Rothenburg Bamberga Norimberga Ratisbona e Monaco
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Rothenburg Bamberga Norimberga Ratisbona e Monaco
di Porri Fabrizio
Equipaggio: Fabrizio, 51 anni
Rosetta, 49 anni
Faro, bastardo doc di 4 anni e 8 chili
Mezzo: Rimor Sailer 667TC del 2007 con annesso scooter Kimco 50 Agility
Periodo: dal 26 settembre al 5 ottobre
Prologo
Dopo più di dieci anni decidiamo di tornare all'Oktoberfest, e visto che abbiamo qualche giorno di ferie decidiamo di visitare le principali città storiche della Baviera.
26 settembre
Partiamo verso le 17 sotto una pioggerellina autunnale. Naturalmente sull'A1 c'è molto traffico, ci fermiamo a cena all'area di servizio di Nogareto est sull'A22 vicino a Rovereto, e qui pernottiamo.
27 settembre
Dopo una notte rumorosamente accettabile, ci attende la lieta sorpresa di una giornata di sole limpida e luminosa. In Austria facciamo un centinaio di km fuori autostrada comprendenti tre passi di montagna; traffico intenso, guida impegnativa, ma scenari da brivido. In Germania, finalmente, autostrada bella larga, liscia e poco trafficata. Arriviamo a Rothenburg alle 13, c'è una bella area attrezzata, costa 10 € al giorno; la corrente, se interessa, è a parte: con 50 centesimi ci fai qualche ora; il pieno di acqua costa 1 €. Siamo una quarantina di camper, tutti tedeschi tranne noi. Per pranzo ci siamo serviti della miglior “Wursteria” del paese: non si può sbagliare, è situata nella via principale e a tutte le ore c'è una coda da far paura, anche quando gli altri negozi sono vuoti.
Consiglio quelli sottili e lunghi, leggermente piccanti, inseriti in una specie di sfilatino anch'esso lungo e sottile: eccezionali! Poi a passeggio per il paese a far foto con il naso all'insù. Il paese è molto carino, ma abbastanza falso; riposano gli occhi le case color pastello, incuriosiscono le insegne in ottone lucidato. Molta gente, molti giapponesi. Abbiamo anche fatto un giro in scooter per ammirare la cinta muraria con le sue splendide porte e per avere scorci inediti dal basso del paese. Vale la pena visitare anche il giardino panoramico, da cui si gode una vista eccezionale su tutta la vallata, e la famosissima “bottega del Natale”: enorme e kitch ma, incredibile, c'è anche roba bella. Da ricordare anche che arrivando qui ci ha colpito la campagna: bella, con dei colori già autunnali. La sera, un po' stanchi, ceniamo in camper guardando la partita.
28 settembre
Partiamo per Bamberga alle 8.30; lungo il percorso incontriamo dei banchi di nebbia molto fitta e un freddo cane. Arriviamo alle 10. Il parcheggio è sul canale, in ottima posizione; costa 1€ / 24h.
Volendo c'è l'autobus, ma non la domenica, per andare in centro ( 1€ a/r ), che comunque è raggiungibile anche a piedi ( 1,5 km ) o con una comoda pista ciclabile. Noi, pigroni, tiriamo giù lo scooter. Fa sempre un freddo boia, ma subito dopo esce il sole che preannuncia un'altra splendida giornata. Bamberga è bellissima. Niente a che vedere con Rothenburg. Città vera, viva, di pietra millenaria, con scorci poco turistici ma molto emozionanti. L'abbiamo visitata con l'ausilio del libro acquistato all'Ufficio de Turismo. Ci siamo innamorati subito dei suoi spazi, dei suoi colori, delle sue geometrie. La più bella città tedesca che abbiamo visitato. E poi i negozi, belli; i prezzi dei ristoranti, più bassi di un 30% di quelli francesi ( ed è tutto dire ). Abbiamo mangiato, benissimo, in una birreria assolata del centro storico, spalla e pancetta di maiale arrosto con contorni vari; birra hefeweiss spettacolare. Il prezzo da piangere, 22 € in due con il mezzo litro di birra che costa 2,60€.
