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Calimero al sud

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Calimero al sud Empty Calimero al sud

Messaggio Da Camperfree Ven 24 Feb 2012, 15:58

Calimero al sud

di Gianni

Quest’anno in occasione delle feste, anche se le temperature non sono eccessivamente rigide, decidiamo di portarci al sud per strappare qualche giornata all’inverno e goderci magari qualche raggio di sole tiepido.

Equipaggi :
Gianni, (relatore del presente diario) Patrizia, Virginia 13 anni, Rex (schnauzer nano) con Laika Ecovip 7r (detto Calimero) Massimo,Enrica, Giulia 14 anni, Stella (barboncino) con Rimor Superbrig 677

Itinerario:Parma, Anghiari, Montone, Castel Gandolfo, Paestum, Pompei, Narni, Cafaggiolo, Parma.
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01 gennaio 2012
Alle 18 in punto ci troviamo con Massimo al casello dell’autostrada di Parma e partiamo subito in direzione Anghiari.
La serata è piuttosto fredda e nuvoloni neri minacciano pioggia dopo una settimana di sole splendido.
Purtroppo Luca, l’altro nostro compagno di viaggio, non riesce a partire perché influenzato.
Alle 20,00 ci fermiamo in un area di servizio della E45 per la cena, quindi proseguiamo e arriviamo al paese alle 22,00 e ci sistemiamo nell’area di sosta molto comoda per la visita del centro. (gps N 43,539040 E 12,052910) Km percorsi 290
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Area di sosta di Anghiari
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Scorcio di Anghiari

02 gennaio 2012
Stanotte è piovuto parecchio ma fortunatamente stamattina ha smesso e dopo un caffè con Massimo ed Enrica iniziamo la visita di Anghiari, mentre la Patri e le ragazze rimangono in camper per completare i compiti delle vacanze.
Anghiari vanta origini antiche e si presenta al visitatore con un suo caratteristico aspetto medievale, posizionato su di una altura a dominio della valli del Tevere e del Sovara. Le pittoresche case in pietra, i vicoli, le scale, le suggestive piazzette, testimonianze di valori storici tramandati attraverso i secoli.
Di certo fu durante il Medio Evo che Anghiari assunse la massima importanza soprattutto per l'evidente posizione strategica: si trova nominato per la prima volta in una pergamena del 1048, conservata nell'archivio di Città di Castello, anche se i primi insediamenti furono in epoca romana.
Dominio dei Signori di Galbino prima e dei Camaldolesi poi, il paese vide uno dei momenti più importanti della sua storia nella Battaglia di Anghiari che, il 29 giugno 1440, segnò la vittoria delle truppe fiorentine, alleate con il papa sull'esercito milanese.
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Scorcio di Anghiari

Riusciamo a completare la visita del paese verso le 10,30 appena prima che inizi a piovere nuovamente.
Decidiamo di ripartire per andare a Montone, un paesino in provincia di Perugia, che dista circa 50 km.
È un paese immerso nelle verdi colline dell'Umbria settentrionale, nella zona conosciuta come Alta Valle del Tevere, a circa 40 km da Perugia e nelle vicinanze di Città di Castello e Umbertide, edificato nella parte più alta di un colle che domina la confluenza dei fiumi Tevere e Carpina.
Arriviamo al paese alle 11,30 ma non riusciamo a trovare l’area di sosta e quindi ci sistemiamo in un parcheggio per auto vicino al centro del paese.
Scendiamo dai camper e visitiamo anche questo bellissimo paese ricco di edifici molto ben conservati e con scorci notevoli.
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La piazza di Montone
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Montone
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Montone scorcio

Dopo una breve visita rientriamo ai camper : tanto per cambiare ha iniziato a piovere!! Ci proponiamo di ritornare per approfondire meglio la conoscenza di questo splendido borgo, e ripartiamo per Castel Gandolfo.
Alle 13 ci fermiamo in un area di servizio autostradale per pranzare e per fare rifornimento.
Alle 16,30 arriviamo a Castel Gandolfo (gps N 41°44’57” E 12°39’13”)
Il borgo di Castel Gandolfo, similmente ad altre località dei Castelli Romani, ha diversi angoli caratteristici e poi si affaccia sul Lago di Albano beneficiando ovviamente di un clima particolare. Date le sue interessanti caratteristiche la cittadina è talora considerata come uno dei più bei borghi d'Italia.La località prese il nome dalla famiglia Gandolfi che si era impadronita della zona nel XII secolo. Secondo le opinioni di diversi studiosi nell'antichità qui era ubicata la città latina di Alba Longa (è comunque certo che nella vicina frazione di "Pascolaro" è stata scoperta una necropoli di epoca remota).
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Castel Gandolfo la piazza
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Castel Gandolfo il palazzo papale

