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Nordkapp e Scandinavia

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Messaggio Da Camperfree Mer 21 Dic 2011, 09:59

Nordkapp e Scandinavia

di Leonardo Decarli

Bologna - Nordkapp – Bologna
03 - 21 Agosto 2008
Leo Lupo Noce Polly

IL NOSTRO VIAGGIO….O MEGLIO ‘IL VIAGGIO DEI 30’….così abbiamo intitolato la nostra vacanza. Vi chiederete il perché ‘…dei 30’. Semplice…perché siamo 4 boys vecchi di 30 anni….

1° Tappa: BOLOGNA (ITALIA) – COPENHAGEN (DANIMARCA)
La prima tappa è stata di puro spostamento passando dalle bellissime ed infinite autostrade tedesche.
Siamo partiti da Bologna il 3 agosto nel tardo pomeriggio con direzione Innsbruck passando il confine Italia-Austria con il Passo del Brennero. Passati in Austria ci siamo diretti verso la Baviera in particolare Monaco iniziando a gustare le piacevoli Autobahn tedesche.
Dopo mezzanotte, passata Monaco, ci siamo diretti verso Berlino passano da Norimberga. Raggiunta Berlino, o meglio passati a fianco, ci siamo involati verso la fine della Germania in precisamente Rostock per imbarcarci sul traghetto verso la Danimarca. Sino a qua il tempo ci era stato amico, partendo dall’Italia con temperatura intorno ai 30°C arrivando in Germania nella notte con temperature al di sopra i 20°C, nelle vicinanze di Rostock il tempo ha iniziato a diventare minaccioso con nuvole bassissime e vento-pioggia forte. Giunti in Danimarca (a Gedser) dopo circa 1 ora e 45 min. di traghetto, abbiamo macinato gli ultimi 150 Km prima di raggiungere la prima tappa Copenhagen alle 14:30.
Ci siamo sistemati in un parcheggio a pagamento (18 € giornaliero) nelle vicinanze del centro storico della città. Finalmente era arrivato il momento di rilassarci dopo circa 23 ore di viaggio non stop, ma peccato per il tempo. Ci siamo preparati un pranzo a base di pasta, naturalmente condita con il ragù alla bolognese, un caffè e due chiacchiere prima di sprofondare in una dormita collettiva fino a tarda sera visto che il tempo non voleva migliorare. Nonostante tutto non ci siamo demoralizzati e intorno a mezzanotte abbiamo deciso di scoprire cosa la città danese aveva da offrirci cercando qualche locale carino dove bere qualche birra e scambiare le culture.
La mattina dopo, 5 agosto, prima di partire per la seconda tappa non potevamo non visitare la famosissima, ma anche forse troppo pubblicizzata Sirenetta di Copenhagen.

2° Tappa: COPENHAGEN (DANIMARCA) – STOCCOLMA (SVEZIA)
Partiti nella tarda mattinata del 5 agosto, ci siamo diretti verso Malmo attraversando l’affascinante ponte che collega appunto la Danimarca con la Svezia, per poi dirigerci verso la fantastica Stoccolma. Purtroppo la tappa è stata caratterizzata da tantissima pioggia e forte vento, ma nonostante tutto la meta l’abbiamo raggiunta verso l’imbrunire. Entrati in Stoccolma, e dopo il dovuto servizio da fare al camper, abbiamo trovato un’incredibile parcheggio sul molo di Stoccolma davanti al Palazzo Reale Svedese, ancora tuttora è presente il Re con la sua bellissima principessa come figlia. Non sapremmo come descrivere il posto dove abbiamo parcheggiato, potremmo provare dicendovi che nei nostri sogni era presente un’immagine simile, ma potremmo anche non dire nulla e consigliarvi di andarci, perché è una città che merita tanto.
Dopo i consueti riti e dopo un’altra graditissima cenetta a base di pasta al ragù bolognese, vino, caffè e
grappa, abbiamo deciso di scoprire Stoccolma di notte. Purtroppo come sia magica di giorno con tantissima
gente in passeggio, non si può dire uguale di notte. La vita notturna di Stoccolma è fiacca e non ci sono tanti locali di cui poter scegliere, forse anche perché la nostra permanenza è caduta nel mezzo della settimana.
Il giorno dopo, 6 agosto, dopo una sveglia mattutina, e dopo una colazione nutriente, abbiamo deciso di noleggiare delle biciclette e di visitare la città. Non potevamo avere una idea più bella, perché è stato veramente piacevole girare la città con questi simpatici mezzi con la caratteristica di aver i pedali che usati in senso inverso andavano a frenare la ruota posteriore…causando qualche rischio iniziale. Grazie a questi mezzi abbiamo comunque scoperto il bellissimo centro di questa capitale, composta da mille stradine che si alternano fra i numerosi ponti che sovrastano le distese d’acqua sulla quale galleggiano meravigliosi velieri e barche di ogni genere. Dopo un pranzo a base di buonissimi wurstel e patatine fritte abbiamo poi visitato il Vasa Museum, dove è possibile ammirare in tutta la sua grandiosità il Vasa, bellissimo veliero del XVII secolo affondato nel suo viaggio inaugurale nel mare circostante Stoccolma a causa di un errore di progettazione, colato infatti a picco durante una mareggiata che ha fatto si che il veliero si inclinasse su di un lato permettendo all’acqua di entrare dai numerosissimi boccaporti dei cannoni posti lateralmente ma troppo vicini alla linea di galleggiamento. Ci siamo poi diretti verso il nostro camper, non prima di gustarci un’ultima birra in un bar del centro storico.. e, dopo aver consegnato le nostre bici, abbiamo salutato questa bellissima città, sicuramente la più bella ed emozionante finora visitata, ripartendo con l’unico rammarico di non aver più tempo da dedicarle.

