L’estate più bella? Un inverno in Nuova Zelanda
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L’estate più bella? Un inverno in Nuova Zelanda
di Rudy72
Dal 11/8/2013 al 4/9/2013
Partire per la Nuova Zelanda nella stagione invernale e girarla camper. Forse una proposta un po’ azzardata, anche considerando che mai prima d’ora avevamo usato questo mezzo per una vacanza, ma che alla fine si è rivelata una fantastica avventura.
Costretti a scegliere il mese di agosto per il viaggio, per poter godere del maggior numero di giorni possibili di vacanza, abbiamo deciso di prenotare comunque nonostante nell’altro emisfero fosse la stagione invernale e, incentivati dalle guide e dalle recensioni lette abbiamo optato per il camper.
Ne abbiamo prenotato uno tramite il sito Kea Camper scegliendolo abbastanza grande (da 4 posti nonostante fossimo in due) per maggior comodità trattandosi appunto del nostro primo approccio a questo genere di vacanza. Siamo partiti da Milano Malpensa con volo Emirates l'11 agosto, e dopo uno scalo a Dubai e una sosta tecnica a Melbourne siamo arrivati a Auckland martedì 13 agosto. Il viaggio di circa 28 ore è stato lungo ma grazie al confort offerto dalla compagnia aerea è risultato sopportabile e meno pesante.Passate le lunghe formalità della dogana (e ci si lamenta di quella degli Stati Uniti?!) arriviamo in albergo Bianco Off Queen che raccomandiamo. Abbiamo poi fatto un breve giro della città, molto moderna e che ci ha ricordato un po’ Seattle, con immancabile visita alla Skytower.
Il giorno successivo abbiamo ritirato il nostro camper alla rimessa Kea, vicino all’aeroporto, dove tra l’altro al momento della consegna, essendo bassa stagione, ce ne hanno dato uno da sei posti allo stesso prezzo. Con grande curiosità e forse un po' di timore abbiamo iniziato la nostra strada in direzione nord.
Prima tappa, dopo un rifornimento al vicino supermercato, è Ahipara, all'inizio della 90 Miles beach. Il primo impatto con la guida del camper è stato abbastanza forte, non tanto per la guida all'inglese (che già avevamo avuto occasione di provare in auto) ma per le dimensioni e la maneggevolezza del mezzo. Già comunque nel secondo giorno abbiamo preso maggiore confidenza con il mezzo e abbiamo capito che i tempi di percorrenza non sono ovviamente quelli di un automobile, cosa che alla fine comunque non ha influito sul nostro programma.
Giovedì 15
Continuiamo il viaggio verso nord arrivando a Cape Reinga, punta estrema della Nuova Zelanda. Il tempo è mite, come tipico della zona, nonostante sia inverno e riusciamo quindi a goderci il bellissimo panorama e scattare delle suggestive foto. Ci rimettiamo poi marcia questa volta verso sud con destinazione Bay Of Island e Haruru Falls. Qui ci fermiamo al campeggio Haruru Falls Resort che è splendidamente situato proprio di fronte alla cascata con un'ottima vista.
Venerdì 16
Per il giorno successivo abbiamo prenotato via internet un escursione con Explorer New Zealand (Dolphins Discoveries). A causa del cattivo tempo e del mare mosso non hanno effettuato il giro classico fino all'Hole in the Rock ma siamo riusciti comunque a vedere dei bellissimi delfini e la parte interna della baia con le suggestive spiagge. Nel pomeriggio siamo arrivati a Orewa Beach al Top 10 Holiday Park, ottimo campeggio in riva al mare.
Sabato 17
La nostra nuova destinazione è Waitomo dove anche questa volta abbiamo scelto un Top 10 Holiday Park, ancora più bello e curato del precedente. Arriviamo a Waitomo a metà a pomeriggio dopo aver fatto una visita alla Otorohanga Kiwi House. Qui abbiamo potuto ammirare i Kiwi, incredibili uccelli autoctoni purtroppo in via di estinzione e difficilmente visibili non in cattività, oltre ad altre specie di uccelli tipici della Nuova Zelanda.
