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Di Induma
VIAGGIO IN PELOPONNESO CON ULTIMA SETTIMANA A CEFALONIA, PARTENZA DA ANCONA GIOVEDI 11 GIUGNO e RITORNO LUNEDI 06 LUGLIO 2009 –
COMPONENTI: un camper Marlin 65 G di Alfredo, Ale e Marta con annesso un Ciao Piaggio 50 c.c e uno scooter Gilera 180 c.c .
Insieme a noi una famiglia con roulotte Hobby trainata da un Suv Toyota Ruv 4, composta da tre adulti + un cane boxer “Fidel”.
Scopo del diario dare notizie su campeggi, soste libere e su particolari che possono aiutare il più possibile chi si vuole organizzare un viaggio in queste zone, cercherò di tralasciare situazioni personali che possono interessare poco il lettore.
Scopo del viaggio girare il Peloponneso, facendo sosta in campeggi strategici per muoversi con motorini e auto alla ricerca di spiagge e visite varie, visitare Cefalonia solo con soste libere, considerato che l’equipaggio con roulotte fa rientro in Italia
Arrivo ad Ancona intorno alle 10 seguire direzione centro e porto, poi ad una rotatoria seguire i cartelli gialli con su scritto biglietteria marittima per andare a fare il check in, dopo di che al molo 13 x imbarco, che avviene alle 12,30 noi saliamo quasi x ultimi e la sistemazione sarà ottima a cavallo tra il fuori e il dentro,cioè no sole sulla testa e aria a volontà. Abbiamo scelto la formula Camping on board con Superfast, che già conoscevamo e a nostro avviso è di una comodità unica.
Sbarco a Patrasso intorno alle 12,30 locali (ricordarsi di spostare l’orologio un ora avanti), e subito direzione Naplio, dove arriviamo comodamente alle 16,30, visitiamo il campeggio Plaka a Drepano, direttamente sul mare, ma non ci piace, molti stanziali, servizi molto vecchi e piazzole ghiaiose. Ci dirigiamo verso Tolo, e arrivati a 500 mt dal paese notiamo un ristorantino con vista mare e con
l’indicazione di un campeggio, Kastraki, che andiamo a visitare. Molto ben tenuto, immerso in una pineta per cui completamente all’ombra, direttamente sul mare, con piazzole non grandissime, ma funzionali, veranda aperta e spazio per tutto il necessario. Ci fermiamo qua a 35,00 euro al giorno con elettricità x tre adulti e un camper, docce a gettone a 0,20 centesimi che si fa tranquillamente in due persone , da segnalare scarico x cassetta e x il fisso. Da qui visitiamo Micene a 40 km, Korinto a 65 km, Epidauro a 20 km , Tolo sul posto e Naplio a 7 km, suggerisco tra Korinto ed Epidauro una sosta pranzo in una taverna sul mare a Kouros dove mentre scendi puoi ammirare un paesaggio che ricorda il Mani e arrivati giù trovi un mare molto invitante. Noi queste visite le abbiamo effettuate in moto e auto, ma sono fattibilissime anche in camper.
Partenza di buon mattino all’apertura della sbarra , ore 6,30 , direzione Elafonissos, optiamo x fare una strada più panoramica passando da Leonidio, attraversiamo perciò paesini e strade di montagna, questo pregiudica non poco l’andatura, ma ne vale la pena xchè i paesaggi e le vedute che incontriamo sono molto belle. Arriviamo all’imbarco a Vinglafia intorno alle 12,30 e montiamo alle 13, da considerare che rispetto a due anni fa, il biglietto si fa a bordo, x cui ti schieri lungo molo lato dx e appena arriva il traghetto sali su. Appena sbarcati ci dirigiamo al campeggio Simos, qui notiamo subito una gentilezza e disponibilità nell’accoglierci inaspettata, due anni fa ci era una signora che a parte il sistemarci nel parcheggio pur avendo piazzole libere, parlava il minimo indispensabile. Questo ci fa pensare che abbia cambiato gestione e la cosa ci piace, anche se i prezzi sono leggermente aumentati, 19,00 euro due anni fa contro i 26,00 di oggi. Il campeggio lo troviamo più pulito e accogliente con lo scarico a parte x la cassetta a fianco del fisso, e servizi molto tenuti, c’è anche da dire però che è mezzo vuoto. L’isola non ha bisogno di presentazioni è un luogo dove ogni aggettivo sarebbe sprecato, unica pecca rispetto al nostro precedente soggiorno, un organizzazione di spiaggia tra ombrelloni e lettini che la rende troppo villaggio turistico, e siamo al 20 Giugno, non oso pensare Luglio e Agosto. Mare e relax la fanno da padroni, suggerisco inoltre una taverna da noi piu volte provata con il gestore greco, ma che parla italiano, passi la farmacia fai la curva a sx cammini 200mt , si chiama SPIROS e SPIRIDOULA,dove tra moussaka (7.00), frittura di calamari (8,00), sardine fritte (6,00), calamaro sulla griglia ripieno con peperoni e formaggio di un gusto molto particolare (12,00), noi mangiando come sfondati da 16,00 a 18,00 a persona considerato tutto pesce fresco porzioni abbondanti e due lt di vino a botta.
