Francia: valle del Lot ed Atlantico
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Francia: valle del Lot ed Atlantico
di Volma
Equipaggio: Marco (Volma), autista,
Carmen, passeggero e/o villeggiante.
Mezzo: Blucamp Sky 20 motorizzato Ford 90cv. Di proprietà.
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Partenza, venerdì 8 agosto 2008 la sera alle 20,30, dopo aver fatto il pieno, direzione Colle della Maddalena. Alle 22,00 ci fermiamo ad Argentera in un parcheggio libero (44°22'7.16"N 6°59'2.00"E). Al mattino pur essendo Agosto ci svegliamo con una temperatura di 5,5°, cominciamo bene a casa eravamo oltre i i 35°.
Sabato 9 agosto
Partenza, dopo colazione, con scollinamento del passo. Passate Barcellonette e Gap senza fermarci, le avevamo già visitate in un precedente giro. Ci fermiamo a Valrèas per rifornimento gasolio e pranzo. Ripartiamo subito e ci fermiamo a Martiel in un piccolo parcheggio a lato strada per cenare. Alle 21,00 decidiamo di continuare, passa alla guida Carmen che ci porta fino a Cahors alle 23,00 circa.
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Ci fermiamo per la notte in un parcheggio cittadino sulla riva del Lot a fianco del “ pont Louis-Philippe “ (44°26'33.63"N 1°26'34.23"E). Il caldo non ostante l’ora è opprimente, tanto che diversi camper hanno tutte le aperture spalancate compresa la porta d’ingresso. Dopo ripetuti tentativi riesco a fare la doccia e prima di dormire, scorrendo la cartina, mi accorgo di aver preso la valle del Lot dalla parte sbagliata.
Domenica 10 agosto
Al risveglio il mattino successivo vi è già una cappa di caldo ed un cielo velato. Ore 8,30 colazione ed in marcia risalendo la valle. Alle 10,00 troviamo posto in campeggio “ Camping de La Plage ” (44°28'8.80"N 1°40'50.99"E) a St-Cirq-Lapopie ,ottimo camping curato e pulito, è una delle poche volte che usufruiamo di campeggi in Francia. Appena sistemati siamo saliti in bicicletta e dopo aver fatto qualche km arriviamo Bouziès. Bel borgo servito da un ponte in ferro con un castello incastonato nella roccia sulla adiacente strada D662. Continuiamo in bici, attraversando Bouziès, fino a raggiungere l’alzaia. Bisogna dire che a seconda della luce il Lot cambia colore anche se generalmente la sua acqua è di un colore rossiccio.
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Una volta serviva agli animali per trascinare i barconi. Ora che le barche sono a motore è diventata zona turistica e ne vale la pena venirci e sopportare il caldo. Lungo il percorso dell’alzaia ci sono sculture nella roccia di vari artisti.
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Dopo aver lasciato le bici ne percorriamo un lungo tratto, poi il caldo (41° alle 11,00) e la stanchezza del viaggio ci costringono a tornare al camping. Pomeriggio di assoluto riposo. Andiamo a vedere la spiaggia dove francesi e tedeschi sguazzano in quell’acqua di dubbio colore. Veniamo poi a sapere che è una particolarità proprio di tale fiume e che è pulitissima. Alla sera abbiamo mangiato al ristorane del campeggio. Mangiato bene e speso il giusto: 42 € x 2 persone. Breve passeggiata e ritorno al camper per dormire.
Lunedì 11 agosto
Dopo aver scaricato e caricato quindi saldato il campeggio (18,80 €) sono le 9,00 e partiamo direzione: Atlantico. Arriviamo alle Dune di Pyla , ci sistemiamo in AC in pineta, a pagamento (44°35'52.26"N 1°11'52.16"O), è giusta l’ora per pranzare. Nel pomeriggio visita alle dune, sono le più alte d’Europa. Scalata tramite scala si arriva a 300 m. di altezza. Sotto si vede l’Atlantico.
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Cena in pineta e pagamento ticket notturno di 15 € per pernottamento nella medesima. Per la notte si sono fermati molti camper, per lo più italiani.
Martedì 12 agosto
Dopo una bella dormita al fresco, il mattino successivo, si parte con meta Saint-Nazaire. Decidiamo di seguire la litoranea, ma l’oceano non si vede mai. A Pointe de Gréve c’imbarchiamo sul traghetto per Royan attraversando il delta della Gironde. La traversata dura ½ ora a 40 €, ma ne vale la pena. A Royan dirigendo per Saint-Nazaire sbagliamo strada e inforchiamo un ponte a pagamento (6 €.). È una scelta azzeccata, il ponte è molto alto e lo spettacolo del mare sottostante è notevole. Nel pomeriggio abbiamo trovato una “brioscerie-patisserie” dove abbiamo comprato cose “ignobili”, ma tanto buone, per merenda. Alle 21 arriviamo a Saint-Nazaire, subito ci dirigiamo a La Baule dove dopo aver girato come pazzi ritroviamo quel ristorante dove anni prima avevamo mangiato del pesce prelibato. Non dico il costo però ne è valsa la pena!
Torniamo a Saint-Nazaire per dormire in un parcheggio in riva all’oceano (47°16'16.27"N 2°12'15.27"O) dove c’erano già altri camper.
Arrivati all’alzaia ci rendiamo subito conto della sua bellezza.
