Tour della Provenza toccando la Camargue
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Tour della Provenza toccando la Camargue
Autore Claudio e Daniela
DAL 1° AL 17 AGOSTO
Equipaggio: Claudio, Daniela, Michele.
Mezzo di trasporto: Camper Burstner A-573
Premessa:
Le vacanze di quest'anno sono un'incognita.
Non abbiamo idea di dove andare e dopo aver scartato vari itinerari, decidiamo di partire alla volta della Provenza con tanta voglia di divertirci e di staccare un po' la spina dalle solite incombenze. Ci è sembrato un giusto compromesso tra il relax di una vacanza, visitare monumenti e vedere splendidi paesaggi selvaggi e naturali.
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Domenica 1° agosto 2010:
Ore 6,00 partenza da Caselle di Sommacampagna (Vr). Prendiamo l'A 4 (Milano – Torino) e verso Peschiera rimpiangiamo di aver lasciato a casa il nostro PC portatile. Claudio vuole uscire a Lonato e tornare indietro a prenderlo, ma poi decidiamo che si possono passare anche un paio di settimane senza il computer.
Proseguiamo tranquilli senza intoppi sul nostro bel camperino.
Ci fermiamo dopo Milano per una piccola colazione e poi via: destinazione Oulx ovest.
Usciamo, sorpassiamo il valico del Monginevro e ci prepariamo a collinare verso Briancon. Il tragitto è piacevole e da subito ci rendiamo conto che le strade statali francesi sono molto ampie e poco trafficate.
C’è però un piccolo/grande intoppo: il navigatore di Michele riconosce solo le autostrade e alcuni paesi della Francia….ma non ci perdiamo d’animo! Cartina e atlante europeo in mano e io mi trasformo in un navigatore doc! Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, quando girovagavamo per il mondo con la moto e le cartine stradali!
Arriviamo a Briancon alle 14,15, parcheggiamo ai piedi della Fortezza dove si paga 1 € all'ora fino alle 19,00 e poi la sosta fino alle 9,00 di mattina è gratis.
Visitiamo a piedi la città tra negozietti e ristorantini tipici.
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Rientriamo al camper per cena e ci gustiamo delle baguette croccanti appena sfornate comperate nella panetteria di fronte al parcheggio, quindi doccia e cena.
Intanto il parcheggio si riempie di camper.
Dopo aver sistemato piatti e pentole ritorniamo in centro tra le vie illuminate e scattiamo un po' di foto da cartolina.
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In una vietta, a terra, vediamo una rondine con le ali aperte che non riesce a prendere il volo. Un passante la raccoglie e l'aiuta a spiccare il volo salendo su una scalinata. Dopo un attimo di esitazione la rondine con sicurezza sale in cielo. E’ sicuramente un segno di buon auspicio per le nostre ferie appena cominciate!
Nella piazza vicino al parcheggio un gruppo di artisti sta per entrare in scena con una rappresentazione storica.
Ci fermiamo a guardare, peccato solo sia in francese e quindi molto difficile da capire. Comunque belli i costumi e bravi gli interpreti!
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Lunedì 2 agosto 2010:
La mattina appena svegli c’è un sole splendido. Ci rechiamo al panificio dove comperiamo altre baguette e 3 croissant calde e deliziose. Facciamo colazione e poi partenza per Sisteron.
Dopo 130 km siamo già ai piedi della Cittadella. Parcheggiamo proprio a pochi passi dall'entrata.
Visitiamo la fortezza che domina la valle tra il monte e la Durance. Restiamo affascinati da questa rocca che sbarra la valle, dai suoi bastioni e dai colori di Sisteron che sventolano sul cammino di ronda.
All'interno della Cittadella delle colonne sonore raccontano la storia in tutte le lingue.
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Tutto molto interessante, ma il punto forte è la Torretta del Diavolo che si raggiunge camminando su un passaggio stretto tra le mura a strapiombo sul fiume. Unico suono il sibilo del forte vento e lo schioccare delle bandiere colorate che seguono tutto il percorso. Il panorama che si scopre da quassù è stupendo: 150 km di orizzonte che si estendono da nord a sud; di fronte si possono ammirare le montagne con le scanalature prodotte nei secoli dalla corrosione di acqua e vento.
