino – Grotte di Frasassi (160 Km)
Ci svegliamo verso le 8.00 (ovviamente i primi a svegliarsi sono i bimbi!), alziamo le tendine e scopriamo che nella notte si sono aggiunti altri 20 camper.
Dopo la colazione, partiamo verso le 9.00 e ci facciamo la strada in salita che ci porta alla punta più alta della Repubblica di San Marino.
Fa freschino, e si sta appena bene con le giacche.
Il percorso tra le stradine del centro storico è carino, ma a parte i numerosi negozi (tanti gestiti da russi !?!) non c’è un gran che. Quello che ci piace di più è il panorama che si gode dal punto più alto del Monte Titano su cui sorgono le rocche. Belli anche la basilica e il palazzo pubblico.
Per il resto, troppo commerciale.
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Torre del castello di Gradara

Rientriamo al camper e ci spostiamo verso Gradara, uno dei borghi segnalati dal TCI. Ci arriviamo verso le 11.30 e ci sistemiamo in un semplice parcheggio all’ingresso del paese.
Anche Gradara si inerpica su una rupe: passiamo sotto la Torre dell’Orologio, che fa da porta di ingresso al borgo, e poi saliamo con calma curiosando le varie botteghe lungo il corso principale, fino ad arrivare al castello.
Ci fermiamo a pranzare in un bar e facciamo assaggiare ai bimbi una bella piadina con prosciutto e formaggio, che apprezzeranno particolarmente.
Infine ci spostiamo verso il lato destro del borgo, da cui parte una bella camminata panoramica sul mare (siamo a pochi Km di distanza): la passeggiata degli innamorati, che ci porta al lato opposto del borgo.
Si sta proprio bene e abbiamo un magnifico panorama: il mare, gli ulivi, le colline con i sali-scendi.
Gabriele non si lascia sfuggire un completo da cavaliere: elmo, scudo, spada e protezione torace. E’ un vero appassionato in materia.

Ripartiamo facendo rotta verso Urbino, dove troveremo molto traffico e avremo anche difficoltà a parcheggiare (sulla piazza principale di Borgo Mercatale sotto le mura, c’è un bel foglio di carta con scritto divieto ai camper). Ci accontentiamo di un parcheggio lungo Via della stazione.
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Merenda
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Vista dal piazzale Borgo Mercatale

Roby si va a fare un giro in bici (oggi ne abbiamo viste parecchie sulle stradine interne) mentre io faccio fare i compiti a Marco e Gabriele.
Verso le 16.00 inizio a fare un primo giro ai bimbi (che vogliono venire a visitare Urbino con i roller …!!!) e abbiamo anche la fortuna di trovarci a 8 metri dalla fermata della navetta gratuita che ci porterà proprio al piazzale Borgo Mercatale, con passaggio ogni 20 minuti.
Come sospettavo Urbino è in salita e non asfaltato, per cui i bimbi faticano a muoversi, ma la super mamma si offre da gru (o da mulo?) e li traina fino alla Chiesa di San Francesco, dove inizia il tratto pianeggiante.
Proseguiamo fino al Duomo, poi i bimbi fanno merenda con un bel gelato.
Rientriamo alla base, dove Roby si fa trovare già pronto (bici sistemata nel gavone e doccia fatta). Così riprendiamo la navetta e torniamo a girare il centro storico al completo.
Sulla piazza del Duomo incontriamo anche Ivo di Piasco, con la sua famiglia: il mondo è proprio piccolo!
Visitiamo il Duomo, mentre ci accontentiamo di vedere da fuori l’imponente Palazzo Ducale e la Chiesa di S. Francesco. Leggiamo sulla guida cartacea le notizie storiche ed artistiche della città, poi ci dirigiamo lungo Via Raffaello (pendenza di oltre il 12%) alla cui sommità troviamo la statua del celebre pittore. Affrontiamo la discesa e ci fermiamo in un minimarket a fare la spesa per la cena. Poi rientriamo alla base e – essendo il parcheggio in pendenza – decidiamo di spostarci per la notte, raggiungendo così verso le 19.30 il parcheggio delle Grotte di Frasassi.
Cena e nanna. Notte tranquilla e decisamente silenziosa.

