La nostra Calabria

La “nostra” Calabria

di Elisabetta e Beppe

21 giugno 2011 - 2 luglio 2011

Equipaggio: Giuseppe (Beppe) e Elisabetta (Betta)
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In tanti hanno già raccontato il loro viaggio in Calabria, ma ognuno di noi vive sensazioni diverse e ci è parso giusto esprimerle, prima di tutto per una nostra memoria, ma anche per lasciarle come indicazione ai tanti amici camperisti che si documentano con i diari di bordo scritti da altri.
Partenza da San Felice sul Panaro (MO) alle 7.30, direzione Bologna per entrare in autostrada con obiettivo minimo di arrivare a Salerno (ma so già che Beppe tirerà per arrivare in Calabria).
Prima sosta alle ore 13.30 con spuntino e rifornimento. Visto che il traffico è scorrevole passo alla guida del mostro (come lo chiamo io) per un paio d’ore, breve sosta tecnica (caffè) e si riparte. Passiamo Salerno e si prosegue. Alle ore 19 arriviamo a Praia a Mare. Abbiamo percorso 850 km. Io come al solito sono distrutta e non so proprio come faccia Beppe a non stancarsi di guidare. Ci fermiamo in un parcheggio sul Lungomare Colonnello Sirimarco dove ci sono altri camper.
Solo il tempo necessario per livellare il camper e Beppe è già a fare il suo primo defaticante bagno.
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Prima di cena fa alcune foto del tramonto: saranno le prime foto di una lunga serie di splendidi tramonti.
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Mercoledì 22/6
La notte è passata tranquillamente, ma decidiamo di lasciare il parcheggio dove abbiamo dormito per spostarci di fronte all’Isola di Dino (GPS N 39°52’23” E 15°47’11”).
Nel breve percorso ci fermiamo per un breve giro in paese per alcuni acquisti alimentari. Al parcheggio troviamo il custode Ettore che, oltre a chiederci 5 € per 24 ore, ci da alcune interessanti indicazioni sul come raggiungere l’isola. Noleggiamo un pedalò (10 € per ora, ci pare caro ma si fa) e ci apprestiamo a pedalare.
Raggiungiamo la prima grotta, detta del leone, per una roccia che spunta dall’acqua che ha le sembianze del leone.
Continuiamo il giro intorno all’isolotto fino ad arrivare alla grotta azzurra, degna del nome che porta. I pesci ci accompagnano all’interno.
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Dopo varie foto ci accingiamo al rientro pedalando.
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La giornata è serena, ma spira un leggero vento di scirocco, il sole e l’umidità si iniziano a far sentire e Beppe non resiste e si tuffa.
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Come lo invidio, io ho troppa fifa, l’acqua, pur essendo di una trasparenza meravigliosa è profonda (le lezioni di nuoto non sono bastate a farmi superare la paura). Raggiunta la riva però mi rifaccio e mi concedo un salutare e rinfrescante bagno.