Palazzo Papale: notoriamente il papa si trasferisce in questo palazzo nel periodo estivo richiamando numerosi pellegrini e turisti in occasione delle sue benedizioni domenicali. Tale tradizionale presenza nei secoli passati non fu comunque costante ed ebbe comunque una lunga interruzione fra il 1870 ed il 1929.
L'edificio papale fu ultimato nel 1629 nel luogo dove in precedenza era ubicato il castello della famiglia Savelli e sopra il portone d' ingresso è posto lo stemma di papa Alessandro VII. Fra gli architetti che lavorarono al palazzo va sicuramente citato Carlo Maderno. Comunque anche Gian Lorenzo Bernini, oltre ad impegnarsi nella chiesa di S.Tommaso da Villanova e nella fontana, realizzò nella zona dei giardini un portale oggi non più esistente e collaborò alla realizzazione di un'ala.
Alle 18,00 ripartiamo ancora verso sud e percorriamo ancora circa 200 km per fermarci in un area di servizio autostradale dove ceneremo e pernotteremo. Km percorsi 456

03 gennaio 2012
Sveglia alle 7,15 e anche stamattina il cielo è molto nuvoloso e durante la notte è piovuto.
Facciamo colazione e quindi partiamo per Paestum dove arriviamo alle 11,00 circa. Prima di sistemarci in campeggio ci fermiamo lungo la strada per acquistare mozzarelle e pomodori per il pranzo di oggi.
Arriviamo al camping dei Pini (gps N 40,4133 E 14,9914) e fatichiamo un pò per sistemarci nelle piazzole perché l’ingresso è abbastanza angusto, ma il posto è stupendo, completamente in mezzo al verde e con affaccio direttamente su una bellissima spiaggia di sabbia finissima.
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Il camping dei Pini a Peastum
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La spiaggia del Campeggio

Prima di pranzare ci crogioliamo un po’ al sole sulla spiaggia e ne approfittiamo per chiamare telefonicamente il Gero che sappiamo essere a Stromboli in compagnia di Miki e Simonetta.
Il Gero ci comunica che potremmo vederci durante la loro risalita per trascorrere una serata insieme e rimaniamo d’accordo di risentirci alla loro partenza da Stromboli.
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Noi
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Noi a Paestum

Dopo un delizioso pranzo a base di mozzarella e pomodori freschi partiamo dal campeggio per la scoperta degli scavi invogliati anche da una temperatura primaverile di circa 16° che ci accompagnerà per tutta la visita.
Arriviamo agli scavi dopo una bella scarpinata perché al bar dove ci eravamo fermati per il caffè ci indicano una strada sbagliata…. ma dopo pranzo camminare fa bene!!!!
Paghiamo l’ingresso (€ 12 a testa) ed entriamo per esplorare questo sito archeologico di rara bellezza dove si possono ammirare 3 templi quasi integri risalenti a al 500 avanti Cristo.
PAESTUM, è il più importante sito archeologico greco a sud di Napoli. I Greci, che fondarono questa città all'estremità della piana del Sele nel VI secolo a.C., la conoscevano come Poseidonia, la città di Poseidone. I Romani la conquistarono cambiandole il nome nel 273 a.C. Nel IX secolo d.C., a causa di un'invasione saracena, cadde in declino e fu abbandonata. Fu riscoperta nel XVIII secolo. Oggi Paestum è visitata dai migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per i suoi imponenti templi dorici quasi intatti e per le vestigia di importanti monumenti.
La Basilica o Tempio di Era (metà Vi sec. a.c.), il Tempio di Nettuno (V sec. A.C.) il più grande e meglio conservato di Paestum e il Tempio di Cerere (presumibilmente databile tra gli altri due). Gli scavi hanno riportato alla luce i resti dell'antica città, con gli edifici pubblici e religiosi,le strade e le mura fortificate. Un Museo conserva tutti i reperti archeologici tra cui dipinti e tesori tombali, offerte votive in terracotta, frammenti architettonici e sculture.
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Paestum

