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Paesi Baltici in camper

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Paesi Baltici in camper Empty Paesi Baltici in camper

Messaggio Da Camperfree Lun 19 Dic 2011, 11:23

Paesi Baltici in camper

di Giancarlo e Paola

4 PAESI BALTICI IN CAMPER ----- UN 8 IN TUTTO E PER TUTTO
Partenza 22/06, ritorno 10/07/ 2009 totale 19 GIORNI /// camper Burstner 1993 / Percorso km. 6.670
Equipaggio marito Giancarlo ( 56 ), moglie Paola quella che scrive il diario( 58 )

Spese totale € 1.200 :
€ 615 NAFTA + € 590 PRELIEVI CON BANKOMAT .
In dettaglio PAGATO con carta di credito :
€ 23 , autostrada Reggiolo / Tarvisio
€ 21.38 ( pl. 96 ) x 2 persone , ingresso per la miniera di sale di Wieliczka
€ 32,92 ( ltl. 112,90) x 2 persone, traghetto per la penisola Curlandese.
€ 20,41 ( ltl. 70 ) x 2 persone, pedaggio per penisola Curlandese.
€ 7,15 ( lvl.5 ) x 2 persone , Palazzo Rundales
€ 20,08 ( pl. 85 ) x 2 persone , Castello di Malbork
€ 8,00 Ponte Europa
€ 18,30 pedaggio autostrada Brennero / Reggiolo.

TOUR : nel titolo ho messo 8 perché se guardiamo sulla cartina il tragitto sembra appunto una 8 e come voto da 0 a 10 , darei 8
Slovacchia : Bratislava
Polonia : Birkenau, Auschwitz, Miniera di sale di Wieliczka, Czestochowa, Varsavia, Augustow.
Lituania : Penisola Curlandese, Palanga, la collina delle Croci a Siauliai,
Lettonia : Pils Rundale, Riga, Parco Nazionale del Gauja,
Estonia : Parnu, Tallinn, Parco Nazionale di Lahemaa, Rakvere, Mustvee, Tartu, Voru
Lettonia : Aluksne, Balvi, Rezekne, Daugavpils,
Lituania : Utena, Europos-Centras, Vilnius, Trakai, Druskininkai, Lazdijai
Polonia : Augustow, Mikolajki, Gierloz ( tana del lupo), Buczinjec ( canale di Elblag-Ostroda ), Oliwa, Gdynia, Danzica, Fortezza di Malbork, Torun, Wroclaw, Kudova-Zdroj.
Ceco : Praga
Germania , Austria, Brennero, Italia.

COMMENTI :
In questo viaggio devo dire che il protagonista è stato senza ombra di dubbio il NAVIGATORE ( un TOM TOM XL ) non abbiamo avuto nessun genere di problema per trovare paesini sperduti che sull’atlante non ci sono neppure, vie in centro che prima non mi sognavo lontanamente di poterci arrivare. Perciò penso che ormai non farei nessun altro viaggio senza il navigatore.

Ho usufruito molto della guida “Lonely-Planet”, ma soprattutto dei vari diari di viaggio che ho scaricato da vari siti internet , specialmente da “Turisti Per Caso” . Mi sono stati utili : nelle tante soste nelle grandi città ( che per noi camperisti è sempre un grosso problema ), sapere in anticipo quanto si spende nelle varie escursioni o visite, i tempi di percorrenza da un posto all’altro e tante altre informazioni utili. Per tutto questo colgo l’occasione di ringraziare tutte quelle persone che dedicano un po’ del loro tempo ad aiutare gli altri.

Se non costretti , raramente andiamo in campeggio e normalmente dormiamo o in un parcheggio custodito nelle città grosse o in qualche piazza di paesini e “fortunatamente“ fino ad ora ci hanno rubato solo una volta in Spagna mentre stavamo dormendo all’interno. L’acqua si trova abbastanza facilmente dietro alle aeree di servizio , però bisogna un po’ cavarsela con pinze e altro per poter aprire i rubinetti, inoltre , specialmente nei tre paesi più a nord i rubinetti sono riparati dentro a delle cassette in muratura , pensiamo a causa delle temperature polari che ci sono d’inverno. Per gli scarichi non ci sono strutture idonee , perciò o nei bagni con il w.c. nautico o nei pozzetti ( naturalmente per chi non và nei campeggi).

Un commento che posso fare sui Paesi Baltici : personalmente la nazione che ho preferito è stata l’Estonia, molto verde , Tallinn è un gioiellino, il tramonto a mezzanotte fa sempre un certo effetto,poi ( anche se sono donna, ma detto soprattutto da uomini) le ragazze sono delle vere bellezze. Per le altre nazioni , posso dire che mi sono piaciute tutte. Ho visto molte cose di vari genere : parchi , città, laghi, spiagge ecc. ecc.

Abbiamo notato che vivono in case modeste , addirittura ci sono ancora i famosi BLOC che hanno un po’ ristrutturato colorandoli di vari colori, ma rimangono sempre edifici orrendi, moltissimi hanno automobili costosissime, nelle periferie delle grandi e medie città ci sono mega centri commerciali e ci siamo chiesti come fanno a spendere , se recepiscono salari molto bassi e i prezzi sono appena un po’ più bassi dei nostri.

Ho letto in tanti diari che le strade erano in pessimo stato, ora posso dirvi che è cambiato molto, infatti le famose carreggiate non ci sono quasi più e si viaggia per ore ed ore senza traffico e strade bellissime con contorni stupendi.
La cosa che mi è piaciuto di più è la libertà di viaggiare senza nessuna frontiera e spero che fra pochi anni anche con la stessa moneta. Infatti mi dispiace , perché avrei voluto andare anche in Russia ( essendo solo a 150 km. ) ma avendo bisogno di visti e non sapendo il periodo giusto del nostro viaggio, abbiamo dovuto rinunciare.

Per le soste non posso fare tutto l’elenco , ma le trovate tutte descritte e dettagliate nel diario
Altri commenti e particolari sono nel DIARIO sotto descritto.

Per chi vuole ulteriori informazioni può scrivere direttamente al mio indirizzo di posta : [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

DIARIO :

22/06 lunedi : Casa >> Bratislava
Partiamo alle ore 10,20. Passiamo Mestre finalmente senza problemi , prima che facessero la variante si formavano code incredibili. Prima di passare la frontiera con l’Austria ci fermiamo in un autogrill e compriamo la VIGNETTE per poter percorrere le autostrade Austriache ( € 7,70 minima perché al ritorno passeremo per la Germania). Passiamo la frontiera e sembra di aver passato un muro , infatti inizia a piovere, sembra novembre da noi. Avendo inserito le mappe del est Europa e di conseguenza vengono cancellate momentaneamente quelle dell’ovest, il navigatore inizia a funzionare poco prima di arrivare nei pressi di Vienna. Infatti ci fa fare un’autostrada nuova che porta da Vienna a Bratislava , che io non avendola sul mio atlante vecchio di 10 anni non l’avrei certo fatta. Passiamo il confine tra Austria e Slovacchia senza neppure fermarci, infatti per tutto il viaggio non perderemo più tempo nelle frontiere tra i vari Stati. Come destinazione a Bratislava mi sbaglio e metto il nome di una via con una lettera errata e TOM ( lo chiameremo sempre così d’ora in avanti perché sarà il terzo passeggero del camper) mi porta nell’estrema periferia un po’ in montagna della città. Da ora in poi guarderò più di una volta quando programmo Tom per non sbagliare. Arriviamo a destinazione alle 21,30 in riva al Danubio in un parcheggio custodito in via Razusovo Nabr. Piove a dirotto e ho indossato il pile perché c’è molto freddo, cominciamo bene !!!!!!

