La nostra Sicilia
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La nostra Sicilia
di Flavio
Finalmente quest’anno, viste le condizioni climatiche favorevoli, supportate dalle previsioni accettabili degli ultimi giorni, abbiamo deciso di visitare per la prima volta la Sicilia. E così, prenotato il traghetto con GNV da Livorno il 22 maggio si parte per questa terra a noi così lontana, visto che abitiamo a Gorizia.
Come sempre, vogliamo sottolineare che questi, vogliono essere solamente degli spunti per chi volesse affrontare un viaggio simile, trasferendo le nostre esperienze di viaggio, capendo che la soggettività del vissuto è unica e sacra.
Complessivamente abbiamo percorso 2278 Km. consumando 11,6%, con una media di 52 Kmh e guidando per 54 h. Questi i dati estrapolati dal computer di bordo del nostro Laika Ecovip 2 Classic, che ci ha accompagnato in questa vacanza italiana, senza incappare in nessun problema di sorta.
22/5
Si parte a mezzogiorno, con calma, dopo aver sistemato come sempre il camper sotto casa per agevolare le operazioni di carico dello stesso.
Appena partiti e dopo aver imboccato l’autostrada A4 che ci porterà a Livorno, ci capita di trovare una fila di 8 Km fra Latisana e Portogruaro che ci costringe ad uscire per trovare un percorso alternativo sulle vie provinciali e statali, permettendoci cosi di bypassare l’ostacolo dovuto ad un incidente verificatosi sul tratto in questione. Così facendo, perdiamo più di un’ora sul ruolino di marcia, ma non ci permette di mancare all’appuntamento con la motonave “Forza” che ci attende all’imbarco Galvani di Livorno.
Effettuate le operazioni di routine inerenti all’opzione del Camping On Board, si parte alle 22.00 in perfetto orario. Il mare è come una tavola, e la nave scivola via senza un sussulto per tutto il viaggio. In quella sera, l’Inter vince la sua Champions League dopo tanti anni.
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23/5
Ci svegliamo con la brezza marina in pieno Tirreno. Cielo sereno. Una meraviglia. Dopo esser usciti sul ponte centrale della motonave per goderci il paesaggio, conosciamo due coppie di camperisiti (Renato, Franco, Manuela e Livia) e decidiamo, una volta sbarcati, di trascorrere qualche giorno assieme per visitare Palermo. Arriviamo cosi alle 15.30 e dopo pochi minuti parcheggiamo i nostri mezzi nell’area Green Park di via Quarto dei Mille 11, che si svelerà essere strategica per visitare la città. (20 euro al giorno recintata, sorvegliata con CS + EE e piccola doccia). Usciamo subito per conoscere da vicino questa città ricca di storia, partendo dalla Cuba, palazzo risalente all’anno 1100 del periodo Normanno, che si trova proprio a pochi metri dal parcheggio. Imboccando poi C.so Calatafimi, visitiamo il Palazzo dei Normanni, con il suo giardino palmato. Varcata poi la “Porta Nuova”, giungiamo alla splendida Basilica dove si custodiscono le spoglie di S.Rosalia, una delle patrone della città.Ci spostiamo poi ai “Quattro Canti”. Pittoresco incrocio dove si intersecano le vie dei quartieri più importanti di Palermo. Svoltando subito a destra, vediamo la stupenda Fontana Pretoria con la sede municipale e sul retro, le chiese della Martorana e S.Cataldo. Che dire. Restiamo colpiti da tanta bellezza che fa da contro altare alla situazione di precarietà che si nota in certi palazzi adiacenti, vie, ma specialmente ai marciapiedi colmi di immondizie che traboccano dai cassonetti della spazzatura. Un vero peccato. La giornata finisce dopo aver acquistato alcune specialità siciliane alla pasticceria da “Aromatico”. Nel dopo cena, pianificazione del giorno dopo con i nuovi compagni di viaggio.
24/5
Nottata tranquilla. Clima ideale.
Partiamo con obiettivo il Mercato di Ballarò. Descriverlo è alquanto facile e complicato nello stesso tempo. Voci, colori, odori, sono caratteristici dei souk africani. Inserito nella parte Sud Ovest della città, il mercato offre uno spaccato della Palermo vera, offrendo i prodotti del territorio a prezzi (per noi) fuori mercato. Così, riempite le borse e le braccia di ogni ben di Dio, decidiamo di rientrare per mettere al fresco le cose appena acquistate e poi, vista l’ora centrale della giornata che stava portando i primi caldi della stagione, concordiamo di visitare le catacombe del convento dei cappuccini, che si trovano a pochi isolati dal parking, all’interno del quale troveremo centinaia di scheletri, alcuni dei quali mummificati, che riposano lì da qualche secolo, vestiti come lo erano nell’ultimo viaggio terreno. Impressionante la conservazione di una piccola bimba di due anni che, ad osservarla bene, sembra ancora che dorma nella sua culla.
