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Messaggio Da Camperfree Mar 13 Dic 2011, 10:09

Un assaggio d'Austria

di Fanara Carmela

UN ASSAGGIO D’AUSTRIA

Camper Burstner IXEO 664
Equipaggio due adulti

Periodo dal 23 al 29 aprile 2011

Considerazioni iniziali:

prima settimana di ferie dell’anno e quindi optiamo per una settimana a tutto relax in Austria.

Partiamo da Vicenza alle 16.30, uscendo mezz’ora prima dal lavoro, direzione Tarvisio.

Il traffico sulla Serenissima è quello delle grandi occasioni, mentre sulla Palmanova-Tarvisio, causa mancato flusso dei TIR, sembra di essere gli unici a viaggiare.

In vicinanza di Pontebba, purtroppo perdiamo tempo, in quanto, sulla galleria prima della nostra ha preso fuoco un mezzo (rivelatosi poi un vecchio furgone) e quindi in attesa del lavoro risolutivo dei pompieri, aspettiamo un’ora fermi in galleria.

Arriviamo a Tarvisio verso le 21.00, nell’Area Attrezzata Parking 3, vicino all’Hotel Egelhof, molto tranquilla e vicino al paese, a pagamento per 0,60 all’ora.

Il giorno dopo, di prima mattina, facciamo due passi prima di partire e nel negozio di salumi e formaggi del sig.Sigfrido, vicino all’area, compriamo dell’ottimo prosciutto di Sauris e dei buoni formaggi che
mangeremo in viaggio.

Quindi in direzione Austria/Salisburghese prendiamo l’autostrada A10, passiamo il Tauerntunnel a 9,50 euro ed arriviamo nella regione austriaca da noi prescelta.

La prima meta è KREMSMUNSTER, piccolo paese a circa 100 km da Salisburgo, famoso per una abbazia benedettina del 744 d.c.; l’intenzione è quella di fermarci per la notte nell’area AKTIVPARK, solo che non riusciamo a trovarla vuoi forse per le coordinate imprecise o altro.

Così parcheggiamo nel parking adiacente all’abbazia e ci incamminiamo a visitarla; giunti all’abbazia entriamo nella chiesa maestosa, con arazzi alle colonne e affreschi alle pareti, ma non si riesce a capire dove si può entrare per visitare il resto dell’abbazia.

Quindi ci rimettiamo in marcia e andiamo a STEYR, città non prevista inizialmente alla partenza.

Qui cerchiamo il camping FORELLE STEYR e decidiamo di pernottare lì, in modo da visitare il giorno seguente STEYR.

Il campeggio è sulla riva del fiume e il gestore del camping, che non parla inglese, si rivela però molto gentile e tra un po’ di tedesco e un po’ d’inglese e le cartine in italiano che troviamo in reception,
acquisiamo le informazioni che ci servono per l’indomani: fermata autobus con acquisto in bus del biglietto o eventuale parcheggio col camper vicino al centro storico.

Dopo una pausa con birra e snack salati facciamo una passeggiata nel quartiere dove siamo, anche per vedere gli orari dell’autobus per il giorno seguente.

Le case nel quartiere sono strane: ovvero alcune sono a schiera ognuna colorata a piano terra tipo stile inglese, ma con facciate personalizzate con disegni e decori; poi ci sono casermoni con al massimo 3 piani con il classico tetto spiovente e finestre piccole, senza balconi. L’idea è di un quartiere pulito e ordinato con i primari servizi; mentre un po’ più avanti vediamo, invece, una urbanizzazione strana che è l’esistenza di zona vicino al fiume piena di casette di legno, da sembrare tutte delle seconde case per la gita fuori porta, vicino al fiume.

Decidiamo di visitare Steyr l’indomani, parcheggiando vicino al centro storico per poi partire verso Gmunden.

E’ Domenica di Pasqua e il signor Johan del camping FORELLE STEYR ci regala 3 uova sode colorate augurandoci una buona pasqua; paghiamo 18,70 euro e ci incamminiamo alla ricerca di un parking bus.

Solo le 8.30 del mattino e troviamo un parcheggio BUS alle porte del centro storico, vicino al negozio INTERSPORT.

