Germania
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Germania
8 – 22 luglio 2009
8 luglio Siena Lanslebourg Mont Cenis km 574
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Moncenisio
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Lac du Mont Cenis
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Sosta a Lanslebourg Mont Cenis
Siamo due equipaggi, due coppie di amici che viaggiano spesso insieme. Se possibile cerchiamo di evitare le autostrade, infatti per raggiungere Trier (Treviri), la prima tappa del nostro itinerario in Germania, abbiamo deciso di fare il percorso di avvicinamento attraverso la Francia, un paese che conosciamo abbastanza bene e di cui apprezziamo le belle strade statali.
Dopo aver superato il Passo tra stupendi panorami, entriamo in Francia e ci fermiamo in un parcheggio sul fiume ai piedi del Moncenisio, nel piccolissimo paese di Lanslebourg Mont Cenis. Lasciato alle nostra spalle il caldo torrido della giornata, apprezziamo molto il clima fresco della montagna.
Dopo una passeggiata lungo l’unica strada del paesello, cena e notte tranquilla e silenziosa.
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Vista sul lago di Ginevra
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Sosta notturna a Rioz
Questa seconda tappa avrebbe dovuto essere un po’ più lunga, purtroppo tra Annecy e Besancon, all’altezza di Ginevra, a causa di una interruzione stradale, il navigatore ci ha fatto fare una deviazione lunghissima e abbiamo perso un paio d’ore sulla tabella di marcia prevista. Ci fermiamo dunque per la sosta notturna in un paesino lungo la statale E23, Rioz in una grande piazza vicino al monumento ai caduti.
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Area Sosta Reismobilpark Treviris
Arriviamo a Trier verso le 13, ci sistemiamo nella bella area di sosta organizzatissima e tutta automatizzata. Si ritira una card che va caricata con contanti in una specie di bancomat e poi utilizzata per usufruire dei vari servizi: piazzola, corrente, carico e scarico, docce e WC. Prima di uscire si inserisce di nuovo, secondo i consumi effettuati, la macchina dà il resto oppure chiede ulteriore contante (perfezione teutonica!!!). Dopo un pranzo veloce in camper, usciamo dall’area di sosta, attraversiamo il ponte sulla Mosella, prendiamo l’autobus n. 3 e in dieci minuti siamo in centro. Dopo pochi passi troviamo la casa natale del figlio più famoso di Trier, Carl Marx, oggi trasformata in museo, dove si trovano documenti, fotografie, testimonianze della sua vita e opere originali.
Trier Giardino della casa natale di Marx
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Trier
Trier durante il massimo splendore d’epoca romana faceva 80.000 abitanti, più o meno quelli di oggi, in seguito l’Imperatore Costantino e sua madre Elena la resero un importante centro di cristianità. Arriviamo poi a quello che possiamo considerare il simbolo della città, la gigantesca porta romana conosciuta come Porta Nigra.
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Haupt-markt
Costruita con grandi massi di arenaria scura sui quali si è formata nei secoli una patina nera a cui deve il suo nome, nel medioevo divenne parte integrante di una chiesa. L’aspetto attuale è dovuto a Napoleone che volle restituire alla porta la sua forma originale. Dalla porta, seguendo il tracciato della strada romana, la via pedonale Simeonstrasse, porta all’Haupt-markt, una graziosa piazza circondata da coloratissime case a graticcio, con al centro una bella fontana rinascimentale. Sulla Rotes Hause (Casa Rossa) leggiamo la famosa frase latina che afferma orgogliosamente ”Ante Roman Treveris stetit annis mille trecentis” (Treviri precede Roma di 1300 anni)
Torniamo ai camper per la cena, domattina proseguiremo la visita alla città.
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Treviri Duomo
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Treviri Terme romane
In mattinata concludiamo la visita di Trier, raggiungiamo il Duomo, imponente costruzione romanica di austera bellezza, affiancata dall’antica Liebefraukirche (Chiesa di Nostra Signora) dalle eleganti forma gotiche. Il duomo di Trier custodisce una delle più famose reliquie cristiane, la Sacra Tunica di Cristo, qui portata da Elena, madre di Costantino, che viene esposta in particolari occasioni richiamando migliaia di pellegrini. Fatti pochi passi ci troviamo di fronte l’enorme edificio in mattoni della sala del trono dell’Imperatore Costantino, ricostruita dopo la guerra, oggi chiesa protestante. Arriviamo alle Terme Imperiali, che si trovano ai margini del centro storico, maestose e ben conservate. Superiamo il Ponte Romano e torniamo all’area di sosta. Dopo un pranzo veloce partiamo, iniziando il nostro viaggio nella Valle della Mosella, che da Trier arriva a Koblenz.