3° Tappa: STOCCOLMA (SVEZIA) - ROVANIEMI (FINLANDIA)
Lasciare la capitale svedese dispiace, ma il nostro viaggio deve continuare e la meta numero uno del viaggio si sta avvicinando…. NordKapp!!
Alle 18:00 circa lasciamo Stoccolma per dirigerci verso la Lapponia…più precisamente Rovanjiemi…il paese di
Babbo Natale. Non so voi…ma noi ci crediamo ancora…ma non ditelo a nessuno…!!
Usciti dalla capitale svedese, abbiamo trovato uno splendido Camping per poter fare tutti i servizi al Camper.
Dopo circa 350 Km, abbiamo deciso di fermarci in una area di sosta nel bel mezzo delle foreste svedesi per un rapido spuntino a base di piadine e birre (naturalmente chi guidava non ha toccato alcol) e un buon caffè.
Abbiamo avuto anche il tempo di fare un breve giretto nel bosco e raggiungere una stupenda spiaggia sulle rive di un lago colorato da un incredibile tramonto…scenario da sfregarsi gli occhi per capire se è realtà o immaginazione! (ora basta, mi sembro troppo sdolcinato…e che stasera mi sento inspirato!!) …A proposito…durante la nostra sosta, Polly ha avuto anche il tempo di andare in bagno nel bosco sfidando tutti i pericoli Orsi, Stambecchi, Cervi, Castori ecc. ecc. …Complimenti!!
Ritorniamo a noi, dopo la nostra esaustiva e romantica sosta, ci siamo rimessi in marcia, e ci siamo accorti che il tramonto non finiva più…alle 23:00 circa il cielo era ancora illuminato, e anche dopo 01;00 se si guardava verso nord si poteva scorgere ancora della luce…incredibile…!! Insomma, anche se distiamo ancora circa 1000 Km dalla punta più a Nord dell’Europa, una striscia di tramonto non ci ha mai lasciato fino all’alba del giorno dopo.
Arrivati!! Siamo arrivati nel paese del nostro Babbo Natale alle 09;00 circa di mattina del 7 agosto e abbiamo trovato posto per l’accampamento proprio nel parcheggio della casa di Babbo Natale, il quale coincideva anche con l’inizio del Circolo Polare Artico. La casa di Babbo Natale è un villaggio molto turistico dove si può incontrarlo e scattare una foto insieme a lui, poi tutti a comprare souvenir e spedire le cartoline ai propri cari.
Dopo un bel riposino, abbiamo deciso di andare a fare una breve visita in paese a Rovajinemi e cogliere l’occasione per bere una bella birra fresca…anche se fino a qua non ci sono mancate!!
Arrivata la sera siamo tornati al parcheggio di Babbo Natale e abbiamo iniziato a preparare la cena….polenta, ragù e salsiccia, un paio di bottiglie di vino, il caffè e come da programma una bella grappa e del whisky. Nel frattempo abbiamo contornato la serata con una bella sfida a briscola, vinta dalla coppia Leo e Polly, e visto che la temperatura dopo qualche bicchierino di troppo era salita, abbiamo pensato bene di farci alcune foto artistiche visto anche che la luce del cielo non ci ha lasciato per tutta la serata.

4° Tappa: ROVANIEMI (FINLANDIA) – CAPO NORD (NORVEGIA)
Dopo circa 5 ore di riposo la nostra tappa sognata molte notti è arrivata!!!
Alle 6:00 circa di mattina abbiamo ripreso a navigare alla volta di Capo Nord, o più rinomata come NORDKAPP.
La partenza non è stata delle più promettenti con cielo nuvolo e pioggia ad intermittenza, ma più ci alzavamo di latitudine e più il tempo migliorava.
Un piccolo contrattempo ci è capitato al confine con la Norvegia dove ci hanno fermato e ci hanno chiesto alcune informazioni su cosa avevamo a bordo…ma niente di più.
Ho parlato troppo in fretta…ora piove…
Arrivati!! Alle 18:00 siamo arrivati!! Non ci sembra vero…dopo tante ore di viaggio siamo finalmente arrivati!!
La scalata verso Capo Nord è stata infinita e non sembrava mai di arrivare, ognuno di noi era particolarmente nervoso e silenzioso, forse perché il nostro piccolo sogno si stava per avverare. Ma finalmente, attraversato per primo il tunnel che passa in profondità di 200m dal livello del mare, per arrivare poi l’ultima curva e l’ultima salita, la punta più a nord dell’Europa era nostra. Ma prima di entrare dentro al parcheggio, ci siamo fermati a fianco alla scritta NordKapp e abbiamo fatto le foto di rito insieme al nostro mezzo che ci ha accompagnato sino alla meta. A questo punto, come era da immaginare, c’è stato la scarica di adrenalina da parte di tutti abbracciandoci e urlando a squarcia gola…Ci siamo…Ci siamo!!
Bene!! È ora di entrare, e come avevamo fatto nel tunnel, anche qua Polly si è nascosto per risparmiare qualche soldo.
Abbiamo trovato come parcheggio un posto in prima fila per non perdere nessun istante del panorama. Ma ovviamente, prima di ogni altra cosa, siamo scesi e di corsa siamo andati sul promontorio sotto al Globo.
L’emozione era indescrivibile, di fronte a noi il nulla!! Il mare già rispecchiava il sole in via del tramonto verso nord ovest, la temperatura non era delle più fredde, ma con un leggero soffio di vento, era obbligo coprirsi bene. Inizialmente il cielo era frastagliato da nuvole, ma piano piano il vento le avrebbe portate all’orizzonte verso nord.
Era arrivato il momento di festeggiare con la cena di rito con menù preparato già da tanto tempo nei nostri pensieri: Salamino, Tortellini in brodo, Vino e Grappino. Nel frattempo il sole continuava a scaldare i nostri pensieri e colorare i nostri occhi…forse ho esagerato!!
Dopo la cena, il nostro pellegrinaggio da Camper verso il Globo e viceversa, è stato frequentissimo, non volevamo perderci un solo instante, ma come sapevamo purtroppo il sole lo dovevamo perdere per circa 3 ore, dalle 23:00 alle 2:00 di mattina, ma la sua luce no, la sua luce è sempre rimasta ad illuminarci per tutto il tempo. Nel frattempo, la stanchezza si faceva sentire e qualche pisolino era d’obbligo.
Purtroppo le nuvole all’orizzonte hanno fatto tardare di un’ora il sorgere del sole, ma alla fine ce l’ha fatta, il sole è tornato ad illuminare il paesaggio. Indescrivibile!! Ma questo non è tutto, dopo qualche minuto, a riempire ancora di più la bellezza del momento, sono arrivate un gruppo numeroso di renne a pascolare
vicinissime a noi, il momento è stato unico e credo che sarà per tutti un ricordo che rimarrà dentro ai nostri cuori.
Anche se il dispiacere era grande, era arrivato il momento di andare a riposarci visto che l’indomani ci aspettava un’altra impegnativa tappa e non solo…i Fiordi Norvegesi.

