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Londra e Cornovaglia

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Messaggio Da Camperfree Ven 17 Feb 2012, 10:57

Londra e Cornovaglia

di Demetrio

Il viaggio è stato effettuato dal 23 luglio al 16 agosto del 2009
1°) CAMPER ( Miller lungo circa 7 m. mansardato su Ducato ) della famiglia GABALDI con Marco e Claudia e le loro figlie Elisabetta ( 15 anni ) e Chiara ( 10 anni ).

2°) CAMPER ( Arca lungo 6,40 m. mansardato su Ducato ) della famiglia STILLITTANO con Demetrio e Marina e la loro figlia Marzia ( 15 anni ).

Costi principali sostenuti: AUTOSTRADE E NAVE 121,51 € ( prenotato traghetto ad aprile ); GASOLIO 484,7 € ; MEZZI PUBBLICI INGLESI 95 £ ; VITTO 321 £ ; CAMPEGGI 278 £ ; MUSEI 357 £ (fatto Heritage Pass via Internet dall’Italia).

Alcuni consigli pratici:
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1) Viabilità, segnaletica: nel Regno Unito che abbiamo visitato possiamo certamente dire che le strade sono buone e segnalate con una precisione maniacale. Avendo a disposizione una cartografia adeguata (1: 250.000 ) è impossibile non arrivare a qualsiasi meta prefissata.
Rotonde ad ogni incrocio alle quali è meglio avvicinarsi avendo bene individuato prima la direzione da prendere, con conseguente scelta della corsia da percorrere. La cosa che più ci ha colpito, in alcune zone della Cornovaglia, sono state le strade strettissime e a doppio senso di circolazione ( nelle quali passava a malapena un camper ) oltretutto delimitate spesso da alte siepi. Non capiamo perché anche strade così importanti non siano allargate, nonostante ci siano spazi per poterlo fare. L’educazione stradale degli abitanti, ad eccezione di pochissimi villici, è eccellente; mai un eccesso di velocità e molta tolleranza nei confronti di mezzi come i nostri. Nessuna difficoltà per la guida a sinistra.

2) Sosta: rarissimi i parcheggi che oltre al pay & display non indicano anche “ no parking overnigth “. Siamo però convinti che in alcuni luoghi, con discrezione, non ci sarebbero stati problemi a pernottare, ma non abbiamo voluto rischiare per cui la ricerca della Farm, dei campeggi o delle zone adatte alla sosta notturna spesso ci ha fatto percorrere qualche Km in più del previsto.

3) Campeggi e farm: i campeggi sono decisamente più economici della media europea. Le Farm non sono nient’altro che aziende agrituristiche (spesso anche vere e proprie fattorie) che offrono spazi per la sosta e offrono servizi semplici a volte puliti a volte un po’ meno ma sempre a prezzi accettabili.

4) Altro: le spese di approvvigionamento alimentare non hanno inciso molto sulla spesa totale del viaggio, in quanto immaginando i costi in loco abbiamo rifornito le cambuse dei nostri mezzi al limite della capienza senza dimenticare l’acqua minerale. Anche gli armadi erano pieni di indumenti per le varie evenienze atmosferiche. Abbiamo utilizzato un po’ di tutto perché nella punta della Cornovaglia il clima era molto piovigginoso e freddo. Considerato il breve periodo a disposizione abbiamo deciso comunque di visitare Londra (anche se solo per quattro giorni) visto che alcuni componenti del gruppo c’erano mai stato. Per la stesura di questo itinerario, oltre al materiale informativo richiesto all’ufficio turistico britannico in Italia, abbiamo consultato la guida Touring e le esperienze di viaggio pubblicate sui siti di Turismo Itinerante, Col e Camper web. Buona lettura

23 Luglio : Ore 14,30 ci incontriamo con i Gabaldi e…. si parte ! Iniziamo le vacanze estive del 2009. La nostra meta di quest’anno sarà la Cornovaglia. Oggi, primo giorno di viaggio, si preannuncia un pomeriggio sfigato. Prima di partire si brucia la luce dello stop del mio camper. Poca cosa. La si cambia subito e partiamo. Prendiamo la via Francigena che tocca Susa e il passo del Moncenisio e appena arrivati in Francia ci fermiamo per un caffé. Nel camper di Marco, durante i tornanti del Moncenisio, si è aperto un mobiletto ed è caduto di tutto. Anche in questo caso poca cosa. Dopo Modane mi accorgo di avere il parabrezza scheggiato. Non poca cosa perché nel giro di mezz’ora la scheggiatura diventa una crepa che taglia per circa 1/3 il parabrezza. Sono un po’ preoccupato ! Ci fermiamo in un concessionario Fiat alle porte di Chambery e il gestore, molto gentile, mi tranquillizza. Mi dice che è una crepa interna e che forse potrà anche allargarsi ancora ma il parabrezza reggerà. Molto probabilmente dovrò fare tutto il viaggio convivendo con questa crepa. Fra scrosci d’acqua e sprazzi di sole alle 20,45 arriviamo a Brou vicino a Bourg-en-Bresse. Sosta al parcheggio della Cattedrale (ormai qui siamo di casa) cena e chiacchierata serale. Le bimbe vanno a fare una passeggiata e, dulcis in fundo… Chiara cade. Poca cosa. Una sbucciatura al ginocchio. La giornata finisce alle 23. Speriamo sia finita anche la sfiga. Da Torino a Brou Km. 330

24 Luglio : Alle 6,30 ci svegliamo perché arriva il camion a ritirare l’immondizia. Oggi tappa di avvicinamento a Calais. Arriviamo a Reims alle 17,30 e, con molta fatica a causa dei lavori in città, riusciamo a trovare il parcheggio (non area di sosta) di Reims all’ Esplanade Andrè Malraux. Pioggia a dirotto. Alle 18,20 smette di piovere e quindi usciamo per fare 2 passi a Reims. Ormai la Cattedrale è chiusa e anche i negozi stanno per chiudere. Torniamo in camper e nel frattempo riprende a piovere. Cena, le solite 4 chiacchiere allietate da dolcini e sambuca e poi a nanna. Da Brou a Reims Km. 470

25 Luglio : Mattina soleggiata e quindi ci dirigiamo subito a vedere la Cattedrale. “Subito” per modo di dire perché c’è il tempo per un’infornata di croissant e qualche acquisto per le signorine. Vista la Cattedrale, che rimane indubbiamente una delle più belle della Francia, ancora un po’ di shopping e poi pranzo in camper. Dopo pranzo ci dirigiamo verso Calais ma decidiamo di passare da Dunkerque per vedere un pezzo di spiaggia dello sbarco. Strada facendo vediamo tanti cimiteri di guerra e un paesaggio che ci ricorda molto il Belgio (questa zona è molto vicino al Belgio e quindi risente moltissimo dell’influenza fiamminga). A Dunkerque non riusciamo ad arrivare in spiaggia e quindi ci dirigiamo a Calais. Arrivati a Calais, con qualche difficoltà, troviamo una buona sistemazione aiutati da una coppia di camperisti francesi che ci hanno dato le “dritte” sia per l’imbarco di domattina sia per il posto dove pernottare. Per ringraziare abbiamo offerto vino, biscottini italiani e un arrivederci a Torino. Non paghi della giornata una pazzia finale. Puntata sulle spiagge di Calais all’altezza delle dune Mont Latham per vedere il braccio di mare che attraverseremo domani e l’effetto delle maree. Qui Marco, a causa di una buca, urta la marmitta che di rimbalzo ammacca il fascione. Dopo una meritata cena tutti a letto accompagnati dalla disco-music non richiesta dei camionisti polacchi che pernottano nel nostro stesso parcheggio. Da Reims a Calais Km. 306