Trier
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Trier Kostantinbasilika
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Bernkastel
La strada corre lungo le verdi rive della Mosella, fiancheggiate da un tappeto di ordinatissimi vigneti distesi sui morbidi pendii delle colline sovrastanti. Il fiume scorre dolcemente con ampi tornanti, incontriamo piccoli borghi dalle coloratissime case a graticcio, moltissime aree di sosta e campeggi, tanti ciclisti lungo la bella pista ciclabile accanto alla strada, il traffico è scarso e possiamo ammirare tranquillamente il panorama. Verso le 16 arriviamo a Bernkastel Kues una cittadina che sorge sulle due rive opposte, unita da un ponte. Parcheggiamo vicino ad un supermercato e andiamo a visitare il centro, anche qui il tema del vino domina, ovunque insegne di Riesling e piante di vite. Decidiamo di comprare qualche bottiglia di questo famoso vino e entriamo in un’enoteca. I proprietari, gentilissimi, quando capiscono che siamo italiani, mandano a chiamare un cameriere italiano del vicino ristorante, che ci fa da interprete. Appena sa che siamo toscani, quindi conosciamo bene il buon vino, ci sconsiglia il rosso. Acquistiamo tre bottiglie diverse di bianco, anche se restiamo molto perplessi per il fatto che il prezzo aumenta con l’età, cosa molto improbabile per i vini bianchi. Stasera sul lungofiume c’è la Fisher Fest, ceniamo allegramente con trote, frites e Riesling, allietati da un’orchestrina, il tutto per 9 euro a testa! Dopo aver verificato l’assenza di divieti di sosta per i camper, decidiamo di rimanere nel parcheggio del supermercato anche per la notte.
Bernkastel Fisher Fest
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Bernkastel
12 Luglio Bernkastel - Traben Trarbach - Cochem - Brodenbach km 90
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Traben-Tarbach
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Traben Tarbach Wein Fest
Ci svegliamo sotto la pioggia e riprendiamo il viaggio mentre sta ancora piovendo, fortunatamente quando arriviamo a Traben - Trarbach il tempo migliora.
Ci fermiamo in un parcheggio lungo il fiume, gratuito, dove ci sono altri camper. Anche questa è una deliziosa cittadina doppia, sulle due rive della Mosella, sovrastata da un lato dalle rovine della roccaforte Grevenburg e dall’altro dall’antica fortezza Mont Royal. Attirati dalle note di una banda musicale capitiamo in mezzo agli stand della Wein Fest, sono circa le 11 del mattino e stanno tutti seduti davanti a un bicchiere di vino bianco!! Riprendiamo i camper, lungo la strada osserviamo sorpresi che in alcuni punti i vigneti hanno una pendenza mozzafiato e i filari sono molto stretti. Ci sono infatti molti impianti, tipo teleferiche, con carrelli per il trasporto di attrezzi e persone per la lavorazione dei filari. Mentre ci chiediamo come facciano a irrorare le viti, appare la risposta, un elicottero sta spargendo trattamenti sui ripidissimi filari ! Arrivati a Cochem, ci fermiamo in un parcheggio per camper dotato di parchimetro, lungo il fiume, quasi alla fine del centro abitato. Dopo aver pranzato ci avviamo verso il centro, percorrendo i giardini fioriti del lungofiume.
Cochem Passeggiata lungofiume
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Cochem Panorama dal Castello
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Cochem Il castello
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Cochem Interno del castello
La cittadina è distesa intorno ad una collina che si erge sul fiume, ricoperta di vigneti e sormontata da un suggestivo castello al quale si può accedere solo con visita guidata. Ne sta iniziando una con guida che parla tedesco, però, organizzatissimi, ci danno la traduzione in italiano. Veniamo così a sapere che si tratta di una fortezza totalmente ricostruita nel 1870 in stile neogotico, su antiche rovine, da un miliardario berlinese, magnate del ferro. All’interno infatti tutto l’arredamento rispecchia lo stile e il gusto dell’ottocento tedesco. La visita è comunque interessante, se non altro per lo splendido scenario che si ammira dalle finestre e dai balconi del castello sulla Mosella.
Lasciata Cochem, riprendiamo la strada verso Koblenz e nel tardo pomeriggio decidiamo di fermarci per la notte a Brodembach, dove c’è un bel parcheggio gratuito con altri camper. Cosa rara in questo periodo, incontriamo una coppia di camperisti italiani, trentini della Val di Non con la quale facciamo conoscenza e che decidono di unirsi a noi nella visita al castello di Burg Eltz che abbiamo in programma per domani.
