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Austria per la famiglia

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Messaggio Da Camperfree Ven 03 Feb 2012, 07:49

Austria per la famiglia

di Anna Paseri
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Vista sul ghiacciaio del Grossglockner

Equipaggio:
Roby: primo pilota (37)
Anna: secondo pilota, cuoca, guida turistica e redattrice del diario di bordo (33)
Marco: pirata curioso di bordo (9)
Gabriele: pirata pazzo di bordo (6)

Periodo del viaggio: 5 – 20 agosto 2009
Regioni toccate: Carinzia, Salisburghese, Alta Austria, Bassa Austria, Vienna, Burgenland, Stiria
Quindi tutte eccetto Tirolo e Voralberg

Mercoledì 5 agosto
(Piasco – Villach: 695 Km)
Partiamo alle 12.30 dopo aver fatto il pieno di gasolio a 1,175 €/lt. Facciamo due sole soste (pranzo e merenda), poi il meteo favorevole, i bimbi bravissimi (grazie all’aiuto di un paio di film sul mio pc, ai loro mp3 zeppi di musica e ad alcuni giochi tipo forza 4, dama e scacchi magnetici) e poco traffico, ci consentono di arrivare per le 20.00 a Warmbad Villach (terme). Ovviamente al confine abbiamo fatto la vignette autostradale per 10 giorni al costo di 7,70 Euro.
Non essendoci divieti, ci sistemiamo nel parcheggio sulla destra, poco oltre quello delle terme (sul quale invece svetta un bel cartello di divieto ai camper). Cena sul camper e poi nanna.
Notte calduccia e con un sottofondo di treni.

Giovedì 6 agosto
(Villach – Heilingenblut: 121 Km)
Ci svegliamo alle 8.00 e facciamo colazione. Poi tutti pronti per le terme: abbiamo proprio bisogno di relax, usciamo da un periodo intenso di lavoro. Le terme aprono alle 9 in punto e il pacchetto famiglia (2 adulti + 2 bimbi) è di 29 euro. La valutazione delle terme è un bel 9. I bimbi si divertono nella parte interna: bellissimo scivolo lungo 25 metri, vasca con corrente a percorso circolare e 3 vasche idromassaggio. Io e Roby giochiamo un po’ con loro e poi ci stendiamo sulle comodissime sdraio all’esterno. La vasca interna ha una temperatura di 28 gradi mentre quella esterna è decisamente più freschina.
Ovviamente ho preso tutto (costumi, ciabatte, accappatoi, occhiali da sole, riviste, …) eccetto le creme protettive!!! Così le compro nell’emporio interno (1 crema bimbi + 1 adulti = 35 euro !!!).
Mangiamo pranzo al self service interno e poi alle 15.00 i bimbi si ritengono ampiamente soddisfatti (tranne Gabriele che vorrebbe restare fino a notte fonda … non ne ha mai basta!) e così decidiamo di uscire e andare a vedere Villach.
Troviamo parcheggio nella zona a pagamento lungo la strada Nicolaigasse (2 euro per 2 ore). In 5 minuti a piedi arriviamo alla zona pedonale chiusa al traffico: è molto bella. Grazie alla guida del TCI ci acculturiamo un po’. Per merenda prendiamo una fetta di strudel e un gelato a testa. Fa caldo, così verso le 17 decidiamo di partire per Heiligenblut, dove ha inizio la strada del Grossglockner dal versante della Carinzia.
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Parcheggio sul Grossglockner

Facciamo il pieno di gasolio a 0,989 € / lt. (ottimo!) e ci godiamo il freschetto che si sente salendo di quota. Ad Heilingenblut non ci sono grossi parcheggi (anzi), per cui saliamo fino al casello di pagamento della strada panoramica e chiediamo se possiamo fermarci nello spiazzo antistante per la notte: la risposta è no, ce lo dicono cortesemente, ma è no.
In effetti vige il divieto di sosta notturna su tutto il parco nazionale, così siamo costretti a ridiscendere ad Heilingenblut e andiamo nell’unico campeggio che viene segnalato (vicino al fiume). Spartano (è un grande prato), con un mini parco giochi e le docce.
Diciamo che non abbiamo bisogno della corrente e ci sistemiamo sul prato. Notte molto tranquilla e al fresco (finalmente!).

Venerdì 7 agosto
(Heiligenblut – Liechtensteinklamm: 211 km.)
Ore 8.00: qualche nuvolaglia minacciosa preoccupa Roby.
Ore 8.30: cielo limpido e sereno. Roby va a pagare il campeggio (32 euro!!! Senza luce!) e facciamo le operazioni di CS in modo da restare autonomi per almeno 3 giorni.
Alle 9.15 siamo alla cassa della strada panoramica: 28 euro. Al primo spiazzo ci fermiamo e Roby scende e scarica la sua bici Pinarello. “Ci si vede in cima!”.
Io procedo con Gabriele che ancora ronfa nel suo letto, mi fermo al primo parco giochi che troviamo e poi Marco lo sveglia. Ovviamente la colazione dura meno di 2 minuti, il tempo di vestirsi e i due pirati si catapultano a divertirsi (sono i primi fruitori della giornata). Parco giochi gratuito, lì accanto c’è un bar e un negozio di souvenir.
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La Pinarello di Roby a fine corsa

