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Messaggio Da Camperfree Mer 21 Dic 2011, 10:39

BADEN – WÜRTTEMBERG 2011 (e un poco di Baviera, Tirolo, Voralberg e Svizzera)

Diario di viaggio di Maurizio Moroni e Stefania Dantini

Equipaggio: Maurizio - 64 anni, prima guida, addetto ai lavaggi (panni, piatti), alle foto ed estensore di questo diario);
Stefania - 59 anni, seconda guida, addetta alla cucina, alla gestione economica ed alle tecnologie (PC, navigatore, appunti di viaggio, ...)
Autocaravan: Aiesistem Project 100

Periodo: 4 – 23 agosto 2011

Per la preparazione del viaggio ci si siamo avvalsi, oltre che di diari di viaggio ed elenchi di AA reperiti sui vari siti (Turismoitinerante, Camperweb, Magellano, ...), degli itinerari pubblicati su PleinAir, e più precisamente:
sul n° 372/373 (Costanza tedesca)
sul n° 408/409 (Germania e Austria: tra Baviera e Tirolo)
sul n° 339 (Austria: Valle dell'Inn)
sul n° 422 (Germania: Baden – Württemberg)
sul n° 384/385 (Austria: Voralberg
sul n° 408/409 (Alto Adige: Val Passiria)

Giovedì 4/8 Roma - Vipiteno
Partenza h 10.30 Viaggio da Roma all’Autocamp Vipiteno (dove pernottiamo) sulla A22. Tutta Autostrada (alll'Autocamp si accede direttamente dalla A22). Traffico regolare. Autocamp (comodo e spazioso): 13,00 € a camper compresa elettricità e CS; docce nel motel/ristorante/pizzeria all'interno dell'Autocamp (gettone 1.40 € dal giornalaio/bazar del motel). km 765

Venerdì 5/8 Wattens – Linderhof - Fussen
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Parco Swarovski
Partenza per Wattens per visitare il Parco Swarovski (Kristallweltenstraße 1). Acquistiamo la vignette per le autostrade austriache (validità 10 giorni: 7.90 € - per 2 mesi: 21.80 € - annuale: 72.60 € - non c'è problema per acquistarla: vistosi cartelli indicano vari posti in cui è venduta, lungo la strada, ancora prima del confine). Wattens è a pochi kilometri da Innsbruck verso est. Parcheggi capienti: conviene parcheggiare al primo parcheggio indicato per visitatori (è alle spalle del complesso del centro visite), immediatamente dopo i parcheggi del complesso industriale (grandissimo impianto) prima ancora di arrivare davanti all’ingresso perché è il più comodo per i camper (in genere ci sono altri camper). Interessante la visita al grande complesso sotterraneo dove tutto è di cristallo, luci, suoni e colori "un santuario delle meraviglie e della fantasia" (orario 9.00/18.30 ultimo ingresso 17.30). Alla fine del percorso il negozio, dove è possibile acquistare gioielli di tutti i prezzi oltre a cristalli e perle per la produzione personale (non c’è tutta la produzione e i prezzi sono come quelli che si trovano nei negozi specializzati ed on-line). Nel negozio si può accedere anche senza visitare il parco e, quindi, senza pagare il biglietto (€ 19).
Ci fermiamo ad Ettal per visitare la famosa abbazia: scenografico l’aspetto esterno ma banale l'interno; tutto sommato non pensiamo valga la pena visitarla. Arriviamo a Linderhof (ampio parcheggio per camper) e constatiamo che c'è anche la visita guidata anche in italiano. Il castello è piuttosto piccolo, ma ha interni sontuosi (la camera da letto è di 100 mq!); nei giardini da vedere la grotta di Venere (ispirata alla Grotta Azzurra di Capri), dove Ludwig II° amava passare intere ore a sognare e riflettere facendosi cullare dall'acqua all'interno di una piccola barca a forma di conchiglia che tuttora si può ammirare. Qui viene rievocata una scena del Tannhäuser di Richard Wagner, il compositore prediletto del sovrano con il cigno (avete presente Ludwig di Visconti?). Ci dirigiamo a Fussen dove sappiamo esserci una AA. km 222
Nota: per l'AA di Fussen seguire le indicazioni per area camper (indicazioni al semaforo)e per centro commerciale (Expert, OBI, ecc.). In realtà le AA sono tre, una accanto all'altra sulla stessa via, di fronte al LIDL, ma diluvia e non riusciamo ad analizzare meglio la situazione. Noi ci siamo fermati al “Fussen Mobil”, in Abt Hafner Strasse 2, pagando € 12,50 senza elettricità perché siamo riusciti a scendere, a fatica, approfittando di un momentaneo rallentamento del diluvio, solo per fare il check-in e nessun altra operazione. Ci sono le docce (non sappiamo se a pagamento, il diluvio ci suggeriva di non uscire dal camper). Abbiamo solo visto un cartello che indicava il costo per il carico e scarico (4 €).
Percorso: da Wattens in direzione di Bregenz con l’A12, uscita 87 per Garmisch P./Seefeld (strada in salita, ma non da evitare come dice, in maniera esagerata PA408) E533/B177 →B2 per Garmisch P. →Munchen+Oberamergau. A Oberau prendere la deviazione per Oberammergau (B23) e seguire le indicazioni per Linderhof (indicazioni sempre presenti agli incroci non ci si può sbagliare). Dopo Ettal si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Linderhof. Il castello si troverà sulla dx e si raggiunge dopo una breve deviazione. Si torna sulla strastrada L255 e si prosegue verso dx per Reutte. Si passa x Am Plansee (un lago molto grande e dalle acque scure). Poco prima Reutte indicazioni per Neuschwanstein e si imbocca una strada più ampia (B179) che porta a Fussen, a dx x B310, dopo 200 m ca. a sin. Seguire indicazioni per area camper (indicazioni al semaforo) e seguire indicazioni centro commerciale (Expert, OBI, ecc.).

sabato 6/8 Castello di Neuschwanstein - Lindau
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Castello di Neuschwanstein
Partenza ore 8.00 e, incredibile dopo il diluvio della notte, c’è il sole e fa caldo!
Alle 8.20 entriamo al P del castello di Neuschwanstein: c’è un’ampia area riservata ai camper (7.5 €): non sappiamo se si può pernottare ma ci sono già altri camper che, vista l'ora, pensiamo vi abbiano pernottato (non c’è un espresso divieto). Conviene comunque andare presto perché l'afflusso di visitatori è enorme e si rischiano lunghe file alla biglietteria. Noi, alle 9, ce la siamo cavata con una fila di 5' ,quando, alla fine della visita, siamo scesi (alle 12.30) la fila era ben oltre le pur generose serpentine predisposte e abbiamo sentito un italiano che diceva che aveva prenotato la visita per le 17! Orario apertura biglietteria: 8.00/17.00.
La salita è abbastanza lunga, troppo per le nostre non più giovani gambe, pertanto abbiamo, per l'andata, preso una navetta (privata) che staziona davanti al negozio di souvenir, appena usciti dal P (1.8 € - a/r 2.90 €). La navetta fa una strada riservata che porta al Marienbruck, ponte da cui si gode una vista molto bella, anzi imperdibile, del castello. Da qui, in discesa, si arriva in 10' al castello. Ci sono anche delle carrozzelle a 6 € a testa e, di fronte alla biglietteria, l'autobus di linea (stesso prezzo e percorso della navetta privata).
Le visite sono guidate con numero ed orario stabilito e stampato sul biglietto. All'ingresso ci sono tre corsie con il numero della visita indicato da un display; orari perfettamente rispettati. A Neuschwanstein in italiano solo con audio guida (altrimenti tedesco, inglese e giapponese), a Hohenschwagau anche in italiano ma noi abbiamo visitato solo il primo. Inutile dire che il castello è un monumento affascinante dentro e fuori (si dice che ispirò a Walt Disney per il castello della Bella Addormentata nel Bosco). Noi l'avevamo già visitato nel 1994, ma con un tempo infame; ora con il sole è tutta un'altra cosa (anche se nostro figlio dice che d'inverno con sole e neve è uno spettacolo unico). Ripartiamo per il Lago di Costanza (Bodensee) con meta Lindau mentre, nel frattempo, il tempo stava volgendo al peggio. Visitiamo la graziosa cittadina con tempo pessimo e, per fortuna, riusciamo a non prendere l’acquazzone che si scatena appena rientrati al camper. Pernottiamo al parcheggio autorizzato per camper P1, citato in numerosi diari e molto ben indicato, a km 1,2 (misurati col navigatore) dall’inizio del ponte che porta sull’isola (Insel) dov’è il centro storico. km 144
Percorso: da Neuschwanstein direzione Kemten: autostrada fino ad uscita 136 x Lindau dove si prende la B12. Ad Isny una deviazione per una fiera locale ci fa allungare attraverso una strada che supera Isny. Con il navigatore riprendiamo la B12: infatti nessuna indicazione ci ha accompagnato nella deviazione e ci siamo dovuti arrangiare a ritrovare la strada. Una nuova deviazione sulla B12 ci porta sulla B308 che porta ugualmente a Lindau.

