Mercatini di Natale in Trentino
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Mercatini di Natale in Trentino
Equipaggio, Enrico 45 anni, Marialuisa di 43,Gelsomina di quasi 17 anni, Livia di quasi 15 anni e il piccolo Gaetano di 8 anni, il nostro Big Marlin Elnagh.
E’ giunto il tempo del nostro primo, vero, viaggio invernale in camper, la meta è “il Trentino e i mercatini di Natale”. Per tale meta ci si prepara accuratamente (lettura dei diari di COL), in dei Napoletani come noi, capirete, il “grande nord” desta non poche preoccupazioni climatiche; temperature mai viste (abbigliamento), neve (catene) e un mare di Km ( 1000 ), comunque il 23 dicembre ore 15 si parte.
Il viaggio da Napoli a Firenze scorre tranquillo, traffico accettabile, tempo buono, poco prima di Firenze incontriamo la nebbia che ci abbandona sul tratto appenninico, sosta ormai d’obbligo all’area di servizio “Aglio” per rifornimento e frugale cena, decidiamo di passare per Vittorio Veneto dove abita un caro amico, quindi il viaggio subirà una lieve modifica, si riparte e a Bologna facciamo la conoscenza con la “Signora Nebbia” nella sua pienezza, una cosa mai vista prima, attraversare il raccordo e duro ma il peggio arriva fuori dalla città, nelle campagne tra Bologna e Ferrara la “Signora Nebbia”, complice la notte, si infittisce, e per un uomo del sud come me il viaggio diventa calvario, la velocità diminuisce e la preoccupazione aumenta e allora dopo Ferrara ci si ferma in una non precisata area di servizio e si va a nanna, ormai sono le 22.
24 dicembre
Sveglia alle 8 e colazione al bar, la nebbia è sempre là, si riparte, A13 fino a Padova e A27 per Venezia, quindi indicazioni per Treviso, autostrada d’Alemagna, attraversamento di Conegliano (finalmente la nebbia ci abbandona, si apre una giornata perfetta, con cielo terso e vista fantastica sui vigneti) arriviamo a Vittorio Veneto verso le 10.30, ci accolgono Paolo e Silvana che ci guidano al parcheggio in viale Virgilio, gratuito. Breve visita di Vittorio e pranzo al ristorante “Al Postiglione” ottima cucina. Il pomeriggio lo impegniamo in una visita a Conegliano e passeggiata serale per Vittorio V. con cena all’osteria “Da Peosteria”, sarà la vigilia di Natale ma c’è proprio un bell’ambiente.
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Vittorio Veneto
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Conegliano
25 dicembre
Ci svegliano le campane, il tempo di salutare Paolo e Silvana e si parte ancora verso il nord, la nostra meta è Cortina e quindi Brunico, il Marlin ha i serbatoi vuoti, ma appena lasciamo Vittorio Veneto sulla SS51 a San Floriano, troviamo un distributore API con gasolio ARTICO (avevo l’additivo ma non l’ho usato), si fa il pieno, <<attenzione tale gasolio si trova solo fuori dalle autostrade>>, grazie ad esso il Ducato è sempre partito al primo colpo. Dopo il borgo di Nove incontriamo i primi due laghetti alpini e la prima neve, decidiamo di non riprendere l’autostrada per vedere qualche panorama, mai scelta fu più azzeccata, comincia la salita, dopo Fadalto si supera il passo e si apre la vista del lago di Santa Croce, mozzafiato, con montagne bellissime che si riflettono in uno specchio d’acqua (scusate l’enfasi ma questi paesaggi, a noi, sono del tutto nuovi), e non è che l’inizio.
