Tra Umbria e Marche

Tra Umbria e Marche

di Fanara Carmela

Dal 1 al 5 novembre 2011

Camper Burstner IT664

Finalmente un po’ di giorni di ferie e come, spesso da alcuni anni, torniamo a visitare il centro Italia, tornando su luoghi già visti e visitandone di nuovi.
Partiamo da Vicenza il 1 novembre verso le sette con meta ASSISI, dove arriviamo per le 11.30 circa.
Il traffico era praticamente inesistente, la giornata solare.
Da camper****** recuperiamo una nuova area/parcheggio segnalata e quindi ci dirigiamo al parking di nuovo allestimento in zona Porta Nuova (via Madonna dell’Ulivo), dove il gestore sig. Mario accoglie i camper anche per la notte; l’area è semiattrezzata e nelle intenzioni del titolare vi è quella di trasformarla in vera e propria area attrezzata.
Dotata di scarico e carico acqua, le piazzole sono in piano, ma su terrazze e il posto accoglie al massimo 20 camper(N43.064745 E 12.624063.)
L’area è vicina al centro: a piedi sempre dritti si arriva a Porta Nuova dietro Santa Chiara; quindi appena arrivati facciamo un breve giro per Assisi, poi torniamo in camper per il pranzo.
Nel pomeriggio, sempre a piedi – grazie a un sole meraviglioso - raggiungiamo San Damiano, secondo me cuore della fede francescana; il piccolo santuario ove Santa Chiara è vissuta è immerso negli ulivi e nel silenzio.
Poi da qui risaliamo, raggiungiamo le scale mobili e ritorniamo a Porta Nuova; visitiamo la Basilica di San Francesco ed assistiamo alla SS.Messa delle 17.00 nella Basilica inferiore.
L’uscita dalla Chiesa ci regala un meraviglioso spettacolo: la Basilica illuminata, da luce bianca e gialla che si staglia contro il blu del cielo; una vista così stupenda ci commuove e non manchiamo di fotografarla.
Al mattino del 2 decidiamo di cambiare un po’ i piani prefissati e viaggiamo sino alla cantina PUCCIARELLA di Magione, per acquistare il buon vino e olio, con un pensiero ai regali di Natale.
Da qui ci spostiamo un po’ più a sud: SPOLETO che non avevamo mai visto.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Ci arriviamo per mezzogiorno, causa il forte traffico incontrato, e parcheggiamo in via dei Filosofi su fondo sterrato e da lì a piedi verso il centro.
Saliamo seguendo le indicazioni della Porta di Fuga e Torre dell’Olio (angolo molto suggestivo) e – cartina alla mano – cerchiamo il famoso Duomo di Spoleto; dopo aver visitato la chiesa di S:Isacco, che sicuramente meritava una visita per la cripta che contiene il corpo del Santo, poco più avanti giungiamo al Duomo con la sua splendida facciata con il mosaico in pure stile bizantino.
Purtroppo la chiesa è chiusa (sinceramente non capisco perché le chiese debbano essere chiuse o avere orari da botteghe), quindi ci dirigiamo verso la fortezza Albornoz; prendendo gli ascensori giungiamo sul cortile della fortezza e il panorama è veramente meraviglioso.
Poi scendiamo prendendo tutti gli ascensori ed arriviamo vicino all’anfiteatro romano, del quale direi che è rimasto ben poco.
Verso le 15.00 riprendiamo il cammino verso le Fonti del Clitunno.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Per cui percorrendo la strada statale ci avviamo verso questo piccolo angolo di silenzio interrotto solo dai versi delle papere e dei cigni.
Da qui proseguiamo verso Trevi, con l’idea che se valeva la pena trascorrevamo la notte nell’area attrezzata comunale, ma facciamo difficoltà a trovarla, per cui pensiamo di parcheggiare, visitare Trevi e poi dormire altrove.
La cittadina non ci appassiona particolarmente, per cui viaggiamo sino all’area attrezzata di Montefalco, già vista durante un altro giro e senz’altro meritevole sotto ogni punto di vista. Inoltre,
l’area si affaccia sui vigneti posti sulle colline, che prendono in questo periodo un bellissimo color rossiccio.
Facciamo un piccolo giro in paese, acquistando della carne e del prosciutto presso la macelleria lungo la via principale, dalla quale avevamo già acquistato ottimo cibo in passato.
Il giorno dopo, verso le 8.00, risaliamo verso la Flaminia e ci fermiamo a NOCERA UMBRA.