23/06 mar. : Bratislava >> Auschiwitz
Premetto che noi siamo abituati ad alzarci molto presto ed in questo modo riusciamo a vedere le città ancora un po’ deserte e nel pieno della sua bellezza ( naturalmente a nostro parere). Infatti ci alziamo alle 06,30 e andiamo in centro che è 5 minuti a piedi. Bratislava è una bella città pulita e calma, molto simpatiche e caratteristiche sono le raffigurazioni in bronzo che si trovano nella piazza , in particolare l’uomo che esce dal tombino , Napoleone appoggiato ad una panchina e tante altre. Le altre attrattive della città le trovate molto dettagliate sulle guide. Compriamo anche la VIGNATTA Slovacca ( € 4,90 ) Torniamo al camper e con l’aiuto di Tom, usciamo facilmente dalla città e ci dirigiamo verso nord. Tutto intorno cominciamo a vedere distese a perdita d’occhio di frumento e altre coltivazioni. Arriviamo a Zilina , finisce l’autostrada e arrivati a Cadca prendiamo una stradina piccola di montagna dove è spesso interrotta dai lavori in corso per il passaggio della nuova autostrada che collegherà la Slovacchia alla Polonia, ma il nostro Tom non si perde per così “ poco” e ci porta oltre al confine. Al primo paese ci fermiamo a fare bancomat per prelevare Sloty e lì vicino vediamo degli intagliatori di legno che fanno sculture in pezzi di tronco d’abete, rimaniamo ad osservarli per una mezz’ora e poi via direttamente ad Auschwitz. Le giornate si sono già allungate e perciò facciamo in tempo ad andare a Birkenau ( parcheggio libero davanti all’ingresso). Sono rimasta molto colpita : dalla ferrovia che ad un certo punto in mezzo al campo di concentramento finisce e dalle foto si vedono migliaia di persone di tutte le nazionalità e razze che scendono dai vagoni e poi …….. Dentro ai capannoni adibiti a camerate dove ci stavano fino a 300 persone , in mezzo ci sono i gabinetti in comune ( praticamente “ buchi “ a 20 cm. uno dall’altro ) In questi momenti non ci sono parole e rimaniamo in silenzio ad osservare e penso come può da un cervello umano venir fuori tanta crudeltà. Facciamo appena in tempo a tornare al camper che ci investe un temporale, rimaniamo qualche minuto ad aspettare che si calmi , poi andiamo a dormire in centro al paese.
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24/06 mer. : Auschwitz > Wieliczka ( miniera di sale > Cracovia
Stamattina andiamo a visitare il campo di sterminio di Auschwitz . Si paga anche qui solo il parcheggio ( pl. 7 = € 1,50 ) ce ne sono vari poco prima dell’ingresso, sempre suggerito da camperisti , non fermarsi al 1° a sinistra , ma di andare in quello a destra perché ha la tariffa a ore. Appena entrati passiamo attraverso il famigerato portone su cui spicca ancora l’insegna “Arbeit Macht Frei “ ( il lavoro rende liberi) che colpisce per il suo cinismo spietato. Visitiamo le mostre nelle ex baracche , poi andiamo alle camere a gas e al crematorio. Dopo 3 ore di visita, usciamo in silenzio e sconvolti dagli orrori avvenuti durante l’ultima guerra. Imposto Tom per Wieliczka scegliendo il percorso più breve , ma giuro che non lo farò più , infatti per risparmiare pochi km di strada , ci impieghiamo circa 2 ore per percorrere 60 km. d’ora in poi metterò sempre il percorso più veloce, ma giustamente come si dice “sbagliando s’impara”. Arriviamo alle 14 , ci fermiamo al primo parcheggio che ci dicono di entrare , ma dopo impariamo che ce né un altro proprio davanti all’ingresso e costa uguale( pl. 15 = 3,00) andiamo subito a vedere questo luogo dichiarato Patrimonio dell’Unesco ( ingresso sl.96 = € 21 x 2 persone). Si tratta di una profondissima Miniera di Sale, una cosa incredibile gallerie e gallerie poi alla fine la maestosità della Cattedrale costruita in 30 anni di lavoro in un ambiente sicuramente malsano ed ogni singolo elemento è fatto di sale. Siamo scesi ad una profondità di 327 m. tramite scalini, poi per risalire ci sono gli ascensori che ci riconducono al mondo esterno. La visita dura 3 ore, siamo un po’ stanchi, ma soprattutto delusi che , come al solito , non essendoci la guida che parla Italiano , non abbiamo potuto apprezzarla più di tanto. Ripartiamo e dopo soli 14 km. arriviamo a Cracovia e parcheggio custodito e a pagamento , come indicato da tanti diari di viaggio, vicino alle mura del castello. Ceniamo poi andiamo a fare un anteprima in centro , ma torniamo presto perché siamo stanchi e dopo una partita a Pinnacolo ci corichiamo.

