La Costa Verde
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La Costa Verde
La Costa Verde
di Fabio e Monica
Alla ricerca di una Sardegna poco conosciuta al turismo di massa
Equipaggio: Fabio (autista e navigatore)---Monica (hostess e cuoca)---
Davide -4anni (passeggero esigente)
V.R utilizzato : Laika Ecovip 1 classic su FIAT Ducato 3000 cc.
04 luglio: Ore 6.00 partenza da Corbetta , data l’ora si viaggia tranquillamente. Verso le ore 10.30 arriviamo a S.Vincenzo (appena prima di Piombino) . Visto che il traghetto parte alle ore 14.30 decidiamo di fermarci a pranzare e riposare in un parcheggio tranquillo lungo la statale .
Alle ore 14.40 siamo partiti da Piombino con un traghetto della Moby , il mare è leggermente mosso e tira molto vento quindi preferiamo passare il tempo in coperta , in particolare nella sala giochi per bambini dove Davide si diverte con altri bimbi.
Il biglietto del traghetto ho dovuto farlo , per varie esigenze , due settimane prima della partenza . Comunque ho trovato in internet sul sito della MOBYLINE un’offerta con A/R Piombino-Olbia-Piombino - camper oltre i 7 metri ,2 adulti ed un bambino ad € 149,44 tutto incluso , solo che non era previsto il Camping on board ma trattandosi di viaggiare di giorno con un po’ di organizzazione le 6 ore di viaggio passano in fretta.
Sbarchiamo ad Olbia alle ore 20.10 , fortunatamente siamo tra i primi a scendere , quindi lasciato il caos dello sbarco alle spalle imbocchiamo la SS 125 direzione Loiri Porto S. Paolo fino a raggiungere sulla stessa strada il Camping Tavolara (da anni per noi un punto fermo quando sbarchiamo dal traghetto o per trascorrere l’ultima notte prima di imbarcarci e salutare la Sardegna).
Appena ci sistemiamo , ceniamo e ci godiamo tranquilli sotto la veranda il tramonto che oramai è diventato crepuscolo dietro le colline , respirando la brezza con il profumo di macchia mediterranea , da noi definito ODORE DI SARDEGNA!!
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E’INZIATA LA NOSTRA VACANZA!!! (km fatti 426)
5-6-7-8-9 luglio: Al Camping Tavolara trascorriamo questi primi giorni di vacanza in completo relax , al mattino e dopo pranzo raggiungiamo la spiaggia di Porto Taverna con la navetta o con la bicicletta (distanza dal campeggio 500m).
Il campeggio è molto ben organizzato , l’acqua delle docce e lavapiatti è calda senza gettoni , la navetta per la spiaggia è gratuita e per chi la desidera c’é l’animazione. La spesa giornaliera per il mio nucleo familiare in alta stagione è di € 29,50 giornaliere.
10 luglio: Verso mezzogiorno lasciamo il Camping , prossima meta Torre dei Corsari.
A S. Teodoro imbocchiamo la SSV 131 e dopo circa 3 ore di viaggio usciamo dalla statale a Marrubiu , ci dirigiamo verso Terralba proseguendo per S. Nicolò d’Arcidano fino al bivio per S. Antonio di Santadì dove svoltiamo verso il centro abitato.
Sorpassato S Antonio di Santadì seguiamo le indicazioni per Torre dei Corsari , la strada è tortuosa e stretta come lo sarà anche per i giorni a venire . Arriviamo nel piccolo paese di impronta turistica verso le 18.00 da ora siamo in Costa Verde, scopriamo che il turismo è prettamente di Sardi provenienti dall’entroterra , l’atmosfera non è del divertimento a tutti i costi e spiagge affollate che si subiscono nelle località al nord della Sardegna , ma questo paesino ispira calma e rilassamento.
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Dovete sapere che la particolarità di questo tratto di costa è di avere delle dune di sabbia alte fino ad 80m che si spingono fino a 600m nell’entroterra , quando ci si avventura tra di esse bisogna essere pronti a fare anche delle scalate!!
Il mare è quello tipico della costa Ovest , difficilmente calmo e scende quasi subito in profondità.
