Liguria e Costa Azzurra
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Liguria e Costa Azzurra
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Non sono solito programmare molto i miei viaggi ma di solito qualche cosa faccio. Non so, leggere altri diari di viaggio, farmi una idea di quello che voglio fare.
E così era stato. L’idea era di passare da un nostro amico in Toscana, vicino a Pisa, poi scendere all’Elba, girarla un po’ e poi tornare in su.
Durante Natale mi estraneo totalmente dalla TV e giornali e faccio male. Il 26 ci sentiamo col nostro amico che ci dissuade dal venire in Toscana, vista la situazione della viabilità per le alluvioni. A camper oramai preparato decidiamo su due piedi di scender e in Costa azzurra. Confido nei POI del TOMTOM e in qualche fotocopia.
Partenza 28 Dicembre mattina Elena, IO (Daniele) e Riccardo (15 mesi) da Avigliana (TO).
Mezzo Chausson welcome 65
Aiuti: il fido tomtom, cartine IGN varie
Ecco, dire mattina è tanto. Partiamo all’ora doi pranzo, e ci fermiamo a Mondovicino per le spese di rito (cibo, accessori). Perdiamo un’infinità di tempo e alla fine siamo costretti a fermarci a Finalborgo, visto l’incombere della cena del cucciolo.
Per me non è necessario nessun navigatore per girare il finalese, che conosco abbastanza come le mie tasche. A noi per uno stop rapido non andava di scucire i 15 € della Caprazoppa, per cui cerchiamo un parcheggio verso Perti in direzione di Calice. E questo parcheggio, di solito usato dai camperisti, da più di un mese, quando nemmeno in auto riuscimmo a fermarci a Finalborgo, è occupato dai giostrai. Optiamo quindi per il parcheggio di un negozio di materiali edili poco coltre, tanto il mattino dopo saremmo andati via.
44°10'37.90"N, 8°19'13.72"E (da gearth)
29 dicembre
La prima notte, il camper ha una notevole inerzia termica fredda, per cui passiamo da freddo a stracalore abbastanza facilmente. Riki ne soffre di più, per cui al mattino siamo abbastanza stonati. Decidiamo quindi per un giro a Finalborgo per prendere la focaccia e il cappuccio al bar centrale. Nel mentre telefono a un campeggio di Nizza dove volevo andare ma scopre che c’è il tutto esaurito.
Partiamo poi e andiamo fino a Xxmiglia, dove, scattano le 12, ora ultima per il pranzo per Riki. Con l’idea di andare fare un giro,ci piazziamo nell’area ufficiale per camper che mi indica il TT e che effettivamente è piena di mezzi. Veniamo in seguito a sapere da un amica di mia moglie, Xxmigliese, che quella zona è a rischio di alluvioni. Mi piazzo in un posto che sembra buono, ma al momento di uscire l’autista dei bus ci intima di andare visto che una sbiadita striscia gialla indica che siamo nell’area Bus. Presi dai nervi ce ne andiamo, e compio l’errore di fare un po’ di statale. Perdo un’ora abbondante per poi entrare a La Turbie nell’autostrada, dove rapidamente ci avviciniamo alla zona che ci interessa.
Metto sul navigatore un POI di Frejus dove è indicato un parcheggio. Arrivo dritto in un cantiere in costruzione, ho idea che di quel parcheggio non se ne farà più niente. Vediamo vicino diversi Camper nel parcheggio del Geant, mi ci ficco col Bimbo isterico per il troppo viaggiare e moglie di conseguenza con i capelli dritti. Dovevamo comperare solo un paio di essenziali cose francesi (formaggi caprini), ma ci perdiamo troppo tempo.
I POI del TT danno indicazioni imprecise e non affidabili, scopro di non avere sul navigatore i campeggi francesi, il libretto che ho appena comperato ne ha il 2% di quelli esistenti, decido di andare verso S.Tropez, convinto di trovare o una Area o un camping dove fermarmi. Bimbo piange, moglie freme, e vedo solo divieti; alla fine in un posto buio e sconosciuto (poi scoperto essere ROQUEBRUNE SUR ARGENS, avvertito prima dal TT, vedo l’AA Chez Marcel. Sono le 18.30, mi ci ficco senza indugi.
