Castelli Val d'Aosta
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Castelli Val d'Aosta
di Mario e Sara
Dal 23 al 25 Settembre 2011
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Equipaggio: Mario (37 anni): pilota, tutto fare e mulo della famiglia
Sara (38 anni): co-pilota (che non ha mai preso il volante in mano), navigatrice
(ed antagonista del navigatore), cuoca e faccendiera (…ma perché anche nel camper non so mai dove sono le cose?) nonché coordinatrice genrale.
Camilla (5 anni): addetta alla TV (in viaggio si piazza la davanti e guai a chi la
distrae) e segnatempo per tutti (ma quando arriviamo???)
Sofia (3 anni): ATTILA RE DEGLI UNNI ovvero la DISTRUTTRICE!
Venerdì 23: (Km 0-230 ca.) Ci dirigiamo in macchina al rimessaggio e recuperiamo il camper , dove ci aspettano anche Alessandro e Simona con i loro figli Cristian e Giulia. Dopo i saluti prepariamo i rispettivi camper e partiamo alla volta della tangenziale di Milano e successivamente delle MI-TO-AO.
La nostra destinazione è la AA di Aosta (AO), dove arriviamo senza problemi verso le 23.30. L’AA di Aosta è carina e vicino al centro senza grosse pretese, costo Euro 10,00. Allaccio elettrico a parte con monete, carico e scarico compreso. La notte c’è qualche rumore inconsulto di ferro che cade… ma sinceramente non so il perché.
Tariffa: €0,80/h 8-20, € 0,20/h 20-8, elettricità € 0,50, carico € 1, scarico € 2 Comunale, in via Caduti del Lavoro, angolo Corso Garibaldi, a pochi passi dal centro, segnalata, 30 posti, servizi, pulizia molto curata, a pagamento-zona blu, CS a pagamento, elettricità a consumo da colonnina che accetta solo monete da 50 cent
N 45.7359 E 7.329983 N 45° 44' 9" E 7° 19' 47"
Sabato 24: (Km 0-21+18 ca.). Sveglia con ATTILA Sofia che arrampicandosi sulla scaletta della mansarda salta prima sopra di me e poi sopra sua madre facendoci capire chiaramente che E’ ORA CHE VI SVEGLIATE PERCHE’ IO SONO SVEGLIA E QUINDI ANCHE VOI VI DOVETE SVEGLIARE! Naturalmente dalla sua piccola e graziosa bocca è uscito solo un fragile: “Mamma mi prepari il latte?”. Sono le 07.30 ca! Ok tutti in piedi! Facciamo colazione con calma e ci prepariamo per la visita ad Aosta. Vediamo dopo circa un oretta che anche i nostri amici sono in piedi e quindi ci avviamo alla visita di Aosta. Appena si entra in città (il giro giusto è dall’Arco di Augusto, ma noi andando a naso siamo arrivati alla piazza centrale…) si trovano i cartelli di riferimento. Orientarsi con questi è semplice e intuitivo!
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Cartina Aosta
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Anfiteatro Romano Aosta
Passiamo la mattinata a vedere un po’ tutto però prima non possiamo non fermarci all’ufficio del turismo dove mia moglie (che litiga con i navigatori) deve ASSOLUTAMENTE registrare nel suo data base mnemonico tutte le notizie utili ed interessanti della città. Stavolta però devo dire che ci ha azzeccato perché scopriamo con molta felicità che è il Week End del patrimonio dell’UNESCO e tutti i
castelli e i musei nonché siti archeologici sono GRATIS! GRATIS? Ma GRATIS come per dire che non si paga nulla? Ma proprio niente? E’ PROPRIO COSI’… Quindi dato che è GRATI e volevamo vedere solo 2 castelli più il forte di Bard… a questo punto…
Dopo la visita interessantissima (e GRATIS) alla città di Aosta e dopo aver pranzato al ristornate Borgo Antico senza spendere una follia (Euro 15 a testa) per della polenta con fonduta (adulti) e piatti di pasta per i bambini, torniamo ai camper per partire alla volta di Fenìs circa 21 Km.
Tariffa: gratuita
Nel piazzale di fronte all'albergo Conte di Challand. Vicino vi è un parco per bimbi. C'e' anche un comodo scarico presso il parcheggio del cimitero a qualche centinaio di metri da questo parcheggio.