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CALAMARO RIPIENO
Ripartiamo dall’isola dopo sei giorni, con il traghetto delle 15,30, un camper due adulti e una bambina 24,40, direzione Monenvasia seguendo la segnaletica che troviamo appena risaliti in cima a Vinglafiae ci arriviamo dopo un ora circa attraversando paesini di montagna con strade tortuose ma fattibili, anche dalla roulotte che è n viaggio con noi . Visitiamo Monenvasia in tre ore comode e ripartiamo subito verso Ghitio dove arriviamo dopo un ora al campeggio Mani Beach, molto stanziale, ma con servizi efficienti, scarico x cassette e fisso , piazzole enormi tutte all’ombra con teli e olivi, docce libere, erogatore elettrico di acqua potabile fresca, direttamente sul mare con sabbia scura, ma acqua limpida, a 23,20 al giorno.
Ci fermiamo due giorni e ripartiamo direzione Mani dove facciamo sosta al free camping a Kalavoustasi a sei km da Areopoli, da qui facciamo il Mani con moto e auto dedicando un giorno intero, e ci godiamo la sosta pranzo a Porto Kagio alla taverna “il Porto” dove pranziamo a 16 euro a persona e troviamo cordialità e disponibilità, dopo il pranzo usufruiamo di lettini, ombrellone del ristorante x pennichella, sole e bagni, tutto compreso nel prezzo del pranzo, da considerare che nel parcheggio della taverna è possibile pernottare con il camper,basta chiedere prima di addentrarsi nel lungo spiaggia molto stretto. La sosta al free camping si dimostra sicura e molto tranquilla.
Ripartiamo direzione Gialova presso camping Erodios da noi già provato due anni fa (vedi diario di viaggio Peloponneso 2007) arriviamo dopo 4 ore di viaggio comodo, campeggio super accessoriato con scarico x cassetta e x fisso, molto ben tenuto, con leggero aumento di prezzo, tre persone 29,00 euro, ma c’è veramente tutto. Da qui Voidokila, Methoni, e tanto mare, da considerare che appena fuori del campeggio se si gira a sx si trova un lungo mare con tanti punti sosta. Abbiamo notato diversi camper in sosta, arrivati in fondo puoi salire fino alla fortezza di Nestore con percorso a piedi agibile, da dove godi un ottimo panorama su Voidokila.
Ripartiamo direzione Cefalonia con imbarco da Killini, facciamo sosta notte a Kalo Nero, che già conoscevamo, e qui a differenza di due anni fa troviamo dei cartelli con scritto “ NO CAMPING” noi li interpretiamo che si può parcheggiare e ci dormiamo, però la cosa ci infastidisce.
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TRAMONTO A KALO NERO
CEFALONIA
Tratta KILLINI – POROS euro 95,00 un camper di cm 670 e tre persone – Ritorno SAMI – PATRASSO euro 170,00 solito equipaggio – Sull’isola vivremo otto giorni allo stato brado più completo, non toccando mai campeggi (due in tutta l’isola Argostoli e Sami).
SAMI: sosta subito dopo il porto lungo mare, non prendere la direzione x antisami ma continuare 100 mt si trova un cartello con una P di parcheggio, doccia sulla spiaggia e bagni pubblici del porto tra l’altro ben tenuti, possibilità di caricare acqua con annaffiatoio.
FISKARDO: sosta un km prima del paese prendere a sx direzione Emblissi beach, si scende fino alla fine della strada , e si parcheggia tra gli olivi, sempre presente un furgoncino che fa tipo bar riporta la scritta “Kantina”, da considerare che non ci vanno più di 5 camper , noi siamo stati 3 giorni , unica nota stonata il generatore del furgoncino quasi sempre acceso compreso la notte, comunque a nostro parere una sosta ottima, la caletta rimane vuota fino alle 11 del mattino e dopo le 18. A Fiskardo non si trova acqua, noi l’ abbiamo fatta al distributore primo a sx direzione Assos a 10 km dal punto sosta, ci ha chiesto 2 euro.
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SOSTA A EMBLISSI
ASSOS : sosta in fondo al paese si trovano due P di parcheggio tenersi a sx e x strada stretta si arriva in fondo dove su un parcheggio asfaltato x auto si può dormire, siamo sull’istmo, molto romantico. Sotto ci sono i bagni pubblici dove con un annaffiatoio o un tubo di 30 mt è possibile rifornirsi di acqua.
