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Messaggio Da Camperfree Ven 23 Dic 2011, 09:34

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di Benedetto

Da BUDAPEST a DANZICA attraversando 7 Nazioni (Slovenia-Ungheria-Slovacchia-Polonia-Germania-Austria-Italia)

Durata 23 giorni (dal 16.7.2010 all’8.8.2010)
Km percorsi: 6.600

Camper Elnagh Baron 46 su Fiat ducato 2.300 cc. 130 CV del luglio 2008 con km 24.274 alla partenza

Problemi : pochissimi

Equipaggio : Benedetto (51 – unico pilota), Mattia (50 – co-navigatrice ed interprete in inglese)

Spesa gasolio : 770,00 (di cui 200,00 con residui dei 1000,00 euro dei buoni Agip omaggiati dall’Elnagh (SEA) per l’acquisto del mezzo nel 2008)
Pedaggi autostradali : ITALIA : 121,30 (53,00 (NA-TS) ; 57,30 (Vipiteno – SA); 11.00 (ME-PA)
“ “ Estero : 34,00 (vignette : Slovenia x = 15,00 euro) matrica Ungheria 1530 fiorini x 4 gg. = 5 euro circa)
“ Slovacchia = 4,90
Polonia : 37,40 zlt (8 + 12,60 + 4,80 + 12 zlt)
Traghetti : 150,00 (113,00 PA-NA) + (37,00 Villa S.G. – ME)
Campeggi e parcheggi : 140,00 euro
(Budapest 2 gg. 12.800 fiorini (euro 41,29); Oswiecim : 12 zlt ; Czestochowa :1 gg 10 zlt; Varsavia : 2 gg. 140 zlt ; Bialowieza : 1 gg. 20 zlt; Danzica : 2 gg. 118,60 zlt; Rabka : 50 zlt ;Tourun : 1 g. 50 zlt)
Biglietti musei, castelli, autobus: 149,21
TOTALE : 1364,21

1° giorno – 16.7.2010 (venerdì)
Ci mettiamo in viaggio traghettando alle 20.00 con motonave della Compagnia SNAV ( euro 113,00 camper + cabina per 2 persone).

2° giorno – 17.7.2010 – Napoli – Slovenia (km 1020)
Si sbarca a Napoli alle 7.00 circa e facendo soste strettamente necessarie, alle 15.00 circa ci fermiamo per pranzo a 80 km da Padova (km 720 percorsi dalla mattina)
Alle 20.00 circa entriamo in territorio Sloveno e sostiamo per la notte a 100 Km circa da Maribor (km 1.020 percorsi) in una pulitissima area di servizio dotata oltre al CS, finanche di colonnina di elettricità gratuita.