Arrivati a Fenìs sistemiamo i camper in prossimità del cimitero dove c’è un CS e dei parcheggi (un po’ piccoli per i camper). Lasciamo li i nostri fidati mezzi e cominciamo la lenta salita verso il castello.
Arrivati all’ingresso, facciamo i biglietti GRATIS per 4 adulti e 4 bambini. Dopo circa 10 minuti entriamo con la giuda che preparatissima ci illustra tutto il castello, le origini, la storia, etc.. Intanto ATTILA si è scatenata e trotta un po’ qua e un po’ la… l’importante e che non distrugga nulla.
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Castello di Fenìs
Finito il giro turistico ci fermiamo al bar ai piedi della discesa del castello e facciamo merenda, quindi ci avviamo ai camper. Sara ha deciso ad unanimità di andare al castello di Ussel (in famiglia non c’è democrazia, lei decide… io eseguo… poi se va bene il merito è suo, se qualcosa non va, la colpa è mia… non ho ancora capito perché??? Mah…). Accendiamo i camper e partiamo per Ussel (Km 18 circa). La strada non è bellissima per l’ultimo tratto in salita, ma alla fine arriviamo al parcheggio ai piedi del castello di Ussel dove c’è anche un ristorante da Gianni, il ristorante sembra deserto e affianco c’è la stradina che porta al castello. La stradina, cammin facendo si rileva una mulattiera che per il mio fisico (o meglio tisico) sarebbe indispensabile percorrere con l’utilizzo di piccozze, corde e scarponi e invece devo anche trascinare il passeggino di ATTILA… Stremato arrivo in cima e facciamo i biglietti GRATIS per entrare.
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Castello di Ussel
Il castello non è propriamente un castello, ma una zona espositiva. In origine c’era il castello arredato, completo di mobilio, ma poi nei secoli ne è rimasto un rudere che solo nei tempi recenti è stato sistemato. In sostanza sono rimaste solo le pareti perimetrali e dentro lo utilizzano come esposizione di arte. Molto bella però è la passeggiata per le merlate dove si vede tutta la valle. Certo che se avessi dovuto pagare avendo fatto anche quella DEVASTANTE salita, penso che un po’ ci sarei rimasto male… Comunque riscendiamo verso i camper e stavolta ci fermiamo al ristorante. Sono già le 18 e dobbiamo decidere se mangiare e poi scendere o scendere per andare a Verrès dove c’è una CS+P.
Andiamo verso l’ingresso ma anche bussando non risponde nessuno, poi leggiamo il cartello aperto solo Venerdì, Sabato, Domenica. Bussiamo ancora, nessuna risposta. Ci giriamo e decidiamo di tornare in valle quando spunta un ometto che ci dice: “Mi sono dimenticato di aprire!”. Diciamo che vorremmo prenotare per la cena e lui: “Però non c’è mia moglie, sono solo e vi posso fare solo la polenta!” VA BENISSIMO, magari un piatto di pasta per i più piccoli, ma lo mettiamo un po’ in difficoltà con la risposta “ …ma manca mia moglie!”. Va bene lo stesso, poi chiediamo se possiamo anche rimanere per la notte nel parcheggio di fronte. E lui ci dice tranquillamente di si.
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CHEZ NOUS
Un po’ perplessi facciamo giocare i bambini nel parchetto giochi tra il ristorante e il parcheggio. Dopo un po’ esce Gianni (il ristoratore) e ci chiede se va bene la polenta con carne di coniglio, pollo e selvaggina. Va benissimo! In quell’istante ho realizzato che eravamo come a casa di un nostro nonno che non vediamo da un po’ e che ci accoglie a braccia aperte! Infatti Gianni del ristorante CHEZ NOUS frazione. Ussel n. 8 - CHATILLON (AO) è stata una persona squisita e cordiale, eravamo a casa! Non solo ci ha imbandito per bene il tavolo (proprio quello che si vede nella foto), ma ha messo anche sul fuoco l’acqua per la pasta dei bambini ( che hanno voluto a tutti i costi anche loro la polenta, perfino ATTILA Sofia che solitamente mangia poco e rifiuta tutto ha cenato con gusto) e ci ha trattato come amici di vecchia data. Poi ci ha fatto presente di tenere gli occhi aperti per la notte, perché sarebbero potuti arrivare i cervi. Non so se si è capito ma io e i miei amici di viaggio siamo rimasti folgorati da questo incantevole posto, da non perdere! Dopo aver mangiato e bevuto abbiamo pagato (Euro 15 a testa che in relazione al ristorante precedente non è niente visto che abbiamo mangiato il triplo con antipasto di salumi vari, polenta, dolce, caffè e grappa finale… che favola!). Dormiamo tutta la notte come in paradiso (sentendo anche di notte il verso dei cervi).
