Camperisti non per caso!
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Camperisti non per caso!
Diario di Cristina e Gianni a zonzo per la Danimarca
5 agosto
Partenza da Pordenone ore 15,00. Tappe del giorno: Pordenone, Udine, Tarvisio, Villach, Salisburgo, Monaco. Notte passata in autogrill lungo l’autostrada. Abbiamo notato con piacere che in Germania esistono enormi aree di sosta e autogrill attrezzati e sempre più puliti man mano che si va verso nord. Molti di essi hanno addirittura gli scarichi x i camper.
Tappe del giorno: Monaco, Norimberga, Hannover, Amburgo, Lubecca, Puttgarden, Rodby (Danimarca)!! Abbiamo attraversato con il traghetto che erano già le dieci di sera, senza averlo prenotato prima. Non so se era l’ultimo o se continuavano nella notte, di fatto era quasi completamente vuoto e abbiamo viaggiato comodissimi senza perdere un attimo per l’imbarco. Da segnalare che in Danimarca i campeggi sono sempre aperti, tu puoi entrare a qualsiasi ora e metterti dove vuoi, la mattina ti registri e paghi. Anzi ti registri nel primo, dove ti rilasciano una carta che mostri a quelli successivi così poi si fa più in fretta. Esiste una formula chiamata quick stop per cui se arrivi in campeggio dopo le 20,00 e te ne vai entro 10,00 ti fanno un prezzo agevolato. I campeggi che hanno la parola strand nel nome sono sempre sulla spiaggia, noi li abbiamo sempre preferiti... Non abbiamo mai prenotato piazzole in maniera anticipata, anche perché in Danimarca in agosto non è alta stagione (verso il 15 riprendono le scuole). A Rodby c’era un piccolo e accogliente campeggio (N229), ci siamo registrati e abbiamo ritirato le guide dei campeggi, comprese quelle con i quick stop.
Seguendo il percorso margherita (strade secondarie, più adatte per conoscere da vicino il paesaggio) abbiamo visitato Nysted che abbiamo girato in bici, abbiamo pranzato sulla spiaggetta non segnalata di Hesnaes e siamo arrivati a Stege. Da lì abbiamo percorso la ciclabile 58 che passa attraverso un bosco pieno di fantastiche “casette vacanza” fino ad arrivare a Nyord. Il campeggio tra Stege e Mons Klint (N181) è carino ma con i bagni peggiori (puliti ma allagati) che abbiamo incontrato durante il viaggio.
Giornata sotto la pioggia, visite purtroppo poco approfondite di: Stege Kirke, le bellissime scogliere di Mons, Rodvig e il bel castello di Walloby che meriterebbe un giro dei giardini in bici. Annoiati dalla giornata, non ci siamo neanche cercati un campeggio, ci siamo fermati in un autogrill in autostrada dopo Koge.
Prima cosa da fare la mattina entrando a Copenaghen è prendere posto al campeggio per camper CityPark. E’ vicinissimo al centro e di fianco ad un enorme centro commerciale... La guardia poi ti da subito la mappa della città e ti indica le strade da percorrere. Qui ci sono tante cose da vedere, noi siamo stati fortunati e senza organizzarci in entrambi i giorni in cui abbiamo visitato la città abbiamo trovato le guardie della regina per strada che si recavano al Castello Amalieborg per il cambio della guardia alle 11 del mattino. Da non perdere il pranzo lungo Nyhavn, la salita sulla Torre Rotonda Rundetarn, il Castello di Rosemborg con il tesoro della Regina, la Fontana di Gefion e il giro dei canali in barca! Sempre senza saperlo il nostro giro in barca è coinciso con l’apertura delle manifestazioni per il 500 della marina danese, così siamo passati davanti alla nave con la Regina Margherita che ci ha salutato e alle grandi navi da guerra che sfilavano in pompa magna. C’era anche l’Amerigo Vespucci! Forse voi riuscirete a vedere la Sirenetta, noi non ci siamo riusciti perché era a Shangai per l’Expo. Attenzione alle bici che sfrecciano nelle loro corsie, ce ne sono a sciami... e attenzione a non andare in bici contromano e nelle loro isole pedonali, troverete di sicuro qualcuno che vi sgrida come è successo a me! Da segnalare anche che in Danimarca sono praticamente inesistenti negozi dove comprare i classici souvenir, quindi se si vuole comprare qualche ricordino Copenaghen è il posto più adatto. Lasciando la città verso nord bisogna assolutamente fermarsi al Parco Jaegenrsborg, ex riserva di caccia con più di 2000 cervi liberi e per nulla timorosi. Noi ci siamo arrivati al tramonto ed eravamo quasi soli con loro che brucavano l’erba... E’ talmente grande da non vedere la fine, anche qui la bicicletta è consigliata. Uno degli ingressi del parco è di fianco al parco divertimenti più vecchio della Danimarca che si chiama Bakken. Anche questa notte indecisi sul campeggio siamo arrivati sino ad Helsingor e abbiamo dormito nel grande parcheggio del porto dove erano già fermi tanti camper. Solo alla mattina abbiamo scoperto che il parcheggio era proprio per i camper con attacchi per la corrente gratuiti, bagni con docce puliti e la possibilità di scaricare..
