Borghi, Castelli, Monti, Spiagge della Calabria silana e Pompei
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Borghi, Castelli, Monti, Spiagge della Calabria silana e Pompei
Autore Igorb
Tre equipaggi: Annamaria e Fabio, Gherarda e Maurizio, Donatella e Duccio
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25 Aprile venerdi
SIENA - MORANO CALABRO Km 651
Partiamo alle 8 da Siena, il traffico verso sud è abbastanza scorrevole, proviamo le nostre nuove ricetrasmittenti che si riveleranno molto utili durante il corso del viaggio. Arriviamo a MORANO CALABRO nel pomeriggio. Il borgo si trova ai piedi del Monte Pollino, arroccato sul fianco del monte, con i ruderi di un castello sulla sommità, tra un dedalo di vicoli e scalinate.
Ci sistemiamo nel parcheggio vicino alla Chiesa di S. Bernardino da Siena, bellissimo e raro esempio di architettura quattrocentesca in Calabria, con un elegante portale gotico. Nel parcheggio c’è anche una comoda fontanella, più tardi arrivano altri due camper, con i quali trascorreremo la notte.
26 Aprile sabato
MORANO CALABRO- CASTROVILLARI - CORIGLIANO CALABRO ROSSANO Km. 87
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Al mattino, dopo aver ammirato il Polittico quattrocentesco nella Collegiata della Maddalena, con la guida naif del sacrestano, visto gli affreschi che ritraggono il “nostro” S.Bernardino da Siena, facciamo acquisti di formaggi, salumi e verdura locali nel mercato del paese. Lasciamo il borgo, che per la sua posizione è detto “ il presepe del Pollino” e ci dirigiamo verso CASTROVILLARI . La visita è piuttosto breve, non ci sembra valga la pena sostare di più, purtroppo il Castello Aragonese è chiuso, intorno c‘è un cantiere di restauro che sembra abbandonato da tempo, nelle stesse condizioni tutto il nucleo antico . Andiamo verso la costa, fermandoci per il pranzo su una bella spiaggia a sud di Sibari. La giornata è splendida, sole e una leggera brezza. La nostra prossima meta è CORIGLIANO.
Parcheggiamo nella parte bassa del paese e saliamo fino all’imponente Castello che domina la piana di Sibari.Visitiamo il grande complesso architettonico, ottimamente restaurato, che conserva sale affrescate, mobili d’epoca, armi e oggetti appartenuti alle nobili famiglie che vi hanno vissuto nei secoli, dal medioevo al secolo scorso. Riprendiamo i camper e ci spostiamo a Rossano, dove abbiamo intenzione di trascorrere la notte. Anche questo è un borgo arroccato sulle pendici della Sila, per la sosta notturna chiediamo consiglio a un carabiniere che ci indica il parcheggio accanto alla caserma.
27 Aprile Domenica
ROSSANO - ABBAZIA S. MARIA DI PATIRE - CARIATI - CIRO’ MARINA Km 75
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Al mattino visitiamo la cittadina che testimonia un passato di importante centro religioso bizantino, particolarmente bella ci sembra la Chiesa di S. Marco Evangelista, che si trova su uno sperone roccioso all’estremità del centro abitato, caratterizzata da cinque cupolette e tre piccole absidi. Lasciamo il centro storico e torniamo sulla statale 106 a ROSSANO SCALO dove si trova il famoso stabilimento Amarelli, che dal 1700 lavora la pianta della liquirizia. Inevitabili gli acquisti di caramelle e liquori nello spaccio aziendale!! (provvisto di un grande parcheggio adatto anche ai camper).
Per l’ora di pranzo vorremmo essere all’abbazia Pathirion, quindi cominciamo ad affrontare gli 8 km di tornanti che salgono fino a 600 m. tra ombrosi boschi. Dopo l’ultimo tornante l’abbazia ci appare in fondo ad un grande piazzale dove parcheggiamo. Il luogo è veramente incantevole, elegante e solitaria architettura gotico normanna, vale veramente la salita.