Usciti da questa particolare esperienza, ci imbattiamo in un ragazzo che, su un “Ape” adibito al trasporto persone, ci informa della sua nuova iniziativa per poter visitare gli angoli più nascosti di Palermo, grazie alle dimensioni ridotte del mezzo. Decidiamo così di approfittare dell’offerta nel tardo pomeriggio, facendoci indicare qualche posticino dove poter mettere sotto i denti qualche specialità nostrana. Ci indica così l’angolo gastronomico di Aliotta Davide, posto in C.so Calatafimi, e mai scelta fu più azzeccata. Rigatoni alle melanzane, con melanzane grigliate, pannelle e bibite per un totale di 9 euro in due!
Si parte poi con l’autobus nella vicina Monreale. Il Duomo è bellissimo ed al suo interno eccezionale. Tutto un mosaico d’oro raffigurante immagini sacre con i passaggi della vita di Gesù. Il Chiostro purtroppo è chiuso per turno di riposo. Subito dopo, incrociamo uno dei tanti matrimoni che vedremo durante la nostra permanenza in Sicilia, con i parenti ed invitati tutti rigorosamente molto eleganti vestiti in nero. Bellissimi pure le bambine/bambini, che vestiti di tutto punto fanno da damigelle e valletti ai futuri sposi. Qui, in un locale della piazza di Monreale, assaggiamo poi la prima granita siciliana che ci fa dissetare ed apprezzare l’intorno. Ritorniamo così a Palermo e dopo mezz’ora c.a. di viaggio in bus, contattiamo il ragazzo dell’Ape e dopo aver trattato il prezzo (70 euro x 6 persone), partiamo alla scoperta della città nel suo insieme. Viuzze impraticabili per lo più, ci permettono di vedere spaccati di vita popolare oltre che ammirare delle meraviglie come il teatro Massimo, la Chiesa del Gesù trovata occasionalmente aperta grazie ad un’ennesima cerimonia nuziale, con al suo interno meravigliose opere scolpite nel marmo bianco in stile barocco. I giardini Garibaldi, dove vicino ad una grande sequoia, uccisero il famoso detective italo/americano Joe Petrosino, il lungomare, Bagheria.
Alla sera, ceniamo con il pesce acquistato in precedenza al mercato. Giornata da incorniciare.
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25/5
Ci svegliamo con un bel sole e cielo azzurro che ci accompagneranno per quasi tutta la vacanza.
Salutiamo i nostri compagni di viaggio di Treviso che hanno pianificato un giro diverso dal nostro e con l’altra coppia di Bergamo puntiamo su Caccamo. Grazioso centro medievale sulle colline all’interno di Termini Imerese , con il suo castello Normanno posto su una falesia e la bella Chiesa sotto lo stesso. A seguire, la stupenda Cefalù, che si presenta ai nostri occhi con il suo abito migliore. Una luce splendida che illumina le facciate delle sue case ed un mare azzurro cielo. Il parcheggio per i nostri VR è funzionale, trovandosi sul lungomare a pochi passi dal centro storico. Solo sosta 15 euro al giorno + acqua. Pranziamo, e subito dopo andiamo a visitare il vicino lavatoio medievale con le sue numerose canne che buttano acqua fresca (non potabile), per finire poi in una vasca di pietra che porta al vicino mare. Lo splendido Duomo con la sua piazza. Le viuzze che ti ricordano i piccoli borghi toscani con le sue attività commerciali, ed il tempo scorre via, discorrendo seduti sulla battigia del piccolo porto siciliano. Serata in pieno relax.
26/5
Bel tempo. Di prima mattina, corsa sul lungomare, città vecchia, porto, di una cittadina che si risveglia. Poi….spiaggia con il suo splendido mare. Piccola spesa al supermercato e dopo pranzo, a malincuore, ci avviamo verso Tindari. Sicuramente Cefalù merita una sosta di almeno due giorni pieni (se non di più), ma il tempo a nostra disposizione è scandito dal fatto che vogliamo fare il periplo dell’isola e tant’è….