25/06 gio. : Cracovia > Chestochowa
Visitiamo Cracovia e si rivela una bellissima città , palazzi imponenti, la piazza del mercato Principale è la piazza medioevale più grande d’Europa al centro campeggia il “Fondaco dei tessuti” , ora pieno di souvenir e prodotti di artigianato ecc. ecc. Non apprezzando molto la cucina polacca ci fermiamo a pranzo in un Mac Donald non è che sia il massimo però visto che nei miei viaggi il mangiare è l’ultima cosa a cui penso và bene anche questo. Nel pomeriggio andiamo al quartiere Ebraico , mentre siamo dentro ad una Sinagoga ( si paga per visitarla) ascoltiamo un fedele di passaggio che canta alcuni brani della sua religione. Diciamo che è stata l’unica cosa che ho gradito. Torniamo al camper e dopo aver pagato per 24 ore ( 90 sl. = € 20 ) partiamo e imbocchiamo l’autostrada fino a Katowice ( paghiamo all’ingresso 6,50 sl. Poi all’uscita altri 6,50 = 13 sl = € 3 , però avevo letto che altri avevano pagato solo una volta MHA !!) Il resto della strada fino a Chestochowa è una delle famose strade con i solchi per il gran flusso dei tir e sembra di viaggiare sulle rotaie , in più è piena di semafori , incroci e ai lati della strada ci sono venditori ambulanti di more, mirtilli, ciliegie e altra frutta. Vediamo anche molte prostitute, infatti essendo una strada molto trafficata ne approfittano per “ accontentare” alcuni clienti. Ci fermiamo in un enorme centro commerciale a fare rifornimenti alimentari. Arriviamo e con 10 sl. € 2,27 parcheggiamo proprio davanti alla chiesa.
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27/06 ven. : Chestochowa > Varsavia
Insieme a noi stanotte hanno parcheggiato anche alcuni pullman e stamattina alle 5,30 alcuni di loro sono partiti perciò accendendo il motore ci svegliano anche noi. Alle 8 andiamo a visitare il Maestoso Monastero di Jasna Gora ( Madonna Nera ), rimaniamo molto impressionati dalla profonda fede dei Pellegrini, infatti molti di loro percorrono in ginocchio il cerchio intorno alla Cappella del Dipinto Miracoloso , Particolarmente toccanti sono i rosari fatte con le briciole di pane dei prigionieri dei campi di concentramento. Si recepisce ovunque la presenza di Papa Giovanni Paolo II . Un’altra cosa da non perdere sono le 15 stazioni della Via Crucis intorno alle mura che contengono il Monastero. In un angolo delle mura c’è una grossa campana a livello uomo e Giancarlo spinge il batacchio e il suono armonioso si propaga per la vallata MHA speriamo bene !!!!!! Torniamo al camper alle 10 e partiamo verso Varsavia. La strada è piatta e intorno è tutto coltivato, ogni tanto attraversiamo foreste e ai lati della strada ci sono venditori di ciliegie , fragole e funghi. Prima di arrivare , ci fermiamo in un centro commerciale ( a Giancarlo piace molto andare a paragonare i nostri con i loro prezzi e articoli). Come tanti diari di viaggio hanno menzionato, ma soprattutto grazie a Tom troviamo il parcheggio in centro nella piazza del teatro ( Plac Teatranly ) sabato e domenica è gratis. Per non stare proprio nella piazza , troviamo una via laterale chiusa che finisce in un parco. Mentre preparo l’itinerario per domani , Giancarlo và in avanscoperta e scopre che proprio a pochi metri da noi c’è un Night Club. Dopo cena facciamo la nostra solita partita a carte e diciamo che ci siamo messi proprio in un posto tranquillo lontano dal traffico. Andiamo a letto e verso le 23 comincia un via vai di taxi, auto e gente a piedi che vanno al Night . Mentre il maritino russa alla grande, io praticamente mi trovo al centro del caos, gente che ride , altri che vedendo il camper Italiano iniziano a parlare nella nostra lingua a 2 m da me che cerco di dormire, insomma a farla breve fino alle 4 di notte non riesco a dormire. Ma il bello è che alle 6,30 il maritino si sveglia e comincia a fare colazione e mi dice “ allora dormigliona ti svegli che andiamo !!!! Comunque anche questo fa parte della meravigliosa vita dei camperisti.

27/06 sab. : Varsavia > Kaunas
Andiamo a visitare Varsavia, è una capitale dove si recepisce la crudeltà della guerra prima e del regime comunista poi. Durante l’ultima guerra è stata rasa al suolo completamente e molti palazzi ricostruiti nel periodo comunista sono vere insegne di grandezza. In ogni modo è una città piacevole da gironzolare per le vie anche se non è eclatante come Cracovia. Ammiro molto la volontà del popolo Polacco di voler entrare nell’Europa. Circa alle 11 andiamo con il camper al Mercato coperto , però sono praticamente migliaia di negozietti che vendono quasi solo abbigliamento ( anche un po’ antico) perciò dopo un giro veloce usciamo . Ci fermiamo a prendere un panino in un Kebab e il gestore trova strano che non vogliamo metterci le loro salse e verdure varie , sicuramente avrà pensato che noi Italiani non mangiamo bene. Ripartiamo e lungo la strada ci fermiamo a comprare delle ciliegie costano circa € 2 al kg. Però molte sono marce e brutte, ma sono buone e ci fanno compagnia mentre ci portiamo verso il confine con la Lituania. Cerchiamo in molte aree di servizio l’acqua per il camper , ma non la vediamo . Impareremo poi che molti mettono al riparo dentro ad una cassetta i rubinetti sicuramente perché qui d’inverno la temperatura è sotto lo zero. Troviamo finalmente l’acqua , anche perché , visto che piove spesso , siamo arrivati a pensare di mettere un imbuto fuori dal serbatoio e fare il pieno con l’acqua piovana. Mentre siamo fermi e c’è un pallido sole facciamo un po’ di pulizie in generale. Proseguiamo su strade abbastanza belle , a parte qualche lavoro in corso , ma niente di grave. La giornata è stupenda e la temperatura è ottima. In molti diari di viaggio ci avvertono che c’è da fare la carta verde , invece arriviamo in frontiera a Budzisko e ci fermiamo solo per fare la foto di rito davanti al cartello con la bandiera europea. Non c’è più neppure traccia dell’ex dogana è una cosa meravigliosa che possiamo viaggiare senza le solite burocrazie e i tanti controlli. Le strade anche qui sono bellissime e perciò Giancarlo guida senza fatica fino dopo Kaunas. Ci fermiamo a dormire sull’autostrada A1 non a pagamento alle 10 ( 11 ora locale )

28/06 dom. : Kaunas > Nida > Telsiai
Stamattina guido io per 150 km l’autostrada è bella e senza traffico , forse perché è domenica. Prima di arrivare a Klaipeda ci fermiamo in un centro commerciale per fare Bancomat e un po’ di spesa ( i negozi sono sempre aperti) . Il nostro Tom ci porta fino al porto per l’imbarco ( attenzione perché in certi diari scrivono che avevano avuto problemi perché ci sono vari porti, quello giusto è il Porto nuovo via Nemuno Gatve 8 )( lita 112 = € 32,44 ) in pochi minuti ci imbarcano e in 10 minuti siamo sulla penisola a Smilyne. Percorriamo una decina di km e siamo ancora fermi per pagare l’ingresso del parco Nazionale della penisola Curlandese ( lita 70 = € 20 ) . Arriviamo a Juodkrante , ci fermiamo in un parcheggio vicino alla costa del mare interno, si ferma anche un’ altro Burstner di Veronesi, loro stanno tornando dalla Scandinavia e dopo circa un mese di viaggio sono un po’ stanchi anche perché hanno trovato sempre brutto tempo. In più ci dicono di stare attenti perché , non ricordo bene dove, hanno subito un furto spaccandogli un vetro. Andiamo a visitare la collina delle Streghe, che è una piacevolissima passeggiata in mezzo a dei boschi dove una serie di fantastiche e grottesche figure scolpite nel legno ci affascina particolarmente. Passiamo un paio di ore in mezzo ad un profumo di pini e fiori . Proseguiamo fino a Nida e arriviamo senza fatica ( sempre grazie ai diari) vicinissimi alle dune di sabbia , infatti seguendo i cartelli per il campeggio, proprio di fronte dopo una breve salita si arriva in un parcheggio ( anche per pullman) . Poi a piedi dopo 50 m. si arriva in cima , ci si arriva anche dal paese a piedi ma la salita è molto ripida . Da qui si può ammirare le dune di Parnidis , diciamo che io sono un’amante dei deserti e ne ho visti veramente tanti sparsi nel mondo , perciò questo , che viene sopranominato “ deserto del nord” , personalmente non mi entusiasma più di tanto.
Torniamo al camper e mentre torniamo al traghetto ci fermiamo nella striscia di spiaggia che è dalla parte del mar Baltico, questa invece mi piace molto forse perché è lunghissima e deserta. Essendo domenica ci sono alcuni bagnanti , anch’io provo ad immergere i piedi nell’acqua, che mi avevano detto fosse calda , ma forse in agosto perché ora è ghiacciata. Raccolgo un po’ di sabbia da mettere nella mia collezione a casa e poi via . Facciamo un’altra sosta a Juodkrante perché c’è un pallido sole e la giornata è ottima. Mio marito guarda il menu di alcuni ristoranti e cosa può offrire la cucina Lituana, non trova niente che può piacergli. Leggendo poi su Lonely Planet le varie specialità del Paese : Zuppa fredda di barbabietole, Polpette di sangue, la coda, i testicoli, zuppa a base di sangue di vari animali, rifiuta categoricamente di andare a mangiare nei ristoranti. Torniamo a Klaipeda col traghetto ed arriviamo fino a Palanga, purtroppo essendo domenica non troviamo da parcheggiare dall’afflusso di turisti. Penso però di non perdere niente , infatti mi sembra di essere a Rimini, molte bancarelle, ristoranti ecc. ecc. Lasciamo per ora la costa e prendiamo l’A11, alle ore 21 ci fermiamo in una stazione di servizio dove ci sono altri 2 camper Tedeschi .

