Mont ST.Michel ai Castelli della Loira
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Mont ST.Michel ai Castelli della Loira
Viaggio in Francia
Da Mont ST.Michel ai Castelli della Loira
Mc Louis 430 VV con Carmela Furio e Giulia
Dal 18 giugno al 4 luglio
CONSIDERAZIONI INIZIALI
Abbiamo programmato il viaggio consultando diari di bordo e richiedendo alla Maison de France vario materiale; abbiamo consultato cartine stradali e alla fine abbiamo stabilito di dirigerci subito verso Mont ST.Michel per poi visitare i Castelli della Loira. Durante il viaggio ogni 2 gg consultavamo ogni cosa e decidevamo la direzione.
Per nostra scelta abbiamo preferito fermarci nei Camping Municipal, ove presenti, in quanto costavano poco e visto il periodo si è rivelata un ottima scelta; la spesa maggiore è stata alla fine quella del carburante e i biglietti per visitare i castelli (abbiamo scoperto poi che rivolgendosi all’Ufficio del Turismo di Blois si poteva avere il Pass Chateaux per visitare alcuni castelli con notevole risparmio)
Dal 18 giugno al 20 giugno
Siamo partiti al mattino con calma e proseguendo sulla A4 siamo giunti sino al Frejus (costo 42 euro) per fermarci alla sera già in Francia a Macon.
Qui arriviamo verso le 19.00 e ci sistemiamo al Camping Municipal (lo si trova lungo il fiume Saone di fronte ai vigili del fuoco) e con una modica spesa passiamo la notte.
Al mattino partiamo decidendo di porre una destinazione intermedia, prima di giungere a Mont St.Michel, identificandola in Chinon, piccolo paesino del quale avevamo letto le particolarità.
A Chinon arriviamo verso le 17.00 e anche qui ci sistemiamo al Camping Municipal che è posto sull’isola a fronte del paese. La pioggia ci accoglie appena arrivati, ma il sole ritorna poco dopo per cui decidiamo di visitare il piccolo paese medioevale.
Tutto il paese ha i tetti in ardesia e la vista dei tetti delle case che si ricava dal piazzale della fortezza è ineguagliabile; le vie – di cui alcune solo pedonali – raccolgono scorci interessanti con le case con l’antico graticcio ancora in vista.
Dopo averlo girato in lungo e largo ritorniamo al camping per la cena e programmiamo il tratto verso la nostra meta.
Al mattino riprendiamo il cammino percorrendo prima l’autostrada A85 e poi la A81 e infine la D30 e la D155 fino a Mont St.Michel; qui troviamo posto nell’area a pagamento posta sotto l’abbazia (8 euro x 24 ore) e siccome ormai è oltre le 13.00 decidiamo di pranzare e di avventurarci nel pomeriggio in quella magica atmosfera.
Sì proprio magica: a Giulia il modo in cui è apparso il monte ricordava un po’ quei film tipo fantasy dove i castelli sembravano uscire dalle nebbie. Al suo interno Mont St.Michel, con le sue vie strette piene di negozi, bar e ristoranti ricorda un po’ San Marino, ma la visita all’Abbazia con il magnifico panorama che si poteva vedere ci riportava a tutt’altra realtà. Il fascino del monte con la sua antica Abbazia è ampiamente visibile di notte, quando illuminato “esplode” nella sua bellezza.
E il tempo bigio che ci ha accolto ha reso ancora più misteriosa e inquietante la vista del monte stesso.
Dal 21 giugno al 23 giugno
Al mattino partiamo per tornare al centro della Francia per cominciare la visita della zona dei Castelli. Puntiamo quindi verso Azay Le Rideau, paesino che oltre a possedere un castello è vicino ad altri paesi e castelli della zona.
Ripercorriamo più o meno lo stesso tragitto dell’andata ed arriviamo ad Azay Le Rideau alle 18.15; qui troviamo il Camping Municipal Le Sabot (rue du stade)chiuso e ci mettiamo quindi a guardare in giro scoprendo che vi si poteva comunque accedere chiedendo al custode che vi abita di fronte.