Quello che stupisce di più è la natura selvaggia che ci circonda , ancora intatta e non manipolata dall’uomo.
Alla fine della giornata trascorriamo la notte nel parcheggio dei bagni organizzati ( € 8), esso è situato all’inizio dell’immensa spiaggia lunga 2 km che va da Torre dei Corsari fino a Pistis con alle spalle le dune.
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Nella notte per l’assenza di inquinamento luminoso potrete assistere ad uno spettacolo di stelle che difficilmente potrete dimenticare. (km fatti 223)
11 luglio: Dopo una notte tranquillissima ci alziamo di buon ora e fatta colazione ripartiamo alla volta di Marina di Arbus o Gutturu i Flumini , la SP65 prosegue nell’entroterra in un continuo saliscendi tortuoso con curve e tornanti
nel mezzo della natura, a volte alcune mucche e capre ci attraversano la strada ma non c’è problema , intanto la velocità per forza di cose è contenuta .
Arrivati ad un bivio un cartello ci indica la strada che ci porta nell’abitato di Marina di Arbus , la strada prosegue costeggiando il mare, seguendola per circa 8 km assistiamo ad un susseguirsi di stupende calette con acqua trasparente, sabbia dorata e rocce lavorate dal mare e dal vento.
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Sorpassiamo la località turistica di Portu Maga e dopo circa 1 km notiamo una bellissima cala abbastanza ampia con il mare che degrada poco per volta , l’ideale per fare il bagno anche per i bimbi. Ci fermiamo a bordo strada , prendiamo tutto l’occorrente e in pochi passi siamo già in riva al mare che oggi è particolarmente calmo.
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Come si può vedere dalle foto non ci sono particolari problemi per trovare posto in spiaggia!!!
Ore 18.00 è ora di ripartire alla volta di Piscinas . Proseguendo per la stessa strada da cui siamo arrivati ci si potrebbe arrivare in poco tempo , ma bisogna fare i conti con uno sterrato molto sconnesso e il guado di un fiumicello. Per forza di cose si deve tornare indietro , oltrepassare Marina di Arbus e riprendere la SP 65 verso sud fino al centro minerario semiabbandonato di Montevecchio . Raggiunto il paese si seguono le indicazioni per Piscinas e si imbocca una strada sterrata che ci conduce quasi fuori dal mondo , in mezzo a miniere abbandonate , colline verdeggianti e piccoli fiumicelli color ruggine , dovuto alla forte presenza di minerali ferrosi .
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Per circa 16 km proseguiamo per questa strada sterrata che comunque è percorribile senza particolari problemi ( solo in due frangenti in corrispondenza di tornanti con forte pendenza le ruote anteriori hanno pattinato un poco ) fino ad arrivare ad un cancello con scritto Camping Sciopadroxiu. ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Eravamo già venuti qui l’anno scorso ed avevamo apprezzato il posto per la sua particolare tranquillità e bellezza oltre che la gentilezza dei gestori (il campeggio è di proprietà del comune di Arbus).
In particolare segnalo il ristorante del campeggio dove si mangia dell’ottimo pesce (a prezzi più che abbordabili) godendo di una vista spettacolare del tramonto sulle dune di sabbia con in lontananza il mare.
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Dopo cena verso le 21.30 sentiamo dei rumori nella boscaglia e dopo un poco dalla penombra sono sbucate 4 femmine di cervo selvatico ed un cerbiatto , che venivano a brucare l’erba verde da un praticello coltivato dai gestori del campeggio .Non vi dico lo stupore di Davide che si è trovato a meno di 8 metri da animali che fino ad ora aveva visto solo in televisione.
L’immagine non è delle migliori ma l’otturatore restava aperto parecchio e non avendo un cavalletto la mano libera si muoveva. (km fatti 60)
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12 luglio : Con il pulmino del campeggio che fa da navetta ci rechiamo al mare a 2 km di distanza , comunque anche andandoci con il camper non si può sostare vicino alla spiaggia , essendo vietato , il minimo consentito è 1 km di distanza dal mare.