3° giorno – 18.7.2010 – domenica - Slovenia - Budapest
Si riparte alle 7,50 circa diretti a Budapest e dopo avere acquistato ad un’area di servizio prossima al confine alle 10,30 la vignette (matrica: euro 6.00 x 4 gg) arriviamo intorno alle 15.00 al camping Haller che è ubicato all’interno della città a margine di un bellissimo parco, concordando la cifra di 6.400 fiorini al giorno con elettricità ed uso di lavatrice (circa 21 euro – 1 euro = 300 fiorini circa. Pranziamo ed usciamo subito dirigendoci a piedi verso il centro che dista non più di 2 km. Alle 20.00, poi, partecipiamo alla messa celebrata in una chiesa (Kaplica Matki Boskiej) interamente scavata nella roccia di fronte il lussuoso Hotel Gellert.
Girovaghiamo fino alle 23.00 in un contesto serale che rende la città ancora più bella.
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4° giorno – 19.7.2010 - Budapest
Sveglia intorno alle 7.00 per goderci il più possibile la città ed inforcate le bici ci presentiamo in poco tempo al Mercato Centrale, bella struttura coperta a più piani, passando, poi, davanti all’Università di Corvinus e, quindi, al Parlamento la cui bellezza ammiriamo solo dall’esterno essendo le visite già prenotate anche per l’indomani, e poi ci dirigiamo alla collina di Buda dove visitiamo in Piazza della Trinità la chiesa di S. Mattia (750 fiorini a persona), splendida con la bellissima torre, nonostante il restauro in corso, il vicino Bastione dei Pescatori, il Quartiere del Castello ed il Palazzo reale ed i bei palazzi tutt’intorno, compreso quello del Presidente, solo negli spazi esterni, tutti, patrimonio dell’Unesco.
Ridiscendiamo a Pest percorrendo, poi, il lungofiume del magico Danubio con i suoi bellissimi ponti (delle Catene il più famoso, della Libertà, di Elisabetta), continuando a girare fino alle 21.00 circa e stanchissimi, nonostante le bici, rientriamo al camping. Domani, purtroppo, ci spostiamo perché gli appuntamenti che ci siamo prefissati in Polonia sono tanti ed il tempo come sempre è tiranno.
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5° giorno – 20.7.2010 – martedì – Budapest – Godollo – Slovacchia Oswiecim
Lasciato alle 10.00 circa l’ottimo e pulito camping Haller, prima, però, di lasciare Budapest visitiamo la splendida isola Margherita parcheggiando sul lungo fiume in prossimità del ponte di accesso.(parchimetro 1.200 fiorini x ora) Appuntamento, questo, da non perdere.
Impareggiabile, oltre la bellezza del luogo, il movimento d’acqua della fontana al suono di musica.
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Ci dirigiamo, quindi, alla volta di Godollo che dista circa 30 km nel cui palazzo visse per sei anni la principessa “Sissi” e dopo pranzo, sostiamo nell’ampio parcheggio a pagamento adiacente (dozsa Gyorgy ut. 69) (47°35’42.00” / 19°20’56.0”) La visita del bellissimo palazzo (1.800 fiorini a persona = 6,20 euro) e di parte dell’annesso giardino merita sicuramente.
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Alle 17.00 circa ripartiamo diretti a Oswiecim in Polonia che dista circa 400 km, ma causa la mancanza di autostrade sia nel tratto ungherese che in quello slovacco, il fondo pessimo e la pioggia, dopo aver dato passaggio ad una coppia di ragazzi polacchi infreddoliti e bagnati ed aver cenato, stremati, alle ore 1,30 circa pernottiamo in un’area di servizio a 13 km da Oswiecim.

6° giorno – 21.7.2010 Oswiecim – Birkenau – Wieliczka - Cracovia
Trascorsa una notte serena, ripartiamo alle ore 8,15 circa e dopo pochi km siamo all’interno del parcheggio di Oswiecim (50.02333 / 19.19889 ) nel quale troviamo tanti mezzi che hanno trascorso la notte. La visita del campo e del vicino ed immenso di Birkenau (54.0374 / 19.17468 ) (campo di sterminio distante circa 3 Km), si rileverà ancora più agghiacciante del previsto, consigliando a chi vi si reca in visita con figli piccoli di limitarsi agli esterni e di omettere la visione di foto esplicite di massacri. Una pagina tristissima della ns storia. (costo parcheggio di Oswiecim 12 zlt / Birkenau : gratuito ).
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Alle 12,30 circa ci dirigiamo alle miniere di sale di Wieliczka non prima di avere sostato per un rapido pranzo in un’area di servizio. Dopo avere percorso un tratto autostradale nei pressi di Cracovia a pagamento (8 zlt), giungiamo alle miniere alle ore 15,30 insieme ad un altro equipaggio di connazionali incontrato a pranzo e parcheggiamo per 20 ztl nel 1° parcheggio a sx che dista 200 mt circa da quello delle miniere già pieno (49.59688 / 20.32362). Purtroppo, veniamo aggregati per la visita guidata ad un gruppo di spagnoli perché l’ultima visita per italiani era iniziata da pochi minuti alle 15,45 (mentre noi facevamo la fila per il biglietto : 65 ztl a persona). Rimaniamo incantati dalla visita che dura circa 2 ore perché in realtà non si tratta soltanto di vedere i cunicoli scavati nella profondità della terra ma di vedere anche stupende opere scultoree realizzate dai minatori nel tempo libero tra i massacranti turni di lavoro. Da ricordare tra le tante che hanno fatto inserire tale sito tra quelli patrimonio dell’Umanità, la Chiesa di Santa Kinga lunga oltre 50 metri, e le cappelle di Sant’Antonio e S. Croce. Alla fine del giro mentre il gruppo risale in superficie, chiediamo, unitamente agli altri 2 connazionali di potere visitare anche il museo, la cui visita, compresa nel prezzo, ci lascia ulteriormente senza parole. Usciamo alle 19.00 circa ed insistiamo non poco per fare accettare alla guida un piccolo segno della ns riconoscenza per l’ulteriore protrarsi della visita (1 ora circa ed ulteriori km percorsi nelle viscere della terra).
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Alle 20.00 circa, pur potendo restare a pernottare nell’area di sosta dotata di acqua, già pagata fino all’indomani, per venire incontro alle esigenze dei connazionali di cui prima, privi di inverter nel mezzo a noleggio, ripartiamo alla volta della vicina Cracovia (20 km circa) e dopo un po’ di traffico giungiamo al camping Clepardia che troviamo, però completo, nel quale dopo averci proposto uno sconto del 30 % sull’importo normale per una sosta notturna nel piazzale esterno senza allaccio elettrico, ci vediamo indicata nel biglietto di impegno una cifra inferiore di appena 4 ztl (1 euro) sul prezzo abituale. Rimanendo sconcertato da tale comportamento scorretto, aggravato dalla circostanza non veritiera di proclamarsi quale l’unico campeggio vicino al centro città, richiedo la restituzione del documento e vado via, non prima di avere salutato l’altro equipaggio fatto parcheggiare nel frattempo nel piazzale e vicino finanche alla struttura dei WC. Percorso poco più di 1 e 1/2 Km sostiamo per la notte presso un tranquillo parcheggio adiacente un bel giardino con l’intento all’indomani di spostarci nel Parking Centrum.