Domenica 7/8 Wasserburg – Friedrichshafen - Meersburg
Ha piovuto tutta la notte e non accenna a smettere. Ci dirigiamo a Bregenz, che dista 8 km, per la litoranea (sempre la B12). Passato il ponte sul fiume (Leiblach) si entra in Austria. Parcheggiamo al centro vicino alla stazione, ma non smette di piovere e rinunciamo a scendere. Rivediamo, allora, il piano di viaggio in funzione delle previsioni meteo che danno tempo variabile anche per oggi, anche se la realtà è che il cielo è completamente grigio e continua a piovere. Optiamo per saltare Bregenz (eventualmente la vedremo al ritorno) e di dirigersi al nord. Passiamo per Wasserburg, grazioso paesino turistico, tranquillo, belle ville, ma senza alcun interesse storico artistico (parcheggio vicino alla ferrovia - prima indicato per bus, poi anche per camper). La ferrovia è veramente vicina (max 2m) lateralmente e quando passa il treno scuote il camper! Ci dirigiamo a Friedrichshafen per vedere il Museo Zeppelin (la cittadina non presenta interesse alcuno e poi piove). Il parcheggio vicino al museo Zeppelin (Seestraße 22) è strapieno, anche perché è vicino alla stazione marittima. Alla fine ci mettiamo nel P Bus insieme a molti altri camper e auto, paghiamo regolarmente e andiamo al museo (21 €). Al ritorno un signore (non è in divisa quindi non sappiamo chi rappresenta) sta prendendo la targa di un camper parcheggiato prima di altri e del nostro (che è l’ultimo). Sarà perché non ha pagato o perché è nel posto dei bus? Non lo sappiamo e speriamo di non saperlo mai (nel senso che speriamo non ci arrivi una multa a casa!). Il Museo Zeppelin è interessante e conviene prendere l’audioguida. Ben fatta sia la parte sulla storia dei dirigibili, illustrata da disegni e resti di motori e strutture, sia la ricostruzione delle sale per i passeggeri di un dirigibile: soggiorno, cabine, bagni. Arriviamo a Meersburg al parcheggio Allmend per la notte. km 83
Nota: per il Parcheggio Allmend (citato in molti diari di viaggio) le indicazioni in città sono chiare. Si arriva a Meersburg con la strada 33 che, in prossimità della città, prende il nome di Stettener Straße. Arrivati alla porta per cui si entra al centro storico (a sinistra) troviamo a destra una salita, la Daisendorfer Straße (indicazione per il P Allmend): si arriva ad una rotonda, dove si gira a destra per la strada Allmend che dà il nome al parcheggio. Ci sono 2 parcheggi: il primo sulla sinistra è diviso in 2, ma la seconda parte è riservata ai bus. Si paga solo per 24 ore e costa 10 €, altrimenti non viene rilasciata la ricevuta. Ci sono le colonnine per l’elettricità, con pagamento 0,50 € per 1 kWh. Attenzione: occorre allacciarsi, poi scegliere il numero di presa e solo a questo punto inserire la moneta. E’ possibile verificare il consumo sul display sempre digitando il numero di presa. Il CS tipo Sanitary Station, come quasi tutti quelli incontrati nel viaggio, è posizionato tra le due aree (camper e bus), costa 1 € per il carico di 80/100 litri oppure 0,10 € x 8/10 litri (comodo per taniche e bottiglie). A fianco al CS i bagni. La parte riservata ai bus indica il pagamento dalle 9 alle 16 (3 €). Di giorno lo abbiamo visto pieno di bus quindi ci sembra sconsigliabile fermarsi lì (oltre che rischiare una multa). Poco oltre (100 m), sulla stessa strada c’è un P per auto e camper che costa 6 € / 24 h, ma non c’è né CS né elettricità. Il bus navetta ferma su questa strada tra i due P e costa 1 € a persona.
Solo all’indomani, al ritorno dalla visita alla cittadina ci accorgiamo che c’è un altro parcheggio per camper: alla rotonda (dove si gira a dx per Allmend) si prosegue sulla rotonda e si trova l’indicazione Ergeten, che è un parcheggio nuovissimo, con docce calde a moneta, bagni, allacci per elettricità, CS, piazzole delimitate da tronchi posti in orizzontale. 10 € / 24 h con possibilità di pagamento fino a 3gg.

Lunedì 8/8 Meersburg – Salem - Isola di Reichenau
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La statua di Imperia a Costanza
Visitiamo la piccola ma graziosa Meersburg. Dal parcheggio si arriva in 5 min all’ingresso del borgo storico (la parte alta). É utile prendere la piantina della città all’ufficio del turismo (all'inizio della Kirchstraße, sulla sinistra appena varcata la porta di ingresso della città). Da visitare, nella parte alta, il castello antico (bello). L’altro più "moderno" (barocco) era chiuso per restauro.
La città bassa è collegata alla parte alta, oltre che con la strada anche da 2 scalinate. Conviene scendere per la strada dalla parte del castello antico, un’animata via piena di negozi (ottimo strudel caldo con vaniglia e panna in un bar italiano) e risalire con la scalinata di fronte alla stazione marittima (dove ferma anche la navetta per il P). Meersburg è anche stazione balneare e termale, ma il tempo è cupo, con rari sprazzi di sole e sereno, e non invoglia alla balneazione negli impianti dotati di piscine che alcuni diari riferiscono essere molto accoglienti.
Prima della salita al P c’è un supermercato ben fornito. Lungo la salita un banchetto incustodito offre prugne al prezzo di 1,5 € a cestino. I soldi si lasciano in un’apposita cassetta.
Ci dirigiamo a Salem per vedere l'Abbazia Cistercense tanto decantata in molti diari di viaggio e pubblicazioni. Usciamo da Meersburg scendendo verso il borgo basso e procediamo sulla litoranea fino a riprendere la statale seguendo le chiare indicazioni per Salem. Abbiamo difficoltà nel parcheggiare perché il P per camper era inutilizzabile (non è asfaltato ma su un prato che la pioggia ha trasformato in un pantano). Dopo aver aiutato un camperista italiano a venir fuori dal fango (grazie alle apposite piastre zigrinate in plastica Grip System che abbiamo sempre con noi), non potendo utilizzare il P 2 che ha le sbarre a 2 metri (per evitare la sosta notturna dei camper?) utilizziamo il P1 davanti all’ingresso; per fortuna siamo lunghi solo 5,5 metri, non più di molti SUV, ed entriamo nei parcheggi per macchine, ma con un altro camper non avremmo saputo come fare.
Qui a Salem non si capisce se la visita è libera o guidata, ma conviene comunque seguire la guida per visitare gli interni sia della chiesa che del convento, anche perché la guida ha le chiavi per entrare. Alla biglietteria ci hanno dato un foglio in italiano che aiuta nella visita. L'Abbazia non ci ha entusiasmato; forse perché in 20 anni di giri in camper per l'Europa abbiamo visto tante cose veramente belle e siamo diventati molto esigenti? Probabilmente la Prelatura era la parte più bella, ma è quasi ora di chiusura e non facciamo in tempo a vederla. All'interno del complesso, allora, visitiamo, visto che rimangono aperti più a lungo, la Cantina dei Conti di Baden (degustiamo alcuni vini ma non sono un granché, i bianchi sono abbastanza aciduli e i rossi con buoni profumi ma privi di corpo) e il museo dei pompieri (molto ricco, interessante e senz'altro ottimo per chi ha specifico interesse per l'argomento).
Ci dirigiamo a Costanza verso l'AA dell’isola di Reichenau. Il P non è molto grande ma c'è il CS tipo Sanitary Station (no griglia, solo con tubo di prolunga). In compenso l'elettricità è gratuita (per la doccia abbiamo letto su alcuni diari che è possibile farla nell'adiacente campeggio con 1 € ma non abbiamo verificato). km 84
Percorso: da Salem seguiamo le indicazioni per Uberlingen ma poi prendiamo l’indicazione per l’autostrada per Stoccarda, usciamo a Stockach West da dove andiamo a riprendere la B34 e poi la B33 per Costanza poi a dx indicazione Reichenau Insel.