29/06 lun. : Telsiai > Parco di Gauja
Oggi è una bellissima giornata , c’è il sole , la temperatura è di circa 20° e andiamo a circa 10 km dopo Siauliai sulla strada per Riga , alla Collina Delle CROCI, attenzione la segnaletica che si trova lungo la strada si vede all’ultimo momento ed è una stradina piccola dove dopo 1 km c’è il parcheggio proprio davanti alla collina. Posso dire che questo luogo forse è stato quello che mi ha colpito di più in questo viaggio, nella sua semplicità è una cosa strana e speciale che uno se non ci và non può rendersene conto, perciò non riesco neppure a descrivere quello che si prova a vedere una moltitudine di croci di ogni genere e grandezza sparse ovunque una sopra l’altra, provenienti da tutte le parti del mondo.
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Riprendiamo e lungo la strada in dolce relax , vediamo una decina di cervi. Prima di passare in Estonia , ci fermiamo in un paesino a fare un po’ di spesa. Le strutture sono molto stile Sovietico, in una specie di negozio ( sembra più un capannone ), ci sono tanti banchetti tutti in fila uno davanti all’altro e ognuno vende qualcosa, chi alimentari , chi abbigliamento, chi utensileria, ma tutto in un ambiente molto freddo e povero. Mentre sto comprando del pane qui è solo a fette tipo toast e dei dolci poco buoni, mi passa vicino una bambina meravigliosa in tuta mimetica di circa 5 anni, chiedo ai suoi genitori se posso farle una foto e loro molto orgogliosi mi dicono di sì. Ci fermiamo alla frontiera con la Lettonia solo per fare la foto, poi via e arriviamo a Pilsrundale 12 km a ovest di Bauska. Si trova da parcheggiare molto comodamente davanti al Palazzo. Andiamo a visitare Il Palazzo Rundale ( Lat 5 = € 7 pagato con carta di credito perché non abbiamo ancora fatto bancomat )costruito da Bartolomeo Rastrelli il genio del Barocco, è imponente molto grande ed arredato con bellissimi mobili in stile. Arriviamo a Bauka ed in un centro commerciale preleviamo con il bancomat dei Lat. Facciamo circa 70 km ed arriviamo a Riga, parcheggiamo proprio davanti ai capannoni Zeppelin. Vado in un bar lì vicino per farmi cambiare i lat per avere della moneta da mettere nel Parchimetro e una prosperosa VALCHIRIA mi fa un sorriso dolcissimo. Dentro ad ogni capannone vendono mercanzie diverse , in uno c’è la carne in un altro la verdura e frutta un altro abbigliamento , ma essendo quasi le 17 i capannoni sono ormai chiusi e perciò facciamo un giro all’esterno dove anche qui ci sono centinaia di banchi sempre aperti che vendono frutta. Compero 1 kg. Di albicocche e 1 kg. Di fragole tutto a 2 lat = 3 € . Ci fermiamo poi dalla VALCHIRIA che mi aveva fatto moneta e ci beviamo una birra ghiacciata buonissima. Spostiamo il camper in un parcheggio custodito a circa 100 m dai capannoni verso il centro , perché siamo un po’ impauriti dopo l’allarme ricevuto dai Veronesi del giorno prima. Devo dire che non mi sembra gente malintenzionata però meglio non rischiare. Andiamo in centro e partiamo subito dalla Cattedrale che non so’ per quale motivo , ma le chiese sono tutte chiuse. Giriamo per circa 2 ore per le vie e i giardini animati da gente squisita ed elegante. Ho fatto caso che in questi Paesi del nord , le donne indossano scarpe con tacchi altissimi anche 12/13 cm e vestono un po’ troppo elegantemente per una semplice passeggiata in centro. La piazza centrale è piena di bar e la gente seduta ai tavolini si gode una giornata di sole , cosa che da queste parti scarseggi molto. Torniamo al camper e sempre grazie al nostro affidabile Tom ci dirigiamo verso il Parco di Gauja. Alle 21,30 ci fermiamo a Sigulda , la serata è tiepida e il tramonto non finisce mai, perciò anche se siamo stanchi per l’intensa giornata , rimaniamo svegli fino a tardi.

30/06 mar. : Sigulda > Tallin
Riusciamo a fare una bella dormita fino alle 8. Visitiamo abbastanza velocemente il Parco abbastanza bello , ma per apprezzarlo di più, l’ideale sarebbe percorrerlo in bicicletta per ammirare questo splendido paradiso inebriato dal profumo dei pini, ma 1° non abbiamo preso con noi le biciclette, 2° non siamo molto sportivi . Infatti ci dirigiamo verso il mar Baltico e ci fermiamo alle 10 in una piazzola ai lati della strada per andare a vedere la spiaggia e il mare. Chilometri di spiaggia praticamente deserta e perciò decidiamo di fermarci tutta la giornata a riposarci in quel pezzo di paradiso. Mi metto il costume, prendo il telo da bagno, il libro e mi stendo a crogiolarmi al sole, invece Giancarlo non amando la sabbia rimane all’ombra dei pini a leggere. Si sta benissimo non c’è una nuvola, ci sono 25°, il mare è piatto pulitissimo ma freddo,mi sembra di essere nelle spiagge Caraibiche. Verso mezzogiorno la spiaggia e il parcheggio si riempie di villeggianti anche abbastanza rumorosi, però il posto è incantevole e di spazio ce n’è in abbondanza. Nel tardo pomeriggio lasciamo quell’angolo di paradiso e riprendiamo la strada che scorre parallela al mare che, leggendo in altri diari dicevano tremenda, ora è una bellissima strada dritta, un fondo stradale ottimo, fiancheggiata da pinete interminabili. Mi colpisce il fatto che da noi in Italia vediamo quasi esclusivamente pini o abeti sulle nostre Alpi, qui invece i pini e le betulle si specchiano nel mare come da noi le palme o i pini marittimi. Prima di arrivare alla frontiera facciamo nafta , poi volendo vedere il paese di Ainazi, imbocchiamo una stradina piccola e di campagna e per ben 20 km non riusciamo più a riprendere la E 67. Arriviamo a Parnu e facciamo bancomat nel 1° centro commerciale , poi via fino a Tallin. Avevo intenzione di andare a visitare anche le 2 isole di Mahu e Saaremaa , ma visto l’esperienza non troppo eclatante della penisola Curlandese e leggendo dai vari diari quello che c’è da vedere , ho deciso di non andarci. Ci fermiamo alle 21,30 in una piazzetta di un paesino a pochi chilometri da Tallin . Siamo proprio vicino ad un bancomat e ci rassicura il fatto che le telecamere della banca riprendano continuamente.