Domenica 4 aprile – PASQUA
Grotte di Frasassi – Fabriano – Loreto (125 Km)
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Fabriano – Museo della carta e della filigrana

I bimbi si svegliano alle 8.30 e trovano in fondo al loro letto le UOVA DI PASQUA. Carta, cioccolato e giochini dappertutto. Colazione e poi in biglietteria.
Alle 10.00 la navetta ci trasporta all’ingresso delle grotte, dove avremo la guida ci condurrà in queste meravigliose grotte, scoperte appena nel 1971.
La grotta del vento è imponente, tant’è che la guida ci fa presente che potrebbe contenere il Duomo di Milano.
La visita guidata dura un paio d’ore e si snoda per circa 1 Km all’andata e 1 Km per il ritorno. I bimbi non si perdono una parola della guida e – come noi – restano veramente affascinati da questo spettacolo della natura. Lo consiglio caldamente a chi non è ancora stato.
Usciamo e scopriamo che piove. La navetta ci riporta al parcheggio principale. I bimbi scelgono un minerale ciascuno a ricordo della visita.
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La Basilica di Loreto

Mangiamo pranzo e poi ci spostiamo verso Fabriano, dove prima facciamo le consuete operazioni di CS nell’area comunale e poi andiamo a visitare il Museo della carta e della filigrana (veramente interessante). Abbiamo la fortuna di partecipare ad una visita guidata alle 15.00 in punto. Ritorniamo al camper, sempre sotto la pioggia e decidiamo di andare direttamente a Loreto, per prendere la Messa di Pasqua.
Consiglio ai camperisti di lasciare perdere l’Area Attrezzata a pagamento (leggasi campeggio) ubicato in un postaccio con strade molto strette. Noi ci siamo andati e siamo usciti subito, perché era già al completo ed erano tutti stretti come acciughe. Ci sistemiamo invece nel comodo parcheggio riservato ai bus (dove però i vigili hanno detto che in questi giorni non c’è problema per la sosta dei camper) e in poco tempo ci seguono altri 10 mezzi. Inoltre da qui ci sono appena 80 metri per arrivare al comodo ascensore che porta al piano superiore di Loreto, e da lì in 5 minuti a piedi si arriva alla Basilica.

E’ la prima volta che veniamo a Loreto, purtroppo piove e non riusciamo a cogliere l’intero splendore del posto, però l’atmosfera è suggestiva e sento che è densa di spiritualità.
Arriviamo in tempo per la S. Messa; la Basilica è piena di pellegrini e stiamo in piedi. Al termine della funzione accendiamo una candela per i nonni.
Rientriamo alla base per la cena. Continua a piovere, per cui decidiamo di andare a dormire subito, in modo da essere completamente rilassati il giorno successivo. Notte tranquilla ma piovosa.

Lunedì 5 aprile – Pasquetta
Loreto – Recanati – Abbadia di Fiastra - Ripatransone – Acquaviva Picena – S. Benedetto del Tronto (165 km)
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Abbadia di Fiastra

Ci svegliamo verso le 8.30, fuori piove ancora.
Decidiamo di prendere la Messa nella basilica, e successivamente visitiamo la cappella interna dedicata alla Madonna Nera, costruita con i mattoni autentici della casa dove è nata Maria di Nazaret, e mi fermo a pregare un momento, pensando alle persone più care.
Usciamo e piove ancora, così decidiamo di andare a fare colazione in un bar. Quando rientriamo al camper, Marco è cotto, gli misuriamo la temperatura e … 39.2° è febbre. Per fortuna abbiamo sempre dietro mezza farmacia e l’immancabile tachipirina.
Sistemiamo Marco nel letto e ripartiamo per Recanati, dove soltanto Roby scende a fare un giro, mentre io faccio fare i compiti a Gabriele.
Roby ritorna poco entusiasta, per cui ripartiamo per l’Abbadia di Fiastra. Marco dorme per tutto il tragitto (un’oretta) mentre Gabriele si ascolta il suo mp3.
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Panorama da Ripatransone