La SS51 si inerpica sulle montagne ma è percorribilissima e agevole, saliamo di quota e il paesaggio è completamente innevato superiamo Pieve di Cadore e ci avviamo verso Cortina
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Lago di Santa croce
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Cortina
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Cortina
che raggiungiamo verso le 11.00, piena di gente e senza un posto per il Marlin, ma con parcheggio (gratuito), e un camping ben segnalato fuori dal paese in località Fiames fuori dal parcheggio c’è la fermata del bus per Cortina ci fermiamo per mangiare e per la prima passeggiata sulla neve, il clima è dolce con un sole stupendo, e mi concedo il lusso di passeggiare in camicia su un metro di neve. La famiglia resta incantata davanti a queste montagne dal colore rosa e a tanta neve, ma il tempo è breve e il viaggio lungo e allora si riparte, per scoprire che la SS51 non ha ancora finito dispensare meraviglie, improvvisamente ci appaiono le tre cime di Lavaredo, e poco più in la un piccolo lago che sembra uscito dai paesaggi del “Signore degli anelli”; ed è impossibile non fermarsi. E’ il lago di Dobbiaco, sulla statale è presente un parcheggio, sembra grande ma in parte è coperto dalla neve, vi sono comunque una decina di posti, e tutti liberi, dal parcheggio si raggiunge il lago, e sorpresa, sullo stesso è presente un camping sommerso dalla neve ma aperto, di fianco corre una pista da fondo che raggiunge il paese a diversi chilometri di distanza,
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Lago di Dobbiaco
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il posto è meraviglioso e da favola ( la foto con le montagne che si specchiano è d’obbligo) con un bar e un ristorantino; il tempo di un the caldo, qualche foto e il viaggio ricomincia, la SS51 ci fa raggiungere Dobbiaco che lasciamo alle nostre spalle imboccando la E66 che agevolmente ci porta a Brunico prima vera tappa per i “Mercatini di Natale” sono ormai le 18.00 ci dirigiamo al parcheggio zona Stegona segnalato su COL ma la zona è buia e un po’ fuori mano decidiamo di tornare in zona ospedale (località San Giorgio) dove abbiamo visto alcuni camper parcheggiati, il posto è buono (gratis), illuminato e con ampia visibilità, la via si chiama Himmelreich ed è a cinque minuti dal centro. Sistemiamo il camper e raggiungiamo il centro, il mercatino è chiuso e sono chiusi tutti i locali << è Natale>> tranne due ristoranti nella via Centrale scegliamo il ristorante “Le Bistro Arc” prenotiamo un tavolo e ci dirigiamo verso la cattedrale dove partecipiamo alla messa di Natale ( rigorosamente in Tedesco) finita la messa, un giretto nell’adiacente cimitero che è aperto e molto carino, poi finalmente a tavola; mangiamo bene e il prezzo è giusto, alla fine per digerire (la temperatura è abbondantemente sotto lo zero), un giro sul colle del castello e si ritorna al camper proprio mentre sopraggiunge un vento gelido e una piccola tormenta di neve, ma la stanchezza è talmente tanta che neanche lei riesce a tenerci svegli.
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26 Dicembre
Sveglia con calma ( il tempo è splendido ma si sono gelate le guarnizioni delle porte e facciamo fatica ad uscire), colazione e via verso il mercatino. Il paese visto alla luce del giorno è carino ma la vista del mercatino ci prende completamente, per noi un’atmosfera assolutamente nuova e unica con le casette e tutti i prodotti tipici ( certo ci sono anche le cineserie), e soprattutto comincia la collezione di strudel e di krapfen ( alla fine del viaggio credo di averli sagiati tutti) e del primo vin brulè. La mattinata scorre via e ci ritroviamo a mangiare in un locale ricavato nel convento delle Orsoline si chiama “Klostereich” la traduzione dovrebbe essere “l’angolo delle suore” atmosfera simpatica e cordiale e ottimi wrustel e crauti (fateci un giro).
Si torna in camper e si riparte destinazione Vipiteno; la E66 ci accompagna regalandoci vari scorci di paesaggi punteggiati dai caratteristici campanili, fino a incrociare l’autostrada del Brennero che ci porta a destinazione. Vipiteno è incastrata tra montagne mastodontiche ( siamo nel cuore delle alpi), il confine e Insbruch sono a soli 50 Km la voglia di arrivarci è tanta ma non abbiamo i documenti delle ragazze e desistiamo. A Vipiteno sostiamo nel parcheggio di via Brennero in concorrenza con autobus e auto ma gratis con la funivia per le piste a 100 metri e il centro a 300 metri; è quasi buio e ci avviamo a visitare il centro di sera, la temperatura è …. Abbondantemente sotto lo zero, ma il paese (alla fine risulterà uno dei più carini) ci accoglie con le luci, le caratteristiche case tirolesi e un mercatino molto bello, pieno di calore Natalizio e di colore, lo giriamo in ogni angolo, poi io e il piccolo decidiamo di salire sulla torre e di godere del panorama notturno, l’ascesa e impervia e faticosa ma ne vale la pena, costo € 1,50 a persona. Continuiamo a girovagare fino a quando i piedi decidono che è ora di riposare, e allora si torna in camper.
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27 dicembre
Il programma è il solito: visita al paese in diurna fino a ora di pranzo, e Vipiteno si fa scoprire sotto i raggi del sole come paese veramente bello con casette dalle stupende facciate e un mercatino che offre sempre sorprese e leccornie, ma il tempo è tiranno oggi si manga in camper, stasera ci attende Bressanone.
