Pasqua 2010
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Pasqua 2010
Equipaggi:
Livio e Daniela con i figli Michela (17 anni) e Mattia (13 anni)
Luciano e Maria Rosa con il figlio Davide (17 anni)
Venerdì 2 aprile – partenza
Anche quest'anno sono arrivate le sospirate vacanze di pasqua. Siamo riusciti a ritagliarci 5 giorni tra impegni di lavoro e di famiglia e dopo le solite corse dell'ultimo minuto siamo pronti a partire. La destinazione è Ravenna poi Delta del Po per rientrare dal Veneto con Chioggia e un giorno di relax sul lago di Garda. I ns amici sono partiti un giorno prima e sono già a Ravenna che ci aspettano. Riusciamo a partire alle ore 19(da Bra in provincia di Cuneo), ci fermiamo per la cena all'area autostradale di Ghedi e alle ore 24 stiamo parcheggiando a Ravenna in piazza della Resistenza insieme ad un modesto numero di camper. Individuiamo il bellissimo mezzo nuovo fiammante dei ns amici che stanno già riposando, poi tutti a nanna per il meritato riposo.
Sabato 3 aprile – Ravenna
Ci svegliamo con una bella giornata di sole e dopo esserci ritrovati e salutati siamo pronti a scoprire questa bella città. Il centro è veramente a due passi e anche se questa è la città delle bici , lasciamo le nostre a riposare e ci avviamo a piedi. La prima tappa è la basilica di S.Vitale
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dove facciamo un biglietto cumulativo per alcuni monumenti che visiteremo nella giornata. Iniziamo proprio da qui prima con i mosaici della basilica e poi con il mausoleo di Galla Placidia che si trova a due passi dalla stessa. Inutile dire che sono stupendi e che queste opere Bizantine valgono da sole l'intero viaggio. Incontriamo per caso un altro equipaggio di conoscenti e ci scambiamo auguri e saluti.
Bighelloniamo per le animate via del centro dove i ragazzi si divertono ad entrare ed uscire dai vari negozi per un po' di shopping. Concludiamo il giro della mattinata con il battistero degli Ortodossi
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che continua a stupirci con i suoi mosaici. Torniamo per il pranzo ed il consueto aperitivo davanti ai camper poi un riposino e si riparte. Oggi pomeriggio continuiamo in bellezza con
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S.Apollinare Nuovo e il mausoleo di Teodorico che raggiungiamo a piedi passando davanti alla rocca di Brancaleone poi la tomba di Dante Alighieri e giro per i mercatini del centro. Possiamo dire di non aver tralasciato quasi niente e per cena, mentre i ragazzi escono per una pizza noi ci ritroviamo sul camper di Luciano per festeggiare insieme ed inaugurare il nuovo mezzo.
Domenica 4 aprile – Abbazia di Pomposa - Comacchio
Questa mattina il cielo è coperto. In effetti attendiamo una perturbazione che ha già raggiunto il Piemonte, come ci confermano le telefonate a casa per gli auguri e arriverà da noi questa sera.
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La meta della mattinata è l'Abbazia di Pomposa per la messa pasquale. Per raggiungerla passiamo dai lidi Ferraresi. Iniziamo da Porto Garibaldi dove ci fermiamo sul lungo mare per un caffè (segnalo bella area al fondo del paese) poi percorriamo una bellissima strada (che consiglio) che passa dal lido delle Nazioni contornando la valle Bertuzzi con bellissimi paesaggi lagunari.
Passiamo davanti alla casa di Anita Garibaldi e arriviamo a Lido di Volano da cui si rientra per l'Abbazia. Anche qui parecchi camper, ma ancora tanti spazi liberi. Abbiamo il tempo per un giro veloce e tante foto a questo stupendo complesso, poi ci sediamo per assistere alla messa delle ore 11 anche se a volte ci si distrae ad ammirare questi spettacolari affreschi che ricoprono l'interno della chiesa.
Soddisfatti di questa bella pausa spirituale torniamo per il pranzo e partiamo subito dopo per Comacchio tornando indietro
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questa volta percorrendo la Romea. Il tempo tiene ancora anche se il cielo è grigio. Arrivati nella cittadina andiamo all'area Cavallari che troviamo chiusa , ma considerato che è abbastanza lontana dal centro storico è meglio così, inoltre non esistono divieti e vediamo camper posteggiati ovunque. Il parcheggio consigliato è quello dietro la Coop in via Fattibello dove per la sera si raduneranno penso ad occhio e croce più di 200 camper, in teoria i posti camper sono una trentina sotto l'argine del Po fino alla stazione dei Carabinieri, ma oggi la Coop è chiusa e nessuno dice niente. Il centro è veramente a due passi e dopo 5 minuti scarsi a piedi ci ritroviamo ad ammirare il famoso
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Trepponti molto caratteristico che collega 5 delle 13 isole di Comacchio con 5
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scalinate che confluiscono su di esso. La città è piccolina piena di canali e negozietti, si gira in un'oretta, poi si può fare un piacevole giro in barche che possono vagamente ricordare le gondole. Queste barche sono condotte con una lunga pertica di legno dai pensionati di Comacchio che come pagamento richiedono un'offerta libera ed inoltre forniscono un'esaustiva descrizione dei monumenti con tante notizie sul posto: il nostro barcaiolo
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era molto simpatico e preparato inoltre si avvertiva l'amore particolare per la sua terra. Se volete potete anche visitare il museo della nave Romana contenente una nave col suo carico ritrovata in laguna. Noi torniamo al camper per un giro veloce sull'argine del Po che passa proprio dietro il nostro camper per fotografare i caratteristici capanni dei pescatori. Sono ormai le diciotto e inizia a piovere e a tirare un forte vento. C'è ancora tempo per un po' di compiti , partita a carte e relax vari e alle ore venti affrontiamo vento e pioggia per andare al ristorante ad assaggiare le tanto famose anguille.