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Mercoledì 13 agosto
Ci svegliamo la mattina successiva tra gabbiani e cormorani petulanti. Colazione e via direzione Carnac dove arriviamo alle 12,30. In centro città vi sono 2 aree attrezzate per camper con acqua e pozzetti di scarico. Ci siamo fermati in quella più attrezzata (47°35'6.37"N 3° 4'57.03"O). Pranzo e riposino poi via in bicicletta per vedere i siti megalitici. Con poche pedalate si arriva. L’allineamento di Carnac è immenso, basta dire che dalle navette spaziali si può vedere. Vi è tanta gente a far foto, molti italiani, siamo ovunque.
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Sono circa 3.000 menhir, tutti recintati per la loro salvaguardia volendo ci sono visite guidate. Ne valeva tanta strada percorsa! Fotografo i menhir e poi via pedalando verso l’oceano a circa 2 km. È bello, ma molto sporco come di norma è l’oceano da queste parti, con la spiaggia piena di alghe, conchiglie e bagnanti.
Strana città Carnac con molte aiuole fiorite e nel centro città vi è il cimitero che confina con la biblioteca e la seconda area di sosta per camper. Decidiamo di andare a mangiare nella “Crêperie du Bourg” dove ci abbuffiamo, come il solito, di cozze e crêpes al cioccolato e alla marmellata per la modica cifra di 30 € in due, bevande comprese.
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Giovedì 14 agosto
Il mattino successivo partenza per Concarnac, che vediamo solo di passaggio per impossibilità di parcheggio per i camper (proprio non è consentito al di fuori del porto). Ci dirigiamo verso Le Mont–Saint-Michel dove arriviamo verso le 17,00.
Troviamo posto in un’area di sosta, che poi è un campo inghiaiato, a circa 2 km dall’abbazia (48°37'7.90"N 1°30'35.74"O. Anche qui tutti italiani, probabilmente a casa nostra non c’è più nessuno! Apro una parentesi, siamo venuti a Le Mont–Saint-Michel per due motivi oltre allo spettacolo della stessa: perché in una precedente visita la macchina fotografica non funzionò e …perché qui c’è un negozio che vende degli ottimi biscotti di sua produzione!
La sera stessa facciamo una passeggiata fino all’abbazia. Non intendiamo rivisitarla, ma vederla all’imbrunire con la marea è una cosa meravigliosa. Un ultimo sguardo al monte illuminato e poi ritorniamo a “Little Italy” per dormire.
Venerdì 15 agosto
Il mattino successivo, dopo una dormita al fresco quasi freddo, facciamo colazione e ripartiamo. È ora di tornare a casa.
Arriviamo a Tours. La città vecchia è molto bella e piena di storia, la vistiamo a piedi e dramma: mi accorgo che la telecamera non funziona. Anche questa volta non mi è riuscito “d’immortalare”, se non con un paio di foto digitali. A Le Mont–Saint-Michel, dice Carmen, che lei non ci vuol più tornare “tanto abbiamo solo delle baracche fotografiche”!
Per uscire dalla città diventiamo pazzi. A furia di seguire i cartelli “autres directions” ci perdiamo. Per fortuna dietro una curva troviamo 3 “Flic” (poliziotti), tra cui una donna molto carina e paziente, che ci rimettono sulla giusta via. Passiamo la notte in una delle varie piazzole con WC, che i francesi mettono vicino ad incroci assolutamente anonimi, sulla strada che porta a Macon (46°26'22.26"N 4°14'49.81"E).
Sabato 16 agosto
Ripartiamo fermandoci al primo mega supermercato, dove il distributore annesso fornisce gasolio a prezzo notevolmente più basso dei distributori lungo le strade. Pranziamo al McDonald's con 14 € dopo una travagliata discussione con l’addetta che assolutamente non capiva il mio francese. Si parte quindi con direzione Piccolo San Bernardo, decisione presa all’ultimo momento. Sulla ripida salita del passo rimaniamo fermi in colonna causa incidente. Tante persone notevolmente arrabbiate. Gente continuamente attaccata al telefonino parlando con tono agitato. Noi, per non farci assalire dalla frustrazione imperversante nella coda, facciamo un mega spuntino con formaggi francesi, dolci e relativo caffè. La nostra pausa, che a detta di Carmen “giusta per una merenda con i fiocchi”, termina dopo un’oretta. Finalmente arriviamo al passo. Ci fermiamo dal lato francese per avere l’impressione d’essere ancora in ferie (45°40'35.03"N 6°52'52.61"E). Nella notte diluvio universale. Vento, pioggia e notte di tregenda.
Domenica 17 agosto
Valichiamo questa mattina dopo una colazione al calduccio della stufa accesa, e sì, abbiamo passato un’escursione termica da 41° a 5° sopra zero in una settimana. Nella discesa del versante italiano abbiamo avuto problemi col gasolio, tendeva a gelare, e “Il Ramingo” strattonava come un mulo. Allucinante in estate! Problema risolto con sosta a motore al minimo, conseguente sgelo del filtro e ripartenza. Torniamo su strada statale perché conosciamo un negozio di produzione e vendita di formaggi Valdostani.
Tappa sul lago di Viverone per il pranzo. Doloroso ritorno a casa verso le 14,50 del 17/8/03.
Resoconto
Km percorsi: 3.526
Spesa gasolio: € 379,00
Speso x pranzi in ristorante: € 130,00
Campeggio, battello e pedaggi: € 80,00
Spesa per vitto e nefandezze: € 220,00
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Spesa Totale € 809,00
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Testi e foto concessi in esclusiva da Volma a: Camperfree
Volma- Tenda
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