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Nel pomeriggio paghiamo il campeggio (31 €) e ripartiamo verso Buggerru.
Ci attendono ancora circa 5 km di strada bianca poi si entra nel centro minerario di Ingortosu dove si deve passare sotto ad una costruzione fatta ad arco (fate attenzione a stare nel centro altrimenti ci lasciate un pezzo di mansarda), dopodichè non ci sono tratti particolarmente difficoltosi , anche se bisogna usare sempre una guida prudente.
Seguendo i cartelli si arriva nell’abitato di Portixeddu , proseguendo a destra si va a Capo Pecora ma se si prosegue diritti dopo circa 2 km costeggiando un’enorme spiaggia si arriva a Buggerru.
Prima del paese sulla destra si nota il punto di sosta per camper e caravan (altrimenti in paese c’è l’area di sosta ma credetemi , non è altrettanto bella) , è fatto a scaloni che degradano verso il mare e si pagano 5 € al giorno senza servizi , ci sono solo dei rubinetti per l’acqua potabile verso la spiaggia.
Noi parcheggiamo verso l’alto, godendo di una spettacolare vista su tutto il golfo. Il mare degrada poco per volta quindi è adatto anche per i bambini.
Nella notte un temporale ha rinfrescato il clima tanto da mettere una copertina leggera per dormire.(km fatti 49)
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13 luglio: Anche se il tempo è leggermente migliorato il mare è in burrasca . Decidiamo allora di spostarci verso Cala Domestica senza dimenticarci di passare a visitare Capo Pecora , una serie di scogli a strapiombo sul mare che con il mare mosso danno proprio l‘idea della bellezza e potenza della natura.
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Dopo la breve visita ci rechiamo a Buggerru per fare carico/scarico all’area attrezzata e per comprare delle provviste.
Facciamo un giro in questo bel paesino minerario , ci stupisce l’ordine e la pulizia delle strade se non anche l’estrema gentilezza degli abitanti che conversano con noi quasi come se ci conoscessimo da tempo.
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Fatte le provviste (segnalo in particolare il mercato permanente al centro del paese) , proseguiamo verso Cala Domestica che dista circa 4 km da Buggerru.
L’area di sosta dispone solo del carico acqua ed una doccia all’aperto da dove esce acqua tiepida tutto per € 10 al giorno. Piazzato il camper visitiamo la cala grande e attraversando una galleria sulla destra , anche quella piccola .
Il mare continua ad essere mosso e non ispira proprio a fare il bagno , le onde sbattendo contro le rocce creano degli spruzzi che trasportati dal vento arrivano fino a noi che stiamo sulla spiaggia.
Così maturiamo la decisione che se domani il mare è ancora agitato proseguiamo verso l’isola di San Pietro . (km fatti 27)
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14 luglio: Come temevamo il mare è ancora mosso quindi la decisione è stata presa , dopo colazione si parte per l’isola di San Pietro.
Durante il tragitto verso sud ci fermiamo a Nasua , volevamo visitare la miniera di Porto Flavia , ma l’impianto è chiuso per motivi di sicurezza. Scattiamo quindi alcune foto allo scoglio Pan di Zucchero e ripartiamo verso la nostra meta.
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Verso mezzo giorno attraversiamo Sant ‘Antioco diretti verso il porto di Calasetta ,dove mangiamo e con calma facciamo i biglietti per il primo traghetto in partenza per Carloforte alle ore 15,15.
Saliti sul traghetto in 15 min. siamo a Carloforte dove appena sbarcati ci dirigiamo verso la pseudo area di sosta in località La Caletta. In questo pezzo di terreno polveroso chiamato area di sosta l’unico servizio è la corrente elettrica , l’acqua delle cisterne li vicino puzza notevolmente il tutto per € 15 (un vero furto).al giorno , da pagare presso il gestore del chiosco che fa da ristorante /bar sulla spiaggia.