5° Tappa: CAPO NORD (NORVEGIA) – ALTA (NORVEGIA)
Lasciare la grande meta ci dispiaceva, ma il nostro viaggio doveva continuare, e dopo una veloce colazione e le ultime foto di rito, verso nel mezzogiorno siamo ripartiti verso una breve tappa sui primi fiordi vicini ad Alta. Rifare la stessa strada che all’andata ci aveva portato al tetto d’Europa è stata un’altra emozione, la giornata era più serena e colori spettacolari ci circondavano che rendevano il paesaggio veramente unico. Fare 200km con queste strade, solo curve che costeggiano il mare, sembrano eterni. Arrivati ad Alta iniziamo a cercare un bel parcheggio per fermarci, mangiare e poi passare la notte. A circa una ventina di km dopo la città troviamo una ampia zona lungo un fiordo, dove erano posteggiati anche altri camper, ci parcheggiamo.
E’ arrivato il grande momento per Polly…sguainare le canne da pesca!!!
I preparativi iniziali erano già stati fatti da lui lungo il viaggio, quindi in pochi minuti le due canne preparate avevano l’esca già in acqua. Dopo tre lanci il Lupo prende la sua prima preda, un nasello di 20cm e Polly invece arrabbiato per il suo insuccesso lascia la canna a Leo che con la fortuna del principiate al 5 lancio pesca un merluzzo di 2,500kg. Che sfigato, pesca e ha paura dei pesci, non gli piacciano neanche da mangiare…e neanche fotografare.
Immortaliamo il momento, Polly e Massi non vedono l’ora di mangiarselo alla piastra! La pesca continua ma non con lo stesso successo, solo un altro paio di naselli come il primo preso dal Lupo. Ai nostri fianchi altri pescatori che invidiosi ci guardavano, per loro solo lanci a vuoto. Così iniziano i grandi preparativi per la cena; Leo e Noce pasta al ragù, Lupo e Polly pesce alla griglia, acquistata da Juliano di quelle usa e getta dentro la ruola di alluminio. Puliscono i pesci e via alla cottura…che delusione la griglietta funziona poco e finiscono con il cucinarselo in padella con pomodorini e odori. La cena procede alla meraviglia con il sole che tramonta davanti alla finestra del nostro camper. Solo un piccolo imprevisto, due norvegesi pescatori ubriachi si impossessano un secondo di una bacinella dove il Lupo aveva momentaneamente sistemato la sua ultima preda.. Polly preso atto della situazione rischiosa, suggerisce al lupo di uscire a prendere il coltello usato per pulire il merluzzo di Leo e lasciato incautamente all esterno.. ovviamente il Lupo date le sue origini chiaramente bellicose non poteva che disubbidire all ordine di Polly, e, invece di rientrare con il suddetto arnese all interno del camper come richiesto, si dirige verso i due energumeni che, spaventati da suddetta azione e abituati a vivere in questo luogo pacifico, si guardano sconsolati e meravigliati fortunatamente su suggerimento e senso di sacrificio… Polly inviato umanamente da Leo va a recuperare il coltello dalle mani desiderose di vendetta del Lupo e lo riporta al sicuro nel camper…i due esterefatti norvegesi ci salutano scusandosi prendendo il mare sulla barca di un amico che li attendeva lì vicino, non senza rischiare di finire in acqua ovviamente…

6° Tappa: ALTA (NORVEGIA) – TROMS¬ (NORVEGIA)
Bella tappa…le strade costeggiavano i fiordi, i paesaggi che ci circondavano era spettacolari…ma quante curve; per fare 290km ci abbiamo messo una giornata! Polly ha guidato per più di otto ore, per fortuna spezzate da due traghetti presi per abbreviare la tappa. Arrivati a Tromso, ci aspettavamo qualcosa di più speciale, visto che la descrivevano la Parigi del Nord. In effetti questi miei compagni di viaggio non so cosa si aspettavano da una cittadina situata oltre il circolo polare artico. Forse pensavano di arrivare a Parigi davvero.
A me (Lupo) per quel che sono riuscito vedere, e direi poco, ha dato una buon impressione. Una cittadina che per panorama e posizione non vedi ad ogni angolo di strada.
L’abbiamo girata un po’ in Camper, visto che il nostro navigatore ci dato come meta del centro città un punto non definito sulle colline in una zona residenziale…Sandall, la voce del navigatore, questa volta ci ha tradito.
Abbiamo ritenuto di averla vista abbastanza! Abbiamo deciso di prendere altra meta, così ci siamo diretti in un campeggio ad una trentina di km dalla città già verso la meta del giorno seguente, le isole Lofoten. Arrivati al campeggio situato alla fine di un fiordo, Polly ha provato di nuovo a pescare ma anche questa volta con insuccesso. Anche gli altri però niente. Sostiene che c’era poca acqua e i pesci non c’erano. Sconsolati ci siamo cucinati uova, würstel e speck; come classico ci siamo guardati un bel film “ignorante” per farci altre due risate, tutto accompagnato da buon vino e grappa e dolce finale.

7° Tappa: TROMS¬ (NORVEGIA) – ISOLE VESTERALEN (NORVEGIA)
Sveglia ore 8:00, una doccia fresca in campeggio, una sana colazione, ci siamo rimessi in marcia verso le affascinanti Isole Lofeten in direzione Narvik passando prima dalle Isole Vesteralen. Il percorso quest’oggi non costeggiava la frastagliata costa, ma per circa 150 Km la strada era nell’entroterra. Raggiunta Narvik rispuntiamo sulla costa, e decidiamo di ripristinare le scorte presso un supermercato locale…e qua la sorpresa, prendendo pochissima roba, lo scontrino finale è stato di circa 200 €,,,sticazzi!!!
Lasciata la città con un poco disappunto, ci dirigiamo verso le Isole Vesteralen dove lungo il percorso abbiamo fatto la consueta sosta pranzo, trovando una splendida area di sosta lungo E10 con una meraviglioso panorama.
Con la pancia piena, ci rimettiamo in moto percorrendo sempre sulla E10 cercando un posticino carino dove poter buttare le canne in mare. Trovato, proviamo a vedere se la fortuna era meno cieca del giorno precedente. Ci siamo situati alla fine di un fiordo, zona molto tranquilla, dove solo poche e piccole case di pescatori nelle vicinanze. Mentre peschiamo, vediamo una piccola barchetta rossa venire verso di noi con al comando un rgazzino di soli 10 o 12 anni, il quale molto gentilmente ci chiede se vogliamo andare a pescare con lui mostrandoci la sua preda appena pescata di circa 2 Kg. Nel frattempo ci siamo accorti che nel volere scovare questa zona, eravamo usciti dal percorso prefissato. Carichiamo tutto sul nostro Camper, torniamo sulla giusta via in direzione Sortland, fermandoci poi per la cena e la sosta notturna ai piedi del ponte di Stokmarknes.