01/07 mer. : Tallin > Parco di Lahemaa
Arriviamo a Tallin e non riuscendo a trovare un parcheggio custodito , mettiamo il camper in uno a gettoni per 3 ore. Fino ad ora le città visitate non necessitavano di ulteriore tempo, invece la capitale Estone, meritava almeno una giornata intera, è un vero gioiellino. Gironzolare senza meta nelle viuzze acciottolate , ammirare le vecchie case dei mercanti, la cattedrale , le vedute dai vari punti panoramici sulla città dove si ammirano le vecchie mura Medioevali. Si incontrano anche tantissime belle ragazze vestite in costume medioevale, negozi di artigianato e tantissimi turisti , tra questi un gruppo di Italiani che stanno facendo una crociera nel Mar Baltico e sentendoli parlare , Giancarlo mi dice che le sembra di essere in piazza a Padova e non a 3000 km. di distanza. Casualmente assistiamo anche ad un intervento della Croce Rossa locale e visto che siamo anche noi volontari della C.R.I osserviamo come si comportano da queste parti i nostri colleghi e fortunatamente in questi casi tutto il mondo è paese. Purtroppo a malincuore lasciamo questa splendida città e proseguiamo verso est al Parco di Lahemaa. 1° tappa : Kolga da vedere la villa in stile classico che al suo tempo doveva essere stupenda , ora attende qualche restauro. 2° tappa : Tammispea per trovarlo abbiamo dovuto percorrere una stradina non asfaltata ma in buone condizioni e alla fine si tratta di un masso alto 7,8 m sembra buttato lì nella fitta vegetazione da Ercole. In mezzo a questa natura anche mio marito è diventa poetico , infatti mentre raccogliamo alcune fragoline di bosco mi dice “ senti lo stormire delle fronde e il cinguettio degli uccelli “ alla fine anche ad un “duro” come lui , questi paesaggi stupendi colpiscono. 3° tappa : Kasmu visitiamo il museo nautico dove sopra ad un tavolo ci sono circa una ventina di foto antiche del Lago di Como. Usciti dal museo ci avviciniamo al mare e notiamo 2 vichinghi e 2 valchirie biondissimi che fanno un po’ i bulli sul loro motoscafo, però devo dire che sono tutti molto imponenti e nello stesso tempo aggraziati. Proprio in questo promontorio siamo giunti al giro di boa , infatti siamo al massimo nord del nostro tour, ora con molto dispiacere si ritorna. Però abbiamo ancora molto da vedere. 4° tappa : Altsa è una località dove una volta parcheggiato si possono fare escursioni a piedi o in bici lungo il mare. 5° tappa : Palmse la Casa Padronale completamente restaurata e il parco circostante sono la principale attrattiva di Laahemaa in effetti è molto bella almeno da fuori , perché siamo arrivati dopo le 19 ed è chiusa , perciò possiamo solo visitare il parco che però anche questo lo stanno rifacendo . Peccato che non possiamo visitarlo, infatti dalle bellissime vetrate riusciamo ad intravvedere l’arredamento interno ed è molto bello. Rimaniamo a dormire nel parcheggio ( gratis) della villa. Siamo completamente soli in una tranquillità assoluta. Assaporiamo il maestoso tramonto che non finisce mai e siamo contenti di essere arrivati fino a qui.
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GIRO DI BOA : FATTO KM. 3.412
02/07 gio. : Parco di Laahemaa > Zarassi ( frontiera con la Lituania )
Da ora in poi molte saranno giornate di trasferimento con tappe poco interessanti. Abbiamo scelto di fare la parte est dei 3 Paesi Baltici per non rifare la stessa strada dell’andata potendo così vedere cose nuove. Partiamo alle 7 e dopo circa 30 km sulla sinistra vediamo da lontano un mulino a vento , deviamo su una stradina e lo andiamo a vedere da vicino . è stato restaurato da poco ed ha una forma strana sembra un’enorme pera, alcune foto e poi proseguiamo e mentre passiamo da Rakvere ci fermiamo a vedere solo all’esterno ( perché all’interno c’è un ristorante) un castello molto diroccato. Ma la cosa interessante è l’imponente statua in bronzo raffigurante un toro del peso di 7 tonnellate. Giancarlo vuole una foto mentre sorregge con una mano i testicoli del toro. Da lontano ci sono nuvoloni neri , ma per ora il sole ci riscalda abbastanza. Arriviamo al Lago Peipsi e precisamente a Mustvee. Sembra effettivamente di essere al mare infatti non si vede l’altra costa. Mi sembra di aver letto che è il lago più grande d’Europa, la costa ovest è dell’Estonia , mentre la costa est e Russa. Non c’è turismo straniero, penso che fino a qui arrivino solo alcuni camper. Le abitazioni sono tutte in legno e coloratissime. Il lago è scuro e basso e lacustre, ma in mancanza d’altro può andare bene. Mi ricorda molto quando da bambina andavo con i miei genitori a passare la domenica sul fiume Po o in bici andavo in Secchia a fare il bagno. Costeggiamo il lago per circa 20 km , ma lo vediamo raramente. Ci fermiamo a Kallaste in una piazzetta a pranzare e a riposarci. Molti abitanti “ casualmente” vengono nella piazzetta e ci osservano incuriositi. Riprendiamo la strada che non è un’autostrada , ma è dritta come un fuso con qualche dosso leggero, senza buche, senza traffico, contornata da foreste di pini e betulle, quando non sono foreste i campi sono coltivati a fieno o a frumento che in questo periodo è ancora verde, rispetto a noi trebbieranno in agosto. Ogni tanto passiamo paesini coloratissimi, notiamo molte cicogne che cercano cibo nell’erba tagliata da poco, il cielo azzurro completamente privo di nuvole , temperatura ottima e noi in questa nostra piccola casa trascorriamo momenti felici e piacevoli. Prima di passare la frontiera, non so’ in quale località perché il nostro caro Tom ha trovato una strada che il mio atlante non ha, ci fermiamo a spendere le ultime 6 Korone in una cooperativa tipica di questi paesi e compriamo delle birre. Da quando siamo nei Baltici ci siamo abituati a bere birra, diventeremo degli alcolizzati!!!! Attraversiamo la frontiera dall’Estonia torniamo in Lettonia, la dogana è completamente deserta e dopo le solite foto di rito continuiamo. La strada anche qui è molto bella immersa tra pinete e laghetti fantastici e maciniamo chilometri senza nessuna fatica. Sicuramente mi ripeterò , ma sto assaporando questo viaggio momento dopo momento, infatti le cose che amo di più sono gli animali e la natura e quest’ultima qui regna incontrastata, proprio in questo momento Giancarlo mi fa notare che due volpi stanno attraversando la strada. In Lettonia ci fermiamo per spendere gli ultimi Lat rimasti, non in birre, ma in nafta. Anche qui il confine si distingue solo per il cartello con la bandiera Europea con in mezzo la sigla dello Stato. Ci fermiamo a dormire a Zarasai appena passata la frontiera in un’area di servizio assieme a molti camion e alla polizia che veglierà quasi tutta notte.