Domenica : (Km 0-16+2+195 ca.) la mattina ci svegliamo, facciamo la colazione e a malincuore (io mi sarei fatto adottare da Gianni) torniamo a valle per andare a visitare il castello di Verrès.
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Verrès
Di fianco alla stazione di servizio Tamoil, CS e 6 stalli per la sosta, a pagamento (tariffa 2009: € 5/24 h) N 45.66212 E 7.69355 N 45° 39' 43" E 7° 41' 36"
Ci dirigiamo con i camper alla CS+P di Verrès che a dire il vero, colpa del navigatore che si è rimbambito e di mia moglie Sara che si è messa a litigare con lui e con me, riusciamo a trovare con molta fatica. Li troviamo un altro camperista che è rimasto parcheggiato tutta la notte ma non è riuscito a chiudere occhio causa una festa che si svolgeva nel campo sportivo di fronte e di alcuni ragazzi che hanno fatto caos fino alle 2 di notte! In quel momento, mentre scaricavo tutti i liquami (grigie + nere) e ci avviavamo a piedi verso il castello, pensavo ancora al posticino della sera prima e delle paradisiaca tranquillità e soprattutto (cosa che mi fa impazzire dalla gioia) la casualità nella sua perfezione.
Se il giorno prima mi sono lamentato della salita al castello di Ussel, per salire a quello di Verrès avrei avuto bisogno di una bombola di ossigeno per l’alta quota… la mulettiera che porta fino all’entrata è agevole ma ripida e tutta ciotolata. So solo una cosa: arrivati in cima ho piantato la bandierina e ho dichiarato il luogo MarioLandia, in preda ai vaneggiamenti dell’immane sforzo fisico (o tisico). Subito sono stato rinfrancato dal biglietto GRATIS e dopo essermi cambiato la maglietta zuppa di sudore ed aver parcheggiato il passeggino (che mi sono trascinato per tutta la salita) aspettiamo di visitare con la giuda il castello. Quello di Verrès più che un castello principesco è una fortezza trasformata parzialmente in castello per il controllo del territorio, ma molto affascinate e intrigante.
Alla fine del tour scendiamo di nuovo al paese ripercorrendo la mulattiera e qui Sofia trasformata definitivamente in ATTILA il DISTRUTTORE e DEVASTATORE ha cominciato a fare tantissimi capricci, da non voler più camminare… povera mamma Sara! Arrivati alla fine della strada ci arrangiamo a mangiare qualche panino in una birreria/paninoteca vicino alla Dora Baltea (il fiume che ci ha accompagnato durante il percorso).
Torniamo ai camper e ci spostiamo al Castello di Issogne (2 Km ca.), cominciando a patire un po’ la stanchezza! Ci fermiamo all’area di parcheggio degli autobus in prossimità del castello.
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Castello di Issogne
Arriviamo alla biglietteria GRATIS e aspettiamo il turno per la visita guidata. Il castello è molto bello poiché restaurato nel 1800 con dei mobili non tutti originali ma ricostruiti o d’epoca comunque medioevali. Finiamo il giro e devo dire di sentirmi proprio stanco, come anche tutti gli altri, Torniamo ai camper e guardandoci in faccia e osservando l’ora decidiamo di tornare a casa e saltare in forte di Bard (che non era gratis…). Partenza verso le 16.30 ed arrivo al rimessaggio alle 19.30, salutiamo i nostri amici di viaggio e torniamo a casa molto soddisfatti.
CONCLUSIONI: il fine settimana è stato bellissimo grazie alla compagnia dei nostri amici, ai piacevoli e sorprendenti cambi di programma ed a una piccola ma bellissima regione quale la Val d’Aosta. Consiglio a tutti di uscire ad Aosta e nel viaggio a ritroso fare la statale che costeggia l’autostrada, molto più bella e panoramica.
Alla prossima da Mario, Sara, Camilla e Sofia
N.B.: il presente itinerario è puramente soggettivo, ogni riferimento a fatti o personaggi e da ritenersi puramente casuale. Ciò che rimane veritiero e coerente con la realtà e che tutte quelle salite mi hanno devastato! Ciao MARIO.
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