Alle 17,00 rientriamo ai camper per la doccia e quindi per la cena a base di pesce prenotata nel ristorante del campeggio.
Serata sul mio camper con Max ed Enrica. Km percorsi 137

04 gennaio 2012
Sveglia alle 7,00 , paghiamo il campeggio e quindi partiamo per Pompei dove arriviamo alle 10,00 e ci sistemiamo al Camping Spartacus (gps N 40,70633 E 14,48387) in via Plinio 5.
Il campeggio è in una posizione strategica, infatti dista qualche centinaio di metri dall’ingresso degli scavi, e altrettanto dalla stazione ferroviaria dalla quale si può andare a Napoli o a Sorrento in circa mezz’ora.
Una volta sistemato i mezzi usciamo dal campeggio per visitare Pompei e arriviamo fino in centro in Piazza Bartolo Longo dove sorge il celebre Santuario della Beata Vergine del Rosario.
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Interno del Santuario
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Esterno del Santuario

Il santuario è molto bello ma riusciamo a visitarlo in modo sommario perché all’interno è in corso una funzione religiosa.
Ritorniamo ai camper per il pranzo e alle 13,30 ripartiamo per visitare gli scavi.
Il costo dell’ingresso è di € 11,00 a persona e appena dentro bisogna munirsi della piantina perché il sito è veramente grande e si rischia di tralasciare qualche costruzione importante.
Nell'autunno del 79 d.C. Pompei fu vittima di una forte eruzione del Vesuvio. La città fu sommersa da una pioggia di cenere e lapilli (e non di lava, come spesso si legge) che, salvo un intervallo di alcune ore, cadde ininterrotta fino a formare uno strato di almeno una decina di metri. Al momento dell'eruzione del 79 molti edifici erano ancora in ricostruzione a causa del sisma del 62.La data di questa eruzione ci è nota in base a una lettera di Plinio il giovane e dovrebbe corrispondere al 24 agosto. Tuttavia non tutti gli studiosi concordano. Nella cenere solidificata furono ritrovati i vuoti corrispondenti a corpi; detti vuoti, riempiti con colate di gesso (o altro), ci forniscono i calchi esatti delle vittime dell'eruzione.
La visita degli scavi si rivela molto affascinante, unico problema per noi cercare di evitare i numerosi cani randagi presenti all’interno del sito per scongiurare zuffe con i nostri piccoli amici!!
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Pompei
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attraversamento pedonale
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I due driver con Rex e Stella

Ci fermiamo per un caffè e alle 17,00 usciamo soddisfatti, mentre inizia nuovamente a piovere. Arriviamo in campeggio e ci concediamo qualche ora di relax sui camper prima di partire alle 19,30 per una buona pizza nella pizzeria “Zi Caterina” consigliata dal gestore del campeggio.
Mentre siamo in pizzeria ci arriva la telefonata del Gero da Milazzo che ci avvisa che sarà da noi per la serata di domani e quindi gli comunichiamo le coordinate del nostro campeggio augurandogli buon viaggio.
Dopo cena alle 22,00 ritorniamo al campeggio dove abbiamo lasciato Virginia e Giulia che hanno preferito restare in camper stanche della passeggiata agli scavi di oggi .
Km totali 77

05 gennaio 2012
Sveglia alle 7,00 e dopo il caffè partiamo in treno per la visita di Napoli. La giornata promette bene, infatti un bel sole ci accompagna e anche la temperatura è piacevole.
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La stazione di Pompei
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In attesa del treno

Prendiamo il treno dalla stazione di Pompei Scavi alle 09,00 e arriviamo alla Stazione Centrale di Napoli alle 09,30 (costo dei biglietti 2 adulti e Virginia € 16,80) .
Scesi dal treno ci aiutiamo con la guida del Touring di Max e ci portiamo in corso Umberto I e veniamo subito coinvolti nella frenesia chiassosa tipica di questa città.
Ci muoviamo verso il duomo per la visita ed entriamo a turno perché non si può entrare con i cani.
Il Duomo fu fatto costruire da Carlo II d’Angiò nel secolo XIII su una chiesa del V secolo. Più volte restaurato presenta stili diversi rispetto all’iniziale edificio
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Esterno del Duomo
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Duomo
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Interno duomo