Giriamo quindi per la bella cittadina, dove il centro storico è ricca di case dipinte e per la maggior parte recanti la data sull’esterno tra il 1500 e il 1600. Le chiese di cui la più vecchia è del 1443 hanno un che di gotico all’esterno, mentre all’interno sono barocche.

Girando per le vie e pensando che Steyr è lungo il cammino della Romantik strasse (strada che va da Salisburgo a Vienna), ripensando alle cittadine tedesche della Romantische strasse, ci si rende conto che qui tutto sembra più autentico, in quanto probabilmente questa zona dell’Austria è stata toccata in minor misura dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, come invece non è avvenuto per la Germania.

Notiamo che nessun bar è ancora aperto alle 9.30 e quindi gironzoliamo ancora un po’; verso le 11.00 saliamo in camper in direzione Gmunden.

Il sole ci accompagna anche oggi, quindi torniamo indietro verso Kremsmunster e Staddledt per prendere l’autostrada A1 verso Salzburg.

Arriviamo all’area attrezzata (così definita) GASTHOF JAUSENSTATION EGGER (N 47.92817 E 13.79613) dove siamo soli e chiediamo se possiamo restare; l’area è segnalata oltre che su camper****** anche sull’analogo sito tedesco e costa 5 euro a notte, praticamente solo per sostare, senza servizi.

Chiediamo subito al titolare la strada da farsi a piedi per raggiungere il centro, anzi il lago dove sappiamo esserci un castello, e finalmente troviamo un austriaco che parla inglese e quindi diventa tutto più comprensibile.

Raggiungere il lungo lago e il centro del paese è semplice: dall’area si gira a destra e dopo circa 50 metri in discesa ci sono degli scalini che portano alla TRAUPROMENADE, strada ciclopedonale che affianca il fiume TRAU sino a giungere al centro del paese e sul lungolago.

Anche questa cittadina merita sicuramente una visita, sia per il bel centro storico, ma anche per il lungolago con vista sul castello.

Sul lungolago troviamo una pasticceria con degli splendidi tranci di torte varie ed entriamo per acquistarli in modo da degustarli in camper.

Torniamo al camper per il pranzo di Pasqua e nel dopopranzo ci accoglie un breve acquazzone.

Nel frattempo nell’area arriva un camper di una coppia tedesca, con la quale scambiamo qualche parola in tedesco e in italiano, in quanto vengono spesso in Italia.

Da come raccontano sembrano in giro da tanto, in cerca di un clima migliore per la moglie affetta da qualche malattia.

A volte quando si va in giro, è bello trovarsi con persone di altre nazionalità, scambiarsi informazioni anche se a singhiozzo.

Purtroppo, pur conoscendo scolasticamente il tedesco, è difficile ricordarsi i vocaboli e solo continuando a parlare ti vengono in mente, ma solo pochi alla volta e spesso dopo che hai finito di parlare.

Verso le 17.30, visto ormai stabile il sole nuovamente uscito, torniamo in paese facendo all’andata una strada diversa: anziché andare subito giù, proseguiamo sulla destra a fianco del cimitero e mantenendoci a destra, ben presto troviamo le indicazioni ZENTRUM e spuntiamo proprio di fronte alla pasticceria individuata al mattino.

Quindi passeggiamo sul lungolago, ben affollato e cerchiamo di raggiungere il castello sul lago, che però è chiuso e quindi sostiamo beatamente su una panchina prima di tornare indietro per la TRAUPROMENADE.

Cena in camper e programmazione della giornata successiva: passando per BAD ISCHL arrivo a Salisburgo.

Nel frattempo arrivano altri 2 camper nell’area che sembra effettivamente tranquilla.

Ci svegliamo il lunedì di Pasqua presto e verso le 8.30 partiamo dall’area di sosta e parcheggiamo subito ancora a GMunden sul parcheggio del castello o area congressi Toscana; lì vediamo dei camper che probabilmente si sono fermati per la notte, anche se ci sono sbarre – in questo momento non in funzione – e c’è il divieto di sosta notturna.

Da lì a piedi andiamo al castello sul lago di GMunden, che sede di ristorante e bar è ancora chiuso.

Quindi dopo questa breve passeggiata seguiamo la strada 145 in direzione BAD ISCHL ed arriviamo alle 9.30 sul parking della KAISERVILLA che apre alle 10.00.

