Creta e Atene tra mare e storia
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Creta e Atene tra mare e storia
di Roberta
Equipaggio: Mauro (42 aa con la passione del windsurf), Roberta (43 aa redattrice del diario di bordo), Michele (11 aa co-pilota) , Valeria (10 aa co-redattrice), Lela (cane bassotto femmina di 5 aa)
Camper: Mc Luois 430 vv (2005)
Km percorsi: 1800 circa
Premessa
Abbiamo iniziato a pensare a Creta come possibile meta delle vacanze estive fin dalla scorsa estate. Reduci infatti da un meraviglioso viaggio nel Peloponneso e Lefkada, cercavamo un altro “pezzo” di Grecia da visitare e, potendo disporre di un periodo abbastanza lungo di ferie, abbiamo deciso di affrontare il viaggio alla scoperta di questa meravigliosa isola.
Nel programmare l’itinerario abbiamo volutamente escluso la costa nord dell’isola, decisamente molto turistica, preferendo dedicarci all’esplorazione della costa est, sud e ovest, e dei siti archeologici.
Le strade, ad esclusione dell’arteria principale di Creta (la New National Road), che costeggia il nord dell’ isola, sono a lenta percorrenza a causa del territorio montuoso che obbliga ad una serie di salite e discese tra tornanti a non finire. Per cui i tempi per percorrere anche pochi km, si raddoppiano poichè è difficile mantenere un’andatura superiore ai 40 km/h. Nella parte sud dell’isola alcuni tratti di strada sono mal tenuti (mancano i parapetti , asfalto che si sgretola, carreggiata occupata da sassi).
A parte qualche tratto di guida un po’ impegnativo, non abbiamo viaggiato su strade non percorribili da camper.
L’acqua. Creta è un’isola ricchissima di acqua, la si trova praticamente ovunque. Quasi tutti i paesi, anche quelli più piccoli, hanno una fontanella pubblica posizionata generalmente sulla strada principale che li attraversa. Non sempre però le fontane sono dotate di rubinetto per cui è necessario avere una tanica per il travaso. E’ possibile fare rifornimento acqua anche nei porti.
Le docce pubbliche sono presenti nella maggioranza delle spiagge.
Nelle spiagge più frequentate e nei porti ci sono anche i wc pubblici dove poter scaricare le acque nere.
Più problematico lo scarico delle acque grigie, meglio fornirsi di detergenti/detersivi ad alta biodegradabilità.
Sosta. Non abbiamo avuto nessun problema a sostare in tutti i posti visitati. Fermarsi fronte mare, in spiaggia , è possibile quasi ovunque , naturalmente con discrezione e rispettando la gente e il luogo che ci ospita.
Il Viaggio
3.7 Milano – Ancona
Partiamo da Milano per raggiungere Ancona. Arriviamo con largo anticipo al porto. Alle 16.00 partenza con Anek Lines per Patrasso in open deck, fortunatamente ci sistemano vicini alle finestre. Il viaggio è piacevole, ci mangiamo il primo yiros pita… sento già il “gusto” della Grecia.
4.7 Patrasso – Pireo
Arriviamo alle 13.30 a Patrasso, ci dirigiamo verso Atene. Arriviamo al Pireo alle 17.00 circa. Il traghetto per Creta non c’è ancora, dopo una serie di indicazioni confusionarie dateci dal personale del porto e dopo averci fatto spostare il camper per quattro volte, finalmente identifichiamo il molo di partenza e lì parcheggiamo. Alle 21.15 , dopo un rapidissimo imbarco (siamo quattro gatti e il nostro è l’unico camper) partiamo direzione Creta. Abbiamo scelto il passaggio ponte (nave Anek Lines) per via della nostra cagnolina Lela che così può restare con noi durante il viaggio.
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5.7 Iraklion - Tholos
Arrivo a Iraklion alle 6 circa. Usciamo dalla città direzione est, praticamente non c’è nessuno per strada. Le indicazioni stradali sono chiare, ci dirigiamo verso Agios Nikolaos e poi per Tholos Beach.
Siamo abbastanza stanchi per il viaggio e per la nottata precedente e la scelta di sostare a Tholos nasce proprio per l’ esigenza di riposarci almeno una giornata senza dover percorrere troppi km.