Brodenbach Parcheggio camper
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Brodenbach Canale
13 Luglio Brodenbach - Hatzenport - Munstermainfeld - Burg Eltz - Koblenz km 70
Stamattina presto ci siamo accorti che alle spalle del parcheggio c’è una chiesa, (si vede dalla foto) il cui scampanio ci ha svegliato prima del previsto. Insieme al camper dei trentini lasciamo il parcheggio, attraversiamo il ponte sulla Mosella ed arriviamo ad Hatzenport. Da qui, seguendo le indicazioni, dopo circa 14 km si arriva ad un grande parcheggio, ci fermiamo, paghiamo 3 euro al custode e sostiamo. Dopo circa 15 minuti di passeggiata panoramica nel bosco, la strada sbuca sopra ad una vallata coperta di boschi e all’improvviso appare il castello da fiaba! L’aspetto suggestivo caratterizzato da torri variopinte, tetti conici, piccole finestrelle, fanno di questa fortezza proprio il regno della strega cattiva che popola le favole dell’infanzia. Anche qui la visita è guidata ma non ci sono depliant in italiano quindi ci affidiamo alle nostre guide cartacee. Questo è uno dei pochi castelli della Renania ancora allo stato originario dopo più di 500 anni, per secoli è stato la residenza della famiglia Eltz, che ne è tuttora proprietaria. Gli interni che vanno dal XIII al XVI secolo offrono un’immagine dell’austero e piuttosto semplice stile di vita dei proprietari, decisamente in contrasto con lo splendido e ricchissimo tesoro di famiglia, esposto in alcune sale, che vanta pezzi di oreficeria d’oro e d’argento di altissimo livello.
Uscendo dal castello notiamo numerosi sentieri segnalati che solcano la conca permettendo di esplorare i dintorni e che offrono la possibilità di ammirare il castello da prospettive diverse. Decisamente una meta da non perdere e alla quale dedicare tutto il tempo che merita. Dopo aver salutato i colleghi camperisti trentini, che stanno facendo il nostro percorso al contrario, proseguiamo verso Koblenz. Raggiungiamo il Campingplatz Rhein-Mosel che si trova proprio alla confluenza della Mosella con il Reno, la romana Confluentes da cui appunto deriva il nome della città.
Koblenz Camping
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Koblenz La confluenza tra i due fiumi
Sulla riva opposta, davanti al campeggio, vediamo l’enorme statua equestre del Kaiser Guglielmo I, che domina il cosiddetto “Angolo tedesco”, il promontorio della confluenza dei due fiumi. Per raggiungere il centro attraversiamo l’antico ponte trecentesco Balduinbruche e trascorriamo il pomeriggio passeggiando per il centro storico dalle caratteristiche case colorate del’700 e i grandi giardini del lungofiume, visitiamo la bella chiesa romanica di St.Kastor dagli altissimi e aguzzi campanili.
Koblenz Il Reno
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Koblenz St. Kastor
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Koblenz Case del ‘700
Rientriamo al campeggio per la cena, ricomincia a piovere, ci riposiamo e prepariamo il programma per l’indomani.
14 Luglio Koblenz - Boppard - St Goar - Lorelay - Oberwesel - Bacharach km 50
Dopo le solite operazioni di carico e scarico lasciamo il campeggio Rhein Mosel, ottimo punto di sosta per visitare la città, piazzole su prato, tutti i servizi, abbiamo pagato 19 euro a equipaggio, confermando l’ottimo rapporto qualità prezzo dei campeggi tedeschi. Il nostro viaggio continua seguendo la riva destra della Valle del Reno, da Koblenz a Mainz. Il paesaggio è simile a quello che abbiamo visto sulla Mosella, vigneti, borghi e castelli, ma essendo il letto del Reno assai più largo e le rive più lontane tutto l’insieme appare meno intimo e raccolto. C’è più traffico, sia automobilistico che ferroviario, anche i battelli sono più numerosi e il fiume scorre maestoso tra le rocce del massiccio della Renania formando grandi anse, con tratti completamente boscosi e solitari.
La nostra prima sosta è nella cittadina di Boppard che si affaccia su un’ansa del Reno dominata in alto dai ruderi di una fortezza romana e dal solito castello medioevale. Scopriamo una bella chiesa romanica, St Severo, antichi palazzi e colorate case in legno.
Arriviamo poi a St Goar, che si specchia nel dirimpettaio borgo di St Goarshausen, sull’altra sponda. Lasciamo i camper in un parcheggio sul fiume e saliamo, attraverso sentieri e scale, fino all’imponente fortezza Burg Rheinfels. E’ la più grande fortezza sul Reno, in parte diroccata e in parte trasformata in un albergo di lusso, costruita nella metà del 1200, ha resistito agli attacchi francesi fino alla fine del ‘700. Dagli imponenti bastioni si vedono sulla riva opposta i due famosi castelli rivali Burg Maus e Burg Kats, il fiume si restringe superando la leggendaria Roccia di Lorelei e, a parte la Sirena dai lunghi capelli che seduce col canto i marinai, questo tratto del Reno è veramente insidioso. Il letto del fiume diventa profondo circa 20 metri ed un terzo della sua larhezza normale, per cui la velocità delle acque aumenta considerevolmente.