Visitiamo quindi la villa che era la dimora estiva dell’imperatore Francesco Giuseppe e della sua consorte Sissi e che ora è d proprietà del nipote della loro figlia minore Maria Valeria.

La casa parla di loro soprattutto come coppia e solo alcune stanze destinate ad essere studio, ricordano l’incarico politico da essi svolto; all’interno della casa ci sono anche delle foto scattate ai propri familiari proprio dall’imperatrice Sissi che era una appassionata fotografa.

Difatti il “castello di marmo” detto il palazzo del Te’ dell’imperatrice è ora sede di museo dedicato alla fotografia.

Passeggiamo un po’ nel parco e ci dirigiamo poi sulla via principale di BAD ISCHL in cerca della pasticceria Zauner rinomata; e in effetti è un po’ particolare: arredo antico e fette di torta vendute come paste con dimensioni che sono al doppio di quelle nostre; coppe di gelato esposte in vetrina fatte o col marzapane o con lo zucchero.

Troviamo un panificio aperto ed acquistiamo del pane fresco; saliamo in camper pagando il salato parcheggio (2 € l’ora) e seguendo la strada 158 ci dirigiamo a Salisburgo.

Lungo la strada, sul lago Wolfgang ci fermiamo a pranzare e purtroppo dopo ci viene in mente che da vedere sarebbero anche St.Wolfgang e St.Gilgen, ma ormai siamo in dirittura di arrivo.

SALISBURGO
Arriviamo alle 14.30 al Camping Nord Sam da noi prescelto, in quanto i titolari parlano anche italiano. Il camping è piccolo e ovviamente pieno di italiani e nonostante la reception sia chiusa giriamo cercando la piazzola che più ci aggrada; ci posizioniamo e alle 15.00 facciamo la nostra entrata in reception dove acquistiamo anche la SalzburgCard per 3 gg per visitare Salisburgo con calma. La card comprende tutti gli autobus e ben 26 monumenti/attrazioni.

Alle 16.30 essendoci ancora il sole decidiamo di fare una prima visita alla Altstadt di Salisburgo; prendiamo il bus 23 vicino al campeggio e alla stazione prendiamo il 3 per scendere alla Mozartweg, che ci immette subito sulla piazza del Salzburg Museum a cui fa seguito il Duomo che si erge tra 3 piazze; bellissime le fontane sulle piazze e scopriamo che gli italiani Scamozzi, Solari e Mascagni sono i costruttori artefici di questi splenditi monumenti.

Nella piazza di ST:Peter ci sono bancarelle e su una scacchiera a terra ci sono persone che giocano a scacchi spostando gli stessi, fatti in legno e alti circa 30-40 cm, e una attrazione moderna che è il mondo dipinto d’oro con un uomo sopra.

Approfittiamo nel visitare le chiese ancora aperte, mentre gli altri monumenti sono già chiusi; alle 18.00 vediamo il Glockenspiel in funzione e poi gironzoliamo per le altre vie storiche e caratteristiche della città vecchia di Salisburgo.

Martedì 26 aprile è il primo giorno di visita alle meraviglie di Salisburgo e decidiamo di cominciare con il castello di Hellbrunn (tram 23 sino alla stazione, tram 25 sino a Hellbrunn).

La cosa bella dei mezzi pubblici a Salisburgo è che: sono elettrici e tutti collegati via computer: in bus vi è un video in cui scorrono i nomi delle fermate e alle fermate ci sono le colonne che indicano entro quanti minuti arriva la corsa. successiva; tutte le corse sono ogni 15 minuti.

Hellbrunn era la residenza estiva dell’arcivescovo e principe Marcus Sitticus e la sua residenza era il luogo di ritrovo e accoglienza della nobiltà dell’epoca; il castello ha all’interno ben conservati numerosi quadri dell’epoca raffiguranti le passioni dell’arcivescovo, ma non è ammobiliato. All’esterno ha un grande e bellissimo parco che l’arcivescovo, ispirandosi ad una villa sita in Lainate (MI) decise di dotare di grotte, statue e giochi d’acqua.

L’arcivescovo era anche un po’ burlone e quando organizzava i pranzi o le cene all’aperto si divertiva a bagnare i suoi invitati con vari spruzzi d’acqua che apparivano in ogni dove.