Martedì 9/8 Costanza – Isola di Mainau
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Isola di Mainau
Alle 8.00 la temperatura è di 12° (riscaldamento acceso) e il tempo variabile ma per il momento c’è il sole; ne approfittiamo ed andiamo a Mainau. Dobbiamo passare per Costanza perché la strada di collegamento tra i due rami del lago è interrotta per ampliamento.
Il P dell’isola di Mainau (collegata alla terraferma da un ponte) è grande ed anche la parte riservata ai camper è abbastanza grande, ma non sappiamo se può essere sufficiente in una giornata di pieno sole o di giorno festivo, quindi conviene anche qui andare presto. Alla cassa (ingresso 31.8 €) si prende un gettone (4 €) per uscire da l parcheggio (entro le 22 – non si può sostare la notte).
Mainau è un parco di bellissimi giardini, grandi e ben tenuti; molti giochi per bambini, anche con acqua (portare per loro il costume da bagno) ma visita piacevole anche per grandi. Il prezzo ci sembra giustificato dalla necessaria incessante manutenzione. Ma il clou del parco è la splendida casa delle farfalle. In una serra di piante tropicali, umidissima e calda, centinaia di farfalle di tutti i tipi e dimensioni, volano dappertutto, si fermano e sembra che si mettano in posa per la foto di rito. Pranzo frugale nel ristoro della casa delle farfalle e ripartiamo per Costanza. Cerchiamo il Parcheggio Dobele (citato in numerosi diari) che infatti è ben indicato e inaspettatamente vicinissimo al centro; ha un CS scomodissimo e non abbiamo potuto verificare se il carico è funzionante (alcuni diari dicono che non c’è carico, ma almeno la struttura del CS come gli altri della zona c’è). Il costo è 1 € l'ora. Usciamo con sole e caldo e ritorniamo che sta iniziando un temporale. Non c’è molto da vedere se non per i luoghi storici della famosa pace e del Concilio. Al porto, proprio di fronte alla Konzilgebäude (dove si tenne lo storico conclave in cui fu eletto Martino V), merita una visita (e foto) la colossale (9 metri) statua girevole di Imperia che, a braccia aperte sorregge due piccole statue rappresentati il Papa Martino V e l'Imperatore Sigismondo. La leggenda narra che Imperia fosse una cortigiana, una prosperosa fanciulla di origine emiliana che faceva girare la testa sia agli ecclesiastici che ai laici venuti per il Concilio. Lo scultore Peter Lenk, ha avuto l'idea di mettere l'Imperatore su una mano ed il Papa (entrambi nudi con in testa solo corona e tiara, simboli del potere) sull'altra mano di Imperia ad indicare che sia il potere clericale che il potere laico "erano nelle sue mani" dato che entrambi ne gradivano le prestazioni. Ritorniamo a dormire a Reichenau
ed approfittiamo di una momentanea interruzione della pioggia per caricare e allacciarsi alla corrente. km 43

Mercoledì 10/8 Reichenau - Schaffausen
alle 8.00 fa 11° (riscaldamento acceso), il tempo è soleggiato ma con nuvole all’orizzonte. Riserviamo la mattinata ad operazioni di pulizia ed alla stesura del presente diario dagli appunti.
Il pomeriggio visitiamo le 3 chiese di Reichenau. St. Georg, basilica carolingia a Oberzell è la più interessante delle tre, per la struttura e per gli affreschi. La chiesa di St. Markus si trova a Mitterzell mentre a Niederzell c'è la basilica romanica di St. Peter und Paul. Sono siti belli ma non eccezionali, l'inserimento tra i patrimoni UNESCO è più per il valore storico dell'insieme. Ci dirigiamo a Schaffausen (Sciaffusa) per vedere le scenografiche cascate del Reno e arriviamo nel pomeriggio inoltrato in tempo per fare la passeggiata (da fare assolutamente) da una riva all'altra del Reno, attraverso il ponte ferroviario/pedonale che passa sopra le cascate. Siamo stati fortunati a fare tale percorso di pomeriggio, perché è il momento migliore per scattare le foto (di mattina le cascate sono contro sole). Si effettuano vari percorsi in battello (vedi nota) ma a noi non interessano. Abbiamo letto, su alcuni diari, che merita vedere, la sera, le cascate illuminate (ma noi eravamo molto stanchi). Pernottamento nel P riservato ai camper. Dalle 18 alle 8 non si paga. Pagamento 2 CHF (circa 5 €) l'ora; pagamento con monete, carta di credito o banconote. km 81
Nota: i percorsi in battello sono vari. Uno fa la spola tra le due sponde, un'altro porta fino ad una panoramica piattaforma nel centro della cascata, altri fanno giri più o meno lunghi. I prezzi vanno da 5.30 a 8.70 € (depliant alle biglietterie sulle due rive). Tranne il primo percorso di spola (che parte, ovviamente da entrambe le rive), gli altri partono tutti dalla riva destra (per intenderci, quella dove sta l'AA per camper)
Percorso (senza vignette autostradale): Usciamo dall’isola di Reichenau e prendiamo la B33 verso Singen, proseguire seguendo le indicazioni Zentrum sempre con la B34. Passare tutta la zona commerciale. Al semaforo, a sinistra indicazione x Stein am Rhein (CH). Continuare seguendo le indicazioni x Stein anche se ad un certo punto (II semaforo) si fondono con quelle dell’autostrada. Dopo 200 m infatti, la strada si divide di nuovo e occorre seguire x Stein. Si passa per Rielasingen ultimo paese tedesco e a Ramsen c’è la dogana. Immediatamente dopo l’uscita x Stein (da non prendere) si passa il Reno e poi si gira a dx x Schaffausen (statale 13). Entrare a Schaffausen e solo da ora seguire le indicazioni “Rheinfall”. Seguire sempre le indicazioni fino ad arrivare ai parcheggi: l’ultimo dei quali è riservato ai camper (stiamo sulla destra orografica del Reno). Se invece si vuole andare dalla parte opposta delle cascate e, quindi, sulla sinistra orografica del fiume, occorre non entrare a Schaffausen ma girare al semaforo in cui c’è la prima indicazione “Rheinfall” (cartello marrone). Si arriverà in un enorme piazzale (biglietteria, negozi, ...) dove ci sono posti per roulotte, bus ma non per camper anche se la signorina delle informazioni ci ha detto che potevamo sostare gratuitamente. Il P è però molto inclinato. Poco prima (100-200 metri) di questo grande P ne abbiamo visto uno in piano, adatto ai camper (infatti ne era pieno) ma chiude alle 20, adatto, quindi, per visitare ma non per pernottare (non sappiamo se gratuito o no).