La spiaggia di La Caletta comunque è molto bella , il mare azzurro ha il fondo che degrada dolcemente , quindi è adatto ai bimbi più piccoli. (km fatti91)
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15 luglio: La giornata è bella quindi passiamo tutta la mattinata al mare fino alle 13.00
Dopopranzo ci rechiamo a Carloforte , parcheggiamo al porto ed andiamo a visitare questa caratteristica cittadina dove si parla un dialetto chiamato Carlofortino che è un misto tra sardo e genovese dovuto alle origini storiche Liguri dei suoi abitanti.
Nel frattempo , presso un chioshetto vicino allo sbarco dai traghetti , prenotiamo una gita in barca per il giorno dopo.
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La giornata si conclude con una cena in un ristorante che fa solo piatti tipici carlofortini a base di tonno chiamato “al tonno di corsa”.
Dopocena , ritornati al porto , facciamo conoscenza con altri camperisti di Viterbo molto simpatici . Anche loro il giorno seguente hanno prenotato la gita in barca , quindi dopo tante chiacchiere ed alcuni bicchierini di liquore tutti a nanna. (km fatti 6)
16 luglio : La nottata passata al porto è stata molto tranquilla , ci siamo svegliati presto e dopo colazione siamo andati a fare provviste compreso anche del tonno affumicato e del pesce appena pescato.
Alle 10.30 si parte per la circumnavigazione dell’isola di S. Pietro , sulla barca ci sono anche i nostri amici di Viterbo.
L’isola si dimostra subito interessante , oltre al mare cristallino che cambia colore a seconda del fondale ,ci sono delle falesie a strapiombo sul mare con rocce di diverso tipo , passando da pietre di origine vulcanica a marmi rosa o grigi.
Un vero spettacolo da consigliare a tutti quelli che vogliono visitare questa isola.
Passiamo davanti anche alla spiaggia di la Caletta oltre che ad altre spiagge con diverse caratteristiche e conformazioni.
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Alle 13.30 , tornarti da questa stupenda gita , salutiamo i nostri nuovi amici e ci imbarchiamo sul traghetto con destinazione Chia e precisamente all’area di sosta di Cala Cipolla.
Arriviamo presso l’area di sosta verso le 18.00 ,la prima cosa che facciamo è carico/scarico , visto che quasi per 3 giorni non abbiamo potuto farlo. Poi ci posizioniamo ed intanto che Monica prepara la cena io e Davide andiamo a vedere la spiaggia .
Dopocena andiamo a fare un giro e poi tutti a nanna.
17 luglio : Nella giornata di oggi c’è stato un’alternarsi di nuvole , sole e vento.
Comunque l’abbiamo trascorsa al mare , facendo anche una piccola gita a piedi al faro di Capo Spartivento , appena restaurato. Da qui si gode un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Teulada fino a vedere l’isola di S. Pietro
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A pranzo abbiamo fatto una grigliata spettacolare con il pesce acquistato a Carloforte il giorno prima , talmente buono che ancora adesso me lo sogno la notte.
L’area è ben organizzata , ha degli spazi per fare la griglia , docce calde e dei lavandini per lavare stoviglie e panni oltre che avere il bar dove ci si può intrattenere nel dopocena per guardare un film su un grande schermo .
18 luglio : Questa notte ha piovuto ed anche la mattinata promette male , ieri avevamo già deciso di muoverci alla volta di Villasimius . Dopo avere fatto le operazioni di carico/scarico , paghiamo i 18 € per la permanenza (circa 1 giorno e mezzo) e partiamo.
Siamo accompagnati dal maltempo fino a Cagliari , ma attraversata la città , si fa rivedere ancora il sole che non ci lascerà più fino alla fine della vacanza.
Arrivati a Villasimius notiamo che l’area di sosta è molto lontana dal mare e dal paese, quindi ci rechiamo in paese con il camper parcheggiando in periferia , facciamo delle compere , dopodichè andiamo nel parcheggio a pagamento della spiaggia di Porto Giunco dove restiamo tutta la giornata al prezzo di 3€.