A Tholos sostiamo fronte mare all’inizio della baia, al fondo dalla parte opposta, ci sono altri due camper francesi. Spiaggia di ciotoli. A metà spiggia c’è una taverna. Docce presenti.
6.7 Tholos – Sitia – Palekastro
In mattinata lasciamo Tholos , direzione Sitia. A Platanos, di fronte al Belvedere, c’è una fontana e ci fermiamo a riempire il serbatoio. Raggiungiamo Sitia verso ora di pranzo, appena fuori dalla città c’è un discreto lungomare con un grande parcheggio sterrato dove è già parcheggiato un camper francese. Ci fermiamo per pranzo e per fare un bagno. La spiaggia è lunga ma stretta ed è a ridosso della strada, però fa talmente caldo che l’acqua fresca del mare ci fa sembrare il luogo meglio di qualche è.
Alle 17.00 circa arriviamo a Palekastro. Cerchiamo la spiaggia Kouremenos Beach, luogo assai famoso tra i windsurfisti. Per raggiungere la spiaggia dobbiamo uscire da Palekastro direzione Vai, e imboccare una stradina sulla destra (presenti cartelli segnaletici). Percorriamo la stradina, che ad un certo punto diventa sterrata, finchè non intravediamo altri camper e il centro Surf sulla spiaggia.
Il posto è fantastico, ci sistemiamo di fronte al mare vicini ad altri 2 camper (francesi). Lungo tutta l’ultima parte della baia ci sono camper parcheggiati un po’ ovunque sulla spiaggia o nella vegetazione in prossimità di questa. Scorgiamo anche diverse tende tra i cespugli. Spiaggia mista ciotoli e sabbia.
Questo rimarrà, per tutto il viaggio, il luogo di Creta dove abbiamo visto la maggior concentrazione di camper (circa una ventina) .
7.7 & 8.7 Palekastro
Trascorriamo due giorni di riposo , mentre Mauro, complice un bel venticello, si dedica al windsurf.
Sulla spiaggia c’è possibilità di rifornimento acqua presso il Centro Surf, presenti anche i wc pubblici e una specie di grosso contenitore per lo scarico delle acque nere.
Con le biciclette siamo andati in esplorazione dei vari sentieri che dipartono dalla spiaggia e con uno di questi (l’ultimo in fondo alla baia) abbiamo raggiunto l’altra spiaggia di Palekastro, la spiaggia di Chiona.
Questa è completamente sabbiosa, riparata dal vento , adatta per i bambini per via del mare poco profondo, raggiungibile in 5 minuti con la bici.
Il sentiero che parte invece di fronte al Centro Surf conduce, attraverso le piantagioni di ulivi, al paese di Palekastro, dove si può fare la spesa nei vari market. Scopriamo anche un negozio dove si affittano scooter e prenotiamo per il giorno seguente due motorini.
9.7 (con gli scooter) Palekastro–Xerokambos–Kato Zakros–Zakros–Palekastro
La mattina ci rechiamo con le bici a Palekastro per prendere i due scooter prenotati il giorno prima. Abbiamo deciso di andare a visitare Xerokambos con le moto perché dalla cartina in nostro possesso risulta esserci una strada di collegamento diretta tra Zakros (inizio appena fuori dal paese) e Xerokambos, ma è segnata come sterrata.
Con nostra sorpresa invece scopriamo che la strada è stata completamente asfaltata e allargata ad eccezione di un tratto centrale di circa 150 metri, per cui percorribile agevolmente dai camper. Arriviamo a Xerokambos e ci dirigiamo verso il mare perché fa veramente una caldo incredibile. La grande spiaggia principale è meravigliosa, l’acqua è trasparentissima e cristallina , la sabbia è bianca , insomma il posto ideale per fermarci per bagno e pranzo. Sorpresa….. la spiaggia enorme è deserta, ci siamo solo noi e una famiglia di francesi …totale 9 persone….. !!
A nord , ma soprattutto a sud del paesino ci sono altre splendide baie dove è possibile sostare con il camper e dove probabilmente non si vede anima viva anche nel pieno dell’estate.
Ci ripromettiamo di tornare con il camper in un prossimo viaggio a Creta per rimanere qualche giorno.
Ripartiamo direzione Zakros e successivamente, giunti al paese , prendiamo la strada per Kato Zakros.