Poi ci siamo trasferiti sul marciapiedi di fronte, alla birreria Schlenkerla, la più famosa della città per farci una Rauchbier, la celeberrima birra scura affumicata vanto della città, inventata per l'appunto in questa birreria. Locale storico antichissimo, atmosfera particolare, birra così-così ( per i nostri gusti ), prezzo comico: 2,30€ a boccale; le porte e i legni sono ancora quelli originali, gli accessori antichi e bellissimi, un locale da “degustazione”; tocco di stranezza ulteriore, le bellissime porte antiche che danno accesso alle varie stanze, sono sempre chiuse, dando l'impressione di un posto disabitato, mentre invece quando apri la porta, gente-risate-rumore di stoviglie e camerieri/e svolazzanti nei loro abiti tradizionali. Nel tardo pomeriggio partiamo per Norimberga. L'area attrezzata dista 4 km dal centro, ci sono i bagni e niente più, siamo 6 o 7 camper. Decidiamo di andare subito in centro con lo scooter. La città ci pare molto bella, tanta gente, c'è anche una festa, una piccola oktoberfest in miniatura ( ma non troppo ). Facciamo un bel giro, un po' di foto, e poi torniamo al camper. Perdiamo il derby 1-0 ma andiamo a letto soddisfatti di questa prima parte del viaggio.
29 settembre
La mattina è riservata alla visita della città con l'ausilio del solito libro acquistato all'Ufficio del Turismo. Il Burg, bello e tenuto benissimo; la St. Sebaldus Kirche e la St. Lorenz Kirche, le due belle cattedrali della città; le stradine del centro storico; le piazze; il mercato. Andiamo a pranzo in uno dei ristorantini tipici della piazza prendendo la più tipica delle pietanze: wurstel di Norimberga ( piccoli e bianchi ) bolliti, con cipolle bollite anch'esse ed aromatizzate con aceto di mele e chiodi di garofano, e birra di Norimberga, scura ed ottima. Ero scettico sui wurstel bolliti, invece...
Dopo pranzo partenza per Ratisbona. Il parcheggio pullman consigliato dalle guide era vuoto, siamo andati in un altro ( N 49.02080; E 12.11158 ) più vicino al centro, sul canale, sicuro, dove già c'erano 7 o 8 camper. Siamo a 1,4 km dal centro, si va a piedi. Visitiamo il Duomo di San Pietro, il vecchio e il nuovo Municipio, il Ponte del Diavolo, un po' di centro storico, poi a cena in camper.
30 settembre
Bellissima giornata di sole. Torniamo a Ratisbona e facciamo l'itinerario del libro. Riqualifichiamo la città, dopo l'effetto poco lusinghiero che ci aveva fatto ieri. E' bella anche lei, è solo meno appariscente, e non ha monumenti di rilievo ( no, neanche il Duomo ). Pranzo alla “ Historiche Wurstuche” famosissimo locale sul fiume, sotto il ponte del Diavolo. Niente di speciale; buono, intendiamoci, ma solo dei normalissimi wurstel e una discreta birra fatti pagare un po' di più data la
fama del luogo. Nel pomeriggio partenza per Monaco. Arriviamo al parcheggio dell'Olympia Park, ci sono molti camper, ma il parcheggio è immenso. Andiamo un po' in giro a piedi per orientarci. La metro U3 è a un km abbondante, però possiamo andarci anche in scooter. Facciamo una bella passeggiata nel parco che in effetti è carino. In serata, mentre stanchi morti ci rilassavamo leggendo dopo una doccia corroborante, si è presentato un energumeno con orecchini da pirata e bananina su testa rasata che sarà stato 150 kg. Voleva il pagamento anticipato dei giorni di sosta ( 10€ al giorno) facendomi capire che mi avrebbe portato successivamente lo scontrino, e visto che non mi sono fidato mi ha portato con sé in auto alla direzione per darmi scontrino e ricevuta. Non si è assolutamente offeso, anzi lungo il tragitto mi ha magnificato i sistemi di sicurezza e la tranquillità e comodità del luogo. Sembra uno in gamba. Cena in camper e una bella dormita.
1 ottobre
Pioviscola. Con calma andiamo, con lo scooter, alla metro. Facciamo un biglietto Partner da 21€, col quale possono viaggiare fino a 5 persone per tre giorni su tutti i mezzi pubblici di Monaco.
Facciamo una capatina in centro, a Marienplatz, all'Ufficio del Turismo per comprare il solito libro sulla città, al supermercato per tirar tardi, poi all'Oktoberfest. Poca gente ma è presto. Tempo bruttino, però non piove. Visitiamo vari padiglioni: alcuni quasi vuoti, altri già pieni. Ci siamo fermati ad un Augustiner pieno come un uovo, e sono solo le 11.30 di mercoledì. Prendiamo con calma, scaglionati nel tempo, una gulash-zuppe, un tellerfleisch (bollito di manzo con patate e verdure ), una porzione di wurstel con senape e crauti, 2 brezen, 4 mass ( boccali da 1 litro ). Il solito ambiente che ricordavamo: l'orchestra che suona ( dalle 12 ), allegria, cameratismo fra sconosciuti. Tenere conto del fatto che la birra e il cibo sono ottimi, esattamente come in qualsiasi buona birreria del centro, ma più cari, anche in maniera consistente. Faccio un esempio: il tellerfleisch l'ho pagato 13,50 € mentre alla Hofbrauhouse, la birreria più famosa di Monaco, non arriva a 8 €; Il mass costa da una parte 8,20 €, dall'altra 6,90. Certo, consiglio di andarci almeno una volta per l'atmosfera. Ci siamo trattenuti fino alle 15 poi siamo tornati al camper, abbiamo preso Faro e siamo tornati in centro a passeggio. Ricordarsi che in Germania ogni possessore di biglietto valido può portare su qualsiasi mezzo, perciò anche in metro, un cane gratis. Ricordarsi anche che invece all'Oktoberfest i cani non possono accedere. Il centro è ancora più bello di come lo ricordavamo. Prendiamo le pizze da asporto da Silvestro, una pizzeria del centro gestita da italiani, ci ricordavamo di avercela mangiata buona e a prezzi stracciati. La pizza è sempre ottima ma i prezzi ahimè sono lievitati.