Prima di cena ……
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Giovedì 23/6
Questa notte ha fatto decisamente caldo, più che altro l’umidità si è fatta sentire. La giornata si presenta grigia e il presagio è di un altra giornata calda. Salutiamo il custode che molto cortesemente si informa se la notte è trascorsa tranquillamente e partiamo percorrendo la strada litoranea in direzione di Cirella che ci mostra bellissimi scorci di paesaggio.
Entriamo nell’area attrezzata “Lido Serena” a sud del paese (GPS N 39°41’57” E 15°48’44”).
Parcheggiamo il camper su uno spiazzo sul prato fronte mare.
Ci chiedono 8 € al giorno, il mare è a pochi metri e davanti a noi c’è l’isola di Cirella.
La spiaggia è composta da piccoli sassi, ma questo conferisce all’acqua una limpidezza fantastica.
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Scarichiamo lo scooter e raggiungiamo il paese di Scalea visitando il centro storico carino e caratterizzato da vicoli stretti e tante scale.
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Il resto della giornata lo trascorriamo godendoci il sole e uno spettacolare tramonto, sempre affascinante.
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Venerdì 24/6
Ci svegliamo alle ore 7, il mare dinnanzi a noi è piatto. Stormi di gabbiani con il loro stridio dominano l’isola (ci viene di pensare al film di Hitchcock). Facciamo colazione guardando la scena, ma non vorremmo essere nel mezzo dell’isola.
Ricarichiamo lo scooter e ci dirigiamo verso l’area di sosta di Marina di Zambrone, a pochi km da Tropea (GPS N 38°42’18” E 15°57’56”).
Alle ore 11 siamo a destinazione.
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L’area si presenta bene, fervono i lavori per l’inizio della stagione, è a tutti gli effetti un villaggio turistico che ha riservato anche un ampio spiazzo ai camper. Ci chiedono 15 € al giorno tutto compreso. L’accesso al mare è diviso solo dalla strada, poco affollata in quanto termina 100 m. più avanti.
La giornata è meravigliosa e ne approfittiamo subito per andare a farci un bagno e a crogiolarci al sole.
Nel tardo pomeriggio scarichiamo lo scooter e raggiungiamo Tropea.
La cittadina merita senz’altro la fama che ha, piacevole da visitare, tanti negozietti e ristoranti, ma sopratutto un’ottima panoramica con splendide terrazze con vista sul mare.
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Assistiamo all’evento di un matrimonio di una giovane coppia di sposi (che carini che sono) con auto d’epoca giunti sulla terrazza per le foto e le riprese nell’ora del tramonto, che anche questa sera si presenta favoloso.
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Non è che esistono tramonti migliori o peggiori, tutti hanno un loro fascino, ma qui, con il mare e il cielo che si incendiano, l’attrazione è certamente superiore.
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Sabato 25/6
Decidiamo di trascorrere a Marina di Zambrone il fine settimana per evitare il traffico del WE.
Dopo aver fatto colazione ci attrezziamo per eventuale bagno con zaino, teli e asciugamani.
In sella allo scooter ci dirigiamo a Capo Vaticano.
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Il panorama ti lascia a bocca aperta, le imbarcazioni e i pedalò visti dall’alto della terrazza panoramica appaiono sospesi, l’acqua è cristallina con un colore che non si riesce a descrivere.
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Dopo le foto di rito ci dirigiamo sulla spiaggia e noleggiamo un pedalò (qui ci chiedono 8 € per ora). Il vento sta aumentando e io non mi sento tranquilla. Pur brontolando Beppe non si butta e terminata l’ora rientriamo e ci fermiamo sulla spiaggia a prendere il sole.
Veniamo attratti da un venditore, ovvero da come è organizzato ….
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Il pomeriggio, dopo il rientro da Capo Vaticano, lo trascorriamo in spiaggia. Il mare ha iniziato a incresparsi, ogni onda che arriva restringe sempre più la battigia. È uno spettacolo di colori in movimento che risvegliano emozioni, attratta dal mare scruto l’orizzonte e ……
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Domenica 26/6
Come avevamo previsto, oggi che è domenica, l’afflusso dei residenti sulla spiaggia è notevole, nonostante il mare sia mosso e spira un discreto vento. In sella al nostro scooter stabiliamo di andare a zonzo per vedere paesi vicini.
Decidiamo di recarci a Briatico, passiamo sul lungomare e scorgiamo una vecchia torre del 1500
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(Torre Rocchetta).

Sostiamo il tempo di alcune foto e poi proseguiamo arrivando ad una strada sterrata. Procediamo fino al termine dove inizia un lungo tratto di spiaggia, anche qui gremito dal turismo domenicale.
Ci fermiamo un’oretta a prendere il sole, poi di nuovo in sella allo scooter.
Ci avviamo per il ritorno al camper facendoci distrarre da qualsiasi cosa che troviamo sul percorso e riusciamo ad acquistare alcune bottiglie di vino e un po’ di frutta.
Dopo pranzo mi concedo alcune ore in spiaggia, mentre Beppe fa la siesta in camper.
Nel tardo pomeriggio riprendiamo lo scooter e ritorniamo a Tropea per alcuni acquisti di cose che avevamo visto il primo giorno, oltre alle famose cipolle.
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Rientriamo al camper dopo aver visto il tramonto, l’aria è tersa e all’orizzonte, sul mare, si intravede la sagoma dello Stromboli.
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Domani si parte ed esaminiamo quale itinerario fare per spostarci sullo Ionio.