Roby ci passa davanti e ci saluta, prosegue la sua corsa in bici, mentre noi ci fermiamo ancora mezz’ora. E’ veramente una bella giornata. Quando ripartiamo, procediamo con andatura tranquilla per goderci appieno il panorama. Molti ciclisti e molti motociclisti. Per il momento poche auto. La strada è larga e si viaggia tranquilli, ovviamente la pendenza inizia a farsi sentire.
Superiamo Roby e poi arriviamo a destinazione. Un addetto ai parcheggi mi indirizza al primo parzheggio per bus, dove c’è uno spazio riservato ai camper. Il tempo di parcheggiare e poi iniziamo una serie di fotografie. Poco dopo arriva Roby che prosegue in bici fino al fondo della strada (ancora 700 metri) e poi ritorna soddisfatto da noi.
Foto di rito in tenuta da ciclista. Il tempo di farsi una doccia e poi iniziamo la visita. Sono le 10.30 e i bimbi ci chiedono subito un paio di souvenir al negozio. Ne approfittiamo per fare rifornimento di cartoline e francobolli, oltre ai souvenir.

Ci spostiamo verso il centro informativo del Grossglockner, visitiamo tutte le mostre tematiche, passeggiamo sulle strade alte sopra il centro e ammiriamo questo splendido panorama sotto un cielo azzurro. Foto a volontà. Ci piace molto guardare attraverso i binocoli offerti al pubblico da Swarowski (si vede la gente in punta alla montagna del Grossglockner).
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Alla ricerca dell’oro

Verso le 12.30 iniziano ad arrivare a frotte i pullman di turisti, e c’è una lunga coda per la cabina che porta giù al ghiacciaio, per cui decidiamo di non farla e di andarci a godere la seconda parte della strada (la discesa sul versante Salisburghese).
Ci fermiamo in un’area di sosta lungo il percorso, il tempo sta cambiando e le nuvole iniziano ad arrivare. Per fortuna ci siamo goduti la vista dul ghiacciaio in tempo. Facciamo pranzo sul camper con un bel panorama, poi scendiamo a vedere gli altri parchi giochi. Ai bimbi piace in particolare quello della ricerca dell’oro.
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Cascate di Krimml

Verso le 15.30 usciamo dalla strada alpina e ci dirigiamo verso le cascate di Krimml, dove arriviamo un’ora dopo. Voto alle cascate 8.
Facciamo rotta in direzione opposta verso Liechtensteinklamm, dove arriviamo alle 19.30 e i gestori, gentilmente, ci lasciano dormire sul parcheggio dei bus di fronte all’attrazione turistica.
Cena e nanna (super tranquilli e con lieve brezza).
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Liechtesteinklamm

Sabato 8 agosto
(Liechtensteinklamm – Bad Ischl: 180 km)
Colazione e alle 9.00 siamo alla biglietteria (13 euro). Siamo in pochi e riusciamo a camminare lungo il percorso senza fare code o trovare intasamenti. L’attrazione turistica ci piace, è sicuramente molto particolare. Finita la visita partiamo per le miniere di sale di Hallein, con il cui ricavato sono stati costruiti i principali monumenti di Salisburgo.
Arriviamo ad Hallein alle 11.30. Parcheggiamo prima del ponte di ingresso alla città, di fronte ad un supermercato. Ci sono già altri 6 camper in partenza, probabilmente hanno passato qui la notte. Visitiamo la città, che non si rivela un gran che.

Sulla piazza principale c’è una gelateria che ci ispira, per cui decidiamo di fare pranzo a base di gelato. Le porzioni sono molto abbondanti, sarebbe bello gustarsi il gelato in santa pace ma le vespe iniziano presto a ronzarci intorno, sono molto attratte dal gelato (ci era già successo nei giorni precedenti). Purtroppo mangiamo in fretta e fuggiamo dalle vespe che aumentano di numero, così il gelato mi resterà sullo stomaco per un’oretta… robe da pazzi… mai più avremmo detto di trovare così tante vespe.
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Qui indossiamo le tute dei minatori

La visita alla miniera di sale è un po’ troppo costosa (42 euro per tutta la famiglia) però a noi è piaciuta molto. Indossiamo la divisa obbligatoria del minatore, facciamo un giro con il trenino sotterraneo e la nostra guida (che parla bene l’italiano) ci spiega alcune curiosità. A noi sono piaciuti soprattutto gli scivoli.
In un’oretta il giro si conclude. Ci sarebbe ancora il villaggio dei Celti, ma sembra più un chiosco per costinari e lo lasciamo perdere.
Facciamo rotta verso Salisburgo dove arriviamo verso le 16.00.