La strada è molto suggestiva, con panorami stupendi della costa est di Creta, si vede persino la spiaggia di Xerocambos. Kato Zakros è un posto
delizioso, con una bella spiaggia di ciotoli e sabbia e possibilità di sosta lungo il mare. Il paesino è situato al fondo della spiaggia ed è davvero piccolo. Visitiamo il sito archeologico (il più importante dell’isola dopo Cnosso e Festo) con i resti del palazzo minoico e ripartiamo per Zakros.
Di ritorno a Zakros ci fermiamo per visitare le famose sorgenti. Seguiamo le indicazioni che ci sono nel paese e iniziamo a percorrere una strada in salita. Dopo alcuni tornanti dobbiamo parcheggiare i motorini e proseguire a piedi per un sentiero che costeggia un ruscello. Dopo circa 5 minuti raggiungiamo la sorgente posizionata in un luogo ombreggiato dove ci sono anche alcune panchine per sedersi. L’acqua è freddissima e buonissima così ci dissetiamo abbondantemente riempiendo anche la borraccia. Ci godiamo questo paradiso di frescura (la temperatura è stata davvero elevata per tutta la giornata) e ripartiamo per fare ritorno a Palekastro. Restituiamo gli scooter (totale 30 euro per tutta la giornata) e ci dirigiamo verso la spiaggia al camper.
10.7 Palekastro
Giornata dedicata al mare, sole e windsurf
11.7 Vai–Sitia–Makriyialos–Ierapetra–Agios Nikolaos–Malia–Altopiano di Lasithi (Caverna Dittea)–Cnosso
La mattina lasciamo Palekastro, ci dirigiamo al porto in fondo alla spiaggia e facciamo il carico di acqua.
La nostra prossima meta è la spiaggia di Vai, la spiaggia famosa per le palme, distante pochi chilometri. Quando la raggiungiamo, nel piazzale (a pagamento) sono già presenti un discreto numero di bus di turisti che vengono portati qui dagli alberghi della costa nord per una gita in giornata. La spiaggia è completamente attrezzata con lettini e ombrelloni, ma ha un tocco di esotico grazie al folto palmeto. Purtroppo, nonostante sia ancora presto è già affollatissima, così decidiamo di proseguire. Ritorniamo verso Sitia e da qui verso Makriyalos. Qui decidiamo di fermarci sul lungomare (lo raggiungiamo percorrendo una stradina che parte dalla strada principale all’inizio del paese indicante la spiaggia). Purtroppo si è alzato un vento molto forte che quasi non ci permette di aprire la porta del camper. I bambini fanno ugualmente il bagno nonostante la sabbia della spiaggia voli ovunque a causa del vento. Pranziamo e dopo un consulto familiare rivediamo l’itinerario e decidiamo di partire per dirigerci a nord.
Appena usciti da Makriyalos in direzione Ierapetra scorgiamo un parcheggio proprio sul mare dove sono presenti alcuni camper in sosta.
Ci dirigiamo quindi verso Agios Nikolaos (che ci siamo ripromessi di visitare la prossima volta che verremo a Creta), e poi verso Malia dove imbocchiamo la strada che ci porterà all’ Altopiano di Lasithi.
La strada lunga e tortuosa è spettacolare per i panorami che offre, e giunti sull’altopiano è meraviglioso ammirare il mare di mulini a vento presenti in tutta la pianura. Siamo a quota 850 mt. circa sul livello del mare e l’aria è fresca, così veniamo invogliati a percorrere (in senso orario) tutto l’anello di strada che circonda l’altopiano.
Incontriamo paesini deliziosi e rimiriamo la vallata tutta coltivata soprattutto a piante di frutta. Da Psihro imbocchiamo la stradina che ci conduce alla Caverna Dittea, dove la leggenda narra sia nato Zeus e qui sia stato nascosto dalla madre per proteggerlo dal padre che lo voleva uccidere. E’ ormai pomeriggio inoltrato quando giungiamo al parcheggio, ci aspetta ora una passeggiata su un sentiero in salita (percorribile anche affittando dei muli). Non ci sono più molti turisti, così la nostra visita alla caverna avviene in quasi totale solitudine e silenzio, riportandoci all’atmosfera narrata dalla leggenda. All’interno della caverna un percorso si scalini conduce verso il basso dove c’è un laghetto, varie stalattiti e stalagmiti.