26 Luglio : Sveglia alle 5, caffé e via verso l’imbarco, mentre il sole comincia a tingere il cielo di mille colori.
Puntuali come svizzeri, ci imbarchiamo disciplinati e curiosi per vedere come avverrà quest’operazione (per noi è la prima volta che si traghetta con il camper mentre i Gabaldi sono ormai esperti e Marco ci illumina su quello che ci aspetta). Piccolo fuori programma che vede protagonista Marzia mentre ancora immersa nel dormiveglia e in una mise non proprio adatta subisce un controllo da un doganiere inglese... “Sorry”... “No problem” e si chiude l’incidente diplomatico. Alle 7,15 vediamo le bianche scogliere di Dover e sbarchiamo, pieni di apprensione per il keeping left (tenere la sinistra).
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Imbocchiamo l’autostrada verso Londra e alla prima piazzola ci fermiamo per fare colazione. Alle 9 siamo a Canterbury e sistemiamo il camper nel Park & Ride di New Dover Road ( GPS 51°17’7’’ N 1°5’5’’ E ) Oggi è domenica e ci aspettano alcune sorprese: 1) aspettiamo circa un’ora il pulmino che dal parcheggio ci dovrà portare a Canterbury e qui 2) scopriamo che la Cattedrale sarà visitabile nella sua interezza soltanto alle 12,30 perché prima ci sono le funzioni. Pazienza vuol dire che ci dedicheremo al “walking down the streets...”. Per visitare la Cattedrale scombiniamo le famiglie (visto i costi Marzia diventa parte della famiglia Gabaldi e così, con il biglietto family, riesce a entrare gratis). La Cattedrale e tutto il complesso di Canterbury è veramente molto interessante. Bellissime le vetrate medioevali. Visitata la Cattedrale si ricombinano le famiglie e presi dai morsi della fame torniamo in camper. Carico e scarico dei serbatoi controlli vari e poi Londra.... Il navigatore ci è d’aiuto ma trovare il campeggio è un’impresa sia per motivi logistici (non abbiamo un indirizzo satellitare) sia per le informazioni che ci vengono date da persone di etnie eterogenee. Alleluia, alle 17 entriamo trionfalmente alla reception del Crystal Palace dove per 5 notti paghiamo 157,50£ (2 adulti e una ragazza). La piazzola che ci viene data è ampia ma sotto l’influsso di un ripetitore che impedisce il regolare funzionamento degli antifurti. Il tempo è very English (umido e piovoso) e quindi dopo una doccia e la cena facciamo il punto per domani. Domani ci aspetta di nuovo una giornata tosta, con in primis il problema di trovare la giusta combinazione pullman/metro e relativo costo dei biglietti. Da Calais a Londra Km. 306

27 Luglio : Sveglia alle 7 e alle 7,45, in un tabacchino vicino al campeggio, decidiamo l’opzione dei biglietti per viaggiare a Londra. Con 14,60 £ abbiamo un biglietto famiglia che dura tutto il giorno nelle zone 1-4 e vale sia per i bus che il metrò. Anche se è molto cara è, a nostro avviso, la soluzione più economica. Alle 8 prendiamo il bus n°3 sino a Picadilly Circus. Da qui proseguiamo in metrò e alle 10 siamo davanti al Madame Tusseaud. La coda è mostruosa ma noi, grazie alla prenotazione fatta via internet dall’Italia, passiamo nella corsia dei VIP. Alle 10,10 iniziamo il tour di questo museo molto particolare. Le statue di cera a grandezza naturale dei principali personaggi mondiali, fanno scattare la voglia che ciascuno di noi ha di farsi immortalare con un VIP, pensando che in quel momento fra lui e la statua di cera c’è un reale rapporto d’amicizia e quindi quando mostrerà la foto agli amici potrà dire :”vedi ero con Fidel oppure con Michael Jackson.....”
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Comunque il Madame Tussaud resta un’attrazione da vedere perchè le statue in cera sono delle vere opere d’arte. Alle 12,10 usciamo dal Madame Tussaud e andiamo in Baker Street, esattamente al n° 221b per vedere la ricostruzione della casa di Sherlock Holmes. Pranziamo di fronte al museo con fish and chips e nel pomeriggio andiamo a vedere i magazzini Selfridges in Oxford Street inaugurati nel 1909. Qui troviamo un mondo di consumismo spinto all’eccesso con prezzi altissimi per tutti i prodotti che però sono presentati in modo “divino”. Marzia compra alcuni CD e poi usciamo per fare una lunga passeggiata in Oxford Street. In questa via, simbolo del consumismo londinese, in un paio di negozi diamo sfogo alla voglia di fare acquisti. Marzia, ma solo lei compra una felpa con la scritta Oxford University. Alle 16,30 riprendiamo il pullman alla volta del campeggio e alle 17,30 siamo a “casa”. Cena, 4 chiacchiere e alle 10,30 tutti a nanna. Da Londra a Londra Km. 0

28 Luglio :Sveglia alle 6,45 (non riesco a regolare il mio orologio biologico). Colazione e alle 9 in pista. Oggi decidiamo di non portare gli ombrelli e ci va’ di c**o : non piove! Alle 10 siamo a Westminster, alcune foto d’obbligo alla Cattedrale, al Big Ben e alla famigerata ruota panoramica e poi di corsa a vedere il cambio della guardia a cavallo. Purtroppo sbaglio strada e ci troviamo davanti a New Scotland Yard. Marco fotografa la sede dei suoi colleghi londinesi e poi veloci verso Parliament House. Superiamo Downing Street e alle 11,10 arriviamo per vedere il cambio della guardia cavallo. Andiamo poi, passando da Trafalgar Square e lungo the Mall che costeggia il St. James’s Park, a Buckingham Palace e arriviamo in tempo per vedere la parte finale del cambio della guardia al Palazzo Reale. E’ ormai ora di pranzo e decidiamo di andare a mangiare i nostri panini al Covent Garden.
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Metrò e anche qui sbagliamo strada (stavolta tocca a Marina). Torniamo indietro e alle 13 mangiamo, insieme ad altri turisti, seduti sui gradini del mercato londinese. Intorno a noi artisti di strada che come sempre continuano ad esibirsi e immancabili piccioni (ricordo che Marzia ha una fobia per qualsiasi tipo di volatile). Qualche acquisto è d’obbligo. Io trovo una felpa uguale a quella che Marzia ha comprato ieri ma a metà prezzo. Le ragazze incominciano a essere stanche (è vero, sono un aguzzino ma quando sono in una città devo sempre cercare di vedere il più possibile nel minor tempo possibile).
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Andiamo ora a Piccadilly Circus (foto di rito) e poi a Regent Street a ritirare l’Heritage Pass (tessera valida per vedere oltre 500 monumenti in tutta la Gran Bretagna ). Sono ormai le 15,30 e la nostra prossima tappa è la Torre di Londra. Noi l’abbiamo già vista oltre 20 anni fa ma i costi attuali d’ingresso fanno desistere Marco e Claudia da una visita all’interno. Ci limitiamo quindi ad una vista esterna sia della Torre che del London Bridge. Ci si ferma poi su una panchina per una sosta. Le ragazze, ma anche qualche adulto, è ormai allo stremo delle forze. Rientriamo in camper non prima d’aver fatto una sosta al supermarket per un po’ di spesa. Arrivati nei pressi del campeggio lascio la compagnia e vado a comprare il pane. Alle 18 arrivo anch’io al campeggio. Stasera grigliata. La giornata termina verso le 22,30 con le solite 4 chiacchiere e un programma di massima per domani. Da Londra a Londra Km. 0