Valutiamo un paio di campeggi ma grazie al navigatore capiamo che sono lontanissimi dal centro di Salisburgo. Uno lo andiamo anche a vedere ma è di dimensioni lillipuziane e comunque è già al completo. Decidiamo di provare ad avventurarci in centro, dove troviamo facilmente parcheggio nelle strisce blu a pagamento accanto al fiume Salzach, e più precisamente in Markus Sittikus Strasse. Il sabato e la domenica sono gratuite, per cui con 50 centesimi abbiamo diritto a stare fino alle 9.00 di lunedì.
Percorriamo a piedi il viale lungo il fiume e purtroppo vediamo un sacco di gente poco affidabile. In 10 minuti arriviamo nel centro di Salisburgo e lo giriamo per circa 3 ore. Ci piace molto, ma c’è troppa gente per i nostri gusti. Facciamo anche i biglietti per vedere il castello utilizzando la funicolare (ben 24 euro !) Il castello è molto carino, anche se non tutto è visitabile.
Mangiamo una cena frugale in uno dei ristoranti nel cortile interno al castello, poi ridiscendiamo in città, acquistiamo un paio di souvenir e alcune cartoline.

Ci piacerebbe restare ancora per la sera, la città deve essere bellissima nella versione by night, però è sabato sera e la gentaglia che abbiamo visto lungo il fiume non promette niente di buono (stavano già bevendo litri di birra e fumando cannoni all’ora di merenda … trovarci una bottiglia lanciata contro alle 2 di notte non ci farebbe piacere…). Così decidiamo di andare a dormire un po’ più avanti, a Gmunden.
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Scacchiera gigante a Bad Ischl

Lungo l’autostrada ci fermiamo in un’area di sosta dove ci sono dei bagni, dove, con la massima discrezione, svuotiamo la cassetta del wc. Devo purtroppo rilevare che è molto faticoso trovare uno scarico per camper, e così ci teniamo le grigie, consapevoli di avere ancora poca autonomia.
Gmunden è invasa dai turisti e dagli abitanti che si stanno dirigendo (tutti a piedi) verso il lago: evidentemente questa sera c’è qualcosa in programma. Ovviamente tutti i parcheggi sono pieni e pure gli unici due campeggi che vediamo lungo il lago.

Dopo un lungo vagare ci dirigiamo verso Bad Ischl dove – quasi come un miraggio – troviamo finalmente un’area sosta per i camper!!! Il primo in tutto il viaggio!!! Si rivelerà un semplicissimo parcheggio a pagamento, senza alcun servizio, ma sono le 22.00 e siamo tutti molto stanchi, per cui va benissimo così. Ci affianchiamo ad un camper francese e crolliamo a letto.

Domenica 9 agosto
(Bad Ischl – Mauthausen: 160 km)
Ci svegliamo con tutta calma, solo Roby esce alle 8.30 per andare a sgranchirsi le gambe in bici. Io e i bimbi facciamo colazione e poi usciamo alla scoperta della città. E’ molto carina e grazie alla guida del TCI riusciamo a capirne qualcosa in più.
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Una delle vetrine di Konditorei Zauner

I bimbi si sfogano un po’ al parco giochi, poi rientriamo al camper. Roby intanto è arrivato, si fa una doccia e poi gli facciamo fare il tour della città. Ci fermiamo a mangiare al Mc Donald’s e poi andiamo a vedere una bella pasticceria dell’800 (Konditorei Zauner) il cui arredo risale al “periodo d’oro” della città: l’interno fantastico vanta oltre 100 tipologie di cioccolatini, tutti in esposizione per la gioia dei palati sopraffini!

Ripartiamo per l’abbazia di Kremsmunster (poderosa abbazia benedettina) e siamo fortunati a trovare una visita guidata in italiano, insieme ad altri 2 giovani di Torino.
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Linz

Continuiamo il nostro viaggio verso Linz, capoluogo della regione dell’Alta Austria.
Troviamo parcheggio prima del nuovo ponte sul Danubio, che porta dritto al centro in soli 400 metri.
Di Linz ci piace molto la piazza principale e la chiesa gotica. Nella piazza principale (Hauptplatz) ci gustiamo una saporita merenda.
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Cattedrale di Linz

La nostra intenzione è di fermarci ad Enns, ma non troviamo posto nei pochi parcheggi così proseguiamo oltre e ci fermiamo al Mc Donald’s di Mathausen. Oltre alla cena, approfittiamo del wi-fi gratuito offerto da Mc Donald’s non solo al suo interno ma in tutto il parcheggio circostante.
Dopo cena ci colleghiamo così ad internet (funziona benissimo) e prendiamo un po’ di informazioni sul circondario.
Il parcheggio si rivela punto di incontro di ragazzacci, così ci spostiamo direttamente nel parcheggio di quello che fu il campo di concentramento di Mauthausen. Le sbarre del parcheggio sono alzate, non c’è anima viva in giro, un altro equipaggio in camper sta dormendo vicino ad un prato. Noi ci mettiamo comodi nel parcheggio e andiamo a nanna. Notte tranquilla.