2 ottobre
In mattinata visitiamo la città col solito metodo, cioè seguendo il libro turistico, senza però approfondimenti in quanto in visite precedenti abbiamo visitato le chiese e i musei. Un bel giro al Viktualienmarkt, letteralmente mercato delle vettovaglie. Si trova in centro ed è imperdibile sia per l'atmosfera, rimasta uguale nei tempi, sia per la qualità dei prodotti, di livello altissimo. Qui si trova anche il miglior sushi della città e noi ne approfittiamo. Nel pomeriggio completiamo il giro della città vecchia e visitiamo l'enorme galleria con ipermercato dell'Olympiazentrum.
3 ottobre
Piove, poi pioviscola. Fa freddo. I negozi sono chiusi perchè è la festa della riunificazione.
Andiamo a vedere l'Allianz Arena, poi all'Oktoberfest per i saluti finali. Ricomincia a piovere, nei tendoni principali ci sono file chilometriche per entrare, noi optiamo per un piccolo ristorante in legno su due piani della Augustiner, situato ai margini della piazza. All'interno si rivela caratteristico, tutto incentrato su teschi di cervidi con annesse corna, abiti tipici ed oggetti domestici rurali appesi alle pareti. La tipologia degli avventori è naturalmente diversa da quella dei grandi tendoni: coppie, famiglie, in ogni caso tutti tedeschi. Ci siamo ritrovati in una tavolata ben assortita e il tempo è trascorso allegro e veloce fra una birra e l'altra tra un wurstel e un arrosto, guardando dalle finestre a bovindo le ondate di folla che, incuranti della pioggia sferzante, percorrevano indomite la piazza. In serata è smesso di piovere, ed abbiamo regalato a Faro una passeggiata defatigante lungo i sentieri del villaggio olimpico.
4 ottobre
Siamo partiti da Monaco senza fretta. Sul Brennero abbiamo trovato la neve ed una temperatura rigida. Appena arrivati in Italia sole e caldo. Generalmente il ritorno in Italia ci intristisce, questo bel sole invece ce la fa apprezzare. Ci fermiamo all'area attrezzata di Trento per lo scarico ( ricordarsi che all'Olympia Park non c'è niente, né acqua né scarico ), poi tutta una tirata fino a Lazise. Arriviamo alle 16; abbiamo saltato il pranzo, un po' di digiuno ci farà bene per ripulirci dalle scorie tedesche. Facciamo un giro in questo paese che amiamo fin dai nostri primi giri di gioventù, e che abbiamo seguito nella sua crescita da anonimo paesino rivierasco a fulgida perla del Garda; dalle sue atmosfere intimistiche a punto di approdo di un turismo internazionale 12 mesi all'anno. Il parcheggio camper è proprio davanti alla porta principale della città; è caro ( 15€ al giorno ) ma almeno è in ottima posizione, e sull'erba. C'è anche un camping municipale, non caro e in splendida posizione, ma è, come sempre, completo. Tantissima gente, tanto sole, 26° di temperatura; dopo la neve di stamani... Ottima pizza da asporto presa da “Al marciapiè”, partita e a letto.
5 ottobre
Anche oggi una bellissima giornata. In giro prima con Faro, poi senza per visitare la “Fiera del Miele”. Una bella manifestazione. Poi pranzo, di nuovo sole sul lago e in serata il non più prorogabile ritorno a casa.
Conclusioni
Che dire, un itinerario da consigliare nelle stagioni intermedie. Un bel tuffo tra il Sacro Romano Impero e la Guerra dei Trent'anni. Con una punta di ammirazione per questo popolo della Germania meridionale che riesce a coniugare efficiente pragmatismo teutonico e festosa gioia di vivere mediterranea. Per i camper nessun problema, ovunque ben accetti, anche al di fuori dei canonici spazi a loro riservati.
Fabrizio Porri
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