Arrivati all’Abbadia, troviamo una bella area sosta (unica pecca lo sterrato, che con la pioggia si è trasformato in fango) e facciamo una visita veloce.
Un boccone di pranzo e poi ripartiamo verso Ripatransone, uno dei borghi segnalati dal TCI, Marco continua a dormire (segno che sta davvero male!) e quando arriviamo a destinazione io e Roby ci alterniamo alla visita del borgo: per noi non è un gran che ma la visita viene sicuramente giustificata da una vista mozzafiato sulle colline circostanti e il mare.
Il Comune di Ripatransone ha anche adibito un prato sterrato ad area sosta, ma si trova in un postaccio e non ci piace l’idea di passare la serata e la notte lì. Così facciamo merenda e poi ripartiamo per Acquaviva Picena (altro borgo) a cui dedichiamo mezz’oretta. Poi ci spostiamo definitivamente a San Benedetto del Tronto.
L’area sosta comunale fa pena: a 30 metri dalla ferrovia e sotto il cavalcavia, per di più occupata da equipaggi poco raccomandabili. Dopo 4 giri in posti diversi, decidiamo di sostare al Molo Sud, dove, grazie all’amico Peterpann conosciuto su COL, ci dirigiamo a mangiare al ristorante omonimo per una sana cenetta a base di pesce (slurp! Grazie Massimo). Marco si è un po’ ripreso ma non ha molta fame.
Il titolare del ristorante ci dice che essendo ancora in bassa stagione, pur essendoci il divieto di sosta per camper sul parcheggio del molo, non dovremmo avere nessun problema a dormire lì. Così ci fermiamo lì e dormiamo, anche se saremo parecchio disturbati a causa del via vai presso il club nautico adiacente.

Martedì 6 aprile
S. Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno – Cascata delle Marmore (185 Km)
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Spiaggia di San Benedetto del Tronto

Io e Roby ci svegliamo verso le 6.00 perché al molo inizia ad esserci un sonoro via vai.
Ne approfittiamo per spostarci verso il lungomare, dove ci sono diversi parcheggi liberi, soltanto per evitare di prenderci una multa sul molo.
Alle 8.00 i bimbi si svegliano e facciamo tutti insieme colazione.
Marco sta decisamente meglio, tanto da supplicarci di lasciarlo andare con i roller sul percorso pedonale e ciclabile del lungomare.
Lo accontentiamo e Gabriele si munisce di monopattino, mentre io e Roby ci facciamo un po’ di fitwalking per riuscire a stare dietro ai pargoletti.
Il tempo è decisamente bello e riusciamo a vedere in lontananza sia il Gran Sasso che la Maiella innevati.
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Ascoli Piceno

Rientriamo al camper e ci facciamo tutti una bella doccia calda.
Successivamente ci spostiamo verso Ascoli Piceno, facendo le operazioni di CS al distributore Q8 circa 15 km oltre la città.
Arriviamo ad Ascoli Piceno verso le 11.00 e ci sistemiamo nell’area sosta con corrente, dove con sorpresa troviamo Mauro e Ines con Lara, che sono in procinto di partire. Roby si fionda in bici (è a digiuno da ben 2 giorni!) mentre io faccio fare i compiti ai bimbi.
Pranzo e poi andiamo a visitare il centro storico, veramente bello. Ci concediamo anche il gelato alla storica gelateria Meletti (fate un giro dentro, è tutto in stile Liberty).
Decidiamo di spostarci per la notte verso la Cascata delle Marmore, e ci arriviamo percorrendo la strada statale nr. 4 che ci porta a Rieti (il panorama non è un gran che, eccetto che per i monti dell’Abruzzo, coperti di neve.
Arriviamo al belvedere superiore della cascata, ci sistemiamo nel parcheggio accanto ad altri mezzi, il tempo di cenare e poi tutti a nanna. Notte super tranquilla e silenziosa in compagnia di altri 4 camper.

Mercoledì 7 aprile
Cascata delle Marmore – Orvieto (90 Km)
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Il Duomo di Orvieto
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La Cascata delle Marmore