Non riusciamo a trovare l’area di sosta, per cui parcheggiamo lungo le mura e facciamo un breve giro nel centro storico, che è tutto in fase di restauro, causa l’ultimo terremoto: sembra un paese deserto, ma che stia risorgendo dalle proprie ceneri; ci lascia una strana sensazione e senz’altro tra qualche anno sarà stupendo da visitare.
Proseguiamo quindi per FABRIANO, prima meta nelle Marche, mai vista prima.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Ci fermiamo nell’area predisposta ai camper, non trovando posto nei parcheggi e prendiamo il bus che passa ogni mezz’ora per il centro (i biglietti si fanno a bordo e costano € 1,05).
Il bus ci lascia alla porte della Piazza del Comune, per cui facciamo un breve giro lì intorno, trovando la Cattedrale di San Venanzio chiusa(questa volta erano le 11.00 di mattina!), per cui preferiamo visitare il Museo della Carta e della filigrana. Appena arrivati, fatalità, partiva la visita guidata e devo dire, che visitare tale museo con la visita guidata è stata veramente un’ottima esperienza: le informazioni e curiosità che la guida ci ha fornito sono state veramente tante.
All’interno di questo ex-convento domenicano, si comincia la visita con un video sul riciclo della carta, dentro una sala con dei bellissimi affreschi; poi si comincia il giro con la visita e le spiegazioni su come viene e veniva fatta la carta sia normale che filigranata.
Un mastro cartaio ci illustra la nascita dei fogli di carta “particolare” con anche presente sul foglio un disegno impresso da un ricamo presente sul calco.
La visita dura circa un’ora e mezza e la consigliamo a tutti, anche per imparare l’arte industriale italiana nei secoli passati e presenti.
Da Fabriano puntiamo per CORINALDO, dove qualche giorno fa si era svolta una maxi festa di Halloween. Difatti il bel paese medioevale è ancora in fase di “pulitura” da tutti gli addobbi dei giorni scorsi, ma si presta a un piccolo giro.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Tra l’altro, Corinaldo è il paese natale di S.Maria Goretti e la Chiesa principale è il Santuario a lei dedicato.
Volge ormai l’imbrunire per cui decidiamo di sostare presso il ristorante Colverde che accetta i camper per la sosta notturna; Colverde è un complesso turistico sulle colline intorno a Corinaldo e d’estate ha anche un campeggio. Ceniamo in ristorante mangiando come pane la “campagnola” tipico loro piatto.
All’indomani puntiamo decisamente verso il mare e ci fermiamo a SENIGALLIA, che non avevamo mai visto.
Parcheggiamo sul lungomare Alighieri in prossimità della “Rotonda sul Mare” e a piedi giungiamo al centro storico; visitiamo la Rocca Roveresca e passeggiando accediamo alla Chiesa di S:Croce, vera sorpresa. La Chiesa ha il tetto a cassettoni intarsiati con lavori d’oro ed ha alle pareti alcuni altari dedicati a vari santi; l’interno trabocca di barocco, ma l’insieme è decisamente particolare sino a divenire piacevole.
Passeggiamo lunghi i Portici Ercolani, acquistiamo della frutta al mercato sito nel Foro Annonario e ritorniamo per pranzo al camper.
Dopo pranzo ripartiamo per PESARO,già vista in precedenza, dove troviamo l’area di sosta in via dell’Acquedotto che decisamente non ci piace, sia per il camper service fuori servizio, sia per la trasformazione in puro parcheggio. Quindi, sostiamo solo il tempo di farci una passeggiata a Pesaro, ma per la notte optiamo per l’Area di sosta di GRADARA.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

L’ultimo paesino marchigiano, GRADARA ha un’ottima area di sosta, proprio sotto le mura.
Quindi, pur essendo tardi, facciamo una passeggiata intorno alle mura, senza visitare il castello, in quanto già visto in altre occasioni.
Il paese, dove si narra sia avvenuta la storia di Paolo e Francesca, ha sempre il suo fascino sia di giorno, sia ll’imbrunire.
Al ritorno all’area di sosta, troviamo altri camper – come sospettavamo essendo luogo turistico – e dopo due “ciaccole” sulle istruzioni sul pagamento poste sulla colonnina dell’area di sosta.
L’indomani, purtroppo sarà il giorno di ritorno a casa, come sempre appagati e contenti delle belle giornate trascorse, salutiamo le colline che ci hanno accompagnato in questo viaggio.