Lunedì 10 agosto
(Mauthausen – Vienna: 175 km)
Il campo di concentramento apre al pubblico alle 9.00 e siamo tra i primi a fare i biglietti (5 euro in tutto). Non ci sono molte spiegazioni in italiano, ma questa tragica e dura pagina della storia la conosciamo bene.
Marco sa già qualcosa di questa brutta storia, mentre a Gabriele diciamo semplicemente che in passato dei cattivi si divertivano a fare del male a delle persone buone. In silenzio giriamo in mezzo alle baracche.
Roby scende anche a vedere le parti più dure da digerire del campo, mentre io e i bimbi restiamo fuori in atteggiamento rispettoso.
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Mauthausen – campo di concentramento

Infine andiamo a vedere i monumenti eretti dalle varie nazioni per ricordare tutti i loro caduti.
Sicuramente ci viene da pensare che – essendo la struttura sul cucuzzolo di una collina – i residenti della città sapevano tutto, eppure … hanno lasciato che si consumasse questo dramma…
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Abbazia di Melk

Riprendiamo il nostro viaggio verso l’abbazia di
Melk, molto bella.
Successivamente ci fermiamo in un’area attrezzata ad Aggsbach (poco dopo Melk), lungo il Danubio. Lo scarico per wc purtroppo non è funzionante, lo scarico delle grige è inesistente, così facciamo solo il pieno di acqua pulita.
Ci rammarichiamo molto di constatare che la pista ciclabile sul Danubio (da Linz a qui) sia alquanto deludente: è addossata alla strada principale, ma soprattutto è una striscia di asfalto di un metro di larghezza, per cui è anche pericolosa da fare con i bimbi.
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Vienna - Stephansdome

Arriviamo al camping Wien West di Vienna, che ci era stato segnalato da un paio di amici. La brochure che avevo letto su internet lo dava come uno dei campeggi migliori di Vienna, ma noi sinceramente restiamo molto delusi da parecchie cose, che non sto qui ad elencare perché ho già dato la mia recensione su internet.
Comunque voto campeggio 1.
Però abbiamo voglia di fare una bella doccia, è comodo per il centro, e così restiamo.

Dopo la doccia, facciamo subito la Wien Card e prendiamo il bus, poi il metrò, e alle 17.00 siamo a Stephansplatz pronti ad ammirare e visitare il duomo di S. Stefano (Stephansdome). Lo stile gotico ci piace molto, per cui lo apprezziamo ancora di più.
Decidiamo di fare cena presso un ristorante italiano e poi ci deliziamo con il dolce presso la pasticceria Zanoni & Zanoni, che ci propone delle torte squisite.
Rientriamo in campeggio e andiamo a nanna. Ci accompagnerà un bel temporale.

Martedì 11 agosto
(Vienna 0 km)
Colazione sul camper, bus, metrò e siamo di nuovo a Vienna. Stavolta con l’ombrello perché piove.
Visitiamo l’esterno di Schonbrunn, il più celebre tra i palazzi imperiali austriaci. C’è una coda folle alla biglietteria e piovendo non riusciremo a gustarci i giardini posteriori, per cui rinunciamo alla visita. Lo gustiamo da fuori leggendo la guida del TCI. Foto di rito con l’ombrello.
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Vienna - Palazzo imperiale di Schonbrunn

Riprendiamo il metrò per il centro di Vienna, e ci godiamo le bellezze principali, finalmente con il sole (Votiv Kirche, Ratahus, Burgtheatre, il Parlamento, Hofburg (appartamenti imperiali), l’Opera, e di nuovo il Duomo. Decidiamo appositamente di tralasciare il Prater.
Per l’ora di pranzo siamo già accanto al Duomo, ed è già uscito il sole. I bimbi chiedono un Mc Donald’s (in questo periodo danno in promozione ai bimbi le macchinine della Lego …business…) e lo troviamo abbastanza facilmente.
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Vienna - Heldenplatz

Dopo pranzo approfittiamo di una farmacia (Apotheke) aperta e acquistiamo uno spray dopo puntura per zanzare, perché anche stanotte hanno divorato i nostri due figli. Ne acquistiamo anche uno per allontanarle. Visto il bel tempo ritorniamo verso Schonbrunn e prendiamo il trenino giallo che ci fa fare il tour del parco (appena dietro i giardini).
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I pinguini nello zoo di Vienna

Così scopriamo che c’è anche un bellissimo ed enorme zoo, dove passiamo circa 3 ore a correre dietro a Gabriele e Marco che sonomolto affascinati dagli animali: pinguino imperatore (quello di Surf Up!), orsi bianchi,elefanti, panda gigante, tigri, leoni, ghepardi,giraffe, scimmie, pipistrelli, fenicotteri,scoiattoli,… Facciamo anche merenda in una malga tirolese creata appositamente all’interno dello zoo. Ottimi birra e strudel.
Iniziamo a sentire la stanchezza e ritorniamo al camper. Una bella doccia, cena e nanna.