Arrivati a Tindari, restiamo colpiti dal teatro romano e le sue vestigia con resti d’abitazioni poste sotto lo stesso, con un panorama mozzafiato sul golfo di Patti ed in lontananza le isole Eolie.
Poco sotto, il tempio mariano. Ripartiti, arriviamo a Milazzo c/o l’area di via Paolina. 20 euro per un giorno C.S. + E.E. recintata con guardiania. Non bella, ma funzionale per il nostro scopo, in altre parole, la visita a Vulcano e Lipari. Giro del luogo, con la sua marina a pochi passi dal parcheggio con l’acquisto dei biglietti per la motonave “Eolo d’Oro” 31 euro a testa per l’escursione di domani mattina. Aperitivo fronte mare, cena assieme ai nostri compagni di viaggio e buona notte.
27/5
Anche oggi bel tempo con temperature massime di 27°.
Partiamo alle 9.00 in punto, accompagnati da una scolaresca di un centinaio di ragazzini provenienti da Acireale. Dopo un’ora e mezza ca, dopo aver visto le cave di pietra pomice, da cui si estraeva il prodotto fino a poco tempo fa da un fianco della costa che si tuffa in un mare azzurro turchino, attracchiamo al piccolo porto di Marina Lunga a Lipari che conta poco più di 10.000 abitanti e giriamo per le sue vie predisposte ad accogliere i turisti che a frotte popolano l’isola. Visita alla Chiesa che domina la cittadina, poi a Marina Corta per assaggiare (vista l’ora) le specialità del posto. Caponata, insalata Eoliese, arrotolato di melanzane con il pesce spada, presso un ristorantino del luogo. Si riparte ed in 15 min arriviamo a Vulcano. Appena scesi, ci rechiamo alla fossa d’acqua sulfurea, fumarole comprese, per provare una nuova esperienza che riesce decisamente bene. C’immergiamo in questa paccottiglia calda per non più di 20 min. come raccomandato da un grande cartello ben visibile sul posto. Poi, per risciacquarci, ci tuffiamo nel mare vicino alla fossa, sempre con le polle d’acqua calda, che ci fanno da contorno. Poi, breve sosta accanto alle fumarole di zolfo con doccia finale. Costo 3 euro tutto compreso. Con gran sorpresa però, mi accorgo che, nonostante avessi tolto le piccole cose d’argento che porto, e messe in tasca, le stesse erano già ossidate ed annerite dall’aria piena di zolfo. Incredibile! Breve sosta poi per una gustosa granita al limone e piccolo giro a piedi sul porto e nel grazioso borgo marinaro. Si salpa infine, facendo il periplo dell’isola, partendo dai faraglioni dove, la mitologia vuole, che Ulisse si facesse incatenare per resistere al canto delle sirene. Passiamo poi per la grotta del Cavallo ed alla figura del muso leonino che subito dopo appare sulla nostra sinistra. Si arriva così al rientro a Milazzo, con la serata dedicata al recupero delle forze per la giornata di domani.
28/5
Qualche nuvoletta, poi bel tempo.
Dopo aver fatto C.S. impostiamo il navigatore sull’A.A. di Giardini Naxos “Lagani” (12 euro), pulita, fornita di accessori, ve la consigliamo vivamente. Ci arriviamo verso mezzogiorno. Piccolo giro turistico della cittadina balneare con aperitivo sul lungomare vista Taormina. Pranziamo, sfruttando le ampie piazzole messeci a disposizione da Salvino e poi, preso l’autobus che dista 200 mt. ca, arriviamo a Taormina. Una fiumana di turisti c’investe al nostro arrivo. Inglesi, tedeschi, giapponesi, cinesi, russi. Una vera babele d’idiomi si sentono levare dalle vie della graziosa località abbarbicata sul Monte Tauro. Visita al famoso Teatro Greco, posto in un’area d’assoluta bellezza con l’Etna che gli fa da sentinella. Giro per le vie dedicate allo shopping con la “solita” granita di contorno. Rientro per la cena, che faremo da conoscenti goriziani che hanno aperto un B&B a “Riposto”. Località che dista una decina di Km da Giardini Naxos. Dopo qualche peripezia dovuto alla ricerca del posto, condizionati dal camper e dalle viuzze strette, c’immergiamo per qualche ora in un ambiente ospitale, ricavato da una casa di inizi 800, dove ceniamo sul grande terrazzo con vista Etna.
