Roma, Umbria e colli toscani

Anche in questo diario abbiamo volutamente omesso i dettagli delle visite a musei,monumenti, chiese ed altro perché già ampiamente descritte su tutte le guide dei luoghi visitati. Inoltre ognuno di noi ha aspettative, desideri ed esigenze diverse che gli fanno pianificare il viaggio in funzione di queste.
Cercheremo quindi di fornire le informazioni tecniche necessarie quali, località, punti sosta,coordinate GPS, costi ed ogni altra informazione utile per organizzare al meglio un viaggio nei luoghi da noi visitati.
I commenti inseriti si riferiscono alle nostre sensazioni personali che possono essere ovviamente condivise o meno da altri che hanno effettuato oppure effettueranno un viaggio simile.


Abbiamo deciso di prenderci qualche giorno di vacanza soprattutto per collaudare lo scooter ed il relativo porta scooter installato a gennaio in vista delle vacanze estive che trascorreremo in Provenza.
Approfitteremo anche per fare qualche piccola scorta gastronomica e la scelta delle località da visitare è caduta su Roma, parte dell’Umbria e alcuni colli e città toscane.
Stranamente riusciamo a partire all’orario prefissato e, senza incontrare troppo traffico, arriviamo a Roma prima delle 17,00.
Fidandomi ciecamente del Tom Tom, anzichè all’uscita 18 Casilina del GRA, seguo le sue indicazioni ed esco prima con la conseguenza che mi trovo a percorrere alcune strade trafficate che ci fanno perdere alcuni minuti.
Arriviamo comunque all’Area Attrezzata LGP dove avevo già prenotato una piazzola che risulta inaccessibile a causa del camper parcheggiato a fianco che ne occupa praticamente
due. Ci facciamo cambiare posto e ci sistemiamo per bene.
Lo scooter non si è mosso di un millimetro e, grazie anche alle sospensioni aggiuntive, non ci sono state difficoltà di guida.
L’area GLP è un po’ cambiata dal 2006. Le piazzole sono delimitate ma lo spazio non è poi tanto, in compenso la tranquillità ed i servizi sono garantiti.


Con il tram arriviamo al capolinea della stazione Termini e a piazza Vittorio prendiamo la metropolitana fino ad Ottaviano da dove ci incamminiamo verso l’ingresso dei musei vaticani.
La prenotazione fatta via internet ci consentirà l’ingresso senza code. Anche se mancano 40 minuti all’ora indicata, ci fanno comunque entrare e ci consegnano i biglietti senza nemmeno
chiederci i documenti, alla faccia di tutto quello che scrivono sul loro sito riguardo alla prenotazione. Ci sono una gran quantità di gruppi che si spostano come branchi nelle sale.
La pinacoteca riesce a mettermi addosso un senso di angoscia a causa dei quadri raffiguranti persone tetre, senza mai un sorriso e con colori piuttosto cupi.
Con le audioguide ci spostiamo tra le varie sale ed esposizioni fino alla cappella Sistina.
Personalmente sono rimasto deluso dai musei mentre mia moglie li ha apprezzati maggiormente. Visitiamo la Basilica, le tombe dei Papi e saliamo sul cupolone che è gremito come un vagone della metropolitana nell’ora di punta.
Rientriamo a pomeriggio inoltrato per rinfrescarci e quindi raggiungere Trastevere con il bus 105 e poi il 3. Passeggiamo per le vie del quartiere, prendiamo un aperitivo e ci fermiamo in
un ristorante per la cena risultata più che soddisfacente.
Alle 21,30 cerchiamo di riprendere il bus 3 ma dopo parecchi minuti desistiamo perchè non ne vediamo neppure l’ombra. Ripieghiamo su un tram e raggiungiamo Termini dove aspettiamo a lungo il 105. I romani si lamentano, dicono che il sabato e la domenica è impossibile spostarsi con i mezzi. Quando finalmente arriva, sembra di essere su un carro bestiame. Facciamo conoscenza di due bimbe sudamericane Cloe e Dafne che in pochi minuti riducono a zero la scorta di caramelle che mia moglie ha con se.
Raggiungiamo finalmente l’area di sosta dopo aver impiegato in totale circa 2 ore per un percorso che normalmente non richiede più di 40 minuti.