L’area attrezzata è di fronte al camping, ma era piena e inoltre – essendo il camping come quelli finora trovati praticamente quasi vuoti – al suo interno si poteva tranquillamente mangiare fuori e mettersi comodi; inoltre come gli altri camping municipal questo è in paese.
Dopo esserci piazzati e rifocillati facciamo una passeggiata serale in paese che ci accoglie con una “Festa della musica”; le piazze sono piene di gente e complessi di generi musicali diversi sono posti sulle singole piazze. Inutile dire che il profumo che giungeva dagli stand faceva venir voglia di cenare ancora.
Visto inoltre che qui in Francia il sole tramonta tardi ci intratteniamo sin quasi mezzanotte e ritorniamo al camping ben rilassati e sereni.
Durante la notte piove, ma al mattino un sole ci accoglie; quindi andiamo al mattino a vedere il castello di Rigny-Ussè, distante non più di 20 km da Azay Le Rideau. Questo castello è quello definito della “Bella addormentata nel bosco” per avere ispirato Perrault nel comporre la fiaba.
Dall’esterno il castello è permanente maestoso, mentre al suo interno si diversifica dagli altri per avere un arredamento recente risalente agli anni ’20, in quanto è stato abitato sino a qualche decennio fa.
I manichini che indossano i vestiti degli anni ’20 ricordano un po’ il lusso e lo sfarzo di quegli anni che purtroppo precedettero un periodo poco felice per tutta l’Europa.
A me personalmente così sistemato l’interno mi ha incuriosita, in quanto è la prima volta che vedo un arredo di quegli anni, mentre mio marito e mia figlia ne sono rimasti delusi in quanto l’esterno e l’interno del castello sembravano in contrapposizione.
Torniamo al Camping Le Sabot per il pranzo e nel pomeriggio andiamo a piedi a vedere il castello di Azay Le Rideau. Il castello”poggia” sull’acqua ed è stato costruito da un funzionario reale che fu poi accusato di frode ai danni del re.
Il mattino dopo partiamo con la pioggia per Chenonceaux , ma ci accoglie un bellissimo sole.
E’ a mio giudizio uno tra i più bei castelli visti, poggia anche questo sul fiume ed è quello conteso dalle due dame: la vedova del re Caterina de’ Medici e l’amante Diana di Poitiers. E’ affiancato da due bellissimi giardini uno a destra e l’altro a sinistra decorati come ognuna delle due dame voleva.
Anche questo al suo interno ha ancora qualche arredo, anche se probabilmente l’uso che ne è stato durante le 2 guerre mondiali ha tolto molto.
Nel pomeriggio ci dirigiamo ad Amboise, cittadina dove è vissuto il nostro Leonardo Da Vinci negli ultimi 3 anni della sua vita.
Qui visitiamo proprio per prima la sua residenza che gli fu donata dal re francese Francesco I, dove vi sono copie dei suoi quadri più famosi come “La Gioconda” e dove un bel parco accoglie la realizzazione in scala dei suoi progetti come il carro armato, la mitragliera, il ponte rotante etc.
Visto che il cielo preannuncia pioggia, cerchiamo quindi il Camping Municipal ILE D’OR posto anche questo sull’isola di fronte al paese di Amboise; sotto l’acqua ci posizioniamo e vista l’ora decidiamo di cenare in camper.
Subito dopo cena, incoraggiati dal sole ritornato, andiamo a passeggiare per le vie della cittadina anche questa con strade pedonali e con bellissimi scorci. Notiamo, inoltre, che lungo le mura vediamo il simbolo del cammino di Santiago di Compostela.
Dal 24 giugno al 26 giugno
Al mattino ci alziamo presto per essere pronti alla 9.00 davanti al portone del castello di Amboise sotto un sole meraviglioso.