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Dopo la visita alla Cittadella di Sisteron ci dirigiamo verso Avignon (133 km).
Ci fermiamo in un'area di sosta sulla statale per il pranzo e nel pomeriggio arriviamo ad Avignon.
Ci dirigiamo al parcheggio per camper Ile Piot, ben segnalato, a 5 min dal centro, gratuito e servito di autobus (anch'esso gratuito) che passa ogni 10 minuti e ci porta in città.
Dal momento che è quasi sera ci facciamo la doccia, ceniamo e rimandiamo la visita al giorno dopo.
Chiudiamo la serata con una partitina a carte.
Martedì 3 agosto 2010:
La mattina dopo colazione prendiamo l'autobus e visitiamo Avignon.
Bella e imponente la città medievale è protetta da 39 torri e 7 porte. Entriamo in una graziosissima piazza (Place de l’Horologe) munita di giostra di altri tempi e di tantissimi bistrot. Ci dirigiamo verso l’ufficio del turismo per prendere la mappa della città e altri opuscoli molto interessanti.
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Visitiamo quindi la chiesa di St. Didier, la chiesa di St. Pierre e poi il meraviglioso palazzo dei Papi. L'ingresso costa 12,50 € a testa, ci sembra un po' caro ma durante la visita ci ricrediamo, anche perché compreso in ogni biglietto c'è un telefono-guida per ognuno di noi. Quest'ultimo si rivela davvero utilissimo: scopriamo il cortile, il chiostro, la sala del tesoro, le sale in cui il Pontefice riceveva la Curia o gli ospiti illustri, quelle dei banchetti, ed infine le stanze private del Papa con gli eccezionali affreschi, la Cappella interna al palazzo: 90 m di lunghezza e 15 m di larghezza per uno spazio luminoso e quieto. In tutto le sale visitabili sono 25. All’interno del palazzo c’è anche una stanza dedicata alla mostra di Miquel Barcelò. Mentre all’esterno campeggia una sua scultura di 8 mt di altezza dal titolo Gran Elefant Dre.
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Quando usciamo sono ormai le 13,30, ci infiliamo in un Bistrot e ci gustiamo 3 baguette farcite, 3 sacrystan squisiti e un buon caffè. Dopo aver visto un po' di vetrine e mangiato un “fiore di gelato” , ci lasciamo Avignon alle spalle e torniamo alla fermata dell'autobus che ci riporta al nostro camper, ammirando prima il ponte di St.Benezet reso celebre dalla canzone “Sur le pont d’Avignon”.
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Ripartiamo quindi per Aigues Mortes (90 km).
Arriviamo nel pomeriggio inoltrato e ci fermiamo in un'area creata apposta per camper proprio di fronte alla cittadina e vicino alla capitaneria di porto. L'area è a pagamento, 12 € al giorno con carico e scarico acque e Wc.
Davanti a noi un camperista tedesco sta tentando di inserire la carta di credito per far aprire la sbarra, ma dopo vari tentativi la sbarra non si alza. Gli viene in aiuto un altro tedesco che sembra visibilmente arrabbiato per la tariffa di entrata. Finalmente la sbarra si alza e ..... non si abbassa più!
Ne approfittiamo per entrare anche noi e ci sistemiamo.
Visitiamo la cittadina che deve il suo nome alle acque morte, stagnanti, caratteristica di questa superficie acquitrinosa e la sua storia al regno del re Luigi IX, il quale compresa l'importanza di questa zona dovuta principalmente alla produzione di sale, iniziò la costruzione delle possenti mura (1640 m di perimetro) che il figlio Filippo il Bello terminò in seguito. Da qui partirono poi diverse crociate per la Terrasanta. La bellezza della città sta nella semplicità delle sue mura, copia delle fortezze che i Crociati costruirono in Terrasanta. La maestosa Tour de Costance vigila il lato nord della città verso la terraferma.
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Giriamo in lungo e in largo curiosando tra i negozietti e l’imponente negozio di dolciumi “La Cure Courmand” che si trova nella via principale: biscotti, mou, caramelle di ogni tipo, olive di cioccolato, il tutto confezionato in bellissime scatole di metallo decorato.
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Torniamo al camper, facciamo carico e scarico acqua e Wc, doccia, ceniamo e dopo una partitina a briscola andiamo a nanna.