Purtroppo un improvviso acquazzone ci costringe a riprendere i camper e scendere in pianura. Infatti sulla costa c’è di nuovo il sole, riprendiamo la strada in direzione di CARIATI e ci fermiamo a pranzare sulla spiaggia del Lido Centofontane. Riposante sosta in riva al mare, osservando sciatori d’acqua trainati da grossi aquiloni gonfiati dal vento.
Continuiamo lungo la costa ionica fino a PUNTA ALICE, dove ci sistemiamo nel Camping Punta Alice che ci offre un camper stop a 8 euro, offrendoci tre belle piazzole in riva al mare, con l’uso di tutti i servizi , carico e scarico. Concludiamo la giornata con una buona cena di pesce nel ristorante del camping.
28 Aprile Lunedi
CIRO’ MARINA - CROTONE - CAPO COLONNA - ISOLA CAPO RIZZUTO - LE CASTELLA Km 90
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Al mattino, prima di partire, chiediamo al gentile e disponibile gestore del campeggio dove possiamo comprare il famoso vino Ciro’. Ci indica la cantina ZITO che si trova vicino al campeggio, dove compriamo diverse bottiglie del vino che sin dall’antichità viene offerto ai vincitori dei giochi olimpici. Torniamo sulla statale 106 ed arriviamo a CROTONE.
Parcheggiamo nel viale davanti al Porto Nuovo e facciamo un giro in centro. Ammiriamo le poderose mura del Castello, scandite da torrioni cilindrici angolari, innalzato alla metà del cinquecento per garantire la difesa dai turchi. Continuiamo per la litoranea verso CAPO COLONNA. Seguendo la Costa Tiziana arriviamo e ci fermiamo negli ampi parcheggi vicino al Museo. Prendiamo il sentiero che porta sull’estremo sperone del promontorio dove si trovano un faro, una caratteristica piccola chiesa bianca e una torre d’avvistamento cinquecentesca. Vi sorgeva l’importante santuario di Hera Lacinia nel V secolo a.C, del quale rimangono soltanto il basamento e una colonna dorica che dà il nome al luogo. Torniamo nell’interno e dopo una sosta in un supermercato di Isola Capo Rizzato, ci spingiamo fino al promontorio Capo Rizzuto che purtroppo una cementificazione selvaggia ha completamente rovinato. Decidiamo di arrivare a Le Castella per la sosta notturna. Ci sistemiamo in un grande parcheggio sul porto dove ci sono altri due camper. Dopo cena facciamo una passeggiata per ammirare lo scenografico castello aragonese sull’isolotto antistante la baia, bellissimo con l’illuminazione notturna, purtroppo parzialmente distrutta da vandali.
29 Aprile Martedì
LE CASTELLA - SANTA SEVERINA - LAGO AMPOLLINO – S. GIOVANNI IN FIORE Km 116
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Al mattino ammiriamo con la luce del sole l’imponente e maestosa fortezza, resa fruibile da un grande restauro quasi terminato, che ci restituisce l’integrità del monumento, che anni fa era un rudere. Anche questo restauro, come gli altri dei castelli visitati, è stato fatto con il contributo della Comunità Europea. Purtroppo non possiamo osservare i fondali marini ripresi da telecamere posizionate nel mare, come dice il depliant, perchè i due schermi sono stati rubati lo scorso anno. Facciamo un giro nel borgo, per acquisti vari, tra cui la “pitta impigliata”, tipico dolce calabrese, fatto con strisce di pasta arrotolata farcite di uvetta e noci.
Qui termina il nostro viaggio lungo la costa ionica, dobbiamo purtroppo dire che le bellissime spiagge sono state in gran parte rovinate da una cementificazione incontrollata, da orribili case non finite con lo scheletro dei tondini di ferro rivolto al cielo, si è costruito ovunque anche nella striscia tra la ferrovia e il mare. Ora cominceremo ad avvicinarci alla Sila, la prima tappa sarà SANTA SEVERINA.