Ripariamo e concludiamo il giro dell’altopiano. Riprendiamo il viaggio direzione Cnosso.
Giungiamo a Cnosso in serata. I parcheggi del sito sono completamente vuoti ma un po’ distanti dall’ingresso. Così decidiamo di chiedere al guardiano notturno se è possibile parcheggiare a fianco dell’ingresso, in modo da essere più tranquilli e sicuri. Gentilmente ci risponde che non ci sono problemi e che durante la notte lui vigila anche sul piazzale…. bene, possiamo dormire in pace!
12.7 Cnosso – Iraklion – Festo – Kokkinos Pirgos
Mettiamo la sveglia alle 7.30 di mattina, alle 8.00 siamo davanti al cancello del sito archeologico. I primi 4 biglietti venduti della giornata sono i nostri!! Abbiamo praticamente un’ora e mezza per visitare Cnosso in solitudine prima dell’arrivo dei bus e delle folle di turisti in comitive e l’arrivo del gran caldo.
Siamo poco più di una decina di persone e questo ci permette di rimirare tranquillamente i resti, gli affreschi di questo palazzo che doveva essere davvero grandioso e magnifico.
Alle 10 ripartiamo in direzione Iraklion. Parcheggiamo il camper vicino ai giardini pubblici (c’è un pargheggio a pagamento) e ci dirigiamo a piedi verso il Museo Archeologico. Purtroppo la sede del museo è provvisoria, è in costruzione un nuovo edificio che lo ospiterà. Anche la collezione esposta è molto ridotta, si limita ai pezzi più famosi ma rappresentativi della civiltà minoica, sicuramente merita comunque una visita per vedere i più bei reperti ritrovati a Cnosso, Kato Zakros, Festo e siti minori.
Al termine della visita del museo (davvero breve, trattandosi di un solo grande salone), decidiamo di esplorare la città. Rimaniamo sorpresi nel constatare come in questa città convivano , nel raggio di pochi metri, delle realtà completamente diverse: i negozi moderni di griffe famose del centro con le bancarelle del mercato (frequentatissimo) nella via Odhos 1866 dove viene venduto di tutto: frutta, verdura, pesce, formaggi, oggetti in cuoio, in plastica , souvenir…l’atmosfera è quella di un souk orientale!
Nel primo pomeriggio ripartiamo per Festo, dove arriviamo intorno alle 17. Anche in questo caso la possibilità di vedere il sito archeologico in un orario inusuale alle comitiva di turisti e con una temperatura più fresca, ci fa apprezzare molto di più la visita. Impressionante la Grande Scalinata che conduceva all’interno del Palazzo, larga 14 metri dà l’idea di quanto grandiosi dovevano essere gli edifici.
Al termine della visita ripartiamo per Kokkinos Pirgos dove ci fermeremo a dormire.
13.7 Kokkinos Pirgos – Monastero di Preveli - Frangokastello
La notte trascorre tranquillamente anche se si è alzato un vento molto forte che fa muovere il camper come fossimo in mezzo al mare. Kokkinos Pirgos è un paesino situato su una baia lunghissima per la maggior parte disabitata.
Ci siamo sistemati sul lungo mare appena fuori dal paese sulla sinistra In mattinata il vento diventa un po’ meno forte, i bambini fanno il bagno nonostante la sabbia voli ovunque. Mauro esce in mare con il windsurf. Pranziamo e decidiamo (con un po’ di dispiacere) di lasciare il paese, prima però ci dirigiamo al porto dove facciamo carico acqua.
Ripartiamo con l’intenzione di fermarci a Preveli per visitare il famoso Monastero che è situato in una posizione meravigliosa, appollaiato su un monte in alto sopra il mare. Siamo veramente pochi turisti (circa una decina) , il silenzio regna sovrano. Dopo aver passeggiato per il monastero, visitato la chiesa e il piccolo museo di reliquie sacre, riprendiamo il viaggio.
La nostra prossima meta è Frangokastello.
Il tratto di strada che collega i due paesi è il peggiore che abbiamo percorso fin ora, soprattutto il tratto dopo Plakias. Arriviamo a Frankocastello alle 17 circa esausti.
Fortunatamente il posto è meraviglioso! Parcheggiamo direttamente a fianco delle mura del castello, ormai in rovina, dove ci sono altri camper. Il posto è estremamente tranquillo, non c’è un vero e proprio paese ma un insieme di taverne, casette private e qualche negozietto tutti disseminati nella zona.