Mercoledì 4 agosto 2010:
Dopo colazione partiamo per St. Maries de la Mer (32 km). Passiamo per Arles, ma decidiamo di non fermarci visto il traffico della città. Proseguiamo il nostro viaggio sulla statale e anche se il percorso sembra semplice riusciamo a sbagliare strada. Cercavamo l'indicazione St. Maries de la Mer, invece dovevamo guardare St.Maries. Dopo aver chiesto informazioni a un paio di ciclisti, imbocchiamo la strada giusta e arriviamo a destinazione.
Preferiamo l'area di sosta sul mare, anche perché è nostra intenzione fermarci qui per alcuni giorni. Scartiamo l'idea di sistemarci nella parte asfaltata perché troppo affollata e ci infiliamo nella stradina in riva al mare. Ci sistemiamo tra un camper e l'altro e cominciamo ad assaporare le bellezze della Camargue. Dal camper si possono vedere i fenicotteri a pesca con i loro lunghi colli immersi nella palude; gli aironi che con le loro zampe longilinee si muovono agilmente nell'acqua bassa alla ricerca di cibo pescando velocemente il pesce con il becco in barba a tutti quei pescatori che tentano di pescare da ore e ore con la loro canna da pesca.
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Nel pomeriggio visitiamo il villaggio di St. Maries de la Mer. Girovaghiamo per le stradine e saliamo sulla torre della chiesa, che tra i sec. IX e XI serviva come torre di avvistamento per proteggere gli abitanti dai pirati saraceni che imperversavano nella regione. Da quassù possiamo vedere un bellissimo panorama.
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Un forte vento caldo ci tiene compagnia già da un paio di giorni. Ci sembra però che qui soffi più forte che mai.
Giovedì 5 agosto 2010:
Anche stamattina il vento è molto forte. Decidiamo di inforcare le nostre bici e di percorrere la stradina che costeggia il canale. Da subito inizia uno splendido paesaggio d'acqua: stagni con aironi e fenicotteri sulla sinistra, sulla destra dune sabbiose, spiagge e cespugli che scivolano in mare; più lontano comitive a cavallo.
Ci inoltriamo per un po’ nel “Parc Natural Regional de Camargue”, ma poi decidiamo di tornare indietro, anche perché non ci siamo attrezzati per una gita lunga.
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Dopo pranzo cerchiamo di raggiungere la spiaggia con la voglia di prendere il sole e fare un bel bagno.
Il Mistral però soffia sempre e l'acqua è davvero fredda. Quindi dopo aver messo solo un piede nel mare, ritorniamo a sederci sulla spiaggia, ma il nostro fedele amico sembra soffi ancora più forte, pertanto rientriamo in camper, dove abbiamo l'impressione che il vento riesca a rovesciare il mezzo.
Dopo cena, decidiamo di andare all'ingresso dove si trovano i 3 CS per provvedere al carico e allo scarico delle acque e dei wc, ma constatiamo che possiamo fare solo lo scarico dell’acqua perché le fontanelle alle 18,00 vengono chiuse.
Parcheggiamo quindi il camper nell'area asfaltata, andiamo a passeggiare per le vie del paese e assistiamo a una piccola rappresentazione di danza gitana eseguita da una ballerina.
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Anche se la cena è stata abbondante, decidiamo di gustarci le Crepes francesi e una spumiglia alla lavanda: squisite!
Venerdì 6 agosto 2010:
Dopo colazione ci mettiamo in fila per caricare l'acqua e svuotare le cassette dei Wc e visto che anche oggi il Mistral ha intenzione di accompagnarci per tutta la giornata decidiamo di partire per Sausset les Pins (105 Km), dove Michele potrà fare un'immersione.
Prima però puntiamo verso le Saline di Giraud; proseguiamo ancora per qualche chilometro sulla bellissima strada che segue la foce del fiume e raggiungiamo la Plage du Piemanson. Qui la strada finisce e inizia una enorme e lunghissima spiaggia che separa il mare dagli stagni della Camargue. Ai nostri occhi si presenta uno spettacolo unico: sabbia, stagni, e tanto tanto vento che non ci permette nemmeno di aprire la porta del camper.