8° Tappa: ISOLE VESTERALEN (NORVEGIA) - ISOLE LOFOTEN (NrenteVEGIA)
Oggi finalmente arriviamo alle famosissime Isole Lofoten. Ci dirigiamo verso Melbu dove prenderemo un breve traghetto il quale ci porterà a Fiskeboll, prima città che si incontra. Rimanendo sempre sulla strada principale E10, costeggiamo la costa, e arriviamo a Svolvaer. Città di pescatori molto caratteristica, dove ci fermiamo per la sosta pranzo e ci dedichiamo anche un’oretta per fare shopping con qualche Souvenir caratteristico del posto. Continuiamo la nostra “gita” per le isole, arrivando alla prima spiaggia vera e propria della vacanza.
Sabbia bianchissima, mare azzurro trasparente e ghiacciato…chiedete a Noce al Lupo che hanno provato a fare il bagno, ma arrivati con l’acqua alle caviglie si sono arresi!!! Comunque bel coraggio!
Ci dirigiamo verso la fine delle isole, dove troveremo il traghetto a Sorvagen che ci porterà di nuovo in terra ferma a Bodo.
I paesaggi che ci hanno circondato fino alla fine sono stati magnifici, altre spiagge bianche e fiordi caratterizzati da acqua limpidissima. Le ultime cittadine, posizionate in piccoli isolotti collegati fra di loro da ponti regolati da semaforo perché ad una corsia unica, sono città di pescatori.
Arriviamo al traghetto, verso le 19.50 ma davanti a noi un sacco di macchine, camion e camper; dobbiamo aspettare quello delle 22 nel speranza di riuscire ad imbarcarci visto che contiene circa 80 mezzi. Nel frattempo ceniamo e con qualche minuto di ritardo arriva la nave…per 5 camper non riusciamo a salire e dobbiamo aspettare quello di mezzanotte, che sarà una barca più piccola, come ci ha detto il controllore di bordo.
Nell’attesa non attendiamo un attimo e buttiamo le canne nel porto insieme a dei ragazzi di Genova conosciuti li nell’attesa dell’imbarco. Sembrava un posto non molto promettente per pescare, ma contrariamente alle previsioni abbiamo pescato una ventina di merluzzi neri di piccola taglia, il lupo riesce poi a prenderne uno più grandino(sul chilo) ,quando è nuovamente leo a stupire tutti noi ed i numerosi turisti presenti sul molo agganciando un merluzzo bianco che sicuramente raggiungeva i 4 chili di peso...che purtroppo però si slamava nell’intento di tirarlo sul molo che distava parecchio e pericolosamente dall acqua..(oltre anche per il fatto che visto le dimensioni non stava nel guadino) . Con i nervi alterati dopo questa perdita, il lupo si mette a pulire il pescato appena in tempo per l arrivo della nave, che purtroppo aveva solo pochi posti disponibili e tutti prenotati! Non ci rimane quindi che metterci a letto e riposare un po’ in vista della partenza del traghetto successivo prevista per le 6.00 del mattino successivo…sperando sia la volta buona! E così è stato, ci siamo imbarcati e faticosamente arrancati sulle scomode poltrone dell’imbarcazione abbiamo affrontato le tre ore abbondanti che ci separavano da Bodo.

9° Tappa: ISOLE LOFOTEN (NORVEGIA) – TRONDHEIM (NORVEGIA)
Tappa di solo spostamento dalla regioni nordiche a quelle del sud. Usciti dal traghetto, ci siamo messi alla guida per circa 13 ore.
Anche durante questa tappa, non sono mancate le soste. A pochi Km dopo essere sbarcati dal traghetto, ci siamo diretti fuori rotta per ammirare il fiordo Salstraumen, il quale è famoso perché viene alimentato da due correnti opposto, e ogni 6 ore le correnti avendo la massima forza, creano vortici incredibili pieni di pesci e a sua volta gabbiani in caccia di essi.
La sosta successiva è stata ancora nel bel mezzo dei boschi della regione Nordland, ma vicini a quella del Sor Trondelag, per un super pranzo a base ancor di pasta al ragù e salame, e poi via verso la destinazione.
Inoltre aggiungiamo che abbiamo lasciato il circolo polare artico con una breve sosta nella area di parcheggio con tanto di monumenti i quali delineavano il confine.
In tarda serata abbiamo raggiunto destinazione, piccolo spuntino prima di andare a coricarci.
Devo dire che la tappa è stata veramente dura, strade veramente tortuose e strette, incrociando tir che sfrecciavano ad alta velocità.

10° Tappa: TRONDHEIM (NORVEGIA) – SOGNEFIORDEN (NORVEGIA)
Svegliati di buon ora, dopo una veloce colazione decidiamo di partire senza visitare la città per recuperare tempo prezioso. Ci prefiggiamo come meta un ramo del più grande fiordo di Norvegia, il Sognefjord. Alla guida abbiamo i temerario Zamboni Luca detto anche il fornaio di Marano. Il tempo durante la tappa non ci è stato amico, ha infatti piovuto ad intervalli più o meno regolari anche con forte intensità, ciò nonostante siamo riusciti comunque ad apprezzare lo splendido panorama che si è presentato davanti ai nostri occhi, la strada ha infatti iniziato a salire dolcemente fra immensi prati, laghetti incontaminati, cascate spettacolari che si lanciavano nel vuoto da centinaia di metri di altezza per poi dar vita a torrenti impetuosi che scendevano verso valle, cumuli di neve e ghiacciai perenni a poche centinaia di metri da noi, fino ad arrivare ad un valico a quota 1460 metri di quota dove si poteva respirare un aria invidiabile per le nostre origini. Dopo esserci fermati per le foto di rito, approfittando della pioggia che aveva smesso di scendere, abbiamo iniziato la lenta discesa verso valle. Dopo un impegnativo tratto caratterizzato da numerosi tornanti e discese mozzafiato che hanno messo a dura prova i freni del nostro mezzo, grazie al pilota fornaio siamo arrivati sani e salvi ad un piccolo campeggio sulle rive del fiordo dove abbiamo deciso di fermarci per la notte, non prima di aver noleggiato una barca con motore da cinque cavalli che inizialmente ha dato numerosi problemi di avvio al noleggiatore, che, dopo 20 minuti di inutili tentativi di avviarlo sotto la pioggia, su nostro consiglio ha sostituito la candela permettendo poi al motore di partire al primo avvio.. Dopo questo contrattempo abbiamo preso il largo e portandoci sull’altra sponda del fiordo abbiamo iniziato a pescare su un fondale di diverse centinaia di metri, circondati da un panorama spettacolare, dove però non siamo riusciti a prendere nulla, anche perché trovandoci a circa 250 chilometri dal mare e con numerosi fiumi che immettevano acqua nel fiordo, l’acqua era praticamente dolce e quindi anche vista la profondità non era sicuramente il posto più adatto dove pescare, questo almeno secondo il capitano Polly. Bagnati come dei pulcini torniamo a riva e dopo una consolante doccia il nostro chef Lupo ci ristora con un piatto di spaghetti alla carbonara da urlo da lui preparati, veramente ottimi! Dopo qualche chiacchiera siamo andati a dormire.

