Montreux
Camperfree :: Diari :: Estero
Montreux
di Anna Paseri
5 – 8 dicembre 2008
Equipaggio: Roby (36) – Anna (32) – Marco (9) - Gabriele (5)
Redattrice del diario di bordo: Anna
Periodo: 5 - 8 dicembre 2008
Camper: Rimor Superbrig 687 TC
Venerdì 5 dicembre
Piasco – Saint-Rhemy ( 210 Km.)
Partenza ore 18.30, appuntamento con la famiglia di Franco e via, si parte insieme per una magica vacanza con visita alla casa di Babbo Natale!
Le previsioni non sono delle migliori, neppure in Svizzera, però il meteo da brutto un po’ ovunque, per cui… si parte! L’importante è non trovare una bufera di neve!
Imbocchiamo l’autostrada a Torino, ci fermiamo mezz’oretta per una fugace cena, poi via proseguiamo fino ad Aosta dove inizia a piovere. Saliamo verso il traforo del Gran San Bernardo, e ben presto (appena superata la frazione Gignod) inizia a nevicare fitto fitto. Il paesaggio è natalizio al 100%. I paesini illuminati nella notte, la neve che scende, … io mi incanto come una bambina con i miei figli, altrettanto eccitati (dal viaggio e dalla neve, che viene giù copiosa).
Per la strada alcuni camper e macchine iniziano a fermarsi e a montare le catene. Il camper procede tranquillo, per cui procediamo. Mentre io mi godo lo scenario fiabesco fuori dal finestrino, Roby si concentra al 100% sulla strada, rimproverandomi che da ridere non c’è un bel nulla, e che si augura di non dover montare le catene, altrimenti si arrabbia! Procediamo lentamente ai 40 Km/h.
A 3 Km. dall’imbocco del tunnel, Franco ci chiama al cellulare, il suo camper slitta che è un “piacere”, per cui ha la necessità di fermarsi a montare le catene. Noi siamo un paio di Km più avanti, non abbiamo spazio per fare manovra e tornare indietro ad aiutare i nostri amici, per cui procediamo ancora più lentamente ma tranquilli fino all’ingresso al traforo.
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Nevicata in corso (ven. 5 ore 21.30)
Qui troviamo un “simpaticissimo” addetto al traffico che ci accoglie sottolineando che il Traforo è chiuso ancora per una mezz’ora, perché sul versante svizzero c’è oltre un metro di neve sulla strada (!!!) e si stanno dando da fare per pulire la via. Ci guarda come degli extraterresti e aggiunge: “con questo tempo, è meglio stare e casa!”.
Sentiamo Franco e decidiamo di tornare indietro a dargli una mano, anche se dobbiamo fare un bel po’ di manovre per invertire il senso di marcia. La nevicata aumenta e quando arriviamo da Franco (che è riuscito a montare il tutto) decidiamo di fermarci a dormire a Saint-Rhemy, l’ultimo paesino prima del tunnel. Sono le 21.30, troviamo un piazzale grande, dove c’è il deposito del sale per i mezzi spandisale, che sentiremo andare e venire tutta la notte, mentre i bimbi dormono tranquilli e beati.
Ci diamo appuntamento con Franco per l’indomani alle 9.00.
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Panorama lato svizzero (sab. 6 ore 9.30)
Sabato 6 dicembre
Saint-Rhemy – Montreux ( 100 Km.)
Svegliamo i bimbi verso le 8.00, ha nevicato tutta la notte ma ora non più. Il termometro ci dice che fuori ci sono -3 gradi, per fortuna noi siamo al calduccio. Dopo colazione, alle 9.00 partiamo insieme ai nostro amici, le strade sono pulite, il paesaggio è ancora più fiabesco: sembra che tutto sia fermo sotto la neve! All’ingresso del traforo compriamo la “vignette” (40 franchi = 26 euro) che durerà fino al 31 gennaio 2010.
Paghiamo andata e ritorno di tunnel (55 euro!) e quando sbuchiamo in terra svizzera, ci accoglie un panorama mozzafiato.