Mi sento di consigliarlo per chi volesse passare qualche giorno in un ambiente sospeso nel tempo e ricco di storia. B&B Le Camelie via Gramsci 49. Cena ottima a base di tonno, annaffiato dai vini della zona.
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29/5
Piccoli annuvolamenti. Clima mediterraneo.
Dopo aver salutato il gentilissimo Salvino, andiamo a visitare le Gole dell’Alcantara che distano pochi Km da Naxos. 7 euro per il biglietto d’ingresso che ci permette di vedere dei paesaggi stupendi del torrente Alcantara, che crea i propri spazi attraverso un’antica colata basaltica. Ci caliamo ovviamente anche sul greto del torrente per immergerci nelle sue fresche acque ristoratrici, considerata la temperatura che nel frattempo si era fatta sentire.
Dopo pranzo, trasferimento a Zafferana Etnea dove, dopo aver visitato la sua chiesa, perfettamente addobbata per l’ennesima cerimonia nuziale del momento, acquistiamo dei dolcetti per la sera. Infatti, l’obiettivo di oggi è L’Etna. Arriviamo verso le 18.00 al rifugio Sapienza dove, nel 2001, arrivò la colata lavica, con la relativa bocca posta sopra lo stesso. Il clima è notevolmente fresco, ma si sta bene. Incuriositi, perlustriamo l’area adiacente visitando il cratere Silvestre posto a fianco del ristorante. Cena sull’ampio parcheggio e grande spettacolo di mille luci catanesi sotto di noi. Raffiche di vento ci cullano per tutta la notte, mantenendo una temperatura sui 14°.
30/5 Nuvoloso.
Alle 9.00 saliamo sull’ovovia che ci porterà sul posto dove partono i fuori strada che arrivano a 2.900 Mt, per visitare i crateri, nati fra il 2002/2003. Fa freschino (5°) e tira vento, ma lo spettacolo che la natura ci riserva è pari alle attese. Tutto è nero e…bianco, dovuto alle chiazze ancora presenti della neve caduta nell’inverno.La guida c’illustra con dovizia di particolari l’intorno e gli accadimenti che successero nell’area negli ultimi anni, facendoci passare un’ora indimenticabile fra i crateri, mentre dalla cima di IDDU, continua ad uscire un piccolo pennacchio di fumo. Posso solo assicurare che l’Etna da solo vale il viaggio in Sicilia. Assolutamente da non perdere! Scendiamo mentre una pioggerellina fitta inizia a scendere. Alle 14.00 si riparte con destinazione Noto. Arrivati, dopo aver trovato parcheggio nelle vicinanze, visitiamo in lungo ed in largo C.so Emanuele, che anche in questo caso, si presenta affollato da numerosi turisti. La città barocca si mostra in tutta la sua bellezza. Chiese, palazzi, case con il classico color ocra, sono proprio da vedere. Nel tardo pomeriggio, dopo esserci gustati una buona granita sul corso, puntiamo il navigatore con destinazione Calamosche, con il suo agriturismo ed A.A. in mezzo agli agrumeti e ulivi. Arrivati, dopo aver sistemato i mezzi e datoci una ripulita, ci gustiamo una deliziosa cena a base di polipo, pescespada, melanzane e pasta con le triglie. Si finisce la serata con dei “rosoli” ovvero limoncello e liquore alla liquirizia. Tutto molto buono, come il prezzo, di 20 euro a testa.
31/5
Già dalla mattina il cielo è azzurro e la temperatura si attesta sui 30°. Ventilato. Decidiamo così di andare nella spiaggia resa famosa per essere stata utilizzata per uno spot pubblicitario con Aldo-Giovanni e Giacomo per una nota azienda telefonica.. La stessa, si trova all’interno dell’oasi di “Vendicari” e per raggiungerla ci vogliono una ventina di minuti a piedi, ma ne vale proprio la pena. Sabbia, acqua cristallina, il tutto contenuto in un piccolo golfo naturalistico. Fantastico!
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Al rientro, pranziamo nuovamente all’agriturismo e ci facciamo un’altra bella scorpacciata di pesce all’aperto, sotto una vegetazione rigogliosa, festeggiando così il nostro 35° anniversario di matrimonio, in un ambiente semplice e naturalistico, come piace a noi. Ci spostiamo poi a Marzamemi, lasciando la coppia conosciuta in precedenza sul traghetto, per una visita alla vecchia tonnara, portata oggi alla ribalta, grazie all’imprenditoria locale che ha voluto investire in negozi, bar, ristorantini al suo interno. Si riparte poi con destinazione Marina di Ragusa dove troviamo la bella A.A. “Tanto per camper” e …incredibile, l’area è tutta per noi. Scambiamo quattro chiacchere con il gentile proprietario e con un vento forte, passiamo una tranquilla nottata.