La spiaggia è veramente bella, di sabbia, l’acqua è limpidissima! Ci sono le docce. C’è un bar (“Fata Morgana”) sotto gli alberi all’inizio della spiaggia dove si può mangiare a pranzo e che offre anche servizio di sdraio e ombrelloni. Nonostante il posto sia meraviglioso è frequentato da poche persone, qualche turista straniero ma soprattutto greci.
14.7 Frankocastello
Giornata dedicata al mare e sole. La sera ci rechiamo a mangiare alla taverna situata sulla strada che costeggia dall’alto la spiaggia . La taverna ha un terrazzo che da direttamente sul mare, l’atmosfera è magica!
15.7 Frankocastello - Souyia
La mattina la dedichiamo ancora al mare, poi dopo pranzo ripartiamo direzione Souyia. Arriviamo verso le 18. Rimaniamo subito colpiti dalla particolarità del luogo: una baia molto grande, su cui si affaccia questo piccolo paesino, e una spiaggia per lo più disabitata.
Anche l’atmosfera è particolarissima: lungo la spiaggia, fuori dal paese a sinistra, c’è un vero e proprio accampamento di tendine posizionate in spiaggia , sotto gli alberi o nei cespugli, più avanti c’è uno slargo dove è possibile parcheggiare. Troviamo altri 2 camper, qualche roulotte e un paio di furgoni e ci sistemiamo fronte mare. La sera, vista la totale mancanza di illuminazione artificiale, ci godiamo lo spettacolo del cielo stellato come mai si vede in città!
16.7 Souyia
Dedichiamo la giornata a bagni, sole e riposo. Il luogo favorisce il relax più totale. Nei momenti di maggior caldo della giornata è possibile andare nelle taverne situate sotto gli alberi di fronte al mare, frequentatissime dai giovani e dalle famiglie accampate sulla spiaggia. Scopriamo che si tratta di una vera e propria comunità di naturisti, soprattutto tedeschi, che trascorrono qui le vacanze in armonia con il luogo. Sulla spiaggia ci sono le docce e un rubinetto che permette di prelevare l’acqua con una tanica, cosa che regolarmente fanno tutti gli abitanti delle tendine! Ci sono anche i wc pubblici.
La spiaggia è mista sabbia e ciotoli. Colpisce il silenzio che regna tutto intorno, rotto solo ogni tanto da qualche accordo di chitarra.
Il pomeriggio ci rechiamo in paese a prendere informazioni su come raggiungere l’ingresso del Parco Nazionale di Samaria, poiché siamo intenzionati a fare l’escursione alle Gole.
Le possibilità sono due: con l’autobus di linea Souyia – Hania e cambio a metà percorso con il bus che porta alle Gole, oppure con il taxi. Contattiamo l’unico taxista di Souyia per informarci sul prezzo della corsa (circa 40 km) , il costo è di 50 euro. Rapido consulto familiare e decidiamo di prenotarlo per l’indomani mattina alle 7.30. Facciamo la spesa e organizziamo la giornata seguente (pranzo al sacco, abbigliamento ecc…).
17.7 Gole di Samaria (Parco Nazionale di Samaria)–Agia Roumeli-Souyia
Alle 7.10 il nostro taxista è già fuori dal camper che ci aspetta. Scopriamo che abita sulla spiaggia vicino alle taverne, praticamente dietro il camper! Ci prepariamo velocemente in tenuta da trekking e partiamo. Alle 8 circa siamo all’ingresso del Parco Nazionale di Samaria situato a 1200 mt circa. La temperatura è bassa, per fortuna abbiamo le felpe. L’escursione è lunga circa 16 km, spero che i bambini riescano a percorrerla tutta senza problemi.
Iniziamo la discesa in un paesaggio naturale bellissimo. Il percorso è un po’ impegnativo, nei primi 2 km circa si perdono circa 1000 mt di quota , il sentiero è formato da gradini rocciosi che scendono fino alla base delle Gole. Da qui il sentiero diventa pianeggiante e segue il letto del fiume che a volte bisogna attraversare (ci sono passerelle di legno) per proseguire poi sulla riva opposta. Ad intervalli più o meno regolari (ogni 2 km circa) ci sono area attrezzate per la sosta con fontane, wc e panchine.