Mercoledì 12 agosto
(Vienna – Mariazell: 250 km)
Alle 8 siamo pronti a fare colazione e le consuete operazioni di CS, oltre al check out dal campeggio. Mentre pago (76 euro per 2 notti senza corrente elettrica !!!) manifesto tutto il mio disappunto per non esserci trovati bene. Ovviamente alla cassiera non gliene può fregare di meno…
In pochi minuti siamo in autostrada, e ci fermiamo a fare il pieno di gasolio in un’area di sosta.
Arriviamo ad Heiligenkreuz verso le 10.00. L’abbazia cistercense merita di essere vista. Qui in Austria sembra che tutti i principali monumenti siano nati come gotici, e poi li abbiano barocchizzati in seguito … che peccato! Eppure andava di moda così.
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Rust – paese delle cicogne

Alle 11.30 arriviamo a Rust, il paese della regione del Burgenland (confinante con l’Ungheria) dove vanno a nidificare le cicogne sui comignoli delle case. Il paese ha una bella pista ciclabile che porta fino al lago, noi (pensando che fosse corta) l’abbiamo percorsa a piedi, ricavandone ampie lamentele finali da parte dei figli (“Vedi, se avessimo preso le bici,a quest’ora avremmo faticato di meno!”). Ma certe cose le scopri solo alla fine.
Ricompensiamo la lunga camminata con un bel giro sul lago grazie ad una barca elettrica per un’ora e mezza (doveva essere un’ora ma poi abbiamo faticato a trovare la strada per il rientro e così abbiamo tardato).

E’ una bella giornata e decidiamo di fare pranzo presso un ristorante in riva al lago: il padrone è un tipico ungherese, dai modi un po’ grezzi ma simpatico. Gabriele si lascia scappare un sonoro rutto al termine del pasto e il padrone (che ci stava preparando il conto) scoppia a ridere. Io, Roby e Marco invece vorremmo immergere la testa nella sabbia, come gli struzzi!
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Basilica di Mariazell

Procediamo verso Burg Forchestein, dove c’è uno dei più bei castelli della regione. Purtroppo non fanno la visita guidata in italiano, e così ce lo guardiamo solo da fuori e dal cortile interno.
A questo punto decidiamo di portarci avanti sul cammino e di proseguire verso il Santuario di Mariazell, in Stiria, che ci è stato gentilmente segnalato da un nostro amico sacerdote.
Arriviamo verso le 18.30. C’è un ampio parcheggio all’inizio del paese, adatto anche ai bus. C’è già un altro camper parcheggiato e decidiamo di sostare lì per la notte. Lì vicino c’è un bellissimo parco giochi in cui i bimbi si divertono mentre io preparo cena.
Dopo cena facciamo un giro nel centro, che si rivela parecchio interessante. Il Santuario fondato nel 1157 dai Benedettini, è molto bello, soprattutto dentro.
Un gelato, poi alle 21.00 chiude tutto e non c’è più anima viva in giro (eccetto alcuni ragazzi). Qui vanno a nanna presto, come piace a Roby.
Così anche noi alle 22.00 siamo tutti a nanna. Notte molto tranquilla.

Giovedì 13 agosto
(Mariazell – Skt. Paul im Lavanttal: 340 km)
Sono le 8.30 e fuori è nuvoloso, minaccia di piovere. Roby decide così di non tirare fuori la sua bici da corsa, non ha voglia di prendersi la pioggia.
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Admont

Colazione, poi paghiamo il parcheggio (a pagamento dalle 9 alle 17) e ci dirigiamo di nuovo a vedere la basilica – santuario. Un paio di souvenir e poi ripartiamo per Admont. La strada che percorriamo è una strada di montagna, molto panoramica (in caso di bel tempo) ma piena di curve e curvette. Arriviamo ad Admont solo per pranzo, sotto una pioggerella insistente. Pranzo sul camper, poi visitiamo la chiesa, grande complesso monastico benedettino del 1074.
Come già in altri complessi religiosi visitati nei giorni precedenti, anche questo ospita le scuole per i ragazzi (tipo i nostri Salesiani).
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Graz

Riprendiamo il nostro viaggio per Graz dove arriviamo per l’ora di merenda. Troviamo (con un gran colpo di fortuna) un parcheggio a pagamento a 150 metri dalla strada principale – via pedonale. Paghiamo il biglietto per 2 posti e poi ci dirigiamo a passeggiare lungo la Herren Gasse. Per un paio d’ore gironzoliamo per Graz che ci fa una buona impressione.
Passiamo anche nella via Hof Gasse, dove al n. civico 6 troviamo la famosa panetteria - pasticceria di corte Edegger, attiva dal 1569 e facilmente riconoscibile dal fronte in legno di rovere intarsiato. La vetrina è un bello spettacolo per i golosi come me!

Soddisfatti del giro, ripartiamo per Sankt Paul im Lavanttal (già in Carinzia), dove arriviamo poco prima di cena. Ci sistemiamo in un ampio parcheggio sterrato per i pullman e a piedi raggiungiamo la grande abbazia seicentesca, la cui chiesa è segnalata come tra i più significativi esempi di romanico-austriaco. Dopo una sommaria visita, rientriamo al camper e mentre preparo cena Roby gioca a calcio con Marco e Gabriele. In una spettacolare parata, Roby si butta a terra e disintegra il suo cellulare!
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Sankt Paul im Lavanttal

Cena sul camper e nanna, oggi abbiamo macinato parecchi km e andiamo a dormire tutti volentieri.
Di notte arriverà un bel temporale, che ci concilierà ancora di più il sonno.