11° Tappa: SOGNEFIORDEN (NORVEGIA) – BERGEN (NORVEGIA)
Anche oggi ci svegliamo di buon ora e facciamo colazione come nostro classico prima della partenza per il tragitto che ci porterà a Bergen. A farci compagnia, questa mattina abbiamo la presenza di un gattino bianco e marroncino a cui abbiamo dato del latte da bere e qualche cereale che però quest’ultimo non ha gradito.
Deciso di chiamarlo Ribò, facciamo qualche foto con lui e poi partiamo.
Al primo benzinaio ci fermiamo per poter fare i servizi al camper, ma essendo a pagamento decidiamo di andare oltre. Però qui notiamo una Mondeo SW con tre ragazze a bordo, dalla targa deduciamo rapidamente che possano essere tedesche. Dopo averle rivolto un timido salutino ripartiamo. Ci fermiamo quindi al successivo benzinaio, anch’esso attrezzato per i servizi ai camper ma questa volta senza dover sborsare una corona.
Riprendiamo la marcia verso la galleria stradale più lunga del mondo (24,5 km), mancano pochi chilometri, e po’ di tensione la avvertiamo a pensare di trascorrere minuti senza vedere la luce naturale. Eccola; entriamo e guardiamo l’orario; ogni 8 km è caratterizzata da aree di sosta contornate da luce blu la prima e l’ultima, quella centrale di luce verde. Molto particolare, questo scenario viene fotografato da molti turisti. Usciamo, finalmente la luce, sono trascorsi 20 minuti.
Penso che ci la ricorderemo, come è stato per quella di Nordkapp, anche perché poi abbiamo soprannominato il tragitto…la tappa delle gallerie; abbiamo percorso su 250km, oltre 75km di gallerie!!!
Arriviamo finalmente a Bergen, parcheggiamo vicino al porto in un parcheggio vietato ai camper, ma visto la presenza di altri decidiamo di sostare li. Ci incamminiamo verso il centro, dista pochi minuti a piedi e arriviamo così nel mercato del pesce, tanto citato e atteso da Polly. Che delusione…i mercanti erano tutti italiani meridionali, più che in Norvegia sembrava di essere al porto di Napoli. Prendiamo informazioni se fosse stato possibile prendere un traghetto unico per andare a Stavanger ma la risposta è stata negativa, per raggiungere la meta del giorno seguente avremmo solo potuto andare per strade e traghetti. Finalmente arriva ora di cena, avevamo già stabilito il menù di ferragosto che è stato per Caponord; salame, tortellini, buon vino e grappa! Logicamente tutto contornato con film cult anni 80…Nati con la camicia, con Bud Spencer e Terence Hill. Dopo cena andiamo a vedere la vita notturna del paese; prima, lungo il porto, barche da milionari poi barche un po’ più piccole con all’interno festiciole private. Al porto raduno di motociclisti, vestiti tutti in tuta in pelle, pronti ad andare a fare delle “pieghe” per la strada, dove intanto passavano macchine elaborate in ogni genere, con musica assordante che fuoriusciva dall’abitacolo.
Ci spostiamo verso la zona pedonale, dove incrociamo molti studenti universatari e dopo aver girato un po’ decidiamo di entrare in uno per vedere com’è la realtà. All’entrata, chiedono il documento a tutti…forse vogliono vedere se sei maggiorenne.
Prendiamo 4 birre, 8 euro l’una…però, proprio economica la Norvegia!!! Ci sembra di essere tornati indietro nel tempo, ragazzi giovani che ridono, scherzano e ballano contornati da una semplicità che era da anni che
non vedevamo. Decidiamo di andarne a vedere un altro, questo però è un locale un po’ più turistico ma la spennata è stata uguale, 9 euro a birra.
Dopo mezzanotte decidiamo di andare a nanna pensando alle tedesche, l’indomani ci aspettano 250km per arrivare al pulpito dei fiordi (Prekestolen).