Lunedì 27/6
Con calma. dopo il risveglio e una buona colazione, sistemiamo gli acquisti fatti e ci apprestiamo a partire. Abbiamo deciso di percorrere la litoranea SP 22 e SP 23, fino a Nicotera.
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Dalla strada costiera si distinguono benissimo lo Stromboli e le isole Eolie, oltre allo stretto
di Messina con il pilone che una volta portava i cavi della luce dalla Calabria alla Sicilia.
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Fiancheggiamo distese di campi coltivati a pomodoro e agrumeti. Arrivati nei pressi di Rosarno tagliamo sulla SS 281- SS 682 fino a Marina di Gioiosa Ionica dove prendiamo la direzione nord.
Nella serata di ieri non abbiamo deciso una meta esatta dove arrivare, ritenendo che sia il modo migliore per gustare il panorama e fermarci ogni volta per scattare foto o per qualcosa che attiri la nostra attenzione, perciò facciamo diverse soste, oltre a quelle per pranzare e prendere un po’ di sole sul lungomare di Roccella Ionica.
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Dietro di noi si staglia la vecchia torre di Pizzofalcone (certo che se il viaggio fosse organizzato tutto così dovremmo avere alcuni mesi a disposizione).
La giornata è calda, ma ventilata e ammiriamo l’interminabile lunghezza della bianca spiaggia e del mare cristallino, ma non passa inosservata la completa assenza di turisti, specialmente se si paragona all’attuale periodo sulla riviera romagnola.
Proseguiamo fino a Soverato ed entriamo nell’area attrezzata del Lido San Giovanni (GPS N 38° 40’ 55” E 16° 33’ 21”).
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Rimaniamo un po’ perplessi, infatti non ci sono altri camper, l’area è in pieno sole e sulla spiaggia ci sono blocchi di cemento.
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Spira un discreto vento. Ci viene incontro il gestore e ci informa del costo, € 10 tutto compreso, luce, docce e CS, oltre ad invitarci ad assaggiare la pizza presso il ristorante del Lido.
Io sono un po’ contrariata, ma siamo stanchi (io più che altro sono al limite) e decidiamo di fermarci. Posizioniamo il camper e ci rechiamo sulla spiaggia. L’acqua è bellissima e Beppe, non resistendo, si butta subito. Facciamo una breve passeggiata sulla riva e le tensioni del viaggio si sciolgono.
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Dopo la doccia decidiamo di accettare l’invito del gestore e andiamo nel locale per verificare la bontà della pizza.
Siamo soli e con il cameriere Francesco, la proprietaria Fabiana e il padre Antonio si fanno tante chiacchiere, anche perché un’ottima bottiglia di Cirò bianco aiuta molto in questo.
La pizza è davvero ottima e la serata prosegue fino a tardi, arrivano alcune coppie, ma è evidente che la stagione ancora non è minimamente partita. È davvero un peccato che posti del genere siano così poco frequentati, ma noi apprezziamo moltissimo la quiete della serata e l’ottima compagnia dei gestori.
Per domani mattina Beppe ha deciso che dopo tanti tramonti si alzerà per vedere l’alba e ha puntato la sveglia.

Martedì 28/6
Alle ore 5.15 mi ha svegliata.
Come una bella donna l’alba si fa attendere, ma poi all’orizzonte il mare ha iniziato a rischiarare, il cielo si è tinto di rosa e via via di giallo e poi rosso infuocato.
In pochi minuti il sole spunta in tutto il suo splendore dal mare, è accecante e straordinario.
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Appagati dallo spettacolo torniamo a letto …..
Al risveglio, solita colazione, poi una lunga camminata sulla spiaggia. La giornata è splendente e ventilata. Dopo la passeggiata ci facciamo il bagno e ci asciughiamo al sole. Apprezziamo ancor di più questo fantastico Lido e decidiamo di pubblicizzarlo nel nostro diario che scriveremo.
Alle 16,00 però, memori che i giorni purtroppo passano, dobbiamo riprendere la nostra meta. Salutati i proprietari partiamo, l’intenzione è di andare a Le Castella.
Nei pressi di Catanzaro troviamo un ipermercato e ne approfittiamo per alcuni acquisti e rifornimento di carburante. Alle ore 20 raggiungiamo il camping Costa Splendente (GPS N 38° 54’ 54” E 17° 01’ 36”), con lo sconto ci fa € 16 al giorno tutto compreso (volendo, sempre a trovarla libera, c’è compreso nel prezzo anche la lavatrice). Sul campeggio nulla da dire, ben ombreggiato e buoni i servizi, ma l’accesso alla spiaggia è su un viottolo sterrato e con forte pendenza.
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Ceniamo e ci guardiamo un film, poi appagati della lunga giornata andiamo a dormire.