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Per l’ora di cena ci rechiamo all’area di sosta visto che la sosta libera per i camper su tutto il territorio comunale è vietata dalle ore 22.00 alle 8.00 . L’area di sosta è un piazzale polveroso completamente sotto il sole , se si vuole c’è una navetta a pagamento che porta in paese oppure sulle spiagge. Nelle vicinanze ci sono locali notturni all’aperto quindi fino alle 4 del mattino si è molto disturbati. (km fatti 120)
19 luglio : La notte come ho già detto è stata molto disturbata dalla musica di un locale notturno , decisi a non fare un’altra notte del genere , facciamo C/S e paghiamo 12 € praticamente solo per una notte e ce ne andiamo.
Essendoci stati altre volte a Villasimius , sapevamo che prima del Campeggio Spiaggia Del Riso (molto caro!!!) c’è un parcheggio gratuito all’ombra di una pineta , chiaramente non ci si può fare la notte , ma di giorno nessuno dice
niente.
Appena abbiamo trovato una posizione idonea al camper ,ci siamo proiettati verso la spiaggia di Campolongu , proprio adiacente al campeggio . Come spiaggia è molto stretta e lunga ma ha la caratteristica di avere sabbia bianca e il mare degrada molto dolcemente con acqua cristallina
A pranzo siamo tornati al camper ,dove all’ombra dei pini ci siamo anche riposati , prima di ritornare in spiaggia fino a sera .
Appena finito di cenare ci apprestiamo a partire , ma siamo bloccati da una processione che si tiene tutti gli anni a metà luglio. Essa è dedicata alla Madonna del mare , una statua in marmo della Madonna che ha dimora sul fondo del mare davanti al porto di Villasimius. Questa statua viene issata dal fondo tempo prima e viene ripulita , quindi con questa processione viene poi calata ancora al suo posto.
Chiaramente dopo la processione c’è la festa con pesce fritto gratuito e fuochi artificiali , noi non abbiamo assistito avendolo già fatto anni fa ma abbiamo preferito ripartire.
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Prossima meta è la spiaggia di Cea , vicino a Tortolì , dove arriviamo alle ore 23,00 con un po’ di ritardo visto che ho fatto fatica a trovare la strada giusta per arrivare all’area nella notte .
Comunque nonostante l’ora siamo stati accolti simpaticamente dai gestori dicendoci che avevano appena finito la cena sarda che organizzano due volte alla settimana per tutti gli ospiti ( la cosa mi ha molto interessato!!!).
Appena piazzato il camper siamo andati subito a letto a dormire.
20 luglio : Al risveglio troviamo una giornata fantastica. Dopo colazione facciamo un giro per l’area di sosta che effettivamente è quasi un campeggio ed è tutta all‘ombra degli eucalipti, in essa vengono fornite anche le lavatrici a 3 € al gettone , le docce calde 1 € -3 gettoni , gabinetti e vicino al bar c‘e anche un minimarket dove si possono prenotare per il giorno dopo il pane i cornetti caldi e i giornali.
Il costo giornaliero è di 15€ con corrente e carico/scarico, secondo me è una delle più belle aree d’Italia .
Il mare è molto bello con sabbia bianca. Al largo ci sono dei faraglioni di pietra rossa da dove i ragazzini (e non) si vanno a tuffare (infatti il posto si chiama “spiaggia di Cea - le Rocce Rosse”.
Grazie alla presenza delle lavatrici Monica ne approfitta per fare il bucato e nel frattempo dare una bella ripulita da sabbia e polvere al camper. Intanto io e Davide ce ne andiamo al mare fino all’ora di pranzo.
Nel pomeriggio ancora al mare fino a tardi .
21 luglio :Ancora una giornata dedicata al mare e relax , intanto scatto qualche foto.
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Senza dubbio un posto da visitare.
In serata prenotiamo la cena sarda che si terrà domani sera.
22 luglio : In mattinata sono andato a fare un giro in bici fino a Bari Sardo (che dista circa 7 km di saliscendi) per fare delle commissioni , un bel paesino tipico della Sardegna , ne vale la pena farci un giro.
Al ritorno raggiungo Monica e Davide che sono già in spiaggia.
Nel pomeriggio il mare è diventato un po’ mosso , ci siamo divertiti a cavalcare le onde con la tavoletta fino a che Davide non ce l’ha fatta più , tanto da addormentarsi.