A Waitomo avevamo prenotato un giro “combo” delle grotte Ruakuri Cave e delle Waitomo Caves. Le prime sono più interessanti dal punto di vista geologico (e perché si possono scattare foto), mentre le seconde sono sicuramente più suggestive per la vista dei glow-wormes. A metà pomeriggio poi arriviamo a Rotorua (Top 10 Holiday Park, sempre di alto livello). Visto che è preso ed il campeggio è a pochi minuti a piedi dal centro lasciamo il camper ed esploriamo la città a piedi. Subito dietro al campeggio c'è il Kuirau Park, in cui possiamo ammirare i primi siti geotermali. Decidiamo poi di concederci un attimo di relax alla Polynesian Spa, con quattro vasche di acqua di termale all’aperto con splendida vista sul lago.
Lunedì 19
Ci alziamo di buon ora e alle 9 facciamo il primo tour guidato al Te Puia. Il parco termale è suggestivo ma purtroppo piove e la vista sul geyser, la principale attrazione, è alquanto deludente. La guida maori che ci accompagna del percorso però ci racconta storie molto interessanti sul parco e sulle tradizioni dei primi abitanti dell’isola e ci offre delle uova cotte al momento in una pozza di acqua termale. La seconda tappa è al Te Wairoa Buried Village, ricostruzione di un villaggio maori e dei resti di un sito turistico inglese distrutti da un eruzione vulcanica alla fine del 1800. Inoltre nel sito è possibile ammirare le belle cascate del Wairoa River. L'ultima tappa della giornata prevede una vista al Wai-O-Tapu Thermal Wonderland, che dista una trentina di kilometri da Rotorua ma la visita ne vale proprio la pena. Il sito è molto bello, immerso nella quiete della foresta e offre la vista su molti crateri e pozze termale dai colori sorprendenti e spettacolari.
Martedì 20
Iniziamo una giornata ricca di interessanti visite, la cui destinazione finale è il Tongariro National Park (Whakapapa Holiday Park presso il Whakapapa Village). La prima tappa è la Hidden Valley di Orakei Korako, riserva geotermale che è una piccola perla incontaminata raggiungibile solo attraversando un fiume in barca (tutto comunque compreso nel prezzo del biglietto). Poi ci rechiamo alle Huka Falls, che sono tra le cascate più importanti della Nuova Zelanda e, nonostante non siano molto alte, sono impressionanti per la portata e la violenza con cui l'acqua scorre. Lì vicino andiamo anche a visitare i Craters Of The Moon, crateri geotermali che creano un paesaggio davvero suggestivo. Arriviamo quindi nel tardo pomeriggio al parco Nazionale, giusto in tempo per un primo breve trekking (segnato come Ridge Track) che offre una bella vista sui vulcani. Qui abbiamo superato i nostri primi timori relativi alla vita in camper in quanto la strada per raggiungere il parco è davvero ottima anche in inverno, e la notte, nonostante temperature attorno allo zero, abbiamo dormito senza problemi.
Mercoledì 21
Zaino in spalla di buonora, sfidiamo l'aria pungente e iniziamo il primo precorso per le Taranaki Falls. La cascata è molto bella come tutto il percorso (tra l'altro i sentieri nel parco, e in generale tutti quelli in Nuova Zelanda, sono ottimi e ben evidenziati), peccato solo per il panorama un po' coperto dalle nubi. Ritorniamo in camper per una veloce merenda e ci rimettiamo subito in marcia per le Silica Rapids. Anche in questo caso il percorso è stupendo. Entrambi i track, che sono circolari, durano circa due ore e facciamo appena in tempo a terminare il secondo che inizia a piovere come da previsioni (il sito metservice é risultato sempre affidabile). Visto che a causa delle condizioni metereologiche non abbiamo potuto fare percorsi più lungi ci avviamo verso Wellington dove arriviamo in serata (Top 10 Holiday Park).