Fosse per i bimbi, accosterebbero immediatamente, si infilerebbero stivaletti – giacca – guanti e … via dentro la neve!
Non troviamo traffico, né a salire né a scendere,così arriviamo a Montreux verso le 10.30. Giriamo le vie e le piazze che ci sembrano andare bene per la sosta, ma i volontari del traffico ci dicono che i camper possono sostare solo a Villeneuve o oltre,e che da lì ci si muove con il bus.
Dietrofront per Villeneuve. Troviamo una sosta camper proprio davanti al campeggio Horizon Blue (che ha già il tutto esaurito al suo interno).
Per fortuna nel parcheggio esterno (comunale) ci sono già 5 camper e c’è ancora parecchio posto. Ci sistemiamo, prepariamo pranzo e mangiamo alle 11.00 perché alle 13.45 abbiamo prenotato il treno
che ci porterà da Babbo Natale.
Alle 12.00 ci mettiamo alla ricerca di un bus,passano ogni 10 minuti. Il biglietto è un po’ caro (3euro a persona per andata e altrettanto per il ritorno) ma va bene lo stesso.
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Marco e Matteo
Arrivati in stazione facciamo subito i biglietti per il treno (56euro in 3, mentre Gabriele non paga).
Il treno parte con 10 minuti di ritardo (ahi, ahi, … non sono più gli orologi svizzeri di una volta!), mentre fuori piove. Il trenino percorre in un’ora ben 1800 metri di dislivello, e a metà percorso inizia a nevicare alla grande.
Quando arriviamo a destinazione, usciamo dal treno sotto una vera e propria bufera di neve. Gabriele e Marco sono in brodo di giuggiole! Gabriele (alto 1,20 mt.) affonda fino al ginocchio!
Per fortuna siamo tutti equipaggiati con tute da sci, stivaletti da neve, guanti e berretto.
Entriamo nella struttura magica, percorriamo un tunnel scavato nella roccia lungo oltre 300 metri, tutto rivestito di luci natalizie. Alla fine di questo tunnel, compare magicamente la stanza dove Babbo Natale in persona riceve i bambini, dall’alto del suo trono.
Ci mettiamo in coda, Gabriele è molto eccitato. Tiriamo fuori le lettere scritte a casa (anche Marco l’ha scritta, anche se lui sa già come funziona).
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I miei uomini davanti a Babbo Natale
Nel giro di 20 minuti, anche i nostri due pargoli sono lì, davanti a Babbo Natale, che li saluta, legge attentamente le loro lettere, gli parla (devo ancora scoprire adesso cosa si sono detti in quei 7 minuti di conversazione), poi consegna loro il certificato che attesta la loro visita.
Foto di rito con tutta la famiglia, poi ci salutiamo con tanto di baci e abbracci.
Passiamo ancora nell’ufficio di Babbo Natale, dove una folletta appone un timbro sui certificati di visita, e regala ai bimbi un sacchetto con biscotto allo zenzero e cioccolatino.
Fuori dall’ufficio, sempre all’interno della struttura, un paio di folletti artisti stanno colorando il viso dei bimbi. Anche Gabriele si sottopone al restyling.
Il tempo di osservare due renne vere in carne ed ossa, poi notiamo che fuori continua a nevicare alla grande, … peccato … il panorama da lassù doveva essere magnifico con un goccio di sole. Ma non ci lamentiamo, siamo già ultrasoddisfatti della giornata.
Riprendiamo il treno, che ci riporta a Montreux, dove pioviggina ancora. Con gli ombrelli iniziamo a girare i mercatini, tra le casette di legno che sono state allestite.
Non c’è ancora il pienone, e si gira bene.
Ne approfittiamo per fare merenda, poi la famiglia di Franco fa rientro alla base (il piccolo di 3 anni è stanchissimo) mentre noi giriamo ancora un po’ e iniziamo un po’ di shopping con prodotti locali (un formaggio tra questi si rivelerà eccezionale!)
Cena sul camper e nanna, abbiamo bisogno di recuperare le ore di sonno perse la notte precedente.
I miei uomini davanti a Babbo Natale
Domenica 7
Montreux – Aosta (118 Km.)