MIRTOS : giù alla spiaggia non è possibile sostare , lo si può fare in cima alla salita alla taverna sulla dx che mostra un cartello con una caravan, tenere presente che noi ci abbiamo cenato a basso prezzo, ma due camper gli hanno chiesto il permesso di sostare e la signora con estrema gentilezza glielo ha concesso dicendoli che qui è free camping, potevano rifornirsi di acqua e dormire tranquillamente, per cui sosta strategica.
Avevo letto diversi diari che parlavano di strada difficile per andare giù, a mio parere è fattibilissima senza problemi, da considerare che ci vanno i pullman.
PETANI o PETANOI BEACH direzione LIXOURI: sosta in fondo alla discesa a dx dove ci vanno diversi camper, mare molto bello, c’è il solito divieto no camping, ma i proprietari delle taverne dicono che x due notti si può stare, doccia in spiaggia.
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MARE A PETANI o PETANOI
Noi abbiamo fatto queste tappe, mai un problema, molta cordialità da parte di tutti , non so se di Agosto saranno così permissivi. Ogni tanto si incontra dei furgoni chiusi con una macchina al seguito, si fermano tirano fuori un tavolo, mangiano e dormono tutti nel furgone, hanno le sembianze degli zingari,ma sono gitani e mi spiegava uno dell’isola che non danno fastidio a nessuno, si fanno gli affari loro,noi abbiamo condiviso con loro due soste. Abbiamo scaricato selvaggiamente le acque chiare, mentre x le scure abbiamo approfittato dei bagni pubblici di Assos e Sami, non nelle ore diurne, abbiamo la doppia cassetta e ci è stata di aiuto.
INEDITI DI UNA VACANZA
Dopo tre giorni io e mia figlia siamo caduti con lo scooter a Epidauro, eravamo in costume, io sulla parte dx ,caviglia, fiancata, ginocchio, gomito ero tutto una cartina geografica, compreso una forte contusione al costato, mia figlia fortunatamente solo un ginocchio scorticato, questo ha un poco condizionato la vacanza xchè il bruciore delle ferite a contatto con il mare era forte, comunque
spirito di sopportazione e voglia di divertirsi hanno dominato.
Tra Marta e Saverio, figli dei due equipaggi, grandi pomeriggi di sfide alla play station o al computer, comunque la loro dose di mare e sole se la sono presa. Se la sera si andava in taverna il “Pozzi” (Saverio) lo voleva sapere con largo anticipo xchè il pantalone bianco e la Lacoste andavano preparati x tempo, compreso la messa in piega alla famigerata zazzera che veniva mossa con movimenti sapienti del capo ogni due tre minuti.
Marta cercava di stare al passo rubando qualche straccetto a mamma, ma anche se partivano alla pari come eleganza, il “Pozzi” ricorreva alla mossa strategica del bavero alto con ray ban a specchio, e questo lo innalzava sul gruppo.
Dovunque eravamo l’aperitivo a base di Ouzo era diventato un rito, e questo veniva preparato sapientemente da me con ghiaccio e acqua, mentre Moreno faceva la toilette al fido Fidel, che tutti i giorni aspettava che ci sistemassimo con teli e asciugamani x rotolarcisi sopra a più non posso,per poi fare grandi corse sulla spiaggia tra acqua e sabbia e alla ricerca di qualche altro fido con cui
scorrazzare. Considerato che a Elafonissos ho rischiato di mozzargli la coda andandocimi a sedere sopra con la sedia e la mia mole di oltre 90 kg, lo perdono x tutte le volte che ci ha distrutto la postazione sapientemente e strategicamente da me preparata al sole.
I pasti alla base si dividevano tra insalate greche con verdure crude di tutti i tipi, tzatziki, olive e l’immancabile feta a dominare il tutto, x finire con yogurt innaffiato dal miele.
La sera si concludeva con l’immancabile sigaro di Moreno, le chiacchiere interminabili delle due sorelle, i ragazzi che sparivano per i messaggini e io che per non addormentarmi al tavolo cominciavo a sparecchiare.
Le signore poche volte hanno fatto i piatti , in compenso erano molto brave a farci fare le manovre con i mezzi quando ci dovevamo sistemare, alcuni gesti che facevano sono convinto che nemmeno loro sapessero cosa significassero, la mia è convinta che il camper possa girare su se stesso.
Non abbiamo trovato un caldo torrido, anzi spesso la sera ricorrevamo all’uso della maglia, abbiamo anche preso un po’ di pioggia e qualche nuvola in cielo, considerato che in Italia faceva freddo ed era brutto tempo ci è andata bene.
Questa vacanza ci ha permesso a tutti di staccare completamente con il quotidiano, ecco xchè quando si torna è più difficile riabituarsi, ma la Grecia è speciale per questo.
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