Giovedì 22
Lasciamo il campeggio (appena fuori Wellington) verso le 8 per andare ad imbarcarci sul traghetto per l'isola sud, che avevamo prenotato via internet il giorno prima (con al compagnia Inter-islander). L'attraversata è una piccola crociera in mezzo ai fiordi (abbiamo avvistato pure dei delfini) e giunge a Picton in circa tre ore. Da qui seguiamo fino a Kaikoura (Alpine-Pacific Holiday Park), con una spettacolare strada in riva all'oceano, dove arriviamo per le 17 ed abbiamo quindi il tempo per un giro in bici, noleggiate al campeggio, prima che tramonti il sole. Il panorama è davvero spettacolare con l'oceano e montagne innevate alle sue spalle.
Venerdì 23
Abbiamo prenotato per le ore 10.00 l'escursione in barca con Whale Watch Kaikoura, per coronare finalmente il nostro sogno: vedere finalmente le balene. Possiamo dire che è stata un'esperienza meravigliosa e tutto è stato perfetto, dalla splendida giornata di sole ed il mare calmo agli avvistamenti effettuati: due capodogli e centinaia di delfini. Nota di merito al personale della Whale Watch che hanno fornito interessanti spiegazioni sul comportamento delle balene aiutandoci a capire meglio questi meravigliosi mammiferi. Dopo pranzo ci rechiamo a Hanmer Springs (Mountain View Top 10 Holiday Park) dove ci concediamo un paio di ore di relax alle famose terme.
Sabato 24 iniziamo la nostra discesa verso al West Coast. Facciamo tappa a Punakaiki per ammirare le Pancake Rocks bizzarre formazioni rocciose che ricordano infatti strati di Pancakes e poi pernottiamo a Hokitika al Shining Star Holiday Park, che ha un accesso diretto alla spiaggia. La sera ceniamo al Stupers Caffè & Bar, non lasciatevi ingannare del nome, è anche un ottimo ristorante. Prima di rientrare in campeggio passiamo alla Glow Worms Dell, ad ammirare piccola gola, popolata di Glow Worms, facilmente raggiungibile (con una torcia) e a pochi passi dal camping.
Domenica 25
Raggiungiamo il Franz Josef Village e da qui percorriamo il primo sentiero che ci porta al fronte del ghiacciaio (Ka Roimata O Hine Hukatere Walk della durata un'ora e mezza andata e ritorno dal parcheggio). Ci avanza il tempo anche per il Sentinel Rock (20 minuti). Nel pomeriggio arriviamo al Fox Glacier Village e prenotiamo per il giorno successivo un tour guidato con le Fox Glacier Guide. Concludiamo infine la giornata con una passeggiata di un'ora e mezza attorno al Lago Matheson, che offre una vista cartolina sulle montagne, riflesse nella sua calma superfice. Per questa notte abbiamo scelto di fermarci al Fox Glacier Top 10
Lunedì 26
Alle 8 e mezza siamo pronti per la nostra escursione al ghiacciaio Fox. Le guide ci forniscono le prime istruzioni, scarponi e ramponi e si parte. Dopo un breve tragitto in bus e una camminata di poco più di un'ora calziamo i ramponi e ci avventuriamo sul ghiaccio. Per noi non era la prima volta ma è sempre un emozione incredibile. L'escursione sul ghiaccio dura un'oretta e poi si torna in paese. Il pomeriggio ci avviamo verso Te Anau ma visto che il percorso è molto lungo ci fermiamo per la notte al Lake Hawea Holiday Park, vicino a Wanaka. Il campeggio è un po’ più spartano rispetto ai Top 10 ma comunque ben tenuto, molto grazioso e con una bella vista sul lago (e tra l’altro è quello tra tutti con le docce più calde che abbiamo trovato).
Martedì 27
Alle 11 siamo a Queenstown, graziosissima e molto rinomata località turistica anch'essa sul lago e circondata da splendide montagne. Cogliamo l'occasione per prenotare presso le sedi dei tour operator le escursioni per i prossimi giorni (Juci Cruize per Milford Sound e Real Journey per Doubtful Sound) . Pranziamo in città e nel pomeriggio arriviamo a Te Anau, al Top 10 Holiday Park.
Mercoledì 28
Ci alziamo con la pioggia che ci terrà compagnia tutto il giorno. La visita al Milford Sound inizia con un tratto di strada panoramica in bus, e al passo troviamo pure la neve (per fortuna non avevamo deciso di venirci con il camper). L'escursione prosegue con la navigazione del fiordo e paradossalmente proprio grazie alla pioggia incessante riusciamo a vederlo al massimo del suo splendore con innumerevoli cascate che si gettano a picco nel mare.