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43.3658°, 6.71191° (da gearth)
Parcheggio e non mi metto nemmeno in bolla, stravolto. Inizia la fase cena bimbo+noi, finiamo alle 21.30, giusto in tempo per svenire. Un giorno di ferie passato sul mezzo, con intermezzo di cappuccio a Finalborgo (che pure conoscevo bene) , pranzo in un parcheggio per bus a Xxmiglia e spesa al Gean t !! Scopro che nel metre mi si è anche bruciato un anabbagliante.
30 dicembre
Nella notte la pioggia batte a intermittenza sul camper. Il mattino è molto nuvolo, andiamo a piedi verso il mare. Scopriamo che la località dove siamo è molto triste, TUTTO chiuso, lo stradone, la spiaggia bagnata non usufruibile dal bimbo, insomma, uno schifo.
Ora forse siamo noi che siamo lenti. Alzandoci vero le 8.30, noi prima di 2 ore, tra bagnetto al bimbo, lavaggi, etc, non riusciamo a essere fuori. Quindi dopo l’amena passeggiata nel nulla, rientriamo ed è già ora di pappa bimbo.
Alle 13.30, fatto il CS, sono in ordine di marcia, ma per pausa pranzo di Marcel esco solo dopo le 14. Mi dirigo verso S. Tropez, senza una chiara idea. Vedo molti meccanici gommisti lungo la via. LO SO, NON DOVREI ANDARE ALTROVE SE NON ALL’ASSISTENZA FIAT, ma girare senza luci non mi va. Il primo mi manda a quel paese. Il secondo, mi dice che se compero nel LORO negozio di fianco la lampada giusta lui se ci riesce me la cambia. Ma nel negozio mi dicono che per capire quale lampada è LA DEVO SMONTARE e dargliela per dirmi SE c’è l’hanno. Io non so e non ho gli strumenti per smontare frontale e intero faro, vado da un terzo, che non senza tribolare (e lui è un meccanico, io no) mi fa il lavoro. Stufi decidiamo di tornare verso S. Raphael dove presso il porto minore, in linea teorica vietato ma in pratica pieno di camper riusciamo a fermarci.
43°24'53.01"N, 6°46'44.60"E (da Gearth)
N 43.41474°, E 6.77929° (da TomTom)
Prima del ciclo della cena riusciamo a fare una fugace passeggiata in Paese: lusso, ben un’ora. E finalmente riki riesce a trovare dei giochi, uno scivolo, e addirittura fa un giro sulla giostra tipica francese.
31 dicembre
La passeggiata, un po’ più articolata, si ripete il mattino dopo, in seguito ad una notte passata malino per i clienti delle discoteche vicino al porto.
Ora noi sappiamo che a Frejus ci sarebbero da visitare le vestigia romane, ma non abbiamo voglia di cimentarci nell’impresa.
Mi rendo conto che al CS di Rivoli, uscendo di casa, ho abbandonato l’attacco a vite per il rubinetto del CS.
Per cui corriamo a un GEANT dove ne compero tre. Ma altre due ore se ne vanno. Selezioni un’area sul TT e sugli appunti in teoria carina, vicino a Saint Tropez, alla Ramatuelle. Arriviamo in una AA nel nulla, totalmente abbandonata.
43°12'42.53"N, 6°39'43.20"E (da gearth)
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Sono presenti due supercamperoni Crucchi: un RMB e un Carta. Il carta ha un generatore acceso che dal rumore da motosega non può che essere una cinesata.
L’RMB, arrivato dopo di me, ogni tanto accende il motore perche non si sa mai, le batterie possono scaricarsi. E io anche se ho scelto di piazzami alla massima distanza possibile dai due non possono non sentirli.
Un altro arriva e mi si mette vicino: ha il generatore in automatico che si accende ogniqualvolta che la batteria scende un pelo… senza parole.
Il posto tuttavia ha il suo fascino, in mezzo alla natura, con le colline verdi dietro. Mi aiuto con un Camper italiano a fare CS, un po’ complicato visto lo stato di abbandono del luogo che d’estate deve essere un carnaio. Poi i simpatici amici se ne vanno spaventati dall’isolamento dei luoghi: a me fanno più paura i centri abitati.