Nella navata destra si trova la Cappella di San Gennaro che fu fatta costruire come ringraziamento di un voto fatto dai Napoletani durante la pestilenza del 1527 e l’episodio è ricordato da un’iscrizione in latino sull’ingresso.
Secondo la tradizione, il sangue di San Gennaro, martire per la fede, fu raccolto da un cieco che lui aveva guarito. Quando il corpo fu traslato da Pozzuoli a Napoli all’epoca di Costantino, il sangue si liquefece nelle mani del vescovo San Severo. Da quel giorno il sangue si liquefa due volte all’anno ( maggio e settembre).
Usciamo dalla cattedrale che inizia a piovere e ci fermiamo per circa dieci minuti sotto un porticato aspettando che cessi, quindi arriviamo in via San Gregorio Armeno (la via dei presepi) piena zeppa di negozietti e bancarelle per la gioia di Patrizia ed Enrica che vorrebbero comprare tutto!!!
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Via San Gregorio Armeno
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Le statuette

Proseguiamo nel percorso e percorriamo un tratto di Spaccanapoli per arrivare alla cappella di Sansevero in cui è custodito il “Cristo Velato” una splendida scultura opera di Giuseppe Sanmartino. Ingresso € 7,00 a testa.
Realizzata nel 1753, è considerata uno dei maggiori capolavori della scultura mondiale ed è meta di migliaia di visitatori ogni anno.
La magistrale resa del velo, che si deve al virtuosismo fuori del comune dell'artista, ha nel corso dei secoli dato adito a una leggenda secondo cui il principe committente, il famoso scienziato e alchimista Raimondo di Sangro, avrebbe insegnato allo scultore la calcificazione del tessuto in cristalli di marmo. Da circa tre secoli, infatti, molti visitatori della Cappella, impressionati dal mirabile velo scolpito, lo ritengono erroneamente esito di una "marmorizzazione" alchemica effettuata dal principe.
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Il cristo velato

Continuiamo la visita della città dirigendoci verso la Basilica di S.Chiara per visitare il Chiostro delle Clarisse.
La Chiesa e il Complesso Monastico di Santa Chiara furono edificati tra 1310 e il 1340 per volere di Roberto d'Angiò e della Regina Sancia nei pressi della cinta muraria occidentale, all'inizio del Decumano Inferiore (oggi Via San Biagio dei Librai o "Spaccanapoli").
È la più grande basilica gotica della città.
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Il chiostro delle Clarisse

Celebre è il grandioso "Chiostro Maiolicato" delle Clarisse: originariamente di matrice gotica, questo fu trasformato nel 1742 da Domenico Antonio Vaccaro che ne rivestì la struttura e i ben 72 pilastri ottagonali di stupende "mattonelle policrome" in gusto Rococò, disegniate dallo stesso Vaccaro e realizzate dai "riggiolari" napoletani Donato e Giuseppe Massa. I pilastri, intervallati da sedili, sono decorati con motivi a tralci di viti e glicini, che si avvolgono a spirale fino al capitello di sostegno del pergolato. Sulle spalliere dei sedili, anch'essi maiolicati, sono rappresentati motivi agresti, marinari e mitologici.
Usciamo dal chiostro e ormai il nostro stomaco reclama cibo e quindi ci fermiamo in una pizzeria per rifocillarci e riposarci dalla mattinata di camminate.
Alle 14,00 riprendiamo il cammino verso il Castel Nuovo, meglio noto come Maschio Angioino, lo storico castello medievale e rinascimentale, considerato uno dei simboli della città di Napoli, lo oltrepassiamo scattando qualche foto e arriviamo in piazza Trieste e Trento dove ammiriamo il Teatro S. Carlo uno fra i maggiori teatri d'Europa.
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Il maschio Angioino
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L’ingresso della Galleria Principe

È il più antico teatro d'opera d'Europa, essendo stato fondato nel 1737 (41 anni prima del Teatro alla Scala di Milano, costruito solo nel 1778); nonché il più capiente teatro all'italiana della Penisola. Può ospitare quasi tremilatrecento spettatori e conta cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo, più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico lungo circa trentacinque metri. Ci fermiamo sotto la Galleria Principe per un altro improvviso scroscio di pioggia e rimaniamo all’interno della stessa per circa mezz’ora curiosando fra i tanti negozi.
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La Galleria Principe
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Piazza Plebiscito