St Goar Panorama dal Burg Rheinfels
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St Goar Burg Rheinfels
Prima di arrivare alla cittadina fortificata di Oberwesel incontriamo il pittoresco castello di Pfalz che sorge su un isolotto nel mezzo al fiume come antico posto di pedaggio. Parcheggiamo lungo le mura di Oberwesel che contano ben 18 torri ed entriamo nel centro attraverso una delle tante porte. Passeggiando lungo la via principale arriviamo alla Liebefrauenkirche, Chiesa di Nostra Signora, imponente e caratteristica per il colore rosso della pietra arenaria, molto diffusa nella zona. Tornando a riprendere i camper notiamo le tre diverse torri poste lungo il fiume, una a base quadrata, una circolare e una ettagonale.
Castello di Pfalz
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Oberwesel
Siamo ormai nel tardo pomeriggio quando arriviamo a Bacharach. Troviamo subito l’area di sosta, situata accanto al camping. Ci sono diversi camper, la prima fila sul fiume, con gli attacchi della corrente, è tutta occupata da camper tedeschi. Comunque noi per una notte non abbiamo bisogno della luce e ci sistemiamo in seconda fila. Seguendo le indicazioni scritte su un cartello, andiamo alla direzione del campeggio vicino e paghiamo 7 euro per la sosta.
Bacharach Area di sosta
Serata dedicata al riposo, domani mattina visiteremo Bacharach.
15 Luglio Bacharach - Mainz - Aschaffenburg Km 135
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Bacharach
Questa è decisamente la più bella cittadina fortificata della valle, passeggiando lungo le strade acciottolate del centro storico, possiamo ammirare case a graticcio dai tetti di ardesia perfettamente conservate. Della fortificazione rimangono invece quasi esclusivamente le torri, mentre alle spalle della chiesa evangelica una ripida scalinata porta alle rovine di una cappella gotica e poi al castello che domina il borgo.
Bacharach Cappella gotica
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Bacharach Castello
Seguendo un sentiero tra le vigne che circondano Bacharach, arriviamo ad una torre della antica cinta muraria dalla quale il panorama sul Reno è veramente superbo.
Sempre percorrendo le piccole strade tra le vigne scendiamo di nuovo in centro e torniamo a riprendere i camper. Facciamo ancora un tratto di strada che segue il corso del Reno, poi ci dirigiamo verso Mainz.
Bacharach
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Bacharach Panorama dalla torre
In tarda mattinata arriviamo a Mainz, dopo vari giri a vuoto alla ricerca di un parcheggio, ci consigliano quello della Zitadelle. E’ una fortezza, posta in alto sulla città, dove si trovano vari edifici pubblici. Qui troviamo il parcheggio, non vediamo divieti per camper, paghiamo il parchimetro e ci fermiamo. Ormai è ora di pranzo, ci prepariamo qualche cosa da mangiare in camper, poi scendiamo a visitare la città.
Mainz St Martin
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Mainz Il Markt
Arrivati in centro incontriamo la moderna Fastnachtbrunnen (Fontana del Carnevale),
una elaboratissima costruzione, tributo degli abitanti della città al loro storico carnevale, chiamato “La quinta stagione dell’anno”. Proseguiamo fino alla grande Piazza del Mercato, con le sue bellissime case colorate ed una ricca fontana rinascimentale, dietro la quale si erge imponente e maestosa, in arenaria rossa, la Cattedrale St. Martin con accanto la Gottardkapelle, in pietra chiara dalle eleganti forme romaniche. Passeggiando lungo i vicoli e le piazze intorno alla Cattedrale si può apprezzare la bellezza della struttura da varie angolazioni. Alcuni nomi di queste strade sono veramente curiosi, come Nasengasschen (Vicolo del naso) oppure Heringsbrunnengasse (Vicolo della fontana delle aringhe) o la piazza Leichhof (Cortile dei cadaveri). Passiamo davanti al Museo Gutemberg, il figlio più illustre della città, ed arriviamo fino alla St Stephankirche al cui interno catturano l’attenzione le splendide nove vetrate realizzate da Marc Chagall dove su fondo blu intenso spiccano figure dai vivaci colori con scene dal Vecchio e Nuovo Testamento.
Mainz Vetrate di Chagall
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Mainz Gottardkapelle
Lasciamo Mainz e riprendiamo l’autostrada in direzione di Wurzburg. Ci fermiamo per la notte nell’area di sosta di Aschaffenburg, situata sul fiume Meno, che troviamo piuttosto affollata da camperisti tedeschi, la maggior parte dei quali se ne sta seduta nelle poltroncine da campeggio sulla riva del fiume in totale relax. Troviamo due posti liberi e ci sistemiamo, l’area è gratuita, con le colonnine elettriche a pagamento.
Aschaffenburg Area di sosta
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Aschaffenburg Sul Meno
16 luglio Aschaffenburg - Wurzburg - Rothemburg ob der Tauber km. 154
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Wurzburg Panorami dalla fortezza Marienberg
Arrivati a Wurzburg ci fermiamo nel grande parcheggio intorno alla fortezza di Marienberg, accessibile anche ai camper, con tariffa giornaliera di 3 euro.