Scende il buio e piove a scrosci. Nel camper la festa di S. Silvestro impazza, col bimbo che balla. Ma alle 21, dopo i fuochi , viene messo a nanna, e noi ci vediamo un bel film e brindiamo la fin de l’annee. Nell’AA nessuno esce dai camper. Da ex tendista quello che odio del camper è questa insopportabile riservatezza.
La notte piove a riprese, si alza il mistral forte, il mattino dopo, complice il catarro del bimbo che non può prendere freddo, dobbiamo andare via.
1 gennaio
Siamo stufi: 4 giorni per due passeggiate in paese. L’1 mattina puntiamo verso l’Italia.
Puntiamo verso Arma di Taggia, dove dovremmo incontrarci con dei nostri amici. I nonni di mia moglie sono vissuti per 35 anni ad Arma, e lei la consoce come le tasche. Avevamo due anni fa già parcheggiato lungo l’ex ferrovia, per cui andiamo a colpo sicuro. Invece troviamo solo un cantiere. Gira e rigira e non troviamo, poi ci dirigiamo sulla sponda sinistra del fiume Argentina, dove sappiamo potercisi fermare. Veniamo dissuasi dai locali.
Dall’autostrada avevo visto delle grandi onde. Ma non avevo capito che ci trovavamo di fronte alla mareggiata del secolo. Per passare la strada fa una corda molle sotto il ponte della ex ferrovia, che al momento è allagata per il riflusso del mare nel fiume. Però ci indicano la strada per il parcheggio ricercato, che finalmente raggiungo, passando dal lungomare.
N 43.83289°, E 7.85713° (da TomTom)
Siamo stati tutto il giorno sul mezzo, ed ora il bimbo è addormentato. Mia moglie esce per prendere un po’ d’aria, e mi comunica la drammaticità della situazione della mareggiata. Il mare ha sfondato una scogliera in massi a protezione del porto, ed è entrato nella passeggiata mare allagando il lungomare. Considerato che l’unica via di uscita ha un paio di auto parcheggiate che restringono il passaggio, siamo chiusi dentro la AA.
Invitiamo i nostri amici di cercare parcheggio a Sanremo.
Il mare è davvero spettacolare; sono distrutte molte infrastrutture di spiaggia, le onde farebbero felici i protagonisti di “un mercoledì da Leoni”. E’ davvero la big one.
Vediamo che alcuni camper, sul lato sinistro del fiume, vengono fatti sgomberare. Altri si “nascondono” per non essere visti dalla protezione civile. Io dubito molto dei posti romantici sul mare e sui fiumi, in certe situazioni. Però in qualche momento di “calma c’è chi riesce a entrare nel parcheggio dove siamo passando da sotto il opnte, sul lato destro del fiume. Non so quanto l’acqua salata faccia bene al mezzo, a ciascuno la sua scelta.
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2 Gennaio
Il mattino la situazione è migliore, i lavori nella notte hanno liberato la strada. I nostri amici ci raggiungono. Il vento è molto forte, ancora una volta poco adatto a Riki ipercatarrato. Facciamo un passeggio in paese, e poi, stufi di poche attività a fronte dei tanti chilometri, puntiamo verso casa.
Mai decisione fu migliore. Infatti covava l’influenza ….
Non ho tenuto conto di spese e KM. Evidenzio per chi volgia girare la costa azzurra che l’autostrada francese costa davvero una follia, soprattutto pwer i camper.
Perché dico che la ciambella non è uscita col buco ?
Prima di tutto col bimbo avrei preferito stare fermo in un camping: ma non ho avuto tempo di cercarlo. Poi abbiamo viaggiato troppo, sfruttando le ore di qualità per le spese o per la ricerca di una area o parcheggio.
Non ultimo non avere un vero progetto. Certo, volevo andare alle isole Porquerolles, ma non mi ero informato del come e del dove, come fermarmi, come raggiungere i traghetti. Non ultimo il meteo. Non che sia stato orribile, ma noi speravamo in alcuni fantastici inverni dove mai prendemmo pioggia e di giorno il clima era veramente primaverile. Invece il vento forte e la pioggia hanno aiutato davvero poco. Anche Riki davvero si è divertito poco uscendo sempre straintabarrato, anche se la sua attività preferita, smontare il camper, lo ha tenuto sereno per tutto il viaggio.
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