Con il contributo della guida fornitaci all’ingresso, che lasciamo leggere a Giulia, visitiamo il parco la cappella e il castello. La cappella contiene le spoglie presunte di Leonardo; il parco ha delle lapidi arabe a ricordo dell’emiro arabo che nell’800 visse qui in esilio coatto con il suo seguito; il castello ci colpisce per la bellezza del suo interno con arredi curati anche se non numerosi.
Torniamo al camping, perché volevamo lasciarlo entro le 12.00 per non pagare la successiva giornata e rincontriamo una coppia di Bologna che avevamo già visto ad Azay Le Rideau.
Anche loro come noi avevano come prossima destinazione Blois, località dove ipotizzavamo anche la sosta notturna.
Quindi, quasi ci fossimo messi d’accordo, facciamo la stessa strada per Blois la D31 e giungiamo all’area di sosta diurna in rue Jean Moulin; l’area è gratuita e dotata di servizi igienici, vicina al castello, solo che bisognava lasciarla entro le 17.30 perché chiudeva.
Pranziamo e verso le 14.00 andiamo al castello reale di Blois, l’unico in cui pare sia risieduto Francesco I. Di fronte al castello c’è la casa della magia che ad ogni ora fa uscire dei draghi dalle finestre; la cosa fa un certo effetto soprattutto sui bimbi in attesa lì fuori, per noi è solo una cosa curiosa.
Il castello reale è tale in tutte le sue stanze, ben decorate e ben ristrutturate sia nella pavimentazione che in ogni altra decorazione ed ornamento.
Dopo la visita al castello ci dirigiamo all’area di sosta in Quai St.Jean per piazzarci la notte e per visitare la sera la città di Blois; l’area è sulla riva della Loira, ma risulta essere piena in quanto occupata anche da autovetture.
Ci dirigiamo quindi a Bracieux tra i castelli di Chambord e Cheverny, dove risulterebbe esserci un camping e un area di sosta.
L’area di sosta non c’è più è diventata un parcheggio con le sbarre; il camping des chateaux non è municipale, ma è dotato di ombra ed è silenzioso; quindi ci fermiamo.
Al mattino del 25 giugno, salutati da uno scoiattolo rosso, lasciamo il camping per Chambord il castello più grande tra tutti quelli della Loira inserito anche dentro una riserva naturale.
Bella la visita anche se appena entrati gli atri che ci accolgono sembrano spogli d’arredo, mentre le stanze interne sono ben arredate non solo con mobilio di epoca cinquecentesca, ma anche con mobilio dell’800. Inoltre la residenza di Chambord è quella data in “dote” anche al Presidente della Repubblica francese.
Dista solo una ventina di chilometri Cheverny dove ci attende una bella residenza piena di storia familiare.
Questa residenza abitata sino al 1985, è visitabile in molte stanze che racchiudono la storia passata tra quelle mura tra re e nobili proprietari.
La cosa che incuriosisce in questo posto è nei giardini: all’interno di ogni aiuola c’è sempre un ortaggio tipo la bieta o il cavolo e questa cosa l’abbiamo vista poi anche in altri posti.
Risaliamo in camper per dirigerci verso Fontabinebleau, la cui reggia è stata fortemente decantata.
Ci fermiamo al camping municipal di Malesherbes per la notte, concordando di proseguire poi per Disneyland per fare una sorpresa a Giulia.
Quindi al mattino andiamo a Fontainebleau, dove arriviamo per le 10.30, e dove fatichiamo a trovare parcheggio; alla fine decidiamo di parcheggiare tra i bus turistici pagando la tariffa prevista per la sosta auto.
La Reggia di Fontainebleau, poiché è tale, merita una visita; a mio giudizio è più bella di Versailles in quanto presenta più arredamenti e stanze che “pullulano” di storia. Qui si possono vedere le stanza appartenute prima Napoleone Bonaparte e poi ai re francesi; le stanze sono state ben ristrutturate riprendendo ogni colore e arredo precedente.
Terminiamo la visita verso le 12.30 e ci dirigiamo verso Disneyland; lungo la strada ci fermiamo a far spesa al supermercato e con calma arriviamo a Disneyland verso le 18.00.