Una meraviglia svegliarsi con la vista sul porto da una parte e del Castello di Kronborg con costa svedese dall’altra. Sempre in bici abbiamo girato la cittadina e il mercato. E in bici abbiamo visitato Gilleleje dal porto al faro, lungo il paese e la stretta spiaggia di sassi. Qui purtroppo abbiamo scoperto che in Danimarca non ci sono solo i danesi e i turisti ma anche i ladri che migrano d’estate da altri paesi per svuotare le tasche di chi in vacanza in un paese da favola si sente al sicuro. Così la visita della zona è finita alla stazione di polizia che in maniera straefficente ci ha subito fornito il permesso per continuare a guidare e a stare nel paese senza i nostri documenti. La notte sfiniti dalle inutili ricerche del marsupio che credevamo soltanto smarrito l’abbiamo ripassata al parcheggio del porto di Helsingor.
La mattina presto abbiamo fatto una piccola sosta ad Hillerod. E’ stato divertente parcheggiare il camper nel parcheggio che resta alla sua sinistra prima di entrare. Lì i camperisti in sosta erano ancora a nanna, noi siamo stati i primi a scendere e ad essere accolti da una frotta di paperelle che ci hanno circondati chiedendo da mangiare. Ovviamente le abbiamo sfamate. Più tardi, nel pomeriggio, a parcheggio pieno, non le abbiamo più viste. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di visitare il Castello di Hillerod perché dovevamo tornare a Copenaghen presso l’Ambasciata Italiana per farci dare il permesso per poter attraversare la Germania e l’Austria nel ritorno. Dopo essere stati all’Ambasciata è arrivata la chiamata che era stato ritrovato il nostro marsupio a Gilleleje perciò siamo tornati in paese a riprenderlo e con grande sorpresa ci abbiamo ritrovato dentro tutti i documenti, gli occhiali da vista e l’ipod touch che nella fretta di portare via i soldi, il ladro poco accorto, non ha notato. Dal Hillerod è ricominciato il nostro viaggio. In bici abbiamo girato i meravigliosi giardini del Castello di Frederiksborg, il centro pedonale del paese e preso un acquazzone strepitoso. Per recuperare un po di tempo e strada persi (sempre sotto la pioggia) abbiamo deciso di saltare Rosilke e arrivare a Svinninge dove abbiamo passato la notte in un parcheggio del centro pronti per la visita del giorno dopo.
Assolutamente inutile e deludente la visita al museo dei modellini di treni del suddetto paese, tanto decantato dalla nostra guida Mondadori. L’abbiamo trovato mezzo smontato, dismesso e sporco. Tanto valeva tagliare per un’altra strada e visitare qualcosa d’altro... Passando nell’isola di Fionia abbiamo fatto una tappa veloce nel paesetto di Nyborg che ha il solito centro pedonale pieno di negozietti e un piccolissimo castello con parco da girare in bici. Una mezza giornata basta a malapena a visitare il bellissimo Castello di Egeskow con il suo parco, il giardino botanico, il museo delle bici, auto e carrozze. Odense invece ha un gran centro pedonale pieno di negozi e un grande parco che in bici si gira meglio. Questa è stata l’unica città ricca di parcheggi per auto e abbiamo fatto fatica a trovarne uno abbastanza grande dove fermarci con il camper. Sfortuna? La notte ci siamo fermati in un fantastico camping sul mare a Roanes (N271), al confine tra Fionia e Jutland dove ci siamo goduti il tramonto.
Billung. Città del Lego. Tutta la giornata dedicata alla visita del parco a tema che è diviso in due parti: quella vecchia con le ricostruzioni dei paesi in lego tipo la nostra “Italia in miniatura” e quella nuova con giostre avveniristiche molto stile “Eurodisney” o “Gardaland”. Da vedere... Purtroppo siamo passati molto velocemente attraverso la regione dei laghi, dalla Himmel Bjerget si vedeva tutta la zona intorno, ci sarebbero state un sacco di passeggiate da fare ma non ne abbiamo avuto il tempo. Magari la prossima volta... La notte l’abbiamo passata nel grande campeggio sul lago a Slkeborg (N743), bell’esempio di struttura superaccessoriata con cose che in quelli italiani non abbiamo mai visto (schiere di forni a microonde, barbecue etc, etc).
Mattinata ad Arhus con visita al Den Gamble By, il museo dove hanno raccolto e ricostruito casette tipiche di epoche diverse. Noi l’abbiamo visitato molto presto, prima che si riempisse di gente ed è stato molto più suggestivo. Quando ce ne siamo andati c’era tanta gente da non riuscire a fare foto liberamente... Il pomeriggio di ferragosto ci siamo fatti una gran pennica in spiaggia ad Ebeltoft poi abbiamo visitato il piccolo paese in bici. Sul vascello che c’è in porto non siamo saliti. Andando verso nord cresceva il vento, o forse era solo un’impressione... ma nel campeggio sul mare a Seaby sembrava di volare via. Il camping N 842 Hebebo per noi è stato il più bello, bagni compresi.