E la guida del castello, che accompagna un gruppo di Ferrara alla visita, aziona lui i vari comandi per gli scherzi d’acqua e così a turno i vari turisti ancora oggi diventano i protagonisti degli scherzi del vescovo Sitticus.

Visto il tempo incerto (ci sono 15°gradi circa) propendiamo per altri giri al coperto e destinare in altri momenti la fortezza di Hohensalzburg.

Mezzogiorno si avvicina e così uniamo l’utile al dilettevole; riprendiamo il 25 sino alla Justizgebaude e da lì a piedi ci dirigiamo verso la piazza dedicata a Herbert von Karajan per prendere l’1 in direzione della birreria STIEGL che, oltre ad avere un museo, sembra avere un buon ristorante.

Quindi appena arrivati ci fermiamo a pranzare: io ordino del Rindgulasch mit Semmelknodel (ottimo gulasch non piccante con knodel da bagnare nel sugo), mentre mio marito dell’Ofenfrischer schweinbraise……..etc.etc. che si rivela essere un buon brasato di manzo accompagnato del Semmelknodel e da dei crauti con pancetta non cotti come li facciamo noi, ma sembravano quasi crudi; insomma i due piatti, 2 Brezen+2 birre e un caffè spesa 29,80 euro.

Dopo pranzo quindi visitiamo il museo della birra ed essendo titolari della Salzburg Card, abbiamo anche diritto ad un omaggio e a 3 bicchieri di birra come assaggio, per persona.

Finito il giro del museo ci gustiamo un’altra birra e verso le 14.15 torniamo verso il centro per visitare la Residenz.

Arrivati sempre in Von Karajan platz, passeggiamo tra le bancarelle che pare ci siano ogni giorno vendendo ogni ben di Dio da mangiare, fiori e altre cianfrusaglie.

Mio marito non resiste e si fa un panino con lo speck e acquistiamo dei Brezen dolci per le colazioni dei prossimi giorni.

Arrivati alla Residenz scopriamo che è chiusa e sono aperte solo le gallerie; pazienza, intanto visitiamo le sale con preziosi quadri tra cui un Rubens e un Rembrandt; ma non mancano pittori italiani anche se di minore importanza; ci colpiscono alcuni quadri di maestri austriaci tipo Waldmueller che ha dipinto dei bambini alla finestra con una luce e una particolarità tale che sembra una foto di bambini, più che un quadro.

Finita la visita, visto che ci sono altri monumenti aperti andiamo a visitare la casa di Mozart in Mozartplatz, che è la casa dove è vissuto anche per alcuni anni da adulto con la sua famiglia; all’interno ci sono pianoforti a coda antichi e persino un organo; poi lungo le stanze ci sono testimonianze attraverso lettere e spartiti della vita del genio e della sua famiglia.

Riprendiamo poi il bus 3 e il 23 e anziché scendere alla solita fermata del campeggio scendiamo a quella prima per fare un po’ di spesa al supermercato SPAR che è vicino.

Giornata piena, ma soddisfacente anche per il fatto che il tempo ha tenuto anche se la temperatura è stata fredda per le nostre abitudini.

Mercoledì secondo giorno a Salisburgo nella speranza di avere un tempo più clemente.

Invece alle 8.00 quando ci incamminiamo la temperatura è di 8 gradi, quindi molto freddo rispetto alla temperatura a cui siamo abituati; comunque non piove ed è già un buon segno.

Siamo partiti presto in quanto il castello di Mirabell e i suoi giardini aprono alle 8.00, mentre la fortezza dopo le 9.00.

Il castello di Mirabell non è visitabile in quanto vi sono vari uffici pubblici e una sala viene aperta solo in certe circostanze, ma i giardini sono molto belli e ricordano i giardini francesi. Sono un insieme di aiole soprattutto con tulipani di vario colore e dai giardini si ha una bellissima vista della fortezza.

Vista la temperatura e il sole timido che esce tra una nuvola e l’altra, cerchiamo il cafe’ Sacher segnalato dal Touring; lo troviamo, ma non appena visto il tipo di caffetteria molto in - optiamo per cercarne un altro.