7° giorno – 22.7.2010 Cracovia
Sveglia mattutina dopo la contrarietà della sera precedente, e lasciato il mezzo nel tranquillo e gratuito parcheggio, ci spostiamo a mezzo l’autobus n°130 (biglietto 3 zlt se acquistato dall’autista ) per avvicinarci allo stupendo centro storico, patrimonio dell’Umanità, dove visitiamo, prima la maestosa medievale piazza del Mercato (Rynek Glowny di 200 mt. per lato), con l’antico mercato dei tessuti e la chiesa gotica di S.Maria Vergine (Kosciol Mariacki) con il più grande altare ligneo gotico d’Europa e con le due torri difformi in altezza e forme da cui viene suonato ogni ora l’inno che viene interrotto bruscamente in ricordo del trombettiere che venne ucciso mentre lo eseguiva, il Bastione del Barbacane, l’Università Jagellonica nella quale studiò e poi insegnò anche Papa Giovanni Paolo II, con il bellissimo cortile del Collegium maius, vie elegantissime, giardini, per giungere, poi, prima di pranzo al Wavel con il Castello che visitiamo (solo le Camere Reali – State Rooms ed antro del Drago) dopo una fila di un’ora alla cassa esterna (ticket 17 zlt a persona più 3 ztl per l’antro del drago), scoprendo, poi, che all’interno delle mura c’erano altre due casse con minori tempi di attesa e la Cattedrale di San Venceslao con le tombe dei regnanti e la torre campanaria con la più grande campana della Polonia del peso di 10 tonnellate.
Dopo oltre un’ora di visita senza guida degli interni, con una calura notevole, pranziamo nell’unico ristorante esistente all’interno dello spiazzo per la modica cifra di 58 ztl per entrambi (meno di 15 euro) comprensiva di primo, secondo (2 fette di carne), contorni bevande e servizio. Arrotondata di 12 ztl la modica cifra completiamo la visita degli spazi esterni e scendiamo dall’antro del drago (compreso nel prezzo del biglietto) nei giardini del lungo fiume della Vistola.
Dopo un po’ di riposo all’ombra degli alberi vicini alla statua del Dragone che ogni tanto emetteva fiammate, ci spostiamo a piedi in direzione del ghetto ebraico nel quartiere di Kazimierz che raggiungiamo dopo un paio di km di scarpinare. Nella strada a ritroso visitiamo le chiese di San Pietro e Paolo e quella di San Bernardo in ulica Bernardynska ed alle 21.00 circa stanchissimi, dopo aver visto l’ubicazione del parking Centrum (50°03’90.3” / 19°55’68.6”) che, se pur privo di acqua e servizi, consigliamo in quanto trovasi a poche centinaia di mt dal centro storico, riprendiamo l’autobus 130 che ci riporta in prossimità del camper e soltanto intorno alle 22,30 – per solo merito della localizzazione GPS fatta alla mattina - arriviamo a destinazione e dopo avere cenato decidiamo di restare a pernottare lì anche tale notte, in quanto all’indomani dobbiamo lasciare Cracovia.
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8° giorno – 23.7.2010 (Cracovia – Santuario Divina Misericordia – Kalvaria Zebrzydowska – Km 50)
Come di consueto, sveglia presto, colazione robusta e ci spostiamo col camper in direzione del Wavel con l’intento di visitare il Santuario della Divina Misericordia (Sanktuarium Bozego Milosierdzia) che custodisce il corpo di S. Faustina Kowalska proclamata santa nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II. In realtà ci rendiamo conto che la detta basilica si trova qualche km fuori Cracovia (in Siostry Faustyny ulica, 20. Krakowie-Lagiewnikach) e quindi usciamo da Cracovia ed in un quarto d’ora circa raggiungiamo il parcheggio adiacente la grandissima basilica costruita recentemente in aggiunta alla chiesa già esistente, restando estasiati dallo splendore e grandiosità dei luoghi.