Giovedì 11/8 Stein am Rhein - Titisee
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Stein am Rhein
Fa più fresco, alle 8 ci sono 9° (riscaldamento acceso) Facciamo di nuovo la passeggiata da una riva all'altra poi ci rimettiamo in marcia in direzione Stein am Rhein, ma prima facciamo un giro per Schaffausen, soprattutto perchè ci aveva incuriosito, arrivando il giorno prima, la fortezza che la domina con una torre dalla quale discendono verso la città dei vigneti. La fortezza si chiama Munot ed il centro storico sottostante si lascia visitare agevolmente. Riprendiamo il camper per Stein facendo a ritroso la strada del giorno precedente, poi seguiamo le indicazioni dell’uscita in cui è anche indicato il P perché in paese c’è un’isola pedonale che taglia la circolazione. Noi abbiamo utilizzato il P della spiaggia poco prima del grande P a ridosso della porta dove inizia l’isola pedonale. La cittadina è piccola; il centro storico consta, praticamente, di un'unica larga via dove le facciate di tutti gli edifici sono affrescate in modo superbo: uno spettacolo unico (per fortuna che ora le macchine fotografiche sono digitali, in altri tempi avrei dovuto avere appresso un carrello pieno di rullini fotografici, vista la quantità di foto scattate in poche centinaia di metri). Ritorniamo un po' indietro per la stessa strada, poi a Singen prendiamo l’autostrada per Stoccarda (A81), usciamo all’uscita 38 per la B31 con la quale arriviamo al Titisee. Seguendo le indicazioni del campeggio arriviamo al campeggio Bankenhof. La struttura è dotata anche di un P per camper (segnalato da uno dei diari di viaggio consultati) dove sostare a metà del prezzo del campeggio usufruendo degli stessi servizi (tranne elettricità); ma è momentaneamente tutto occupato da una colonia di ragazzi di una organizzazione religiosa e quindi entriamo nel campeggio. km 117

Venerdì 12/8 Friburgo – Furtwangen - Triberg
Andiamo a riprendere la B31 per raggiungere Friburgo. Parcheggiamo in una delle alberate traverse del lungofiume, con parchimetro. La visita ci prende ca. 3h. Visitiamo la Rathausplatz, il Münster, poderosa cattedrale gotica in calcare rosso con belle sculture policrome nel portico e la Münsterplatz con il rosso edificio della Kaufhaus dagli eleganti bow-window. Un grande mercato, prevalentemente alimentare, riempie tutto lo spazio davanti alla cattedrale e la Münsterplatz.
Torniamo indietro sempre con la B31 fino all’incrocio con la B500, la bella Schwarzwaldstraße cioè la Strada della Foresta Nera, che seguiremo fino a Baden Baden e arriviamo a Furtwangen una delle città famose per la costruzione degli orologi a cucù. Non ci fermiamo perché il paese ci sembra abbastanza anonimo e puntiamo verso Triberg per vedere le cascate e i numerosi negozi di orologi a cucù. Prima di arrivare a Triberg sulla destra è indicato un piccolissimo P per le cascate ma è sconsigliabile visitarle da questo punto: è infatti una discesa con un dislivello di ca. 100 m molto faticosa a risalire ed assolutamente inutile, visto che, proseguendo sulla strada, si incontra un altro P, anche più ampio, con un percorso in piano che porta direttamente allo stesso ponte sulle cascate che si raggiunge dal percorso precedente. Inoltre il punto migliore per vedere le cascate è raggiungibile direttamente dal paese con un percorso molto più agevole.
Arrivati a Tribergparcheggiamo al P6 vicino ai negozi di orologi e al percorso per le cascate. km 110
Nota: appena all’ingresso del paese, sulla sin è indicato un parcheggio (P6) per bus con orario 8/19 ma lo stesso parcheggio, in parallelo alla strada, oltre i posti per i bus, riserva 3/4 posti ai camper (cartello “nur”, che vuol dire "solo" e simbolo camper, poco visibile dalla strada) un po’ in pendenza, ma noi abbiamo messo i cunei (visto che eravamo “regolari”), inoltre anche i posti bus possono essere utilizzati per la notte visto che dopo le 19 non sono più riservati ai bus. Non ci sono servizi ed è gratuito. Al centro del paese c’è anche il P3 (gratuito), riservato ai camper anche questo senza servizi: si tratta di 5 “box” coperti, che si raggiungono svoltando a sin alla chiara e visibile indicazione e proseguendo oltre il P per le vetture (che potrebbe trarre in inganno) per ca. 200 m. Noi non ci siamo fermati lì perché volevamo vedere la tv con l’antenna satellitare.

Sabato 13/8 Hausach – Schiltach – Alpirsbach – Freudenstad
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Il più grande orologio a cucù del mondo (dintorni di Triberg)
Visita mattutina alle cascate poi partenza. Da Triberg prendiamo la B33 a sin per Hausach. Sulla strada ci sono negozi di souvenir con facciata a forma di orologio a cucù, dove vendono orologi di ogni dimensione e tipologia.
Cerchiamo il Vogtbauernhof e lo cerchiamo ad Hausach, invece si trova un paio di km prima del bivio sulla B33 ed è indicato come “Freilichtmuseum”: Museo all’aria aperta. Si tratta di una interessante ricostruzione (case smontate e qui rimontate e con arredi originali) della vita nelle fattorie della Foresta Nera dai secoli fino ai giorni nostri (15,5 € compreso P). Nel bar/ristorante interno gustiamo una fantastica Schwarzwaldtorte (torta della Foresta Nera): un tripudio di panna, cioccolata, marmellata di ciliege e ciliege/amarene sciroppate (12,8 € compresi i cappuccini, che in Germania costano quanto un birra e cioè 3,5 € l'uno ovunque). La visita ci impegna l'intera mattinata, compreso il pranzo che degustiamo in una delle case, dove una signora con abito tradizionale fa una dimostrazione del cibo dei contadini della valle a base di formaggio fresco, patate lesse e ripassate in padella (5,5 €). Ripartiamo e poco dopo imbocchiamo la B294 per Schiltach. Parcheggio lungo il fiume con acqua e 3 prese elettriche, dopo la fabbrica di pelle "Trautwein" (tutto gratuito perché offerto dalla fabbrica). Giriamo un paio d'ore per la graziosa cittadina visitando, tra l'altro, la Apothekenmuseum (Museo della Farmacia) cioè il museo dove sono raccolti antichi e decoratissimi vasi da farmacia nonché una enorme quantità di confezioni di prodotti cosmetici e farmaceutici di tutte le epoche. Per Maurizio (insegnante di chimica in pensione) la parte più interessante erano le attrezzature da labotatorio "vintage". C'erano anche altri piccoli interessanti musei, ma, data l'ora, erano ormai quasi tutti chiusi. Comunque in un contenitore all'esterno di un negozio di fronte alla chiesa evangelica, ci sono depliant e cartine della cittadina (in Italiano). Passiamo per Alpirsbach (parcheggio per camper dietro il supermercato Penny, un brutto e piccolo spiazzo sterrato), ma è tardi e non si può più visitare, come volevamo, il museo della omonima birra Alpirsbacher Klosterbrau (riapriva solo domenica pomeriggio). Ripartiamo, visto che il museo era l’unica cosa interessante del paese e raggiungiamo Freudenstad dove facciamo il giro della grande piazza, ma anche qui non ci sembra che ci sia nulla degno di nota. Prendiamo la B28 e ci fermiamo al Campeggio Lagenvald, un campeggio natura immerso nel bosco, dove arriviamo nel bel mezzo di una festa a base di wurstel, patate fritte e birra, che, essendo cominciata alle 17, è ora alla musica, quindi non possiamo approfittarne per la cena. km 83