Usciamo dall’area quando il sole è ormai alto da un pezzo. Del tram non c’è traccia, ripieghiamo sul bus che è ovviamente stracolmo. Alcuni extracomunitari si aggrappano alle porte cercando di salire ad ogni costo con il risultato di far perdere solo altro tempo perchè le porte non si chiudono.
Finalmente arriviamo a S. Maria Maggiore dove cerchiamo di prendere il 3 e di nuovo assistiamo all’assalto alla diligenza.
Scendiamo stremati al Colosseo per vedere che tutta la via dei Fori Imperiali è occupata da un centinaio di campi da mini volley, dalla manifestazione Bicincittà, dalle bancarelle di Lega
Ambiente e da una gara con automobiline da bambini guidate da adulti che scendevano dall’Esquilino verso il Colosseo, mancavano solo nani e ballerine perchè c’erano anche i saltimbanchi. Il caos era totale, la coda per entrare al Colosseo era infinita, quindi facciamo le foto di rito e a fatica riusciamo a raggiungere il Vittoriano da dove poi proseguiamo verso gli altri punti turistici della città, il Pantheon, piazza Navona, Montecitorio, Quirinale, fontana di Trevi, piazza di Spagna, piazza del Popolo, via Roma, etc. sempre tra una moltitudine di gente.
Quando decidiamo di rientrare, riparte la caccia ad un bus che ci porti a Termini e quando ce la facciamo, sempre schiacciati come sardine, impieghiamo ancora circa 45 minuti per arrivare con il 105 al camper.
Complimenti vivissimi alla giunta capitolina ed ai dirigenti dell’ATAC per il pessimo servizio fornito ai turisti e ai cittadini romani.


Fortunatamente oggi i mezzi pubblici sembrano essere tornati alla normalità.
Si è alzato un vento molto forte e fastidioso che ci impedisce di gustare la passeggiata.
Facciamo alcuni acquisti, ancora uno sguardo ad alcuni angoli della città e poi rientriamo perchè il vento è veramente insopportabile. Roma ci è sembrata cambiata in peggio. A parte i servizi pubblici dei quali ho già detto, ci è sembrata parecchio sporca, con turisti che già al mattino girano con bottiglie di vino o di birra in mano, con venditori abusivi in perenne fuga
dai vigili urbani, con commesse scontrose e menefreghiste, con turisti che nonostante i divieti fotografano e usano il flash tra l’indifferenza dei custodi che chiacchierano tra di loro o parlano al cellulare.


Il vento non accenna a calmarsi, imbocchiamo il GRA e paghiamo il contributo di 15 minuti al Dio delle code.
Poco dopo le 12 arriviamo a Norcia e, scaricato lo scooter, ci dirigiamo verso la piana di Castelluccio.
Come battesimo non c’è male, 28 Km di salita e di tornanti mentre il vento sembra che voglia farti cadere ad ogni minuto, sono un bel collaudo.
Le cime intorno alla piana hanno i crepacci ancora pieni di neve e l’aria è fredda.
Facciamo spesa dal solito pastore acquistando caciotte e ricotta e ripartiamo per Norcia dove acquisteremo un paio di salami da consumare in compagnia.
Rimettiamo a posto lo scooter e raggiungiamo Campello sul Clitunno dove acquistiamo presso il frantoio Carletti dell’olio e delle salse di olive, funghi e tartufi.
Vista l’ora, decidiamo di raggiungere San Gemini fermandoci nell’ottima e gratuita area di sosta.
Usciamo a cena restando un po’ delusi perchè alcuni dei piatti indicati nel menù non erano disponibili. Inoltre il servizio lasciava a desiderare e vedere la proprietaria che fumava
liberamente in sala ci è sembrato più che maleducato.


Arriviamo a Pitigliano dove l’area di sosta è solo un parcheggio.
Con lo scooter raggiungiamo il centro che visiteremo ovviamente a piedi e che riserva degli angoli piacevoli.
Poi, sempre in scooter, proseguiamo per Sovana dove, di primo pomeriggio, non ci sono molte persone per strada e infine raggiungiamo Sorano dominata dalla rocca degli Orsini.
Siccome non ci garba fermarci per la notte nel parcheggio di Pitigliano, ripartiamo per San Quirico d’Orcia fermandoci nell’area di sosta scelta come base per l’uscita in scooter del
giorno successivo.
Visitiamo il centro e troviamo un localino dove torneremo per la cena.
Nell’area sosta si sta esercitando un gruppo di sbandieratori con tamburi e trombe e ci fermiamo a guardarli tra le risate per gli errori e le istruzioni in toscano che il loro responsabile impartisce tra frizzi e lazzi.
Alla trattoria al Vecchio Forno, in via Piazzola 8, ci troviamo proprio bene.
Ottimo servizio, antipasti toscani, primi con tartufi, carne alla brace e dolci squisiti, il tutto accompagnato da un ottimo vino. Il costo è di 60 € a testa e la cena li vale tutti.