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Alle 12.00 circa ci spostiamo alla volta di Kalvaria Zebrzydowska che dista una trentina di km sotto una pioggia battente che ci costringe a fermarci in un’area di servizio a qualche chilometro dalla basilica, con l’intento dopo pranzo di ripristinare la riserva d’acqua dei serbatoi. (impresa difficile in Polonia per totale mancanza di rubinetti nelle aree di servizio).
Riusciamo a riempire soltanto un paio di bidoni nell’annesso autolavaggio e raggiungiamo lo spazioso parcheggio adiacente il santuario in ulica O.A. Kordeckiego,2 (49.85993 / 19,67486), sistemandoci un po’ defilati per limitare il rumore dei pulmann di pellegrini che sono soliti arrivare fino a tarda sera. Visitiamo subito il bellissimo santuario, le strutture dell’annesso convento e quelle adiacenti, limitandoci, poi, a percorrere parte del lungo cammino della via crucis realizzato nella vicina collina lungo il quale sono state realizzate dodici cappelle, alcune delle quali, invero, costituiscono delle vere e proprie chiese. Ci soffermiamo fino all’orario di cena in quest’oasi di pace e rimaniamo a pernottare nel parcheggio in una notte piovosa e fresca (da piumone) nel corso della quale sentiamo giungere altri mezzi e pulmann.
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9° giorno – 24.7.2010 (Kalvaria Zebrzydowska – Wadovice – Czestochowa ( Km 20 + 200)
Dopo uno scarico discreto delle chiare in uno dei tanti tombini del parcheggio ci spostiamo alla volta della vicina Wadovice per visitare la casa natale di papa Woytila e la vicina basilica dove venne battezzato e parcheggiamo in uno dei tanti parcheggi segnalati. Arriviamo fortunatamente per tempo perché l’afflusso è notevole e chiaramente trattandosi di una abitazione sita al 1° non è facile da gestire. Apprezziamo, comunque, il comportamento composto di chi attende il proprio turno. Terminata la visita alla casa nella quale sono esposti oggetti appartenuti al bambino Karol, prima, ed a un uomo ritenuto ormai un Santo (finanche un paio di scarpe di quando era Papa usurate al punto da presentare un buco) ed alla bellissima chiesa lasciamo Wadovice non prima di avere acquistato nelle modeste bancarelle di fronte la casa (Dom) delle figure del Cristo magistralmente intagliate nel legno a prezzi irrisori.
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Raggiunto il mezzo, pranzato, accomodato lo scarico elettrico delle grigie danneggiatosi scendendo dalla nave a Napoli, e riempiti d’acqua i serbatoi mostrando 5 ztl al un signore che innaffiava il proprio orto – per la quasi impossibilità di caricare nelle aree di servizio -ripartiamo alla volta di una tappa simbolo per chi viaggia in Polonia, Czestochowa, che a dire del fido Becker dista 130 km. Ignora lui, però, che in Polonia, tranne qualche rara eccezione, non esistono autostrade e quindi, dopo esserci illusi per un tratto di strada più che dignitosa nei pressi dell’asse per Katovice, ritorniamo a percorrere le solite strade mal ridotte e con i famosi solchi lasciati nell’asfalto dai TIR, limiti di velocità variabili (50/70) e frequenti semafori ed in ragione di ciò raggiungiamo gli enormi ed innumerevoli parcheggi adiacenti il santuario di Jasna Gora intorno alle 21.00 (50°48’45.9” / 19°5’32.8” ) e dopo avere espressa l’intenzione di pernottare all’addetto, paghiamo 10 ztl ed andiamo a parcheggiare nell’angolo più lontano (100 mt) sgombro del tutto. In realtà in poco tempo, nonostante l’ora tarda, l’intero parcheggio si satura. Dopo cena, con una temperatura quasi autunnale ci avviamo al vicino santuario che troviamo letteralmente gremito di fedeli in preghiera e canti. Restiamo anche noi coinvolti da tanta devozione fino alle 23.00 circa, lasciando il luogo santo ancora più gremito di prima.