Domenica 14/8 Lothar-Pfad - Baden-Baden
Al mattino fa sempre fresco, alle 8 ci sono 9° (riscaldamento acceso). Usciamo dal campeggio e ritorniamo sulla B500. Passiamo per Lothar-Pfad, paesaggio di alberi sradicati "a radici in sù" creato da una tromba d’aria. Lungo il percorso, attrezzato con delle passerelle in legno che passano attraverso i luoghi più significativi di quanto accaduto, c’è anche una piattaforma per ammirare il panorama che spazia fino a Strasburgo. Poco oltre c’è il Mummelsee, piccolo laghetto in mezzo alla foresta a più di mille metri, stracolmo di gente visto che è la domenica prima di ferragosto. Pedalò, sentieri per passeggiate, ristorante vista lago e il classico negozio di souvenir e alimentari, dove però troviamo dell'ottimo pane fresco allo “speck”.
Ci fermiamo a mangiare in uno dei numerosi P lungo la strada, dove ci prende un acquazzone fortissimo. La discesa verso Baden-Baden, da dove immaginiamo si potrebbe ammirare un bel panorama verso la valle del Reno, è invece offuscata da nuvoloni neri che scaricheranno altra pioggia.
La geografia di Baden-Baden ci disorienta anche a causa della chiusura dei tunnel che attraversano le colline tra le quali si estende la città; siamo costretti a percorrere una lunga deviazione per aggirare una delle suddette colline. Arriviamo al P della Waldseestrasse, enorme spiazzo (in ampliamento) che con la pioggia caduta risulta fangoso. Al di là del fango (causa lavori) il P (gratuito), oltre ad essere privo di servizi, è abbastanza lontano dal centro storico (20-30' che, con il rischio di pioggia, non sono pochi. Cerchiamo l’area di Aumatt Strasse, ma constatiamo che è stata chiusa e che suo posto è stata aperta un’altra area, che è quindi nuovissima (non risulta su nessuna guida cartacea o on-line né è citata da nessun diario di viaggio) e lì, finalmente, ci dirigiamo, dopo oltre un'ora di giri per la città. km 91
Nota: la nuova AA ha con piazzole in brecciolino, colonnine dell’elettricità, CS del tipo Sanitary Station con carico a pagamento e griglia acque grigie. Si trova ridosso della B500, precisamente in Hubertstrasse, in prossimità del Media Markt (N 48.78252°, E 008.20340°). Per chi arriva dall’autostrada ci sono le indicazioni, per chi, come noi arriva dalla strada della Foresta Nera (B500) da sud le indicazioni non ci sono e a noi le ha date un camperista fermo al P della Waldseestrasse (è stato sempre lui a segnalarci l'esistenza della nuova AA). L’area è video sorvegliata, c’è un pulsante per chiamare la centrale (immagino della polizia). Nel casotto all’ingresso ci sono tutte le informazioni sui mezzi pubblici con gli orari. Una AA modello. Autobus per il centro a pochi passi, fermata Worthstrasse: autobus 201 ogni 10 minuti, in 10 fermate porta a Leopold Platz (pieno centro).

Lunedi 15/8 Baden Baden
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Il Casinò di Baden Baden
Temperatura in risalita (d'altronde siamo un pianura): alle 8 ci sono 16°, ma il tempo è incerto (come sempre da quando siamo in Germania/Austria).
Prendiamo il 201 e, una volta al centro imbocchiamo la Lichtentaler Allè, viale alberato bellissimo. Il museo Burda è chiuso il lunedì, ma si può comunque apprezzare l’architettura razionalista di Meier che ha progettato la nuova ala fondendola con la precedente struttura ottocentesca. Ci avviamo verso il Kloster, ma un violento acquazzone ci ferma sotto una pensilina di una fermata bus per una buona mezz’ora (per una volta, eravamo usciti senza ombrello in quanto c'era il sole). Quando smette di piovere ritorniamo verso il centro, visitiamo il Casinò: ultima visita alle 11,40, a meno che non si voglia andare a giocare, nel qual caso ai può entrare dalle 14. Puntate alla roulette da 2 €, da 5 € al Black Jack. I saloni sono comunque da vedere. Ci danno anche un buono sconto per l'entrata nel caso volessimo giocare (cosa che, ovviamente, non facciamo visto che detestiamo il gioco d'azzardo). Se qualcuno è interessato al gioco sappia che per entrare a giocare è obbligatorio, per gli uomini, giacca e cravatta. Giriamo un po' la città (ben tenuta, alberghi a una mezza dozzina di stelle, aria da Belle Epoque, mangiamo rapidamente al Mc Donalds e andiamo alle Terme (una nostra passione). Decidiamo per il Caracalla (Römerplatz 1), visto che al Friederchsbad (10 metri prima del Caracalla) oggi è giorno di ingressi separati uomini e donne. Si paga ad orario (2/3/4 ore per 14/17/20 € a persona ) il complesso consta, al piano terra, di due piscine di acqua termale calda, una interna ed una esterna; attorno a quella interna ci sono una sauna e un bagno turco. Poi, al piano superiore c'è il sauna park con varie tipologie di sauna, bagno turco e zone relax. Naturalmente, come tutti i veri e propri sauna park è proibito portare costume da bagno (che si usa invece nella sauna annessa alla piscina), l'unico indumento ammesso è il proprio asciugamano. All'ingresso ci sono dei ripiani in cui riporre il costume, così da poter passare dal piano inferiore dove ci sono gli spogliatoi, a quello superiore. In entrambe le terme citate ci sono anche altri pacchetti di trattamenti wellness (massaggi vari, bagno romano-irlandese, ...). Gli orari sono 8.00 – 22.00 per il Caracalla (i pacchetti di trattamenti wellness hanno orari differenziati) e 9.00 – 22.00 per il Friederchsbad. Rientriamo comodamente con il 201.

Martedì 16/8 Gernsbach – Calw - Maulbron - Stoccarda
In uscita da Baden-Baden andiamo al Kloster-Lichtental (consigliato dalla guida del TCI e da alcuni turisti italiani incontrati), sempre in Lichtentaler Strasse, in zona periferica. Ci sono possibilità di parcheggio nelle vie adiacenti ma, volendo, la linea 201 arriva fin qui (è la parte opposta rispetto all’AA). Purtroppo le visite (solo guidate) si effettuano solo alle 15 del mercoledì, sabato e domenica. Proseguiamo per Gernsbach: paese grazioso (vediamo l’indicazione di un P per camper), poi per Bad Herrenalb, bel paesino con Terme ed un P per camper nel P1 delle terme (è proprio davanti). Non sappiamo cosa offrano queste terme. Passiamo Dobel (insignificante) e arriviamo a Calw. C’è un’area camper abbastanza lontana dal centro sulla strada per Nagold. Noi parcheggiamo in un P con parchimetro (a metà della citata strada) per visitare la famosa piazza (graziosa) con case a graticcio della città natale di Herman Hesse. Ripartiamo per Maulbron, dove visitiamo, con audio guida, l’abbazia cistercense (Klosterhof orario 5 – 9-17.30 – costo 16 €) Molto bello il grande complesso monastico (patrimonio UNESCO) che vale senz'altro una visita (P gratuito).
Da Maulbronn proseguiamo fino a Stoccarda. Lungo la strada vediamo i migliori prezzi di gasolio a 1,279 (Agip). Arriviamo, con molta fatica, viste le indicazioni errate riportate dalle pubblicazioni in nostro possesso e dalla cartellonistica carente, al campeggio di Stoccarda. km 177
Attenzione: Il campeggio è indicato, in molte pubblicazioni, in Mercedesstrasse 40, che in realtà è l’indirizzo del Cannstatter Wasen, grande area in cui si tiene, in immensi capannoni grandi come hangar di aerei, anche la festa del vino e poi quella della birra ad ottobre, al cui interno c’è anche il campeggio (che porta lo stesso nome). L’ingresso del campeggio è in Talstrasse, quindi una volta in Mercedstrasse, quando si arriva alla Porsche Arena, occorre girare subito a dx per Talstrasse, dove alle indicazioni degli ingressi P9 e P10 del Cannstatter Wasen corrisponde anche l’ingresso del campeggio. Tipico campeggio di città, trasandato ma con tutti i servizi necessari.
Percorso: da Baden-Baden verso Gernsbach, poi sulla L564 per Bad Herrenalb. L340 di congiungimento alla B294. Si passa per Dobel e, all’incrocio con la B294 si prende a destra per Bad Wildbad. A Calmbach a sx. per Calw (296), a Hirsau a dx fino a Calw. Torniamo indietro per la stessa strada fatta per raggiungere Calw, dirigendoci verso Pforzheim (B463). Si traversa la città seguendo le indicazioni Bretten (B294), coincidenti con le indicazioni per la A8. A Bauschott si gira a dx (35) e poi si seguono le indicazioni locali molto precise per Maulbronn. Da Maulbronn si prosegue su B10 fino a Stoccarda.