03/07 ven. : Zarassi >Veidiejai ( confine con la Polonia )
Partenza ore 6 , la giornata è ancora splendida. Sulla A14 a 25 km prima di Vilnius una deviazione a destra ci conduce all’” Europos Centras ( centro Europa ). Arriviamo al parcheggio lasciamo il camper e continuiamo a piedi per circa 600 m fino ai piedi della collina dove al centro c’è una rosa dei venti, un obelisco in granito bianco e 26 belle bandiere ( quella europea più quella di ciascun paese membro ). Visto l’orario 7,30, siamo completamente soli e scattiamo delle foto fantastiche e come sfondo un bel cielo azzurro. Arriviamo a Vilnius ci fermiamo dalla parte opposta del fiume Neris , nel parcheggio custodito del Casinò ( via Upes Galve 10 Lit = € 3 tempo illimitato ) a proposito anche in queste Nazione ci sono i Casinò in tutte la città solo in Italia ci sono in pochissime località chissà perché ? Da qui a pochi m c’è un il ponte solo pedonale , raggiungiamo dopo circa 1 km il centro. Questa città è tutto nuovo o rifatto il campanile davanti alla Cattedrale è quello che mi è piaciuto di più nella sua strana forma a pera, la chiesa Ortodossa del S. Spirito e la splendida Porta dell’Aurora all’estremo sud. Vorremmo pranzare in un ristorante dove propongono un menù Italiano ( naturalmente a nostro rischio e pericolo), ma dopo averci portato la Carta della colazione ci dicono che il pranzo alle 11,30 è troppo presto perciò ci alziamo e andiamo. In sostituzione ci compriamo in un negozio una specie di gnocco fritto farcito abbastanza buono. Non vorrei che si pensasse che sono la solita Italiana che cerca il nostro mangiare all’estero , mi piace sì mangiare bene e sono amante dei nostri piatti ( come del resto la maggior parte della gente ) però quando sono in viaggio il mangiare è l’ultima cosa che mi interessa anche se spesso gradisco assaggiare le specialità del posto, ma in questi Paesi non c’è nulla che mi attira. Torniamo al camper e proseguiamo. Ora che ho visitato tutte le Capitali posso dire che in assoluto quella che mi è piaciuta di più è sicuramente Tallin . Dopo 28 km a Sud-Ovest arriviamo a Trakai, il Castello è quasi completamente rifatto ed è molto bello. Essendo su un’isola ci si arriva attraversando un ponte di legno dove molti ragazzi lo usano come trampolino per tuffarsi nel lago sottostante. Giriamo intorno alle mura assaporando il clima e il paesaggio fantastico. Mentre torniamo al camper la classica nuvola di Fantozzi ci scarica un po’ di pioggia ma niente di grave, dopo pochi minuti torna a splendere il sole. Infatti ho notato che al nord arrivano all’improvviso dei nuvoloni nerissimi viene uno scroscio d’acqua poi poco dopo torna il sole e la gente essendo ormai abituata non cerca neppure un riparo. Continuiamo ed arriviamo a Grutas vicino a Druskininkai ed a pochi km dalla Byelorussia. Qui sorge l’unico Parco di sculture Sovietiche che un tempo erano collocate nei parchi e nelle piazze di tutto il Paese. È una struttura insolita ed unica nel suo genere, si percorre un sentiero a piedi facendo un cerchio di circa 1 km dove ai lati si possono ammirare queste sculture in bronzo enormi raffiguranti vari eroi del comunismo di un regime ormai passato, tra cui Stalin, Kapsukas , Lenin ecc. ecc. Non potendo dormire nel parcheggio ci spostiamo e prima della frontiera con la Polonia come al solito ci fermiamo in una stazione di servizio per spendere gli ultimi LTL in nafta. C’è anche la possibilità di fare acqua e perciò faccio le solite pulizie e mentre apro il finestrino del bagno, esce dai binari e mi rimane in mano. Giancarlo in una qualche maniera riesce ad aggiustarlo purtroppo il nostro camper è un po’ vecchietto e comincia a risentire degli anni, cmq fin che riusciamo a metterci una pezza tiriamo avanti . Davo dire però che i suoi quasi 18 anni li porta ancora molto bene anche grazie alla manutenzione di mio marito. Vorremmo fermarci a dormire vicino ad uno dei tanti laghetti che incontriamo , ma non riusciamo ad arrivarci vicino, perciò ci fermiamo nella piazza di Veidiejai dove molti paesani ci girano intorno incuriositi. La solita partitina , poi a nanna.
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04/07 sab. : Veidiejai > Gierloz (Tana del Lupo)
Ieri sera, mentre aiutavo ad aggiustare il finestrino del bagno , devo aver preso un po’ di freddo e durante la notte sono stata male. Pensare che non ho mai avuto problemi di nessun genere, in tutti i miei molteplici viaggi in India , Africa ecc. e mi viene la cagarella in Lituania è il colmo MHA !!!!!!!! Passiamo ancora la frontiera con la Polonia e quando arriviamo ad Augustow faccio caso che è l’unico paese in questo viaggio che torniamo a passare, perciò guardando la cartina noto che il tracciato forma una specie di 8 . Stiamo percorrendo la famosa strada delle cicogne, anche se già nei 3 paesi Baltici notiamo questi stupendi uccelli con i loro cuccioli che fanno i nidi sui pali della luce , sui camini delle case e gli abitanti ci tengono ad averli perché pensano che portino fortuna . Perciò piantano loro stessi dei pali di legno con sopra un supporto fatto a forma di cesto , dove le cicogne ogni anno tornano a fare il proprio nido. Visto che oggi non sono proprio in perfetta forma e siamo anche un po’ stanchi, decidiamo di fare un po’ di relax. Ci fermiamo sulle rive di un laghetto, io mi corico e dormo visto la nottata passata sul WC. Invece mio marito prende la canna da pesci e non avendo esche, prepara un miscuglio tra salame emiliano e parmigiano ( rimanenze portate da casa). Nel frattempo comincia a piovere e Giancarlo controlla la punta della canna stando comodamente riparato dentro al camper, in più dopo pranzo si mette anche a letto e gli dico “ chi dorme non piglia pesci” , ma non c’è problema : 1° perché il pesce a noi non piace, 2° constatiamo che il pesce Polacco non gradisce le specialità emiliane. Perciò dopo un paio di orette, ritira le canne e procediamo per la nostra strada, anche perché non avendo preso nessun pesce dobbiamo procuraci la cena. Dopo tanti giorni di sole, oggi il cielo è pieno di nuvoloni neri e mi ricordo che anche all’andata la Polonia l’avevamo visitata quasi sempre con acquazzoni, però siamo anche abbastanza fortunati perché piove solo mentre viaggiamo in camper e non mentre facciamo le escursioni. Arriviamo a Mikolajki , ma non gradendo molto i luoghi turistici ed essendo sabato è pieno, torniamo indietro di circa 6 km e prendiamo la stradina per Gierloz dove andremo a vedere la famosa TANA del LUPO . Si tratta di enormi bunker nascosti in una fitta foresta e furono il quartier Generale di Hitler durante la seconda guerra mondiale . Forse essendo donna non apprezzo molto questo genere di turismo però anche mio marito ha detto che non è niente di speciale . L’unica cosa che c’è di speciale sono le ZANZARE enormi e divoratrici , infatti mi viene da pensare che i bunker li abbiano costruiti apposta per ripararsi dalle zanzare . Con questo voglio consigliarvi di munirvi di repellenti potenti e di pila perché è molto buio. Ci fermiamo a dormire nella piazza di Ketrzyn