10° giorno – 25.7.2010 (Czestochowa – Varsavia / 230 km)
Trascorsa una notte non tanto tranquilla per l’arrivo ininterrotto di pellegrini, trascorriamo la mattina parte nella basilica, riuscendo a vedere più da vicino il quadro della Madonna nera e parte nelle innumerevoli strutture adiacenti e sotterranee, non lasciandoci una volta tanto pressare dal tempo.
Dopo avere partecipato nel pomeriggio alla messa delle 17.00 lasciamo quasi dispiaciuti Jasna Gora comprendendo forse un po’ più di prima il significato di tale luogo per il popolo polacco.
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Alle 19.00 circa ripartiamo alla volta di Varsavia che dista 230 km circa sotto una pioggia ininterrotta che ci accompagna per tutto il tragitto e tutta la notte trascorsa in un’area di servizio a 35 km da Varsavia con freddo sempre più intenso da piumone e coperta supplementare.(da ricordare che neanche tale strada è un’autostrada, ma una specie di scorrimento veloce con spartitraffico ma con semafori e continui limiti di velocità variabili 50/70 con radar e foto).

11° giorno – 26.7.2010 (Varsavia)
Arriviamo a Varsavia alle 10.00 circa e dopo una ventina di km di tangenziale trafficatissima ci presentiamo al camping 123 Majawa, in Bitwy Warszawskiej 1920, n°15 (ex Astur : 52°12’51.95” / 20°57’55.33”) a 200 mt da una fermata degli autobus concordando la cifra di 70 ztl (camper + 2 adulti + CS ed elettricità, servizi e cortesia, soprattutto).
Subito dopo ci spostiamo per raggiungere il centro con il bus n°127, dopo avere acquistato nel chiosco di fronte n°2 biglietti con validità giornaliera (9 ztl cadauno). Scendiamo alla fermata Charlie de Gaulle - Rondo Centrum distante circa 5 km dal camping. Da lì, muniti di cartina della città acquistata per 8 ztl alla reception del camping, dopo aver ammirato la grandiosità del palazzo della Cultura e Scienze che si erge maestoso a poca distanza, ci dirigiamo a piedi verso la Città vecchia, percorrendo strade elegantissime, non prima di aver fatto una sosta nel vicino Mc Donald. Raggiungiamo Stare Miasto e la piazza antistante il Castello reale (Zamek) con al centro la statua di Sigismondo II e la vicina cattedrale di San Giovanni e più avanti la piazza del Mercato della città vecchia con la fontana della Sirenetta, fino ad arrivare al Barbakan ed alla piazza del mercato nuova.
Giriamo fino alle 19,30 circa, finchè stanchissimi decidiamo di rientrare sotto una pioggia costante sempre con la linea 127.