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Gabriele si abbronza …
Ci svegliamo con tutta calma alle 8.30. Notte tranquilla e silenziosa.
Colazione e poi alle 10.00 partiamo per visitare i mercatini di Montreux: 4 adulti e 5 bambini belli vivaci che si muovono in bus … destiamo un po’ di attenzione.
Il tempo è bello, sole e cielo azzurro: come vorremmo tornare lassù da Babbo Natale e goderci un po’ il panorama…
Percorriamo la passeggiata lungo il lago, dove ci facciamo scaldare dai raggi del sole, poi verso le 11.00 ci immergiamo tra le casette di legno e ci gustiamo i mercatini in santa pace.
Dopo mezz’ora arrivano frotte di pullman che scaricano turisti a tutto spiano. Verso mezzogiorno si riempie di gente.
Rientriamo ai camper, dove nel frattempo sono arrivati altri 15 mezzi, il tempo di mangiare pranzo e partiamo verso Aosta.
Avevamo programmato di rientrare ad Aosta questa sera, in previsione del notevole afflusso di gente per l’8 dicembre. Si rivela una scelta azzeccata.
Ci piacerebbe fermarci a fare giocare i bimbi nella neve, poco prima o poco dopo il tunnel, ma il termometro ci ricorda che fuori ci sono – 6°, per cui non ci sembra il caso.
Ci fermiamo a Etrouble (Italia) a fare la merenda con una bella cioccolata calda tutti insieme, poi proseguiamo per Aosta dove troviamo posto nel piazzale per Pila.
Da lì, in 20 minuti di camminata, arriviamo al centro di Aosta, città che abbiamo già visitato una decina di volte, e che iniziamo a conoscere bene, soprattutto il bel centro pedonale. E’ la prima volta che la vediamo illuminata nel periodo Natalizio.
Un po’ di curiosità fuori dalle vetrine, poi tutti al camper, a mangiare cena e a dormire al calduccio (fuori ci sono - 8° e Roby alle 5.00 deve scendere per cambiare la bombola del gas che è finita …).
Lunedì 8 dicembre
Aosta – Piasco (180 Km.)
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Mongolfiere nel cielo di Aosta
Ci svegliamo alle 8.00, fuori c’è un bel sole e il cielo e azzurro, ma fa un freddo cane … - 6°.
Iniziano ad arrivare gli sciatori, a noi tocca attendere ancora una settimana per indossare sci e scarponi.
Diverse mongolfiere volano sopra le nostre teste.
Colazione e poi via, tra le casette di legno di prodotti esclusivamente artigianali di Aosta e paesi limitrofi.
Riusciamo anche a prendere Messa. Avendo esaurito l’acqua nel camper, decidiamo di mangiare pranzo fuori.
Terminiamo il nostro giro e ritorniamo al camper.
Verso le 13.00 ripartiamo per Piasco, e senza trovare traffico, arriviamo a casa in un paio d’ore, dopo aver fatto le consuete operazioni di carico / scarico a Saluzzo.
Conclusioni:
Montreux: affascinante, per la collocazione geografica e per l’atmosfera che ha saputo creare sotto Natale.
Sicuramente rifaremo il trenino che porta a quota 2.043 mt. , un po’ per Babbo Natale, un po’ per il panorama mozzafiato che ci deve essere lassù (tempo permettendo). Mercatini curati, puliti e interessanti. Voto 8.
Aosta: ancora una volta si merita un 8, sia per la pulizia delle strade che per i mercatini esclusivamente di prodotti locali artigianali (non le solite cianfrusaglie cinesi…).
Mentre la nevicata del venerdì sera ha reso tutto molto magico e eccitante (almeno per la sottoscritta e i
figli), è stato un peccato la pioggerella e la bufera di neve del sabato pomeriggio. Un viaggio da rifare sicuramente nella stagione più calda.
Km. percorsi: 608 Km.
Consumo carburante: 70 euro
Costo totale della vacanza: 290 euro (carburante + autostrada + bar + souvenir + pranzo fuori + trenino +
vignette).
Percorso:
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