Sembra il deserto. Ci sono molti camper, roulotte, e alcune tende mezze strappate dal vento. Ci fermiamo vicino a una specie di monumento che rappresenta forse una coppia abbracciata e pranziamo. Usciamo quindi per una passeggiata verso il mare lottando contro il vento che ci scarica la sabbia sulle gambe e sulle braccia come fossero micro proiettili.
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Riprendiamo la strada per le Salins de Giraud dove facciamo una sosta panoramica e scattiamo qualche foto alle saline.
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Quindi prendiamo il Bacs de Barcarin (5 €) che attraversando la Rhone ci traghetta sulla strada che va a Sausset Les Pins dove, un po' fuori paese, troviamo un punto spettacolare per fermarci. Altri camperisti francesi ci dicono che è l'unico posto libero consentito per la sosta, tranquillo, sicuro, con una piccola spiaggetta annessa e un sentiero da percorrere a piedi costeggiando il mare.
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Visto l'ora tarda ci facciamo una bella doccia, poi cena e quindi partitina a briscola.
Sabato 7agosto 2010:
Dopo una notte tranquilla e una colazione abbondante percorriamo il sentiero che costeggia il mare, ma dato che alle 13,30 Michele deve essere al centro Diving per l'immersione, alle 11,00 rientriamo, pranziamo e poi ci prepariamo per raggiungere il centro.
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Mentre Michele si diverte a scoprire i fondali della Cote Azur, noi optiamo per visitare il paese, ma al contrario di ogni aspettativa non offre proprio niente: è un borgo di pescatori circondato da pini. Ci fermiamo in un bar che dà proprio sul porto e ci mangiamo un bel gelatone.
Alle 17,30 Michele rientra al porto e quindi ritorniamo con il camper verso la base, dove scopriamo che altri camper si sono aggiunti per la sosta.
Andiamo in spiaggia con la voglia di fare un tuffo in quell’acqua limpida e cristallina, ma gelida davvero. Solo Claudio riesce a fare un bagno. Intanto il vento è sempre con noi!
Dopo cena la solita partitina a carte.
Domenica 8 agosto 2010:
Visto il posto tranquillo decidiamo di fermarci per un altro giorno in pieno relax.
Non avendo impegni ci inoltriamo nel sentiero che costeggia il mare e camminiamo per un bel po' ammirando un bellissimo panorama e scoprendo delle insenature e delle calette meravigliose.
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Nel pomeriggio ci rechiamo in spiaggia e finalmente con grande coraggio ci tuffiamo nelle fresche acque cristalline.
E anche oggi il vento ci ha rallegrato per tutta la giornata!
Lunedì 9 agosto 2010:
Dopo colazione siamo già in fase di partenza quando arriva la polizia e ci dice che in questo posto non si può campeggiare, ma solo parcheggiare. Forse i camper in sosta erano davvero tanti, ma a questo punto non ci importa proprio niente perché stiamo già per partire, destinazione La Ciotat (65 km) e approfittiamo degli agenti per farci spiegare la strada da prendere. La giornata cominciata tranquillamente si trasforma in una giornata infernale. Il traffico è intenso. A Mariguane facciamo sosta presso un centro commerciale per fare del rifornimento per noi e per il camper. Pranziamo e poi partenza per La Ciotat. Si comincia a risentire del boom dei vacanzieri. Con difficoltà passiamo Marsiglia, ci dirigiamo ad Aubagne e finalmente arriviamo a La Ciotat dove purtroppo non c'è posto per i camper nemmeno nei campeggi. L'area municipale La Petanque ora è solo un parcheggio per auto. Ci inoltriamo per le piccole vie del paese e non riusciamo più ad uscirne. Chiediamo informazione ad un passante che cortesemente ci disegna su un foglio una mappa per poter venire fuori dal dedalo di vie. I campeggi lungo la strada sono tutti pieni. Ci dirigiamo quindi verso Bandol (19 km) e troviamo un piccolo campeggio al completo con camper service che con solo 3 € ci permette di fare il carico e lo scarico di acque e wc. Vista l'ora ci addentriamo in una via del paese dove ci sono solo ville meravigliose e decidiamo di fermarci a cenare e a dormire in una piccola rientranza. La notte trascorre tranquilla.