12° giorno – 27.7.2010 (Varsavia)
Dopo una notte fredda e piovosa, doppio caffè e colazione robusta si riparte per un’altra giornata intensa. Si sale sul collaudato autobus 127 e si scende sempre alla fermata Charlie de Gaulle - Rondo , da lì, poi, sempre con lo stesso biglietto giornaliero del giorno prima (che ha validità 24 ore dalla timbratura) prendiamo sul marciapiede opposto l’autobus linea 180 dirigendoci al Palazzo Wilanow (ul. St. Kostki Potockiego, 10) dove giungiamo dopo circa mezz’ora. Dopo una breve fila per il biglietto (intero 20 ztl cadauno entriamo nella bellissima Residenza Reale al cui interno vi sono stanze lussuosamente arredate ed un’infinità di quadri, la cui visita dura un paio d’ore per poi uscirne per l’ora di pranzo. Ci dirigiamo quindi affamati verso il Mc Donald di fronte, vicino il capolinea degli autobus.
Saliamo sull’autobus linea 180 con direzione opposta e scendiamo dopo una decina di fermate a quella del Parc Lazienski all’interno del quale vi è il bellissimo Palazzo sull’acqua.
Assistiamo appena scesi alle scene di una troupe di un film in costumi d’epoca e ci incamminiamo per l’immenso giardino nel quale gli scoiattoli, per nulla intimoriti, accettano noccioline dalle mani della gente. Non riusciamo, purtroppo, a vedere gli interni del Palazzo sull’acqua perché l’ingresso era fino alle 17.00. Ci attardiamo a fotografare i pavoni che fanno bella mostra finanche su statue altissime e percorrendo a ritroso le eleganti vie di cui al giorno prima, facciamo sosta per qualche acquisto ai grandi magazzini intorno la piazza Charlie de Gaulle fino alle 20.00 circa. Rientriamo al camping intorno alle 21.00.
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13° giorno – 28.7.2010 (Varsavia – Bieloweza – km 230 )
Sveglia solita ora e dopo le operazioni di C.S. ed aver saldato il conto di 140 ztl per 2 gg. Alle 10.00 circa, seguendo il consiglio di altri diari di viaggio, facciamo il pieno di carburante e lasciamo la bella e fredda Varsavia con l’intento di arrivare a Bieloweza per visitare la riserva dei bisonti ed il vicino Parco naturale patrimonio dell’Unesco e della Biosfera che si trova al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Percorriamo i circa 230 km a medie bassissime (non oltre 60/70) causa fondo stradale irregolare ed avvallato ed una carreggiata molto stretta con assenza peraltro di cunette e quant’altro per la sicurezza.
Fatta una breve sosta per pranzo percorriamo la strada che conduce alla cittadina di Hainovka (ad una ventina di km da Bieloweza) e raggiungiamo la Riserva poco oltre l’orario di chiusura delle 17.00, proseguiamo, pertanto, ed arriviamo nella graziosa località turistica parcheggiando nell’ampio spiazzo ( Zastawa ulica, 43 Bieloweza – 52.70019 / 23.84319 ) adiacente l’Ufficio Turistico Ufficiale del PTTK che troviamo pure già chiuso dalle 18.00, previo pagamento di 20 ztl per 24 ore al gestore dell’unico ristorante che a richiesta rilascia mugugnando una pseudo ricevuta col timbro della locanda, apponendovi, sempre a richiesta, l’orario di arrivo. Ci avviamo subito a piedi per il grazioso centro turistico alla volt dell’ingresso del Parco Nazionale nel quale oltre all’antichissimo Centro di educazione naturalistica che risale al 1845 vi è anche un bellissimo Museo costruito sulle rovine del Palazzo degli Zar, interamente distrutto dopo la cacciata degli stessi dopo la rivoluzione e varie strutture risalenti all’epoca degli zar oltre che uno splendido giardino. Rientriamo alle 21.00 circa e dopo cena ricomincia a piovere fino al mattino dopo.