In serata ecco la tanto attesa cena sarda , ancora pochi minuti ed il maialino che gira nel grande camino dell’area è cotto.
Appena tutti si sono accomodati i gestori dell’area hanno cominciato a portare:
-Antipasti con formaggi pecorino e caprino accompagnati da olive spaccate , pomodori e pane carasau.
-Carne di pecora bollita con verdure(magari scritta così non sembra , ma è la fine del mondo!!)
-In fine il porceddu.
I vassoi con la carne continuavano ad arrivare , appena se ne finiva uno subito un altro arrivava ,il tutto accompagnato da un ottimo Cononau.
Insomma siamo tutti tornati ai camper pieni e soddisfatti della fantastica serata.
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23 luglio : Questa mattina mi sono svegliato all’alba con il porceddu che era ancora vivo nello stomaco , decido allora di andare a fare le ultime foto del sole nascente sulla spiaggia.
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Al mio ritorno comincio a ritirare veranda e tavolino , il nostro soggiorno a Cea è terminato.
Verso le 10,15 salutiamo tutti gli amici che abbiamo conosciuto e ripartiamo verso il nord della Sardegna da dove abbiamo cominciato la nostra avventura.
Seguendo le indicazioni del navigatore GPS mi ritrovo ad attraversare dei paesini di cui non ricordo il nome , qui la strada comincia ad arrampicare fino al passo Bucca e Tomai a 1070 m s.l.m , ci ritroviamo in mezzo a pascoli dove gli animali stanno liberi anche in mezzo alla strada.
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Faccio km e km dentro al parco del Gennargentu incrociando solo qualche macchina con i guidatori sempre sorpresi a ritrovare quassù un camper , diminuisco ancora la velocità per godere di questa natura e di questi stupendi panorami e mi accorgo sempre di più come aumenta la nostra passione per il plein air.
Difficilmente chi sta in un villaggio o in un albergo hall inclusive , può capire le emozioni che proviamo noi e i nostri bambini facendo questo tipo di vacanza.
Alla fine mi ritrovo sulla sa 389 a scorrimento veloce che mi porta direttamente a Nuoro , dopodichè si imbocca la 131 ed in poco tempo si arriva a San Teodoro quindi un pezzo di 125 fino a Loiri Porto San Paolo al Camping Tavolara. (km fatti 182)
24 luglio : Oggi è l’ultimo giorno di vacanza in Sardegna , appena fatta colazione ritiriamo la veranda ed usciamo dal campeggio dove abbiamo trascorso la notte.
Usciti dal campeggio facciamo pochi metri verso sud e girando a sinistra imbocchiamo la strada che conduce alla spiaggia della Tavernetta , proseguiamo per circa 1 km e ci sistemiamo ai bordi della strada a circa 300 m dal mare(c’è anche un parcheggio a pagamento adiacente alla spiaggia , ma è vietato l’ingresso ai camper come al solito) dove trascorriamo tutta la mattinata .
Dopopranzo verso le 14.00 decidiamo di avvicinarci ad Olbia , da dove domani mattina alle 8.00 partirà il nostro traghetto.
La nostra meta è il grosso centro commerciale adiacente all’aeroporto , dove trascorriamo tutto il pomeriggio a comprare gli ultimi souvenir.
Arrivata l’ora di cena ci trasferiamo al porto dove assieme ad una moltitudine di camper passeremo la notte in attesa dell’imbarco. ( km fatti 33)
25 luglio : E’ arrivato il giorno che speravamo non arrivasse mai.
Alle ore 6.00 la sveglia , alle 7.00 siamo già imbarcati e alle 8.00 in punto il traghetto è partito alla volta di Piombino.
Il viaggio è tranquillo , il mare è calmo e ci consente di arrivare alle 14.00 al porto di Piombino , da dove iniziamo subito appena sbarcati il viaggio di ritorno verso Milano , dove arriveremo causa traffico per incidente alle ore 20.30. (km fatti 433)
Mentre scriviamo questo diario di bordo oramai è settembre , ma abbiamo ancora indelebili negli occhi tutti i magnifici posti che abbiamo visitato. Km totali 1830
Arrivederci Sardegna
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