1/6
Sole. Con calma ci prepariamo e dopo aver pagato la sosta (12 euro), andiamo a Punta Secca. Arrivati nel paese, reso famoso per i racconti televisivi del commissario Montalbano, siamo attratti proprio dal set cinematografico che, posto in riva al mare, all’interno di un ristorantino, un folto gruppo di addetti ai lavori, stava girando delle scene per i futuri episodi televisivi, mentre un vento impetuoso, non dava pace all’azzurro Mediterraneo. Camper, furgoni, camion con numerosi addetti alla produzione, tecnici, comparse, si davano da fare per far funzionare la macchina del cinema. Così ci siamo messi in un angolino per vivere qualche istante di quel mondo che ai più pare incantato. Il paesino è tutto sommato grazioso, e sta vivendo di luce riflessa grazie al “commissario”, oltre che aver visto un bel faro, il porticciolo ed una stele commemorativa relativa allo sbarco alleato durante la seconda guerra mondiale. Ci siamo spostati poi sul bel lungomare di Punta Braccetto per il pranzo all’interno del camper, con vista Mediterraneo. Il mare era proprio arrabbiato. Tirava un forte vento che favoriva il montare dei cavalloni che s’infrangevano fragorosamente sulla spiaggia. Infine, rotta verso la Valle dei Templi d’Agrigento, dove arriviamo verso le 16.30. Parcheggiato il VR (5 euro) e pagato il ticket d’ingresso (10 euro a testa), visitiamo il sito archeologico con i suoi famosi templi della Magna Grecia. Impedibili.
Verso sera, puntiamo sull’A.A. Zanzibar di Capo Rossello (15 euro), ottima base per poter visitare la Scala dei Turchi. Tira un vento teso e fa fresco. Ci addormentiamo con il rumore del mare in sottofondo.
2/6
Ci svegliamo con un tempo varabile e ventoso. Con calma ci prepariamo per la passeggiata lungo mare che ci separa dalla Scala dei Turchi. Arrivati però a mezza via, troviamo la spiaggia sbarrata per un’ordinanza del sindaco, causa un forte pericolo di frane. Sconsolati, non ci resta che zoomare al massimo la fotocamera, per scattare qualche immagine della “Scala”, anche se il tempo sta peggiorando. Tira sempre un forte vento ed il clima non è nemmeno adatto per rimanere in spiaggia.
Incredibile!! Così, decidiamo di spostarci verso ovest, passando per Ribera, Sciacca, le Cave di Cusa, Mazara del Vallo, per finire al camping “Biscione” a Capo Pizzolato c/o Marsala (15 euro) tranquillo e pulito, immerso nel verde. Così facendo, abbiamo potuto vedere da vicino quante coltivazioni d’agrumi, viti e ulivi sono presenti nella zona di Ribera, per non parlare delle flotte di pescherecci presenti nei porti di Sciacca e Mazara.
3/6 Sole e vento. Temperatura sui 25°
Appena alzati, ci dirigiamo a Marsala per la visita della città e delle cantine Florio. Da non perderle per la loro unicità. Infatti, trovare una cantina così importante con i suoi prestigiosi vini Corvo, Salaparuta, fondata dall’inglese Woodhouse e posta fronte mare, non è di tutti i giorni. Finita la visita e passati alla degustazione dei vari marsala, con acquisto finale nella boutique Florio, ci spostiamo verso lo Stagnone e pranziamo da Eubes (43 euro buono), che si trova in fondo al parcheggio dell’imbarcadero per Mozia. Nel pomeriggio, visita dell’isola Punico Fenicia con il suo piccolo ma interessante museo (9 euro + 10 per la barca). Visitiamo le saline in bicicletta, con i suoi caratteristici mulini che, al tramonto, sono da cartolina. Sosta notturna al Laguna Blu (13 euro) scarso, ma per una notte, può andar bene.