La grande fortezza, prima residenza medievale dei Vescovi Principi, ampliata e trasformata nei secoli, è un vero e proprio balcone sulla città. All’interno i vari edifici testimoniano il susseguirsi delle epoche, dal medioevo al rinascimento, fino agli elementi del barocco. Passeggiando lungo i bastioni si gode un bellissimo panorama sulla città attraversata dal fiume Meno.
Interno di Marienberg
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Alte Mainbruche
Dai bastioni di Mariemberg, con un percorso di scalinate e vialetti che attraversano il parco e i bellissimi vigneti che coprono i fianchi della collina, si arriva in una ventina di minuti all’Alte Mainbrucke. L’antico ponte cinquecentesco, ci porta direttamente nel centro della città. Superato il Municipio, dalla caratteristica torre romanica, arriviamo al Duomo, St Kilian e poi alla Residenz, uno dei più importanti edifici barocchi della Germania. Dopo aver vissuto per 500 anni nella fortezza Marienberg, i Vescovi Principi fecero costruire nel ‘700 questa splendida residenza. Entriamo salendo la spettacolare scalinata con la volta decorata da un grandioso affresco dell'artista veneziano Giovanni Battista Tiepolo. Dopo aver visitato le splendide sale del palazzo, ci imbattiamo, prima di uscire, in una interessantissima mostra fotografica che ci fa vedere la terribile condizione di distruzione e macerie nella quale si trovava la città di Wurzburg nel 1945, compresa la Residenz che abbiamo appena visto riportata al suo antico splendore. Non si può che ammirare l’opera immane compiuta dai tedeschi nella ricostruzione delle loro città che ha reso di nuovo fruibile il patrimonio artistico e culturale testimone della loro storia.
Wurzburg Residenz
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Wurzburg Giardini della Residenz
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Wurzburg Municipio e Duomo
Dopo una sosta riposante sulle panchine dei giardini della Residenz, affrontiamo la risalita verso la Fortezza Marienberg dove abbiamo lasciato i camper, che risulterà piuttosto impegnativa, dato che abbiamo camminato tutto il giorno e fa molto caldo.
Lasciata Wurzburg, riprendiamo l’autostrada fino ad incontrare il famoso percorso della Romantische Strasse. Arriviamo nella valle del fiume Tauber nel tardo pomeriggio, troviamo subito la bella area di sosta di Rothemburg ob der Tauber, proprio davanti alla porta principale della cittadina fortificata. Ci sono tutti i servizi, con le colonnine dell’elettricità che funzionano con monete, costo 10 euro a notte. Dopo esserci sistemati, i nostri amici decidono di fare subito una veloce visita della città perché la mattina successiva devono partire presto per rientrare a casa. Noi che continueremo il viaggio rimandiamo la visita al giorno dopo e ci dedichiamo alla cena, riposo e letture. Dopo cena, ci troviamo per due chiacchere, scambio di opinioni e bilancio sul viaggio, saluti, ci rivedremo a casa tra qualche giorno.
Rothenburg ob der Tauber Area sosta
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Rothenburg
17 Luglio Rothenburg ob der Tauber - Dinkelsbuhl - Nordlingen Km 82
Verso le nove, sotto un cielo grigio e piovigginoso entriamo nella cittadina fortificata attraverso una delle porte. Saliamo sulle mura e percorriamo un lungo tratto del “giro di ronda”, in mezzo alla distesa di tetti rossi e a punta si scorgono guglie e campanili, sullo sfondo si susseguono le torri della cinta muraria, perfettamente conservata, che circonda completamente la città. Le mura sono costellate da centinaia di lapidi o targhe che indicano i nomi e la provenienza di tutti quelli che, nel corso degli anni, hanno contribuito economicamente al restauro. Ci sono nominativi provenienti da tutto il mondo, con particolare frequenza di giapponesi.
I monumenti importanti sono pochi, ma strade e piazze non sembrano essere cambiate da quando il borgomastro Nusch salvò la città dalla distruzione nella Guerra dei Trent’Anni. Una rigida politica di conservazione ha bandito ogni intrusione moderna che potesse nuocere al suo aspetto medievale. Tutte le case, le insegne dei negozi, l’arredo urbano rispettano evidenti regole. Arriviamo in Markplatz su cui domina la parte rinascimentale del Rathaus, quella gotica si affaccia su una stradina laterale. Sono quasi le 11 e davanti all’antica sede del Consiglio Cittadino si sta radunando una piccola folla. Siamo in attesa che l’orologio posto sulla facciata mostri le figure del generale Tilly e del Borgomastro che ripropongono lo storico incontro durante il quale avvenne la “Meistertrunk” (bevuta magistrale) di 3 litri e un quarto, con la quale Nusch vinse la scommessa salvando la città. Dall’alto dei 60 metri della torre del municipio il panorama si estende oltre i bastioni fino alle campagne e ai boschi della Franconia.