29 Luglio :Alle 8,45, sotto la tipica pioggerellina very english , lasciamo il campeggio. Alle 10 siamo all’ingresso del Museo di Storia Naturale e, davanti all’enorme dinosauro ricostruito nell’atrio, iniziamo la visita. La sintesi per descrivere questo museo è :superbo!. Praticamente sono 3 musei in un'unica struttura. Una parte è dedicata alla Terra, una alla Natura e una ai dinosauri e ai mammiferi. Facciamo una breve pausa pranzo dentro il museo nella zona dedicata e alle 14, stanchi ma consci di aver visto cose uniche, usciamo dal museo e andiamo al Hard Rock Cafè (ci tocca). Ora è la volta di Hamley’s il negozio di giocattoli, credo, più grande d’ Europa . Cinque piani di giochi e giocattoli per la gioia di bambini, ragazzi e di quelli come me che sono soggetti alla sindrome di Peter Pan.
All’uscita ci aspetta la pioggia. Breve passeggiata in Regent Street e poi metrò e bus n°3. Alle 18 siamo in campeggio. Cena con uova e bacon. Stasera niente chiacchiere con contorno di sambuca e biscottini. Siamo tutti un po’ stanchi e la pioggia continua imperterrita. Da Londra a Londra Km. 0

30 Luglio : Oggi è l’ultimo giorno londinese. Inauguriamo l’Heritage con la visita alla Cattedrale di St. Paul. Appena entrati iniziamo a salire lungo le ripide scale che portano alla cima della maestosa cupola. Marina e Marzia al primo piano si arrendono mentre noi continuiamo la salita. Dalla cima si gode una stupenda vista su Londra. Dopo essere discesi ammiriamo la cripta e l’interno della cattedrale. Notevole, veramente notevole. Questa chiesa risulta essere, per ampiezza, seconda soltanto a San Pietro. All’uscita mangi amo un panino e poi via a vedere il mercato di Petticoat Lane. Prendiamo il metrò. C’è una bella giornata di sole.
All’uscita del metrò piove a dirotto. Pazienza! Facciamo ugualmente un giro in questo mercato e all’improvviso smette di piovere. Questo è il tempo a Londra. Ci fermiamo in un giardinetto a mangiare i nostri soliti panini e alle 13,30 riprendiamo il metrò per andare a vedere Westminster Abbay.
Arrivati davanti all’Abbazia ci rifiutiamo di pagare 15 £ a testa per vedere una chiesa!!! Sarà pure Westminster ma è pur sempre una chiesa. Noi poi l’avevamo già vista ma non ricordo che allora avessimo pagato una cifra così esagerata. In conclusione Westminster rimane li e noi andiamo al British Museum. Qui l’ingresso è gratuito e a mio avviso il luogo non è certo inferiore all’ Abbazia di Westminster. Puntiamo subito verso le stanze che ci interessano: la stele di Rosetta, il Partenone, i cavalli del tempio di Rangoon, le maschere Atzeche e il Teschio di Cristallo. Tutto stupendo. All’uscita. dietro richiesta di Marzia andiamo allo Starbuk’s cafe, un posto dove il caffé è un optional. Mille varianti di questa bevanda fanno di questo posto un locale mooolto particolare. Anch’io, nonostante il mio scetticismo iniziale, devo ammettere la bontà di quello che mi hanno fatto bere. Chiaro che non è caffé ma una crema al cioccolato”very but very good”. Ristoratoci con queste bevande andiamo a cercare la casa di Dylan Dog di cui Marco ha l’indirizzo preciso. Io sono un po’ perplesso sul fatto che possa realmente esistere.
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Sherlock Holmes, anche se è un eroe letterario, è un mito ma Dylan Dog??? Arrivati al numero 7 di Craven Road troviamo un portoncino anonimo. Pazienza ! In camper cerco su Wikipedia alcune note su Dylan Dog e trovo:” La caratterizzazione grafica di Dylan Dog è ispirata all'attore Rupert Everett per richiesta dello stesso Sclavi, e l'ambientazione tipica è quella di Londra, dove il protagonista vive al numero 7 di Craven Road. Il nome della via è stata scelta in onore di Wes Craven, sceneggiatore e regista del popolare film Nightmare: dal profondo della notte.
In realtà a Londra esistano diverse vie omonime ma esiste, tuttavia, una sola "Craven Road" nel centro cittadino, a Westminster (le altre sono piuttosto periferiche), ed al civico 7 vi è un ristorante italiano, nel quale è attualmente in vendita un sandwich dal nome 'Dylan Dog'. Secondo quanto affermato da lui stesso a pagina 71 dell'albo numero 250.” Il tempo è sempre mutevole ma non si può venire a Londra senza andare a fare una passeggiata in uno dei suoi parchi cittadini. Scegliamo Kensington Park. Scelta azzeccata. Qui Chiara può saziare un paio di scoiattolini con le noci che aveva portato da Torino. E’ sempre affascinante vedere questi animaletti che ormai non hanno più paura dell’uomo e vengono a prendersi il cibo direttamente dalle loro mani. Chiara e felice e anche noi. Alle 17,30 lasciamo il parco e rientriamo in campeggio. Solito metrò con sosta a Brixton per un po’ di spesa al solito supermercato e alle 18,30 siamo al campeggio. Piove. Pazienza. Doccia, cena e poi a nanna.Da Londra a Londra Km. 0

31 Luglio :Stamattina siamo di partenza alla volta del Castello di Windsor. Alle 8,30 lasciamo il campeggio e nonostante le indicazioni del Tom Tom e il foglietto con l’itinerario da seguire datoci gentilmente dal gestore del camping il traffico e il dedalo di strade che percorriamo ci fanno arrivare a destinazione alle 11. Il costo del parcheggio di Windsor è esorbitante: 10£ quindi temiamo il costo della visita al castello.
Si fanno scommesse ma siamo tutti lontani dalla realtà. Il costo è di 41£ per family ticket! Ricombiniamo le famiglie per risparmiare e iniziamo il giro con l’audio guida che si rivela estremamente utile per capire le bellezze di questa residenza.
Chiacchieriamo con un membro dello staff molto socievole e poi entriamo nella casa delle bambole, negli appartamenti reali, nella St. George‘s Chappel e nella parte del coro della cappella dove sono presenti gli stendardi degli attuali membri dell’ordine della Giarrettiera. La visita è molto appagante e non ci fa sentire la fame per cui si pranza alle 14 senza lamentele. Alle 15 lasciamo il parcheggio e raggiungiamo Oxford senza particolari difficoltà. Difficoltà la troviamo invece per visitare la città. Il Park & Ride non è utilizzabile perchè siamo arrivati “too late” (sono le 16,30) così cerchiamo un’alternativa. Il campeggio di Oxford è al completo e quindi, dopo aver girato un po’ per trovare un posto dove fermarci e non trovandolo si decide di “saltare” Oxford e di puntare verso Blenheim Palace che è la prossima tappa. Anche il campeggio di Blenheim è completo però ci indirizzano verso un altro posto. Bingo! Stasera dormiremo al Greenhill Park di Woodstok, una fattoria/campeggio molto carina e accogliente. Prezzo 15 £ a camper tutto compreso.
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Il contatto con la natura è very english , con caprette, porcellini, galline e un laghetto. Cena e chiacchierata serale all’aperto, con grande meraviglia del gruppo per la totale assenza di pioggia durante l’intera giornata. Per domani le previsioni sono bruttine e infatti alle 23 incomincia a piovere. Acc... sleeping in the rain!!! Da Londra a Woodstok Km. 150