05/07 dom. : Ketrzyn > Canale di Elblag-Ostroda
Partiamo verso le 7,30. Programmo il nostro Tom per Buczyniec ( canale di Ostroda – Elblag ). Passiamo molto a nord a Bartoszyce vicino al confine con la Russia. Prima la strada è un po’ stretta ma abbastanza bella. Attraversiamo sterminati campi coltivati a frumento spesso vediamo gruppi di 8/10 silos enormi per contenere l’enormità di frumento quando sarà il momento. Ad un certo punto iniziamo a percorrere una stradina non asfaltata o acciottolata, siamo pensierosi per il nostro camper vecchiotto. Poi quando arriviamo scopriamo che gli ultimi 50 m. per arrivare all’imbarco non sono asfaltati perciò quando Tom mi chiese se preferivo strade non asfaltate , avendo risposto sì mi ha fatto fare questa tremenda stradina. Tutto questo per dirvi che conviene scendere fino a Olsztyn poi andare a Ostroda , poi E 77 fino a Elblag , parcheggiare il camper davanti all’imbarco della compagnia Zegluga , prendere il bus della compagnia Zegluga , chiedetelo perché c’è di sicuro , ma molti vi diranno di no o propongono il ritorno in taxi che costa più del traghetto, arrivare solo fino a Buczyniec ( circa a metà del canale anche perché la parte migliore è da qui a Elblag e sono solo 4 ore invece che 10) prendere qui il traghetto e tornare a Elblag . Si paga direttamente sul traghetto anche il bus al Capitano ( pensate che il capitano alla nostra richiesta se c’era il bus di ritorno , ha telefonato personalmente per accertarsi ), l’unica cosa non prendono carte di credito ma vogliono solo contante 70 sl. a testa + 15 per il bus = 170 sl. in 2 persone = € 40 in 2. Da ricordare che i traghetti partono al mattino alle 8 o al pomeriggio alle 13,30 circa, poi dipende perché molte volte aspettano che ci siano almeno 20 persone. Un consiglio personale è che questa escursione vale tutto il viaggio perché è una cosa fantastica vedere l’ingegneria che hanno usato a costruire questo canale. La giornata è ottima il panorama fantastico , poi nei momenti che non doveva lavorare il vice capitano mi ha chiesto la macchina digitale, è sceso dal traghetto e mi ha scattato alcune foto fantastiche da terra mentre l’imbarcazione sale e scende dai vari binari. Inoltre ha collegato al suo computer la mia digitale e mi ha scaricato alcune foto antiche dei primi traghetti ( naturalmente gli abbiamo dato una ricompensa del disturbo che si è preso) . Attenzione perché nessuno qui parla inglese ed è molto difficile farsi capire , addirittura penso che non vogliono capire. Pensate che avevo chiesto allo stesso autista del bus che poi abbiamo ritrovato a Elblag, informazioni per il ritorno e lui ha fatto lo Gnorri. Decidiamo di dormire nel parcheggio dell’imbarcadero e pochi minuti dopo arriva il parcheggiatore e ci chiede 20 sl. Per la notte , altrimenti se vogliamo andare dentro ad una specie di campeggio sono 30 sl. = € 7.

06/07 lun. : Canale di Elblag > Danzica > Malbork
Stamattina volevamo fare il castello di Malbork , ma leggendo sulla guida che al lunedì è chiuso , andiamo a Danzica . Il cielo è nero e infatti appena entriamo a Danzica piove a dirotto, perciò continuiamo fino alla Cattedrale di Oliwa 9 km al nord del centro. Fuori è abbastanza anonima , ma dentro ad intervalli di una o due ore dipende dall’afflusso dei turisti, è possibile assistere a spettacoli di 20 minuti offerti dal suono fantastico di un organo. Si può visitare anche il chiostro laterale dove ci sono cose interessanti. Usciamo che c’è l’occhio del sole e visto che siamo a nord andiamo anche a vedere il porto di Gdynia . è ormeggiata la fregata a 3 alberi Dar Pamorza , l’andiamo a visitare è bella , ma non quanto la nostra Amerigo Vespucci. C’è anche un cacciatorpediniere , ma essendo lunedì è chiuso alle visite. Passeggiamo un po’ per il porto , ci prendiamo un gelato fatto a punta e con la granella. Torniamo in camper appena in tempo per ripararci nella nostra casetta viaggiante, da un ennesimo acquazzone. Torniamo a Danzica e ci fermiamo in un parcheggio custodito, sempre segnalato da altri diari di viaggio, vicino alla circonvallazione , ma a soli 50 m dalla via Reale del centro. In Via Zbytki ( non sono proprio sicura che il nome sia giusto ) cmq una trasversale di Podwale Pizedmiejskie si può lasciare liberamente il camper anche di notte ( traffico permettendo) perché liberano 2 o3 doberman , naturalmente non è consigliabile uscire di notte. Danzica ( Gdansk ) è una città molto caotica sia lungo la circonvallazione, (circa 2 ore di coda per arrivare al parcheggio) che in centro. Molta gente sta passeggiando e dire che è lunedì e sono le 16. È una città molto bella con i molteplici palazzi in stile. Pensare che anche Danzica fu rasa al suolo durante la guerra ed è stata ricostruita, addirittura l’inizio dell’ultima guerra fu proprio qui a Danzica. Alle 19 finita la visita della città , ci fermiamo a cena in un ristorante e io provo la specialità polacca suggerita dalla Lonely Planet : i BIGOS “ praticamente un grosso wurstel in un letto ( matrimoniale) di crauti e cavoli + 2/3 pezzetti di carne , non è cattivo però diciamo che non è una ragione valida per tornare in Polonia. Mio marito invece ( grosso errore che facciamo noi Italiani ) prende una pizza e anche questa non merita un ritorno in questo bel Paese. Torniamo al camper e vicino al nostro c’è un altro camper con 3 Italiani , ci fermiamo a fare 2 chiacchiere e poi partiamo ed arriviamo a Malbork alle 21. Parcheggiamo al centro del paese , ceniamo e poi a nanna. Ormai le giornate sono meno lunghe che al nord , essendo un’ora indietro e più a sud

