Coloriamo i Cieli
Coloriamo i Cieli
XXI^ Edizione Coloriamo i Cieli 2012
Dal 27 Aprile al 1 Maggio
Incontro internazionale di Aquiloni e Mongolfiere
Palazzo della Corgna (Centro Storico)
01 Aprile - 01 Maggio
ore 10.00 - 13.00 :: 16.00 - 19.00
- Mostra: Aquiloni e ricami, Fabiano e Rosella due artisti in famiglia
ore 11.00 e 16.30
"Alla corte di Ascanio" visite guidate a Palazzo della Corgna in costume
rinascimentale (prenotazione obbligatoria 075 951099 minimo 10 persone)
Ai nastri di partenza la XXI^ Edizione di "Coloriamo i Cieli", rassegna
Internazionale di aquiloni e mongolfiere, contenitore di eventi, in
programma ogni anno a Castiglione del Lago e che si svolge tra il centro
strorico e i cento ettari dell'aeroporto "Eleuteri" nel cuore del parco
del Trasimeno.
I dettagli dell'edizione 2012 della manifestazione
che si fregia del patrocinio dei ministeri dell'Ambiente e per i Beni e
le attività Culturali, si possono trovare nel sito internet --->Qui alla voce programma.
L’aeroporto Eleuteri di Castiglione del Lago, intitolato al noto
aviatore umbro, Leopoldo Eleuteri, nato a Castel Ritaldi (PG) nel 1894 e
morto in un incidente aereo sull’aeroporto di Furbara (Roma) nel 1926,
asso della caccia della I Guerra mondiale con otto vittorie su aerei
nemici; ha i suoi inizi nel settembre del 1918, quindi nel periodo
finale della Prima guerra mondiale, soprattutto grazie
all’interessamento del conte Romeo Gallenga Stuart, deputato del
Collegio di Perugia, e del capo pilota della scuola idrovolanti di
Passignano, Anselmo Cesaroni e fu pensata, soprattutto, al fine di
reperire un campo per aeroplani terrestri ubicato sulla sponda del lago
per unire, in un’unica struttura, l’attività di aerei terrestri e
idrovolanti esercitata fino ad allora a Passignano, località che non
aveva gli spazi necessari per un campo di volo.
L’aeroporto nasce anche nell’ottica di inserire una struttura
aeroportuale in terra umbra, nella nascente rete italiana di campi di
aviazione, con caratteristiche ottimali, quali le favorevoli condizioni
meteorologiche della zona del lago; la posizione centrale, ben servita
dalla linea ferroviaria, la facile reperibilità, importante data la
primitiva strumentazione di navigazione di aerei dell’epoca.
La costruzione del vero e proprio aeroporto, con fabbricati e
strutture aeronautiche permanenti, avviene comunque negli anni tra il
1924 ed il 1931 con grandi difficoltà, dovute soprattutto allo
spostamento della statale 71 che attraversava il campo, ma grandemente
favorita dal comune di Castiglione del Lago che vedeva nella istituzione
della scuola di volo dell’aeronautica militare, notevoli benefici
economici e prospettive occupazionali.
Delle grandi possibilità offerte dal nuovo aeroporto approfittò
immediatamente la Sai Ambrosini di Passignano che, con il parere
favorevole dell’aeronautica militare, di cui era ditta fornitrice,
inserì subito un proprio hangar nella linea di volo del campo, che
precedette addirittura la costruzione degli altri hangar militari. La
Sai, in passato azienda costruttrice di idrovolanti, aveva così la
possibilità di avere un proprio impianto aeroportuale per
l’assemblaggio, la manutenzione ed i collaudi in volo di apparecchi
terrestri che trasportava attraverso il lago, con un battello
appositamente costruito, dai propri stabilimenti di Passignano. La Sai
arriverà, in seguito, ad una produzione fatta elusivamente di aerei
terrestri di propria progettazione, o costruiti su licenza di altre
ditte, che vedranno il proprio battesimo del volo proprio sull’aeroporto
di Castiglione del Lago.
Nel dicembre 1931, alla fine dei lavori di completamento delle
strutture aeronautiche inizia ad operare la scuola di caccia
dell’aeronautica militare che costituirà, fino al successivo periodo
bellico, l’attività principale dell’aeroporto castiglionese. Già nel
primo anno la scuola, che comprendeva, oltre alla parte pratica di volo,
anche tutti i corsi teorici di navigazione, meteorologia e aerotecnica
consegna il brevetto militare a 70 nuovi piloti, tra cui molti stranieri
soprattutto turchi e spagnoli, inviati dai propri paesi presso
l’aeronautica militare italiana a completare il proprio addestramento. I
cieli del lago vedono così un’intensa attività aerea, con gli oltre 130
velivoli in dotazione alla scuola, contrassegnati dalla scritta CAS
sulla fusoliera, eseguire ogni genere di manovra sullo sfondo delle
dolci colline.
Il percorso bellico, dopo il 1939, vede un intensificarsi
dell’attività di scuola di volo e anche della consegna di nuovi
aeroplani da parte della Sai che vedrà il numero dei propri dipendenti
superare, in quel periodo, le 3000 unità, ma segnerà anche l’inizio
della fine del periodo “attivo” dell’aeroporto. L’armistizio firmato
dall’Italia l’8 settembre del 1943 porterà, infatti, all’occupazione del
campo da parte delle truppe tedesche che inizieranno con lo smantellare
le attrezzature tecniche più importanti per trasportarle in Germania e
finiranno con la demolizione quasi totale di ogni installazione al
momento del loro ripiegamento davanti all’avanzata dell’ottava armata
britannica.
Anche se distrutto nei fabbricati l’aeroporto divenne, dal luglio
1944, base per la Royal Air Force britannica che lo lascia nel 1945
quando, tornato in possesso dell’aeronautica militare, se ne decide
l’utilizzo a scopi agricoli, lasciando in efficienza la sola pista di
volo. Per l’aeroporto di Castiglione del Lago giunge un periodo di
grande abbandono: l’aeroporto di Perugia vi effettua una parte della
propria attività addestrativa o viene usato da altri piccoli aerei di
passaggio. Un unico guardiano che abita un moncone di palazzina rimasta
in piedi accoglie i rari piloti di passaggio, magari offrendo un caffé
preparato nella sua abitazione.
L’aeroporto di Castiglione del Lago è oggi di nuovo funzionante solo
come aviosuperficie per il transito di piccoli aerei, ma senza alcuna
struttura di supporto, ed è inserito nel Parco del Trasimeno.
Annualmente vi viene organizzato il Meeting di Primavera raduno di
aviazione da diporto e sportiva, il Trasimeno Air Festival, fiera
internazionale di velivoli e attrezzature per il volo e “coloriamo i
cieli” incontro internazionale di aquiloni e mongolfiere.
Corsaro Nero
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