Mercoledì 17/8 Stoccarda
Passiamo l'intera mattinata al Museo Mercedes-Benz (Mercedesstrasse - costo 8 € - orario 9-18 – chiuso il lunedì). Abbiamo impiegato 4 ore a vederlo bene; è enorme e molto interessante: dalla prima auto (il triciclo di Daimler e Benz del 1886) ai prototipi futuristici passando per vetture che hanno fatto la storia dell'auto (una su tutte: la favolosa 300SL "ali di gabbiano" capace, dopo mezzo secolo, di affascinare). Pranzo nel museo (ci sono ristorante e paninoteca) poi pomeriggio a Stoccarda (fa molto caldo). A Stoccarda, in realtà c'è poco da vedere, è una città prevalentemente moderna.
Nota: dal campeggio si arriva, a piedi, al Museo Mercedes-Benz in 10'. Per andare in città, appena usciti dal campeggio girare immediatamente a sx, passare attraverso la zona dei citati capannoni e, in 10' si arriva alla metropolitana (per il centro linee U1 e U2, fermata a Charlottenplatz o Hauptbanhof). alla reception del campeggio danno la mappa della città e delle linee metro, ma in quanto a spiegazioni lasciano molto a desiderare.

Giovedì 18/8 Esslingen – Tubinga - Hechingen
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Esslingen
Partiamo alla volta di Esslingen. Parcheggiamo sul ring e visitiamo, in un paio d'ore, il grazioso centro storico dominato, dall'alto, dalla Rocca con le pendici coperte di vigne e, in centro, dal Municipio Vecchio (Altes Rathaus) e percorso dal Neckar. Proseguiamo per Tubinga e, arrivati, ad intuito, seguiamo le indicazioni per il campeggio, perché ritenevamo possibile sostare nei pressi. In questo modo troviamo un comodo ed ombreggiato parcheggio immediatamente prima dell’”Alleen Brucke” che passa sopra la famosa passeggiata “Platananallee” sull’isola in mezzo al fiume Neckar a Tubinga (N 48.51642° E 009.04868°).
Il P è comodissimo per visitare il centro, ma anche per mangiare e riposare un po’ prima di affrontare la visita di Tubinga che è una cittadina estremamente graziosa, animata ma con continui saliscendi, Si riparte per Hechingen. Già da lontano si comincia a vedere il Burg Hoenzollern in alto proprio sulla cima di un monte (830 m) ed ora Stefania capisce di aver già visto la mattina uscendo da Stoccarda in direzione di Tubinga quella silhouette che sembrava impossibile potesse essere già il Burg, vista la lontananza. Arrivati ci dirigiamo all'AA.
Nota: L'AA di Hechingen è vicina ai campi sportivi. Attenzione perché dopo un paio di indicazioni alle rotonde che ci portano verso fuori paese, il cartello con l’indicazione di svolta a sinistra è piccolo e poco visibile. Quindi fare attenzione al Lidl sulla destra ed ai campi di calcio che si vedono sulla sinistra e girare lì, su Badstrasse (c’è anche l’indicazione Sportanlagen) andando poi in fondo fino al camping. L’AA è parte del camping anche se è esterna ad esso. Si pagano 6€ per la sosta e 2€ per 1 doccia + 1,5€ di tassa sui rifiuti. Di notte il solito temporale.
L’area è dotata di sanitary station (carico 1€ 80/100l e 0,10 10l – lo scarico era chiuso da una serrandina: si apriva con la stessa moneta del carico? – non abbiamo verificato in quanto eravamo con carico pieno e scarichi vuoti) - elettricità 1 € / 1 kWh)). bagni e docce (N 48.35963° E 008.95820°). km 95
Percorso: Si riprende la B10, proprio all’uscita del campeggio, per raggiungere Esslingen . Per Tubinga si seguono con il navigatore strade secondarie per arrivare sulla B27 senza ripassare per la trafficatissima Stoccarda. Si riparte per Hechingen percorrendo la B27.

Venerdì 19/8 Burg Hoenzollern – Haigenloch - Ravensburg
Sole e caldo, nonostante il temporale notturno (alle 7.30 ci sono già 17°).
Arriviamo prestissimo al Burg Hoenzollern (è lì vicino). Il P ha solo 3 posti camper: noi siamo arrivati per primi. Navetta per salire. Al Castello biglietti solo esterno (comprende le due cappelle, i bastioni e le casematte) oppure anche interno (interessante - visita guidata in tedesco, per gli italiani la guida dà in prestito depliant in italiano, noi lo abbiamo comperato allo shop – 3.5 €) . Bello il panorama dai bastioni.
Ripartiamo per Haigenloch. Nella città alta parcheggio camper con colonnine per elettricità 1€/1kWh + sani station, vicino alla caserma dei vigili. Un po’ lontano dal centro. Per visitare il laboratorio di ricerche atomiche conviene parcheggiare vicino ad esso, nella parte bassa della cittadina, al Marktplaz; a destra c'è l’indicazione del centro atomico (Atomkeller Museum). Arriviamo a Bad Walsee, dove, all'esterno della sede della Hymer c'è una area di sosta (ca. 4 posti) che, però, è già piena. La cittadina è graziosa su un piccolo lago (termale?). I parcheggi delle terme, sulla sponda di lago libera dalle costruzioni del paese, hanno l’indicazione “nur pkw” (solo macchine).
Ci dirigiamo, pertanto, a Ravensburg dove sappiamo esserci una AA. km 185
Nota: Il P/AA (N 47.78194 E 9.6000) è attrezzato con una sanitary station della marca installata nelle altre AA, ma senza la possibilità di carico acqua fino a 10l con 0,10€, solo 1€/100l, colonnina ee 1€/1kWh. Per il pagamento (5 €) passa un’addetta la sera e consegna la cartina della città nella lingua dell’equipaggio che sosta. La sani station è sponsorizzata Carthago (che ha sede qui). Dal P inizia anche una pista ciclabile che va verso il centro storico, peraltro vicinissimo.
Percorso: Da Hechingen facili indicazioni per Burg Hoenzollern . Visitato il castello riprendiamo la B27 e poi a dx su B463 poi a dx per Haigenloch. Andando in direzione di Sigmaringen, arriviamo a Balingen dove si imbocca la B463 fino a Sigmaringen dove si prende la B32 per Mengen, sempre la B32 x Bad Salgau a sin su Buchauer strasse x Bad Schussenried (L283), qui L275 fino a Bad Walsee, quindi, a Ravensburg con la B30. Si esce a Ravensburg Nord e si seguono indicazioni (strada x Meersburg) per la AA.