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Prendiamo la statale 109, la strada corre tra agrumeti e uliveti nella valle del Neto, il borgo ci appare abbarbicato su una rupe, incoronato sulla sommità dal Castello. Parcheggiamo con qualche difficoltà sotto le mura del castello perché ci sono i soliti lavori in corso per la riqualificazione dei camminamenti. Salendo a piedi verso il centro troviamo la chiesetta bizantina di Santa Filomena, continuando a salire ci troviamo nella bellissima e scenografica Piazza Campo, chiusa da un lato dalla mole del Castello e dall’altro dalla Cattedrale, affiancata dal Battistero bizantino che è stato impossibile visitare perché chiuso. Attraverso una interessante visita guidata conosciamo la storia millenaria della fortezza, dalle origini bizantine e normanne alle vicende feudali, fino agli ultimi proprietari dell’ottocento. Anche questo complesso architettonico è stato restaurato di recente, ed è gestito da una cooperativa di giovani. Lasciamo il paese lungo la strada panoramica che ci offre bellissime vedute del borgo adagiato sulla cima del monte che per la sua forma, proprio come dicono, sembra “la nave di pietra”. Salendo verso la Sila , percorriamo la strada che si snoda tra i boschi dove sopravvive il pino loricato e giungiamo al Lago Ampollino nel pomeriggio.
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Sostiamo ad ammirare il lago, nelle cui acque si specchia la foresta silana, poi ripartiamo alla volta di S. Giovanni in Fiore dove pernotteremo. Dopo molte difficoltà, per le strade strette e la mancanza di indicazioni, grazie alla gentilezza dei calabresi, riusciamo a trovare il parcheggio che cercavamo, davanti al Municipio dove trascorreremo la notte.
30 Aprile Mercoledi
S. GIOVANNI IN FIORE - LAGO ARVO - CAMIGLIATELLO SILANO - LAGO CECITA - COSENZA Km 95
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Al mattino facciamo un giro nel centro storico, acquistiamo il caciocavallo silano, guardiamo dall’esterno la Badia Florense che troviamo chiusa e ripartiamo verso la zona dei laghi, dove abbiamo intenzione di fermarci per pranzo. Poco prima di arrivare al lago Arvo ci fermiamo al Camping Lago Arvo e chiediamo di scaricare. Prima ci dicono di no, poi insistendo ci fanno scaricare per 3,50 euro a equipaggio. Ci sembra di capire che non avessero una tariffa per i non residenti, essendo un campeggio stanziale vicino agli impianti di risalita.
Parcheggiamo i camper a Lorica, sulla riva del lago davanti ad una grande spiaggia. L’Arvo è più aperto del Lago Ampollino, ha grandi rive erbose circondate dai boschi. Pranziamo e passeggiamo sulla spiaggia, c’è un bel sole e l’aria frizzante di montagna. Prima di ripartire facciamo il carico di acqua freschissima alla fontana del villaggio. Dopo una breve sosta a Camigliatello Silano, ci fermiamo all’ultimo dei tre laghi della zona, il Cecita, più piccolo, frastagliato, dalle coste irregolari, con insenature e penisole, anche questo molto bello. D’inverno, con la neve, deve essere veramente suggestivo!
Lasciamo i monti e i laghi della Sila e scendiamo verso Cosenza dove sosteremo per la notte.
Avevamo l’indicazione dell’area di sosta comunale Serra Spiga ma a Camigliatello una coppia di Cosenza ci ha vivamente sconsigliato di andarci in quanto si trova in una zona degradata e insicura. Ci hanno detto di parcheggiare nella zona della Vecchia Stazione, nei pressi del centro commerciale I Due Fiumi. Arriviamo a Cosenza nell’ora di punta del tardo pomeriggio, il traffico caotico ci mette in difficoltà, la piazza che ci hanno indicato presenta il divieto di sosta su tutta l’area, benché vi siano molte auto in sosta.
Mentre ci guardiamo intorno alcune persone ci fanno cenno di entrare nel parcheggio, dove possiamo sostare tutta la notte in un angolo tranquillo della piazza. Facciamo una passeggiata per il grande viale pedonale del centro dove sono esposte una serie di interessanti sculture di autori famosi come Manzù, Dalì, e uno splendido Ettore e Andromaca di De Chirico.
Vorremmo cenare con qualche piatto tipico calabrese, ma il ristorante che ci indicano non ci ha soddisfatto. Torniamo ai camper dove trascorriamo una notte tranquilla, a parte una spazzatrice che ci tiene svegli per un po’.