Finito di piovere ci incamminiamo verso Piazza Plebiscito situata nel cuore della città, con una superficie di circa 25 000 metri quadrati, qui si affacciano importanti edifici storici della città tra i quali il palazzo Reale.
Alle 16,00 riprendiamo la via del ritorno verso la stazione centrale percorrendo tutta Corso Umberto I e arriviamo a prendere il treno delle 16,39 che ci riporterà a Pompei.
Arriviamo in stazione alle 17,45 e ci fiondiamo in campeggio per una corroborante doccia bollente per togliere la stanchezza di una giornata di camminate intense.
Alle 19,00 arrivano Gero e Sandra con Miki e Simonetta si sistemano vicino ai nostri camper, e dopo qualche chiacchiera di rito ci ritroviamo tutti nuovamente in pizzeria per una serata insieme in compagnia.
Alle 23 tutti a nanna.

06 gennaio 2012
Stamattina paghiamo il campeggio salutiamo Gero & company che saliranno direttamente ad Arenzano mentre noi dirigiamo i camper verso Caserta per la visita della mitica Reggia.
Arriviamo alla Reggia alle 10,20 e parcheggiamo i mezzi (gps N 41,07072 E 14,32981) nel parcheggio di fianco all’ingresso e lasciamo Virginia e Giulia con Rex e Stella sul mio camper mentre noi quattro andiamo a visitarla.
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La Reggia di Caserta
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I giardini
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La fontana dei tre delfini
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Lo scalone d’ingresso

La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Paghiamo l’ingresso (€ 12,00 a testa) e poi ci incamminiamo per gli immensi giardini approfittando della stupenda giornata di sole.
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Interno della Reggia

Entriamo quindi all’interno percorrendo tutte le sale visitabili e rimanendo colpiti dalla bellezza degli ambienti.
Terminata la visita che ci soddisfa pienamente ritorniamo al parcheggio e ripartiamo verso nord fermandoci a pranzare in un area di servizio autostradale. Nel frattempo un forte vento disturba notevolmente il percoso dei mezzi in autostrada per cui siamo costretti ad una velocità ridotta.
Dopo pranzo continuiamo a guidare verso nord e alle 17,00 usciamo dall’autostrada e decidiamo di andare a visitare Narni un bellissimo paese medioevale in provincia di Terni.
Arriviamo all’area di sosta (gps N 42,5182400 E 12, 5185600) e fatichiamo a parcheggiare i mezzi perché ci sono molte auto, ma poi finalmente riusciamo a sistemarci.

Narni è un paese arroccato lungo la montagna, molto caratteristico e con scorci davvero notevoli, merita sicuramente la Cattedrale dedicata al suo primo vescovo San Giovenale.Una leggenda narnese vuole che, in epoca medievale, nel territorio tra Narni e Perugia ci fosse un Grifone, contro il quale le due città, tra loro in guerra, si erano coalizzate per abbatterlo, una volta ucciso come trofeo Perugia si tenne le ossa del Grifone (bianca) e Narni la pelle (rossa). Per questo il Grifone di Perugia è bianco e quello di Narni è rosso.
Alle 19,00 ripartiamo perché ci siamo accorti che l’indomani si terrà il mercato e bisogna sgomberare il piazzale entro le 6,30, quindi ci spostiamo in un area di servizio autostradale per la cena e il pernotto.
Serata di chiacchiere sul mio camper e prenotazione ristorante per l’indomani. Km totali 310

07 gennaio 2012
Solita sveglia alle 7,00 per portare Rex a fare i bisogni e quindi dopo una buona colazione ripartiamo verso nord.
Ormai il nostro viaggio volge al termine e abbiamo deciso di chiudere in bellezza concedendoci una “fiorentina” presso il ristorante “Giro di Bacco” a Cafaggiolo.
Arriviamo al ristorante alle 12,30 e una volta parcheggiati i mezzi ci deliziamo con le specialità toscane da sempre sinonimo di buona cucina.
Il ristorante è molto carino e mangiamo veramente bene.
Dopo il pranzo si ritorna a casa dove arriviamo alle 18,00.
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Davanti al ristorante

Km percorsi 400
Totale km percorsi : 1670
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