Sabato 20/8 Valle del Lech ( Weissenbach, Stanzach, Elbigenalp, Bach, Halzgau) - Dalaas
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Il benvenuto "dipinto" ad Halzgau
Decidiamo di non fermarci a visitare Ravensburg, che, tra l’altro è sede della nota omonima casa costruttrice di puzzle e giochi di società o di ruolo. Girando intorno al centro per uscire dalla città possiamo apprezzare una cittadina graziosa, ma noi vogliamo dirigerci verso le montagne austriache per fare un giro del Voralberg e del Tirolo alla sinistra di Innsbruck che tante volte abbiamo progettato di vedere, senza mai riuscirci.
Ci dirigiamo verso Wangen per andare a prendere la Deutsche Alpenstrasse (B308) che si imbocca a Lindenberg e che, contrariamente a quello che potrebbe far immaginare il nome, pur rimanendo sempre in quota, per un lungo tratto non è un percorso di montagna ma si mantiene su un bellissimo altipiano verde. Attraversiamo le località di Oberstaufen, Buhl (Alpsee bel lago con spiagge in erba), Immenstadt, Sonthofen, Bad Hinderlang dopo la quale inizia la salita al passo Oberjochpass, strada con molti tornanti, carreggiata stretta da fare con calma e attenzione.
Al passo grande parcheggio con bar/pizzeria italiana, dopodiché pochi kilometri e si entra in Austria. Ad Haller bel laghetto con percorso a piedi intorno al lago e barche a forma di cigno. Dopo pochi km un grandissimo parcheggio (P Nesselwangle: c’è una seggiovia e percorsi che salgono in quota) ci accoglie a pranzo. Siamo rimasti in quota su un altipiano quindi la valle di Tannheim ci saluta, comincia la discesa verso la valle del Lech che raggiungiamo a Weissenbach, poi Stanzach, Elbigenalp, Bach, Halzgau (paesi dalle caratteristiche case affrescate). Lungo la valle del Lech non abbiamo incontrato però aree di sosta né campeggi. Poco dopo Steeg si esce dal parco naturale della valle del Lech e si passa dal Tirolo al Voralberg. A Warth si prende per Lech, strada alquanto stretta, che per fortuna facciamo lato montagna e non lato strapiombo (assenza di guard rail – max 40 km/h); fino a Lech 5 km ca mozzafiato. Nei P, comunque, non ci sono espressi divieti ma neanche P riservati (adatti ai camper pochissimi). Anche da Lech (1500 msl) si scende ma con una strada più larga e protetta da gallerie sulla costa della montagna e arriviamo al campeggio Erne di Dalaas (844 slm) dove ci fermiamo.
Piccolo campeggio essenziale ma razionale: un prato con servizi (abbastanza caro: 29 €). Abbastanza stanziale. Probabilmente è un campeggio a servizio degli impianti invernali. C’è anche una pensione/ristorante. Docce a pagamento: 0,50€. Ingresso direttamente sulla strada. km 228
Percorso: verso Wangen (B32), poi x Lindenberg (B32) e poi Li8. A Lindenberg si imbocca la B308 (la Deutsche. Alpenstrasse) fino al passo Oberjochpass. Dopo il passo la 308 continua a dx per pochi kilometri: si entra in Austria e la strada diventa B199 (Tannheimerstraße). Comincia la discesa verso la valle del Lech che raggiungiamo a Weissenbach (B198) – Stanzach (si traversa con la strada che si restringe molto). Elbigenalp – Bach – Halzgau.. A Warth si prende per Lech, strada alquanto stretta, che per fortuna facciamo lato montagna e non lato strapiombo (assenza di guard rail – max 40 km/h) sempre L198 fino a Lech 5 km ca mozzafiato. Da Lech (1500 msl) si scende ma con una strada più larga e protetta da gallerie sulla costa della montagna. Si prende la L197 per Bludenz poi L97 ed arriviamo al campeggio di Dalaas.

Domenica 21/8 Silvretta Hochalpenstrasse – Lago di Resia - Glorenza
Ripartiamo per Bludenz. 3 km prima di Schruns al distributore Avanti (simbolo cavallino rampante come Ferrari) carburanti a basso costo (gasolio a 1,327€/l contro 1,489 al distributore sulla S16)
Splendida giornata di sole, fa caldissimo, anche se alle 7 la temperatura era di 13° e abbiamo acceso il riscaldamento. Decidiamo di fare la Silvretta Hochalpenstrasse . Si tratta di una strada a pedaggio (camper 15 €), che collega due bacini idroelettrici. La prima parte, in forte salita, con 30 tornanti, pendenza dal 5% al 12% (abbastanza impegnativa per la guida con camper di grosse dimensioni) presenta panorami spettacolari e porta ad un primo lago artificiale (Vermuntsee). Dopo poche centinaia di metri si arriva al lago di fronte al Silvretta (Silvrettasee). Ristorante self-service sul lago con buona wiener schnitzel, patatine fritte e birra.
Autobus di linea su tutto il percorso che salgono dai rispettivi versanti. Dal passo la discesa verso l’altro versante non è affatto difficoltosa e quasi senza tornanti. Dopo pochi km c’è il casello di uscita. Il percorso è da farsi in giornata perché è proibito pernottare lungo lo stesso.
Prendiamo per il passo di Resia dove ci fermiamo al P di Curon per fotografare il campanile del vecchio paese sommerso dal bacino idroelettrico creato dopo la costruzione della diga. Arriviamo a Glorenza, all'AA (vedi nota). km 218
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Il campanile della chiesa della "vecchia" Curon
Nota: giunti a Glorenza, l’indicazione per il parcheggio camper ci fa traversare la Porta di Malles (nominalmente alta 3 m, ma ci abbiamo visto passare un autobus di linea) e tutta la minuscola cittadina, uscendo dalla Porta di Tubre (porta sull'Adige), dove, immediatamente prima del ponte sull’ancora piccolo corso dell’Adige, c’è una strada ad una carreggiata ma doppio senso, stretta tra l'Adige e le mura, che porta all’AA (ci sembra più un campeggio minimale, ci sono anche tende e roulotte). Appena passato il ponte sulla sinistra invece c’è un parcheggio per bus vicino al cimitero. Quindi le indicazioni sull’area di sosta, così come sono su molte guide sono sbagliate o poco precise, perché se si arriva da Nord occorre attraversare la città e l’area è a destra prima del ponte, se invece si arriva dalla SS41 l’area è appena dopo il ponte a sinistra, prima delle mura. Vista la ridotta larghezza della strada e la vicinanza tra ponte e campeggio (circa 200 metri) conviene che un membro dell'equipaggio aspetti sul ponte fermando eventuali veicoli (pochi, visto che è una strada senza uscita e c'è solo il campeggio) e segnalando il via libera con il cellulare (una volta tanto strumento utile).
Percorso: Ripartiamo per Bludenz (S16 – Statale con obbligo Vignette). Uscita Bludenz/Montafon e poi a sinistra x Schruns (B188). Si prosegue sulla Silvretta Hochalpenstrasse. Dopo il casello di uscita, all’incrocio con la 171 prendere a dx per Landeck dove si prende la 180 per il passo di Resia poi la strada si divide: a sin x l’Italia (180), a dx per la Svizzera (St. Moritz). Strada tranquilla fino al Passo di Resia, dove la strada diventa SS40 fino a Glorenza