A metà percorso (circa 7 km) si incontra il paese abbandonato di Samaria con i resti del villaggio, i cui abitanti furono trasferiti dopo l’apertura del Parco Nazionale. Il sentiero a questo punto si addentra tra le pareti delle gole che si stringono sempre di più fino a far intravedere solo più piccolissime porzioni di cielo. Questa è la parte del percorso più suggestiva e impressionante!
La stanchezza comincia a farsi sentire, decidiamo di fermarci a mangiare e riposare in una delle zone attrezzate. La sosta dura solo mezz’ora, non sappiamo quanto tempo ci metteremo per terminare il percorso , per cui preferiamo ripartire.
Percorriamo gli ultimi km, i bambini sono molto affaticati, la vegetazione comincia a diradarsi e fa decisamente più caldo. Finalmente alle 14 circa raggiungiamo il paese di Agia Roumeli, e la prima cosa che facciamo è buttarci in mare per un bagno rinfrescante!!
Siamo felicissimi della bella gita e i bambini sono fieri di essere riusciti a farcela fino in fondo.
Agia Roumeli è un paesino raggiungibile solo via mare (o percorrendo tutte le Gole a piedi) , ci sono diverse taverne, un paio di piccoli alberghetti e una bella spiaggia di sassolini neri.
Da qui partono i battelli che collegano Agia Roumeli con Souyia oppure con Hora Sfakion.
Il nostro parte alle 16.45 e alle 17.30 approdiamo sulla spiaggia di Souyia. La giornata è stata veramente indimenticabile.
18.7 Souyia – Elafonisi
La mattina lasciamo Souyia (ci piange il cuore…). Siamo diretti a Elafonisi, non vediamo l’ora di arrivare in questo posto che, secondo le molte descrizioni di chi ci è stato e delle guide, è un paradiso di rara bellezza. A Suoyia, prima dela partenza facciamo rifornimento di acqua in previsione di una sosta più prolungata ad Elafonisi. La strada non è male, tranne l’ultimo tratto dove la carreggiata si rimpicciolisce rendendo faticoso il passaggio quando si incontrano veicoli provenienti in senso opposto. Alle 12 circa siamo arrivati.
Beh, quello che ci si prospetta davanti non è quello che ci aspettavamo……
Innanzi tutto troviamo il parcheggio completamente straripante di auto e di bus degli alberghi (ne conto almeno una decina…..) e ci tocca fermarci decisamente lontano dal mare. Pazienza, siamo incuriositi dal mare e così corriamo in spiaggia …. il delirio!!! Il posto è decisamente affollato, la spiaggia praticamente scompare tra le sdraio e gli ombrelloni degli stabilimenti balneari che hanno colonizzato tutto il bagnasciuga ……. Centinaia e centinaia di persone che sguazzano nella famosa laguna….. non era proprio il paesaggio che mi ero immaginata.
Tuttavia alla sera, quando la ressa lascia la spiaggia, o la mattina presto (fino alle 10 circa) prima dell’arrivo della folla, Elafonisi ha un fascino incredibile. E’ davvero un paradiso naturalistico: l’acqua della laguna e dell’isoletta di fronte ha dei colori sorprendenti, è trasparentissima, la sabbia bianchissima diventa rosa sul bagnasciuga per la presenza di micro frammenti di conchiglie di questo colore.
Peccato davvero per il massiccio sfruttamento turistico che ha ridotto questo meraviglioso posta ad una specie di Acqua Park….
Lasciamo pertanto sfollare la gente e la sera ci spostiamo con il camper vicino alla spiaggia, troviamo un posticino niente male e visto che ci fermeremo qualche giorno, non ci preoccupiamo della possibilità di rimanere bloccati dalle altre auto. Sulla parte sinistra della spiaggia ci sono alcune roulotte stanziali e un furgone di austriaci, proviamo a vedere se è possibile parcheggiare lì, ma la strada è talmente brutta, con pietroni e buchi , che decidiamo di rimanere dove siamo. E tra l’altro abbiamo le docce vicino (presenti anche i wc pubblici , a pagamento: 0,50 euro)
19.7 e 20.7.08 Elafonisi
Due giorni dedicati al riposo, al mare e spiaggia. Siamo andati alla scoperta dell’isoletta di fronte alla laguna che si raggiunge attraversando un piccolo tratto di mare dove l’acqua arriva circa al ginocchio. Percorrendo ancora un piccolo tratto della costa dell’isola (verso est) si raggiungono spiaggette assolutamente tranquille (vedere foto sopra) che nulla sembrano avere a che fare con la spiaggia principale , qualche metro più in là.