Martedì 10 agosto 2010:
Questa mattina siamo più ottimisti di ieri. Il tempo è bello e dopo una buona colazione partiamo per Giens (45 km). Decidiamo di prendere la statale, attraversiamo Toulon, ma visto il caos della città ci immettiamo in autostrada e ci dirigiamo a Hyeres. Causa incidente stradale restiamo bloccati proprio all'entrata della città. Ci fermiamo per il pranzo in un'area di sosta dove c’è anche l’ufficio del turismo. Entriamo e ci facciamo dare del materiale relativo a Hyeres e Giens, dopodiché partiamo per la volta di Giens. Anche qui i campeggi sono tutti pieni e non esiste area di sosta camper. Comunque non ci abbattiamo e lungo la strada che porta a La Badine vediamo dei camper parcheggiati. Chiediamo se è possibile fermarsi senza problemi e dopo una risposta affermativa ci parcheggiamo per bene, per 3-4 gg dovremo essere a posto con carico e scarico.
Infiliamo i costumi e dopo 5 min di strada a piedi siamo in spiaggia. Il tempo è bello, finalmente non c'è vento e possiamo tuffarci in mare e nuotare in un'acqua limpida, cristallina e con temperatura ideale.
Decidiamo di restare qui per 2-3 gg.
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Mercoledì 11 agosto 2010:
A La Tour Fondue (4 km) Michele farà la sua seconda “Plongèe”. L’appuntamento è per le 14,00 presso il centro Espace Mer, circa 20 minuti di bici dal camper con, all’andata, una salita interminabile.
Nel frattempo, mentre pranziamo, un ragazzo si ferma e ci chiede una pompa per gonfiare la ruota della sua bici.
Mentre pompa la camera d'aria scoppia. Non avendo con noi camere di scorta, gli prestiamo una bici delle nostre per permettergli di andare a cercare un ferramenta e comperare il pezzo di ricambio.
Dopo più di un'ora torna con la camera d'aria nuova, Claudio gli sistema lo ruota e dopo tanti: “Mercì Mercì!” ci saluta e se ne va.
Il pomeriggio passa tranquillo. A sera, dopo cena sulla strada del camper incontriamo dei nostri compaesani che sono campeggiati nel campeggio alle nostre spalle: com'è piccolo il mondo! Passiamo un paio di ore in compagnia.
Giovedì 12 agosto 2010:
Dopo un'abbondante colazione, con la bici raggiungiamo La Madrague per poi percorrere a piedi il sentiero che, in mezzo ad una pineta, permette di ammirare le Calanque
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Riprendiamo le bici e verso mezzogiorno siamo a Giens dove pranziamo in un tipico ristorantino con veduta sulla penisola.
Rientriamo al camper su strada tutta in discesa……. stupendo… sembra di essere in motorino!!!
Nel pomeriggio muoviamo il camper per effettuare CS e si va fino alla Plage di Merou. Qui CS e pulizia wc è tutto gratis, ma tra andata, ritorno e servizi ci serve un'ora buona.
Riparcheggiamo il camper nel nostro posticino e andiamo alla spiaggia dove ci tuffiamo subito in mare: acqua cristallina e calda = nuotata da sogno!
Rientro, doccia, cena, e partitina a briscola!
Venerdì 13 agosto 2010:
Oggi visita a Hyeres medievale.
Dopo colazione inforchiamo le bici e pedalando per 10 km ci troviamo nel centro storico di Hyeres. Visitiamo la Tour des Templiers, la Collegiale di St. Paul, ammiriamo la Porte Massilon, il Castel di Ste. Claire.
Dalla Collegiale di St. Paul godiamo di una veduta panoramica della città fino al mare.
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Nel pomeriggio rientriamo e dopo aver lasciato le bici al camper, ci dirigiamo alla spiaggia dove ne approfittiamo per fare un’altra bella nuotatina ed infine ci concediamo un mega Krapfen alla vaniglia e marmellata di fragole (io e Miki) e alla vaniglia e cioccolato (Claudio): SQUISITO!!!!
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La sera dopo cena solita partitina a briscola.
Sabato 14 agosto 2010:
Stamattina alle 5,00 veniamo svegliati da un forte temporale. Poi pioggia fino alle 4,00 del pomeriggio, e quando non speravamo più in un po’ di sereno, il nostro amico vento spazza via tutte le nuvole ed esce uno splendido sole caldo e luminoso.