1 agosto : Stamattina ce la prendiamo con comodo. Dobbiamo andare a Blenheim Palace la dimora della famiglia Churchil che dista pochi km. dal nostro campeggio. Lasciamo la farm alle 10 e alle 10,20, sempre sotto la sottile pioggia che ha continuato per tutta la notte, parcheggiamo i nostri camper nella tenuta dei Churchil. L’ingresso family (2 adulti e 2/3 ragazzi) alla residenza e ai giardini costa 42 £.
Noi per fortuna abbiamo l’Heritage Pass. La casa, ma a mio avviso non si può definire casa perché è una dimora molto simile ai castelli francesi, è veramente imponente e maestosa. Neanche una foto potrebbe descriverla con precisione. Peccato che la pioggia insistente non ci permette di ammirare gli splendidi giardini e l’immenso parco. Qui, a fine 800, nacque Winstor Churchil e la residenza ne celebra la sua vita mettendo in bella mostra foto, onorificenze, vestiti ecc.ecc.
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Durante la nostra visita vediamo che stanno preparando un catering per un matrimonio. Il costo per l’affitto di questo posto è di 50.000 £. !!! Alle 11,30 lasciamo Woodstok e, dopo aver fatto il pieno, ci dirigiamo a Averbury. Alle 16,30 siamo ad Averbury e visitiamo questa pianura ricca di menhir e pecore che vi pascolano intorno defecando in continuazione. A causa di questi ovini il percorso risulta mooolto tortuoso perché un occhio và alle splendide strutture megalitiche (più antiche di Stonehenge) e l’altro al terreno onde evitare di portare in camper un ricordo mooolto particolare della campagna inglese.
E’ ora la volta di Stonehenge. Alle 18,20 arriviamo all’ingresso e con la nostra Heritage Pass recuperiamo altre 16,50 £. Questo complesso megalitico è unico ed è famoso in tutto il mondo quindi ogni descrizione è superflua. Noi l’avevamo visto 17 anni fa e allora si poteva ancora visitare passando liberamente all’interno del cerchio di pietra.
Ora un percorso all’esterno permette di girare intorno al complesso megalitico, ma sicuramente non c’è più il fascino di girovagare fra questi monoliti preistorici vecchi di oltre 3000 anni. Alle 19 lasciamo il parcheggio di Stonehenge (stavolta abbiamo fatto finta di non vedere il cartello dei prezzi e non abbiamo pagato nulla) e alle 19,30 siamo a Salisbury. Trovare un posto per parcheggiare il camper per la notte risulta molto difficile. Non vogliamo andare in campeggio e alla fine, grazie a Marina, troviamo un ampio parcheggio gratuito alle seguenti coordinate GPS : N51°72’55’’ W 1°79’26”. Il posto sul momento ci sembra un po’ rumoroso ma si rivelerà ideale per passare la notte. Tranquillo e silenzioso anche se vicino alla stazione ferroviaria. Da Woodstok a Salisbury Km. 177

2 agosto : Purtroppo oggi è domenica e fino alle 12 non si può accedere alla Cattedrale di Salisbury perchè anche qui, come a Canterbury, domenica ci sono le funzioni religiose. Non vogliamo perdere mezza giornata e quindi decidiamo di lasciare Salisbury. Alle 8 partiamo alla volta di Bath e Wells con l’idea di finire la giornata a Glastonbury. Arriviamo a Bath alle 9 e subito inizia il “calvario” per trovare un parcheggio. Alla fine parcheggiamo vicino all’Università e scendiamo in città con un pullman di linea. Bath è una elegante città del Regno Unito che si trova nella contea del Somerset ed è famosa come centro termale: il suo nome, infatti, prende origine dai bagni romani, in inglese "bath". Le sue terme sono le uniche terme naturali del Regno Unito. Andiamo quindi a visitare queste Terme Romane che si rivelano essere uno spaccato della vita dell’antica Roma. Questo sito , ottimamente conservato, merita veramente d’essere visitato. L’abbazia del 1500 non riusciamo a visitarla perchè oggi, essendo domenica, è chiusa al pubblico sino alle 13. Due passi in centro e poi con il pullman torniamo al camper. Pranzo e partenza alla volta di Wells.
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Verso le 15 siamo a Wells e parcheggiamo nel piazzale di un Lidl che però essendo domenica chiude alle 16 (quasi tutti i parcheggi dei supermercati in Inghilterra hanno le sbarre di chiusura dei parcheggi che puntualmente abbassano alla chiusura del supermercato). Ci incamminiamo velocemente verso la Cattedrale senza però trascurare una piccola ma caratteristica chiesa anglicana dove all’interno, oltre a tutto ciò che serve per praticare il culto religioso, ci sono anche angoli dedicati ai giochi per i bimbi (tipo spazio Ikea) e tavolini destinati a consumare una colazione o bere una tazza di te con gli amici. Quando si arriva davanti alla Cattedrale si rimane senza parole. Noi siamo entrati dalla porta Medioevale di Sadler Street e ci è subito apparsa la maestosa facciata gotica della Cattedrale. Credo che questa sia veramente una delle più belle facciate gotiche di tutte le chiese gotiche esistenti. Iniziata alla fine del XII secolo la facciata presenta 365 splendide statue medievali di re, cavalieri e santi. Finita la visita rientriamo in camper, ci fermiamo a comprare un po’ di frutta al Lidl e poi puntiamo il camper verso Glastonbury località legata alle leggende del ciclo arturiano. Nel corso dei secoli la storia e le leggende si sono intrecciate e i monaci che fondarono Glastonbury Abbay intorno al 700 d.c. non fecero nulla per contrastare le credenze popolari che identificavano Glastonbury con la mitica Avalon, luogo in cui Artù visse gli ultimi anni della sua vita. Al camping l’Isola di Avalon di Glastonbury ci chiedono 20 £ a notte per equipaggio con l’obbligo di fermarci almeno 2 notti. Desistiamo e, trovato parcheggio nell’area dedicata ai pullman (2 £ sino alle 18 e poi gratis perchè a quell’ora in Inghilterra termina ogni attività sia umana che commerciale) andiamo a vedere l’Abbay una delle più vecchie istituzioni religiose delle isole Britanniche. Magnifica ! I suoi splendidi resti comprendono alcune strutture della grande chiesa normanna, una cucina e il luogo dove si dice giacciono le spoglie di Artù e Ginevra. Nei giardini c’è il famoso roveto che fiorisce a maggio e a Natale. Secondo la tradizione esso sarebbe stato generato dal bastone di Giuseppe d’Arimatea che sbarcò in queste zone nel 60 d.c. per convertire al cristianesimo il popolo Britanno. Finita la visita, non trovando un posto adatto alla sosta notturna, decidiamo di lasciare Glastonbury per dirigerci verso il mare. E’ l’ora della costa della Cornovaglia !!! Peccato non aver potuto vedere il Tor ubicato sulla collina vicina ma in questa zona non c’è un “buco” per lasciare il camper.
Intravediamo il Tor in lontananza e proseguiamo verso la costa atlantica. Verso le 19 troviamo una farm che più farm non si può e fra galline, pavoni, oche e cani decidiamo di fermarci. Sistemiamo i mezzi vicino ad un camper inglese (sì ci sono, pochissimi ma ci sono) e dopo una salutare doccia, cena all’aperto con nostra offerta di vino Italiano agli inglesi che per contraccambiare ci offrono del loro cioccolato che fa veramente “cag....”. Ciò che conta è però lo spirito d’amicizia fra popoli. Li perdoniamo perchè in fondo non è colpa loro se non sanno mangiare e gli offriamo anche un “very good italian coffe”. Verso le 22 tutti a nanna. Da Salisbury a Taunton Km. 158