21.7 Elafonisi - Falasarna
Decidiamo di partire da Elafonisi la mattina presto per evitare di incrociare sulla strada, che già abbiamo visto problematica, i bus provenienti dagli alberghi della costa nord. Ci fermiamo a Vathi dove c’è una fontana e carichiamo acqua. La prossima meta è Falasarna nella parte alta della costa ovest. La raggiungiamo in tarda mattinata.
Percorriamo la strada che costeggia la grandissima spiaggia alla ricerca di un posto per sostare, purtroppo non ci sono molte possibilità vicino al mare. Alcuni parcheggi di taverne espongono addirittura dei cartelli con il simbolo di divieto di sosta ai camper, siamo stupiti, non ci è capitato in nessun altro posto di Creta di essere espressamente non desiderati.
Percorriamo la prima delle stradine che conducono alla spiaggia, giunti al fondo, dove la strada curva verso sinistra e costeggia non più la spiaggia ma una scogliera, troviamo uno slargo dove fermarci. Il mare è vicinissimo, praticamente dietro una grossa duna di sabbia. Anche qui ci sono le docce sulla spiaggia. Verso sera arrivano altri camper di francesi e di italiani e si parcheggiano vicino.
22.7 e 23.7.07 Falasarna
Restiamo due giorni a Falasarna nonostante si alzi un vento incredibile a cui segue una mareggiata che rende impossibile fare il bagno in mare……peccato perché sia la spiaggia che l’acqua di Falasarna sono veramente belle. Il luogo non è eccessivamente turistico, per cui, nonostante la presenza di sdraio e ombrelloni, non abbiamo mai trovato la folla in spiaggia.
Veramente meraviglioso lo spettacolo del tramonto, in questa parte dell’isola il sole muore nel mare.
In questi giorni avremmo anche voluto visitare Balos, ma a causa del mare in tempesta e del forte vento abbiamo preferito rimandare alla prossima volta e goderci un po’ di sole.
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24.7 Falasarna – Soudha
Ci svegliamo al mattino e con grande sorpresa il cielo è completamente ricoperto di nuvole….è la prima volta in tre settimane! Andiamo ugualmente in spiaggia, c’è vento e la temperatura si è abbassata parecchio , non riusciamo a fare l’ultimo bagno…… peccato!!!!
Nel pomeriggio dobbiamo raggiungere Soudha dove alle 21 ci imbarchiamo per il Pireo (sempre con Anek Lines, passaggio ponte). Dalla nave salutiamo Creta con la promessa di tornarci il più presto possibile!
25.7 Pireo - Atene
Arrivo della nave alle 6 al Pireo, ci trasferiamo ad Atene presso il campeggio “Athens Camping” dove precedentemente abbiamo prenotato una piazzola. Il campeggio è comodissimo per visitare la città, il bus passa davanti al campeggio (fermata dall’altra parte della strada) e conduce fino al capolinea dove si trova una delle fermate della linea metropolitana che porta direttamente all’ Acropoli. Qui ci dirigiamo il pomeriggio , non vediamo l’ora di vedere il Partenone, e lo spettacolare tempio non ci delude! E’ veramente maestoso !
26.07 Atene
Giornata interamente dedicata alla visita dei siti archeologoci: l’ Antica Agorà, il tempio di Zeus Olimpo, lo Stadio Panatenaico, l’Arco di Adriano; del Museo Archeologico nazionale; dei quartieri vecchi di Atene: Plaka e Monastiraki.
Atene è una città veramente ricca di storia!
27.7 Atene - Patrasso
In mattinata lasciamo Atene, oggi sarà una giornata dedicata al trasferimento verso Patrasso da dove, alle 17, partiamo direzione Ancona. Il viaggio è tranquillo come all’andata.
28.7 Ancona - Milano
Arriviamo ad Ancona nel primo pomeriggio. In serata raggiungiamo Milano.
Per qualsiasi altra informazione e qualora vogliate la mia e-mail contattate lo Staff di Camperfree
Roberta
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