Rothenburg Orologio in Marktplatz
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Rothenburg Dalla torre del Municipio
Dopo una sosta pranzo con un robusto panino farcito di wrustel e cipolle, continuiamo il giro della città visitando la chiesa gotica di St. Jakobs, dove all’interno c’è un bellissimo altare scolpito in legno che ritrae l’Ultima Cena. Concludiamo con l’immersione nel fantastico mondo natalizio del famoso negozio di Kathe Wohlfahrt.
Siamo a luglio, ma qui è veramente Natale tutto l’anno, commesse vestite nei costumi tradizionali bavaresi si muovono in mezzo ad un trionfo di addobbi scintillanti, decorazioni, oggetti di ogni tipo in stoffa, legno, vetro, tutto a tema natalizio. I prezzi sono piuttosto alti, ma non si può rinunciare a un piccolo acquisto, scelgo dunque due deliziosi cerchietti in vetro decorato da appendere all’albero. Tornati all’area di sosta, riprendiamo il camper e ci dirigiamo verso la prossima tappa sulla Romantische Strasse, Dinkelsbuhl.
Rothenburg Nel negozio di Kathe Wohlfahrt
Parcheggiamo facilmente fuori dalla cinta muraria, anche questa perfettamente conservata, ed entriamo nel centro storico della cittadina trovando bellissime case a graticcio dai balconi fioriti, tra le quali la quattrocentesca Deutsches Haus, con i suoi sette piani sostenuti da un gigantesco frontone decorato. Entriamo nella bella chiesa di San Giorgio dalle slanciate navate tardogotiche e ci fermiamo ad ascoltare un coro di giovani cantori.
Dinkelsbuhl - Deutsches Haus
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Dinkelsbuhl - S. Giorgio
Riprendiamo il camper e ripartiamo. Man mano che la strada si avvicina alla nostra prossima tappa, Nordlingen, il paesaggio circostante diventa piatto e privo di boschi. Stiamo entrando nel Ries, un cratere circolare di 25 km di diametro, formatosi per la caduta di un meteorite circa 15 milioni di anni fa, al centro del quale sorge la cittadina racchiusa in una cinta muraria anch’essa circolare. Sono quasi le 17 quando ci fermiamo nell’area di sosta gratuita, con punti luce a monete, wc, carico e scarico, davanti alla Baldinger Tor, una delle antiche porte di Nordlingen. Entriamo in città e in pochi minuti siamo in Markt Platz, davanti al duecentesco Rathaus e alla chiesa di San Giorgio dal campanile detto “Daniel” alto ben 90 metri. Sulla piazza troviamo un Tourist Information dove ci sono depliant e guide in italiano!!! Certamente non a livello dei giapponesi, ma comunque anche gli italiani costituiscono una bella porzione dei turisti che percorrono la Romantische Strasse e qui sembra che se ne tenga conto.
Nordlingen Area di sosta
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Nordlingen Marktplatz
Stiamo camminando su un tratto dell’imponente cinta muraria, coperta e tutta percorribile grazie ad un cammino di ronda anche qui perfettamente conservato, con 16 torri e 5 porte, quando inizia a piovere piuttosto forte. Al nostro arrivo c’era il sole e quindi non abbiamo ombrelli o kway. Per fortuna siamo al riparo, continuiamo il giro fino a raggiungere la porta dalla quale siamo entrati sperando che smetta. Nonostante la corsa arriviamo al camper completamente bagnati, ci cambiamo, prepariamo la cena, poi riposo e letture. Domani mattina faremo un’altro giro in città e visiteremo il Museo del Ries.
Nordlingen Giro di ronda
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Nordlingen “Il Daniel”
18 Luglio Nordlingen - Ausburg km 75
Anche stamani il tempo è brutto, per fortuna non piove, ma fa piuttosto freddo. Questa volta muniti di giacche e ombrelli torniamo in città. In una via del centro troviamo un antico granaio del 16° secolo, trasformato in un importante museo, il Rieskrater Museum, sicuramente unico nel suo genere. Assistiamo ad una interessante proiezione, in italiano (!!!!), solo per noi, che spiega come si svolse la catastrofe del Ries, le conseguenze dell’impatto del meteorite che penetrò per un chilometro nella crosta terrestre, devastando un’area di oltre 100 km e creando il cratere che possiamo vedere anche oggi. Osserviamo pezzi di suevite, una roccia completamente nuova, che non esisteva prima e che si formò al momento dell’impatto, provenienti dalle cave nei dintorni di Nordlingen. Ci sono anche le foto degli astronauti dell’Apollo 14 e 17 che nel 1971 vennero inviati qui dalla Nasa per studiare il cratere e acquisire conoscenze necessarie alla ricerca geologica sulla Luna. Questo museo è stato veramente una scoperta inaspettata e interessante!