3 agosto : Sveglia alle 6,45 ( non c’è nulla da fare il mio orologio biologico è quello ) e dopo un riassetto del camper verso le 9 partiamo alla volta di Boscastle e Tintagel. Alle 10 sosta per spesa e gasolio e alle 11,45 siamo a Boscastle. La strada per arrivare è proprio stretta e fra un accostamento a bordo strada e una retromarcia molto ardita Marco urta il retro del camper contro il terrapieno del bordo strada. Il danno è minimo ma è sempre un danno. A Boscastle non riusciamo a trovare un parcheggio perchè anche nel Regno Unito ci sono gli stron... come in Continente e vanno a parcheggiare le auto dove dovrebbero parcheggiare i camper. Non potendoci fermare proseguiamo, lungo un bel percorso panoramico, verso Tintagel dove arriviamo alle 12,15. EUREKA !!! troviamo subito 2 parcheggi idonei anche ai camper ed io, geloso forse degli stron... locali, scelgo il primo che però non è su terreno asfaltato. Marco è molto dubbioso sulla tenuta dei nostri mezzi su un terreno fangoso ( ricordo che qui piove mediamente ogni 3 o 4 ore, poco, ma piove).
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Io ribadisco che il parcheggio segnalato nelle guide è questo e che non ci sarà problema. Puntualmente, in 5 minuti, siamo impantanati. Ci vuole più di un’ora e mezza e il gentile aiuto di un gentleman inglese con un fuoristrada per riuscire ad uscire dal fango. Ringraziamo il nostro soccorritore con 2 bottiglie di vino e andiamo a parcheggiare nel parcheggio giusto (il 2° arrivando da Boscastle) situato sull’asfalto dove con 3 £ si può sostare 12 ore (notte compresa). Pranziamo e alle 15,30 siamo a spasso a Tintagel. Prima visitiamo l’Old Post Office (proprio di fronte al nostro parcheggio). Si tratta di una costruzione del 14° secolo accuratamente restaurata e arredata con mobili del ’700. Andiamo poi a vedere le suggestive e misteriose rovine del castello che si raggiunge salendo 2 ripide scalinate che si inerpicano su un’alta collina circondata da scogliere di ardesia e buie caverne. Qui si narra sia stato il luogo in cui nacque re Artù. Il posto è stupendo !!! Dal castello partono alcuni sentieri e uno di questi conduce alla chiesa di Tintagel. Da qui si possono ammirare bellissimi scorci delle coste della Cornovaglia. Alle 18, stanchi ma contenti di quello che abbiamo visto, rientriamo in camper (nel frattempo ha iniziato a piovere) ma prima ci concediamo una sosta in un paio di negozietti locali per l’acquisto di qualche regalino. Cena ottima a base di fish & cips fatti in casa e breve discussione con Marina circa le quantità da cuocere.
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Lei per 3 persone voleva fare 2 fish, noi per 3 persone ne volevamo 4. In totale ne ha fatti 3 in una padella che poteva contenerne 2 (1 - il suo- è venuto un po’ crudo) facendone avanzare 1 che verrà fatto sempre in una padella che potrebbe contenerne 2 ma, essendo solo, avrà la compagnia di 2 uova. A proposito non volendo perdere Boscastle domani andremo a vedere questo paese in pullman. Da Taunton a Tintagel Km. 166

4 agosto : … invece no ! Stamane niente Boscastle perché ci siamo svegliati sotto un diluvio poco promettente e non ci va di fare scarpinate sotto la pioggia. Con consenso unanime si decide di andare a Sud (Sud = bel tempo ). Prima tappa St.Agnes dove ammiriamo uno splendido panorama con enormi spiagge e scogliere ricoperte di cozze. Peccato che il cielo sia sempre nuvoloso e foriero di pioggia, il panorama di questa zona rimane comunque magnifico. Dopo un paio d’ore si riparte alla volta di St. Yves che si rivela una delusione perché eccessivamente turistico. Rimane molto bello il panorama che si vede dall’alto scendendo verso il paese. Nel tardo pomeriggio, quando finalmente smette di piovere, arriviamo a Marizon dove ci sistemiamo rapidamente (ogni tanto riusciamo) in un parcheggio dove l’overnight è consentito. Il paesaggio è molto suggestivo e il fenomeno delle maree si manifesta in tutta la sua potenza. Facciamo un giro in paese e non ci priviamo di un po’ di shopping prima di concludere la giornata. Cena, chiacchiere con una famiglia romana (molto “in” e poco ruspante in senso cameristico) sambuca e dolcetti inglesi… infine ci addormentiamo, cullati dalla risacca delle onde dell’oceano e conquistati dalla bellezza del luogo. Da Tintagel a Marizon Km. 125

5 agosto : La giornata si apre sotto un cielo sereno e un pallido sole così, dopo un breakfast quasi English, alle 9,30 ci incamminiamo verso St. Micheal’s Mount, il collega inglese del più famoso Mont Saint-Michel. La bassa marea ci permette di percorrere a piedi un sen-tiero lastricato in pietra, finora coperto dal mare. La “traversata” accende gli entusiasmi del gruppo. L’acqua gelida ci arriva spesso sin oltre le caviglie e Marco, in avanscoperta, controlla metodicamente il livello dell’acqua. Verso le 10 arriviamo ma dobbiamo aspettare sino alle 10,30 perché questo è l’orario d’apertura. Ci sono molti turisti stranieri ma i locali la fanno da padrone. Il giro del castello è interessante ma la vista dalla terrazza è impagabile perché ci consente di vedere tutta la baia nella sua interezza e la strada che conduce a quest’ isolotto completamente emersa e asciutta. Le alghe sono rigogliose e occupano gran parte della spiaggia pululante di inglesi che si cospargono di cre-me solari (???) mentre stormi di gabbiani svolazzano qua e là. Saint Michael's Mount, come già detto, è praticamente la fotocopia del più famoso Mont Saint-Michel in Francia. Anch'esso è ubicato su un'isola che viene divisa dalla terraferma dal movimento delle maree e presenta la stessa forma e le stesse caratteristiche. Con la bassa marea emerge dall'acqua un sentiero che conduce fino all'isola, in alternativa, con l'alta marea, è possibile utilizzare alcune imbarcazioni.
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Sull'isola si può visitare un'antica abbazia benedettina poi trasformata in castello ed alcune abitazioni interamente costruite in pietra. Per l’ora di pranzo rientriamo in camper e diamo una mano ad una coppia di spagnoli che ha un problema con una ruota bucata, in questo modo pensiamo di far pari con l’aiuto ricevuto dal signore inglese a Tintagel . Corsi e ricorsi!!! Dopo pranzo, con il pullman andiamo a Penzace ma il paese ci delude …. Marizon è molto più intrigante ! Rientriamo a Marizion e cerchiamo di eludere il sorvegliante del parcheggio che alle 18 chiude. Ci riusciamo brillantemente, dimostrando di aver acquisito una tipica mentalità scozzese anche se siamo in Cornovaglia. Da Marizon a Marizon Km. 0