Lunedì 22/8 Merano e la Val Passiria
Alle 7 abbiamo 14,5° esterni: occorre accendere un po’ il riscaldamento. Torniamo sulla statale verso Merano dove si seguono i cartelli marroni per la Val Passiria. Si passa per delle vie periferiche non molto ampie e si imbocca la strada per Tirolo, Rifiano ed il Passo del Rombo (SS44). Passiamo S. Martino, S. Leonardo in Passiria. Qui la strada si divide: a destra si va al Passo del Giovo, a sinistra al Passo del Rombo. Saliamo fino al parcheggio che c’è all’incrocio con la strada per Stulles e decidiamo di tornare indietro vista l’ora ed il dislivello che ci separa dal passo.
Visita di Merano. Parcheggiamo abbastanza vicino al centro in un viale alberato (all’ombra). Città piacevole ma nulla di più. Usciamo da Merano, prendiamo la strada per Bolzano e poi per il lago di Caldaro dove, a S. Giovanni al Lago, c’è l’area di sosta, confinante con il campeggio. km 196

Martedì 23/8 Termeno - Roma
In partenza: Passiamo per Termeno dove facciamo rifornimento di vini di qualità in una enoteca all'inizio di una discesa che parte da Piazza Municipio (parcheggio più vicino adatto x camper N 46°20'23.8" E011°14'28.0" ). Tra i nostri acquisti: Gewürztraminer Kolbenhof di Hofstätter, un bianco da favola da 20€; certamente non è un prezzo popolare ma è un prodotto di qualità. Uscendo dal paese scopriamo il grande e moderno edificio della Cantina Tramin (non esisteva l'ultima volta che siamo venuti e ormai gli acquisti li abbiamo fatti, sarà per un'altra volta); poi tutta autostrada fino a Roma. km 682

NOTE DA NON PERDERE:
Il Parco Swarovski
Il Castello di Linderhof
Il Castello di Neuschwanstein
Il Museo Zeppelin a Friedrichshafen
Meersburg: cittadina e Castello
L'Isola di Mainau
Le cascate del Reno a Schaffausen
Le case affrescate di Stein am Rhein
Friburgo
Schiltach: la cittadina, l' Apothekenmuseum
Il Freilichtmuseum (Vogtbauernhof) ad Hausach
Baden-Baden: la città, il Casinò e le terme
L'Abbazia Cistercense di Maulbron
Il Museo Mercedes a Stoccarda
Esslingen
Il Burg Hoenzollern a Hechingen
Le case affrescate delle cittadine della Valle del Lech ( Weissenbach, Stanzach, Elbigenalp, Bach, Halzgau)
La Silvretta Hochalpenstrasse

DA VEDERE:
Lindau
Triberg
Lothar-Pfad
Gernsbach
Calw
Tubinga
Glorenza
Merano

COSTI
Il costo dei campeggi si intende relativo al nostro equipaggio e comprensivo di tutte le voci (piazzola, persone, la tassa di soggiorno, tassa sui rifiuti, ...) per tutta la durata del soggiorno in quel campeggio. Il costo per il CS, l'elettricità e le docce (per 2 persone) è indicato a parte rispetto al costo della sosta (a meno che non sia compreso). In tutti i campeggi tedeschi da noi utilizzati, l'elettricità è a consumo (tra parentesi, nella tabella, abbiamo indicato, a titolo indicativo, il costo del nostro consumo).
Il costo delle cene/pranzi si intende per 2 persone (non a dieta) così come il costo dei biglietti di entrata alle attrazioni (musei, castelli, ...).

TEMPO E TEMPERATURE
Su alcuni diari di viaggio avevamo letto di temperature "sahariane" su altri di piogge continue. Avevamo capito di trovarci di fronte a luoghi dove il tempo, in estate, è molto variabile ma non ci aspettavamo nella maniera che abbiamo verificato. Temperature abbastanza basse la mattina presto, poi, durante la giornata, continue alternanze di sereno e pioggia; si passava, nel giro di un quarto d'ora, da un sole cocente a improvvisi temporali con repentini abbassamenti di temperatura, dopo dei quali rispuntava il sole e via così. Abbigliamento consigliato: estivo leggero ma sempre, assolutamente sempre, con appresso, K-way e felpa leggera, meglio ancora K-way foderato,anche se si esce con sole pieno (è stato l'indumento più usato da noi).

GASTRONOMIA: non è che la gastronomia tedesca sia eccezionale, pertanto non siamo stati a cena in ristoranti particolari. Abbiamo trovato molto comodi i self-service (e paninoteche) che si trovano, come ormai in tutta l'Europa, in quasi tutti i luoghi turistici (laghi, castelli, musei, ...) dove si possono gustare, in media con 25-30 € in due, ottime wiener schnitzel (cotoletta alla milanese), con patatine fritte e ottima birra alla spina da 0.5 litri.

INFORMAZIONI UTILI:
nelle città tedesche capita spesso di vedere cartelli di divieto di sosta (recanti, all'interno, una o due frecce bianche) in vie in cui sono segnate, sull'asfalto, con apposite strisce bianche, aree per parcheggio. Tale cartello (la scritta che era posto sotto ci siamo dimenticati di copiarla) non vuol dire che è vietato parcheggiare lungo tale via ma solo che è proibito farlo al di fuori delle aree segnate dalle strisce bianche.
I parcheggi incontrati erano tutti a pagamento (a parchimetro) con tariffa, generalmente, di 1 € l'ora. Abbiamo segnalato, in questo diario, le eccezioni (tariffe solo per 24 h o forfettarie, parcheggi gratuiti).
In Germania (ma un po' anche in Austria e Alto Adige) abbiamo trovato una quantità enorme di vespe; in città, in campagna, ai laghi, ovunque (portare sempre appresso ammoniaca o gli appositi stick e Polaramin).
Le docce a pagamento incontrate in Germania (tranne che all'AA/campeggio di Hechingen, dove si pagava alla reception) sono a tempo (in media 3') e, spesso, tale timer non si ferma quando si chiude l'acqua per insaponarsi: essere veloci o, meglio, portarsi appresso almeno due monete

STRADE E CARBURANTI
Ottime le strade, sia in Germania che in Austria. In Austria il gasolio non lo abbiamo fatto, ma avevamo visto rezzi mediamente più bassi che in Germania. In Germania abbiamo trovato, per il gasolio, prezzi da 1.327 € a quasi 1.500 €.

CAMPEGGI E AREE ATTREZZATE
In Germania le AA sono numerosissime e ben attrezzate (per questo abbiamo utilizzato poco i campeggi); si può dire che ogni comune, per quanto piccolo, ne ha una o più. Spesso sono aree riservate ai camper (pagamento con parchimetro, di solito con prezzo per 24 h), tutte dotate di CS del tipo Sanitary Station o Eurorelais (con carico a pagamento, 1 o 2 € e scarico gratuito) e colonnina per l'elettricità a pagamento (di norma 0.5 €). Altre volte sono porzioni di parcheggi (che comprendono anche porzioni per macchine e/o bus) riservate ai camper, anche esse dotate, spesso, dei medesimi servizi. Alcune sono parti (magari esterne) di campeggi adiacenti, dei cui servizi si può usufruire. Tutte sono però indicate, nei cartelli stradali, con la P (non esiste il termine "area attrezzata"). Attenzione: spesso, nei cartelli indicanti il sistema globale dei parcheggi, posto all'ingresso delle città, non sono sempre indicati (anche se esistono) i suddetti parcheggi riservati ai camper; solo all'ingresso del P in questione compare il cartello "nur" (solo) seguito dalla sagoma del camper. Pertanto è importante utilizzare le informazioni dei diari di bordo o delle pubblicazioni (Portolano di PleinAir, ...).

NOTA FINALE
Come ci è già successo altre volte, abbiamo litigato con il navigatore (le moderne tecnologie non sono il nostro forte), pertanto non abbiamo le coordinate di tutte le AA, campeggi e P. Nella tabella sottostante, quando al posto dell'indirizzo è scritto "indicato" vuol dire che li indicazioni stradali per tale P o AA sono abbondanti e chiare.
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