12° Tappa: BERGEN (NORVEGIA) – STAVANGER (NORVEGIA)
Ci svegliamo alle 08:30 e il pilota (il Lupo) decide di partire senza far colazione. Quella si farà dopo sul primo traghetto che dista una trentina di chilometri.
La giornata è bellissima, anzi stupenda, sole e pure caldo.
Dopo esserci imbarcati sul primo traghetto facciamo colazione e usiamo tutti i servizi, quelli della nave!
Il viaggio prosegue e tra ponti tunnel ed un altro traghetto arriviamo a Stavanger, da qui prendiamo la strada per il pulpito che prevede inizialmente un traghetto per la cittadina di Tau. Nave velocissima, tocca i 41 km/h in un tratto affollato di barche di varie dimensioni, due delle quali infatti ci tagliano la strada e vengono “rimproverate” dalle trombe del traghetto. Noi vediamo tutta la scena perché con il camper siamo proprio parcheggiati in prima fila.
Prima fila che non ci è costata più di tanto, infatti questo è l’unico traghetto della vacanza che non abbiamo pagato! Effettivamente tuttora non sappiamo se la tratta fosse gratuita, visto che non abbiamo visto nessuno pagare, o fossimo stati noi a fare i furbini.
Proseguiamo per la costa in vista del bivio per Prekestolen, ma prima spinti da un certo appetito decidiamo di fermarci: dovevamo ancora pranzare ed erano le 15:00!
Menù già concordato: insalatona di fagioli, tonno, mozzarella e cipolline per Leo il Lupo e Polly; panino al tonno per Noce.
Vediamo un bello spiazzo vicino ad un porticciolo, così Polly può provare a pescare!
C’è anche una montagnetta fatta di sassi con in cima una lunghissima asta portabandiera: vuota!
La tentazione è troppo forte e il Lupo va a prendere la bandiera italiana, precisamente quella della Marina militare, e dopo essersi arrampicato la issa in cima al pennone: abbiamo conquistato un pezzo di Norvegia!
Riusciamo anche ad immortalare il momento grazie all’autoscatto della macchina fotografica di Noce ed all’agilità del “ragno” Polly.
Si riparte, dopo aver recuperato la bandiera, alla volta del pulpito. Dopo qualche chilometro scopriamo da un cartello stradale che la visita al pulpito comporta una passeggiata di 2 ore!
Saperlo prima mangiavamo meno a pranzo!
Parcheggiamo quindi il camper e dopo esserci attrezzati di uno zaino riempito solo di una bottiglia d’acqua e
4 lattine di birra partiamo.
Il tragitto è lungo 3800 metri e comporta un dislivello di 334 metri.
La via si snoda inizialmente nel bosco e poi su dei piccoli altopiani contornati da laghetti, comunque quello che non manca sono le pietre.
Il sentiero ne è pieno: praticamente si cammina continuamente su queste grossi ciottoloni; sono molto scomodi perché rompono molto il ritmo oltre che qualcos’altro.
Leo e Noce dopo i primi metri appaiono un po’ scoraggiati e leggermente affaticati, comunque seguono di buon passo Il Lupo e Polly che forse sono un po’ più allenati a questo tipo di passeggiate.
Però, nonostante ciò e anche qualche piccola pausa, siamo su in un’ora e mezza!
Il pulpito è davvero impressionante: una roccia alta 604 metri a strapiombo su un fiordo.
Quello che è ancora più in impressionate comunque è la noncuranza del pericolo e l’incoscienza con cui la gente si avvicina al bordo.
Anche il Lupo e Polly, che sono abituati all’alta montagna e alle scalate si avvicinano pianissimo e comunque tengono un certo margine dal estremità.
Foto di rito e comincia la discesa: un’ora e venti minuti fino al camper.
Proseguiamo ancora un po’ sulla strada per Oslo e prima di prendere un traghetto ci fermiamo un bella area di sosta proprio sul fiordo.
Lì vicino c’è anche un’oasi con degli animali recintati e un allevamento di pesci, ma la cosa più bella è stata vedere dei coniglietti nani che scorrazzavano liberi attorno al camper.
Polly prova anche a pescare ma con scarsi risultati e, quando ci prova Leo, perde anche il pesciolino esca.
Ceniamo con degli spaghetti all’amatriciana spaziali preparati da chef Polly e ci guardiamo un film ignorante con Renato Pozzetto (è arrivato mio fratello).
Per digerire ci prendiamo un whisky tutti tranne Polly che centellina il suo amaretto di Saronno.
Dopo aver ammirato il ponte illuminato e la luna sopra la montagna dall’altra parte fiordo decidiamo di andare a letto. Prima di coricarci sentiamo i rumori provenienti dalla cittadina situata sull’altra sponda, è sabato sera e sicuramente anche se il paese è piccolo ci sarà un po’ di movimento. Siamo stanchi e ci addormentiamo con il pensiero che magari ci sarebbe stata qualche bella vichinga norvegese disposta a fare una conoscenza approfondita con noi ragazzi italiani.

13° Tappa: STAVANGER (NORVEGIA) – OSLO (NORVEGIA)
Svegliati di buon ora, prendiamo subito il traghetto, la solita veloce colazione, e poi via, Polly si mette alla guida per affrontare la lunga tappa di oggi che ci porterà alla capitale della Norvegia, Oslo. Subito dopo il tragitto con un piccolo e veloce traghetto che ci porta dalla parte opposta del fiordo, inizia una lenta e tortuosa strada che come suggerito dal nostro navigatore ci farà risparmiare un bel po’ di chilometri tagliando a nord per il centro del territorio invece che passare lungo tutta la costa a sud. Inizialmente la strada si presenta abbastanza comoda e sicura ma in seguito cambia profondamente aspetto, inizia infatti una lunga serie di ripide salite alternate a discese con pendenze del 14%, numerosi tornanti, carreggiata larga solo poco più del nostro camper che rendeva molto emozionante ogni incontro con i mezzi che marciavano in senso opposto, e per finire la presenza di centinaia di pecore che pascolavano libere a bordo strada e su strada! A parte questi dettagli il panorama è splendido, centinaia di piccoli laghi e prati immensi ci circondano e dopo un tratto di percorso a pagamento decidiamo di fermarci in una piccola area di servizio per fare i consueti trattamenti al nostro camper, sorpresa..il diesel contrariamente alle nostre previsioni costa meno in questa zona sperduta fra le montagne che in altre molto più comode. Mentre ci apprestiamo al cambio delle acque notiamo un simpatico gioco che attrae molto la nostra curiosità bambina di trentenni, una ruspa elettrica con tanto di tre leve che comandano il braccio, funzionante con monete da dieci corone! Il tempo di cambiare i soldi dalla carta alla moneta al piccolo bar dell area di servizio e siamo già sulla ruspa! Prima polly, poi Leo e in fine il Lupo…Ma perché quando eravamo piccoli noi non esistevano queste cose? Dopo aver sistemato il camper decidiamo di fermarci per un veloce pranzo a base di hot dog preparati dal Lupo per poi ripartire alla volta della capitale. Alle 19 finalmente la raggiungiamo e dopo aver a lungo faticosamente girato a vuoto il navigatore ci conduce ad un parcheggio.
Ma prima di rimetterci in marcia, c’è da visitare Oslo, la quale già la sera prima ci aveva lasciato una bellissima impressione. Dopo la consueta, ma indispensabile colazione, iniziamo il nostro tour a piedi per le strade di Oslo. Come immaginavamo, la capitale norvegese è subito apparsa fantastica