14° giorno – 29.7-2010 (Bieloweza – Mysyniec / Masuria – km 250 )
Dopo una notte piovosa ma tranquilla ci avviamo all’ingresso del Parco del Palazzo di Bialowieza per visitare il Museo che apre alle 9.00, non prima di avere prenotato la visita con guida (obbligatoria) al Parco all’Ufficio del PTTK per le ore 12.00, in quanto la guida Agàta che parla correttamente l’italiano ci dicono che era già partita alle 7.00 con alcuni connazionali, gli stessi stranamente che la sera precedente, interpellati, mostravano di sconoscere finanche l’orario di apertura dell’Ufficio del PTTK. Ci rechiamo, pertanto, nell’attesa a visitare il Museo del Parco (biglietto 12 zlt cadauno) che consigliamo in quanto vi sono riproduzione fedeli sia sceniche che sonore dei versi e dell’habitat degli animali a grandezza naturale del Parco esteso 128.000 ettari, parte in territorio polacco e parte in quello bielorusso. Ritorniamo per tempo al poco distante Ufficio del PTTK e dopo un’attesa di pochi minuti ecco arrivare la guida Agàta stanchissima dopo una marcia di oltre 15 km, distanza, questa, doppia rispetto a quella consueta di 7/8 km (pagata il doppio rispetto a quella normale di 165 ztl corrisposta da noi), oltre il biglietto di ingresso al Parco di 6 ztl cadauno. In ragione di ciò non ci opponiamo al fatto che da guida ci faccia Adams (marito di Agàta) che parla bene lo spagnolo, ma riesce a farsi capire anche in italiano. In circa tre ore di marcia all’interno del Parco al quale si accede esibendo finanche la guida il lasciapassare ad una guardia forestale, la cui divisa assomigliava a quelle in uso al tempo degli zar, pur se abituati al trekking con guida, restiamo ammirati dalle conoscenze botaniche e naturalistiche di Adams che ci illustra instancabilmente, notandoci interessati, tutto quello che merita di essere ricordato. Assistiamo ad uno spettacolo della natura primordiale senza eguali.
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Alle ore 17,30 circa dopo una veloce doccia ed ulteriori mugugni del ristoratore che si aggirava nervosamente in prossimità del mezzo ed al quale infastidito mostravo l’orario di arrivo del giorno prima, ripartiamo alla volta di Danzica che a dire del navigatore dista 440 km. Intorno alle 22,15 stremato più che dalla scarpinata nella foresta dalla guida nelle impegnative e strette strade della Polonia, percorse anche dai Tir, sono costretto a fermarmi per la sosta notturna, dopo avere percorso appena 245 da Bieloweza, in un’area di servizio più che dignitosa (una delle poche incontrate dal pomeriggio), ad una decina di km da Mysyniec.
(E’ consigliabile partire da Bieloweza con carburante per almeno 300 Km).

15° giorno – 30.7.2010 - Mysyniec (Masuria) – Swieta Lipka – Elblag ( km 273)
Alle 8.00 circa, prima di rimetterci in marcia e dopo aver consultato la guida Vivicamper Polonia acquistata prima di partire dal fornitissimo Prof. Ro..a, decidiamo di deviare un po’ dal percorso che ci porta a Danzica per visitare un altro luogo santo della Polonia, consigliato anche dalla Guida, il santuario di Santa Lipka a Swieta Lipka in Masuria, la Regione detta dei 1000 laghi. Alle 10.00 circa giungiamo nel 1° (il più tranquillo) degli ampi parcheggi del santuario ad offerta libera (54°1’20.1 / 21°12’53.1 ) e dopo essere entrati in chiesa restiamo colpiti dalla rara bellezza degli interni e del tabernacolo d’argento e di lì a poco anche dal possente suono dell’organo di rara grandezza (4000 canne), attivato ad intervalli con l’arrivo di vari gruppi di pellegrini.
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Dopo foto ed acquisti di souvenir di rito (quelli in legno molto particolari e belli) ci fermiamo fino a pranzo in tale oasi di pace. Riprendiamo il viaggio nel pomeriggio per giungere ad Elblag in serata, sostando anche per la notte in un tranquillo ed ampio parcheggio in prossimità della Cattedrale di San Mikolaja, dove vi sono parecchie auto in sosta ed un altro camper (Rycerska ulica - 54°9’26.3” / 19°23’56.3”

Viaggio vissuto intensamente per i tanti chilometri percorsi e per i tanti posti visitati tra i quali soprattutto le due grandi capitali europee: Budapest e Varsavia e le stupende Cracovia e Danzica.
Camperfree
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