Venerdì 14 agosto
(Sankt Paul im Lavanttal – Klagenfurt: 55 km)
Ci svegliamo che è ancora molto nuvoloso e pioviggina. Dopo colazione facciamo rotta per Klagenfurth. Lungo la strada imbattiamo un Mc Donald’s e usufruiamo della rete wi-fi per fare un’ultima verifica sui campeggi.

Dopo un’inutile ricerca di un parcheggio vicino al centro di Klagenfurt, optiamo per il campeggio Strambad in riva al lago. Intanto finalmente è uscito un bel sole (il tempo qui in Austria è molto variabile).
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Klagenfurt in bici

Memori del campeggio di Vienna decidiamo di fare un giro di ispezione preventivo, e gli diamo subito un bel voto: 8! Praticamente gli manca solo la piscina interna, poi ha tutto (parco giochi per bimbi, zona lavanderia, docce e bagni puliti,minimarket, … c’è pure la lavastoviglie!).
Subito una bella doccia, poi facciamo insieme la pista ciclabile (molto buona) che in 4 km ci porta direttamente nel centro di Klagenfurt.
Facciamo una prima visita veloce, mangiamo un bel gelato per pranzo e poi rientriamo in campeggio.

I bimbi si divertono al parco giochi, mentre Roby finalmente tira fuori la sua bici e percorre tutta la ciclabile intorno al lago (che mi dirà non essere particolarmente bella, eccetto il primo pezzo a destra verso Portschach), e io resto sul camper a mettere un po’ d’ordine, a fare un po’ di pulizia e a fare due bei giri di lavatrice.
Verso le 18.30 riprendiamo tutti le bici e ritorniamo a Klagenfurt, dove abbiamo deciso di mangiare al ristorante. Cena ottima (con 82 euro mangiamo in 4).
Rientro al camper, doccia e nanna. Devo constatare che alle 23 tutto il campeggio era piacevolmente silenzioso, anche i giovanotti in tenda.
Notte tranquilla e piacevolmente ventilata.

Sabato 15 agosto
(Klagenfurt 0 km)
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Worthersee - il lago di Klagenfurt

Ci svegliamo con tutta calma, facciamo colazione e poi percorriamo circa 12 km su una buona pista ciclabile lungo il lago (seguendo il lato destro che Roby aveva già ispezionato il giorno precedente).
Ci fermiamo a fare uno spuntino in un bar in riva al lago, con una bella terrazza a palafitta.
La giornata è splendida. Ci fermiamo in un minimarket lungo la ciclabile e poi rientriamo al camper per pranzo.
Roby inforca di nuovo la sua bici per fare un giro da professionista mentre io porto i bimbi ad un mega parco giochi vicino a Minimundus.

Il parco comunale è molto ben tenuto e ci rilassiamo un po’. A proposito … grazie ad una coppia di Treviso abbiamo deciso di non andare a Minimundus, perché avendo già visto la Minitalia di Rimini, questo non sarebbe stato nulla di più.
Roby rientra con un raggio rotto della bici … grrr….
Merenda per tutti, relax in campeggio, cena sul camper e passeggiata serale in riva al lago.
Notte tranquilla.

Domenica 16 agosto
(Klagenfurt – Villabassa: 260 km)
Dopo colazione, facciamo le consuete operazioni di CS e paghiamo il campeggio (75 euro per 2 notti senza corrente, ma li valgono sicuramente di più rispetto a Vienna).
Andiamo a vedere Millstatt ma è domenica e c’è troppa gente, soprattutto non riusciamo a parcheggiare per cui optiamo per Hermagor, dove ci attende la pista di bob estivo.
La funivia che ci porta in quota è abbastanza cara (funivia + 1 corsa sullo slittino = 45 euro, di cui 16 per adulto e 6,5 per bambino) ma non l’abbiamo mai fatta così andiamo.
Fortunatamente siamo tra i primi clienti della giornata e ci tocca fare “soltanto” 15 minuti di coda.
In effetti ci divertiamo molto. Ovviamente questo posto sperduto in mezzo alla Carinzia non ha nulla di particolare se non la funivia, la corsa sullo slittino ed alcune attività strettamente connesse a quelle citate (ristorante, bar, parco avventure sugli alberi, parco giochi per bimbi, …).
Verso le 14.00 inizia a rannuvolarsi e così torniamo al camper e percorriamo la strada dolomitica delle Alpi Carniche, che si rivela alquanto tortuosa e in certi tratti anche molto stretta. Roby ne esce abbastanza stremato, mentre Marco e Gabriele si guardano per oltre un’ora un film sul mio portatile. Arriviamo a Dobbiaco verso le 17.30, c’è un sacco di gente e l’unico parcheggio disponibile è presso la stazione dei treni, ma scopriamo che è vietato ai camper (anche se ci sono almeno 20 camper parcheggiati). Ci sistemiamo lì e andiamo a vedere come è la città. Un paio di acquisti, chiediamo dove si trova il primo negozio di bici in grado di aggiustare il raggio della bici di Roby e ci indirizzano a Villabassa.
Facciamo rotta lì, a pochi Km da Dobbiaco, e andiamo a cena a Pizzaland, proprio sopra il negozio da bici, che ormai è già chiuso. Dormiamo presso la stazione dei treni accanto ad altri 2 camper, qui non c’è nessun divieto. Notte tranquilla ma ricomincia a piovere.

