La pastorale il 21 novembre 2011

Agnone (IS)

Il 21 novembre ad Agnone, in occasione della festa della Madonna delle Grazie, si svolge quella che ormai è una tradizione consolidata: la Pastorale di Luigi Gamberale, anche detta La Pasturella.

Si tratta di una tipica festività di origine cristiana che rappresenta il momento in cui gli artigiani locali dovevano mettersi in viaggio per vendere le loro merci presso i paesi vicini.

Questa festa solitamente coincide con il primo arrivo della neve ad Agnone e segna l'inizio delle festività natalizie. Anticamente era il momento di partenza degli artigiani del paese, che si recavano carichi delle loro mercanzie per vendere i loro manufatti nei paesi limitrofi, in vista delle feste del Natale.

Oggi gli artigiani sono in loco per mostrare le opere. Si mantiene però intanto il fascino della pastorale: una musica dolce, bella, eseguita al mattino della festa da parte di musicisti locali.

Agnone fino agli anni 50-60 era cittadina ricca di artigianato: ramai, campanari, orafi, fabbri, falegnami, calzolai, dall'antro dei loro opifici, diffondevano, ritmi e armonie, diletto delle rue dei borgo antico. Essi, escludendo il ciclo stagionale, che va dalla primavera all'autunno, periodo in cui i contadini erano impegnati nel duro lavoro di raccolta, si trasferivano nel Basso Molise, nella Capitanata di Puglia ed in altre regioni limitrofe, per vendere le proprie creazioni nelle fiere, nei mercati o nelle botteghe appositamente appigionate. Questo tipo di economia commerciale li teneva lontano dagli affetti familiari per lunghi periodi. Considerato che il ciclo delle festività natalizie offriva, ed offre tuttora, sensazioni intrise di religiosità e tradizione, i valenti artieri agnonesi, fecero anticipare la prima Pastorale al 21 novembre, festa della Madonna delle Grazie. Dopo aver ricevuto la benedizione della Madonna e gustato la suadente pastorale, si inoltravano lungo le tortuose vie mulattiere, mentre le montagne erano già spruzzate di neve (na ngasciatèlla), con i basti carichi.

Nella seconda metà dell'800, come testimoniano i periodici locali, tutte le mattine durante il novenario, tre o quattro ore prima dell'alba, fragorosi colpi di bombe carta, venivano seguiti dal frastuono rimbombante delle campane che annunciavano ai fedeli mattinieri la rituale messa cantata. E la gente accorrevanumerosa, festante, tutta vita e cicaleccio. Il giorno della festa, la chiesa di San Pietro era sempre gremita e le bandedeliziavano con le loro dolci suonate. I cambiamenti sociali, l'emigrazione e il sistema economico moderno, hanno distrutto l'artigianato; ora resta l'eredità nobile di quegli uomini, che hanno dato lustro al paese dei suoni antichi con ricchezza di sentimenti e fervore religioso. La messa celebrata alle sei dei mattino nella chiesa di San Marco (dal 1984), con copiosa partecipazione di fedeli, ancora oggi, scandisce l'inizio delle festività natalizie. Durante il rito, come da molti anni, viene eseguita la prima Pastorale suonata da un gruppo di musicanti locali che si riunisce per l'occasione. Detta melodia, fu elaborata nella seconda metà dell'800, dal musicista agnonese Filippo Gamberale (Agnone 1825-1904). Una dolce musica che si ispira alla vita dei pastori e dei campi, imitando gli elementi realistici, con un sublime accento di semplicità, di ingenuità e di idillicità (Custode Carlomagno). La pastorale come vuole la tradizione, armonizza le principali feste legate al Natale, le ultime esecuzioni si tengono nei giorni della Canderola e di San Biase (2 e 3 febbraio).

Info Comune
086577249