Sostiamo quindi nel parcheggio dotato di servizi e dove pare tollerino la sosta notturna pagando 13 euro.
Qui rimaniamo questa notte e la seguente per fare un giro domani al parco dei divertimenti.
Dal 27 giugno al 29 giugno
Partiamo presto e ci dirigiamo di nuovo verso il centro della Francia a Bourges, magnifica cittadina medioevale.
Qui ci piazziamo al Camping Municipal Robinson che dista circa 700 m dal centro della cittadina; troviamo una piazzola in quel momento all’ombra ci riposiamo e dopo cena ci avviamo nel centro della cittadina dove, a partire dalle 22.00, sulle facciate delle case antiche vengono proiettate immagini di quadri medioevali e dove antiche ballate accolgono il visitatore.
Il primo monumento che ci accoglie è la cattedrale gotica di St.Etienne monumento protetto dall’Unesco, mentre la proiezione delle Nuits e Lumiere più caratteristica è quella sulla facciata del palazzo di Jacques Coeur.
Ritorniamo al camping, dove notiamo che sulla reception vi appare il simbolo del cammino di Santiago di Compostela, decidendo di visitare la città domani mattina.
Al mattino, quindi, cominciamo la nostra passeggiata lungo le vie e veniamo accolti da una miriade di bancarelle che affollano le strade ed approfittiamo per acquistare curiosità culinarie ed altre cose.
Nel tardo pomeriggio ritorniamo al centro del paese per un ulteriore passeggiata.
Dal 30 giugno al 2 luglio
La sera prima avevamo deciso di visitare l’Abbazia di Fontenay, non prevista all’inizio del nostro viaggio e distante circa 250 km da Bourges anche per posizionarci vicino all’autostrada A6 per ritornare verso casa.
Quindi verso le 9.00 partiamo per l’Abbazia che merita una deviazione, attraverso una strada attraversata in prevalenza solo da camper francesi; questa antica Abbazia era in sfacelo dopo un utilizzo come cartiera e la famiglia Mongolfier, divenuta proprietaria riportò gli edifici alla prima destinazione e successivamente l’Unesco ne appoggiò la conservazione, in quanto unica abbazia al mondo dei monaci cistercensi rimasta intatta.
Da Fontenay scendiamo a Beaune, attirati dalla particolarità dei tetti dell’Hotel Dieu; Hotel Dieu era un antico ospedale, poi ospizio che i tetti di ardesia multi colorati. La visita intera fa vedere come nell’800 venivano accolti i malati più poveri in questa prima struttura che potremo definire ospedale civile.
A Beaune, cittadina della Borgogna, ci fermiamo al camping municipal anche questo vicino al centro e vicino a una delle tante cantine della Borgogna.
La mattina del primo luglio, dopo aver acquistato vini presso la cantina, ci avviamo verso la Savoia destinazione l’Abbazia di Hautecombe e Chambery, utilizzando l’autostrada il cui casello è vicino.
Un caldo sole ci accoglie durante il viaggio e quindi a Bourget du Lac vediamo l’indicazione dell’Abbazia seguendola; dopo circa mezz’ora di strada stretta e di montagna vi arriviamo scoprendo che il martedì l’Abbazia è chiusa.
Il panorama affrontato durante la strada meritava, ma preferiamo tornare a Bourget seguendo la strada verso Yenne che è ben più agevole anche se più lunga.
Ci ripromettiamo in un prossimo giro in Francia di ritornare, fermandoci anche in posti visti nei giorni scorsi e nei quali non ci siamo fermati.
Dopo lo stress della strada ci fermiamo nell’area di sosta di fronte al camping Les deux cignes; la temperatura comincia a farsi più calda e il sole comincia a tramontare prima: si vede che ci avviciniamo all’Italia.
Il 2 luglio riprendiamo la strada per l’Italia, però decidiamo di fermarci 2 giorni in montagna in Piemonte; quindi riattraversiamo il Frejus – il cui prezzo intanto è aumentato – e prendendo la SR23 ci dirigiamo a Laux nell’area di sosta sul laghetto.
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