14° Tappa: OSLO (NORVEGIA) - BILLUND (DANIMARCA)
Come da programma, alle 8:00 la sveglia ha suonato per tutti, il viaggio deve continuare, ma purtroppo oggi
sarà il giorno dove diremo addio, o magari arrivederci, alla nostra amica Norvegia, dove ci ha regalato
numerosi emozioni e la quale non scorderemo mai la sua bellezza.
Ma il viaggio deve continuare…e allora via!! Per questa tappa a dir poco triste, è il turno di Noce.
Lasciata Oslo in direzione verso il confine Norvegia-Svezia, ci ricordiamo che prima dobbiamo farci rimborsare
le spese effettuate in Norvegia di tutti i regalini che abbiamo comprato da portare a casa, e con quei sodi
effettuare rifornimento al nostro mezzo.
Dopo circa 4 ore mezzo di macchina, arriviamo alla volta di Goteborg, dove ci aspetta il traghetto che ci
porterà in Danimarca. Qui possiamo dire che la fortuna ci è stata veramente vicina, perché siamo giunti
all’imbarco 15 minuti prima della partenza considerando che, la volta delle Isole Lofoten abbiamo mancato di
un nulla l’imbarco ed anch’esso durava circa 3 ore. Ma questo traghetto, a differenza di tutti gli altri,
sembrava più una nave da crociera, e infatti il prezzo pagato non è stato affatto economico, circa 350 €,
ricordandoci che come al solito uno si è nascosto per cercare di risparmiare pagando solo il mezzo e tre
persone.
Il traghetto, o meglio la nave, finalmente lascia gli ormeggi e salpa alla volta della Danimarca. Noi
naturalmente ci siamo diressi sul ponte della nave al punto più in alto raggiungibile per poter scorgere il
panorama della cittadina svedese, e grazie anche al tramonto che era imminente. Il porto si è situato
all’interno di un fiume che sicuramente taglia la città in due, ma unito da un ponte in stile ponte di Broklin, il quale lo abbiamo attraversato lasciando il porto e andando sempre di più in mare aperto.
Dopo circa 3 ore, sbarchiamo lentamente dalla nave per rimetterci in marci in direzione dell’entro terra danese, più precisamente verso la cittadina chiamata Billund, famosa perché nelle vicinanze si trova la famosa attrazione turistica di Legoland, la quale è poi la nostra meta della tappa.
Arriviamo in un parcheggio a circa 10 Km di distanza dalla cittadina verso l’una di notte, per poi coricarci immediatamente.

15° Tappa: BILLUND (DANIMARCA) – AMBURGO (GERMANIA)
Come ogni mattina sveglia di buon ora, pronti per andare a visitare Legoland con tanta curiosità come se fossimo ancora bambini. Prima di partire riusciamo a fare tutti i servizi al camper, dato che il parcheggio dove abbiamo sostato di notte era attrezzato di carico e scarico…per fortuna perché ne avevamo proprio bisogno e in queste zone di questi punti non ce ne sono così tanti come in Norvegia, ed in questo caso non era neppure segnalato.
Finalmente arriviamo a Legoland, parcheggiamo un po’ distante per poter risparmiare i soldi del parcheggio dato che le spese sostenente non state poche ed il viaggio deve ancora finire. Entriamo con il sorriso come se fossimo dei bambini, ci soffermiamo a guardare le riproduzione delle maggiori città d’Europa fatte rigorosamente con i famosi mattoncini; veramente belle, ricopiano ogni minimo dettaglio della realtà con
anche un sotto fondo sonoro. Guardiamo tutta questa zona affascinati da tutti i vari particolari; abbiamo anche un attimo di risate quando arriviamo alla riproduzione del centro di Bergen, quando vediamo e ricordiamo il mercato del pesce. Il resto del parco è praticamente un parco divertimenti pensato ai bambini.
Però alla fine qualche attrazione l’abbiamo fatta: il trenino panoramico monorotaia che sovrasta circa metparco, la torre panoramica, un trenino del West, la visione di un film in 4D (molto simpatico) e per finire il trenino nel castello del drago. Un po’ la fretta e un po’ il tempo che era peggiorato alle 14 partiamo diretti verso Kiel, perché il Lupo ci tiene ad andare a visitare un sommergibile della seconda guerra mondiale, un UBoot tedesco, visitabile all’interno. Il prezzo modesto dell’ingresso (2 euro) ci lascia sorpresi, ma quello che ci meraviglia ancora di più sono gli spazi angusti al suo interno, in confronto il nostro camper sembra una suite di un hotel a 5 stelle. Come facessero a viverci per mesi, solo loro lo sanno. Visitiamo come di dovere anche il memoriale lì accanto dopodiché riprendiamo il viaggio diretti alla meta finale di questa tappa, Amburgo.
Troviamo parcheggio vicino al porto, come altre volte in altre città, verso le ore 20. Decidiamo di mangiare subito per andare a vedere dopo la città. Ultimo piatto di minestra al ragù del viaggio, dopo ci rimarranno sole degli spaghetti da cucinare, e ultimo salamino. Che tristezza, la vacanza sta volgendo al termine e questo lo capiamo anche dalle nostre scorte che stanno ormai finendo.
Anche questa volta il parcheggio si trova a poche centinaia di metri dal centro, così in pochi minuti ctroviamo
nella via principale di Amburgo. La città è sempre stata conosciuta per il suo quartiere a luci rosse, il più grande d’Europa; noi ci troviamo proprio li. Ci guardiamo intorno, forse un po’ increduli e anche un po’ a disagio; nella via principale oltre a qualche locale “normale” ci sono sexy shop e night club di ogni genere.
Camminiamo ancora un po’ per qualche strada secondaria a pochi metri da quella principale ed arriviamo ad un incrocio dove la strada alla nostra destra è recintata da una barriera rosa; ci guardiamo negli occhi e senza dire nulla decidiamo di andare dentro a questa strada a dare un’occhiata. Una via, con luce soffusa, caratterizzata da trentina di vetrine con ragazze di ogni genere li pronte a vendere le loro prestazioni a
persone interessate.
Usciamo da questa strada un po’ imbarazzati, nessuno di noi era mai capitato di vedere una situazione del genere, lo avevamo sempre sentito dire ma era la prima volta che vedevamo con i nostri occhi.
Alla fine decidiamo di bere un paio di birre, chiacchieriamo e facciamo commenti positivi e negativi sulla città e poi a nanna, il giorno seguente abbiamo la penultima tappa che ci aspetta, Amburgo-Monaco, altri 750km da fare prima di arrivare a sera.