La mattina abbiamo fatto l’ennesimo giro in bici per Federickshawn poi abbiamo visto la Tilsandede Kirke, la chiesa che sta sprofondando nelle dune e Skagen. Nel pomeriggio siamo arrivai a Grenen sull’estrema punta nord della Danimarca e in barba al vento e al trattore che porta i turisti “pigri” ci siamo fatti la passeggiata di 2 km sulla spiaggia fino a immergere i piedi nell’acqua fredda, dove si incrociano le onde provenienti da ovest e da est dei mari Skagerrat e Kattegat. Che posto fantastico. Da non perdere anche la passeggiata sull’infinita duna di Rabierg Mile, che ogni anno si sposta sempre più verso l’interno. Tornando verso sud abbiamo provato a passare da Hirtshals ma non l’abbiamo trovato interessante in quanto è una città moderna. Per le otto siamo arrivati a Lokken e ci siamo infilati nel camping sulla spiaggia (N890). Questo è piccolo e semplice ma pulito e con una vista sull’enorme spiaggia sottostante. Immaginate la vista al tramonto.
La mattina ci siamo svegliati con dei gran nuvoloni sopra la testa. Da Lokken abbiamo trovato l’accesso sulla grande spiaggia battuta ma non abbiamo avuto il coraggio di percorrerla in camper come fanno in tanti. Ne abbiamo fatto un pezzetto in bici ma poi era troppo faticoso e siamo tornati indietro. Seguendo la costa siamo passati da Hanstholm ma anche questa è moderna e con un gran porto commerciale quindi non ci siamo fermati. Abbiamo scoperto con piacere invece il piccolo paese di Norre Vorupor dove abbiamo trovato il mercato del pesce e dei localini dove mangiarlo. Nonostante il tempaccio c’era un surfista che solcava le enormi onde grigie e probabilmente quando il tempo lo permette ce ne saranno tanti altri che lo imitano. Sotto la pioggia abbiamo visitato la Casa delle Conchiglie a Thyboron e a Sondevig il Festival delle Sculture di Sabbia che credo si ripeta ogni anno. La notte l’abbiamo passata in compagnia di altri camperisti nel parcheggio davani al tourist office di Hvide Sande. Loro ci hanno raccontato di essere alla loro seconda esperienza in camper in Danimarca e che nel viaggio precedente, sempre in agosto, avevano trovato sempre bel tempo. Purtroppo in questo periodo mezza Europa è strapazzata dalla pioggia e non siamo riusciti a fare tutte le passeggiate che avremmo voluto.
Abbiamo percorso la strada fino a Ribe senza fare tappe a causa del brutto tempo. Abbiamo visitato il caratteristico centro storico dell’antica cittadina e poi ci siamo spostati sull’isola di Romo. Qui c’era un’immensa spiaggia battuta da un fortissimo vento. Si vedeva una gran quantità di gente che praticava kite-surf, giocava con aquiloni o semplicemente passeggiava. Siamo rimasti pochissimo e abbiamo deciso che anche il camping era troppo affollato ed esposto al vento. Sulla terra ferma, a Bredebro, abbiamo trovato il nostro ultimo camping con formula quick stop (N404) e ci siamo fermati per la notte. Il campeggio era carino e la mattina c’era la lepre che passeggiava nel prato sotto le ruote dei camper parcheggiati.
Il nostro ultimo giorno... c’era un sole che spaccava le pietre. Ci siamo goduti l’ultima passeggiata in bici visitando Tonder con il centro pedonale ricco di bei negozi e case in stile. Il paese è famoso per i portoni molto lavorati. Per chiudere ci siamo fermati a pranzare a Mogeltonder, non siamo riusciti a visitare il castello ma abbiamo intravisto un parco e un sacco di casette da favola. Alle tre del pomeriggio ci siamo rimessi in strada con destinazione finale casa.
Per spezzare il lungo viaggio abbiamo cercato di fermarci a Salisburgo senza riuscire però a trovare un parcheggio abbastanza lungo per contenere il nostro camper, neanche in periferia. Peccato, la cittadina avrebbe meritato una visita. Ci siamo fermati invece a festeggiare l’arrivo in Italia a San Daniele con una buona cenetta a base di prosciutto crudo.
Bilancio del primo viaggio in camper positivo.
Ci è piaciuta molto la Danimarca perchè è un paese che dà la possibilità di godersi la natura e lo spazio ai viaggiatori, anche ai “camperisti” più inesperti come noi.
Ogni paese e ogni città sono a misura d’uomo.
Si respira un grande rispetto per tutto ciò che è di tutti e una grande organizzazione.
Di sicuro torneremo a visitarla...
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