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Il ristorante è vicinissimo al ponte ed è molto bello, come sempre ci divertiamo e mangiamo discretamente bene: alcuni piatti sono superbi altri lasciano a desiderare, facendo una media possiamo dire di essere soddisfatti.
Il rientro al camper è impegnativo col vento che ci strappa gli ombrelli e non mi resta tempo per le foto notturne che mi ero ripromessa di fare. Pazienza … non si può avere tutto!!!
Lunedì 5 aprile – Mesola-Goro/Gorino-Sacca di Scardovari
Diluvia tutta la notte e continua anche al mattino. Dormiamo un po' di più e partiamo per Mesola.
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Parcheggiamo vicino al castello e sembra voglia smettere di venire giù a catinelle permettendoci di fare un giro veloce intorno al castello che ospita un centro di educazione ambientale.
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Siamo senz'acqua e andiamo all'area di sosta vicino al campo sportivo per fare rifornimento. Dobbiamo aspettare parecchio essendoci un po' di affollamento, ma intanto smette definitivamente di piovere regalandoci la speranza di poter nel pomeriggio finalmente tirare giù le bici.
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Per pranzo siamo posteggiati al porto di Gorino Ferrarese , pieno di barche e barchette da pesca in una bella atmosfera trasandata quanto basta come tutti i paesi di pescatori che hanno per me un fascino alquanto particolare. Il parcheggio costa 5 euro e ci sono dei posti con attacco luce.
Questa mattina c'è stato un momento che sulla strada si vedevano solo camper, lunghe file su una corsia e sull'altra , ma ci sono talmente tanti parcheggi, aree, campeggi che non ci sono problemi di sorta, anzi mi chiedo dove siano tutti in quanto ovunque si trova posto e siamo a Pasquetta. Pranziamo e partiamo in bicicletta destinazione Goro percorrendo circa otto chilometri sull'argine del Po di Goro su di una bella ciclabile asfaltata che parte proprio dal porto di Gorino. Dopo circa due km incontriamo il primo ponte di barche, molto caratteristico. Si tratta di un ponte a pedaggio per tutti i veicoli a motore e libero per le biciclette che appoggia su di una fila di barche, attraversandolo ci si trova in Veneto a Gorino Veneto. Noi ci fermiamo per le foto di rito, ma il nostro itinerario in bici non ne prevede l'attraversamento e proseguiamo. A Goro raggiungiamo il porto che è enorme con centinaia di pescherecci e mi chiedo come possa esserci lavoro per tutti, oggi è festa e tutto è tranquillo e inoperoso e mi piacerebbe veramente vedere domani questi posti quando ricominceranno le attività lavorative. Sosta al bar per dissetarci e rientro al camper. A questo punto Maria Rosa e Luciano si fanno una bella camminata verso il faro sulla stradina sterrata che parte anche dal porto.
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Mentre i ragazzi rimangono sul camper di Luciano noi ci avviamo ad attraversare col mezzo i due ponti di barche per raggiungere la Sacca di Scardovari. Quindi torniamo verso Goro prendiamo per il primo ponte (euro 2.60) e attraversiamo il Po di Goro poi direzione Gorino Veneto e attraversiamo il Po di Gnocca sul secondo ponte ancora più bello (euro 2) .
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Ci ritroviamo su una stradina che mi riporta al nostro viaggio in Scozia, infatti sembra una single track con tanto di passing place che corre tra mare e terra. I paesaggi lagunari sono stupendi aiutati dal sole che cerca di uscire attraverso le nuvole creando una luce un po' surreale, sono tantissimi i capanni di pesca uccelli vari e gabbiani che volano bassi ,atmosfere che le foto non riescono a riprodurre. In questo viaggio abbiamo visto molti fagiani più nell'interno e bellissimi aironi, inoltre uccelli di varie specie che non riesco a riconoscere. Poco prima di Scardovari facciamo dietro front, riattraversiamo i due ponti e ci rincontriamo con Luciano per dirigerci all'area Oasi Park a Boscone di Mesola. L'area costa 10 euro con attacco luce , ci sono le docce calde a gettoni e tanta pace, e finalmente Michela può godersi la sua sospirata doccia con tanto di phon e piastra per una messa in piega perfetta per lei basilare per sorridere nuovamente alla vita !!!!!Il cielo è completamente stellato e domani sarà una bellissima giornata.