1 Maggio Giovedì
COSENZA - PAOLA - DIAMANTE km 82
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Al mattino, attraversando il Busento, saliamo verso il colle Pancrazio dove si trova la città vecchia. Percorriamo Corso Telesio, strada dei mercanti e degli orefici, lungo la quale ancora si trovano botteghe con antiche insegne, giungiamo al bel Duomo di architettura goticocistercense, con tre portali ogivali e rosone centrale. Attraversiamo viuzze e cortili in una situazione di grande degrado, fino a raggiungere il Castello che domina la città dall’alto del colle Pancrazio. Anche questo, come tutto il centro storico necessiterebbe di un serio restauro conservativo. Scendiamo al parcheggio, riprendiamo i camper, usciamo dalla città con facilità usando i navigatori, in direzione del Tirreno, verso Paola dove avremmo intenzione di fermarci per il pranzo
Avvicinandoci a Paola il traffico si intensifica, ben presto ci troviamo in fila, quasi fermi, pensiamo che siano i cosentini che vanno al mare, poi veniamo a sapere che a Paola si trova il Santuario di S. Francesco e che questo è il primo dei tre giorni di festeggiamenti annuali.
Decidiamo di evitare Paola, sperando che la situazione migliori nel pomeriggio, dopo vari tentativi di arrivate al mare evitando sottopassi ferroviari per noi proibitivi, ci fermiamo sul lungomare di S. Lucido dove pranziamo. Nel primo pomeriggio tentiamo di nuovo di oltrepassare Paola, facciamo ancora un po’ di fila, ma passata la deviazione verso il Santuario tutto torna normale. Giungiamo a Diamante in serata, ci sistemiamo nell’area di sosta del Lido Tropical, sul mare, davanti ad una grande spiaggia. Si trova a nord della cittadina davanti all’isola di Cirella, camper stop dalle 16 alle 10 del mattino dopo, 6 euro a equipaggio con tutti i servizi. Visitiamo la cittadina dalle suggestive viuzze con le facciate delle case dipinte con murales, non tutti però dello stesso livello, alcuni sono decisamente scadenti. Ci sono decine di negozietti traboccanti di peperoncino in tutte le sue forme, anche qui ci sono lavori in corso, stanno ripavimentando le strade con mattoncini. Dalla terrazza del lungomare ammiriamo un bellissimo tramonto sull’isola di Cirella.
2 maggio venerdi
DIAMANTE - MARATEA - SAPRI - CERTOSA DI PADULA - POMPEI Km 253
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Oggi iniziamo a risalire la costa tirrenica lungo la statale 18, dopo Scalea entriamo nel golfo di Policastro e il litorale diventa un magnifico alternarsi di ripide falesie, promontori a picco sul mare, piccoli lembi di sabbia. Arriviamo a Maratea, il borgo antico è sulle pendici del Monte S. Biagio, non riuscendo a parcheggiare proseguiamo per la strada panoramica che porta alla gigantesca statua del Redentore posta sulla cima del monte, dove c’è un piazzale per fermarsi. Nonostante qualche perplessità sulla eccessiva cementificazione del luogo, vale comunque la pena salire per godere dello splendido panorama a 360° verso il mare e i monti.
Torniamo lungo la costa e ci fermiamo per il pranzo su una spiaggia di Sapri. Nel primo pomeriggio lasciamo la costa, prendiamo la statale 104 che attraversa una bella zona montagnosa della Basilicata, entriamo in autostrada a Lagonegro, usciamo dopo 25 km a Padula. La nostra prossima meta è la famosa Certosa. Il paese si trova sulle pendici dei monti della Maddalena, in basso la celebre, vastissima Certosa. Praticamente abbiamo fatto la stessa strada dei trecento di Pisacane, quelli che la spigolatrice aveva visto sbarcare a Sapri, uccisi proprio da queste parti. Visitiamo questo grandioso complesso architettonico che si presenta in eleganti forme barocche. Lunghi restauri l’hanno riportato agli antichi splendori.