6 agosto : Alle 8 lasciamo Marizon e ci dirigiamo a Lizard Point dove arriviamo verso le 9. Parcheggiato il camper all’inizio del paese facciamo una bella camminata ecologica sino alle scogliere e al faro. Il panorama è selvaggio e molto suggestivo. Foto di rito e poi ci dirigiamo a Falmouth, una cittadina di mare da dove partono numerosi traghetti per Scilly e le zone rivierasche. Lasciamo i campers al park & ride e prendiamo il pullman che ci porta in città. Da qui, nella nostra beata innocenza, ci addentriamo a piedi verso il centro città poiché ci dicono che in circa mezz’ora possiamo raggiungere il Castello di Pendennis. Probabilmente abbiamo chiesto ad un marciatore o ad uno che non riesce a quantificare il rapporto metri/ora perché la “passeggiata” è molto più lunga.
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Sbocconcellando baguettes e cristonando in silenzio alle 12,45 arriviamo alla meta. Il castello è appartenuto in passato a Enrico VIII (cosa non gli è appartenuto?) ed è stato utilizzato a più riprese sino alla 2° Guerra Mondiale. Carini alcuni ambienti con le ricostruzioni delle stanze dei pirati ma nel gruppo serpeggia un po’ di malcontento perché i tempi si dilatano e mal si conciliano con le nostre esigenze di turisti assetati di novità. Facciamo un pranzo in strada a base di Cornish pasties (non male) ma poi lo concludiamo in camper con prodotti italici. Si riparte e iniziamo a cercare un campeggio e dopo 3 tentativi falliti, finalmente ne troviamo uno in un posto tranquillo, con vista mare. Alle 17 cominciano le grandi manovre (pulizia camper, doccia, bucato, riordino del gavone, inventario cambusa ...) ma poi ci premiamo con un bel barbecue a base di carne italo-inglese, melanzane,peperoni grigliati e l’immancabile bruschetta. Ci riconciliamo con la Cornovaglia anche perché il tempo è migliorato sensibilmente. Infine il consueto piano per giorno seguente e poi tutti a nanna. Da Marizon a Lostwithiel Km. 119

7 agosto : Alle 9 lasciamo il campeggio e andiamo alla conquista del National Dartmoor Park. Giornata soleggiata,cielo sereno, umore migliorato. Oggi facciamo un’ escursione stile Geo & Geo alle cascate di Lydford.
Optiamo per il percorso breve che ci porta alla cascata della White Lady. Il tutto è very nice. Pranzo nel parcheggio del parco e poi, sempre attraverso il Dartmoor Park, arriviamo a Okehampton e andiamo a vedere una vecchia bottega di fabbro. E’ veramente un peccato non conoscere bene l’inglese perché i commenti della dimostrazione del funzionamento delle macchine, azionate dall’acqua di un vecchio mulino, credo fossero veramente interessanti. Sempre attraverso il Park andiamo verso Castel Drogo ma la strada è impossibile da percorrere con i nostri camper e quindi desistiamo. Lungo la strada (chiamarla strada è un complimento perché è poco più larga di un sentiero) che scende a Teignmuoth, troviamo un parco (Bovery Tracy) ma anche qui la strada è molto stretta e durante una manovra per un’inversione di marcia Marco striscia il fascione basso del camper. E’ la goccia che fa traboccare il vaso. Marco, se potesse, rientrerebbe subito in Italia. Il traghetto è però prenotato per il 13 agosto.
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Pazienza. A proposito, il parco Bovery Tracy,anche se rientra nell’Eritage Pass, è da evitare assolutamente. Vale invece veramente passare una giornata nel National Dartmoor Park anch’esso nel paccheto Eritage. Verso le 18 arriviamo a Teignmuoth e troviamo posto al parcheggio Eastcliff che dalle 18 alle 9 è gratuito ed è over-night. Il paese è molto carino con un bel lungomare, racchiuso fra 2 scogliere di colore rosso scuro. Alle 18,30 il paese è deserto e tutti i negozi sono chiusi. Rientriamo in camper (nel frattempo ne sono arrivati altri 4) e dopo cena una breve chiacchierata e poi a nanna. Da Lostwithiel a Teignmuoth Km. 185

8 agosto : Alle 8,30 lasciamo Teignmouth e ci dirigiamo verso la penisola di Portland. Lungo il tragitto facciamo un po’ di spesa e alle 11 siamo di fronte al Castello di Portland. Questi Inglesi hanno veramente molto in comune con i Francesi, ogni “buco” per loro è un luogo turistico di primaria importanza e s’incazzano perché l’Unesco non vuole riconoscerglieli come Patrimonio dell’ Umanità. Per avere un’idea di cosa sto parlando questo “Castello ???” in Italia non verrebbe menzionato neanche al Gerbido che, come ben sanno tutti i torinesi, non ha nulla da dichiarare come monumenti d’interesse storico. Comunque ormai siamo qui e quindi vediamo anche questo pseudo-Castello. (sempre Heritage) Nulla d’interessante da segnalare. Verso mezzogiorno decidiamo di sostare sul lungomare per pranzo visto che la giornata è soleggiata, (abbiamo visto altri campers parcheggiati) ma la sosta ci sarebbe costata 8 £ (il costo è per 24 ore e non è frazionabile).
Abbiamo lasciato già troppi soldi alla “Perfida Albione” e quindi ci avviamo verso Winchester. Alle 15,30 arriviamo a Winchester e troviamo da fermarci in un parking dove è esplicitamente consentita la sosta ai mezzi “impegnativi” come i nostri camper (siamo CAR o COACH ? Mistero !) per il modico costo di 1,70
£ si può sostare sino a lunedì alle 8. Visitiamo la Cattedrale, ignorando che si dovrebbe pagare l’entrata a meno che non si sia animati da fervente spirito di preghiera. Per contenere i costi siamo ormai disposti a tutto…. L’interno della Cattedrale è splendido e ci lascia senza parole, tanto più che c’è il coro che sta provando i canti per la messa delle 17,30.
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L’atmosfera nella Cattedrale è magica e anche la città di Winchester è molto accattivante. Dopo cena cambiamo, per l’ennesima volta,il giro perché le code di auto che abbiamo visto oggi sulla costa ci hanno impensierito. La meta di domani è Brighton ma prima andremo a vedere la fantomatica “tavola rotonda” di Re Artù (bufala confermata anche dagli inglesi). Alle 21 arriva un camper italiano e io mi sento in dovere di fare 2 chiacchiere. E’ di Susa e mi dice che abbiamo parcheggiato vicino a Marazion (noi stavamo partendo e lui arrivava). Abbiamo convenuto, parlando dei luoghi visitati, che le strade della Cornovaglia sono veramente strette e che non bisogna mai dare retta al 100% al navigatore satellitare perché in qualche caso potresti trovarti in un “cul de sac” per dirla alla francese. Da Teignmuoth a Winchester Km. 205