Martedì 6 aprile – Chioggia-Arqua Petrarca-Lazise
Oggi sole e poi nebbia fino poco prima di Chioggia che raggiungiamo con un sole splendido e un traffico frenetico. Abbiamo qualche difficoltà a trovare l'area (sull'isola dell'Unione tra un ponte e l'altro che uniscono Sottomarina a Chioggia)
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per via dei sensi unici che il navigatore sembra non conoscere, ma quando ci arriviamo ci piace parecchio proprio in riva al mare e a due passi dal centro. Chioggia ci è molto piaciuta, è frenetica all'inverosimile, motorini macchine e bici e ferve di attività.
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La via principale è piena di gente e conduce fino al mare da dove partono i traghetti per Venezia o per la strada che percorre quasi in mezzo la mare il litorale di Pellestrina fino ai lidi di Venezia. Nei canali si rispecchiamo i palazzi colorati dandomi tanti spunti per fare mille foto che mi soddisfano alquanto. Torniamo al camper ed è ora di salutarci , infatti i nostri amici tornano un giorno prima e iniziano immediatamente ad avviarsi verso casa dovendo percorrere circa 500 km. Abitiamo a pochi km di distanza inoltre Luciano e Livio sono colleghi di lavoro ma i saluti sono sempre tristi perché annunciano la fine delle vacanze e mi lasciano con un po' di nostalgia e ancora di più perché sono stati giorni molto piacevoli , compagnia ottima e rilassante con cui si godono veramente le vacanze.
Noi mangiamo con vista mare e ci dirigiamo ad Arqua Petrarca.
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Arrivati nei pressi della cittadina si delineano le particolari forme dei colli Euganei e si passa immediatamente da un paesaggio di mare e lagunare ad un paesaggio di colline e vigne. Ad Arqua posteggiamo in basso e saliamo al paese che offre una piazza con chiesa e tomba di Petrarca più negozietti di specialità alimentari compreso il famosissimo brodo di giuggiole. Alla cima la casa del Petrarca visitabile e devo dire molto bella con tanto di stanze affrescate.
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Proseguiamo con destinazione Lazise sul lago di Garda e attraversiamo le cittadine murate di Este e Montagnana da noi già visitate essendo spesso in Veneto a trovare i parenti a Bassano del Grappa. Meritano comunque una tappa sopratutto la seconda. Alle ore 18 siamo già piazzati nel campeggio municipale di Lazise che si trova in posizione perfetta: sul lungolago e praticamente in pieno centro. Riusciamo a fare 4 passi prima di cena e decidiamo di concederci ancora una cena al ristorante non riuscendo a resistere al fascino di 1000 ristorantini del lungolago.
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Giro veloce per negozietti e poi pizza all'aperto con clima primaverile , vista sul lago e uno stupendo tramonto. Intanto si accendono le luci gialle dei lampioni e ci godiamo anche quest'atmosfera particolare girando per le tante piazzettine con i negozi ancora aperti. Torniamo al camper soddisfatti ancora in tempo per una partita a carte a andiamo a dormire pregustandoci il mercato del giorno dopo.
Mercoledì 7 aprile – Lazise e ritorno a casa
Oggi altra bella giornata di sole. Il mercato settimanale del paese si spinge con le sue bancarelle fino alle porte del campeggio. E' veramente enorme e riempie tutte le vie piazze e il lungolago.
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Peccato che questo mi tolga la possibilità di fare le mie adorate foto , ma non importa , ci godiamo questa atmosfera gioiosa. Raggiungiamo il castello non visitabile essendo privato. Il paese è tutto circondato da mura intervallate da porte. In un attimo è ora di rientrare e fatti gli ultimi acquisti ci accingiamo a tornare in campeggio.
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È ormai passato mezzogiorno da un pezzo quando partiamo passando tra le bancarelle e facendo 1000 programmi per tornare al più presto in questo paesino così grazioso, altri progetti quando passiamo davanti a Gardaland. Entriamo in autostrada e appena raggiunta la Torino Piacenza ci fermiamo nel primo autogrill per mangiare pranzo. Ripartiamo che sono già le due passate ed arriviamo nel cortile di casa alle 16.30.
Conclusione
Viaggio bello e rilassante. Posti tranquilli con nessun problema di parcheggio. Molto importante avere le bici al seguito e avendo qualche giorno in più sarebbe stato bello qualche pedalata anche nel bosco della Mesola. Certamente la stagione migliore per visitare queste zone penso sia la primavera in quanto non oso pensare quanto caldo faccia in estate e a quante zanzare ci siano come penso all'umidità e alla nebbia dell'autunno e dell'inverno.
In ogni caso tra opere d'arte e natura ce n'è per tutti i gusti quindi buon viaggio!!!!!
Con il permesso di [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] & [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
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