Quindi attraversiamo il ponte e ci incamminiamo verso la Altstadt e in Getreidegasse, sotto uno dei vicoli che la attraversano ci fermiamo in un bar aperto, molto carino ed accogliente (Wuerfel Zucker) e prendiamo due cappuccini dividendoci una fetta di un dolce con le mele e i semi di papavero (Mohn sono i semi di papavero).

Vista l’ora ci volgiamo alla stazione della funicolare che prendiamo per salire alla Fortezza; il panorama di cui si gode è bellissimo, peccato il tempo non nitidamente bello.

La temperatura sulla fortezza sembra più mite di quella che sentivamo in città; giriamo l’interno della fortezza e il piccolo villaggio medioevale al suo interno.

Scendiamo poi a piedi verso il Nonnberg, dove speravo di vedere qualche angolo del film “Tutti insieme appassionatamente” che qui girarono nel 1964.

Ma quello che ci colpisce del convento è il silenzio di quella zona e a parte la facciata, non trovo nulla che mi ricordi il film.

A proposito del film, la cosa curiosa è che si tratta di una storia vera: Maria diventa la seconda moglie del colonnello Von Trapp che non appoggerà il nazismo e che gli darà altri 3 figli; ha scritto un libro dove ha narrato la sua vita e pare che con i suoi figli abbia partecipato a più di un festival di Salisburgo e la famiglia intera ha girato in tournée tutto il mondo.

Tornando a noi scendiamo per alcuni gradini dal Nonnberg e giungiamo direttamente su una delle piazze principali; ci dirigiamo quindi lungo il fiume a prenotare il giro in battello per le 14.00 diretti a Hellbrunn.

Poi camminando lungo il fiume giungiamo in ristorante BAERENWIRT dove pranziamo degustando altre delizie locali (Baerenwirt Schnitzel e Baerenspiess) accompagnate dalla birra (sembra che l’acqua non esista e il vino è caro) per la cifra di 32,00 euro.

Alle 13.55 siamo davanti al battello pronti per navigare sul fiume; l’arrivo a Hellbrunn avviene dopo circa mezz’ora (compreso 5 minuti di pullman) e visto il sole finalmente apparso giriamo nel parco di Hellbrunn scoprendo il padiglione usato nel film sopracitato e ci dirigiamo allo Zoo, dove troviamo una moltitudine di famiglie.

Sembra che sia festa anche per loro e la stretta strada che affianca i recinti degli animali in certi punti è proprio trafficata.

Lo Zoo, pare fondato inizialmente dal vescovo Sitticus, così com’è adesso compie 50 anni e sono molte le specie animali mai viste presenti di cui alcune come il Panda Rosso.

Il tempo nel frattempo sta ricambiando e quindi torniamo in città con l’autobus 25 e scendiamo in Juditzgebaude e passeggiamo lungo le piazze.

Decidiamo di non visitare altro e di girare per i vicoli che passano da un punto all’altro delle vie principali e che al suo interno hanno tanti negozi anche esclusivi; ad esempio quelli con tipici vestiti austriaci (Dindrl per le donne) costano una cifra (arrivano anche a 1000 euro) così come le giacche per gli uomini.

Alle 18.00 torniamo in camping per programmare la giornata successiva e il rientro.

Tutto dipenderà dal tempo.

Giovedì, quindi, ultimo giorno a Salisburgo per fare gli ultimi acquisti prima del rientro in Italia.

Andiamo al mercato settimanale che si tiene in MirabellPlatz dove vendono ogni ben di dio: carne, formaggi, frutta e verdura, bancarelle che sono rosticcerie e fiori; a dispetto del mercato che abitualmente vedo in città da noi, c’è una sola bancarella dedita al vestire: tutte sono con cibarie e ci sono anche bancarelle di coltivatori diretti e i prezzi sono veramente buoni.

Torniamo al camping per riportare quanto comprato e ritorniamo poi in centro per gli acquisti vari per poi rientrare in camping entro le quattro, perché poi scade la Salzburg Card..

Venerdì mattina, ore 8.30 partenza per l’Italia e ritorno a casa.

Nel nostro giro abbiamo visto anche indicazioni e “sbirciato” paesi e castelli come quello di Werfen, lungo il cammino: peccato sarà per la prossima volta…….

Sono state delle belle giornate e arrivederci Austria!
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