Museo Frammento di suevite
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Museo L’impatto del meteorite
Decidiamo di tornare in Marktzplatz e di affrontare la salita del campanile, “il Daniel”. Dopo una scala a chiocciola in pietra, ci sono ben 350 scalini in legno, facciamo un paio di soste per riprendere fiato e finalmente siamo in cima. Incredibilmente i 2 euro del biglietto si pagano all’arrivo, il custode si trova infatti nella stanza che dà l’accesso alla terrazza, questo ci fa pensare che molti rinuncino alla faticosa salita e così fanno pagare solo chi ce la fa. Tanto di cappello alla correttezza teutonica!!
Ne vale veramente la pena, siamo esattamente al centro della città, intorno a noi a 360° la distesa di tetti rossi e aguzzi delimitata dal cerchio formato dalle mura ed all’orizzonte si distinguono ancora oggi, dopo 15.000 anni, i bordi del cratere.
In un mercatino in centro compriamo del buon formaggio locale, mangiamo un panino con wrustel e senape comprato in un chioschetto del mercatino e torniamo al camper per un buon caffè. Ripartiamo seguendo la statale 25 Romantische Strasse alla volta di Ausburg.
Troviamo facilmente con il navigatore l’area di sosta WOHNMOBILSTELLPLATZ - WERTACH in Holzbachstrasse (8 euro a notte, 1 per l’elettricità). Appena sistemati un forte acquazzone ci costringe a rimanere in camper per un po’. Finalmente verso le 17 smette di piovere e ci avviamo verso il centro, raggiungibile a piedi in circa 20 minuti. Questa elegante cittadina dalle lontane origini romane, fu ricostruita secondo il design rinascimentale italiano dalle dinastie dei suoi banchieri che, tra il XV e il XVII secolo, dominavano le finanze dell’ Europa Centrale. Arriviamo in Rathausplatze, cuore della città, sulla quale si affacciano l’imponente municipio e la torre Perlachturm. In questo momento la piazza ospita un colorato e vivace Festival Musicale Multietnico, sul palco musica e balli africani, intorno bancarelle di cibo esotico.
Ausburg Municipio e Perlachturm
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Ausburg Municipio Sala d’Oro
Anche se sono quasi le 19, possiamo visitare il Rathaus, con la sua sfarzosa Sala D’Oro dallo splendido soffitto a cassettoni e i dipinti seicenteschi, eccezionalmente aperto in occasione del Festival Musicale. Decidiamo di rimandare a domattina il resto della visita alla città e torniamo al camper per la cena.
Anche stamattina, cielo grigio e temperatura piuttosto fresca, attrezzati con giacche e ombrelli ci incamminiamo verso il centro. Fortunatamente più tardi il tempo migliora e appare il sole. E’ domenica, il traffico quasi inesistente, la nostra prima meta è il quartiere Fuggerei, un antico complesso residenziale fatto costruire dal banchiere Jakob Fugger detto “Il Ricco” nel 1521, per i cittadini di Ausburg caduti in povertà. Una piccola città dentro la città, con le porte di accesso, la chiesa , 67 edifici con 140 appartamenti, il più antico insediamento di edilizia sociale del mondo. Ancora oggi abitato da cittadini con difficoltà economiche che pagano un affitto annuo di 1 euro (escluse le spese), pari al valore del vecchio fiorino renano stabilito da Fugger, con l’obbligo di tre preghiere al giorno per il benefattore e la sua famiglia. Una commissione composta dai rappresentanti dei tre rami familiari dei Fugger amministra oggi la Fuggerei.
Ausburg Fuggerei
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Ausburg Fuggerei Anziana abitante
Al numero civico 14 troviamo una targa che ricorda che, dal 1681 fino alla sua morte, qui visse Franz Mozart, bisnonno del famoso Wolfang. Visitiamo poi un appartamento museo mantenuto nella sua struttura originaria, con l’arredamento d’epoca e la storia della ricca famiglia Fugger, infine un altro, naturalmente non abitato, a dimostrazione dello standard abitativo contemporaneo degli abitanti di oggi. Torniamo poi in Rathausplatz e raggiungiamo il Duomo dal bellissimo portale trecentesco, l’interno è grandioso e austero , illuminato dalle antiche vetrate a mosaico.
Ausburg Portale del Duomo
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Ausburg
Usciti dalla chiesa, vista l’ora, decidiamo di offrirci un bel pranzo domenicale con specialità bavaresi. In Karolinenstrasse entriamo nel ristorante caratteristico Konig Von Flandern, famoso per la sua birra non filtrata. Ci portano un gigantesco piatto di carni miste grigliate e arrosto, con crauti e gnocchi, ottima birra, caffè, per 17 euro a testa !! Usciti dal ristorante percorriamo la Maximilianstrasse, bella strada fiancheggiata da eleganti palazzi, e ornata da tre maestose fontane rinascimentali, passiamo davanti al palazzo residenziale dei banchieri Fugger, arriviamo fino al bellissimo gruppo architettonico formato dalle due chiese di S.Ulrich, quella cattolica e quella protestante. Lasciamo questa elegante e tranquilla città e, ripreso il camper, partiamo verso Fussen, l’anima romantica della Baviera, dove concluderemo il percorso della Romantische Strasse.