Mercoledì 29/6
Fatta colazione scendiamo a vedere la spiaggia.
L’immediata sensazione è che non sarà quella che più ci soddisferà, è stretta, l’accesso al mare è in diversi tratti con grossi sassi piani sommersi dall’acqua e resi scivolosi dalla vegetazione marina, l’acqua rimane all’altezza delle ginocchia per diversi metri, ottima per famiglie con bimbi. Non oso immaginare però nel mese di agosto come possono starci diverse persone.
Un paio d’ore di sole, bagno e poi risaliamo per andare a Le Castella. Dista poco più di 1 km dal campeggio. Scaricato lo scooter raggiungiamo il centro, in fondo alla via centrale si trova il castello aragonese circondato dal mare e collegato da un ponte.
Un breve sopralluogo e rientriamo per il pranzo.
Nel pomeriggio riprendiamo lo scooter e raggiungiamo Isola Capo Rizzuto. Scorgiamo indicazioni di altre aree camper e proviamo a seguirle. All’ingresso un cartello ci informa che il campeggio è riservato a naturisti ed evitiamo di chiedere informazioni.
Scendiamo a Capo Rizzuto in una caletta, un po’ di sole per me e solito bagno per Beppe.
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L’acqua è cristallina e subito profonda, ma personalmente non passerei le giornate in queste calette.
Rientriamo a Le Castella e andiamo in spiaggia nei pressi del castello. Attendiamo il tramonto prendendo l’ultimo sole della giornata. All’ingresso del castello stanno organizzando una spettacolo per la serata e decidiamo di ritornare dopo cena per vedere il castello illuminato che appare ancor più bello.
È stata una piacevole giornata.

Giovedì 30/6
Anche oggi la giornata parte con uno splendido sole. Fatta colazione partiamo in direzione di Capo Colonna. Una volta giunti rimaniamo un po’ delusi dallo stato di abbandono del luogo. Le aspettative erano ben altre, visto anche i chilometri di strada illuminata che ci sono per arrivarci. Le rovine non sono molto visibili e l’unica cosa che si vede bene è la bella colonna.
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Ripartiamo in direzione di Crotone, dalla strada costiera risalta un litorale di sabbia rossa e fa un certo effetto.
Arrivati in città siamo avvolti da un traffico di mezzi caotico tipico di molte città del Sud, non che Beppe non sia abituato a questo, ma deve fare più attenzione alla guida. Senza pensarci più di tanto abbiamo cercato di uscirne il più in fretta possibile, certamente tralasciando cose da vedere in una città dove la storia ha lasciato ampie tracce del suo passato.