E’ considerata la più grande tra le Certose d’Europa, per la vastità, la magnificenza e il numero degli ambienti, che stanno a testimoniare la ricchezza e la potenza di questo ordine religioso. Riprendiamo l’autostrada, usciamo a Pompei ovest, dopo 200 metri a destra troviamo il Camping Spartacus, dove ci fermeremo nei prossimi tre giorni.
3 Maggio sabato
POMPEI
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Oggi salutiamo Maurizio e Gherarda che tornano a casa per impegni familiari. I due equipaggi rimasti concluderanno il viaggio con una “full immersion” archeologica tra Pompei, Ercolano e il Museo Archeologico di Napoli.
Entriamo nell’area archeologica attraverso la Porta Marina verso le nove del mattino e ci troviamo davanti a uno dei siti più famosi del mondo, non soltanto per la dimensione degli scavi che pure hanno riportato alla luce un’intera città; soprattutto perché Pompei, sepolta con i suoi abitanti sotto una pioggia di ceneri e lapilli mentre erano impegnati nelle loro occupazioni quotidiane, offre uno spaccato unico della vita di 2000 anni fa. Al momento dell’eruzione la città aveva quasi sette secoli di storia, prima della conquista romana, aveva avuto quella greca, etrusca e sannita delle quali si trovano molte testimonianze. Quello che oggi possiamo vedere, edifici pubblici, templi, splendide ville private, spettacolari affreschi, ci permette di conoscere la grandezza e lo splendore, la vita e la morte di questi nostri antenati.
Vediamo che le guide trascinano i gruppi da un posto all’altro velocemente, per concludere i giri in meno di due ore. Noi decidiamo di andare da soli, con una guida cartacea, per gustare le sensazioni e le suggestioni del luogo con nostri tempi. Il clima è perfetto, sole e piacevole venticello. Verso le sedici del pomeriggio rientriamo al campeggio, ci rifocilliamo e ci riposiamo un paio d’ore. Nel tardo pomeriggio facciamo una passeggiata nella Pompei moderna fino al Santuario della Madonna del Rosario. Rientriamo al campeggio e ceniamo al ristorante con un’ottima pizza di Don Vincenzo!
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4 maggio domenica
ERCOLANO - NAPOLI
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Verso le nove andiamo alla stazione della Circonvesuviana, che si trova a duecento metri dal campeggio e prendiamo il treno per Ercolano,facciamo un biglietto giornaliero di 3,70 euro che ci permetterà poi di andare a Napoli e tornare a Pompei la sera.
Visitiamo gli scavi di Ercolano che ci appaiono molto diversi da quelli di Pompei, sia per le caratteristiche funzionali delle due città, centro commerciale Pompei, insediamento residenziale Ercolano, sia per la diversità della loro fine. L’una fu sepolta da ceneri e lapilli, l’altra investita da un fiume di fango che solidificandosi ha conservato meglio le abitazioni a due piani, le botteghe, le porte e balaustre di legno, gli oggetti di vita quotidiana. Purtroppo l’estensione degli scavi è limitata in quanto la città moderna, ovvero orribili costruzioni di qualche decennio fa, incombono sul margine dell’area archeologica , impedendo qualsiasi altra possibilità di espansione degli scavi. Torniamo alla stazione e riprendiamo il treno per Napoli. Dopo un pranzo veloce in un self service , andiamo al Museo Archeologico, dove ammiriamo le splendide pitture, i mosaici, le statue provenienti dalle due antiche città, alcune talmente famose che le ricordiamo nei nostri libri scolastici. Concludiamo la visita con le sculture della collezione Farnese, tra cui lo spettacolare Toro Farnese, uno dei più grandi gruppi scultorei romani. Dopo una passeggiata per il centro, Via Toledo, piazza Plebiscito, ceniamo in trattoria con ottimi spaghetti alle cozze , verso le 22 riprendiamo il treno per Pompei.
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5 maggio lunedì
POMPEI - SIENA Km 450
Si conclude il nostro viaggio alla scoperta della Calabria settentrionale. Oltre alle note spiagge, abbiamo visitato borghi, castelli e monti che non conoscevamo e che possono essere un’ottima meta per viaggi in camper, “non solo mare”. Con l’occasione sulla strada del ritorno abbiamo inserito la zona archeologica pompeiana che ha ben completato un già ricco tour.
Alla prossima!
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