Lunedì 17 agosto
(Villabassa – Passo Falzarego: 75 km)
Alle 8 in punto Roby è di fronte al negozio, per fortuna in mezz’ora il raggio viene riparato.
Torniamo indietro a Dobbiaco e percorriamo la famosa pista ciclabile Dobbiaco – Lienz, stupenda in discesa, mentre avremo grosse difficoltà a tornare indietro con il treno.
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Parco giochi gratuito sulla Dobbiaco - Lienz

Partiamo alle 9.30 insieme a tante altre famiglie, troviamo due parchi giochi lungo la strada, poi dopo 37 km ci fermiamo (Gabriele è stanco, giustamente). Vediamo l’indicazione di una stazione dei treni, così dico a Roby di proseguire tranquillo il suo giro da professionista, mentre io e i bimbi rientriamo al camper. In realtà per arrivare alla stazione dei treni (dalla deviazione indicata sulla pista ciclabile) ci vorranno oltre 15 minuti in salita.
Sono le 13.10, la stazione dei treni è deserta, sembra abbandonata da diverso tempo. Un foglio avvisa che il treno che carica le bici passerà alle 13.21.

Alle 13.45 ancora niente. Un po’ preoccupata, mi permetto di recarmi alla stazione di polizia di fronte per chiedere se – cortesemente – possono darmi il numero di un taxi a pagamento che ci venga a riprendere (noi e biciclette incluse).
Mi ridono in faccia e poi chiamano quelli dell’assistenza delle biciclette a noleggio, che mi dicono (molto sgarbatamente) che non esiste un taxi a pagamento per le bici, che loro fanno servizio solo a chi affitta le loro biciclette (e noi abbiamo le nostre) e che il treno passerà, ma solo alle 15.30. Sono le 14.00 e i bimbi non ce la fanno più. Per fortuna passa di lì un pullman che gentilmente ci porta fino alla stazione di Thal, dove finalmente carichiamo le bici e - dopo ben 40 minuti - si decide a partire in direzione San Candido.
Quello che mi preoccupa di più è che non posso chiamare Roby perché il suo cellulare si è disintegrato qualche giorno fa, e chissà come è preoccupato. Arrivati a San Candido, scarichiamo le bici e le ricarichiamo sul treno per Dobbiaco (sono solo 4 km ma i bimbi sono distrutti). Arriviamon al camper alle 16.00 in punto, Roby tira un sospiro di sollievo e noi pure!
Marco e Gabriele ci dicono chiaramente che non vogliono più tirare fuori le bici fino a casa.
Passiamo in un bar pasticceria a rifocillarci per merenda e poi partiamo verso le Dolomiti, che Gabriele non ha mai visto e che Marco non vede da oltre 6 anni.
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Tramonto dal passo Falzarego

Passiamo a vedere l’area di sosta poco prima del lago di Misurina (ci manca solo un marciapiede che colleghi l’area di sosta al lago, poi sarebbe perfetta come base per le camminate!).
Rivediamo volentieri il lago di Misurina (inserito in un panorama da favola) e poi arriviamo al Passo Falzarego, dove troviamo facilmente posto sul piazzale di fronte alla biglietteria accanto ad altri 5 camper (mentre sul piazzale sotto la funivia ci sono almeno 25 camper). Cena e nanna con uno splendido panorama sulle Dolomiti. Notte tranquilla e non fa freddo.

Martedì 18 agosto
(Passo Falzarego – Sarentino 108 km)
Ci svegliamo alle 8.00, con l’intenzione di essere i primi clienti della funivia Lagazuoi (biglietto per tutti 36 euro) che apre alle 9.00. Appena usciti dal camper ci imbattiamo in un tedesco che esce dal suo camper e si fa una bella doccia nudo all’esterno, con i suoi chiapponi bianchi in piena nostra vista! I bimbi ridono a crepapelle.
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Vista dal rifugio Lagazuoi

Colazione e pranzo al rifugio Lagazuoi. Vista spettacolare su questo tratto di Dolomiti, una piccola visita all’ingresso di alcune trincee scavate nella roccia (la prossima volta dobbiamo venire attrezzati con pila e caschetto, in modo da poter fare una visita approfondita).
Verso le 11 scendiamo e riusciamo ad uscire appena in tempo dal parcheggio (ancora 10 minuti e saremmo stati bloccati lì dalle numerose macchine e moto in arrivo).