Proseguiamo fino a Cirò Marina. Seguiamo le indicazioni per Punta Alice, ma all’ingresso ci fanno notare che non praticano più la sosta camper e i prezzi sono da campeggio. Il villaggio sembra molto bello, ma riteniamo sia troppo caro per un camper. Usciamo e seguiamo le indicazioni per un’altra area di sosta “Villaggio Le Casette”. Purtroppo, dopo aver percorso una stradina nei campi, siamo arrivati davanti all’ingresso che scopriamo chiuso.
Beppe prosegue ancora un po’ e dopo ½ km 13 troviamo una strada sterrata in mezzo a una fitta vegetazione e al di la si intravede il mare.
Onde evitare problemi Beppe decide di percorrerla in retromarcia.
All’uscita ci siamo trovati in una radura con una lunghissima spiaggia deserta. Nei pressi uno stabilimento per la lavorazione del sale che appare dismesso dal quale esce una lunga tubazione che si butta in mare per alcune centinaia di metri. Un vero ecomostro!
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Decidiamo di fermarci e raggiungiamo la vicina spiaggia, il mare è cristallino, subito profondo e si sta divinamente bene. Nel primo pomeriggio iniziano ad arrivare alcune auto con i locali, ma la lunghezza della spiaggia fa si che non si percepisca minimamente questa presenza.
Trascorro la giornata a rosolarmi al sole, mentre Beppe fa continui bagni.
Alle 20 ritorniamo a Cirò per cercare un posto per trascorrere la notte. Troviamo uno spiazzo fronte mare e ci fermiamo anche se, sulla strada vicina, c’è un via vai di auto. Decidiamo di recarci a cercare qualcosa d’asporto per la cena, ma arrivati ad una piccola pizzeria (Paradais) nei pressi del camper, vista anche la cordialità del gestore, sig. Franco, ci accomodiamo al tavolo. Avremmo potuto chiedere qualsiasi cosa che certamente si sarebbe prodigato per andarla a cercare, ma avevamo voglia di pizza.
Una buona stria accompagnata da una “salsina di nduja”, apre la cena. Il sig. Franco si ferma a parlare con noi e mi insegna come si prepara il peperoncino sott’olio, perché quello che ci ha servito era veramente troppo piccante. Così ci siamo scambiati le rispettive usanze nel prepararlo.
Alla fine Beppe ha chiesto dove poteva trovare del buon olio e ci ha procurato pure quello.
Non contento ci ha pure offerto una stanza per dormire, ma qui non è riuscito nel suo intento. All’arrivo del conto non ci è parso vero, antipasto, stria, 2 farcitissime mega pizze, caffè, 1 litro di vino e 4,5 litri d’olio assaggiato sul posto, il tutto a 40 euro.
Torniamo soddisfatti al camper e ci sediamo per un po’ a vederci il passeggio, prima di andare a dormire.

Venerdì 1/7
Il traffico del mattino ci sveglia presto. Le giornate sono volate, ma purtroppo oggi inizia la fase del rientro. Ci attendono circa 500 km. Il cielo si presenta nuvoloso e questo allevia un po’ il dispiacere della partenza. Nei pressi di Rossano entriamo in un supermarket per un po’ di spesa. La voglia di rientrare proprio non c’è e a Nova Siri decidiamo di raggiungere la spiaggia per una sosta prolungata visto che il sole ha bucato le nuvole. Un bagno e un po’ di sole e si riparte.
La meta è Petacciato Marina e ci rimangono solo km 340.
Dopo alcune soste arriviamo intorno alle 19,00.
Il cielo è cupo e sul mare si scaricano fulmini spettacolari.
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Poco dopo aver parcheggiato si scatena un vero nubifragio che visto dal camper fa anche un po’ paura. Beppe è soddisfatto per il lavaggio del camper a costo zero, ma lo spettacolo più bello sta per arrivare, infatti un meraviglioso arcobaleno fa capolino davanti a noi e il contrasto di colori è superlativo.
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La serata trascorre in camper. Fuori fa freddo e, nonostante i vari camper parcheggiati, non c’è proprio nessuno in giro.

Sabato 2/7
La mattinata è decisamente grigia. Ci fa decisamente meno male pensare che le nostre ferie sono terminate. Un’ultima tappa di ulteriori 500 km ci attende e partiamo. Durante il viaggio il cielo tende ad aprirsi.
A Pedaso usciamo dall’autostrada e approfittando del sole ci rechiamo sul lungomare di Marina Palmense.
C’è un forte vento e il mare è mosso, ma si sta decisamente bene.
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Alle 13 passiamo dalla vicina rosticceria a prendere un po’ di frittura di pesce che consumiamo in camper. Riproviamo a partire, ma a Giulianova usciamo nuovamente dall’autostrada per entrare nel centro commerciale adiacente la stessa.
Proprio la voglia di rientrare non c’è!
Dopo un po’ di compere e “scuriosamento” tra i banchi del supermarket riprendiamo la via di casa sotto un cielo cupo che minaccia pioggia e questa volta senza ulteriori soste.
Alle ore 20, dispiaciuti che anche questo viaggio sia terminato, in un pomeriggio che si è rasserenato avvicinandoci a casa e con il sole che tramonta, entriamo nel cortile, ma già si sta pensando al prossimo viaggio perché, come dice il detto, “chi si ferma è perduto”.

Dettagli del viaggio.
Km percorsi 2780
Carburante Lt 347
Prezzo medio gasolio € 1,385
Autostrada € 70