La giornata è splendida e con lo scooter iniziamo a scollinare tra le vallate.
La natura presenta dei paesaggi magnifici, file di cipressi, campi di papaveri e ranuncoli, il giallo delle ginestre e una gran quantità di piante di Acacia con i loro grappoli di fiori bianchi ed odorosi ci accompagnano durante il percorso che ci vede arrivare a Montalcino con parecchi turisti nelle sue vie del centro.
Raggiungiamo quindi la piccola e carina Pienza dove in un grande punto vendita di terrecotte acquistiamo alcune stelline e una meridiana.
Arriviamo fino a Chianciano Terme ma potevamo farne a meno, bello è invece il centro di Montepulciano.
Torniamo al camper per depositare gli acquisti e proseguiamo per la vicina Bagno Vignoni con la sua piazza formata da una vasca d’acqua termale.
Dopo aver fatto un centinaio di Km in scooter evitando anche un imbecille di francese che si era fermato con l’auto in una curva per guardare il paesaggio, decidiamo di rientrare e spostarci a Sinalunga nella sua ottima area di sosta gratuita vicino alla stazione per raggiungere Siena in treno la mattina successiva. Mentre scolliniamo su strade strette ma comunque sempre percorribili con i camper, solo la mia prontezza di riflessi evita che due ragazzini in motorino che hanno preso una curva praticamente contromano finiscano tipo decalcomania sul cofano.


Dopo circa 50 minuti di treno arriviamo a Siena e con il bus raggiungiamo il centro.
C’è la solita calca di turisti, soprattutto stranieri, che sciama per le strade intorno a piazza del Campo e affolla la stessa piazza.
Foto di rito, gelato e passeggiata tra i vicoli prima di tornare a piedi alla stazione per rientrare a casina.
Ci muoviamo verso Volterra su strade disastrate come le precedenti incontrate per tutto il viaggio al di fuori delle autostrade.
Parcheggiato il camper presso l’area fonte Docciola, attraverso la porta di fronte appunto alla fontana imbocchiamo la scalinata che ci porterà nel bel centro della cittadina.
Effettuiamo degli acquisti gastronomici e girovaghiamo tra monumenti e vetrine prima di rientrare e passare la serata con la compagnia di un paio di film.


Ripartiamo per Pisa e Tom Tom mi fa prendere una strada che non mi piace. per fortuna ho visto il cartello di transito vietato agli autocarri di lunghezza superiore ai 6 metri, quindi noi
che con lo scooter arriviamo quasi ad 8 avremmo certamente dei problemi.
Riesco fortunosamente a fare manovra ed a tornare indietro senza intoppi seguendo le indicazioni stradali che tra colline e boschi ci conducono verso Pisa dove parcheggiamo nell’immenso piazzale a pagamento in via Pietrasantina pieno di camper e di bus con i motori accesi.
Con una breve passeggiata raggiungiamo piazza dei Miracoli stracolma di turisti di tutte le nazionalità, di bancarelle e di venditori abusivi.
Solito tour e ripartenza per Lucca dove troviamo la sorpresa di una tariffa pari a 14 € al giorno per i camper essendo un giorno prefestivo oppure 3 € per 1 ora di sosta con CS.
Peccato per loro, vorrà dire che i nostri soldini li spenderemo altrove ovvero a Castell’Arquato che raggiungiamo nel primo pomeriggio. Qualche acquisto non gastronomico, visita della cittadina e relax in attesa dell’ora di cena presso una trattoria in una frazione di Castell’Arquato per poi fermarsi per la notte nel parcheggio superiore della cittadina.


Nella notte si è scatenato un grosso temporale che sembra non smettere mai.
Ci muoviamo tra scrosci d’acqua e grosse pozzanghere arrivando a casa verso le 11,15.
Il piacevole viaggio tra i sapori e i colori del nostro paese si conclude qui.
Il collaudo dello scooter è stato più che positivo anche per la facilità con cui si carica e si scarica dal portamoto, adesso aspettiamo luglio con le ferie programmate in Provenza.