4/6
Sole e caldo. Decido così di farmi una corsetta lungo le saline, apprezzando l’intorno e la tranquillità del posto. Ci spostiamo poi ad Erice. Arrivati, il tempo cambia repentinamente e dopo poco, inizia addirittura a piovere e fa pure freddo! Sicchè, decidiamo di anticipare la fine della nostra visita, che si è limitata al centro storico con uno spuntino in P.zza Umberto I° al “Regno delle due Sicilie”. Ovviamente il panorama di Trapani ce lo siamo giocato causa le nuvole basse. Verso la fine della discesa, facendo rotta verso San Vito lo Capo, il tempo migliora sensibilmente ed il sole buca le spesse nubi nel cielo. Passando per Macari, notiamo una decina di camper in sosta libera fronte mare. Arrivati a San Vito, sostiamo nel camping “Alla Pineta” per goderci un po’ di riposo. Nel tardo pomeriggio, usciamo con le bici per conoscere la cittadina balneare ed incrociamo il “Cous Cous Fest” condotto dalla presentatrice RAI Donatella Bianchi di “Linea Blu”. L’affollamento è già notevole visto il periodo. Ci gustiamo uno Spritz Aperol con sullo sfondo, il palco dello spettacolo. Poi, cena in camper e dolce notte.
5/6
Giornatona dedicata completamente al relax. Spiaggia, sole ed il fantastico mare di San Vito lo Capo, intervallata dalle granite del posto.
Alla sera, cena al “Delfino”. Posto che si contraddistingue in quanto i camerieri ti servono le varie portate, animati da una celerità fuori dal comune. Discreto (63 euro).
6/6
Anche oggi ci svegliamo con il bel tempo e così decidiamo di visitare la “Riserva dello Zingaro” che dista pochi Km dal posto. Salutiamo il cortese proprietario del campeggio (42 euro per due notti) e poco dopo, parcheggiamo il VR davanti l’entrata del parco (3 euro) e come suggeritoci in precedenza , andiamo a fare il bagno sulla seconda caletta chiamata “Cala dell’Uzzo”. Sassolini bianchi compongono la piccola ansa che forma la spiaggia e l’acqua è di una trasparenza da far concorrenza ai migliori mari caraibici. Bello, fintantoché la stessa non si è riempita di troppe persone (oggi è domenica, mannaggia), facendoci così scappare da quel paradiso. Pranzo con vista il golfo di Castellamare dalla finestra del camper. Cosa puoi volere di più? Puntiamo poi il navigatore sull’A.A. “Play Time” di Castellamare del Golfo (13 euro) e dopo aver visto la tonnara del Secco e ripassata la costa incontaminata di Macari, con le sue innumerevoli possibilità di sosta libera, arriviamo verso le 17,30. Giro del posto e poi, cena della Titti.
7/6
Dopo aver fatto C.S. puntiamo nuovamente il camper verso l’A.A. di Palermo, già sfruttata all’ inizio della vacanza in via Quarto dei Mille e da lì, preso l’autobus 105, siamo andati a fare il pieno di frutta, verdura e pesce al mercato di Ballarò. Poi, vista l’ora, ci siamo fermati a mangiare all’angolo della gastronomia di Aliotta Davide in C.so Calatafimi, come già fatto all’arrivo a Palermo la volta prima. Ambiente da Take Away, ma tutto buono e a buon prezzo!
Per finire, un bel vassoio di dolci siciliani assortiti da “Aromatico” sempre in C.so Calatafimi. Infine, ci siamo salutati con i cordiali gestori del Green Park che, vista la sua ubicazione e l’accertata sicurezza del posto, lo consiglio vivamente per chi volesse vistare Palermo.Ci avviamo così al porto marittimo per sbrigare le faccende per l’imbarco. Qui, purtroppo, ci aspetta uno spiacevole contrattempo. La motonave ha più di 4 ore di ritardo arrivando da Malta e così, anziché imbarcarsi alle 11,00, saliamo alle 2,00 con la partenza alle 5,15. Una nottataccia! Peccato. Per domani, dovremo fare una tirata notturna per il rientro a casa.
8/6
Il bel tempo ci assiste, ed il mare è calmo e la motonave “Tenacia” fila via senza intoppi e ci porta a Livorno alle 21,45. Dopo un’ora scendiamo e subito dopo imbocchiamo l’autostrada che riporta a casa, arrivando verso le 4,30.
Cosa c’e’ rimasto dopo questo viaggio in Sicilia. Le bellezze naurali, l’arte, la cucina, ma sopratutte le persone che abbiamo conosciuto ed apprezzato per la loro affabilità, cordialità, con l’orgoglio di appartenere ad una terra così bella e ricca di storia
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