Arriviamo a Fussen verso le 17 del pomeriggio, sostiamo nell’area di sosta in Hafner Strasse, appena fuori del centro (10 euro +2 elettricità +1,60 tassa + 0,50 doccia)
La cittadina si trova sulle rive del Lech, adagiata in un suggestivo paesaggio, tra verdi colline boscose e le Alpi Bavaresi. Nel piccolo centro storico tardo medioevale dominano il monastero Benedettino di San Mang e il Castello cinquecentesco. Entriamo nel cortile del castello dove un gruppo di musicisti con i tradizionali costumi bavaresi sta provando in vista del concerto della sera, passeggiamo piacevolmente per le strade pedonali del centro storico fiancheggiate da belle case dalle facciate colorate.
Fussen
Torniamo al camper per la cena, domani andremo a visitare i famosi Castelli di Neuschwnstein e Hohenschwangau.
20 luglio Fussen - Predazzo km 263
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Fussen
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Fussen Hohenschwangau
Alle nove del mattino siamo in uno dei grandi parcheggi del Parco dei Castelli di Ludwig, andiamo al Ticket Center e facciamo i biglietti. La visita guidata ad ogni castello dura 30 minuti e viene effettuata con le audio guide in tutte le lingue.
Fussen Hohenschwangau
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Fussen Neuschwanstein
Dei due cosiddetti castelli di Ludwig, “il Re Sognatore” è bene visitare per primo il più vecchio, Hohenschwangau, che si trova più in basso, costruito intorno al 1830 dal padre Massimiliano sulle rovine di un castello medioevale preesistente. Il giovane Ludwig vi trascorse la fanciullezza, nelle stanze dalle pareti dipinte che raccontano le gesta di cavalieri, dame e trovatori, lasciandolo a 18 anni per salire al trono. Qui nacque l’amicizia con il musicista Wagner, c’è ancora il pianoforte dove suonavano insieme, alla finestra della camera da letto un grande cannocchiale puntato in alto gli permetteva di seguire in ogni momento le fasi della costruzione del suo nuovo castello.
Neuschwanstein infatti si trova in alto, su un costone roccioso che sovrasta la gola del fiume Pollat e la sua cascata spumeggiante. Ci si arriva a piedi, in circa mezzora di camminata su una strada in salita in mezzo al bosco, oppure si può prendere l’autobus o la carrozza a cavallo. Noi siamo saliti a piedi, il percorso è bello, ci sono panchine per eventuali soste e punti panoramici da non perdere. Il Castello è la dimostrazione della ossessiva visione romantica del medioevo di Ludwig. La fantasiosa costruzione sembra spuntare dalle rocce, con la sua imponente massa interrotta da torri merlate, torrette, bovindi e sporgenze. All’interno dominano ovunque i motivi wagneriani delle saghe medioevali di Parsifal, del Sacro Graal; i cigni del Lohengrin sono dappertutto. Il principe era un personaggio introverso e solitario, politicamente reazionario e sostenitore di un tipo di monarchia assoluta ormai fuori dalla storia. Tormentato dalla nascosta omosessualità e da una vena di follia si costruì questa dimora bellissima, inquietante, lontana dal mondo trascurando i suoi doveri di regnante e svuotando le casse reali. Vi trascorse poi solo pochi mesi, prima di morire in modo misterioso e tutt’oggi non chiaro, annegato nel lago, dopo essere stato arrestato e dichiarato ufficialmente pazzo.
Visto il tempo necessario a coprire la distanza tra i due castelli ed a compiere l’indispensabile ulteriore passeggiata fino al Marienbruke, un ponte alto 100 metri sul torrente Pollat (punto privilegiato per la foto di rito), solo alle prime ore del pomeriggio possiamo tornare al camper e riprendere la via del ritorno. Entriamo in Austria, superiamo Insbruck, arrivati a Bolzano, decidiamo di regalarci un giorno di relax in un bel campeggio di montagna.
Ci fermiamo in Alta Val di Fiemme a Bellamonte di Predazzo, al Camping Bellamonte.
Si tratta di un bel campeggio a 1300 metri di quota, in un bosco di pini e larici secolari, circondato dalle cime delle Dolomiti.
Verso la Val di Fiemme
21 luglio Bellamonte di Predazzo (TN)
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Camping Bellamonte
Bella giornata di sole, temperatura ideale, riposo, letture sul prato davanti al camper, passeggiate.
22 luglio Bellamonte Siena km 456
Rientro a casa.
Igorb
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