07/07 mar. : Malbork > Kalisz
Stamattina invece di spostare il camper fino al parcheggio ( l’abbiamo visto stamattina che c’è un parcheggio proprio per i camper dall’altra parte del fiume di fronte al Castello ) andiamo a piedi , circa 1 ½ km , fino al Castello e come detto da molti turisti è enorme e merita sicuramente una visita. Siamo come sempre , i primi ad entrare ( naturalmente senza guida perché in Italiano non c’è, però la paghi ugualmente = € 20 x 2 persone ). Visitiamo in piena tranquillità il Castello più grande al mondo , poi ad un certo momento dobbiamo aggregarci a delle guide varie per poter entrare nei vari musei , infatti aprono e chiudono le porte al loro passaggio perciò se non sei con loro non puoi entrare. Usciamo circa alle 12 e dopo aver fatto un po’ di spesa andiamo al camper , mentre pranziamo un temporale incredibile si abbatte su di noi sembra grandine, il terrore di tutti i camperisti, ma fortunatamente è solo acqua . Dopo un riposino ci dirigiamo verso Torun, c’è un pezzo di autostrada,( circa 70 km sl. 12 = € 2,50 ) il mio atlante un po’ vecchiotto di 10 anni non la segnala, ma TOM è presente e a lui non sfugge niente anche perché le mappe le ho inserite una settimana prima di partire. Pensate che un momento che la strada era senza deviazioni ho pensato di togliergli la voce e mentre passo con lo sguardo e sentivo una vocina bassa bassa era lui che mi continuava a dire che dovevamo invertire la marcia , che amico però sempre all’erta . Gli altri 60 km sono ancora con le solite carreggiate. Arriviamo alle 17 troviamo il parcheggio custodito sotto al ponte di ferro sulla Vistola di via Bulwar Filadelfijski vicino alla Porta Monastero a 100 m dal centro. Andiamo subito a visitare la città , è molto piacevole passeggiare per le strade piene di gente . Le 2 vie Rosana e Szeroka sono pieni di negozi, bar e ristoranti. Facciamo solo in tempo a visitare la chiesa di Santa Maria , però siamo un po’ stanchi di chiese e castelli. Ci fermiamo in una gelateria e mi mangio un super gelato molto buono. Tornati al camper facciamo un po’ di strada verso Wroclaw. Ci fermiamo a cena in un Mac Donald lungo la strada a Kalisze poi dormiamo nel parcheggio stesso.

08/07 mer. : Kalisz > paesino senza nome
Stanotte dormito poco a causa dell’incessante pioggia e anche mentre procediamo continua a piovere , perciò quando troviamo dei centri commerciali ci fermiamo e passiamo un po’ di tempo. Alle 13 esce un sole pallido e alle 16 arriviamo a Wroclaw. Parcheggiamo tra la galleria Dominikanska e il fiume Odra, ci sono tantissimi parcheggi a tassametro , però notiamo che nessuno ha il biglietto del pagamento e da perfetti Italiani proviamo, anche noi a sgarrare. Andiamo in centro e posso dire che la piazza Rynek è un vero capolavoro, forse la più bella delle piazze Polacche che abbiamo visitato. Pensare che volevo tralasciarla, ma avrei fatto un grosso errore. Purtroppo a causa della tarda ora ( chiusura ore 17 ), non abbiamo potuto visitare l’università, le chiese e soprattutto il famoso Panorama di Raclawe. Potremmo rimanere anche il giorno dopo per le varie visite , ma come già detto siamo stanchi di chiese , castelli e monumenti, perciò decidiamo di continuare. Facciamo ancora un po’ di km verso la Ceco. Ci fermiamo a dormire nel solito paesino per noi senza nome uguale a tanti altri tranquillo e silenzioso.

09/07 gio. : Praga
Partiamo alle 7,30, il cielo è ancora nero e gonfio di acqua. Mentre attraversiamo un ennesimo bosco di abeti, pini e betulle in riva alla strada un cucciolo di Daino sta brucando l’erbetta fresca di rugiada. Arriviamo a Kudrova Zdroj ( a pochi km dal confine Ceco ), precisamente alla Caplica Czaszek ( cappella dei Taschi ) molto macabra ma interessante, si tratta di una chiesetta di 20 mq. Tutta rivestita di teschi e ossa umane. Siamo vicini alla frontiera e perciò spendiamo gli ultimi Sloty in nafta, poi entriamo in ceco verso Praga. Ci fermiamo al primo paese per fare bancomat, speravo che come in Slovacchia fosse già entrato l’euro invece ci sono ancora le Korone. Purtroppo non abbiamo più la compagnia di Tom , perché come avevo già scritto, avendo inserito le mappe del’est Europa , ho dovuto cancellare le altre. Ci mancherà molto la sua voce e soprattutto sapere quanti km mancano all’arrivo , le segnalazioni di velocità, insomma un amico ormai. Arriviamo a Praga, in questa magnifica città ci siamo già venuti qualche anno fa, però essendo sempre bella decidiamo di rivederla. Come l’altra volta mentre siamo nella piazza centrale, un temporale ci costringe a ripararci sotto ad un portico assieme a tanta altra gente. Quando il campanile scocca le ore 19 la gente alza gli occhi per osservare l’orologio Astronomico che ad ogni ora si aprono due finestre per lasciar sfilare un corteo col Cristo e gli Apostoli. Torniamo al camper alle 20,30 e decidiamo di fare un po’ di km verso casa. Ci fermiamo poco prima della frontiera come al solito per spendere gli ultimi soldi in nafta e ci fermiamo a dormire.

10/07 ven. : Germania > arrivo a casa
Sveglia alle 5,30. Partiamo presto perché sappiamo che ci aspettano circa 800 km e abbiamo anche voglia di tornare. Un po’ piove e un po’ c’è il sole , la temperatura è di 11° e mi domando se è luglio o novembre. Dagli SMS mi dicono che in Italia ci sono circa 40° e io per ora ho ancora la felpa. Alle 11,15 entriamo in Italia e una decina di km dopo splende un bel sole caldo. L’Italia è l’Italia più vado all’estero e più apprezzo il mio Paese in tutto e per tutto. Inoltre capisco i tanti stranieri che vengono volentieri nel nostro BEL PAESE. Arrivo alle ore 15,30. Ci viene incontro a darci il benvenuto il nostro cagnone Max e la mia micia
FINE
Camperfree
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Camper
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