Giovedì 29
Tocca invece al Doubtful Sound. Questo fiordo si può raggiungere soltanto con un'escursione organizzata, il viaggio infatti richiede, dopo un primo trasferimento in bus da Te Anau a Manapuri, un tratto di navigazione sul lago Manapuri e un successivo tratto in bus fino al molo in cui ci si imbarca. Anche questo è un fiordo spettacolare, come tutto il tragitto per arrivarci, ma se non avete la possibilità di farli entrambi sicuramente la scelta dovrebbe cadere sul Milford Sound.
Venerdì 30
Il giorno successivo dopo essere partiti alla volta di Dunedin, decidiamo, vista anche la bellissima giornata, di modificare il nostro itinerario per visitare la rinomata zona dei Catlins, a est di Invercagil. Qui troviamo paesaggi spettacolari come la Curio Bay, le cascate McLean e soprattutto Nugget Point che confermano la bontà della nostra scelta. Ci fermiamo al campeggio di Kaka Point per la notte. La sera ceniamo nell'unico ristorante nel paese ed il titolare ci consiglia un percorso alterativo tra Dunedin e Christchurch.
Sabato 31
Giungiamo a Dunedin a metà mattinata e ci dirigiamo subito verso la penisola di Otago dove per prima cosa visitiamo l'Albatros Center. Riusciamo a fare qualche avvistamento e la visita si rivela interessante anche per le spiegazioni forniteci. Ci rechiamo poi al vicino Nature Wonder dove effettuiamo un divertente giro di un ora su un particolare veicolo a otto ruote che si arrampica ovunque. Non abbiamo la possibilità di avvistare dei pinguini perché non è stagione ma vediamo da molto vicino dei bellissimi cuccioli di foca nonché degli spettacolari panorami della baia. Facciamo quindi un breve giro in città prima di raggiungere il nostro campeggio (Kiwi Holiday Park).
Domenica 1 settembre
Seguiamo le indicazioni forniteci dal proprietario del ristorante di Kaka Point e facciamo la prima tappa alle Moreaki Boulders, suggestive rocce sferiche sulla spiaggia. Pranziamo poi nei pressi della diga di Benmore, che offre una splendida vista sui bacini e successivamente facciamo tappa al lago Pukaki, che con un cielo così terso ci da la possibilità di scattare delle bellissime foto al monte Cook. Arriviamo a Lake Tekapo giusto il tempo di parcheggiare il camper al Holiday Park locale e siamo subito in marcia per una ripida salita di 45 minuti che ci porta in cima al Monte John che offre una delle più incredibili viste che ci siano mai capitate.
Lunedì 2
Ci dirigiamo verso la nostra ultima tappa ma decidiamo di non fermarci a Christchurch bensì di proseguire per la penisola di Banks, e dopo aver percorso una bella strada panoramica arriviamo ad Akaroa (anche qui scegliamo il Top 10 Holiday Park). Dal campeggio, che gode di un ottima vista sulla baia, una ripida stradina ci porta al grazioso in paese dove ci godiamo gli ultimi istanti della vacanza. La sera riscendiamo in paese per mangiare finalmente le rinomante cozze verdi neozelandesi (ottime!).
3 settembre
È arrivato e il momento di tornare a casa. Avendo il volo nel pomeriggio con calma ci avviamo verso la sede della KEA, nelle vicinanze dell’aeroporto dove restituiamo il nostro camper, ottimo compagno di queste meravigliosa vacanza e per tutti i suoi 4.400 kilometri percorsi.
Torniamo con un bagaglio di meravigliosi ricordi, testimoniato anche dalle quasi tremila foto fatte, e felici delle nostre scelte. La Nuova Zelanda d’inverno s’è dimostrata comunque agevolmente visitabile anche in camper, come riscontrato anche dai tanti altri camper incrociati sulle pur tortuose strade e dai campeggi sempre ben affollati, anche nella più fredda isola sud e nelle località di montagna.
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Re: L’estate più bella? Un inverno in Nuova Zelanda
Laura Monelli
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