Ne approfittiamo per fare una lunga passeggiata sul “Littoral au bord de mer”, un sentiero che segue tutta la costa intorno alla penisola passando tra scogli e insenature.
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Dopo 4 km rientriamo verso la strada e ritorniamo al camper.
Ceniamo e poi torneo a briscola.
Domenica 15 agosto 2010:
L’intenzione era di partire verso l'Italia nella giornata di oggi, ma visto il sole, decidiamo di fermarci un altro giorno qui a La Badine e godere ancora di spiaggia e mare che oggi è ancora più cristallino.
Giornata di pieno relax.
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Lunedì 16 agosto 2010:
Dopo una colazione supersonica, agganciamo le bici al camper, acquistiamo le ultime 4 baguettes calde, 3 croissant e 1 sacrystan, imbuchiamo l'ultima cartolina e partiamo.
Prima di iniziare il grande viaggio di ritorno ci fermiamo a la Plage de Merou per CS acque e Wc (siamo proprio in terza di carichi!!!!).
Si prende poi la statale fino a St Tropez e tutto fila liscio. Poi da St. Tropez a Ste. Maxime si procede molto a rilento causa incolonnamento. Prendiamo quindi per Draguignan fino a raggiungere l'entrata in autostrada (A8) che ci permette di guadagnare un po' di tempo perso in colonna.
Ci fermiamo all'area di sosta Jas Pellicot per pranzare. Belle le aree di sosta in autostrada in Francia, ma molto cara l'autostrada: per percorrere circa 125 km abbiamo pagato ben € 16,20.
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Percorriamo l'autostrada di Genova e usciamo a Busella, infatti non avendo nessuna voglia di rientrare a casa, decidiamo di deviare per Bobbio: un piccolo paesino medievale in provincia di Piacenza (450 km tot.)
Percorriamo la strada statale in Val Trebbia. Il paesaggio che si presenta è caratterizzato dagli Appennini che delineano un magnifico panorama dove si alternano vigneti, pascoli e fitti boschi. La strada è tutto un susseguirsi di curve, praticamente senza mai un rettilineo. Arriviamo al paese in tarda serata. Ci fermiamo in un parcheggio in riva al torrente Bobbio, ceniamo e finalmente ci gustiamo un bel film su Canale 5 e poi a nanna.
Martedì 17 agosto 2010:
Dopo una notte tranquilla e beata, ci svegliamo alle 9,00.
Colazione all'italiana con caffè, latte e biscotti e poi via verso l'ufficio del turismo a chiedere una piantina del paese che si presenta molto bello. È una piccola città d’arte sulla sponda sinistra del Trebbia, ricca di monumenti. Visitiamo la chiesa di San Lorenzo, il santuario della Madonna dell'aiuto, l’Abbazia situata proprio al centro del paese con la basilica di San Colombano costruita sopra i resti della chiesa conventuale.
Ci dirigiamo verso il Duomo del IX secolo, il Ponte Vecchio o Gobbo per il suo particolare profilo lungo 280 m e poi ci fermiamo in una pizzeria in centro a gustare un'ottima pizza croccante (ci mancava proprio!).
Scattiamo poi alcune foto alla chiesetta di San Francesco e quindi su verso il castello Malaspina da dove si gode il panorama di tutta la città.
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Sono ormai le 4,00 del pomeriggio, ritorniamo al camper e cominciamo a pensare al vero rientro verso casa.
Sistemiamo le ultime cosine e partiamo.
Raggiungiamo Piacenza, poi prendiamo l' A21 fino a Cremona, quindi ci dirigiamo verso Goito dove ci fermiamo per una piccola merenda a base di focaccia comperata a Bobbio. Proseguiamo poi per Villafranca ed infine raggiungiamo Caselle di Sommacampagna (175 km): ed ecco la nostra bella casetta dove ci sta aspettando Marco che non vediamo da un mese. Dopo baci e abbracci, scarichiamo il camper e a cena cominciamo a raccontarci le nostre rispettive vacanze.
Anche quest'anno le tanto attese ferie sono terminate. Tutto è andato benissimo, i posti che abbiamo visitato sono stati splendidi, il tempo è stato clemente (a parte il vento che ci ha sempre fatto tanta compagnia!) e sicuramente ogni momento trascorso rimarrà tra i nostri ricordi più belli.
Km totali percorsi: 1.750,00 circa.
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