Ci svegliamo alle 9.00, facciamo colazione e alle 10.00 siamo i primi clienti
della biglietteria. Ci informiamo circa i percorsi da fare e gli orari di apertura
della cascata, poi decidiamo di spostarci al belvedere inferiore, per essere più
rapidi nelle operazioni di partenza.
Arriviamo al belvedere inferiore passando per Papigno, ci sistemiamo nell’ampio
piazzale ed iniziamo l’escursione alla base della cascata.
Alle 11.50 inizia a suonare la prima sirena di avvertimento (ce ne saranno 4) e
alle 12.10 viene aperta la diga del fiume Velino che piano a piano si butta nel
sottostante fiume Nera. In dieci minuti la cascata prende forma ed è un bel
vedere.
Gustiamo una piadina per pranzo e poi partiamo verso Orvieto, dove arriviamo alle 14.00 e scegliamo di fermarci all’area attrezzata sita in Via della Direttissima (16 euro al giorno con tessera Pleinair) dove ci sono già una trentina di camper. Ci allacciamo alla corrente e poi andiamo alla scoperta di Orvieto, prendendo la comoda funivia ad appena 150 mt. dall’area. Restiamo affascinati dal Duomo e dal pozzo di San Patrizio, senza tralasciare di salire a piedi i 250 gradini della Torre del Moro.
Facciamo merenda con un gelato, poi rientriamo alla base e utilizziamo le docce calde messe a disposizione dell’area sosta (che assomiglia di più ad un campeggio ma ha tariffe accettabili).
Scopriamo che c’è la convenzione con una pizzeria limitrofa, che fa servizio a domicilio, e così ordiniamo 4 pizze per cena.
Partita a carte in famiglia e poi tutti a nanna. Devo ammettere che avevo il timore di non riuscire a dormire, perché a 350 metri passa la linea dell’alta velocità e tra le 17 e le 18 saranno passati una decina di treni. Però di notte ne sono passati soltanto due, per cui abbiamo dormito molto bene.

Giovedì 8 aprile
Orvieto – Castiglione del lago – Perugia – Gubbio (180 km)
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Castiglione del lago
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Perugia

Dopo colazione e le consuete operazioni di CS, lasciamo Orvieto intorno alle 9.00 e in breve tempo arriviamo a Castiglione del lago, trovando un comodo parcheggio proprio in riva al lago. Marco e Gabriele si infilano i roller, poi andiamo alla scoperta del borgo. Tra le vie ci sono molte “norcinerie” (leggasi salumerie) che ci invitano ad assaggiare i loro salumi.

Ci dirigiamo per l’ora di pranzo a Perugia, dove troviamo un piazzale (un po’ sgangherato) dietro la caserma dei carabinieri. Prendiamo la linea bus urbana che ci porta alle scale mobili della Rocca Paolina, e da lì iniziamo il nostro giro a Perugia, senza tralasciare il pozzo etrusco e l’arco etrusco (che Marco ha studiato in storia poche settimane fa).

Infine ci dirigiamo verso Gubbio, direttamente all’area sosta comunale. Sono le 18.00 e decidiamo di andare a fare un primo giro della città. Purtroppo i musei e le chiese sono già tutte chiuse, però ci gustiamo le vie e le facciate esterne dei monumenti. Compriamo una vaschetta di buon gelato artigianale, e ritorniamo al camper per cena, apprezzando il gelato per dessert.
Marco ha di nuovo la febbre. Tutti a nanna.

Venerdì 9 aprile
Gubbio- Piasco (630 km)
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Tramonto a Gubbio

Stamattina Marco ha di nuovo la febbre e una tosse spaventosa, così decidiamo di rientrare a casa per farlo vedere al medico di famiglia il sabato mattina.
Facciamo lo scarico delle acque grigie, poi partiamo con i bimbi che ancora dormono.
Colazione in autostrada, una sosta per pranzo al Fidenza Village, poi mettiamo un film ai bimbi e alle 15.30 siamo a Savigliano per le operazioni di CS.
Alle 16.00 siamo a casa.

Conclusioni:
Marche: abbiamo conosciuto una nuova regione, soprattutto l’entroterra non l’avevamo mai visitato. Ci è piaciuto molto il paesaggio, simile alle nostre Langhe, ma con la differenza che queste colline si trovano tra il mare e la montagna, ed offrono un aspetto scenografico di grande effetto. Roby si è divertito molto in bici a fare su e giù per le colline. Peccato per i due giorni di pioggia e di freddo, per il resto è un gran bel territorio. Ci torneremo sicuramente.

Umbria: in questa regione si torna sempre volentieri, un po’ per le bellezze artistiche, un po’ per il paesaggio, pieno di ulivi (come le Marche). Che dire … viva l’Italia!

Km. percorsi: 2020
Consumo carburante: 404 euro
Altre spese: 546 euro (autostrada + cibo e cena fuori + souvenir + visite ai monumenti + parcheggi + mezzi pubblici + aree sosta)
Costo totale della gita fuori porta: 950 euro.
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