Percorriamo il passo Pordoi e il Passo Sella, facendo le operazioni di CS ad Arabba (5 euro). Tutti i passi sono affollatissimi, non troviamo posto neppure in discesa!
Proviamo a fermarci a Selva di Valgardena ma non ci piace molto, andiamo oltre ad Ortisei ma ci accoglie un “divieto di sosta ai camper su tutto il territorio comunale” e così andiamo fino a Bolzano, dove vogliamo fare un giro al negozio di Sportler (e dove troveremo i nuovi scarponi per Marco).
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Dolomiti - Passo Sella

A Bolzano fa molto caldo, così ci ricordiamo di quando eravamo venuti in vacanza prima di sposarci, in Val Sarentino, al fresco, e così facciamo rotta per Sarentino.
Troviamo subito un parcheggio con altri 3 camper, ci sistemiamo lì e poi facciamo un giro per il paese. Non è cambiato molto. Ci ricordiamo di un ristorantino Franz Hofer dove ci eravamo trovati molto bene 13 anni fa, così torniamo con i nostri figli (che romantici che siamo, vero?). Il padrone è ancora sempre lo stesso! Cena un po’ costosa ma simpatica e soprattutto buona.
I bimbi si sgranchiscono ancora un po’ al parco giochi accanto al campo sportivo, poi tutti a nanna, al fresco!

Mercoledì 19 agosto
(Sarentino – Piasco 530 km)
Dopo colazione, torniamo a riprendere le autostrade italiane, da Bolzano fino a Verona, dove ci fermiamo al Centro Commerciale Verona Est. Qui mangiamo pranzo e ci godiamo il fresco dell’aria condizionata, poi ci immergiamo nel centro della città. Fortunatamente troviamo posto proprio di fronte ai vigili urbani, nei parcheggi a pagamento. Non ci sono divieti, né segni di ZTL, chiedo ancora conferma ad una vigilessa che mi dice che fino alle 18.00 posso sostare tranquillamente a pagamento.
In 10 minuti arriviamo all’arena di Verona. Bellissima! Poi ci immergiamo nelle viuzze centrali e ogni mezz’ora ci addentriamo in un negozio con aria condizionata per prendere un po’ di fiato.
Il tempo di merenda, una visita molto superficiale alla città (non ho la guida dietro), un po’ di acquisti all’UPIM e alla libreria della FNAC (bellissima, per noi che amiamo leggere), poi andiamo a casa di Peppino, mio cugino, che ci aspetta per cena.
Alle 21.30 ci sono ancora 38 gradi fuori, non un filo d’aria, per cui sono la prima a chiedere di tornare a dormire a casa. Alle 23.30 in autostrada ci sono ancora 32 gradi !!! Per fortuna non c’è traffico. Operazioni di CS a Savigliano (CN) e alle 02.00 siamo a casa.
Notte al fresco, viaggio concluso.

Considerazioni sul viaggio:
L’Austria ha saputo farci venire l’acquolina in bocca con i deplian molto ben fatti. In realtà su certi frangenti ci ha deluso.
Campeggi e aree di sosta: i campeggi sono molto costosi, solitamente gestori sgarbati e sprezzanti verso noi italiani, pochi servizi. L’unico campeggio di cui ci ricordiamo volentieri è lo Strambad di Klagenfurt. Le aree di sosta in Austria sono poche, e con scarsi servizi. Ci si può fermare un po’ ovunque per la notte (eccetto che nei parchi nazionali e a Vienna, dove vige il divieto) ma si fa molta fatica a trovare dei punti di carico-scarico. Ringrazio di avere avuto dietro le aree di sosta stampate da un paio di siti internet.
Piste ciclabili: una profonda delusione. Eccetto quella di Klagenfurt e la Dobbiaco-Lienz, le altre erano improponibili da fare con i bambini (una striscetta di asfalto attaccata alla strada principale,
con un traffico pazzesco e smog al 100% da respirare). Vanno bene per gli adulti da soli.

Cibo e austriaci: i ristoranti non sono carissimi ma neppure economici, diciamo che sono nella media. Si mangia molto bene e le torte, come la sacher, sono sicuramente da provare!
Migliori ricordi: Terme di Villach Warmbad, Grossglockner, cascate di Krimml,Liechtensteinklamm, miniere di sale, Salisburgo, abbazia di Melk, Vienna, Rust e il lago, Basilica di Mariazell, Graz, Klagenfurt e il suo lago, il gasolio sempre fatto a meno di 1 euro al litro.
Ricordi peggiori: campeggio Wien West, rientro dalla pista ciclabile Dobbiaco – Lienz, scarsa possibilità di CS in tutta l’Austria

Il viaggio in pillole:
Km. percorsi: 3.160
Gasolio: € 550,00
Autostrada: € 100,00 (di cui 64,00 Italia e 36 Austria compreso il Grossglockner)
Campeggi: € 183,00
Ristoranti e fast food: € 556,00
Bar e pasticcerie: € 210,00
Monumenti + souvenir + varie: € 589,00
Spesa al supermercato: € 142,00 (cibo e farmacia)
Terme e parcheggi: € 50,00
Totale costo del viaggio: € 2.380,00 (con una media di 159 euro al giorno)

Guide consultate (e consigliate, perché molto utili):
Vienna, ed. City Book Corriere della Sera
Austria, ed. Touring Club Italiano
Frasario di Tedesco, ed. Giunti
Percorso effettuato:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
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