9 agosto : Alle 9,45, dopo aver passato la notte in assoluta tranquillità, andiamo a vedere la fantomatica “Tavola rotonda” . Interessante, anche se è un manufatto del XV secolo è molto bello da vedere.
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Lungo la strada per tornare in camper ci fermiamo in una piccola biblioteca (oggi è domenica, sono le 10 eppure c’è gente che legge !!!) Andiamo a comprare il pane e ci soffermiamo in un piccolo mercatino di roba usata allestito vicino al nostro parcheggio. Alle 11,15 partiamo alla volta di Brighton dove arriviamo alle 15,30. Parcheggiamo fuori città, vicino ad altri campers. Con un bus di linea (9£ andata e ritorno!!!) arriviamo in centro e andiamo a vedere il famoso Papillon. Bellissimo. Tutto il palazzo risente dell’influenza dell’arte indiana ma sopratutto di quella cinese, vi si notano infatti elementi in stile islamico, e persiano, con draghi e palme. Alla fine del 1700, a George IV, che in seguito diventerà re, fu consigliato di abitare un una zona di mare a causa dei suoi attacchi di gotta. Arrivò a Brighton e affittò una fattoria che in seguito acquistò. Nel 1787 Henry Holland fu incaricato di espandere l’originale fattoria in una costruzione in stile neoclassico chiamata “Marine Pavilion”. Tra il 1815 e il 1823 John Nash trasformò la struttura in stile indiano aggiungendovi le cupole e i minareti. Da vedere le camere reali, la sala della musica dove il re amava ascoltare l’opera italiana. Alle 17,30 ripartiamo alla volta di Hastings con l’idea di trovare un campeggio lungo la costa. Nulla ! Ci portiamo quindi all’interno e dopo un po’ di giri tortuosi, troviamo un campeggio a Pevensey, caro e di dubbia pulizia. Ci fermiamo ugualmente e dopo una salubre doccia ci facciamo un bel barbecue. Marco è un esperto in materia e alle 20,30 siamo a tavola con spiedini,braciole wurstel e costine, il tutto arricchito da varie bruschette. Alle 23, dopo l’ennesima sambuca e un po’ di amaretti andiamo a nanna. Da Winchester a Pevensey Km. 222

10 agosto : Stamane si sfrutta un po’ il campeggio per rassettare il camper e alle 10 partiamo. La prima tappa è il Castello di Pevensey. Questo è uno dei più vecchi Castelli inglesi con fortificazioni risalenti ai tempi dei Romani e dei Normanni, rafforzate ulteriormente durante la 2° Guerra Mondiale.
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Interessante da vedere. (Anche questo sito è nel pacchetto dell’Heritage pass). Ci spostiamo poi a Battle, il luogo dove fu combattuta la famosa battaglia di Hastings. (sempre Heritage)
In questo luogo dopo la vittoria , Guglielmo il Conquistatore, volle costruire un’abbazia. Oggi resta ben poco dell’originale struttura ma ciò che è rimasto riesce a trasmettere l’imponenza che doveva avere nell’anno 1066 (anno della battaglia). Pranzo a Battle e poi partenza alla volta di Hastings. Questa località si rivela una bolgia. Tutto il Mondo è lì ! Non riusciamo a trovare un posto dove lasciare i nostri campers e quindi siamo costretti ad andar via. Peccato ci sarebbe piaciuto passare qualche ora in questa città di mare. Tutti i paesi successivi sulla litoranea non sono da meno e quindi alle 16,30 arriviamo a Hithe. Parcheggiamo i campers lungo un piccolo fiume in attesa delle 20 ora in cui il parcheggio che abbiamo visto diventa free sino alle 8 del giorno seguente. La passeggiata in paese ci intristisce. Alle 17 i negozi e una leggera pioggerellina autunnale fa sì che il luogo diventi veramente cupo. La sera solita chiacchierata tirando le prime somme di questo viaggio e stilando il programma di domani. Alle 23 tutti a nanna. Da Pevensey a Hithe Km. 122

11 agosto : Notte tranquilla. Alle 9,30 siamo al parcheggio del safari e alle 10 entriamo in questo Animal park (sempre Heritage). Alle 10,30 parte il giro guidato che, con un camion militare residuo del periodo bellico, ci porta a fare il tour del parco (costo 5£ gli adulti e 3£ i bambini). Il tour è interessante perché si snoda su un percorso che è impossibile fare a piedi e ti porta a diretto contatto con giraffe, rinoceronti, gorilla ecc. ecc. Alle 13,30, dopo aver girovagato per nostro conto alla ricerca di altri animali, lasciamo il Park Animal di Port Lympne e ci dirigiamo verso Dover.
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Primo impatto con la città pessimo. Anche qui il caos totale e parcheggiare i campers risulta impossibile. Andiamo quindi a Deal sperando che sia un paese più vivibile per noi camperisti. Assolutamente no ! Siamo costretti a parcheggiare lungo la statale e, non trovando alternative, passeremo qui la notte. (Immagino già che notte sarà). Pazienza. Forse troppe volte è comparsa la parola pazienza in questo viaggio. Andiamo a vedere il Castello di Deal che non è altro che una rocca difensiva voluta da Enrico VIII , facciamo una passeggiata in centro e poi sul lungomare. Alle 17,30 anche qui c’è il “coprifuoco”. Ormai siamo alla fine di questo viaggio e una domanda mi sorge spontanea :” qualcuno avrà avvisato questo popolo d’oltre Manica che la Germania ha smesso i raid aerei e quindi la sera si può uscire tranquillamente senza nessun pericolo? “ Cena, ancora 2 passi sul lungomare il bicchiere della staffa e poi tutti a nanna. Da Hithe a Deal Km. 60