16° Tappa: AMBURGO (GERMANIA) – MONACO (GERMANIA)
In una giornata un po’ grigia ci svegliamo di buon ora e dopo una rapida colazione decidiamo di visitare rapidamente la città in versione “diurna”.
La gita è veramente di quelle lampo, però quello che riusciamo a vedere non ci dispiace anche se risulterebbe sicuramente più d’effetto in una giornata di sole. Chiese e palazzi la circondati da canali e chiuse, si respira l’aria di una città di mare anche se quest’ultimo non è proprio vicinissimo.
Il nostro viaggio prosegue alla volta di Monaco di Baviera, partiamo senza neanche pranzare. Ci fermeremo nel pomeriggio per qualcosa di veloce. Per coprire la distanza, comunque considerevole, da Amburgo a Monaco ci alterneremo in 2 turni di guida. Inizia il Lupo e poi Polly. Sarà proprio lui che condurrà il camper e tutti noi nella capitale della Baviera, nella quale arriviamo a sera inoltrata (verso le 22).
Abbiamo però ancora il tempo per andarci a mangiare un bello stinco e per berci il classico boccalone di birra nella famigerata birreria HB!
La serata prosegue con un giro in centro e con un salto veloce in un locale per un’altra birretta.
Tornando verso la nostra “casina” la voglia di non terminare la nostra ultima serata di viaggio prende il soppravvento su sonno e stanchezza.
Così prendiamo le nostre ultime birre rimaste, delle Ceres, e trascorriamo gli ultimi momenti di una vacanza insieme, ridendo e scherzando il tutto ripreso dalla telecamera che ognuno di noi a turno deve affrontare in
una sorta di intervista finale del viaggio.
Premetto già che la mattina seguente sarà tragica doverci svegliare presto con la quantità limitata di ore di sonno e con un leggero livello alcolico sul groppone.
Ma ci aspetta il ritorno a casa e anche se a malincuore lo affrontiamo con lo stesso spirito di ogni altra nostra meta del “Viaggio dei 30”.
Prima però ci vuole un caffè!

17° Tappa: MONACO (GERMANIA) – BOLOGNA (ITALY)
Stiamo percorrendo già da un po’ le autostrade italiane, senza nulla togliere a nostri paesaggi, i nostri pensieri
sono però ancora a quelli di alcuni giorni fa; si comincia a sentire la nostalgia e piano piano ci rendiamo conto che il nostro viaggio sta svolgendo al termine. Cerchiamo di immaginarci come sarà essere di nuovo a casa, nella nostra amata Bologna, con le giornate che arrivano presto al tramonto e cominciamo anche a pensare come mettere a posto tutte le foto e video fatti per poter far vedere ai nostri amici e parenti una
rappresentazione della nostra “impresa”. Noce per fortuna, durante il viaggio aveva già sistemato in cartelle
divise per tappa tutte le foto e i video che man mano scaricavamo sul pc. E’ da quando siamo entrati in Italia che cerchiamo un’area di sosta attrezzata per fare gli ultimi servizi al camper…finalmente la troviamo a Modena nord. Giunti in prossimità sentiamo un odore fortissimo e nauseante e vediamo tutti gli scarichi fatti da altri da tutte le parti. Ci guardiamo negl’occhi e tutti e quattro diciamo… Benvenuti in Italia. Non esitiamo un attimo e ripartiamo verso Bologna; con consiglio di Polly le pulizie le fare in area di sosta vicino a casa sua, in provincia, che dovrebbe essere tenuta in condizioni migliori. Arriviamo al casello di Borgo Panigale e guardiamo il contachilometri…proprio in quel momento abbiamo percorso 10000km. Un’ovazione generale…era per noi un traguardo e lo abbiamo superato con piena soddisfazione!!!
Comincia il viaggio verso le varie abitazioni proprie, il primo sarà Polly dove davanti a casa sua facciamo foto e video di rito finale! Ci abbracciamo tutti e ci guardiamo consapevoli che questa avventura non ce la
scorderemo mai!!!
E’ stato il nostro Viaggio dei 30!!!
Il nostro Camper by Leo
Volevo lasciare qualche impressione sul nostro compagnio di viaggio, le prime visto che il viaggio è ancora lungo, non siamo neanche a metà. Un Fiat Ducato 2.3 Mjtd, 130cv montato su carrozzeria Elnagh allestimento Duke 46. Un mezzo di più di sette metri, 6 posti con garage, il cui prezzo di listino è €53.000,00. Ideale per quattro persone come noi, che ci troviamo due letti matrimoniali comodi, il tavolo per mangiare e passare il tempo durante il viaggio sempre “operativo” e un bel vano di carico capiente per contenere le nostre scorte di bere e mangiare e le nostre valigie.
Confortevole durante la marcia, giusto qualche spiffero di troppo secondo me, ma non mi ricordo quelli in passato com’erano.
La posizione di guida è comoda, la Fiat ha fatto un grosso passo avanti rispetto ai precedenti modelli del Ducato. Motore silenzioso ed abbastanza potente per il mezzo che è, quelli che bastano per fare qualche sorpasso agile o per togliersi d’impiccio agevolmente; certo che con questi veicoli non si può certo correre,
uno per i consumi e due per la sicurezza di guida. La sua velocità di crociera ideale è sui 110km/h di contachilometri che sono circa i 100km/h effettivi, andando oltre i consumi aumenti in modo esponenziale.
Per adesso la media dice 14.4 lt/100km, ma non so quanto possa essere realistico, magari con un pieno faremo i conti reali, comunque fin qui(3000km) abbiamo già fatto 6 pieni!!!
Freni buoni, che all’emergenza sembrano essere molto decisi, ma per fortuna non ci sono mai serviti in questi casi.
Comunque è piacevole guidarlo, riuscire ad usarlo dolcemente, farlo scorrere nelle curve senza mai essere bruschi per non mettere in “crisi” telaio e…passeggeri! Quando ti siedi e ti metti alla guida diventi un tutt’uno…tu e lui, ma questa poi è una mia sensazione che ho con tutti i mezzi, è un po’ come con le donne…le scopri piano piano, i lori segreti le loro malizie per poter essere in perfetta sintonia con loro.
Va beh, ora tralasciamo questi discorsi, più avanti vi aggiornerò sui consumi e quanti km avremo percorso.
Il nostro Camper by Leo (parte II)
Come vi avevo promesso, vi racconto ancora qualche impressione del nostro compagno di viaggio. Ormai siamo sulla strada del ritorno, ad oggi 20/08/08 abbiamo già raggiunto quota 9000km. Il mezzo si è comportato benissimo, nonostante la sua mole non indifferente anche per la strade della Norvegia ha dimostrata una buona maneggevolezza e un ottimo diametro di sterzata che ci ha permesso di fare delle inversioni di marcia in strade strette con poche manovre. Sul discorso consumi, ci siamo assestati a circa 8km/lt, non male pensano alle strade fatte e ai nostri piedi un po’ pesanti su quando percorrevamo autostrade.
Ci siamo trovati a nostro agio con tutto, i letti confortevoli (abbiamo usato la mansarda e quello sopra al garage), bagno nel suo piccolo pratico, come del resto cucina e i vari vani. Giusto qualche piccolo dettaglio poteva essere migliorabile, ma parliamo di piccolezze che si possono tralasciare quando si parla di mezzo a noleggio.
Camperfree
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