Raggiungiamo Bressanone nel primo pomeriggio percorrendo a ritroso l’autostrada del Brennero, raggiungiamo il parcheggio 3 a via del laghetto, grande, gratis e pieno, vicino al pala ghiaccio, è un pò rumoroso causa discoteca, essendo sabato….. per il centro saranno 500 metri percorsi i quali alle 17 siamo già in piazza del duomo con la splendida facciata e il mercatino. La visita al duomo è d’obbligo, inoltre nel cortile è allestita una mostra di presepi,all’uscita dal duomo ormai è notte e la piazza con il mercatino ci accolgono in uno sfavillio di luci e colori e con un bellissimo coro con canti natalizi, l’atmosfera e decisamente mitleuropea, con i coristi nei tipici costumi ma imbacuccati in moderni piumini, si è alzato un venticello gelido e la temperatura è … abbondantemente sottozero, dopo vari giri del paese e del mercatino siamo costretti a rifugiarci in un bar per riprendere calore con bevande calde prima di affrontare la via del ritorno al camper, ma prima di ritirarci facciamo una capatina al pala ghiaccio per vedere un allenamento di hokey su ghiaccio sport inesistente alle nostre latitudini.
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28 dicembre
Di buon ora ci dirigiamo alle terme di Bressanone (piscine Acquarena) dove parcheggiamo e con la somma di circa 100€ ci aggiudichiamo: parcheggio e una giornata alle terme compresa sauna per tutti. E’ la nostra prima esperienza in una struttura del genere dotata di vasche con acqua a temperature variabili e soprattutto con vasca estera con acqua a 37 gradi e temperatura esterna meno 4 gradi, esperienza fantastica la consiglio ai neofiti come noi, ma anche a tutti gli altri. Pranziamo nel ristorante della piscina e la giornata scorre piacevole e rilassata nel tepore generale, ma il tempo passa veloce, stanotte dormiremo a Merano, quindi verso le 17.00 si riparte, autostrada fino a Bolzano e superstrada fino a Merano dove giungiamo verso le 19.00 e raggiungiamo il Camping Meran in Via Piave a 600 metri dal centro che si raggiunge comodamente a piedi. Sistemato il Marlin ci dirigiamo senza indugio verso il centro e il mercatino (versione by nigth) che come posizione risulta il più bello, snodato lungo il fiume con alle spalle il centro storico, e anche il più grande; comincia ancora la ballata degli acquisti (speck, formaggi, salami) da portare a Napoli, e degli assaggi (panini con carne alla brace, frutta ricoperta di cioccolata, strudel, krapfen) una volta saziati, i piedi si dirigono verso il camper e i letti.
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Merano
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29 dicembre
Oggi ci siamo riservati la visita di Merano (versione diurna) devo dire che il paese è stupendo, pieno di palazzi ottocenteschi dalle belle facciate e con due cattedrali una di lingua Italiana e una di lingua Tedesca (visitiamo quest’ultima), le vie sono piene di negozi e molto eleganti, impressionanti le montagne che sovrastano la cittadina. La mattinata scorre via piacevolmente e ci ritroviamo in camper per il pranzo a base di “canederli in brodo”.
Dopo pranzo niente “riposino” si riparte immediatamente per Levico ( il nostro ultimo mercatino),e allora superstrada fino a Bolzano e autostrada fino a Trento, uscita Trento nord e si prende la SS47 che ci porta fino a Levico. In prossimità di Pergine ci rendiamo conto che stanotte qui è nevicato (è la prima neve fresca che incontriamo), raggiunto Levico ci fermiamo nel parcheggi della COOP in via Slucca (qui è tutto un divieto e la sosta camper segnalata di via Per “Caldonazzo” ci sembra distante), contiamo di fermarci poco.
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Levico parco degli Asburgo
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Il mercatino è poca cosa, si respira aria di chiusura, ma il parco è molto bello, la neve fresca gli dona il tocco magico da fiaba, fatti gli ultimi acquisti si torna in camper e si parte immediatamente, lungo la strada giusto il tempo di un’occhiata al lago di Caldonazzo, si torna a Trento e si punta il muso verso sud ci fermiamo dopo Firenze in Autogrill per dormire. Domani saremo a Napoli.
Valeva la pena fare tutti stì chilometri per dei mercatini? La risposta è si! Per l’atmosfera, per i paesaggi, le montagne, il cibo e la cordialità degli altoatesini, per i laghi, i ruscelli, le chiese e i campanili, per le case tipiche, i formaggi e il vin brulè.
Km percorsi: 2000
Gasolio: circa € 300
Autostrade: € 270
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