12 agosto : Come si pensava la notte è stata orribile. Un via vai continuo di auto e camion. Alle 8 lasciamo Deal e andiamo a Dover per cercare un posto dove piazzare i campers per la notte. Troviamo un parcheggio sul lungomare che è anche per i campers ed è free dalle 18 alle 9. Tranquilli andiamo a visitare il Castello di Dover. Per accedere al parcheggio del castello non bisogna avere mezzi superiori ai 3 metri d’altezza e quindi siamo obbligati a parcheggiare nei posti dedicati ai bus. Siamo molto dubbiosi che si possa parcheggiare qui ma ancor oggi, ultimo giorno di permanenza sul territorio inglese, non siamo riusciti a capire che tipologia di mezzi sono i nostri campers.
Paghiamo il ticket del parcheggio e entriamo a visitare il castello di Dover che si rivelerà molto interessante, forse una delle cose più interessanti viste sul suolo britannico. Il Castello di Dover, originariamente fortificato prima dell'invasione romana (della quale sopravvive tutt’ora un faro alto 24 metri), divenne in seguito un forte Sassone; venne poi ulteriormente ampliato da Guglielmo il Conquistatore, e solo all'inizio del XIII secolo, dopo la tentata invasione di Luigi VIII e la strenua difesa del Castello ad opera di degli inglesi assunse l'attuale aspetto, che lo rende uno dei monumenti storici meglio conservati al mondo.
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Durante le Guerre Napoleoniche venne ridotto lo spessore delle mura in alcuni punti del castello, e nello stesso periodo vennero scavati dei tunnel sotterranei, ampliati poi durante il secondo conflitto mondiale. Alle 12 usciamo (scade il ticket del parcheggio) e ci riproponiamo di tornare nel pomeriggio. Arrivati ai campers SORPRESA!!! multa di 35£ per sosta in luogo dedicato solo ai coach. Ci incazz…. e decidiamo di andare subito a fare ricorso dai vigili di Dover. Avendo problemi di parcheggio in centro a Dover dai vigili vanno in delegazione Marina,Marco,Elisabetta e Marzia. Qui ci viene detto di fare un ricorso scritto e Marina scrive una lettera spiegando le nostre ragioni. Ci viene infine detto che avremo un risposta alla nostra contestazione in breve tempo via mail. Pazienza, tanta pazienza. Andiamo quindi a parcheggiare sul lungomare. Marco è very, but very incazzat e medita vendetta verso tutti gli inglesi che verranno a calpestare il suolo italico. Ricordo che lui è un poliziotto e quindi forse qualche piccola rivincita potrà prendersela. Comunque dopo questa multa, a nostro parere ingiusta, non abbiamo più voglia di andare da nessuna parte e decidiamo di rimanere vicino ai nostri campers onde evitare altre sorprese. Verso le 16,30 Marina, Claudia ed io andiamo a fare un passeggiata in centro a Dover ma non c’è molto da vedere e alle 17,30 c’è il famoso “coprifuoco” inglese. Rientrando verso i campers sul lungomare troviamo un coppia di vigili e decidiamo di chiedere lumi sulla tipologia dei nostri mezzi. Evviva !!! Alle 18 del 12 agosto (dopo 18 giorni di permanenza sul suolo inglese) ci dicono che i campers per loro sono equiparati alle auto e quindi possono sostare normalmente in tutti i parcheggi (anche occupando 2 stalli) purché non si superino i bordi laterali dei parcheggi. Buono a sapersi. Si cazzeggia ancora un po’ in attesa dell’ora di cena e dopo cena finiamo la bottiglia di sambuca, portata dai Gabaldi, che ci ha accompagnato per tutto il viaggio. Alle 22 a nanna perché alle 4 abbiamo il controllo per l’imbarco. Da Deal a Dover Km. 24

13 agosto : La sveglia per errore suona alle 2,30 (per l’ennesima volta non avevo cambiato l’ora al cellulare) e ormai non mi riaddormento più. Aspetto le 3,15 e preparo il caffé. Alle 3,45 andiamo all’imbarco. Alle 5, ora locale, salpiamo e alle 7,15, ora del continente, siamo in Francia. Salutiamo i nostri compagni che faranno una tirata unica sino a Torino (il 14 devono andare a ritirare il loro cane dall’addestramento) e pian piano,sotto una pioggia very English, fermandoci più volte in negozi e centri commerciali arriviamo a Lille alle 12. Pranziamo, un breve riposino e alle 14,30 andiamo a visitare Lille.
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Molto bello il centro storico con la vecchia Borsa e la piazza adiacente.
Non essendoci il punto sosta per i campers segnalato dalla guida (al suo posto c’è un parcheggio sotterraneo) decidiamo di lasciare Lille e di a andare a dormire ad Aubigny dove dovrebbe esserci un’area attrezzata.
Anche qui nulla. Chiediamo alla Gendarmerie e ci dicono che ad Aubigny non c’è mai stata nessuna area attrezzata per la sosta dei campers.
Molto attendibile la guida alle aree di sosta in Europa di Caravan e Camper. Due su due le informazioni inesatte. Troviamo comunque da fermarci nel parcheggio di un supermarket (Aldì) appena fuori il paese dietro il Carrefour. Consigliato a chi passa da queste parti e voglia fermarsi per la notte. Doccia, cena e poi a nanna. Da Dover a Aubigny Km. 199

14 agosto : Notte veramente tranquilla. Alla 9 ci dirigiamo ad Amiens. Vogliamo fare il giro delle Cattedrali gotiche della Piccardia. Alle 10 siamo in centro ad Amiens, dopo aver parcheggiato il camper in una via laterale alla strada principale. Qui il parcheggio è gratis a differenza del luogo segnalato dalla solita guida alle aree di sosta dove l’A.S., oltre ad essere a pagamento, non è neppure dotata del punto per caricare l’acqua. Visitiamo la Cattedrale, veramente bellissima, e dopo pranzo facciamo una passeggiata in città. Nel pomeriggio lasciamo Amiens alla volta di Noyon. Qui vediamo una delle prime Cattedrali gotiche della Francia (gotico primitivo del 1150 circa). Molto interessante la struttura interna. Nella campata che si affaccia sulla navata centrale, oltre alla tribuna, o matroneo, si osserva per la prima volta il triforio, cioè una galleria più bassa e ricavata nello spessore murario della parete. Ci dirigiamo poi verso Soissons dove lungo il fiume, secondo l’ormai famigerata guida alle aree di sosta, dovrebbe esserci un’area di sosta.
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Nulla! E il bello è che ci mettono pure le coordinate satellitari. Pazienza. (questo è il primo pazienza francese). Andiamo quindi nel Camping Municipale di Soissons. Qui troviamo l’Italia. Da un gruppo di romani che arrivano con 2 campers e prendono “possesso” del campeggio alla coppia snob che ti passa davanti e non saluta e per finire lo sfigato di turno, di Reggio Emilia, che alle 21, dopo esserci passato davanti più volte salutando affettuosamente, si avvicina e ci racconta le sue disavventure (ha rotto l’alternatore e il cambio e aspetta un pezzo di ricambio che non arriverà prima di martedì). Alle 22 rientriamo in camper. Da Aubigny a Soissons Km. 198

15 agosto : Alle 10 lasciamo il campeggio e andiamo a visitare sia la Cattedrale sia l’Abbazia di Soissons.
Quest’ultima, a mio avviso, è molto interessante da vedere. Per chi si trova in zona vale una sosta. Alle 10,35 riceviamo un sms dai Taddei che sono in Bretagna (zona Calvari che noi abbiamo visto 2 anni fa) che ci dice che prima di lunedì sera non riusciranno ad arrivare ad Angers. Per noi è troppo tardi perché significherebbe fare 450 Km per arrivare ad Angers, stare insieme 2 giorni e poi ripartire per Torino. Breve consulto di famiglia e le donne decidono che è ora di tornare a casa. Punto quindi il camper per Torino e domani, visto che non ho intenzioni di fare le corse, saremo a casa in anticipo di 5 giorni sulla tabella di viaggio. Alle 19,30 arriviamo nell’area di sosta di Marsannay la Cote a 5 Km. Sud/est di Digione. Area tranquilla. Ci sono altri 2 camper spagnoli e dopo cena facciamo 2 chiacchiere parlando un grammelot universale. Alle 23 a nanna. Da Soissons a Marsannay la Cote Km. 339

16 agosto : Oggi nulla da dire solo chilometri da macinare. Partiamo alle 8 da Marsannay e alle 18 siamo a casa.

Anche questo viaggio è finito. Da Marsannay la Cote a Torino Km. 469

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